+--------------------------------+----------------------------------+ | |SAINT CAMILLUS INTERNATIONAL | |Universita' |UNIVERSITY OF HEALTH SCIENCES | +--------------------------------+----------------------------------+ | |L/SNT3 - Professioni sanitarie | |Classe |tecniche | +--------------------------------+----------------------------------+ | |Tecniche di laboratorio biomedico | | |(abilitante alla professione | | |sanitaria di Tecnico di | |Nome del corso in italiano |laboratorio biomedico) | +--------------------------------+----------------------------------+ |Nome del corso in inglese |Biomedical Laboratory techniques | +--------------------------------+----------------------------------+ |Lingua in cui si tiene il corso |italiano, inglese | +--------------------------------+----------------------------------+ Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT1 Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n.42 e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attivita' e responsabilita' e' determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post base nonche' degli specifici codici deontologici. I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnicoassistenziale svolgono, con titolarita' e autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attivita' tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanita'. I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei piu' rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in eta' evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti del Ministero della sanita'. Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attivita' formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientificodisciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe. In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorita' ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, cosi' da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilita' nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attivita' formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al piu' elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali di cui alle aree individuate dal decreto del Ministero della sanita' in corso di perfezionamento, citato nelle premesse. In particolare: Area tecnico-diagnostica Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audiometrista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 667 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attivita' nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare, nel rispetto delle attribuzioni e delle competenze diagnostico-terapeutiche del medico. L'attivita' dei laureati in tecniche audiometriche e' volta all'esecuzione di tutte le prove non invasive, psico-acustiche ed elettrofisiologiche di valutazione e misura del sistema uditivo e vestibolare ed alla riabilitazione dell'handicap conseguente a patologia dell'apparato uditivo e vestibolare. Essi operano, su prescrizione del medico, mediante atti professionali che implicano la piena responsabilita' e la conseguente autonomia; collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordita' utilizzando tecniche e metodologie strumentali e protesiche; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di laboratorio biomedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanita' 26 settembre 1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono attivita' di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia, parassitologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecniche diagnostiche di laboratorio biomedico svolgono con autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilita' operative di appartenenza; sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano; svolgono la loro attivita' in strutture di laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca. I laureati in tecniche di laboratorio biomedico devono inoltre acquisire conoscenze e capacita' nel settore di attivita' degli istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie. Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati a svolgere, in conformita' a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonche' gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo alleliminazione di inconvenienti di modesta entita' e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualita' secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attivita' nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca. Nell'ambito della formazione della predetta figura professionale, le universita' assicurano un'adeguata formazione in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti. Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di neurofisiopatologia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 15 marzo 1995, n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attivita' nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni). I laureati in tecniche di diagnostica neurofisiopatologica applicano le metodiche piu' idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestiscono compiutamente il lavoro di raccolta e di ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta devono redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; hanno dirette responsabilita' nell'applicazione e nel risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiegano metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attivita' elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali; provvedono alla predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione; esercitano la loro attivita' in strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero professionale. Area tecnico-assistenziale Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico ortopedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 665 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero operano, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli. I laureati in tecniche ortopediche, nell'ambito delle loro competenze, addestrano il disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; svolgono, in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; collaborano con altre figure professionali al trattamento multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; sono responsabili dell'organizzazione, pianificazione e qualita' degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audioprotesista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 668 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attivita' nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi; operano su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilita' e la conseguente autonomia. L'attivita' del laureati in audioprotesi e' volta all'applicazione dei presidiprotesici mediante il rilievo dell'impronta del condotto uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o di altri sistemi di accoppiamento acustico e la somministrazione di prove di valutazione protesica. Essi collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordita' mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento al loro uso; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero provvedono alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le loro mansioni sono esclusivamente di natura tecnica; coadiuvano il personale medico negli ambienti idonei fornendo indicazioni essenziali o conducendo, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie. I laureati in tecnica della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare pianificano, gestiscono e valutano quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili; garantiscono la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza. Nell'ambito della professione sanitaria dell'igienista dentale, i laureati sono gli operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 15 marzo 1999, n. 137 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle affezioni orodentali. I laureati in igiene dentale svolgono attivita' di educazione sanitaria dentale e partecipano a progetti di prevenzione primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico; collaborano alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e si occupano della raccolta di dati tecnico-statistici; provvedono all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle radici nonche' all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici; provvedono all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e patina dentale motivando l'esigenza dei controlli clinici periodici; indicano le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria. Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attivita' finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attivita' specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilita' da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunita' di sani e di malati; svolgono attivita' didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettivita' e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attivita' didattica in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187. Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attivita' formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a,c,d,e del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attivita' quali l'informatica, attivita' seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione La Saint Camillus International University of Health Sciences e' in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo' essere compilato. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Il giorno 23 maggio 2017 alle ore 16:00 presso la sede di Co.Si.P.S. Via di Grottarossa, 55 a Roma si e' tenuto un incontro tra l'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute, Ente Promotore della SCIUHS (Saint Camillus International University of Health Sciences) e il Coordinatore del CIMO-COSIPS (Coordinamento Sindacale Professionisti della Sanita') e Tesoriere dell'Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri. L'incontro si e' svolto nel contesto del D.M. 270/2004. L'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute ha illustrato ampiamente il progetto della Saint Camillus, attraverso i suoi ordinamenti didattici che prevedono una pluralita' di Corsi di Laurea relativi alle professioni sanitarie. L'interlocutore ha, peraltro, una competenza specifica affine alla mission della Saint Camillus, in Medicina Tropicale. L'interlocutore ha evidenziato che gli studenti internazionali ad oggi presenti in Italia hanno difficolta' in virtu' del fatto che non dispongono di una Universita' come la Saint Camillus che ha il proposito di rivolgersi specificamente a loro. Il Tesoriere e Coordinatore ha manifestato pieno apprezzamento per il progetto illustrato nella consapevolezza che dall'integrazione tra l'eccellenza scientifica italiana e la domanda di formazione dei giovani dei Paesi del Sud del Mondo maturera' un progetto di cui l'Italia della sanita' potra' essere orgogliosa. Si e' detto altresi' sicuro che saranno amplissimi gli sbocchi professionali di giovani che potranno operare nella sanita' di Paesi che perdurano nel mostrare gravissime carenze. In conclusione ci si propone di incontrarsi con cadenza annuale dopo l'avvio delle attivita' dell'Universita' al fine di lavorare congiuntamente per l'implementazione dell'Ateneo. La collaborazione dei Medici-Chirurghi di Roma e del Coordinamento Sindacale Professionisti della Sanita' potra' avvenire attraverso un contributo di idee e proposte anche per meglio integrare l'iniziativa con il tessuto socio-professionale locale. Il giorno 24 maggio 2017 alle ore 13:00 presso la ASL ROMA 1 -U.O.S.D. Medicina Sport di Roma a Piazza San Zaccaria Papa, 1 si e' tenuto un incontro tra l'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute, Ente Promotore della SCIUHS (Saint Camillus International University of Health Sciences) e il Consigliere dell'Associazione Medico Sportiva di Roma - FMSI CONI. L'Ente Promotore dell'Universita' ha ritenuto utile incontrare la piu' autorevole organizzazione rappresentativa dei Medici Sportivi di Roma poiche' lo sport e' ritenuto un elemento qualificante della possibilita' di interpretare i profili della sanita' in chiave positiva soprattutto per i Paesi del Sud del Mondo. Si ritiene, infatti, che la sanita' non debba essere vissuta solo in termini di "cura", ma anche ed auspicabilmente ancora piu' spesso per monitorare la qualita' della vita, di cui lo sport rappresenta probabilmente uno degli indicatori piu' evidenti e positivi. Molti Paesi cui la Saint Camillus University si rivolge (si pensi a Kenya, Etiopia, Somalia) sono paradossalmente affetti da gravissime emergenze sanitarie e allo stesso tempo da essi provengono i migliori sportivi delle discipline olimpiche piu' nobili, a partire dalla maratona. In questo contesto, con un occhio prospettico rivolto agli operatori sanitari della Saint Camillus che lavoreranno nelle aree citate e che si misureranno con quei paradossi, si e' svolto l'incontro alla luce di quanto stabilito dal D.M. 270/2004 art. 11, comma 4. L'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute ha illustrato ampiamente il Progetto della Saint Camillus, attraverso il suo Regolamento generale di Ateneo e i suoi vari Ordinamenti didattici che prevedono una pluralita' di Corsi di Laurea relativi alle professioni sanitarie. Il Consigliere dell'Associazione Medico Sportiva di Roma - FMSI CONI ha mostrato totale adesione non solo nei confronti dell'idea progettuale, ma ha valutato estremamente positiva l'iniziativa in termini sia di figure professionali che saranno formate, sia di conseguenti sbocchi professionali. Nel valutare, peraltro, una ipotesi di futura collaborazione tra l'Associazione e l'Universita' vengono immaginate fin da ora talune tipologie di seminari extracurriculari e altre forme di coinvolgimenti da prospettare agli studenti della Saint Camillus nelle attivita' scientifiche dell'Associazione. In definitiva il Consigliere ha manifestato grande apprezzamento per il progetto della SCIUHS che attraverso i suoi Corsi di Laurea potra' svolgere una funzione di valorizzazione internazionale dell'eccellenza scientifica italiana. L'incontro si e' concluso con la condivisione di una agenda di massima che prevedra' incontri annuali che potranno decorrere dall'effettiva istituzione dell'Universita' di cui il Consigliere auspica la pronta formalizzazione. L'Associazione Medico Sportiva di Roma - FMSI CONI potra' contribuire allo sviluppo dell'Universita' attraverso idee e suggerimenti, sia sul piano scientifico, sia sul piano delle informazioni che potranno essere trasferite in merito al connubio sport-sanita', che sempre piu' nel mondo sta emergendo con forza, quale indice di maturita' dell'approccio ad una nuova e piu' moderna concezione della salute. Il giorno 24 maggio 2017 alle ore 15:30 presso la sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, in via G. B. De Rossi, 9 si e' tenuto un incontro tra l'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute, Ente Promotore della SCIUHS (Saint Camillus International University of Health Sciences) e il Consigliere dell'Ordine e di Proboviro della SIMFER (Societa' Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa), gia' Professore Universitario di ruolo di Medicina Fisica e Riabilitativa. L'incontro si colloca nel contesto del D.M. 270/2004. L'Amministratore Delegato della Fondazione Progetto Salute ha illustrato ampiamente il Progetto della Saint Camillus, attraverso i suoi ordinamenti didattici che prevedono una pluralita' di Corsi di Laurea relativi alle professioni sanitarie. Il Consigliere dell'Ordine e di Proboviro della SIMFER ha, peraltro, una esperienza specifica che gli deriva dall'aver partecipato a programmi sanitari di cooperazione allo sviluppo in Somalia e nello Yemen del Nord. L'interlocutore ha evidenziato come se da una parte la carenza nei Paesi in Via di Sviluppo di operatori sanitari (quali quelli indicati nei Corsi di laurea della SCIUHS) e' sicuramente una emergenza gravissima, e' altrettanto vero che anche nei Paesi Occidentali (a partire dall'Italia) tra non molto si registreranno vuoti nella professione medica (in prima battuta), ma anche per altri operatori sanitari a partire dai fisioterapisti. E' stato inoltre messo in evidenza come la SCIUHS possa svolgere in futuro un ruolo importante attraverso i suoi laureati extra-comunitari nella gestione dei punti di ingresso in Italia dei migranti del Mediterraneo. Infatti, essi potrebbero relazionarsi piu' facilmente con i pazienti, superando il problema della lingua molto piu' agevolmente di quanto accada oggi, essendo le difficolta' di comunicazione uno dei piu' gravi handicap nel primo approccio con le migliaia di migranti appena sbarcati. Il Consigliere si e' inoltre detto convinto che la tradizione nella formazione sanitaria dell'accademia italiana (nel cui solco la SCIUHS certamente si inscrivera') ben potra' formare gli operatori previsti dagli Ordinamenti didattici in grado di affrontare le esigenze che saranno poste loro anche nei Paesi in Via di Sviluppo, pure alla luce delle peculiarita' previste nei programmi che, ove possibile, anche a livello della Ricerca, tratteranno le grandi patologie del Sud del Mondo. Le risultanze della consultazione confermano ampiamente l'impianto progettuale della SCIUHS declinata negli Ordinamenti didattici che prevedono Corsi di laurea per le principali figure di operatori sanitari. In conclusione si manifesta l'intenzione di stabilire (a seguito dell'istituzione dell'Universita') un calendario che preveda un incontro all'anno per contribuire allo sviluppo dell'Universita' con apporti di idee e suggerimenti da implementare nei programmi in fase attuativa. Si manifesta, infine, la disponibilita' a lavorare (a seguito dell'istituzione del nuovo Ateneo) ad un Protocollo di Intesa che sottolinei il grande interesse dell'Ordine dei Medici nei confronti della Saint Camillus University. Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento In data 28 febbraio 2013 il Comitato Regionale di Coordinamento si riuniva a Roma e al Punto 7 cosi' esprimeva il parere sulla Saint Camillus University: Il Presidente comunica che in data 14 gennaio u.s., ha avuto luogo la riunione della commissione ad hoc formata dai Rettori Dalla Torre, Frati, Lauro e dallo studente Messano, istituita per approfondire la questione relativa al progetto di istituzione della Saint Camillus International University of Health Sciences. Comunica inoltre di aver provveduto ad inviare al MIUR il verbale della riunione in oggetto ed il parere di generale apprezzamento che ne e' risultato, per il necessario giudizio di competenza del Ministero sulle questioni di carattere normativo. Il Comitato all'unanimita' prende atto del lavoro svolto della Commissione e assume come proprio il parere da esso espresso. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Al termine del percorso formativo, gli studenti devono aver acquisito conoscenze, abilita' e attitudini tali da soddisfare le attese dei servizi diagnostici di laboratorio.o Lo studente deve dimostrare di essere in grado di: -Gestire e verificare l'idoneita' del materiale biologico e la conformita' della richiesta; individuare non conformita' del campione biologico ed avviare le relative azioni correttive; predisporre il campione al processo analitico; -Utilizzare i sistemi informatici dei servizi per gestire i flussi analitici; Attuare la validazione tecnica dei risultati; -Collaborare nella gestione e nel miglioramento continuo della qualita' delle prestazioni; -Gestire e verificare l'idoneita' del materiale biologico e la conformita' della richiesta; individuare non conformita' del campione biologico ed avviare le relative azioni correttive;predisporre il campione al processo analitico; · gestire il campionamento e la verifica del materiale biologico, il controllo delle conformita' della richiesta e la predisposizione del campione allo stadio successivo; · pianificare e mettere in atto la fase analitica mediante l'utilizzo di metodi e tecnologie appropriate nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualita' adottati dal laboratorio; · valutare e documentare in modo critico l'attendibilita' dei risultati dei test e delle analisi in conformita' ai sistemi di qualita' del laboratorio e in considerazione dello stato di salute e di cura dei pazienti;· gestire il processo diagnostico in conformita' del sistema qualita' e partecipare attivamente allo sviluppo dei sistemi per il controllo della validita' dei test e delle analisi di laboratorio; · gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro e collaborare alla valutazione dei rischi e all'implementazione delle misure di prevenzione e protezione; · condurre autonomamente indagini in banche dati e motori di ricerca per acquisire e valutare in modo critico nuova conoscenza inerente alle diverse tecnologie di laboratorio, ed utilizzare queste informazioni per contribuire allo sviluppo di metodi e all'implementazione di test ed analisi; · essere responsabile e professionista, comprendendo i problemi etici e deontologici in relazione agli utenti e in rapporto alla collaborazione interdisciplinare con altri professionisti della salute; PERCORSO 1° ANNO · Finalizzato a fornire le conoscenze biomediche e igienico preventive, i principi della disciplina professionale quali requisiti per affrontare la prima esperienza di tirocinio, diretta all'acquisizione delle competenze di base e all'orientamento dello studente agli ambiti professionali di riferimento relativi ai laboratori di Anatomia, Biochimica clinica, e di Microbiologia. 2° ANNO· Rivolto all'approfondimento delle conoscenze di Patologia generale, Patologia clinica, Farmacologia e Farmacotossicologia nonche' competenze professionali relative agli ambiti dei laboratori di Anatomia patologica, Immunoematologia, Microbiologia clinica, Microbiologia degli alimenti e Tossicologia.· 3° ANNO· Indirizzato all'approfondimento specialistico con particolare riferimento alla Biologia molecolare e all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale, la capacita' di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi, nonche' le metodologie di ricerca scientifica anche a supporto dell' elaborato finale.· Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacita' di comprensione (knowledge and understanding) I laureati in Tecniche di laboratorio biomedico avranno acquisito: le basi scientifiche e la preparazione teorico-pratica necessarie per essere abilitati all'esercizio della professione di Tecnico sanitario di laboratorio biomedico; la metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente; un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa tale da garantire la padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilita' nell'ambiente di lavoro. Particolare attenzione sara' prestata alle condizioni di attivita' professionali anche con strumenti meno complessi, considerata la peculiarita' delle aree nelle quali si troveranno non di rado a fornire la propria opera, caratterizzate da numerose emergenze, anche belliche, con scarsa densita' di personale sanitario e di materiali in linea con gli standard occidentali piu' avanzati. Questi risultati saranno conseguiti con la frequenza obbligatoria a lezioni, attivita' seminariali, esercitazioni, tirocini e corsi opzionali. La valutazione di tali conoscenze e delle capacita' di comprensione sara' attuata attraverso esami, verifiche in itinere e prove di idoneita' sia per gli insegnamenti teorici che per i tirocini, oltre che per la prova finale. Capacita' di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati in Tecniche di laboratorio biomedico saranno in grado di: scegliere e utilizzare le metodologie e la strumentazione di laboratorio per l'acquisizione di dati clinici e sperimentali; provvedere alla loro analisi, validazione e interpretazione; discutere i risultati ottenuti, proporre soluzioni per l'ottimizzazione delle metodologie e documentare le procedure impiegate; svolgere le attivita' nel pieno rispetto delle norme di sicurezza per l'uso di sostanze, apparecchi e procedure. Strumenti fondamentali per il raggiungimento di tali obiettivi saranno tirocinio, attivita' di laboratorio, ricerca bibliografica e utilizzo di testi. La valutazione di queste abilita' avverra' con verifiche del tirocinio, esami e prova finale. Autonomia di giudizio (making judgements) Descrittore di Dublino 3 - making judgements L'autonomia di giudizio dei laureati si esprimera' con la capacita' di valutare autonomamente le criticita' legate alle analisi chimico cliniche e sperimentali svolte e di scegliere metodologie, strategie e apparecchiature ottimali per i risultati attesi, anche grazie alla revisione critica delle informazioni reperite con ricerche bibliografiche. La maturazione di tali capacita' avverra' e sara' verificata durante i tirocini, nei quali l'incontro con persone, professionalita', strutture e metodologie diverse facilitera' lo sviluppo di un pensiero critico autonomo. Uguale rilevanza assumeranno la partecipazione attiva alle lezioni, la preparazione degli esami e della prova finale, ulteriori momenti di maturazione e di verifica. Abilita' comunicative (communication skills) Descrittore di Dublino 4 - communication skills I laureati saranno capaci di comunicare idee, informazioni, problemi e soluzioni di tipo scientifico in forma orale o scritta nel contesto professionale. Saranno in grado di interagire con le altre persone per condurre attivita' di equipe, di redigere relazioni e presentazioni anche con l'ausilio di mezzi multimediali, di contribuire alla formazione e all'aggiornamento di altro personale. Queste abilita' saranno sviluppate grazie alla frequenza di una pluralita' di laboratori, nella preparazione degli esami tra cui, in particolare, quello del corso di scienze umane. Tutte le abilita' saranno supportate dalle conoscenze di tipo informatico acquisite nei corsi specifici. La verifica avverra' tramite gli esami, anche di tirocinio, e la prova finale. Capacita' di apprendimento (learning skills) Descrittore di Dublino 5 - learning skills I laureati acquisiranno le capacita' di apprendimento e le competenze tali da consentire il proseguimento degli studi sia nei corsi di laurea specialistica, che in corsi di aggiornamento e approfondimento, con un alto grado di autonomia. Saranno in grado di aggiornare in modo autonomo le proprie competenze rispetto alle innovazioni tecnologiche e scientifiche nell'ottica dell'attivita' lavorativa. Questa capacita' saranno sviluppate e verificate con la preparazione degli esami, con la frequenza del tirocinio, nel quale viene coniugata la teoria con la pratica di laboratorio, con l'uso critico della bibliografia anche per la preparazione della prova finale. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per essere ammessi ai Corsi di Laurea occorrera' essere in possesso del diploma di scuola media superiore o di titolo estero equipollente, riconosciuto idoneo dalla normativa vigente, ed aver superato le selezioni per l'ingresso. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso e' definito ai sensi della Legge 264 del 2.11.1999. I titoli di studio esteri sono validi se conseguiti dopo almeno 12 anni di scolarita'. Nel caso in cui il sistema scolastico locale preveda 11 anni o 10 anni di scolarita', il titolo e' valido se integrato con uno o due anni di Universita' e il superamento di tutti gli esami previsti per gli anni frequentati. Ulteriori indicazioni sui titoli stranieri validi per l'accesso all'Universita' sono contenute nelle disposizioni ministeriali del 18 maggio 2011. La prova di ammissione, una volta verificati i requisiti di base, si articolera' in una preselezione internazionale e in tre differenti prove: - Prova di preselezione presso le sedi estere a cura di una struttura specializzata - Una prova basata sull' International Medical Admissions Test (IMAT) - Una prova scritta a svolgimento libero finalizzata ad evidenziare le motivazioni alla base della scelta della SCIUHS - Un colloquio con una commissione integrata da psicologi per evidenziare l'attitudine al lavoro di gruppo in situazioni complesse. E' altresi' richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. Nel caso in cui la prova di ammissione venga superata con un punteggio inferiore ad un prefissato valore, stabilito dalla Struttura competente, verranno individuati specifici obblighi formativi aggiuntivi (debiti formativi) da soddisfare nel primo anno di corso. L'obbligo formativo aggiuntivo sara' calcolato tenendo conto del punteggio ottenuto dai candidati nella prova d'ammissione. In particolare, tale obbligo sara' definito sulla base dei risultati conseguiti dai candidati che risulteranno vincitori nella formulazione della graduatoria. Il criterio che definisce tale carenza e' rappresentato dal 15% inferiore dei candidati collocati nelle ultime posizioni della graduatoria. Tale valore sara' preso come riferimento per calcolare l'obbligo formativo aggiuntivo. Lo studente dovra' obbligatoriamente frequentare un corso di recupero organizzato dalla Struttura competente allo scopo di colmare le carenze formative iniziali evidenziate. La mancata attestazione del recupero del debito formativo non consente allo studente l'iscrizione ad anni successivi al primo. Le strutture didattiche promuovono sia lo svolgimento di attivita' formative propedeutiche alla verifica della preparazione iniziale degli studenti che accedono ai corsi, sia attivita' formative integrative organizzate al fine di favorire l'assolvimento degli obblighi formativi aggiuntivi, operando anche in collaborazione con istituti di istruzione secondaria sulla base di apposite convenzioni. Quadro A 3 Requisiti di ammissione Documenti/Esplicitazioni Svolgimento della prova presso le sedi estere a cura di una struttura specializzata Ad ogni candidato, dopo il, riconoscimento da parte della Commissione di Sorveglianza, verra' distribuito un foglio con le istruzioni fondamentali sullo svolgimento delle prove. Il candidato, ricevuto dalla Commissione il materiale necessario per lo svolgimento della prova, dovra' seguire le istruzioni della Commissione di Sorveglianza che indichera' esattamente: le modalita' per assegnare le risposte, e cioe': - la risposta deve essere data annerendo (con il pennarello appositamente fornito dalla Commissione) la casella corrispondente alla soluzione prescelta. Si precisa che le risposte valide ai fini della valutazione sono unicamente quelle riportate sulla scheda delle risposte; - annerire piu' di una casella equivale ad una risposta omessa; per prendere appunti o fare calcoli e disegni il candidato puo' utilizzare unicamente gli spazi bianchi del questionario e/o il retro del foglio con le istruzioni. Si precisa che appunti, calcoli e disegni riportati negli spazi bianchi del questionario e/o sul retro del foglio con le istruzioni non sono in nessun caso utilizzabili per la validazione o l'integrazione delle risposte riportate sulla scheda delle risposte; tali questionari e fogli istruzioni, non essendone disposta la conservazione cartacea, verranno raccolti separatamente ed immediatamente smaltiti; lo scadere del tempo a disposizione per la prova (al segnale del Presidente i candidati dovranno immediatamente, pena l'annullamento della prova, sospendere ogni attivita' e sollevare il pennarello in modo da facilitarne il recupero da parte della Commissione di Sorveglianza); le modalita' di riconsegna del materiale (si segnala in particolare che l'indebita apposizione di segni di riconoscimento sulla scheda delle risposte comporta l'annullamento della prova); le modalita' di uscita dall'aula per casi particolari sotto. la vigilanza della Commissione di Sorveglianza. Ai candidati, durante le prove, non e' permesso comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero mettersi in relazione con altri, salvo che con i membri della Commissione di Sorveglianza. I candidati non potranno, altresi', tenere con se' borse o zaini, libri o appunti, vocabolari, carta, penna, telefoni cellulari, calcolatrici e altri strumenti elettronici; chi ne fosse in possesso dovra' depositarli in un luogo che verra' indicato dalla Commissione di Sorveglianza all'inizio della prova. Il candidato che venga trovato in possesso dei suddetti oggetti sara' escluso dalla prova. · La Commissione di Sorveglianza curera' il rispetto delle regole di svolgimento e adottera' eventuali provvedimenti nel caso non fossero osservate tali disposizioni. International Medical Admissions Test (IMAT) E una prova di 90 minuti che ha per oggetto specifico la selezione dei candidati ai corsi di medicina e chirurgia presso Universita' i cui candidati provengono da una vasta gamma di contesti educativi. Ci si riferisce a corsi che sono tenuti in inglese, aperti a studenti domestici e internazionali. In Italia, questo servizio di test di ammissione opera in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca (MIUR), per sviluppare e fornire la versione in lingua inglese dei test di ammissione italiani gia' utilizzati per l'ingresso ai corsi tenuti in lingua italiana. Il test non richiede studio supplementare da parte dei candidati in quanto e' una prova di capacita' e conoscenze che gli studenti si prevede gia' posseggono. In considerazione del fatto che i corsi si svolgono sia in lingua italiana sia in lingua inglese sara' richiesta e verificata in ingresso una competenza almeno di livello B2 per almeno una delle due lingue. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) L'Esame finale del Corso di Laurea ha valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione e si compone di: b. Una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilita' teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale; c. Redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. Si svolge nei periodi e nei modi prescritti da apposito decreto del Ministero della Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di concerto con il Ministero della Salute. A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri: a) la media dei voti conseguiti negli esami curriculari espressa in centodecimi, b) i punti attribuiti dalla Commissione dell'esame finale in sede di discussione (massimo 5 punti), c) il punteggio conseguito nella prova pratica (massimo 6 punti). La lode puo' essere attribuita per parere unanime della Commissione ai Candidati che conseguono il punteggio finale di 110/110. I docenti relatori di tesi sono professori di prima o seconda fascia o ricercatori o professori a contratto. Le attivita' formative per la preparazione della prova finale si svolgeranno nelle strutture indicate in merito alle attivita' professionalizzanti. Motivi dell'istituzione di piu' corsi nella classe Il Corso di Laurea in Tecniche di laboratorio biomedico e' abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico. Appartiene alla stessa classe (L/SNT3) del Corso di laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia che, pero', abilita alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica. Appare evidente che, pur appartenendo alla stessa classe, pertanto, rispondono alla finalita' di formate figure professionali che svolgono ruoli profondamente diversi nell'ambito del sistema sanitario, per quanto affini. +---------------------------------------------------------------+ |Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati | +---------------------------------------------------------------+ |Il corso prepara alle professioni di Tecnici sanitari di | |laboratorio biomedico ( Codice ISTAT 3.2.1.3.2) | +---------------------------------------------------------------+ |funzione in un contesto di lavoro: | |Il laureato in Tecniche di laboratorio biomedico potra' | |svolgere i seguenti compiti: verificare il corretto | |funzionamento e l'efficienza delle strumentazioni biomediche | |e provvedere alla loro manutenzione, verificare la | |corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e | |standard predefiniti dal responsabile della struttura, | |adempiere correttamente alle procedure analitiche nell'ambito | |delle sue funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro | |definiti dai dirigenti responsabili, conoscere e valutare | |concetti dinamici di automazione-informatizzazione, svolgere | |attivita' tecnico-diagnostiche relative a indagini di | |biochimica, biologia molecolare, ematologia, | |immunoematologia, radioimmunologia, immunologia, | |immunometria, microbiologia, virologia, genetica, citologia, | |istologia e anatomia patologica. Tali funzioni, per quanto | |stabilite in un contesto normativo italiano, appaiono | |comunque perfettamente spendibili anche nei Paesi | |extracomunitari dai quali proverranno prioritariamente gli | |studenti e nei quali poi svilupperanno la propria carriera | |professionale. | +---------------------------------------------------------------+ |competenze associate alla funzione: | |Il laureato in Tecniche di laboratorio biomedico dovra' | |acquisire le seguenti competenze: verificare l'idoneita' del | |materiale biologico e la conformita' della richiesta, | |redigere eventuali non conformita' del campione biologico e | |avviare le relative azioni correttive, predisporre il | |campione al processo analitico, smistare i campioni ai vari | |settori all'interno della sede o verso eventuali sedi | |esterne, predisporre attrezzature, strumentazioni e | |apparecchiature a seconda della tipologia della seduta | |analitica, preparare i diagnostici (soluzioni ausiliarie, | |reagenti, sieri di controllo) necessari all'esecuzione | |dell'analisi verificandone la conformita' e provvedendo alla | |corretta conservazione e approvvigionamento, processare i | |campioni biologici applicando i protocolli del servizio, | |utilizzare i sistemi informatici dei servizi per gestire i | |flussi analitici, verificare il processo analitico secondo | |gli standard predefiniti, adottare (in caso di necessita') le | |azioni correttive prestabilite, attuare la validazione | |tecnica dei risultati del processo analitico, conservare nei | |modi e nei tempi appropriati i materiali biologici processati | |e la documentazione inerente, eseguire la manutenzione | |preventiva e quella correttiva anche con il supporto | |dell'assistenza tecnica. Considerata la destinazione | |prioritaria del Corso a giovani provenienti da Paesi | |extracomunitari (che poi realizzeranno il proprio percorso | |professionale nel Paese di provenienza) si tratteranno con | |specifica attenzione problematiche sanitarie collegate alle | |patologie dei Paesi del sud del mondo (dalla malaria alla | |TBC, dall'HIV/AIDS all'Ebola, fino alle cosiddette malattie | |neglette) in modo da fornire competenze quanto piu' possibili | |spendibili nei Paesi di provenienza. Ovviamente l'approccio e | |il livello di competenze che saranno perseguiti riguardera' | |la peculiare figura del tecnico di laboratorio biomedico. | +---------------------------------------------------------------+ |sbocchi occupazionali: | |II laureato in Tecniche di laboratorio biomedico potra' | |esercitare la sua professione in strutture di laboratorio | |pubbliche o private, sia in regime di dipendenza sia libero | |professionale, nei seguenti ambiti lavorativi: aree | |specialistiche dei laboratori ospedalieri ed | |extra-ospedalieri pubblici, analoghe strutture private e | |degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico | |(IRCCS), laboratori di analisi e controllo di qualita' | |pubblici e privati, industrie biotecnologiche, | |chimico-farmaceutiche, agro-alimentari, agro-chimiche, | |agenzie di commercializzazione e comunicazione operanti nel | |settore della diagnostica di laboratorio, laboratori di | |ricerca universitaria ed extrauniversitaria del settore | |biomedico, centri di fecondazione assistita. Considerata la | |peculiare prioritaria provenienza degli studenti dai Paesi | |extracomunitari, sara' prevista e affrontata l'illustrazione | |di alcuni particolari contesti di emergenza in cui agiscono | |gli operatori sanitari in talune circostanze nei Paesi in Via | |di Sviluppo. | +---------------------------------------------------------------+ |Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) | +---------------------------------------------------------------+ | - Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - (3.2.1.3.2) | +---------------------------------------------------------------+ Attivita' di base Parte di provvedimento in formato grafico Motivazioni dell'inserimento nelle attivita' affini di settori previsti dalla classe o Note attivita' affini () Non sono state riscontrate ripetizioni nelle attivita' affini o integrative di settori inseriti nelle attivita' di base o caratterizzanti. L'inclusione dei settori scientifico-disciplinari L-LIN/12 e SECS-P/02 e' motivata dalla necessita' di integrare la formazione con insegnamenti utili ad una piu' ampia articolazione dell'offerta formativa. Note relative alle altre attivita' La Saint Camillus International University of Health Sciences e' in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo' essere compilato. Note relative alle attivita' di base La Saint Camillus International University of Health Sciences e' in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo' essere compilato. Note relative alle attivita' caratterizzanti La Saint Camillus International University of Health Sciences e' in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo' essere compilato.