(Allegato)
                                                             Allegato 
 
LINEE GUIDA E  RELATIVI  QUESTIONARI  PER  GLI  ORGANI  DI  REVISIONE
  ECONOMICO  FINANZIARIA   DEGLI   ENTI   LOCALI   PER   L'ATTUAZIONE
  DELL'ARTICOLO 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005,
  N. 266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2014. 
 
    La funzione di orientamento affidata, al fine  di  assicurare  la
tutela dell'unita' economica della  Repubblica  ed  il  coordinamento
della finanza pubblica, alla Corte dei conti dall'art. 1, commi 166 e
seguenti  della  legge  finanziaria  per  il  2006  (come  modificati
dall'art. 148-bis, comma 3, del d.lgs. n.  267/2000,  introdotto  dal
d.l. 10 ottobre 2012, n. 174) risulta ancor piu' rafforzata dall'art.
30 della legge 30 ottobre 2014, n. 161 (legge europea bis). 
    Tale disposizione, infatti, al fine di assicurare la  rispondenza
dei dati di bilancio alla normativa contabile ed  ai  principi  della
sana  gestione   finanziaria,   attribuisce   rilevanza   comunitaria
all'anzidetta funzione  di  orientamento,  esercitata  dalla  Sezione
delle   autonomie,   tramite   l'adozione   delle   Linee   guida   e
l'individuazione di metodologie comuni alle  quali  devono  attenersi
gli organismi di controllo interno nonche' gli  organi  di  revisione
contabile degli enti locali, potenziandone,  al  contempo,  strumenti
conoscitivi e possibilita' di acquisizione dei dati. 
    Il controllo degli equilibri finanziari  e  della  sana  gestione
delle risorse degli enti locali deve poter offrire un valido supporto
al corretto funzionamento dell'intero sistema  di  finanza  pubblica,
anche attraverso i contributi di  analisi  e  di  conoscenza  forniti
dalle relazioni predisposte sulla base delle Linee guida. 
    Occorre in questa sede ribadire quanto gia' chiarito in occasione
della delibera di programma dell'attivita' di controllo della Sezione
delle autonomie per il 2015 (cfr. delibera n.  1/SEZAUT/2015/INPR)  a
proposito della necessita' di coordinare opportunamente gli schemi di
relazione al rendiconto 2014 con gli altri strumenti di controllo  di
cui dispongono le Sezioni regionali, al fine di rendere piu' efficace
l'esercizio delle funzioni a loro istituzionalmente intestate. Queste
ultime potranno attingere alle informazioni necessarie,  al  fine  di
realizzare i riscontri di regolarita' contabile e finanziaria in modo
omogeneo e funzionale alla realizzazione dei controlli di  competenza
sul ciclo di bilancio degli enti locali. 
    Le Linee guida, che la  Sezione  delle  autonomie  anche  per  il
corrente anno e' chiamata ad approvare per la verifica  del  rispetto
degli obiettivi  annuali  posti  dal  Patto  di  stabilita'  interno,
dell'osservanza dei vincoli  in  materia  di  indebitamento,  nonche'
della salvaguardia degli equilibri economico-finanziari  degli  enti,
intervengono in un momento cruciale per la  contabilita'  degli  enti
territoriali. A far data  dal  1  gennaio  2015,  infatti,  e'  stato
avviato gradualmente a regime il processo di riforma delle  regole  e
dei  sistemi  contabili,   introdotto   dal   d.lgs.   n.   118/2011,
successivamente modificato ed integrato dal d.lgs. n. 126/2014. 
    L'attuazione del processo di  armonizzazione  dei  bilanci  degli
enti territoriali rappresenta  un'importante  occasione  di  verifica
delle  modalita'  di  raccordo  fra  le  attivita'  di  indirizzo   e
coordinamento affidate alla Sezione delle  autonomie  e  la  costante
azione di vigilanza  ed  impulso  al  superamento  delle  difficolta'
operative degli enti affidata alle Sezioni  regionali  di  controllo.
Queste ultime sono  chiamate,  com'e'  noto,  a  monitorare  in  modo
sistematico la corretta attuazione della riforma,  la  cui  integrale
applicazione risulta di fondamentale importanza per il  conseguimento
delle finalita' di trasparenza e veridicita' dei conti pubblici. 
    In tale direzione si muove la delibera di indirizzo,  da  ultimo,
adottata  dalla   Sezione   delle   autonomie   (cfr.   delibera   n.
4/SEZAUT/INPR/2015) per fornire agli enti (Regioni  ed  Enti  locali)
uno strumento di orientamento in vista del corretto svolgimento degli
adempimenti propedeutici alla realizzazione del bilancio armonizzato,
con  particolare  riferimento  alle  operazioni   di   riaccertamento
straordinario  dei   residui   attivi   e   passivi,   nonche'   alla
determinazione del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di
dubbia esigibilita'. Primi utili elementi informativi in merito  alle
anzidette attivita' saranno raccolti attraverso la delibera di Giunta
di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ex  art.
3, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. (da inviare completa  dei
prospetti allegati) 
    Il  succedersi,  nel  corso  dell'anno  2014,  di   provvedimenti
normativi intervenuti sia con finalita' di manovra finanziaria che di
modifiche istituzionali, ha determinato un quadro di riferimento  per
gli operatori quanto mai complesso  ed  articolato.  Di  talche',  le
Linee  guida,  nell'intento  di   svolgere,   oltre   alla   funzione
istituzionale di supporto alla verifica degli equilibri  di  bilancio
anche una funzione di ausilio alla lettura del  quadro  normativo  di
riferimento, sono  state  aggiornate  alla  luce  delle  disposizioni
intervenute. 
    L'aggiornamento  ha  riguardato,  fra  l'altro,  le  disposizioni
contenute nella legge di stabilita' per il 2014  (legge  27  dicembre
2013, n. 147), nel d.l. 6 marzo 2014, n. 16  e  nel  d.l.  24  giugno
2014, n. 66 in materia, in particolare, di equilibri di  bilancio  di
parte corrente, di riduzioni della spesa corrente e  specificatamente
della  spesa  per  il  personale,  nonche'  in  materia   di   limiti
all'indebitamento e di strumenti derivati. 
    Analogamente a quanto avvenuto negli  ultimi  anni,  le  presenti
Linee  guida  risultano  articolate  in  tre   distinti   questionari
riguardanti rispettivamente: le province, i  comuni  con  popolazione
superiore ai 5000 abitanti ed i comuni con popolazione  fino  a  5000
abitanti (alla data  del  31  dicembre  2012).  Ciascun  questionario
risulta, a sua volta, articolato in piu'  Sezioni,  che  seguono  una
parte introduttiva contenente "domande  preliminari",  finalizzate  a
scrutinare alcuni aspetti per cosi'  dire  sensibili  della  gestione
considerata. 
    Nell'ambito delle domande  preliminari,  come  gia'  accaduto  lo
scorso anno, e' contenuto il rinvio alle appendici "A" e  "B1".  Tali
appendici concernono rispettivamente quesiti in merito  all'esercizio
provvisorio 2014 e domande  rivolte  specificatamente  agli  enti  in
sperimentazione a far data dal 1° gennaio 2014, individuati dal DM 15
novembre 2013, per effetto dell'art. 9 del d.l. n. 102/2013,  che  ha
prorogato l'entrata in  vigore  della  riforma  al  1  gennaio  2015,
prolungando di un ulteriore esercizio la fase di sperimentazione. 
    Per quanto riguarda l'appendice "A" occorre rammentare che, anche
per l'esercizio 2014, caratterizzato dal  consueto  differimento  del
termine per l'approvazione del bilancio di previsione, nonche' da una
generale condizione  di  precarieta'  degli  assetti  regolativi  del
sistema  di  finanziamento  degli  enti  locali,  ricollegabile,   in
particolare, alle molteplici innovazioni  nei  criteri  del  prelievo
fiscale immobiliare, la Sezione, con delibera n. 18/SEZAUT/2014/INPR,
ha stabilito di "soprassedere" all'adozione dei  questionari  annessi
alle Linee Guida EE. LL. al bilancio di previsione  2014  e  di  fare
rinvio, per la raccolta dei dati previsionali, alla sede delle  Linee
guida relative al rendiconto 2014. 
    Proprio con riferimento alla gestione dell'esercizio provvisorio,
nell'apposita  appendice  "A",  sono  contenuti  quesiti  riguardanti
alcuni specifici aspetti evidenziati nella  citata  delibera  che  ha
fornito utili indicazioni per indirizzare  gli  enti,  nonostante  il
protrarsi  dell'esercizio   provvisorio,   ad   una   sana   gestione
finanziaria, basata sull'adozione di strumenti  anche  provvisori  di
programmazione finanziaria ed operativa, nonche' improntata a criteri
prudenziali,  atti  a   salvaguardare   la   permanenza,   in   corso
d'esercizio, degli equilibri di bilancio e delle  condizioni  per  il
rispetto del Patto di stabilita',  nonche'  dei  vincoli  alla  spesa
corrente. 
    In particolare, i quesiti contenuti nell'appendice riguardano: la
salvaguardia degli equilibri di bilancio, la coerenza della  gestione
con l'obiettivo programmatico del Patto di stabilita' e con gli altri
vincoli di finanza pubblica, l'osservanza  dei  limiti  imposti  alle
voci di spesa corrente  e  le  modalita'  con  le  quali  sono  state
affrontate le situazioni debitorie fuori bilancio. 
    L'appendice "B1", dedicata, come precisato sopra, agli  enti  che
hanno aderito alla sperimentazione  dal  1°  gennaio  2014,  contiene
quesiti diretti, in particolare, alla verifica dell'ottemperanza data
agli adempimenti  previsti  per  il  terzo  anno  di  sperimentazione
dall'art. 36 (ora art. 78) del  d.lgs.  23  giugno  2011,  n.  118  e
ricalcano  il  percorso   istruttorio   seguito   lo   scorso   anno,
scandagliando, in particolare, il  riaccertamento  straordinario  dei
residui attivi e  passivi,  l'individuazione  del  fondo  pluriennale
vincolato  e  la  quantificazione  del  fondo   crediti   di   dubbia
esigibilita' nonche' le modalita' di regolarizzazione delle eventuali
anticipazioni di tesoreria. 
    Per quanto riguarda, altresi', l'articolazione in  Sezioni  della
struttura dei questionari, occorre evidenziare  che  essa  segue  una
logica  espositiva  che,  nonostante  le  modifiche  ed  integrazioni
annualmente  apportate,  ricalca  sostanzialmente  gli  ambiti  della
verifica affidata dai commi 166 e seguenti  della  legge  finanziaria
per il 2006 ai revisori degli enti locali nella predisposizione delle
relazioni sul rendiconto. 
    La prima Sezione e' finalizzata ad analizzare i  risultati  della
gestione sia di competenza che di  cassa,  nonche'  la  gestione  dei
residui  con   riferimento   all'ultimo   triennio.   Approfondimenti
specifici  sono  dedicati  alla  salvaguardia  degli   equilibri   di
bilancio, alla verifica dei vincoli ed ai debiti fuori bilancio. 
    La seconda Sezione e'  riservata  agli  organismi  partecipati  e
comprende  una  serie  di  quesiti  volti  ad  asseverare  l'avvenuto
rispetto da parte degli enti locali degli obblighi che li  legano  ai
predetti organismi previsti anche dalle disposizioni introdotte dalla
legge di stabilita'. Nell'ultima parte della Sezione e' contenuto  il
rinvio  all'Appendice  "C"  dedicata  alle  informazioni  riguardanti
l'anagrafe degli organismi  partecipati  ed  i  dati  contabili,  che
devono essere inseriti tramite le apposite funzionalita' nella  banca
dati per gli organismi partecipati. 
    A tale riguardo, deve evidenziarsi che la suddetta banca dati  e'
attualmente in fase di revisione; pertanto, nelle  more  della  piena
operativita' della nuova versione, le informazioni richieste  saranno
acquisite seguendo gli schemi presenti nell'attuale banca dati  degli
organismi partecipati del SIQuEL. 
    La terza Sezione ha lo  scopo  di  verificare  la  sostenibilita'
dell'indebitamento da parte degli  enti  locali,  nonche'  l'utilizzo
degli strumenti  di  finanza  derivata,  alla  luce  delle  ulteriori
limitazioni poste  dalla  legge  di  stabilita'  2014,  che  ha  reso
permanente il divieto  di  stipula  di  nuovi  contratti  nonche'  di
operazioni  di  rinegoziazione  dei   contratti   gia'   in   essere,
introducendo quello di sottoscrizione di contratti  di  finanziamento
che  includano  componenti  derivate.  Eccezioni  al   divieto   sono
rappresentate dalle  estinzioni  anticipate  e  dalle  riassegnazioni
nella forma di  novazioni  soggettive  ed,  in  generale,  da  quelle
operazioni che non incidono sulle condizioni di rischio in  essere  e
che consentono di rendere coerenti  i  derivati  con  l'indebitamento
sottostante. 
    La Sezione quarta e' dedicata al Patto di  stabilita'  interno  e
reca  gli  aggiornamenti  della  disciplina  intervenuti  nel   corso
dell'esercizio considerato e la Sezione quinta approfondisce la spesa
per il personale nonche' gli adempimenti connessi alla contrattazione
decentrata. 
    Infine, la Sezione sesta si occupa delle verifiche in materia  di
conto economico e conto del patrimonio  degli  enti  locali.  A  tale
ultimo riguardo, giacche' la struttura  del  conto  economico  e  del
conto  del  patrimonio  degli  enti  locali  in  sperimentazione   e'
differente rispetto agli schemi di cui al  DPR  n.  194/1996,  questi
ultimi potranno avvalersi degli schemi redatti sulla base del  d.lgs.
n. 118/2011, contenuti nella specifica Appendice  "B2",  concernente,
altresi',  i  quadri  contabili  integrati  da  specifiche  voci  che
valorizzano    le    informazioni    introdotte     dalla     riforma
sull'armonizzazione contabile. 
    Infine, si fa presente che nella stesura dei questionari,  si  e'
tenuto debitamente conto dell'esigenza di semplificazione e chiarezza
da piu' parti avvertita, nonche' di esigenze di carattere tecnico  ed
in questa ottica si e' cercato di contenere al massimo  l'inserimento
di  nuove  domande  e  di  eliminare,  per   quanto   possibile,   le
duplicazioni nelle richieste istruttorie, sopperendo con  il  ricorso
alle banche dati ufficiali a disposizione della Corte. Pertanto, come
di consueto, i dati gia'  noti  al  sistema  saranno  automaticamente
precompilati negli appositi  quadri  del  questionario,  in  modo  da
evitare inutili duplicazioni. 
    Le Sezioni di controllo, aventi  sede  nelle  Regioni  a  statuto
speciale e  nelle  Province  autonome,  ove  ne  ricorra  l'esigenza,
potranno apportare ai questionari  adattamenti  o  integrazioni,  che
tengano conto delle peculiarita' della disciplina vigente in  materia
di ordinamento degli  enti  locali,  nonche'  di  finanza  e  tributi
locali. 
 
                    QUESTIONARIO PER LE PROVINCIE 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5.000 ABITANTI 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
   QUESTIONARIO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 5.000 ABITANTI 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
        APPENDICE A - ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO 2014 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
     APPENDICE B1 - ENTI IN SPERIMENTAZIONE DAL 1° GENNAIO 2014 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
           APPENDICE B2 - PER GLI ENTI IN SPERIMENTAZIONE 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
APPENDICE C - ORGANISMI PARTECIPATI (SCHEMI BANCA DATI - S.I.QU.E.L.) 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico