(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
 
                 Metodo di ottenimento del prodotto 
 
5.1 Tecnologia di coltivazione 
    La semina deve essere praticata a partire dal mese di Luglio.  Il
seme puo' essere disposto tal  quale  o  confettato  in  cassette  (a
spaglio) oppure in contenitori alveolati.  Per  la  germinazione  del
seme e' indispensabile la presenza di luce. 
    La  produzione  del  seme,  operata   attraverso   la   selezione
fenotipica  (ossia  ottenimento  del  seme  dalle  piante  migliori),
avviene presso le  aziende  e/o  i  vivai  ricadenti  nell'areale  di
produzione. 
    Il seme prodotto da tali aziende e/o dai vivai, puo' essere messo
a  disposizione  degli  altri  produttori  o  dei   vivai   ricadenti
nell'areale di produzione, i quali provvedono alla  produzione  delle
piantine.  Le  piantine  prodotte  presso  i  vivai   devono   essere
restituite o messe a disposizione delle aziende ricadenti nell'areale
di produzione. 
    Il seme riprodotto deve  essere  quello  della  risorsa  genetica
"Sedano  bianco  di  Sperlonga"  inscritta  al  Registro   volontario
Regionale di cui alla  L.R.  1°  marzo  2000  n.  15  che  tutela  la
biodiversita' in agricoltura. 
    Il trapianto delle piantine deve avvenire quando le stesse  hanno
raggiunto un'altezza di 10-15 cm circa. Il sesto di  impianto  e'  di
25-35 cm tra le file e 25-35  cm  sulla  fila,  con  un  investimento
ottimale di 10-12 piante/m². E' ammesso un investimento massimo di 14
piante/m². 
    Il  fabbisogno  idrico  della  coltura  del  ecotipo  "Bianco  di
Sperlonga"  e'  assicurato  mediante  irrigazione.  Sono   consentiti
sistemi irrigui a pioggia o di microirrigazione. 
    La concimazione della coltura del sedano  deve  essere  impostata
con riferimento  alle  successioni  di  cicli  colturali  dell'intera
annata agraria. In particolare gli apporti  di  azoto  devono  essere
nell'anno complessivamente inferiori a 155 Kg/ha nel  rispetto  della
direttiva 91/676/CEE. 
    Il controllo delle erbe infestanti  deve  essere  particolarmente
curato nei primi 40-50 giorni dal trapianto in quanto il  sedano,  in
questa fase, presenta un  accrescimento  lento  e  pertanto  e'  poco
competitivo nei  confronti  delle  erbe  infestanti.  La  lotta  alle
malerbe e' effettuata con tecniche ecocompatibili quali: mezzi fisici
(solarizzazione) o mezzi manuali (sarchiatura o scerbatura). Tuttavia
e' consentito l'impiego  di  diserbanti  registrati  per  la  coltura
(antigerminelli)  sia  in  fase  di  pre-trapianto  che  in  fase  di
post-trapianto,   entro   un   termine   massimo   di   3   settimane
dall'impianto. 
    La  difesa  dai  parassiti  deve  essere  effettuata  secondo  le
tecniche di lotta integrata  al  fine  di  ridurre  al  minimo  o  di
eliminare i residui di antiparassitari sul sedano. 
    Il "Sedano Bianco di Sperlonga" rispetto alle principali cultivar
commerciali risulta meno sensibile alla prefioritura. 
    La raccolta del "Sedano Bianco di  Sperlonga",  va  effettuata  a
mano, recidendo la pianta al di sotto del colletto. Le piante  devono
essere adagiate nel contenitore, evitando che durante tale operazione
si verifichino sfregamenti con  conseguente  rottura  dei  tessuti  e
fuoriuscita di succhi cellulari. Inoltre l'esposizione  al  sole  del
prodotto dopo la raccolta va ridotta al minimo.