(Allegato)
                                                             Allegato 
 
LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PER  L'ANNO
  2013 SULLA REGOLARITA'  DELLA  GESTIONE  NONCHE'  SULL'EFFICACIA  E
  SULL'ADEGUATEZZA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI (ART.  1,  COMMA
  6, DEL D.L. 10 OTTOBRE 2012, N. 174, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI,
  DALLA LEGGE 7 DICEMBRE 2012, N. 213). 
 
    1. Nel quadro delle garanzie ordinamentali dirette a incrementare
la circolazione delle informazioni utili al coordinamento dei diversi
livelli di governo e a garantire il rispetto dei  vincoli  finanziari
derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, l'art. 1,
comma 6, d.l. n. 174/2012,  ha  stabilito  che  il  Presidente  della
Regione trasmetta alla competente Sezione regionale di controllo  una
relazione annuale "sulla regolarita' della gestione e  sull'efficacia
e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni  adottato  sulla
base delle linee guida deliberate dalla sezione delle autonomie della
Corte dei conti...". 
    Tale disposizione e' stata scrutinata  dal  Giudice  delle  leggi
che,  con  sentenza  6  marzo  2014,  n.  39,  ne  ha  confermato  la
legittimita' costituzionale, anche con  riferimento  alle  Regioni  a
statuto speciale e alle Province autonome,  in  quanto  l'adempimento
ivi previsto "ben  lungi  dal  sovrapporsi  all'ambito  competenziale
preservato dal parametro invocato, costituisce istituto funzionale  a
garantire quel raccordo tra controlli interni ed esterni, finalizzati
a garantire il rispetto dei  parametri  costituzionali  e  di  quelli
posti dal diritto dell'Unione europea (ex plurimis, sentenze  n.  267
del 2006, n. 181 del  1999,  n.  470  del  1997,  n.  29  del  1995),
estensibili anche alle autonomie speciali (sentenze n. 60 del 2013  e
n. 179 del 2007)". E, in effetti, come gia'  chiarito  dalla  Sezione
delle  autonomie  della  Corte  con  le  Linee  guida  approvate  con
deliberazione  11  febbraio  2013,   n.   5/SEZAUT/2013/INPR,   detta
relazione annuale riveste natura di documento ricognitivo dell'Organo
di vertice politico sulla situazione generale dell'Ente, non invasivo
delle competenze riservate all'amministrazione regionale. 
    In continuita'  con  le  precedenti  Linee  guida,  gli  elementi
centrali del documento sono costituiti: a)  dalla  rilevazione  della
congruenza dei risultati della gestione e delle  sue  prospettive  di
sviluppo, in relazione a piani, a programmi  e  a  singoli  obiettivi
strategici prefissati, coerentemente con i principi di  coordinamento
della finanza pubblica;  b)  dalla  verifica  del  funzionamento  dei
servizi di controllo interno. 
    Nel sistema dei controlli previsti dall'art. 1, d.l. n. 174/2012,
l'adempimento richiesto dal citato art. 1, comma 6,  costituisce  uno
strumento  informativo  di  particolare  utilita'   per   l'attivita'
legislativa del Consiglio regionale e per le attivita'  di  controllo
svolte dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. 
    Sulla base dell'esperienza maturata in sede regionale, e'  emersa
la  particolare  rilevanza  della   relazione   del   Presidente   ad
integrazione  del  corredo  informativo  acquisito  ai   fini   della
decisione di parifica e dell'allegata relazione sulla  regolarita'  e
sulla legittimita' della gestione. 
    Con  la  relazione  annuale,  il  sistema   normativo   tende   a
sottolineare la responsabilita' politica dell'Organo di vertice della
Regione - nel rispetto delle prerogative dell'Ufficio e del  soggetto
che le ricopre - in ordine ai piu' rilevanti aspetti  gestionali,  al
funzionamento   delle   strutture   amministrative,   al   grado   di
raggiungimento dei risultati attesi e all'effettivita' dei  controlli
interni,  anche  con  riferimento  alla  vigilanza  sugli   organismi
partecipati e sugli enti del servizio sanitario regionale. 
    E' palese l'intento, da  tempo  perseguito  dal  legislatore,  di
rafforzare i controlli interni come indispensabile  supporto  per  le
scelte decisionali e programmatiche dell'Ente, in un'ottica  di  sana
gestione  finanziaria  e  di  perseguimento  del  principio  di  buon
andamento; aspetti di cruciale rilievo  ai  fini  della  salvaguardia
degli equilibri di bilancio e del rispetto  dei  vincoli  di  finanza
pubblica. 
    2. Le presenti Linee guida mirano ad  individuare  una  serie  di
profili  organizzativi  e  gestionali  che  vanno  ad  alimentare  un
patrimonio  di  informazioni  necessarie  alla   elaborazione   della
relazione del Presidente, seguendo  una  metodologia  di  rilevazione
improntata ai principi della circolarita' del processo di controllo e
del confronto con gli enti territoriali. 
    Infatti, la Sezione delle autonomie,  operando  in  coordinamento
con le  Sezioni  regionali  di  controllo,  ha  sviluppato  le  linee
operative del presente documento con il concorso di specifici  gruppi
di lavoro,  composti  in  prevalenza  da  magistrati  assegnati  alle
Sezioni  regionali  di  controllo,  integrati  da   esperti   esterni
selezionati  con  procedura  comparativa  per  titoli.  Il   relativo
contributo di  analisi  e'  stato  recepito,  come  pure  sono  state
considerate le esigenze  operative  delle  amministrazioni  regionali
emerse in sede di confronto con la Conferenza delle Regioni  e  delle
Province autonome nonche' con  la  Conferenza  dei  Presidenti  delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. 
    Le finalita' di fondo delle presenti Linee guida  possono  essere
ricondotte ai seguenti punti di interesse: 
      verifica dell'osservanza dei principali  vincoli  normativi  di
carattere organizzativo e giuscontabile; 
      valutazione  dell'adeguatezza  funzionale   del   sistema   dei
controlli interni; 
      monitoraggio degli effetti prodotti dai provvedimenti attuativi
dei principali indirizzi programmatici dell'ente; 
      valutazione della coerenza dei  risultati  gestionali  rispetto
agli obiettivi programmati. 
    Le presenti  Linee  guida  mantengono  la  precedente  struttura,
formata da uno  schema  di  relazione  in  forma  di  questionario  a
risposta sintetica, che si articola in cinque Sezioni  riferibili  ai
diversi profili gestionali, aggiornati  in  funzione  dell'evoluzione
del quadro normativo di riferimento. 
    Allo  scopo  di  accertare  il  seguito  dato  alle  osservazioni
formulate dalle  Sezioni  regionali  di  controllo  a  seguito  delle
verifiche effettuate, ciascuna parte del questionario e' preceduta da
puntuali domande sugli esiti dei controlli eseguiti, con  riferimento
agli specifici temi oggetto della relazione del Presidente. 
    La prima Sezione (Quadro ricognitivo  dell'assetto  istituzionale
regionale e  dei  principali  adempimenti  normativi)  e'  diretta  a
rilevare  la   presenza   di   eventuali   criticita'   nel   sistema
organizzativo-contabile regionale. 
    La  seconda  Sezione  (Pubblicita'  e  trasparenza)  concerne  la
corretta   applicazione   degli   obblighi   di   comunicazione   e/o
pubblicazione previsti dalla normativa vigente. 
    La terza Sezione (Regolarita'  della  gestione  amministrativa  e
contabile) contiene richieste volte ad  individuare  la  presenza  di
eventuali  lacune  gestionali  idonee,  almeno   potenzialmente,   ad
alterare i profili di una sana e corretta gestione finanziaria. 
    La quarta Sezione (Funzionamento  dei  controlli  interni)  tocca
aspetti  che  attengono  al  concreto  funzionamento  dei   controlli
interni,  con  precipuo  riferimento  ai  controlli  di   regolarita'
amministrativo-contabile, ai controlli di gestione, alla  valutazione
del personale, al controllo strategico e al controllo sugli organismi
partecipati. 
    La quinta Sezione (Gestione del Servizio sanitario regionale)  e'
diretta a cogliere gli  aspetti  non  riferibili  alle  gestioni  dei
singoli enti sanitari e,  quindi,  non  rilevabili  dal  monitoraggio
previsto dall'art. 1, comma 170 della legge n. 266/2005,  allo  scopo
di acquisire indicazioni sia sul rispetto degli  obiettivi  stabiliti
dalla normativa di settore che sull'effettiva capacita' di governance
del sistema sanitario regionale. 
    Al fine di evitare duplicazioni di adempimenti,  non  sono  stati
approfonditi quei profili essenzialmente contabili che  attengono  ad
altre modalita' e finalita' di  monitoraggio  e  di  verifica,  ferma
restando la riproposizione di quesiti attinenti a  temi  ritenuti  di
fondamentale interesse. 
    Nella prospettiva di razionalizzazione del sistema dei  controlli
e  di  valorizzazione  delle  fonti  informative,  ai  diversi   fini
richiesti  dalla  legge,   la   relazione   potra'   essere   inviata
contestualmente allo schema  di  rendiconto  approvato  dalla  Giunta
regionale,  avendo  a  riferimento  i  dati  relativi   all'esercizio
precedente (anno 2013), con aggiornamenti alla data di compilazione. 
    Resta salva la facolta' delle Sezioni regionali  della  Corte  di
definire specifici termini, considerata la disomogeneita'  dei  tempi
di approvazione dei documenti contabili da parte  delle  Regioni,  in
attesa della piena operativita' delle scadenze previste  dall'art.18,
d.lgs. n. 118/2011. 
    Per agevolare l'adempimento richiesto dalla legge  ai  Presidenti
e, al contempo, consentire alla Corte di elaborare i dati raccolti  e
far emergere gli andamenti complessivi della finanza  pubblica,  alle
presenti Linee guida e' allegato uno schema di relazione in forma  di
questionario a risposta sintetica. 
    Tali Linee guida costituiscono ausilio  anche  per  i  Presidenti
delle Regioni a Statuto  speciale  e  delle  Province  autonome,  nel
rispetto degli specifici regimi di disciplina. 
    I contenuti della relazione-questionario risultano in  linea  con
quelli gia' assunti nell'esercizio 2012. Si tratta, comunque, di  una
relazione destinata in prospettiva  ad  essere  oggetto  di  adeguata
riconsiderazione e, soprattutto,  di  semplificazione.  Cio'  tenendo
conto del  processo  di  armonizzazione  dei  bilanci  pubblici,  che
finira' per riflettersi sugli assetti organizzativi  della  gestione,
consentendo di meglio incentrare la relazione stessa  sulle  funzioni
di indirizzo politico-amministrativo. 
    Nell'attuale contesto, la relazione puo' costituire, comunque, un
utile strumento di ricognizione delle  piu'  rilevanti  tematiche  di
gestione  e  di  controllo  dell'amministrazione  regionale,  di  cui
possono giovarsi gli stessi organi di governo della Regione. 
    3. Lo schema di relazione-questionario e' strutturato con quesiti
a risposta sintetica, ma consente anche un libero  apporto  da  parte
dei destinatari. 
    Le  risposte  di  tipo  aperto,  in   coerenza   con   il   ruolo
istituzionale del Presidente, permettono di rilevare gli aspetti  che
attengono alla programmazione strategica e al controllo del ciclo  di
bilancio, alle modalita' di sorveglianza e di autocorrezione interna,
al contenuto dei report, al  sistema  degli  indicatori  direzionali,
alla valutazione della performance individuale e collettiva. 
    La formulazione dei temi  di  trattazione  segue  lo  schema  del
questionario con  domande  a  risposta  sintetica  (del  tipo  SI/NO)
integrabili da risposte  aperte,  che  permettano,  da  un  lato,  di
individuare celermente l'argomento esaminato, dall'altro, di  fornire
ogni  utile  chiarimento  per   una   migliore   comprensione   della
fattispecie evidenziata da una eventuale risposta non affermativa. 
 
      RELAZIONE ANNUALE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE ANNO 2014 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico