(Allegato-art. 9)
                               Art. 9. 
 
 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
A) Informazioni sulla zona geografica. 
    1) Fattori naturali rilevanti per il legame. 
    La zona  geografica  delimitata  comprende  tutto  il  territorio
amministrativo   del   Comune   di   Menfi,   parte   dei   territori
amministrativi  dei  Comuni  di  Sciacca  e  Sambuca  di  Sicilia  in
provincia di Agrigento e  parte  del  territorio  amministrativo  del
Comune di Castelvetrano in provincia di Trapani. 
    I suoli della zona di produzione sono  principalmente  regosuoli,
costituiti da rocce argillose a reazione da neutra ad alcalina; suoli
bruni con fino al 35% di argilla, a reazione sub alcalina;  litosuoli
su tufo calcareo di  buona  fertilita',  talvolta  con  basso  tenore
fosforico, elettivi  per  la  vite;  vertisuoli,  terreni  argillosi,
poveri di sostanza organica, a  reazione  sub-alcalina;  Suoli  rossi
mediterranei, argilloso - sabbiosi a  reazione  sub  alcalina;  suoli
alluvionali freschi, profondi, poco alcalini;  suoli  bruni,  terreni
poco argillosi,  ricchi  di  potassio  e  poveri  di  altri  elementi
nutritivi. 
    Il clima del comprensorio risulta  tipicamente  mediterraneo  con
precipitazioni concentrate nel periodo autunno - inverno. 
    La  giacitura  e'  prevalentemente  pianeggiante,  mentre  quella
collinare rappresenta il 30% circa del territorio della D.O.C. Menfi. 
    2) Fattori umani rilevanti per il legame. 
    Il vino "Menfi bianco" e' prodotto da gran tempo  nei  comuni  di
Menfi,  Sambuca  di  Sicilia,  Sciacca  e  Castelvetrano,  di  antica
civilta' vinicola. 
    Nell'antichita'  all'interno  dell'attuale  territorio  di  Menfi
sorgeva l'antica Inycum nota produttrice di vini, la cui "eccellenza"
e'  attestata  da  Stefano   Bisantino   che   rimarca   l'importanza
vitivinicola della zona. 
    La  vocazione  colturale  della   vite,   unitamente   a   quella
dell'ulivo, esistente nel  territorio  in  questione,  era  gia'  ben
sviluppata  al  momento   della   colonizzazione   grecomegarese   di
Selinunte. Le contrade Belice, Casuzze-Case Nuove, Torrenova, Bonera,
Cavarretto, Fiori, testimoniano l'esistenza di numerosissime  realta'
agricole del periodo greco-selinuntino (VI sec. A.C.), a seguito  del
ritrovamento  di  notevoli  quantita'  di  frammenti  di  tegole   di
copertura abitativa, di urne cinerarie e di anfore vinarie. 
    Anche dai fondali dell'antistante mare di Capparrina e Porto Palo
di Menfi sono emersi reperti di terracotta, quali anfore  vinarie,  a
comprova dell'esistenza di  vie  d'esportazione  dei  prodotti  della
terra di Menfi. Si  deduce  il  persistere  di  un'intensa  attivita'
agricola  a  vocazione  vitivinicola  durante  il  periodo  di   Roma
imperiale, persistenza  documentata  sul  territorio  anche  dopo  lo
sfaldamento dell'Impero Romano  e  durante  gran  parte  del  periodo
Bizantino. Il Medioevo non ha  lasciato  alcun  elemento  di  memoria
storicamente rilevante, tuttavia si ritiene che le attivita' agricole
legate  al  settore  vitivinicolo,  olivicolo  e  cerealicolo   siano
perdurate nel  tempo,  quando  l'economia  agricola  esordisce  verso
indirizzi piu' moderni. Intorno ai  primi  del  900,  successivamente
alla crisi della  viticoltura  siciliana  causata  dalla  fillossera,
Menfi  ha  attirato  l'interesse  dei  viticoltori  grazie  alla  sua
disposizione lungo le coste mediterranee, ricche  di  dune  sabbiose,
dove la capacita' di resistenza alla fillossera e' maggiore. Di  tale
interesse  ne  hanno  anche  giovato  i  comuni  limitrofi,  dove  la
viticoltura si e' ulteriormente consolidata.  Dopo  il  2°  conflitto
mondiale gli  studiosi  del  vino  dedicano  maggiore  attenzione  ai
prodotti  vinicoli  della  zona  in  argomento.  Garoglio,  nel   suo
"Trattato di Enologia" (1953) riporta:  "Vini  della  zona  marittima
tipo Menfi" e precisa: "si produce nella zona di pianura e  collinare
del territorio di Sciacca, Santa Margherita di  Belice,  Montevago  e
Menfi nella quale prevalgono i terreni silicei, siliceo  -  calcarei,
siliceo - argillosi". E, piu' avanti, parla del Bianco di Menfi  come
"Vino ricco di corpo, sapido, armonioso, con spiccate  rotondita'  di
gusto, asciutto, che a maturazione inoltrata ha carattere di vino  da
dolce". 
    Oggi le produzioni risultano di particolare  pregio,  considerate
le innovazioni della  compagine  varietale,  che  hanno  permesso  la
produzione di nuove tipologie di vino che ben si sono  adattati  alla
natura dei suoli,  come  sopra  descritta.  L'incidenza  dei  fattori
umani, nel corso  della  storia,  e'  in  particolare  riferita  alla
puntuale definizione dei seguenti  aspetti  tecnico  produttivi,  che
costituiscono  parte   integrante   del   vigente   disciplinare   di
produzione: 
    base ampelografica dei vigneti: i vitigni idonei alla  produzione
dei  vini  in  questione,  sono  quelli  tradizionalmente   coltivati
nell'area geografica considerata; le forme di  allevamento,  i  sesti
d'impianto e i sistemi di potatura che, anche per i  nuovi  impianti,
sono quelli tradizionali e tali da perseguire la migliore e razionale
disposizione  sulla  superficie  delle  viti,   sia   per   agevolare
l'esecuzione  delle  operazioni  colturali,  sia  per  consentire  la
razionale gestione della chioma, permettendo di ottenere una adeguata
superficie fogliare ben esposta e di contenere le rese di  produzione
di vino entro i limiti fissati dal disciplinare; le pratiche relative
all'elaborazione dei vini, sono quelle  tradizionalmente  consolidate
in zona  per  la  vinificazione  in  bianco  ed  in  rosso  dei  vini
tranquilli, quest'ultima adeguatamente differenziate per la tipologia
di base, la tipologia passito e riserva, riferita quest'ultima a vini
rossi maggiormente strutturati, la cui uva di  partenza  presenta  un
titolo alcolometrico minimo naturale maggiore e la  cui  elaborazione
comporta un periodo di invecchiamento  non  inferiore  ai  due  anni.
Cosi' come tradizionali sono le pratiche relative alla  vinificazione
delle  uve  a  bacca  bianca,  per  i  vini  spumanti,  i  rosati  ed
affinamento della tipologia passito e superiore. 
B) Informazioni sulla qualita' o sulle caratteristiche  del  prodotto
esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico. 
    I vini di cui al presente disciplinare presentano, dal  punto  di
vista analitico ed organolettico, caratteristiche  molto  evidenti  e
peculiari, descritte agli articoli 5  e  6,  che  ne  permettono  una
chiara   individuazione   e   tipicizzazione   legata    all'ambiente
geografico. 
    In  particolare   tutti   i   vini   presentano   caratteristiche
chimico-fisiche equilibrate che  contribuiscono  al  loro  equilibrio
gustativo; in tutte le  tipologie  si  riscontrano  aromi  gradevoli,
armonici, caratteristici ed eleganti, con  eventuali  note  fruttate,
floreali e vegetali tipici dei vitigni di partenza. 
C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui  alla
lettera A) e quelli di cui alla lettera B). 
    Il territorio delimitato della DOC Menfi presenta  una  giacitura
piu' o meno pianeggiante, che, insieme all'esposizione favorevole dei
vigneti, concorre a determinare un ambiente adeguatamente  ventilato,
luminoso e con un suolo naturalmente sgrondante dalle  acque  reflue,
particolarmente vocato alla coltivazione della vite. La  tessitura  e
la struttura chimico-fisica  dei  terreni  interagiscono  in  maniera
determinante con la coltura della vite, contribuendo  all'ottenimento
delle peculiari caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche dei
vini della DOC "Menfi". Anche il  clima  dell'areale  di  produzione,
caratterizzato dalla temperatura costantemente al di sopra dello zero
termico anche nel periodo invernale e  caldo-asciutto  per  almeno  5
mesi all'anno (maggio-settembre) con concentrazione delle piogge  nei
mesi  autunnali  ed  invernali  sono  tutte  caratteristiche  che  si
coniugano con  la  viticoltura  di  qualita'.  La  millenaria  storia
vitivinicola di questo territorio, dall'epoca  ellenistica  e  romana
fino ai  giorni  nostri,  attestata  da  numerosi  documenti,  e'  la
generale  e  fondamentale  prova   della   stretta   connessione   ed
interazione esistente  tra  i  fattori  umani  e  la  qualita'  e  le
peculiari caratteristiche dei vini della  DOC  "Menfi".  Le  varieta'
presenti sono quelle autoctone e quelle alloctone, introdotte per  il
rinnovamento della compagine varietale, le  quali,  nelle  condizioni
pedo-climatiche della zona in esame, grazie  alla  capacita'  tecnica
degli imprenditori agricoli del territorio, esprimono  al  meglio  le
loro caratteristiche. Le diverse cantine,  presenti  sul  territorio,
hanno saputo poi esaltare  le  produzioni  dei  vini  ottenuti  dalla
trasformazione delle uve e sono riuscite a fare acquisire agli stessi
conoscenza, rinomanza e ottima reputazione a livello internazionale. 
    Tutte  queste  pratiche  e  tecniche  tradizionali   sono   state
nell'epoca moderna e contemporanea  migliorate  ed  affinate,  grazie
all'indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad  ottenere
i rinomati  vini  "Menfi",  le  cui  peculiari  caratteristiche  sono
descritte agli articoli 5 e 6 del disciplinare.