IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  23  luglio
2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
del 28 novembre 2009, n. 278, concernente l'istituzione di un  regime
di aiuto in favore di investimenti produttivi ai sensi  dell'art.  1,
comma 845, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, riguardanti le  aree
tecnologiche individuate dal comma 842 del medesimo  articolo  e  per
interventi ad esse connessi e collegati; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  28  aprile
2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
dell'8 luglio 2010, n.  157,  recante  modifiche  e  integrazioni  al
citato decreto del Ministro dello sviluppo economico 23 luglio 2009; 
  Visto il Regolamento (CE)  n.  800/2008  della  Commissione  del  6
agosto 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione  europea
L 214 del 9 agosto 2008,  che  dichiara  alcune  categorie  di  aiuti
compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e
88 del Trattato (regolamento generale di esenzione per  categoria)  e
successive modifiche e integrazioni; 
  Visto il Regolamento (UE) n. 1224/2013  della  Commissione  del  29
novembre  2013,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale   dell'Unione
europea L 320 del 30 novembre 2013, che ha  prorogato  al  30  giugno
2014 la durata del periodo di  applicazione  del  citato  Regolamento
(CE) n. 800/2008; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  marzo  1998,  n.  123,  recante
disposizioni per la razionalizzazione degli  interventi  di  sostegno
pubblico alle imprese; 
  Visto l'art. 1, commi  462  e  463,  lettera  a),  della  legge  27
dicembre 2006, n. 296 e successive modificazioni e integrazioni,  che
definisce l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli  investimenti  e
lo sviluppo d'impresa  S.p.a.  -  Invitalia  quale  ente  strumentale
dell'Amministrazione centrale; 
  Vista la Carta degli aiuti di Stato a finalita' regionale 2007-2013
approvata dalla Commissione europea il 6 luglio  2010  (N  117/2010),
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea C 215 del  18
agosto 2010; 
  Vista la Decisione della Commissione  C(2013)7178  del  25  ottobre
2013 che estende la durata del periodo di applicazione  della  citata
Carta degli aiuti di Stato a finalita' regionale 2007 - 2013 fino  al
30 giugno 2014; 
  Vista la terza riprogrammazione del  Piano  Azione  Coesione  (PAC)
dell'11 dicembre 2012, con la  quale  il  Ministro  per  la  coesione
territoriale, con l'obiettivo di finanziare «misure anticicliche»  al
fine di contenere gli effetti  della  prolungata  crisi  sul  lavoro,
sulle imprese e sulle persone, ha destinato, tra l'altro, 150 milioni
di euro ad  interventi  di  rilancio  delle  aree  colpite  da  crisi
industriale di Airola, Acerra, Avellino, Caserta e Castellamare; 
  Vista la delibera di Giunta n. 756 del 21  dicembre  2012,  con  la
quale la Regione  Campania  ha  approvato  i  contenuti  della  terza
riprogrammazione del predetto PAC; 
  Vista la delibera di Giunta n. 30 del 29 gennaio 2013, con la quale
la Regione  Campania  ha  indicato  la  seguente  ripartizione  delle
risorse assegnate, con possibilita' di successiva rimodulazione: 
 
 
          =================================================
          |                             | milioni di euro |
          +=============================+=================+
          | Airola                      |      30,00      |
          +-----------------------------+-----------------+
          | Acerra                      |      20,00      |
          +-----------------------------+-----------------+
          | Avellino                    |      20,00      |
          +-----------------------------+-----------------+
          | Caserta                     |      40,00      |
          +-----------------------------+-----------------+
          | Castellammare di Stabia     |      40,00;     |
          +-----------------------------+-----------------+
 
 
    Visto il «Protocollo di intesa per il rilancio delle aree colpite
da crisi industriale in regione Campania», sottoscritto dal Ministero
dello sviluppo economico e dalla Regione Campania in data  17  luglio
2013 e registrato alla Corte dei conti  in  data  30  dicembre  2013,
finalizzato alla valorizzazione  della  vitalita'  imprenditoriale  e
delle potenzialita' dei singoli territori, in modo da  garantire  una
stabile e duratura occupazione, tramite l'attuazione, con il supporto
dell'Agenzia nazionale  per  l'attrazione  degli  investimenti  e  lo
sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia,  del  «Programma  di  rilancio
delle aree colpite da crisi industriale in Campania»,  allegato  allo
stesso Protocollo di intesa; 
  Considerato che il regime di aiuto istituito  con  il  decreto  del
Ministro dello sviluppo economico 23 luglio 2009 e' esentato ai sensi
del Regolamento (CE)  n.  800/2008,  la  cui  applicazione  e'  stata
prorogata al 30 giugno 2014; 
  Considerato che il predetto Protocollo di  intesa  stabilisce,  tra
l'altro: 
    di declinare gli interventi previsti dal  Programma  allegato  al
Protocollo in riferimento alla  «Macro  area  di  crisi»,  costituita
dall'insieme delle singole aree di crisi; 
    di sostenere gli investimenti  produttivi  nella  Macro  area  di
crisi tramite ricorso al: 
      regime di aiuto dei Contratti di  sviluppo,  istituito  con  il
decreto interministeriale 24 settembre 2010,  per  la  promozione  di
progetti strategici; 
      regime di aiuto in favore di investimenti produttivi, istituito
con il citato decreto ministeriale 23 luglio 2009, per la  promozione
di progetti orientati al  conseguimento  di  specifici  obiettivi  di
innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale; 
    di demandare la governance delle misure indicate nel Programma  a
un Comitato esecutivo, istituito con successivo decreto del  Ministro
dello sviluppo economico 22 ottobre 2013; 
  Considerato che il citato Protocollo di intesa ha cosi'  delimitato
le singole aree di crisi, che nel loro insieme costituiscono la Macro
area di crisi: 
    «Area di crisi di Airola»  i  territori  dei  comuni  di  Airola,
Arpaia,  Bonea,  Bucciano,  Forchia,  Montesarchio,  Paolisi,  Moiano
(tutti in provincia di Benevento); 
    «Area di crisi di Acerra»  i  territori  dei  comuni  di  Acerra,
Afragola, Brusciano,  Caivano,  Casalnuovo  di  Napoli,  Castello  di
Cisterna, Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco (tutti in provincia  di
Napoli); 
    «Area di crisi di Avellino» tutti i  comuni  della  provincia  di
Avellino; 
    «Area di crisi di Caserta» tutti  i  comuni  della  provincia  di
Caserta; 
    «Area di crisi di Castellammare di Stabia» i territori dei comuni
di  Boscoreale,  Boscotrecase,  Castellammare  di  Stabia,   Cercola,
Ercolano, Gragnano, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino,  Pollena
Trocchia, Pompei, Portici,  San  Gennaro  Vesuviano,  San  Giorgio  a
Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San  Sebastiano  al  Vesuvio,  Santa
Maria la Carita', Sant'Anastasia, Sant'Antonio Abate, Saviano,  Somma
Vesuviana, Striano, Terzigno,  Torre  Annunziata,  Torre  del  Greco,
Trecase (in provincia di Napoli) - Angri, Castel  San  Giorgio,  Cava
dei Tirreni, Corbara, Mercato San Severino, Nocera Inferiore,  Nocera
Superiore,  Pagani,  Roccapiemonte,  San  Marzano  sul   Sarno,   San
Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati,  Siano
(in provincia di Salerno); 
  Considerato che  il  Comitato  esecutivo,  nella  riunione  del  29
gennaio 2014, ha individuato il bacino del  personale  da  rioccupare
nei lavoratori residenti nell'area di crisi che risultino  percettori
di CIG o risultino iscritti alla liste di mobilita', al momento della
nuova assunzione; 
  Considerato che il Comitato esecutivo ha previsto,  nella  medesima
riunione del 29 gennaio  2014,  di  destinare  risorse  pari  a  euro
53.400.000,00 al finanziamento dell'intervento volto alla  promozione
di investimenti produttivi in base al regime di aiuto  istituito  con
il citato decreto ministeriale 23 luglio 2009; 
  Ritenuto, pertanto, necessario definire, ai sensi  del  piu'  volte
citato decreto ministeriale 23 luglio 2009 e successive  modifiche  e
integrazioni, le condizioni  e  le  modalita'  per  l'attivazione  di
interventi per il  rafforzamento  della  competitivita'  del  sistema
imprenditoriale, attraverso la realizzazione  di  nuovi  investimenti
innovativi finalizzati a consolidare, riqualificare, diversificare le
imprese  delle  aree  colpite  da  crisi  industriale  in   Campania,
favorendo la loro capacita' di integrazione; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                             Definizioni 
 
  1.  Ai  fini  del  presente  decreto  sono  adottate  le   seguenti
definizioni: 
    a) «Ministero»: il Ministero dello sviluppo economico; 
    b) «Soggetto gestore»: l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli
investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia; 
    c) «Protocollo di intesa»: il protocollo sottoscritto in data  17
luglio 2013 tra il Ministero dello  sviluppo  economico,  la  Regione
Campania e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti  e
lo sviluppo d'impresa S.p.a.-Invitalia per la reindustrializzazione e
la riqualificazione economica e  produttiva  delle  aree  colpite  da
crisi industriale in Campania; 
    d) «Comitato esecutivo» il comitato  istituito  con  decreto  del
Ministro dello sviluppo economico 22 ottobre 2013; 
    e) «Area di crisi di Airola» i territori dei  comuni  di  Airola,
Arpaia,  Bonea,  Bucciano,  Forchia,  Montesarchio,  Paolisi,  Moiano
(tutti in provincia di Benevento); 
    «Area di crisi di Acerra»  i  territori  dei  comuni  di  Acerra,
Afragola, Brusciano,  Caivano,  Casalnuovo  di  Napoli,  Castello  di
Cisterna, Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco (tutti in provincia  di
Napoli); 
    «Area di crisi di Avellino» tutti i  comuni  della  provincia  di
Avellino; 
    «Area di crisi di Caserta» tutti  i  comuni  della  provincia  di
Caserta; 
    «Area di crisi di Castellammare di Stabia» i territori dei comuni
di  Boscoreale,  Boscotrecase,  Castellammare  di  Stabia,   Cercola,
Ercolano, Gragnano, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino,  Pollena
Trocchia, Pompei, Portici,  San  Gennaro  Vesuviano,  San  Giorgio  a
Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San  Sebastiano  al  Vesuvio,  Santa
Maria la Carita', Sant'Anastasia, Sant'Antonio Abate, Saviano,  Somma
Vesuviana, Striano, Terzigno,  Torre  Annunziata,  Torre  del  Greco,
Trecase (in provincia di Napoli) - Angri, Castel  San  Giorgio,  Cava
dei Tirreni, Corbara, Mercato San Severino, Nocera Inferiore,  Nocera
Superiore,  Pagani,  Roccapiemonte,  San  Marzano  sul   Sarno,   San
Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati,  Siano
(in provincia di Salerno); 
    f)  «Macro  area  di  crisi»:  l'insieme  delle  aree  di   crisi
individuate alla lettera e); 
    g) «unita'  produttiva»:  una  struttura  produttiva,  dotata  di
autonomia   tecnica,   organizzativa,   gestionale   e    funzionale,
eventualmente  articolata  su  piu'  immobili  e/o  impianti,   anche
fisicamente separati ma collegati funzionalmente; 
    h) «Regolamento GBER»: il  Regolamento  (CE)  n.  800/2008  della
Commissione del 6 agosto 2008, pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea L 214 del 9  agosto  2008,  che  dichiara  alcune
categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in  applicazione
degli  articoli  87  e  88  del  Trattato  (regolamento  generale  di
esenzione per categoria) e successive modifiche e integrazioni.