IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50,  e  visti  in
particolare: 
    l'art.  200,  comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di   prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino  all'approvazione  del
primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in  materia
di infrastrutture e  trasporti  gli  strumenti  di  pianificazione  e
programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo
le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello  stesso
decreto legislativo o in  relazione  ai  quali  sussiste  un  impegno
assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    l'art. 214, comma 2, lettera  d)  e  f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    l'art.  214,  comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di   prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163/2006; 
    l'art. 216, comma 1 e comma  27,  che  prevedono  rispettivamente
che, fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo  n.
50/2016, lo stesso si applica alle procedure e  ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore, e che le procedure per la valutazione  di  impatto
ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in  vigore
del suddetto decreto legislativo n.  50/2016  secondo  la  disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di  cui  al  decreto
legislativo  n.  163/2006,  sono   concluse   in   conformita'   alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i.; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 216, commi
1 e 27, del  decreto  legislativo  n.  50/2016,  risulta  ammissibile
all'esame  di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono   applicabili   le
disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163/2006; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato  ha  approvato  il  primo
Programma delle infrastrutture strategiche, che in allegato  riporta,
nell'ambito  dei  sistemi  stradali  e  autostradali  del  «Corridoio
Plurimodale Padano», l'infrastruttura «Riqualifica SS 415 Paullese» e
vista la  delibera  1°  agosto  2014,  n.  26  (supplemento  Gazzetta
Ufficiale n. 1/2015), con la quale questo Comitato ha espresso parere
sull'XI Allegato infrastrutture  al  DEF  2013,  che  include,  nella
«Tabella  0  Programma   infrastrutture   strategiche»,   nell'ambito
dell'infrastruttura «Riqualifica SS 415 Paullese»,  l'intervento  «SS
415 Paullese - Peschiera Borromeo-Spino' d'Adda»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa  la  Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello  stesso  Ministro  10
febbraio 2003, n. 356, e s.m.i. e i compiti di cui agli articoli 3  e
4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle direzioni  generali
competenti del Ministero alle quali e' demandata  la  responsabilita'
di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria
e la relativa documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    la  legge  16  gennaio  2003,   n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    la  legge  13  agosto  2010,  n.   136,   come   modificata   dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
    le delibere 27 dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti di investimento pubblico, e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e  176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo  n.  163/2006,  e
visto in particolare il comma 3 dello  stesso  articolo,  cosi'  come
attuato con delibera di questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
(Gazzetta Ufficiale  n.  155/2015),  che  aggiorna  le  modalita'  di
esercizio  del  sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata
corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); 
  Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro  dell'interno,
di concerto con il Ministro  della  giustizia  e  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti, e  s.m.i.,  con  il  quale  e'  stato
costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere (CCASGO) e vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1,
con la quale il Coordinatore del predetto CCASGO ha esposto le  linee
guida varate dal Comitato stesso nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la delibera 2 dicembre 2005, n. 149  (Gazzetta  Ufficiale  n.
247/2006), con la quale questo  Comitato  ha  approvato  il  progetto
definitivo  dell'intervento  «Riqualifica  viabilita'  ex  S.S.   415
Paullese - Potenziamento della tratta  Peschiera  Borromeo  -  Spino'
d'Adda (escluso ponte sull'Adda)»; 
  Viste le note 18 marzo 2016, n. 11263, 29 aprile 2016, n. 4816,  1°
giugno 2016, n. 6047 e 29 luglio 2016,  n.  8159,  con  le  quali  il
Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  ha  rispettivamente
richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile
di questo Comitato dell'argomento «Riqualifica e potenziamento  della
S.P. ex S.S. 415  «Paullese»  -  Progetto  definitivo  Lotto  2  -  I
stralcio funzionale tratte A e B. 
  Riapprovazione  del  progetto  definitivo  anche  ai   fini   della
dichiarazione  di  pubblica  utilita'  e  del   vincolo   preordinato
all'esproprio e trasmesso la relativa documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 7745 del 27 luglio 2016  del  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali, Direzione generale archeologia, belle arti
e paesaggio, con  la  quale  viene  richiesto  l'inserimento  di  una
prescrizione relativa alla sorveglianza delle attivita' di  scavo  da
parte di ditta  specializzata  nel  settore  archeologico,  sotto  la
direzione scientifica della Soprintendenza competente, con oneri  non
a carico della Soprintendenza stessa; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare: 
    sotto l'aspetto tecnico: 
      che il progetto definitivo di riqualifica e potenziamento della
S.P. ex S.S. 415 «Paullese» nella tratta Peschiera Borromeo  -  Spino
d'Adda (escluso il nuovo ponte sull'Adda), approvato  con  la  citata
delibera   n.   149/2005,   prevedeva   l'ammodernamento   in    sede
dell'esistente infrastruttura e l'eliminazione degli incroci a  raso,
con realizzazione di due carreggiate separate  per  i  due  sensi  di
marcia e spartitraffico centrale, in conformita' alla sezione tipo  B
«Strade Extraurbane Principali» di cui  decreto  del  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001; 
      che il suddetto progetto si articolava nei seguenti due lotti: 
        lotto 1: da Peschiera Borromeo allo svincolo con la  S.P.  n.
39 «Cerca»; 
        lotto 2: dallo svincolo con la S.P. n.  39  «Cerca»  a  Spino
d'Adda, ponte sull'Adda escluso; 
      che il lotto 2 e' stato suddiviso nel  2008  nei  seguenti  due
stralci funzionali: 
        I stralcio: dallo svincolo con la S.P.  n.  39  «Cerca»  allo
svincolo di Zelo Buon Persico incluso; 
        II stralcio: dallo svincolo di  Zelo  Buon  Persico  a  Spino
d'Adda (ponte sull'Adda escluso); 
      che   nel   2012,   a   seguito   delle    mutate    condizioni
infrastrutturali intervenute con la realizzazione  della  Tangenziale
est esterna di Milano (T.E.E.M.) e con le opere ad essa connesse,  il
progetto del lotto 2 - I stralcio e' stato rivisitato e  suddiviso  a
sua volta nelle seguenti due tratte: 
        tratta  A:  dallo  svincolo  con  la  S.P.  n.   39   «Cerca»
all'innesto con la T.E.E.M. (dal km 9+827 al km 12+746); 
        tratta B: svincolo di Zelo Buon Persico, su cui si innesta il
casello intermedio della T.E.E.M. (dal km 13+300 al km 14+071); 
      che, rispetto al progetto  definitivo  gia'  approvato  con  la
citata  delibera  n.  149/2005,  sono  state  apportate  le  seguenti
modifiche, tutte ricadenti nel lotto 2 - I stralcio - tratta  A,  che
non assumono rilievo localizzativo ai sensi dell'art. 169,  comma  3,
del decreto legislativo n. 163/2006  e  in  quanto  tali  sono  state
approvate dal soggetto aggiudicatore: 
        1. nuova rotatoria sulla S.P. 39  «Cerca»  e  controstrada  a
doppio senso di marcia  tra  la  suddetta  strada  provinciale  e  lo
svincolo di Settala per consentire una maggiore  accessibilita'  alle
attivita' commerciali che attualmente  hanno  accesso  diretto  sulla
«Paullese»; 
        2.  viabilita'  di  accesso  ad  una  attivita'   commerciale
altrimenti  interclusa  senza  mutare  le   proprieta'   oggetto   di
esproprio; 
        3. rotatoria a nord dello svincolo di Settala, richiesta  dal
Comune di Settala a seguito della realizzazione della  variante  alla
S.P. 161 di  Caleppio  di  Settala  quale  opera  compensativa  della
T.E.E.M., che non richiede nuovi espropri; 
      che, per quanto riguarda il lotto 2 - I stralcio tratta B,  non
sono  state  apportate  modifiche  rispetto  al  progetto  definitivo
approvato con la citata delibera n. 149/2005; 
      che il progetto del lotto 2 - I stralcio -  tratte  A  e  B  e'
stato, altresi', aggiornato alle piu' recenti normative  di  settore,
il che ha comportato i seguenti adeguamenti: 
        adeguamento alla nuova normativa antisismica del 2008  «Nuove
Norme Tecniche per le costruzioni»  delle  opere  d'arte  maggiori  e
minori presenti nel lotto; 
        adeguamento alla normativa vigente per gli  aspetti  relativi
alla raccolta, trattamento e smaltimento delle acque di piattaforma; 
        adeguamento  normativo  degli   impianti   di   illuminazione
pubblica; 
        aggiornamento dei computi tecnico estimativi al nuovo  elenco
prezzi della Provincia di Milano; 
      che  il  suddetto  progetto  e'  stato  inoltre  integrato  dei
seguenti completamenti: 
        illuminazione di due tratti della succitata controstrada  tra
Cerca e Settala; 
        risistemazione delle aree a verde; 
      che alcune delle prescrizioni poste dalla  citata  delibera  n.
149/2005 sono state recepite mentre altre sono ancora da recepire  in
quanto riferite a successive fasi di progettazione; 
    sotto l'aspetto procedurale e amministrativo: 
      che il progetto definitivo del lotto 2 - I stralcio - tratta  A
e'  stato  approvato  dalla   Provincia   di   Milano   (ora   Citta'
Metropolitana di Milano) con deliberazione di giunta  provinciale  20
dicembre 2013, n. 543, recependo le predette modifiche; 
      che la Regione Lombardia, con nota  1°  marzo  2016,  n.  2303,
conferma  la  favorevole  volonta'  di  intesa   relativamente   alla
localizzazione dell'opera; 
      che la Provincia di Milano (ora Citta' Metropolitana di Milano)
ha presentato, con note 21 dicembre 2012, n. 249688, 4  aprile  2013,
n. 90636, e 7 febbraio 2014, n. 28609, richiesta al  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti   di   reiterazione   del   vincolo
preordinato all'esproprio e proroga della dichiarazione  di  pubblica
utilita'; 
      che  la  Provincia  di  Milano  (ora  Citta'  Metropolitana  di
Milano), con note 9 dicembre 2014, n. 252551, e 15 dicembre 2014,  n.
257018, ha trasmesso il nuovo progetto definitivo del  lotto  2  -  I
stralcio per la  riapprovazione  del  medesimo  da  parte  di  questo
Comitato anche ai fini  della  apposizione  del  vincolo  preordinato
all'esproprio e della dichiarazione di pubblica  utilita',  allegando
le pubblicazioni relative all'avvio del procedimento di dichiarazione
di pubblica utilita', avvenute l'8 settembre 2014 su un quotidiano  a
tiratura nazionale e il 9 settembre 2014 su un quotidiano a  tiratura
locale; 
      che il RUP dell'opera, con  apposita  dichiarazione,  evidenzia
che sono state espletate  le  procedure  pubblicistiche  relative  ai
nuovi mappati occorrenti e non sono pervenute  osservazioni  ostative
alla acquisizione delle corrispondenti aree; 
      che, con nota 22 luglio 2015, n. 187562,  Citta'  Metropolitana
di  Milano  ha   richiesto   alla   Regione   Lombardia   una   nuova
autorizzazione paesaggistica per il lotto 1 - tratte A e B  ai  sensi
dell'art. 146, commi 2 e 4, del decreto legislativo 22 gennaio  2004,
n. 42; 
      che, in relazione alla suddetta istanza, la Direzione  generale
ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, con
decreto  8  marzo  2016,  n.   1605,   ha   espresso   autorizzazione
paesaggistica favorevole senza ulteriori nuove prescrizioni  rispetto
a quelle individuate nell'ambito della delibera n. 149/2005; 
    sotto l'aspetto attuativo: 
      che  il  soggetto  aggiudicatore  e'  Citta'  Metropolitana  di
Milano; 
      che il cronoprogramma di progetto del  lotto  2  -  I  stralcio
prevede la messa in esercizio  per  la  tratta  A  in  104  settimane
lavorative e per la tratta B in 50 settimane lavorative; 
      che il 12 maggio 2015 e' stato pubblicato il bando di gara  per
l'appalto integrato del lotto 2 - I stralcio - tratta A; 
      che il CUP  per  il  lotto  2  -  I  stralcio  -  tratta  A  e'
J94E13000460005 mentre il CUP per il lotto 2 - I stralcio - tratta  B
e' da richiedere da parte del soggetto aggiudicatore; 
    sotto l'aspetto economico: 
      che il costo del progetto aggiornato del lotto 2 -  I  stralcio
e' pari a 58 milioni di euro, IVA inclusa, articolato come segue: 
        41 milioni di euro, IVA inclusa, per  la  Tratta  A,  di  cui
22.084.000 euro per lavori a corpo e misura  incluse  spese  tecniche
per progettazione esecutiva, 657.000 euro  per  oneri  relativi  alla
sicurezza non  soggetti  a  ribasso,  13.255.980  euro  per  somme  a
disposizione dell'Amministrazione,  5.003.020  euro  per  IVA,  altre
imposte e contributi dovuti per legge; 
        17 milioni di euro, IVA inclusa, per  la  Tratta  B,  di  cui
10.466.556 euro per lavori a corpo e misura, 700.000 euro  per  oneri
relativi alla sicurezza non soggetti a ribasso, 3.340.193,68 euro per
somme a disposizione dell'Amministrazione, 2.493.250,32 euro per IVA,
altre imposte e contributi dovuti per legge; 
      che il finanziamento dei  suddetti  importi  e'  interamente  a
carico della Regione Lombardia e di Citta' Metropolitana  di  Milano,
come indicato di seguito: 
        per la Tratta A sono previsti 40 milioni di euro a carico del
bilancio della Regione Lombardia, come si evince dall'Allegato A alla
delibera di Giunta regionale  della  Regione  Lombardia  16  novembre
2015, n. X/4313, recante l'aggiornamento  2015  del  Programma  degli
interventi prioritari sulla rete viaria di interesse regionale,  e  1
milione di euro a carico di Citta' Metropolitana di Milano,  come  si
evince dalla delibera di Giunta provinciale della Provincia di Milano
20 dicembre 2013, n. 543; 
        per la Tratta B sono previsti 21 milioni di euro a carico del
bilancio della Regione Lombardia, come si evince dall'Allegato A alla
citata delibera di Giunta regionale 16 novembre 2015, n. X/4313; 
      che i risparmi dovuti al minor  costo  dell'opera  in  fase  di
esecuzione  lavori  saranno  destinati  al  finanziamento  dei  lotti
restanti e/o a finanziare ammodernamenti o risoluzione di  situazioni
di pericolo lungo il restante tratto della «Paullese»; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 10 agosto 2016, n. 3939,  predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'esame
della presente proposta nell'odierna seduta del Comitato,  contenente
le  valutazioni  e  le  prescrizioni  da  riportare  nella   presente
delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisito  in   seduta   l'avviso   favorevole   dei   Ministri   e
Sottosegretari di Stato presenti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione progetto definitivo. 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti  del  combinato  disposto  dell'art.
216, commi 1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016 e  del  decreto
legislativo n. 163/2006  e  s.m.i.,  da  cui  deriva  la  sostanziale
applicabilita'  della  previgente  disciplina,  di  cui  al   decreto
legislativo  in  ultimo  citato,  a   tutte   le   procedure,   anche
autorizzative, avviate prima del 19 aprile  2016,  e  in  particolare
dell'art. 167, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006, e  degli
articoli 10 e 12 del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.
327/2001 e s.m.i., e' riapprovato, ai soli fini della apposizione del
vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione  di  pubblica
utilita', con le prescrizioni e raccomandazioni di cui alla  delibera
n. 149/2005 non ancora recepite, richiamate al successivo punto  1.4,
e con l'aggiunta della prescrizione richiesta dal Ministero dei  beni
e  delle  attivita'  culturali  e  del  turismo,  concordata  con  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e citata in  premessa,
il progetto definitivo dell'intervento «Riqualifica  e  potenziamento
della S.P. ex S.S. 415 «Paullese» - lotto 2 - I stralcio - tratte A e
B». 
  1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nel  progetto
approvato. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico
e edilizio, l'intesa Stato Regione sulla localizzazione dell'opera. 
  1.3 L'importo di 58 milioni di euro  IVA  inclusa,  costituisce  il
limite di spesa dell'intervento di cui al punto 1.1. 
  1.4  Le  prescrizioni  citate  al  precedente  punto  1.1,  cui  e'
subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate  nella  prima
parte  dell'Allegato  1  alla  presente  delibera,  che  forma  parte
integrante della medesima, mentre le raccomandazioni  sono  riportate
nella  seconda  parte  del  predetto  allegato.  L'ottemperanza  alle
suddette prescrizioni non potra' comunque comportare  incrementi  del
limite  di  spesa  di  cui  al  precedente  punto  1.3.  Il  soggetto
aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna di
dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale  motivazione  in
modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo  Comitato,
se del caso, misure alternative. 
2. Disposizioni finali. 
  2.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti il progetto di cui al precedente punto 1.1. 
  2.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera',  prima  dell'inizio  dei
lavori previsti nel  citato  progetto,  a  fornire  assicurazioni  al
predetto  Ministero  sull'avvenuto  recepimento  delle   prescrizioni
riportate  nel  menzionato  Allegato   1.   Il   medesimo   Ministero
provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a
questo  Comitato  di  espletare  i   compiti   di   vigilanza   sulla
realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in
premessa, tenendo conto delle indicazioni di  cui  alla  delibera  n.
63/2003 sopra richiamata. 
  2.3 Il soggetto aggiudicatore inviera'  al  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica  di  ottemperanza  delle  prescrizioni  riportate  nel
suddetto Allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 
  2.4 In relazione alle linee guida esposte  nella  citata  nota  del
Coordinatore del comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere, i contratti per l'affidamento della progettazione
esecutiva e l'esecuzione delle opere dovranno contenere una  clausola
che ponga a carico dell'appaltatore  adempimenti  ulteriori  rispetto
alla vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche
antimafia,  prevedendo  -  tra   l'altro   -   l'acquisizione   delle
informazioni  antimafia   anche   nei   confronti   degli   eventuali
sub-appaltatori  e  sub-affidatari,  indipendentemente   dai   limiti
d'importo  previsti  dalla  vigente  normativa,  nonche'   forme   di
monitoraggio durante la realizzazione degli stessi:  i  contenuti  di
detta clausola sono specificati  nell'Allegato  2,  che  forma  parte
integrante della presente delibera. 
  2.5 Ai sensi del decreto legislativo  29  dicembre  2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche'  per
minimizzare le  procedure  e  i  connessi  adempimenti,  il  soggetto
aggiudicatore dell'opera dovra' assicurare a questo  Comitato  flussi
costanti di informazioni coerenti per contenuti  con  il  sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici, di  cui  all'art.  1  della
legge n. 144/1999. 
  2.6  Ai  sensi  della  richiamata  delibera  n.  15/2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le  modalita'  di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle  previsioni  della
medesima delibera. 
  2.7 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato  all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa, e  a  tal  fine  si  invita  il
soggetto aggiudicatore a richiedere  il  CUP  per  il  lotto  2  -  I
stralcio - tratta B dell'intervento. 
    Roma, 10 agosto 2016 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 29 dicembre 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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