Art. 6 Procedure acceleratorie 1. Per accelerare le attivita' finalizzate al superamento dell'emergenza, il Commissario delegato prevede, anche avvalendosi dei soggetti attuatori degli interventi, all'approvazione dei progetti, ricorrendo, ove necessario, ad apposita conferenza di servizi da indire entro 7 giorni dalla disponibilita' dei progetti. Qualora alla conferenza di servizi uno o piu' rappresentati di amministrazioni invitate siano risultati assenti o comunque non dotati di adeguata potere di rappresentanza, la conferenza delibera prescindendo dalla loro presenza e dalla adeguatezza dei poteri di rappresentanza dei soggetti intervenuti. Il dissenso manifestato in sede di conferenza di servizi deve essere motivato, a pena di inammissibilita' anche con riferimento alle specifiche prescrizioni progettuali necessarie al fine dell'assenso. 2. L'approvazione dei progetti costituisce, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici del comune interessato alla realizzazione delle opere o alla imposizione dell'area di rispetto e comporta la dichiarazione di pubblica utilita' delle opere e di urgenza e indifferibilita' dei relativi lavori. 3. I pareri, i visti e i nulla-osta relativi agli interventi, che si dovessero rendere necessari, anche successivamente alla conferenza di servizi di cui al comma 1, in deroga all'art. 17, comma 24, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni, devono essere resi dalle amministrazioni competenti entro 7 giorni dalla richiesta e, qualora entro tale termine non siano resi, si intendono acquisiti con esito positivo. 4. Per i progetti di interventi e di opere per cui e' prevista dalla normativa vigente la procedura di valutazione di impatto ambientale statale o regionale, ovvero la valutazione di incidenza di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, o ancora per progetti relativi ad opere incidenti su beni sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 la procedura medesima deve essere conclusa entro il termine massimo di 30 giorni dall'attivazione. In caso di mancata espressione del parere o di motivato dissenso espresso, alla valutazione stessa si procede in una apposita conferenza di servizi da concludersi entro 15 giorni dalla convocazione. Nei casi di mancata espressione del parere o di motivato dissenso espresso, in ordine a progetti di interventi e opere di competenze statali in sede di conferenze di servizi dalle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale o del patrimonio storico-artistico, la decisione e' rimessa al Presidente del Consiglio dei ministri in deroga alla procedura prevista dall'art. 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni. Qualora la mancata espressione del parere ovvero il dissenso siano riferiti a progetti di interventi o opere di competenza regionale, la decisione e' rimessa alla giunta regionale, che si esprime entro trenta giorni dalla richiesta.