(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                    NOTE PRELIMINARI AL BILANCIO 
                         DI PREVISIONE 2015 
 
    1. Il bilancio  di  previsione  del  Consiglio  di  Stato  e  dei
tribunali amministrativi regionali per l'esercizio  finanziario  2015
e' predisposto ai sensi degli articoli 3, 4 e 5  del  regolamento  di
autonomia finanziaria di cui al decreto del Presidente del  Consiglio
di presidenza della giustizia amministrativa in data 6 febbraio  2012
e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  che  ha  debitamente
assunto a punto di riferimento la legge  31  dicembre  2009,  n.  196
(Legge quadro di contabilita' e finanza pubblica). Ai sensi dell'art.
41 del citato regolamento e' acquisito il  parere  del  Collegio  dei
revisori che, con verbale n. 18 dell'11 dicembre  2014,  ha  espresso
parere  favorevole  in  merito  all'approvazione  del   bilancio   di
previsione per l'esercizio finanziario 2015. 
    Anche per il 2015 permane la struttura articolata per  centri  di
responsabilita' amministrativa e per unita' previsionali di base  per
la  formulazione  del  bilancio  gestionale  che  ha  come  obiettivo
primario quello di rendere diretta la relazione tra risorse stanziate
ed azioni perseguite. La proiezione triennale dei conti di previsione
risente del suo carattere di transitorieta' pur innestando una logica
di bilancio per programmi, ognuno dei  quali  espone  gia',  in  modo
distinto ed aggregato, le  spese  correnti,  per  il  personale,  per
l'informatica, per beni e servizi e in conto capitale. All'interno di
ogni aggregato le spese sono suddivise in  capitoli,  ai  fini  della
gestione e della rendicontazione (allegato 1). 
    Nell'allegato A e' esposta la  classificazione  della  spesa  per
programmi, introdotta con la circolare del Ministro  dell'economia  e
delle finanze del 5 giugno 2007, n.  21,  e  parte  integrante  della
riforma della finanza e  della  contabilita'  pubblica  di  cui  alla
citata legge  n.  196/2009.  Nel  detto  allegato  sono  esposte,  in
sintesi,  le  risorse  preventivate  per  il  finanziamento  dei  tre
programmi  individuati  (attivita'  di  governo,  affari  generali  e
servizi amministrativi - CDR 1, programma 1; giustizia amministrativa
di primo grado - CDR 2,  programma  3;  giustizia  amministrativa  di
secondo grado e funzione consultiva - CDR  3,  programma  2)  per  la
realizzazione della missione «giustizia amministrativa»,  utilizzando
la struttura per macroaggregati di spesa (funzionamento,  interventi,
investimenti),  con  l'indicazione  dei  centri  di   responsabilita'
amministrativa a cui affidare la gestione delle  risorse  finalizzate
alla realizzazione di ogni programma. 
    Nel prospetto (A1) vengono esposte  le  spese  rimodulabili,  che
tengono conto dei tagli imposti dal decreto-legge n. 78/2010 e  dalle
disposizioni recate dal decreto-legge n. 95/2012 (art. 8, commi  3  e
4) integrato dal decreto-legge  n.  66/2014,  nonche'  le  spese  non
rimodulabili o comunque inderogabili e non comprimibili. 
    Infine,   nell'allegato   B   viene   rappresentata   la    spesa
disarticolata  in  capitoli,  denominati  ma  privi  di  numerazione,
secondo la struttura per programmi e per  centri  di  responsabilita'
amministrativa. 
    La previsione degli  stanziamenti  e'  determinata  previo  esame
delle situazioni contrattuali  ed  accertamento  dell'inesistenza  di
debiti fuori  bilancio  da  parte  delle  strutture  della  Giustizia
amministrativa. 
    2. Le entrate del bilancio della  giustizia  amministrativa  sono
classificate in categorie in base alla loro provenienza. 
    A) Le entrate assommano complessivamente ad euro 235.743.766,00 e
sono articolate in ragione della loro natura. 
Entrate provenienti dal bilancio dello Stato. 
    Le  principali  entrate  provenienti  dal  disegno  di  legge  di
bilancio  per  il  triennio  2015-2017  sono   pari   a   complessivi
177.928.065,00 di cui  euro  157.014.958,00  previsti  per  spese  di
natura obbligatoria ed euro 20.913.107,00 a copertura delle spese per
il funzionamento della Giustizia amministrativa. 
    Tra i  fondi  provenienti  dal  bilancio  dello  Stato  e'  stata
allocata la  somma  di  euro  30.000.000,00,  a  titolo  di  introito
derivante da quota parte del contributo unificato  versato  ai  sensi
dell'art. 1, comma 309, della legge  30  dicembre  2004,  n.  311,  e
successive  modificazioni  ed  integrazioni,  e  dell'art.   37   del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni. Detta previsione viene formulata sulla base delle somme
gia' affluite, nel periodo novembre 2013-ottobre 2014, al  pertinente
capitolo n. 3321 dello stato di previsione dell'entrata del Ministero
dell'economia e delle finanze. 
    Nell'ambito delle entrate provenienti dal  bilancio  dello  Stato
viene allocata altresi' la quota di  euro  240.000,00,  pari  al  50%
dell'ammontare dei versamenti che si prevede affluiranno,  nel  corso
dell'anno 2015, a titolo di fondo  perequativo  e  previdenziale  del
personale di magistratura (art. 61, comma  9,  del  decreto-legge  n.
112/2008, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133). 
Le entrate eventuali e diverse. 
    Sono state preventivate in euro 890.000,00 di cui: 
      euro 240.000,00 quale residua quota delle somme che si  prevede
affluiranno al fondo perequativo e  previdenziale  del  personale  di
magistratura (ex art. 8 della legge 6 luglio 2002, n. 137); 
      euro 650.000,00 provenienti sia dai versamenti che il Consiglio
della Giustizia amministrativa della Regione siciliana  effettua  per
il collocamento fuori ruolo di  tre  Consiglieri  di  Stato,  sia  da
rimborsi dovuti dagli enti ove prestano  servizio,  in  posizione  di
comando, alcune unita' di personale della Giustizia amministrativa. 
Avanzo di amministrazione. 
    In ragione del mancato afflusso, nel corso del 2014,  di  entrate
provenienti a titolo di contributo unificato, e considerati  i  tagli
operati dalle diverse  manovre  finanziarie  ed  in  particolare  dal
decreto-legge n. 4/2014  e  dal  decreto-legge  n.  66/2014,  non  si
prevede per il 2015 di conseguire l'avanzo di  amministrazione  2014.
Pertanto, nel pertinente capitolo di entrata viene allocata  la  sola
somma relativa all'ammontare dei residui passivi caduti in perenzione
amministrativa negli esercizi pregressi. 
    B) Le spese correnti, nell'ambito dei programmi, sono  articolate
in macroaggregati ove sono allocati stanziamenti per complessivi euro
235.743.766,00.  Tra  le  spese  correnti  la   previsione   per   il
funzionamento (personale, informatica e beni e servizi) registra  una
complessiva contrazione (rispetto  alla  previsione  assestata  2014)
pari a circa il 2%. 
Personale. 
    A fronte di trasferimenti, da DLB per il triennio 2015-2017, pari
ad euro 157.014.958,00, per le spese di personale (di magistratura ed
amministrativo)  viene  stanziata  la  somma  complessiva   di   euro
166.332.818,00 (assestato 2014, euro 172.330.882,43) che tiene  conto
dei risparmi derivanti sia dalle  cessazioni  dal  servizio  a  vario
titolo  previste,  sia   dall'applicazione   dell'art.   23-ter   del
decreto-legge n. 201/2011 e dell'art. 1, comma  489  della  legge  n.
147/2013, norme  che  disciplinano,  rispettivamente,  il  cosiddetto
tetto retributivo e il limite al cumulo del trattamento  economico  e
pensionistico. 
Informatica. 
    Vengono previste  risorse  complessivamente  inferiori  a  quelle
stanziate nel 2014 per i servizi  di  sicurezza  reti,  consultazione
banche dati, licenze applicative NSIGA, protocollo,  antivirus,  ecc.
Si e' assicurata, tuttavia, la  copertura  dei  costi  scaturenti  da
attivita' di supporto all'implementazione dei sistemi  connessi  alla
firma digitale e  alle  infrastrutture  necessarie  per  l'avvio  del
processo amministrativo telematico. 
Beni e servizi. 
    Gli stanziamenti per spese  derivanti  dall'acquisto  di  beni  e
servizi nonche' per l'esecuzione di lavori  assommano  a  complessivi
euro 28.739.367,00 e sono inferiori alle previsioni  deliberate,  con
riferimento alle medesime voci di spesa, per l'esercizio 2014. 
    Con particolare riferimento  ai  capitoli  per  locazioni  e  per
l'esercizio di mezzi di trasporto e buoni taxi, gli stanziamenti sono
determinati alla luce delle prescrizioni recate dal decreto-legge  n.
95/2012 e  dal  decreto-legge  n.  66/2014.  Ulteriore  significativa
contrazione registrano le previsioni per  spese  postali,  a  seguito
dell'introduzione dell'obbligo di utilizzo della PEC. 
    L'incremento degli stanziamenti sui capitoli (iscritti nel CDR  1
e CDR 3) concernenti le manutenzioni degli immobili e degli  impianti
e' determinato dalla necessita' di eseguire lavori indispensabili per
assicurare la razionalizzazione degli spazi, nonche' il  mantenimento
in efficienza e la messa a norma degli immobili demaniali  in  uso  e
dei relativi impianti. 
    Gli stanziamenti per canoni e  consumi  energetici  si  attestano
sulla  spesa  assestata  del   2014.   Occorre   infatti   assicurare
sufficiente disponibilita' di risorse ai capitoli,  sia  per  l'avvio
del processo di fatturazione elettronica (obbligatorio dal marzo 2015
anche  per  la  Giustizia  amministrativa),  sia  per  consentire  il
pagamento di alcune annualita' pregresse non contabilizzate nell'anno
in cui si e' manifestato il costo. Si e' in attesa  di  ricevere,  da
parte di alcune proprieta', la tardiva  rendicontazione  delle  spese
anticipate; il  ritardo,  in  alcune  circostanze,  e'  imputabile  a
contestazioni  sollevate  dai  conduttori  (uffici  della   Giustizia
amministrativa) per eccessiva onerosita' degli addebiti relativi alla
somministrazione di servizi energetici. 
    Per  meglio  qualificare  la  spesa  e'   stata   modificata   la
denominazione dei capitoli  nn.  1315,  2303,  3315,  rispettivamente
iscritti nel CDR 1, CDR 2, CDR 3; la nuova rubricazione «Spese per il
pagamento del servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani e tributi
vari» consentira' il pagamento di  oneri  relativi  anche  a  tributi
attuali o nuovi di cui all'oggi non e' nota la futura enunciazione. 
Oneri comuni. 
    Il fondo di riserva, iscritto in  bilancio  per  un  importo  non
superiore al 4% delle spese di parte corrente (art. 4,  comma  8  del
citato  regolamento  di   autonomia   finanziaria   della   giustizia
amministrativa), e' preventivato in euro 3.049.906,00. 
    Sul capitolo n. 1285 «Versamenti all'erario, alle amministrazioni
pubbliche e ad altri soggetti estranei all'amministrazione»  iscritto
nel  CDR  1,  sono  allocati  i  risparmi  pari  a  complessivi  euro
1.406.000,00 (arrotondati), di cui euro  412.644,42  derivanti  dalle
misure  di   contenimento   della   spesa   per   consumi   intermedi
(decreto-legge n.  78/2010)  ed  euro  993.056,94  pari  ai  risparmi
previsti per il 2015 in applicazione del  cosiddetto  limite  massimo
retributivo (art. 23-ter, decreto-legge n. 201/2011). 
Spese in conto capitale. 
    Le spese per investimenti hanno subito una  generale  contrazione
di  circa  il  15%.  Tuttavia,  una  progettazione   puntuale   degli
interventi, ha consentito di assicurare le  indispensabili  attivita'
per  mantenere   in   efficienza   le   infrastrutture   informatiche
(efficientamento  e  manutenzione  dei  sistemi   informativi   della
Giustizia amministrativa). 
    Sono stanziate  altresi'  risorse  per  assicurare  tempestivita'
all'esecuzione  di   lavori,   anche   a   carattere   straordinario,
finalizzate alla sicurezza e alla messa a norma delle sedi  demaniali
e dei relativi impianti. Per il  triennio  2014-2015  non  e'  ancora
stato  varato  dal  Ministero  delle  infrastrutture   il   programma
triennale delle opere pubbliche,  ove  e'  possibile  individuare  le
opere destinatarie di appositi finanziamenti. 
    Infine, si e'  ritenuto  di  confermare  gli  stanziamenti  delle
annualita' 2013 e 2014 per l'acquisto di mobili  ed  arredi,  sebbene
dal 2015 non  vi  sia  l'obbligo  di  osservare  il  tetto  di  spesa
prescritto dall'art. 1, comma 141 della legge n. 228/2012. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico