(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                           CORTE DEI CONTI 
                       Sezione delle autonomie 
 
LINEE GUIDA E RELATIVO  QUESTIONARIO  PER  GLI  ORGANI  DI  REVISIONE
  ECONOMICO  - FINANZIARIA  DEGLI  ENTI   LOCALI   PER   L'ATTUAZIONE
  DELL'ART. 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005,  N.
  266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016. 
 
    1. Come noto, parallelamente all'attivita' di orientamento svolta
con riguardo  alle  rilevanti  novita'  intervenute  nell'ordinamento
finanziario e contabile degli enti  locali  a  seguito  del  compiuto
avvio  del  sistema  di  contabilita'  armonizzata  e   della   prima
applicazione del principio del pareggio di bilancio, la sezione delle
autonomie ha avviato una attenta riflessione in ordine all'ambito dei
controlli intestati alle sezioni regionali di controllo dall'art.  1,
commi 166 e successive e seguentis della legge 23 dicembre  2005,  n.
266, nonche' in relazione alle finalita'  conoscitive  da  soddisfare
attraverso la tradizionale interlocuzione con l'organo  di  revisione
dell'ente. 
    In questa prospettiva il questionario qui allegato,  relativo  al
rendiconto della gestione 2016, rappresenta  un'ulteriore  tappa  del
percorso di semplificazione intrapreso a partire dalla  deliberazione
n. 32/2015/INPR (Linee di  indirizzo  su  aspetti  significativi  dei
bilanci  preventivi  2015)  e  ribadito  con  la   deliberazione   n.
22/2016/INPR (Linee guida e questionario per gli organi di  revisione
economico-finanziaria  in   relazione   agli   esiti   dell'esercizio
finanziario  2015)  oltreche'  con  la   recente   deliberazione   n.
2/SEZAUT/2017/INPR avente ad oggetto il programma delle attivita'  di
controllo della sezione per l'anno 2017. 
    Una significativa  spinta  nel  senso  della  semplificazione  e'
stata, inoltre, impressa dalla ormai completa operativita' del canale
informativo della Banca dati delle amministrazioni  pubbliche  (d'ora
in poi BDAP) che, come  evidenziato  nella  citata  deliberazione  di
programma,  ha  consentito -  ed  in  certa  misura  imposto  -   una
rivisitazione dei tradizionali questionari nell'ottica  di  una  loro
utilizzazione «nei limiti delle strette  necessita'  informative  non
soddisfatte dalla immediata attingibilita'  dei  dati  dalla  copiosa
documentazione che affluisce alla BDAP». 
    In tal senso non appare,  invero,  superfluo  rimarcare  come  la
nuova  Banca  dati  consenta  di  acquisire -  distintamente  per  le
regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, gli enti locali, i
loro organismi ed enti  strumentali  in  contabilita'  finanziaria  o
economico - patrimoniale - gli schemi di bilancio ed i dati contabili
analitici (comprensivi del piano degli  indicatori  e  dei  risultati
attesi  di  bilancio)  relativamente   alle   fasi   di   previsione,
rendicontazione e consolidamento. 
    Ne  consegue  un  cospicuo  patrimonio  conoscitivo   di   pronta
fruibilita' da parte delle Sezioni regionali  di  controllo  che,  ai
fini delle verifiche di  competenza,  potranno,  altresi',  avvalersi
delle potenzialita' del  nuovo  sistema  che  consente  di  acquisire
finanche  dati  di  preconsuntivo  nonche'  di  effettuare  controlli
automatici sulla qualita' e sulla coerenza dei dati trasmessi. 
    Di qui la possibilita' di conseguire, per un verso «una riduzione
dei tempi e dei costi della raccolta delle informazioni contabili» e,
per altro,  una  maggiore  tempestivita'  delle  verifiche  riducendo
significativamente  lo  iato  temporale  che,  sino   ad   oggi,   ha
caratterizzato i controlli  sulla  gestione  finanziaria  degli  enti
locali   ponendo,   peraltro,   delicate    questioni    in    ordine
all'effettivita' di eventuali misure correttive. 
    D'altro  canto  non   puo'   revocarsi   in   dubbio   che   tale
riconsiderazione dei  criteri  e  dei  metodi  sia  coerente  con  la
previsione di cui all'art. 1 commi 166 e successive e seguenti  della
legge 23 dicembre 2005, n. 266 - imprescindibile parametro  normativo
di riferimento - posto che i controlli di  cui  trattasi  rinvengono,
comunque, fondamento nel  questionario  redatto,  sia  pur  in  forma
semplificata,  dall'organo  di  revisione  dell'ente  il  quale,  nel
rinnovato   contesto,   e'   piuttosto   chiamato    ad    assicurare
l'attendibilita' dei dati e ad  attestare  la  congruenza  di  quelli
inseriti  in  BDAP  con  quelli  presenti  nei  documenti   contabili
dell'ente. 
    A tal fine gli  organi  di  revisione  dovranno  registrarsi  nel
sistema  BDAP  -  bilanci   armonizzati   per   poter   accedere   in
visualizzazione di tutti i documenti contabili (schemi  di  bilancio,
piano dei conti integrato - con i relativi dati contabili analitici e
piano degli indicatori e risultati attesi) relativi all'ente  o  agli
enti di propria competenza. 
    La  registrazione  potra'  essere  eseguita  dal  presidente  del
collegio dei revisori (PCR) e  dai  collaboratori  del  collegio  dei
revisori (CCR) e dovra' essere effettuata  selezionando  il  seguente
link  «Nuova  registrazione»  presente  nella  Home  page  di   BDAP:
http://www.bdap.tesoro.it/Pagine/default.aspx 
    Per qualsiasi supporto  di  tipo  tecnico  alla  registrazione  e
all'utilizzo del sistema e' possibile selezionare la voce  «supporto»
all'interno della home page. 
    Anche  sul  portale  «FITNET»  della  Corte   dei   conti   sara'
disponibile  una  sintetica  guida  operativa   per   effettuare   la
registrazione. 
    2. Operata tale doverosa premessa  di  ordine  metodologico,  nel
merito, si evidenzia  come,  in  coerenza  con  le  linee  direttrici
indicate   nella   piu'    volte    richiamata    deliberazione    n.
2/SEZAUT/2017/INPR,  la  Sezione  ha  ritenuto  di   proseguire   nel
monitoraggio degli istituti piu' rilevanti  del  sistema  armonizzato
appuntando, altresi', l'attenzione su  specifici  profili  gestionali
indicativi della capacita' di perseguire quella effettiva  stabilita'
di medio-lungo termine che assume valenza centrale  in  relazione  ai
plurimi oneri maturati a carico degli enti per effetto  delle  misure
di sostegno ai bilanci (rimborso delle anticipazioni  di  liquidita',
dilazione del ripiano del  disavanzo  conseguente  al  riaccertamento
straordinario,  rinegoziazione  dei  mutui,  utilizzo  dei  fondi  di
rotazione per il riequilibrio  dei  bilanci,  ripiano  connesso  agli
squilibri nella gestione dei residui previsto dalla legge di bilancio
per il 2017). 
    Nel  dettaglio  il  questionario  risulta  articolato  in  cinque
Sezioni precedute, secondo un modello ormai consolidato, da una serie
di domande preliminari  che  si  arricchiscono,  tuttavia,  di  nuovi
contenuti essendo le stesse finalizzate,  non  solo  ad  operare  una
ricostruzione di insieme di  aspetti  sensibili  della  gestione,  ma
anche a sollecitare le verifiche dell'Organo di revisione  in  ordine
alla  completezza  del  compendio  documentale  trasmesso  alla  BDAP
(rendiconto 2016 corredato dei documenti elencati all'art. 11,  comma
4,  del  decreto  legislativo  118/2011)  nonche'  in   ordine   alla
congruenza dei dati inviati alla BDAP ovvero alla  Banca  dati  degli
organismi partecipati tenuta dal Dipartimento del Tesoro  con  quelli
presenti nei documenti contabili dell'Ente. 
    La  sezione  prima,  dedicata  alla  gestione   finanziaria,   ha
particolare riguardo alla tematica degli  equilibri  di  cassa  quale
aspetto cruciale della gestione dei bilanci degli  enti  locali  alla
luce del  vigente  apparato  normativo  ancorche'  significativamente
temperato  a  seguito  del  superamento  dell'obbligo   di   pareggio
«surrogato» dalla garanzia di un fondo di cassa finale non  negativo:
in questa ottica dettagliati e circostanziati sono i  dati  contabili
richiesti per una ricognizione  delle  riscossioni  e  dei  pagamenti
all'esito dell'esercizio 2016. Parimenti puntuale  ed  analitico,  in
coerenza  con  le  indicazioni  gia'  rese  dalla  sezione   con   la
deliberazione n.  31/SEZAUT/2015,  e'  lo  scrutinio  dell'evoluzione
della cassa vincolata e  dell'anticipazione  di  tesoreria.  Precipua
rilevanza rivestono i  quesiti  relativi  all'alimentazione  ed  alla
corretta  rappresentazione  a  rendiconto   del   fondo   pluriennale
vincolato, quale  istituto  a  presidio  dell'ortodossa  applicazione
della competenza finanziaria, nonche' quelli  afferenti  l'evoluzione
del fondo crediti di dubbia esigibilita'  la  cui  analisi  non  puo'
prescindere da una lettura congiunta dei dati delle riscossioni delle
principali risorse. A completare tale  ricostruzione  intervengono  i
quesiti aventi ad oggetto la gestione dei  residui  scrutinata  anche
sotto il profilo delle procedure e delle modalita' osservate  per  il
riaccertamento  ordinario  e  per  le   eventuali   declaratorie   di
inesigibilita' e/o insussistenza. 
    Per la parte spesa,  analogamente  al  questionario  relativo  al
rendiconto della gestione 2015, sono inseriti un numero assolutamente
contenuto di quesiti in  tema  di  personale  -  che,  tuttavia,  non
mancano di indagare le problematiche della contrattazione integrativa
(rispetto  dei  vincoli  e  recupero  ex  art.  4,  decreto-legge  n.
16/2014) - e di tempestivita' dei pagamenti. Specifica attenzione  e'
rivolta alla tematica dell'accantonamento a  fondi  e,  segnatamente,
alla congruita' degli stessi in  relazione  alle  precipue  finalita'
assolte (copertura debiti fuori bilancio/oneri da contenzioso/perdite
reiterate) tipicamente espressive  di  uno  dei  principali  principi
contabili generali e cioe' quello della prudenza.  Di  interesse,  da
ultimo,   i   quesiti   volti   alla    verifica    della    corretta
contabilizzazione dei servizi in conto terzi e delle partite di  giro
nell'ambito dei quali si segnala la questione della contabilizzazione
di  risorse  afferenti  programmi  operativi  finanziati  con   fondi
comunitari. 
    Particolarmente semplificata risulta la struttura  della  sezione
seconda, intitolata indebitamento e strumenti  di  finanza  derivata,
incentrata  su  quesiti  mirati  e  su  un  prospetto   riepilogativo
ricostruito  sul  modello  dell'allegato  licenziato  con  il  quinto
decreto correttivo dei principi contabili applicati di cui al decreto
del Ministro dell'economia e delle finanze del 4 agosto 2016. Cio' in
vista di una compiuta verifica in ordine al rispetto della disciplina
vincolistica, peraltro, ormai, significativamente ridimensionata,  ed
all'acquisizione di dati di rilievo per la  determinazione  del  peso
finanziario dell'indebitamento e, dunque, indispensabili ai fini  del
giudizio sulla sostenibilita' dello stesso che  l'art.  148-bis  TUEL
intesta alle sezioni regionali di controllo. 
    Analogamente  circoscritti,  nonostante  le  importanti   novita'
recate dall'art. 1, comma 710,  della  legge  n. 208/2015,  sono  gli
ambiti di indagine della sezione terza avente ad oggetto rispetto del
saldo di finanza pubblica essendo prevista, in vista  delle  doverose
verifiche e di ulteriori  approfondimenti  istruttori,  l'allegazione
del prospetto di monitoraggio dello stesso nonche' di quello relativo
ad eventuali variazioni intervenute in ragione della partecipazione a
patti di solidarieta'. 
    La sezione quarta e' rivolta alle verifiche in tema di  organismi
partecipati. 
    A tal riguardo deve segnalarsi come, nel corso del 2016 in  vista
di una riduzione dei costi per la raccolta delle  informazioni  e  di
una  semplificazione  degli   adempimenti   a   carico   degli   enti
territoriali,  sia  venuto  meno  lo  specifico  canale   informativo
rappresentato dalla Banca dati  S.i.qu.e.l.  degli  organismi  e  sia
stata istituita presso il Dipartimento del tesoro la Banca dati unica
delle partecipazioni detenute  dalle  pubbliche  amministrazioni  cui
affluiscono  tutti  i   dati   necessari   alla   rilevazione   delle
partecipazioni  e  dei  rappresentanti  delle  amministrazioni  negli
organi di Governo di societa' ed enti nonche' quelli di interesse per
le attivita' di controllo e di referto  della  Corte  dei  conti.  In
considerazione di quanto appena ricordato, la  Sezione  in  esame,  a
completamento del percorso ricognitivo  avviato  in  occasione  delle
verifiche sul rendiconto 2015, focalizza l'attenzione sugli esiti dei
processi di razionalizzazione  avviati  dagli  enti  in  forza  delle
previsioni di cui ai commi 611 e 612 dell'articolo unico della  legge
n. 190/2014 oltre  che  su  singoli  aspetti  gestionali  oggetto  di
precipue disposizioni  di  legge:  sotto  tale  profilo,  accanto  ai
tradizionali  quesiti   relativi   al   rispetto   delle   discipline
vincolistiche (divieto di ricapitalizzazione di societa'  in  perdite
da piu' di tre esercizi, riduzione dei compensi  agli  amministratori
di  societa'  con  risultato  economico  negativo  nei  tre  esercizi
precedenti) si segnalano quelli relativi all'assolvimento di obblighi
introdotti dal nuovo sistema di contabilita' (eventuale adozione  del
bilancio  consolidato,  adempimenti  preliminari  all'adozione  dello
stesso) ovvero dal recente decreto legislativo 175/2016  (c.d.  Testo
unico sulle partecipate). 
    Del  tutto  nuova  e'  la  sezione   quinta   intitolata   «Stato
patrimoniale» e dedicata all'acquisizione di circostanziati  elementi
conoscitivi in relazione ai numerosi adempimenti posti in essere  nel
corso  dell'esercizio  2016,  atteso  il   pressoche'   generalizzato
differimento di cui si sono  avvalsi  gli  enti,  per  l'avvio  della
contabilita' economico-patrimoniale. 
    Come noto si tratta di operazioni di carattere straordinario che,
attuando il passaggio dai criteri di valutazione e di classificazione
propri  del  vecchio  ordinamento  a  quelli  previsti  dal   sistema
armonizzato, rappresentano uno snodo fondamentale della  contabilita'
economico-patrimoniale assumendo una valenza analoga a quella svolta,
sotto il profilo finanziario, dal riaccertamento straordinario. 
    Puntuali quesiti sono stati,  pertanto,  formulati  in  relazione
alla riclassificazione dello stato patrimoniale chiuso al 31 dicembre
2015 ed alla rivalutazione dell'attivo e del passivo riclassificato -
quali attivita' preliminari fondamentali per l'adozione  della  nuova
rappresentazione  contabile -  agli  atti  deliberativi  assunti  dal
Consiglio oltre che al compiuto assolvimento, nella  relazione  sulla
gestione allegata al rendiconto  2016,  dei  prescritti  obblighi  di
informazione. 
    3. Cosi' ricostruiti gli aspetti salienti di ciascuna sezione  in
cui e' articolato il questionario  licenziato  dalla  sezione  emerge
evidente come lo stesso rappresenti una base informativa essenziale i
cui contenuti potranno essere implementati dalle Sezioni regionali di
controllo in relazione a specifiche esigenze conoscitive. 
    Le presenti linee  guida  e  la  relativa  relazione-questionario
costituiscono supporto operativo anche per l'attivita' delle  sezioni
regionali di controllo delle regioni a  statuto  speciale  e  le  due
province autonome, le quali, sulla base dei principi richiamati dalla
sentenza n. 23/2014 della Corte costituzionale, potranno  utilizzarle
nel  rispetto  dei  regimi  di  autonomia   differenziata   ad   esse
applicabili. In tale ottica, i revisori dei  predetti  enti  potranno
richiamare,  negli  appositi  quadri  riservati  ai  chiarimenti,  la
normativa di settore  eventualmente  applicata  in  luogo  di  quella
nazionale citata nel questionario. 
    Per   esigenze   legate   allo   sviluppo   del   software,    la
relazione-questionario disponibile on  line  potra'  mostrare  talune
differenze di carattere  meramente  formale  rispetto  alla  versione
pubblicata  in  Gazzetta  Ufficiale.  La  sezione   delle   autonomie
comunichera' la data dalla quale sara' resa disponibile  agli  utenti
la versione on line. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico