(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
               LINEA M4 DELLA METROPOLITANA DI MILANO 
                       «SAN CRISTOFORO-LINATE» 
            APPROVAZIONE VARIANTI AL PROGETTO DEFINITIVO  
 
 
                     Prescrizioni - Parte prima 
 
    1)  Richiamate  le  prescrizioni  11-12-14-21-23-24-25  contenute
nella delibera del Cipe n. 66 del 9 settembre 2013,  si  osserva  che
l'adempimento e' stato ottemperato per lo piu' con  riferimento  alla
sola attivita' di allestimento di cantiere, per cui si raccomanda  di
affrontare la tematica dell'impatto paesaggistico delle opere finite,
con particolare attenzione ai manufatti emergenti, alle  sistemazioni
esterne,  al  posizionamento  di  griglie  e  volumi  tecnici,  etc..
(MIBACT) 
    2) Richiamate le prescrizioni 13-15-16 contenute  nella  delibera
del Cipe n. 66  del  9  settembre  2013,  in  fase  di  progettazione
esecutiva  dovranno   essere   prodotti   specifici   elaborati   che
individuino gli ambiti/manufatti monumentali  interessati  tanto  dal
tracciato  quanto   dalle   risultanze   in   elevato   della   linea
metropolitana,  al  fine  di  poter  verificare   l'efficacia   delle
precauzioni  e  dei   monitoraggi   previsti,   gia'   in   fase   di
progettazione,  sulla  conservazione  del  contesto   di   rilevanza,
similmente a quanto documentato in relazione all'ambito  del  carcere
di  San  Vittore.  Particolarmente  delicato,  e  quindi  oggetto  di
specifica  attenzione,   e'   l'aspetto   concernente   gli   effetti
strutturali sui manufatti esistenti  derivanti  dalla  infrastruttura
progettata,  a  partire  dalla  valutazione  delle   profondita'   di
collocazione delle tratte rispetto alle fondazioni esistenti. A  tale
riguardo si fa presente quanto segue: 
    In considerazione dei peculiari ambiti interessati  dalle  opere,
caratterizzati dalla presenza di numerosi edifici  storici,  tutelati
ai sensi degli articoli 10 e 12 del decreto legislativo  n.  42/2004,
dovranno essere predisposti adeguati monitoraggi strumentali, di  cui
si chiede la trasmissione  del  relativo  progetto  agli  organi  del
MIBACT competenti, sia nel corso dei lavori, sia durante l'esercizio; 
      le fasi di realizzazione dell'intervento, scavi, trivellazioni,
perforazioni, ecc., dovranno prevedere la  preventiva  esecuzione  di
idonee  misure  di  sicurezza,  al  fine  di  eliminare  e/o  ridurre
eventuali interferenze tra il  comportamento  statico  degli  edifici
storici e le  nuove  opere  (scavi  in  sotterraneo  della  galleria,
vibrazioni, ecc.); (MIBACT) 
    3) Richiamata la prescrizione  18,  la  procedura  relativa  allo
spostamento della «Colonna del Verziere» e delle «mura  spagnole»  in
corrispondenza della Stazione Sforza-Policlinico, e'  al  momento  in
fase di istruttoria e oggetto di valutazione  per  essere  sottoposta
quanto prima alla Commissione regionale per il  patrimonio  culturale
della Lombardia, organo  che,  ai  sensi  della  recente  riforma  di
organizzazione del MIBACT, e' deputata al rilascio  delle  necessarie
autorizzazioni; (MIBACT) 
    4)  Con  riferimento,  in  generale,  alla  fase   di   esercizio
dell'infrastruttura, si ribadisce la  necessita'  di  predisporre  (e
documentare) tutte le misure precauzionali adottate  e  da  adottarsi
per il contenimento degli effetti di disturbo creati dalle vibrazioni
prodotte. (MIBACT) 
    5) La variante  prevede  modifiche  delle  dislocazioni  e  delle
attivita' cantieristiche, con un incremento della movimentazione  dei
materiali di scavo dall'area di cantiere di viale Argonne a quella in
prossimita' di Via Gatto, ove e' prevista la  predisposizione  di  un
sito  di  stoccaggio  dei  cumuli  nell'area  ad  est  del   rilevato
ferroviario.  Questo  comportera'  possibili  variazioni  di  impatto
acustico ed atmosferico sui recettori prossimi a  tali  aree  e  alla
viabilita' ad  esse  afferente,  che  dovranno  essere  valutate  dal
Proponente preliminarmente all'avvio delle attivita'  cantieristiche,
al fine di predisporre le opportune misure  mitigative  ed  eventuali
modifiche del Piano di  monitoraggio  ambientale  che  si  rendessero
necessarie. (Regione Lombardia) 
    6) Il recepimento delle prescrizioni n. 11 e  21  della  delibera
Cipe n. 66/2013, tenuto conto che molte delle  aree  interessate  dal
progetto per la  realizzazione  della  linea  metropolitana  M4  sono
assoggettate a tutela paesaggistica, ha comportato  la  redazione  di
progetti in variante che hanno interessato aree assoggettate a tutela
paesaggistica.  In  particolare  per  quanto  riguarda  le   varianti
Tricolore (1), Parco Solari (3), Stazione  Argonne  (5)  e  Manufatto
Argonne (6),  a  seguito  di  specifiche  istanze  di  autorizzazione
paesaggistica,  sono  state  emesse  dalla  DG  Ambiente,  energia  e
sviluppo  sostenibile,  sulla  scorta  di  vincolanti  pareri   della
Soprintendenza Belle  arti  e  paesaggio  di  Milano,  le  prescritte
autorizzazioni ex art. 146 del decreto legislativo  n.  42/2004.  Con
tali provvedimenti, con  i  quali  si  e'  autorizzata  la  «fase  di
cantierizzazione» per la realizzazione della linea metropolitana  M4,
si  e'  rimandata  ad  una  successiva  autorizzazione  paesaggistica
l'approvazione della «sistemazione finale delle aree» a seguito della
elaborazione di un progetto definitivo che definisca nel dettaglio le
soluzioni  architettoniche  per  i  manufatti  fuori  terra   e   sia
accompagnato  da  un  complessivo  «progetto  del  verde».   (Regione
Lombardia) 
    7) Per quanto riguarda gli effetti sulla qualita'  dell'aria,  le
interferenze dell'opera sono essenzialmente  limitate  alle  fasi  di
cantiere.  Le  modifiche  apportate  alla  fase  di   cantiere   sono
migliorative rispetto allo scenario gia' «cautelativo» verificato  in
sede di  Progetto  definitivo  approvato  per  cui  non  si  e'  resa
necessaria una nuova verifica  degli  aspetti  ambientali  in  esame.
Comunque,   sebbene   le   nuove   soluzioni    adottate    risultino
complessivamente meno impattanti a livello urbano, e' necessario  che
siano effettuate preliminarmente all'avvio  dei  lavori  stime  delle
prevedibili variazioni di impatti rispetto a  quanto  originariamente
stimato nelle valutazioni ambientali. Cio' al  fine  di  adottare  le
misure mitigative che si rendessero opportune. Per quanto riguarda il
Piano di monitoraggio ambientale, si rammenta, come  osservato  anche
nella relazione presentata, che esso dovra' essere via  via  adattato
nei dettagli  in  base  ai  mutamenti  previsti  nella  gestione  dei
cantieri. (Regione Lombardia) 
    8) Per quanto riguarda l'impatto da  rumore  e,  in  particolare,
vibrazioni, si rileva che la documentazione presentata  non  contiene
analisi ed approfondimenti relativi alla  componente  vibrazioni  che
evidenzino l'assenza di possibili criticita',  rispetto  al  disturbo
agli occupanti gli edifici e all'interferenza con le attivita' svolte
in essi, in relazione allo spostamento, che in alcuni  punti  non  e'
trascurabile, del tracciato delle gallerie. Si richiede pertanto,  in
fase  di  progettazione   esecutiva,   che   vengano   svolti   degli
approfondimenti (con stime previsionali dei  livelli  di  vibrazioni)
per tutte quelle situazioni per le quali si  abbia  un  significativo
avvicinamento  ai  recettori  rispetto  al  tracciato  originario.  I
livelli di vibrazioni dovranno essere contenuti  al  di  sotto  delle
soglie di  percezione  a  tutela  degli  occupanti  gli  edifici  dal
disturbo. Per le attivita' particolarmente sensibili alle  vibrazioni
il livello dovra' essere contenuto  al  di  sotto  delle  soglie  che
determinano  interferenza  con  lo  svolgimento  delle   stesse.   Le
previsioni  di  monitoraggio   delle   vibrazioni   dovranno   essere
aggiornate  alla  luce  delle  varianti  introdotte,   valutando   in
particolare il coinvolgimento di nuovi recettori. Per tutto il  resto
si rimanda alle prescrizioni pertinenti contenute nella deliberazione
Cipe n. 66/2013. (Regione Lombardia) 
    9) Il programmato cantiere nella zona ingresso  principale  della
sede istituzionale di  via  Vivaio  1  a  Milano,  dovra'  assicurare
l'accessibilita' all'edificio,  anche  tenuto  conto  delle  funzioni
pubbliche espletate  e  del  piano  di  sicurezza  vigente,  compreso
l'avvicinamento dei  mezzi  di  soccorso;  (Citta'  metropolitana  di
Milano) 
    10) Si richiama la prescrizione n. 73  contenuta  nella  delibera
Cipe n. 66 del 9 settembre 2013, raccomandando di  porre  particolare
attenzione e rilievi mirati per evitare  cedimenti  delle  fondazioni
del bunker ipogeo della prefettura, situato  in  prossimita'  di  una
delle gallerie di tracciato. (Citta' metropolitana di Milano) 
    11) Si richiamano le medesime prescrizioni (108, 109,  110,  111)
gia' contenute nella delibera Cipe n. 66 del 9 settembre 2013. (SEA -
Societa' esercizi aeroportuali) 
    12) Si confermano le indicazioni e le prescrizioni  di  cui  alla
convenzione n. 319 (Milano Serravalle) 
    13) Le interferenze con gli impianti di Telecom Italia,  al  pari
di quelle con altri concessionari e/o  gestori  di  TLC  interferiti,
devono essere oggetto di specifica regolamentazione - con riferimento
alle modalita', alle tempistiche ed ai costi dei lavori da  eseguire,
di cui dovra' essere garantita la coerenza con il Cronoprogramma  dei
lavori e con il Quadro  economico  del  progetto -  tra  il  soggetto
aggiudicatore  e  l'ente  interferito.  La  regolamentazione   dovra'
avvenire tramite apposita convenzione  da  stipulare  tra  le  parti,
fatto salvo il caso  di  convenzioni  gia'  in  essere  tra  soggetto
aggiudicatore ed enti  interferiti.  In  tale  ultimo  caso,  essendo
applicabili le convenzioni  gia'  vigenti  tra  le  parti,  ai  sensi
dell'art. 171, comma 5, ultimo periodo, del  decreto  legislativo  12
aprile  2006,  n.  163,  dovranno  essere  oggetto   di   regolazione
esclusivamente i profili eventualmente non disciplinati dalle stesse.
Si ribadisce, infine, che tutte le  interferenze  alla  realizzazione
dell'Opera saranno disciplinate secondo  il  regime  stabilito  dalle
relative  disposizioni  di  legge  (articoli  170  -   171,   decreto
legislativo n. 163/2006), che fanno espressamente salve le  eventuali
convenzioni gia' in essere tra il soggetto aggiudicatore e  gli  enti
gestori delle interferenze. (Comune di Milano) 
    14) Per le sistemazioni superficiali definitive,  riguardanti  le
diverse  aree  verdi  urbane  coinvolte/interessate  dai  lavori   di
manomissioni (sia per l'insediamento dei cantieri, sia per le vere  e
proprie opere di  realizzazione  delle  stazioni  o  dei  manufatti),
occorre  attivare  e  condividere,  con  i  vari  soggetti  coinvolti
nell'apposito Tavolo di  lavoro,  tutte  le  necessarie  verifiche  e
valutazioni tecniche,  riguardanti  le  relative  specifiche  ipotesi
progettuali gia' redatte a suo tempo e/o che  verranno  ridefinite  e
riproposte solo ad opere strutturali ultimate. (Comune di Milano) 
    15) Si richiama la medesima prescrizione  n.  38  gia'  contenuta
nella delibera Cipe n. 66 del 9 settembre  2013,  in  particolare  in
fase di progetto esecutivo, dovranno essere approfonditi gli «aspetti
idraulici e idrogeologici in relazione alle variazioni provocate  dal
regime delle falde e dei subalvei dei  corsi  d'acqua  interessati  -
anche con l'impiego dei sistemi di monitoraggio  ante-post  operam  -
nonche' la cantierizzazione e i lavori in esame.» (Comune di Milano) 
    16) Tenendo conto del progetto di riqualificazione del  quartiere
Lorenteggio  in  corso  di  definizione  ed  in   particolare   della
necessita' di realizzare in corrispondenza di piazza Tirana una nuova
connessione ciclopedonale diretta tra il quartiere suddetto, l'Alzaia
del Naviglio Grande e la via  Ludovico  il  Moro,  in  considerazione
altresi' della mancata realizzazione della connessione ciclo-pedonale
in corrispondenza del cavalcavia Giordani  nell'ambito  del  progetto
della Via d'Acqua, si ritiene necessario una ulteriore revisione  del
progetto di connessione ciclopedonale gia' studiato nell'ambito della
progettazione della stazione  San  Cristoforo  della  linea  M4.  Nel
merito si ritiene  in  parte  superabile  la  raccomandazione  n.  17
(delibera Cipe n. 66/2013) nel passaggio in cui recita:  «modificando
la soluzione proposta di un unico manufatto a ponte con una soluzione
di scavalco del Naviglio Grande coerente con quelle  gia'  adottate»,
ritenendo possibile ritornare all'ipotesi originaria di offerta di un
unico  sovrappasso  ciclopedonale,  a  scavalco   sia   della   linea
ferroviaria che del Naviglio Grande. (Comune di Milano) 
    17) Ritenuto inoltre di dover migliorare la  funzionalita'  delle
interconnessioni tra le diverse modalita' di trasporto e tra queste e
gli ambiti territoriali prospicienti si evidenzia quanto segue: 
      si  prescrive  di  studiare  una   soluzione   progettuale   di
interconnessione in sottosuolo fra le  due  stazioni,  ferroviaria  e
metropolitana,  e  TPL  di  superficie  (lato  Tirana),  al  fine  di
garantire una adeguata e funzionale integrazione intermodale. (Comune
di Milano) 
    18) Si richiamano le  medesime  prescrizioni  (89-98-103-104-105)
gia' contenute nella delibera  Cipe  n.  66  del  9  settembre  2013.
(Comune di Milano) 
 
                   Raccomandazioni - Parte seconda 
 
    1)  Come  gia'  indicato  nelle  raccomandazioni  1  e  17  della
deliberazione Cipe n. 66/2013, per la fermata di  San  Cristoforo  si
richiede di studiare una soluzione che possa garantire  una  migliore
integrazione  modale  fra  stazione  ferroviaria   e   metropolitana,
mediante una connessione ciclopedonale sotterranea, atta a  collegare
in  maniera  piu'  funzionale  le  due  infrastrutture,  al  fine  di
ottimizzare l'interscambio tra i due sistemi  di  trasporto.  In  tal
modo la passerella, con  le  relative  scale  e  ascensori  o  rampe,
dovrebbe limitarsi a scavalcare via Lodovico il Moro  e  il  Naviglio
Grande, mentre il collegamento tra metropolitana e  ferrovia  sarebbe
interrato. E' necessario che il Proponente attivi un  tavolo  tecnico
di confronto con RFI, con il  coinvolgimento  dei  progettisti  della
Societa'  M4,  al  fine  di  coordinare   le   rispettive   soluzioni
progettuali e  i  tempi  di  esecuzione  degli  interventi.  (Regione
Lombardia) 
    2) Tenendo conto del progetto di riqualificazione  del  quartiere
Lorenteggio  in  corso  di  definizione  ed  in   particolare   della
necessita' di realizzare in corrispondenza di piazza Tirana una nuova
connessione ciclopedonale diretta tra il quartiere suddetto, l'Alzaia
del Naviglio Grande e la via  Ludovico  il  Moro,  in  considerazione
altresi' della mancata realizzazione della connessione ciclo-pedonale
in corrispondenza del cavalcavia Giordani  nell'ambito  del  progetto
della Via d'Acqua, si ritiene necessario una ulteriore revisione  del
progetto di connessione ciclopedonale gia' studiato nell'ambito della
progettazione della stazione  San  Cristoforo  della  linea  M4.  Nel
merito si ritiene  superabile  in  parte  la  raccomandazione  n.  17
(delibera Cipe n. 66/2013) nel passaggio in cui recita:  «modificando
la soluzione proposta di un unico manufatto a ponte con una soluzione
di scavalco del Naviglio Grande coerente con quelle  gia'  adottate»,
ritenendo possibile ritornare all'ipotesi originaria di offerta di un
unico  sovrappasso  ciclopedonale,  a  scavalco   sia   della   linea
ferroviaria che del Naviglio Grande, fermo restando il sottopasso  di
collegamento tra le due stazioni. Soluzione da condividere al  tavolo
tecnico di confronto con RFI e gli altri soggetti interessati,  cosi'
come specificato da Regione Lombardia nel proprio parere. (Comune  di
Milano) 
    3) Ritenuto inoltre di dover migliorare  la  funzionalita'  delle
interconnessioni tra le diverse modalita' di trasporto e tra queste e
gli ambiti territoriali prospicienti si raccomanda  di  studiare  una
soluzione progettuale di passerella unica ciclopedonale di ricucitura
degli ambiti urbani  situati  a  nord  e  a  sud  della  stazione  S.
Cristoforo, estesa tra via  Lodovico  il  Moro  e  l'area  di  piazza
Tirana,  prevedendo  una  connessione  /discesa  intermedia  con   la
stazione M4. (Comune di Milano) 
    4)  Dovra'  essere   inoltre   assicurato,   stante   l'interesse
paesaggistico dell'ambito e la previsione di futura realizzazione del
Parco  Lineare  lungo  il  Naviglio,  che  il  nuovo   manufatto   di
collegamento  ciclopedonale  sia  progettato  con   grande   qualita'
progettuale, preservando il piu' possibile lo spazio libero al  suolo
nel tratto tra la ferrovia e il Naviglio e  adottando  un  linguaggio
compositivo, soluzione tecniche e materiali che si armonizzino con il
contesto di alto valore ambientale e si confrontino con la tradizione
progettuale dei manufatti storici sul Naviglio. (Comune di Milano) 
    5) Considerata la notevole estensione, e per evitare un eccessivo
impatto del manufatto nel contesto, il nuovo ponte  ciclabile  dovra'
essere, per quanto possibile, leggero e di  altezza  ridotta;  dovra'
inoltre essere  garantita  una  connessione  agevole  mediante  rampe
ciclabili, anche con il futuro  parco  lungo  l'alzaia  del  Naviglio
Grande. (Comune di Milano)