(Regolamento-Tecniche di laboratorio)
 
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|                                |SAINT CAMILLUS INTERNATIONAL      |
|Universita'                     |UNIVERSITY OF HEALTH SCIENCES     |
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|                                |L/SNT3 - Professioni sanitarie    |
|Classe                          |tecniche                          |
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|                                |Tecniche di laboratorio biomedico |
|                                |(abilitante alla professione      |
|                                |sanitaria di Tecnico di           |
|Nome del corso in italiano      |laboratorio biomedico)            |
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|Nome del corso in inglese       |Biomedical Laboratory techniques  |
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|Lingua in cui si tiene il corso |italiano, inglese                 |
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  Obiettivi formativi qualificanti della classe:  L/SNT1  Professioni
sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 
    I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6,  comma  3  del
    decreto  legislativo  30  dicembre  1992,  n.  502  e  successive
    modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge  26  febbraio
    1999, n.42 e ai sensi della legge 10 agosto 2000,  n.  251,  sono
    professionisti sanitari il  cui  campo  proprio  di  attivita'  e
    responsabilita'  e'  determinato  dai   contenuti   dei   decreti
    ministeriali  istituivi  dei  profili   professionali   e   degli
    ordinamenti didattici dei  rispettivi  corsi  universitari  e  di
    formazione post base nonche' degli specifici codici deontologici. 
    I laureati nella classe  delle  professioni  sanitarie  dell'area
    tecnico-diagnostica e  dell'area  tecnicoassistenziale  svolgono,
    con titolarita' e autonomia professionale, le procedure  tecniche
    necessarie 
    alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali  biologici
    o  sulla  persona,  ovvero  attivita'  tecnico-assistenziale,  in
    attuazione  di  quanto  previsto  nei   regolamenti   concernenti
    l'individuazione   delle   figure   e   dei   relativi    profili
    professionali definiti con decreto del Ministro della sanita'. 
    I laureati nella classe sono dotati di  un'adeguata  preparazione
    nelle discipline di base, tale da  consentire  loro  la  migliore
    comprensione dei piu' rilevanti elementi che sono alla  base  dei
    processi patologici che si sviluppano in eta' evolutiva, adulta e
    geriatrica,  sui  quali   si   focalizza   il   loro   intervento
    diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare  almeno  una  lingua
    dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito  specifico  di
    competenza e per lo scambio di informazioni generali. 
    Le  strutture   didattiche   devono   individuare   e   costruire
    altrettanti percorsi  formativi  atti  alla  realizzazione  delle
    diverse figure di laureati funzionali  ai  profili  professionali
    individuati dai decreti del Ministero della sanita'. 
    Le  strutture  didattiche  individuano  a  tal   fine,   mediante
    l'opportuna selezione degli ambiti 
    disciplinari  delle  attivita'  formative  caratterizzanti,   con
    particolare   riguardo   ai    settori    scientificodisciplinari
    professionalizzanti,  gli  specifici  percorsi  formativi   delle
    professioni sanitarie ricomprese nella classe. 
    In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti
    percorsi   formativi,   devono    raggiungere    le    competenze
    professionali di  seguito  indicate  e  specificate  riguardo  ai
    singoli profili identificati con provvedimenti  della  competente
    autorita'  ministeriale.  Il  raggiungimento   delle   competenze
    professionali  si  attua  attraverso  una  formazione  teorica  e
    pratica  che   includa   anche   l'acquisizione   di   competenze
    comportamentali e che venga conseguita  nel  contesto  lavorativo
    specifico di ogni profilo, cosi' da  garantire,  al  termine  del
    percorso formativo, la piena padronanza di  tutte  le  necessarie
    competenze e la loro  immediata  spendibilita'  nell'ambiente  di
    lavoro. 
    Particolare rilievo, come parte integrante e  qualificante  della
    formazione professionale, riveste l'attivita' formativa pratica e
    di  tirocinio  clinico,  svolta  con  almeno  60   CFU   con   la
    supervisione e la guida  di  tutori  professionali  appositamente
    assegnati, coordinata da un docente appartenente al piu'  elevato
    livello  formativo  previsto  per   ciascun   specifico   profilo
    professionale e corrispondente  alle  norme  definite  a  livello
    europeo ove esistenti. 
    I laureati  della  classe,  in  funzione  dei  suddetti  percorsi
    formativi,  devono  raggiungere  le  competenze  previste   dagli
    specifici profili professionali di cui alle aree individuate  dal
    decreto del Ministero della sanita' in corso di  perfezionamento,
    citato nelle premesse. In particolare: Area tecnico-diagnostica 
    Nell'ambito   della    professione    sanitaria    del    tecnico
    audiometrista, i laureati sono operatori sanitari  cui  competono
    le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita'  14
    settembre  1994,   n.   667   e   successive   modificazioni   ed
    integrazioni;   ovvero   svolgono   la   loro   attivita'   nella
    prevenzione, valutazione e  riabilitazione  delle  patologie  del
    sistema uditivo e vestibolare, nel rispetto delle attribuzioni  e
    delle competenze diagnostico-terapeutiche del medico. L'attivita'
    dei laureati in tecniche audiometriche e' volta all'esecuzione di
    tutte    le    prove    non    invasive,    psico-acustiche    ed
    elettrofisiologiche di valutazione e misura del sistema uditivo e
    vestibolare ed alla riabilitazione  dell'handicap  conseguente  a
    patologia dell'apparato uditivo e vestibolare. Essi  operano,  su
    prescrizione  del  medico,  mediante   atti   professionali   che
    implicano la piena responsabilita' e  la  conseguente  autonomia;
    collaborano  con  altre  figure  professionali  ai  programmi  di
    prevenzione  e  di  riabilitazione  delle  sordita'   utilizzando
    tecniche e metodologie strumentali e protesiche; svolgono la loro
    attivita'  professionale  in  strutture  sanitarie,  pubbliche  o
    private, in regime di dipendenza o libero-professionale. 
    Nell'ambito  della   professione   sanitaria   del   tecnico   di
    laboratorio biomedico, i laureati  sono  operatori  sanitari  cui
    competono le  attribuzioni  previste  dal  D.M.  Ministero  della
    sanita' 26 settembre 1994, n. 745 e successive  modificazioni  ed
    integrazioni;  ovvero  sono  responsabili  degli  atti  di   loro
    competenza, svolgono attivita' di laboratorio  di  analisi  e  di
    ricerca relative ad analisi biomediche e  biotecnologiche  ed  in
    particolare di biochimica,  di  microbiologia,  parassitologia  e
    virologia, di farmacotossicologia, di immunologia,  di  patologia
    clinica, di  ematologia,  di  citologia  e  di  istopatologia.  I
    laureati  in  tecniche  diagnostiche  di  laboratorio   biomedico
    svolgono con autonomia tecnico professionale le loro  prestazioni
    lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di
    laboratorio preposto alle diverse  responsabilita'  operative  di
    appartenenza; sono responsabili, nelle strutture di  laboratorio,
    del corretto adempimento delle procedure analitiche  e  del  loro
    operato, nell'ambito delle  loro  funzioni  in  applicazione  dei
    protocolli  di  lavoro  definiti  dai   dirigenti   responsabili;
    verificano  la  corrispondenza  delle  prestazioni  erogate  agli
    indicatori e 
    standard   predefiniti   dal   responsabile   della    struttura;
    controllano  e  verificano  il   corretto   funzionamento   delle
    apparecchiature   utilizzate,   provvedono   alla    manutenzione
    ordinaria   ed   alla   eventuale   eliminazione    di    piccoli
    inconvenienti; partecipano alla programmazione  e  organizzazione
    del lavoro nell'ambito della struttura in cui  operano;  svolgono
    la  loro  attivita'  in  strutture  di  laboratorio  pubbliche  e
    private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di
    dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione
    del   personale   di   supporto   e    concorrono    direttamente
    all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale  e  alla
    ricerca. 
    I laureati in tecniche di laboratorio  biomedico  devono  inoltre
    acquisire conoscenze e capacita' nel settore di  attivita'  degli
    istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie. 
    Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di  radiologia
    medica, per immagini e radioterapia, i  laureati  sono  operatori
    sanitari cui competono le  attribuzioni  previste  dal  D.M.  del
    Ministero della sanita' 26 settembre 1994, n.  746  e  successive
    modificazioni ed integrazioni;  ovvero  sono  responsabili  degli
    atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare  indagini
    e  prestazioni  radiologiche,  nel  rispetto   delle   norme   di
    radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche
    sono abilitati a svolgere, in conformita' a quanto disposto dalla
    legge  31  gennaio  1983,  n.  25,  in   via   autonoma,   o   in
    collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica
    tutti  gli  interventi  che  richiedono  l'uso  di  sorgenti   di
    radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali,  di  energie
    termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica  nucleare  nonche'
    gli interventi  per  la  protezionistica  fisica  o  dosimetrica;
    partecipano  alla  programmazione  e  organizzazione  del  lavoro
    nell'ambito della struttura in cui  operano  nel  rispetto  delle
    loro   competenze;   gestiscono   l'erogazione   di   prestazioni
    polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta  con  il
    medico radiodiagnosta, con il  medico  nucleare,  con  il  medico
    radioterapista e con  il  fisico  sanitario,  secondo  protocolli
    diagnostici   e   terapeutici   preventivamente   definiti    dal
    responsabile della struttura; sono  responsabili  degli  atti  di
    loro  competenza,  in  particolare   controllando   il   corretto
    funzionamento delle apparecchiature  loro  affidate,  provvedendo
    alleliminazione di inconvenienti di modesta  entita'  e  attuando
    programmi di verifica  e  controllo  a  garanzia  della  qualita'
    secondo indicatori  e  standard  predefiniti;  svolgono  la  loro
    attivita' nelle  strutture  sanitarie  pubbliche  o  private,  in
    rapporto di dipendenza  o  libero  professionale;  contribuiscono
    alla  formazione  del  personale   di   supporto   e   concorrono
    direttamente   all'aggiornamento   relativo   al   loro   profilo
    professionale e alla ricerca. Nell'ambito della formazione  della
    predetta  figura   professionale,   le   universita'   assicurano
    un'adeguata formazione in materia di protezione dalle  radiazioni
    ionizzanti. 
    Nell'ambito  della   professione   sanitaria   del   tecnico   di
    neurofisiopatologia,  i  laureati  sono  operatori  sanitari  cui
    competono le attribuzioni previste dal D.M. del  Ministero  della
    sanita' 15 marzo 1995,  n.  183  e  successive  modificazioni  ed
    integrazioni; ovvero svolgono la loro attivita' nell'ambito della
    diagnosi  delle  patologie  del   sistema   nervoso,   applicando
    direttamente, su prescrizione medica, le  metodiche  diagnostiche
    specifiche    in    campo    neurologico    e     neurochirurgico
    (elettroencefalografia,    elettroneuromiografia,     poligrafia,
    potenziali  evocati,  ultrasuoni).  I  laureati  in  tecniche  di
    diagnostica  neurofisiopatologica  applicano  le  metodiche  piu'
    idonee  per  la  registrazione  dei  fenomeni  bioelettrici,  con
    diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature  ai  fini
    della    realizzazione    di    un    programma     di     lavoro
    diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto
    in stretta collaborazione con il medico  specialista;  gestiscono
    compiutamente il lavoro di raccolta  e  di  ottimizzazione  delle
    varie metodiche diagnostiche, sulle quali,  su  richiesta  devono
    redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto  tecnico;  hanno
    dirette responsabilita' nell'applicazione e nel risultato  finale
    della  metodica  diagnostica  utilizzata;   impiegano   metodiche
    diagnostico-strumentali   per    l'accertamento    dell'attivita'
    elettrocerebrale ai fini clinici  e/o  medico-legali;  provvedono
    alla  predisposizione  e  controllo  della  strumentazione  delle
    apparecchiature in dotazione; esercitano  la  loro  attivita'  in
    strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di  dipendenza
    o libero professionale. Area tecnico-assistenziale 
    Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico ortopedico, i
    laureati sono operatori sanitari cui  competono  le  attribuzioni
    previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre  1994,
    n.  665  e  successive  modificazioni  ed  integrazioni;   ovvero
    operano,  su  prescrizione  medica  e  successivo  collaudo,   la
    costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi,
    ortesi  e  di  ausili  sostitutivi,  correttivi  e  di   sostegno
    dell'apparato locomotore, di natura funzionale  ed  estetica,  di
    tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista
    corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di
    misure e modelli. I laureati in tecniche ortopediche, nell'ambito
    delle loro  competenze,  addestrano  il  disabile  all'uso  delle
    protesi e delle ortesi applicate; svolgono, in collaborazione con
    il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e
    la  riparazione  delle  protesi   e   delle   ortesi   applicate;
    collaborano  con  altre  figure  professionali   al   trattamento
    multidisciplinare previsto  nel  piano  di  riabilitazione;  sono
    responsabili dell'organizzazione, pianificazione e qualita' degli
    atti  professionali  svolti  nell'ambito  delle  loro   mansioni;
    svolgono la loro attivita' professionale in strutture  sanitarie,
    pubbliche   o   private,    in    regime    di    dipendenza    o
    libero-professionale. 
    Nell'ambito   della    professione    sanitaria    del    tecnico
    audioprotesista, i laureati sono operatori sanitari cui competono
    le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanita'  14
    settembre  1994,   n.   668   e   successive   modificazioni   ed
    integrazioni; ovvero svolgono la loro attivita' nella  fornitura,
    adattamento e controllo dei presidi protesici per la  prevenzione
    e correzione dei deficit uditivi;  operano  su  prescrizione  del
    medico  mediante  atti  professionali  che  implicano  la   piena
    responsabilita'  e  la  conseguente  autonomia.  L'attivita'  del
    laureati  in   audioprotesi   e'   volta   all'applicazione   dei
    presidiprotesici mediante il rilievo dell'impronta  del  condotto
    uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o
    di altri sistemi di accoppiamento acustico e la  somministrazione
    di prove di valutazione protesica.  Essi  collaborano  con  altre
    figure  professionali  ai   programmi   di   prevenzione   e   di
    riabilitazione delle sordita' mediante la  fornitura  di  presidi
    protesici  e  l'addestramento  al  loro  uso;  svolgono  la  loro
    attivita'  professionale  in  strutture  sanitarie,  pubbliche  o
    private, in regime di dipendenza o libero-professionale. 
    Nell'ambito  della  professione  sanitaria  del   tecnico   della
    fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i
    laureati sono operatori sanitari cui  competono  le  attribuzioni
    previste dal D.M. del Ministero della sanita' 27 luglio 1998,  n.
    316 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero provvedono
    alla conduzione e  manutenzione  delle  apparecchiature  relative
    alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle  tecniche  di
    emodinamica. Le  loro  mansioni  sono  esclusivamente  di  natura
    tecnica; coadiuvano il personale  medico  negli  ambienti  idonei
    fornendo  indicazioni  essenziali  o  conducendo,  sempre   sotto
    indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla  diagnostica
    emodinamica  o  vicariati  le  funzioni   cardiocircolatorie.   I
    laureati in tecnica  della  fisiopatologia  cardiocircolatoria  e
    perfusione cardiovascolare  pianificano,  gestiscono  e  valutano
    quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature
    di cui sono responsabili; garantiscono la  corretta  applicazione
    delle tecniche di supporto richieste; svolgono la loro attivita' 
    professionale in strutture sanitarie,  pubbliche  o  private,  in
    regime di dipendenza o liberoprofessionale;  contribuiscono  alla
    formazione del personale di supporto  e  concorrono  direttamente
    all'aggiornamento  relativo  al  profilo  professionale  e   alla
    ricerca nelle  materie  di  loro  competenza.  Nell'ambito  della
    professione sanitaria dell'igienista dentale, i laureati sono gli
    operatori sanitari 
    cui competono le attribuzioni previste  dal  D.M.  del  Ministero
    della sanita' 15 marzo 1999, n. 137 e successive modificazioni ed
    integrazioni; ovvero svolgono, su indicazione degli odontoiatri e
    dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria,
    compiti relativi alla prevenzione delle affezioni  orodentali.  I
    laureati in  igiene  dentale  svolgono  attivita'  di  educazione
    sanitaria  dentale  e  partecipano  a  progetti  di   prevenzione
    primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico;  collaborano
    alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e si
    occupano della raccolta di  dati  tecnico-statistici;  provvedono
    all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle radici  nonche'
    all'applicazione topica dei vari mezzi  profilattici;  provvedono
    all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale  e  sull'uso
    dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare  placca  batterica  e
    patina  dentale  motivando  l'esigenza  dei   controlli   clinici
    periodici; indicano le norme  di  un'alimentazione  razionale  ai
    fini  della  tutela  della  salute  dentale;  svolgono  la   loro
    attivita'  professionale  in  strutture  sanitarie,  pubbliche  o
    private,  in  regime  di  dipendenza  o  liberoprofessionale,  su
    indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi  legittimati
    all'esercizio dell'odontoiatria. 
 
    Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i  laureati
    sono operatori sanitari cui competono  le  attribuzioni  previste
    dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 744  e
    successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono  competenti
    per tutte le attivita'  finalizzate  alla  corretta  applicazione
    dell'alimentazione e della nutrizione ivi  compresi  gli  aspetti
    educativi e  di  collaborazione  all'attuazione  delle  politiche
    alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I  laureati  in
    dietistica  organizzano  e  coordinano  le  attivita'  specifiche
    relative  all'alimentazione  in  generale  e  alla  dietetica  in
    particolare; collaborano con  gli  organi  preposti  alla  tutela
    dell'aspetto igienico sanitario del  servizio  di  alimentazione;
    elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico  e
    ne  controllano   l'accettabilita'   da   parte   del   paziente;
    collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei
    disturbi del comportamento alimentare; studiano ed  elaborano  la
    composizione di razioni alimentari atte a  soddisfare  i  bisogni
    nutrizionali   di   gruppi   di   popolazione    e    pianificano
    l'organizzazione dei servizi di  alimentazione  di  comunita'  di
    sani e di malati; svolgono  attivita'  didattico-educativa  e  di
    informazione  finalizzate  alla   diffusione   di   principi   di
    alimentazione corretta, tale  da  consentire  il  recupero  e  il
    mantenimento  di  un  buono  stato  di  salute  del  singolo,  di
    collettivita' e  di  gruppi  di  popolazione;  svolgono  la  loro
    attivita'  professionale  in  strutture  sanitarie,  pubbliche  o
    private, in regime di dipendenza o libero-professionale. 
    Negli ordinamenti didattici delle classi di  laurea  deve  essere
    prevista l'attivita'  didattica  in  materia  di  radioprotezione
    secondo  i  contenuti  di  cui  all'allegato   IV   del   decreto
    legislativo 26 maggio 2000, n. 187. 
    Negli ordinamenti didattici devono essere previste  le  attivita'
    formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a,c,d,e  del  D.M.
    22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di:
    6 a scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la  lingua
    inglese; 6 per le altre attivita' quali l'informatica,  attivita'
    seminariali, ecc.  e  3  per  i  laboratori  professionali  dello
    specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono  riservati  per  il
    tirocinio formativo nello specifico profilo professionale. 
 
  Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a
livello locale della produzione, servizi, professioni 
    Il giorno 23 maggio  2017  alle  ore  16:00  presso  la  sede  di
    Co.Si.P.S. Via di Grottarossa, 55 a Roma si e' tenuto un incontro
    tra l'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto  Salute,
    Ente  Promotore  della  SCIUHS  (Saint   Camillus   International
    University of Health Sciences) e il Coordinatore del  CIMO-COSIPS
    (Coordinamento  Sindacale   Professionisti   della   Sanita')   e
    Tesoriere dell'Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi  e
    degli Odontoiatri. 
    L'incontro  si  e'  svolto  nel  contesto  del   D.M.   270/2004.
    L'Amministratore Delegato della  Fondazione  Progetto  Salute  ha
    illustrato  ampiamente  il   progetto   della   Saint   Camillus,
    attraverso  i  suoi  ordinamenti  didattici  che  prevedono   una
    pluralita'  di  Corsi  di  Laurea   relativi   alle   professioni
    sanitarie. 
    L'interlocutore ha, peraltro,  una  competenza  specifica  affine
    alla  mission  della  Saint  Camillus,  in  Medicina   Tropicale.
    L'interlocutore ha evidenziato che gli studenti internazionali ad
    oggi presenti in Italia hanno difficolta' in virtu' del fatto che
    non dispongono di una Universita' come la Saint Camillus  che  ha
    il proposito di rivolgersi specificamente a loro. 
    Il Tesoriere e Coordinatore ha  manifestato  pieno  apprezzamento
    per   il   progetto   illustrato   nella    consapevolezza    che
    dall'integrazione tra  l'eccellenza  scientifica  italiana  e  la
    domanda di formazione dei giovani dei Paesi  del  Sud  del  Mondo
    maturera' un progetto di cui l'Italia della sanita' potra' essere
    orgogliosa. 
    Si e' detto altresi' sicuro che saranno  amplissimi  gli  sbocchi
    professionali di giovani che potranno operare  nella  sanita'  di
    Paesi  che  perdurano  nel  mostrare   gravissime   carenze.   In
    conclusione ci si propone di incontrarsi con cadenza annuale dopo
    l'avvio delle attivita'  dell'Universita'  al  fine  di  lavorare
    congiuntamente    per    l'implementazione    dell'Ateneo.     La
    collaborazione dei Medici-Chirurghi di Roma e  del  Coordinamento
    Sindacale Professionisti della Sanita' potra' avvenire attraverso
    un contributo di idee  e  proposte  anche  per  meglio  integrare
    l'iniziativa con il tessuto socio-professionale locale. 
 
    Il giorno 24 maggio 2017 alle ore 13:00  presso  la  ASL  ROMA  1
    -U.O.S.D. Medicina Sport di Roma a Piazza San Zaccaria Papa, 1 si
    e'  tenuto  un  incontro  tra  l'Amministratore  Delegato   della
    Fondazione Progetto Salute, Ente Promotore  della  SCIUHS  (Saint
    Camillus  International  University  of  Health  Sciences)  e  il
    Consigliere dell'Associazione Medico  Sportiva  di  Roma  -  FMSI
    CONI. 
    L'Ente Promotore dell'Universita' ha ritenuto utile incontrare la
    piu'  autorevole  organizzazione   rappresentativa   dei   Medici
    Sportivi di  Roma  poiche'  lo  sport  e'  ritenuto  un  elemento
    qualificante della possibilita' di interpretare i  profili  della
    sanita' in chiave positiva soprattutto per i Paesi  del  Sud  del
    Mondo. Si ritiene, infatti,  che  la  sanita'  non  debba  essere
    vissuta solo in termini di "cura", ma  anche  ed  auspicabilmente
    ancora piu' spesso per monitorare la qualita' della vita, di  cui
    lo sport rappresenta  probabilmente  uno  degli  indicatori  piu'
    evidenti e positivi. Molti Paesi cui la Saint Camillus University
    si  rivolge  (si  pensi   a   Kenya,   Etiopia,   Somalia)   sono
    paradossalmente affetti da gravissime emergenze sanitarie e  allo
    stesso  tempo  da  essi  provengono  i  migliori  sportivi  delle
    discipline olimpiche piu' nobili, a partire dalla maratona. 
    In questo  contesto,  con  un  occhio  prospettico  rivolto  agli
    operatori sanitari della Saint  Camillus  che  lavoreranno  nelle
    aree citate e che si misureranno con quei paradossi, si e' svolto
    l'incontro alla luce di quanto stabilito dal D.M.  270/2004  art.
    11, comma 4. L'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto
    Salute ha illustrato ampiamente il Progetto della Saint Camillus,
    attraverso il suo Regolamento generale di Ateneo e  i  suoi  vari
    Ordinamenti didattici che prevedono una pluralita'  di  Corsi  di
    Laurea relativi alle professioni sanitarie. 
    Il Consigliere dell'Associazione Medico Sportiva di Roma  -  FMSI
    CONI ha mostrato totale adesione non solo nei confronti dell'idea
    progettuale, ma ha valutato estremamente positiva l'iniziativa in
    termini sia di figure professionali che saranno formate,  sia  di
    conseguenti sbocchi professionali. 
    Nel valutare, peraltro, una ipotesi di futura collaborazione  tra
    l'Associazione e l'Universita'  vengono  immaginate  fin  da  ora
    talune tipologie di seminari extracurriculari e  altre  forme  di
    coinvolgimenti da prospettare agli studenti della Saint  Camillus
    nelle attivita' scientifiche dell'Associazione. 
    In definitiva il Consigliere ha manifestato grande  apprezzamento
    per il progetto della SCIUHS  che  attraverso  i  suoi  Corsi  di
    Laurea   potra'   svolgere   una   funzione   di   valorizzazione
    internazionale dell'eccellenza scientifica italiana. 
    L'incontro si e' concluso con la condivisione di  una  agenda  di
    massima che prevedra' incontri  annuali  che  potranno  decorrere
    dall'effettiva istituzione dell'Universita' di cui il Consigliere
    auspica la pronta formalizzazione. 
    L'Associazione  Medico  Sportiva  di  Roma  -  FMSI  CONI  potra'
    contribuire allo  sviluppo  dell'Universita'  attraverso  idee  e
    suggerimenti, sia sul piano  scientifico,  sia  sul  piano  delle
    informazioni che potranno essere trasferite in merito al connubio
    sport-sanita', che sempre piu' nel mondo sta emergendo con forza,
    quale indice di maturita' dell'approccio  ad  una  nuova  e  piu'
    moderna concezione della salute. 
 
    Il  giorno  24  maggio  2017  alle  ore  15:30  presso  la   sede
    dell'Ordine  dei  Medici  Chirurghi  e  degli  Odontoiatri  della
    Provincia di Roma, in via G. B. De  Rossi,  9  si  e'  tenuto  un
    incontro tra l'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto
    Salute, Ente Promotore della SCIUHS (Saint Camillus International
    University of Health Sciences) e il Consigliere dell'Ordine e  di
    Proboviro della SIMFER (Societa' Italiana di  Medicina  Fisica  e
    Riabilitativa),  gia'  Professore  Universitario  di   ruolo   di
    Medicina  Fisica  e  Riabilitativa.  L'incontro  si  colloca  nel
    contesto del D.M. 270/2004. 
    L'Amministratore Delegato della  Fondazione  Progetto  Salute  ha
    illustrato  ampiamente  il   Progetto   della   Saint   Camillus,
    attraverso  i  suoi  ordinamenti  didattici  che  prevedono   una
    pluralita'  di  Corsi  di  Laurea   relativi   alle   professioni
    sanitarie. 
    Il Consigliere  dell'Ordine  e  di  Proboviro  della  SIMFER  ha,
    peraltro, una  esperienza  specifica  che  gli  deriva  dall'aver
    partecipato a programmi sanitari di cooperazione allo sviluppo in
    Somalia e nello Yemen del Nord.  L'interlocutore  ha  evidenziato
    come se da una parte la carenza nei Paesi in Via di  Sviluppo  di
    operatori sanitari (quali quelli indicati  nei  Corsi  di  laurea
    della  SCIUHS)  e'  sicuramente  una  emergenza  gravissima,   e'
    altrettanto vero che  anche  nei  Paesi  Occidentali  (a  partire
    dall'Italia)  tra  non  molto  si   registreranno   vuoti   nella
    professione  medica  (in  prima  battuta),  ma  anche  per  altri
    operatori sanitari a partire dai fisioterapisti. E' stato inoltre
    messo in evidenza come la SCIUHS  possa  svolgere  in  futuro  un
    ruolo importante  attraverso  i  suoi  laureati  extra-comunitari
    nella gestione dei punti di ingresso in Italia dei  migranti  del
    Mediterraneo.  Infatti,   essi   potrebbero   relazionarsi   piu'
    facilmente con i pazienti, superando  il  problema  della  lingua
    molto piu' 
    agevolmente di quanto accada  oggi,  essendo  le  difficolta'  di
    comunicazione uno dei piu' gravi handicap nel primo approccio con
    le migliaia di migranti appena sbarcati.  Il  Consigliere  si  e'
    inoltre  detto  convinto  che  la  tradizione  nella   formazione
    sanitaria  dell'accademia  italiana  (nel  cui  solco  la  SCIUHS
    certamente si  inscrivera')  ben  potra'  formare  gli  operatori
    previsti dagli Ordinamenti didattici in grado  di  affrontare  le
    esigenze che saranno  poste  loro  anche  nei  Paesi  in  Via  di
    Sviluppo,  pure  alla  luce  delle  peculiarita'   previste   nei
    programmi che, ove possibile,  anche  a  livello  della  Ricerca,
    tratteranno le grandi patologie del Sud del Mondo. 
    Le   risultanze   della   consultazione   confermano   ampiamente
    l'impianto progettuale della SCIUHS declinata  negli  Ordinamenti
    didattici che prevedono Corsi di laurea per le principali  figure
    di operatori sanitari. 
    In conclusione si manifesta l'intenzione di stabilire (a  seguito
    dell'istituzione dell'Universita') un calendario che  preveda  un
    incontro all'anno per contribuire allo sviluppo  dell'Universita'
    con apporti di idee e suggerimenti da implementare nei  programmi
    in fase attuativa. Si  manifesta,  infine,  la  disponibilita'  a
    lavorare (a seguito dell'istituzione  del  nuovo  Ateneo)  ad  un
    Protocollo  di  Intesa  che  sottolinei   il   grande   interesse
    dell'Ordine  dei  Medici  nei  confronti  della  Saint   Camillus
    University. 
 
  Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento 
    In data 28 febbraio 2013 il Comitato Regionale  di  Coordinamento
    si riuniva a Roma e al Punto 7 cosi' esprimeva  il  parere  sulla
    Saint Camillus University: 
    Il Presidente comunica che in data  14  gennaio  u.s.,  ha  avuto
    luogo la riunione della commissione ad hoc  formata  dai  Rettori
    Dalla Torre, Frati, Lauro e dallo studente Messano, istituita per
    approfondire la questione relativa  al  progetto  di  istituzione
    della Saint Camillus International University of Health Sciences. 
    Comunica inoltre di aver provveduto ad inviare al MIUR il verbale
    della riunione in oggetto ed il parere di generale  apprezzamento
    che ne e' risultato, per il necessario giudizio di competenza del
    Ministero sulle questioni di carattere normativo. 
    Il Comitato all'unanimita' prende atto del  lavoro  svolto  della
    Commissione e assume come proprio il parere da esso espresso. 
 
  Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del  percorso
formativo 
    Al termine del  percorso  formativo,  gli  studenti  devono  aver
    acquisito conoscenze, abilita' e attitudini tali da soddisfare le
    attese dei servizi diagnostici di laboratorio.o Lo studente  deve
    dimostrare di essere in grado di: 
    -Gestire e verificare l'idoneita' del materiale  biologico  e  la
    conformita' della  richiesta;  individuare  non  conformita'  del
    campione biologico ed  avviare  le  relative  azioni  correttive;
    predisporre il campione al processo analitico; 
    -Utilizzare i sistemi  informatici  dei  servizi  per  gestire  i
    flussi analitici; 
    Attuare la validazione tecnica dei risultati; 
    -Collaborare nella gestione e nel  miglioramento  continuo  della
    qualita' delle prestazioni; 
    -Gestire e verificare l'idoneita' del materiale  biologico  e  la
    conformita' della richiesta; 
    individuare non conformita' del campione biologico ed avviare  le
    relative azioni correttive;predisporre il  campione  al  processo
    analitico; 
 
    ·	gestire il campionamento e la verifica del materiale biologico,
    il   controllo   delle   conformita'   della   richiesta   e   la
    predisposizione del campione allo stadio successivo; 
    ·	pianificare e  mettere  in  atto  la  fase  analitica  mediante
    l'utilizzo di metodi e tecnologie appropriate nel rispetto  delle
    raccomandazioni  e  dei  requisiti  di  qualita'   adottati   dal
    laboratorio; 
    ·	valutare e documentare in  modo  critico  l'attendibilita'  dei
    risultati dei test e delle analisi in conformita' ai  sistemi  di
    qualita' del laboratorio  e  in  considerazione  dello  stato  di
    salute e di cura dei pazienti;· gestire il  processo  diagnostico
    in conformita' del sistema  qualita'  e  partecipare  attivamente
    allo sviluppo dei sistemi per il controllo  della  validita'  dei
    test e delle analisi di laboratorio; 
    ·	gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro  e  collaborare  alla
    valutazione dei rischi  e  all'implementazione  delle  misure  di
    prevenzione e protezione; 
    ·	condurre autonomamente indagini in  banche  dati  e  motori  di
    ricerca per acquisire e valutare in modo critico nuova conoscenza
    inerente alle diverse tecnologie di  laboratorio,  ed  utilizzare
    queste informazioni per contribuire allo  sviluppo  di  metodi  e
    all'implementazione di test ed analisi; 
    ·	essere responsabile e professionista, comprendendo  i  problemi
    etici e deontologici in relazione agli utenti e in rapporto  alla
    collaborazione interdisciplinare con altri  professionisti  della
    salute; 
    PERCORSO 
    1° ANNO ·  Finalizzato  a  fornire  le  conoscenze  biomediche  e
    igienico preventive, i principi  della  disciplina  professionale
    quali requisiti per affrontare la prima esperienza di  tirocinio,
    diretta   all'acquisizione   delle   competenze   di    base    e
    all'orientamento dello  studente  agli  ambiti  professionali  di
    riferimento  relativi  ai  laboratori  di  Anatomia,   Biochimica
    clinica, e di Microbiologia. 
    2°  ANNO·  Rivolto  all'approfondimento   delle   conoscenze   di
    Patologia   generale,   Patologia   clinica,    Farmacologia    e
    Farmacotossicologia  nonche'  competenze  professionali  relative
    agli   ambiti   dei   laboratori    di    Anatomia    patologica,
    Immunoematologia,  Microbiologia  clinica,  Microbiologia   degli
    alimenti e Tossicologia.· 
    3°  ANNO·  Indirizzato  all'approfondimento   specialistico   con
    particolare    riferimento    alla    Biologia    molecolare    e
    all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio
    professionale, la capacita' di lavorare in  team  e  in  contesti
    organizzativi  complessi,  nonche'  le  metodologie  di   ricerca
    scientifica anche a supporto dell' elaborato finale.· 
 
  Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite  i  Descrittori
europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) 
  Conoscenza   e   capacita'   di   comprensione    (knowledge    and
understanding) 
    I  laureati  in  Tecniche  di   laboratorio   biomedico   avranno
    acquisito: le basi scientifiche e la preparazione teorico-pratica
    necessarie per essere abilitati all'esercizio  della  professione
    di Tecnico sanitario di laboratorio biomedico; la  metodologia  e
    cultura necessarie per la pratica della formazione permanente; un
    livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa tale
    da garantire la padronanza di tutte le necessarie competenze e la
    loro immediata spendibilita' nell'ambiente di lavoro. Particolare
    attenzione  sara'   prestata   alle   condizioni   di   attivita'
    professionali anche con strumenti meno complessi, considerata  la
    peculiarita' delle aree nelle quali si troveranno non di  rado  a
    fornire la propria opera, caratterizzate da  numerose  emergenze,
    anche belliche, con scarsa densita' di personale sanitario  e  di
    materiali in linea con gli standard occidentali piu' avanzati. 
    Questi risultati saranno conseguiti con la frequenza obbligatoria
    a lezioni, attivita' seminariali, esercitazioni, tirocini e corsi
    opzionali. 
    La  valutazione  di  tali  conoscenze  e   delle   capacita'   di
    comprensione sara' attuata attraverso esami, verifiche in itinere
    e prove di idoneita' sia per gli insegnamenti teorici che  per  i
    tirocini, oltre che per la prova finale. 
 
  Capacita'  di  applicare  conoscenza   e   comprensione   (applying
knowledge and understanding) 
    I laureati in Tecniche di laboratorio biomedico saranno in  grado
    di: scegliere e utilizzare le metodologie e la strumentazione  di
    laboratorio per l'acquisizione di dati  clinici  e  sperimentali;
    provvedere alla  loro  analisi,  validazione  e  interpretazione;
    discutere  i   risultati   ottenuti,   proporre   soluzioni   per
    l'ottimizzazione delle metodologie  e  documentare  le  procedure
    impiegate; svolgere le attivita' nel pieno rispetto  delle  norme
    di sicurezza per  l'uso  di  sostanze,  apparecchi  e  procedure.
    Strumenti fondamentali per il raggiungimento  di  tali  obiettivi
    saranno   tirocinio,   attivita'    di    laboratorio,    ricerca
    bibliografica e utilizzo di testi. 
    La valutazione di queste  abilita'  avverra'  con  verifiche  del
    tirocinio, esami e prova finale. 
 
  Autonomia di giudizio (making judgements) 
    Descrittore di Dublino 3 - making judgements 
    L'autonomia  di  giudizio  dei  laureati  si  esprimera'  con  la
    capacita' di valutare autonomamente  le  criticita'  legate  alle
    analisi chimico cliniche e sperimentali  svolte  e  di  scegliere
    metodologie, strategie e apparecchiature ottimali per i risultati
    attesi, anche grazie alla revisione  critica  delle  informazioni
    reperite con ricerche bibliografiche. 
    La maturazione di tali  capacita'  avverra'  e  sara'  verificata
    durante  i  tirocini,   nei   quali   l'incontro   con   persone,
    professionalita', strutture e metodologie diverse facilitera'  lo
    sviluppo  di  un  pensiero  critico  autonomo.  Uguale  rilevanza
    assumeranno   la   partecipazione   attiva   alle   lezioni,   la
    preparazione degli esami e della prova finale, ulteriori  momenti
    di maturazione e di verifica. 
 
  Abilita' comunicative (communication skills) 
    Descrittore di Dublino 4 - communication skills 
    I laureati  saranno  capaci  di  comunicare  idee,  informazioni,
    problemi e soluzioni di tipo scientifico in forma orale o scritta
    nel contesto professionale. Saranno in grado di interagire con le
    altre persone per  condurre  attivita'  di  equipe,  di  redigere
    relazioni  e  presentazioni  anche   con   l'ausilio   di   mezzi
    multimediali, di contribuire alla formazione e  all'aggiornamento
    di altro personale. Queste  abilita'  saranno  sviluppate  grazie
    alla  frequenza  di   una   pluralita'   di   laboratori,   nella
    preparazione degli esami tra  cui,  in  particolare,  quello  del
    corso di scienze umane.  Tutte  le  abilita'  saranno  supportate
    dalle  conoscenze  di  tipo  informatico  acquisite   nei   corsi
    specifici. La verifica  avverra'  tramite  gli  esami,  anche  di
    tirocinio, e la prova finale. 
 
  Capacita' di apprendimento (learning skills) 
    Descrittore di Dublino 5 - learning skills 
    I laureati  acquisiranno  le  capacita'  di  apprendimento  e  le
    competenze tali da consentire il proseguimento  degli  studi  sia
    nei corsi di laurea specialistica, che in corsi di  aggiornamento
    e approfondimento, con un alto grado  di  autonomia.  Saranno  in
    grado di  aggiornare  in  modo  autonomo  le  proprie  competenze
    rispetto alle innovazioni tecnologiche e scientifiche nell'ottica
    dell'attivita' lavorativa. 
    Questa  capacita'  saranno  sviluppate  e   verificate   con   la
    preparazione degli esami, con la  frequenza  del  tirocinio,  nel
    quale viene coniugata la teoria con la  pratica  di  laboratorio,
    con l'uso critico della bibliografia anche  per  la  preparazione
    della prova finale. 
 
  Conoscenze richieste per l'accesso 
  (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) 
    Per essere ammessi  ai  Corsi  di  Laurea  occorrera'  essere  in
    possesso del diploma di scuola media superiore o di titolo estero
    equipollente, riconosciuto idoneo  dalla  normativa  vigente,  ed
    aver superato le selezioni per l'ingresso. Il numero  programmato
    di accessi al primo anno di corso  e'  definito  ai  sensi  della
    Legge 264 del 2.11.1999. 
    I titoli di studio esteri sono validi se conseguiti  dopo  almeno
    12 anni di scolarita'. Nel caso  in  cui  il  sistema  scolastico
    locale preveda 11 anni o 10 anni  di  scolarita',  il  titolo  e'
    valido se integrato con uno  o  due  anni  di  Universita'  e  il
    superamento di tutti gli esami previsti per gli anni frequentati.
    Ulteriori indicazioni sui titoli stranieri validi  per  l'accesso
    all'Universita' sono contenute  nelle  disposizioni  ministeriali
    del 18 maggio 2011. La prova di ammissione, una volta  verificati
    i  requisiti  di  base,  si  articolera'  in   una   preselezione
    internazionale e in tre differenti prove: 
    -	Prova di preselezione presso le  sedi  estere  a  cura  di  una
    struttura specializzata 
    -	Una prova basata sull' International  Medical  Admissions  Test
    (IMAT) 
    -	Una  prova  scritta  a  svolgimento   libero   finalizzata   ad
    evidenziare le motivazioni alla base della scelta della SCIUHS 
    -	Un colloquio con una commissione  integrata  da  psicologi  per
    evidenziare  l'attitudine  al  lavoro  di  gruppo  in  situazioni
    complesse. 
    E' altresi' richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata
    preparazione iniziale secondo  quanto  previsto  dalle  normative
    vigenti relative all'accesso ai  corsi  a  numero  programmato  a
    livello nazionale. 
    Nel caso in cui la prova di  ammissione  venga  superata  con  un
    punteggio inferiore ad  un  prefissato  valore,  stabilito  dalla
    Struttura competente,  verranno  individuati  specifici  obblighi
    formativi aggiuntivi (debiti formativi) da soddisfare  nel  primo
    anno di corso. 
    L'obbligo formativo aggiuntivo sara' calcolato tenendo conto  del
    punteggio ottenuto dai candidati  nella  prova  d'ammissione.  In
    particolare, tale obbligo sara' definito sulla base dei risultati
    conseguiti  dai  candidati  che  risulteranno   vincitori   nella
    formulazione della graduatoria. Il criterio  che  definisce  tale
    carenza  e'  rappresentato  dal  15%  inferiore   dei   candidati
    collocati nelle ultime posizioni della graduatoria.  Tale  valore
    sara' preso come riferimento per  calcolare  l'obbligo  formativo
    aggiuntivo. 
    Lo studente dovra'  obbligatoriamente  frequentare  un  corso  di
    recupero organizzato dalla Struttura  competente  allo  scopo  di
    colmare le carenze formative iniziali evidenziate. 
    La mancata attestazione del recupero  del  debito  formativo  non
    consente allo studente l'iscrizione ad anni successivi al primo. 
    Le  strutture  didattiche  promuovono  sia  lo   svolgimento   di
    attivita'   formative   propedeutiche   alla    verifica    della
    preparazione iniziale degli studenti che accedono ai  corsi,  sia
    attivita' formative integrative organizzate al fine  di  favorire
    l'assolvimento  degli  obblighi  formativi  aggiuntivi,  operando
    anche in collaborazione con  istituti  di  istruzione  secondaria
    sulla base di apposite convenzioni. 
 
    Quadro A 3 Requisiti di ammissione Documenti/Esplicitazioni 
 
    Svolgimento della prova presso le  sedi  estere  a  cura  di  una
    struttura specializzata 
    Ad  ogni  candidato,  dopo  il,  riconoscimento  da  parte  della
    Commissione di Sorveglianza, verra' distribuito un foglio con  le
    istruzioni  fondamentali  sullo  svolgimento  delle   prove.   Il
    candidato, ricevuto dalla Commissione il materiale necessario per
    lo svolgimento della prova, dovra' seguire  le  istruzioni  della
    Commissione di Sorveglianza che indichera' esattamente: 
    le modalita' per assegnare le risposte, e cioe': 
    -	la risposta deve  essere  data  annerendo  (con  il  pennarello
    appositamente   fornito    dalla    Commissione)    la    casella
    corrispondente  alla  soluzione  prescelta.  Si  precisa  che  le
    risposte valide ai fini della valutazione sono unicamente quelle 
    riportate sulla scheda delle risposte; 
    -	annerire piu' di una casella equivale ad una risposta omessa; 
    per prendere appunti o fare calcoli e disegni il  candidato  puo'
    utilizzare unicamente gli spazi bianchi del questionario  e/o  il
    retro del foglio con  le  istruzioni.  Si  precisa  che  appunti,
    calcoli e disegni riportati negli spazi bianchi del  questionario
    e/o sul retro del foglio con le istruzioni  non  sono  in  nessun
    caso utilizzabili  per  la  validazione  o  l'integrazione  delle
    risposte riportate sulla scheda delle risposte; tali  questionari
    e fogli  istruzioni,  non  essendone  disposta  la  conservazione
    cartacea,  verranno  raccolti  separatamente  ed   immediatamente
    smaltiti; 
    lo scadere del tempo a disposizione per la prova (al segnale  del
    Presidente   i   candidati    dovranno    immediatamente,    pena
    l'annullamento della prova, sospendere ogni attivita' e sollevare
    il pennarello in modo da facilitarne il recupero da  parte  della
    Commissione di Sorveglianza);  le  modalita'  di  riconsegna  del
    materiale (si segnala in particolare che l'indebita 
    apposizione  di  segni  di  riconoscimento  sulla  scheda   delle
    risposte comporta 
    l'annullamento della prova); 
    le modalita' di uscita dall'aula per casi particolari  sotto.  la
    vigilanza della Commissione di Sorveglianza. 
    Ai candidati, durante le prove, non e'  permesso  comunicare  tra
    loro verbalmente o per iscritto, ovvero mettersi in relazione con
    altri, salvo che con i membri della Commissione di  Sorveglianza.
    I candidati non potranno, altresi', tenere con se' borse o zaini,
    libri o appunti, vocabolari, carta,  penna,  telefoni  cellulari,
    calcolatrici e altri  strumenti  elettronici;  chi  ne  fosse  in
    possesso dovra' depositarli in un luogo che verra' indicato dalla
    Commissione di Sorveglianza all'inizio della prova. Il  candidato
    che 
    venga trovato in possesso  dei  suddetti  oggetti  sara'  escluso
    dalla prova. · 
    La Commissione di Sorveglianza curera' il rispetto  delle  regole
    di svolgimento e adottera' eventuali provvedimenti nel  caso  non
    fossero osservate tali disposizioni. 
 
    International Medical Admissions Test (IMAT) 
    E	una prova  di  90  minuti  che  ha  per  oggetto  specifico  la
    selezione dei candidati ai corsi di medicina e  chirurgia  presso
    Universita' i cui candidati provengono  da  una  vasta  gamma  di
    contesti educativi. Ci si riferisce a corsi che  sono  tenuti  in
    inglese, aperti a studenti domestici e internazionali. In Italia,
    questo servizio di test di ammissione opera in collaborazione con
    il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita'  e  della  Ricerca
    (MIUR), per sviluppare e fornire la versione  in  lingua  inglese
    dei test di ammissione italiani gia' utilizzati per l'ingresso ai
    corsi tenuti in lingua italiana. 
    Il test non richiede studio supplementare da parte dei  candidati
    in quanto e' una prova di capacita' e conoscenze che gli studenti
    si prevede gia' posseggono. 
 
    In considerazione del fatto che i corsi si svolgono sia in lingua
    italiana sia in lingua inglese sara' richiesta  e  verificata  in
    ingresso una competenza almeno di livello B2 per almeno una delle
    due lingue. 
 
  Caratteristiche della prova finale 
  (DM 270/04, art 11, comma 3-d) 
    L'Esame finale del Corso di Laurea ha valore di  Esame  di  Stato
    abilitante all'esercizio della professione e si compone di: 
    b. Una prova pratica nel  corso  della  quale  lo  studente  deve
    dimostrare  di  aver   acquisito   le   conoscenze   e   abilita'
    teorico-pratiche  e  tecnico-operative  proprie  dello  specifico
    profilo professionale; 
    c. Redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. 
 
    Si svolge nei periodi e nei modi prescritti da  apposito  decreto
    del Ministero della Universita' e  della  Ricerca  Scientifica  e
    Tecnologica di concerto con il Ministero della Salute. 
 
    A  determinare  il  voto  di  laurea,  espresso  in  centodecimi,
    contribuiscono i seguenti parametri: 
    a)	la media dei voti conseguiti negli esami curriculari  espressa
    in centodecimi, 
    b)	i punti attribuiti dalla Commissione dell'esame finale in sede
    di discussione (massimo 5 punti), 
    c)	il punteggio conseguito nella prova pratica (massimo 6 punti). 
    La  lode  puo'  essere  attribuita  per  parere   unanime   della
    Commissione ai Candidati che conseguono il  punteggio  finale  di
    110/110. 
 
    I docenti relatori di tesi sono professori  di  prima  o  seconda
    fascia o ricercatori o professori a contratto. 
    Le attivita' formative per la preparazione della prova finale  si
    svolgeranno nelle strutture indicate  in  merito  alle  attivita'
    professionalizzanti. 
 
  Motivi dell'istituzione di piu' corsi nella classe 
    Il Corso di  Laurea  in  Tecniche  di  laboratorio  biomedico  e'
    abilitante alla professione sanitaria di Tecnico  di  laboratorio
    biomedico. Appartiene alla stessa classe (L/SNT3)  del  Corso  di
    laurea  in  Tecniche  di  radiologia  medica,  per   immagini   e
    radioterapia che, pero', abilita alla  professione  sanitaria  di
    Tecnico  di  radiologia  medica.   Appare   evidente   che,   pur
    appartenendo  alla  stessa  classe,  pertanto,  rispondono   alla
    finalita' di formate  figure  professionali  che  svolgono  ruoli
    profondamente diversi  nell'ambito  del  sistema  sanitario,  per
    quanto affini. 
    
+---------------------------------------------------------------+
|Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati  |
+---------------------------------------------------------------+
|Il corso prepara alle professioni di Tecnici sanitari di       |
|laboratorio biomedico ( Codice ISTAT 3.2.1.3.2)                |
+---------------------------------------------------------------+
|funzione in un contesto di lavoro:                             |
|Il laureato in Tecniche di laboratorio biomedico potra'        |
|svolgere i seguenti compiti: verificare il corretto            |
|funzionamento e l'efficienza delle strumentazioni biomediche   |
|e provvedere alla loro manutenzione, verificare la             |
|corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e     |
|standard predefiniti dal responsabile della struttura,         |
|adempiere correttamente alle procedure analitiche nell'ambito  |
|delle sue funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro    |
|definiti dai dirigenti responsabili, conoscere e valutare      |
|concetti dinamici di automazione-informatizzazione, svolgere   |
|attivita' tecnico-diagnostiche relative a indagini di          |
|biochimica, biologia molecolare, ematologia,                   |
|immunoematologia, radioimmunologia, immunologia,               |
|immunometria, microbiologia, virologia, genetica, citologia,   |
|istologia e anatomia patologica. Tali funzioni, per quanto     |
|stabilite in un contesto normativo italiano, appaiono          |
|comunque perfettamente spendibili anche nei Paesi              |
|extracomunitari dai quali proverranno prioritariamente gli     |
|studenti e nei quali poi svilupperanno la propria carriera     |
|professionale.                                                 |
+---------------------------------------------------------------+
|competenze associate alla funzione:                            |
|Il laureato in Tecniche di laboratorio biomedico dovra'        |
|acquisire le seguenti competenze: verificare l'idoneita' del   |
|materiale biologico e la conformita' della richiesta,          |
|redigere eventuali non conformita' del campione biologico e    |
|avviare le relative azioni correttive, predisporre il          |
|campione al processo analitico, smistare i campioni ai vari    |
|settori all'interno della sede o verso eventuali sedi          |
|esterne, predisporre attrezzature, strumentazioni e            |
|apparecchiature a seconda della tipologia della seduta         |
|analitica, preparare i diagnostici (soluzioni ausiliarie,      |
|reagenti, sieri di controllo) necessari all'esecuzione         |
|dell'analisi verificandone la conformita' e provvedendo alla   |
|corretta conservazione e approvvigionamento, processare i      |
|campioni biologici applicando i protocolli del servizio,       |
|utilizzare i sistemi informatici dei servizi per gestire i     |
|flussi analitici, verificare il processo analitico secondo     |
|gli standard predefiniti, adottare (in caso di necessita') le  |
|azioni correttive prestabilite, attuare la validazione         |
|tecnica dei risultati del processo analitico, conservare nei   |
|modi e nei tempi appropriati i materiali biologici processati  |
|e la documentazione inerente, eseguire la manutenzione         |
|preventiva e quella correttiva anche con il supporto           |
|dell'assistenza tecnica. Considerata la destinazione           |
|prioritaria del Corso a giovani provenienti da Paesi           |
|extracomunitari (che poi realizzeranno il proprio percorso     |
|professionale nel Paese di provenienza) si tratteranno con     |
|specifica attenzione problematiche sanitarie collegate alle    |
|patologie dei Paesi del sud del mondo (dalla malaria alla      |
|TBC, dall'HIV/AIDS all'Ebola, fino alle cosiddette malattie    |
|neglette) in modo da fornire competenze quanto piu' possibili  |
|spendibili nei Paesi di provenienza. Ovviamente l'approccio e  |
|il livello di competenze che saranno perseguiti riguardera'    |
|la peculiare figura del tecnico di laboratorio biomedico.      |
+---------------------------------------------------------------+
|sbocchi occupazionali:                                         |
|II laureato in Tecniche di laboratorio biomedico potra'        |
|esercitare la sua professione in strutture di laboratorio      |
|pubbliche o private, sia in regime di dipendenza sia libero    |
|professionale, nei seguenti ambiti lavorativi: aree            |
|specialistiche dei laboratori ospedalieri ed                   |
|extra-ospedalieri pubblici, analoghe strutture private e       |
|degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico      |
|(IRCCS), laboratori di analisi e controllo di qualita'         |
|pubblici e privati, industrie biotecnologiche,                 |
|chimico-farmaceutiche, agro-alimentari, agro-chimiche,         |
|agenzie di commercializzazione e comunicazione operanti nel    |
|settore della diagnostica di laboratorio, laboratori di        |
|ricerca universitaria ed extrauniversitaria del settore        |
|biomedico, centri di fecondazione assistita. Considerata la    |
|peculiare prioritaria provenienza degli studenti dai Paesi     |
|extracomunitari, sara' prevista e affrontata l'illustrazione   |
|di alcuni particolari contesti di emergenza in cui agiscono    |
|gli operatori sanitari in talune circostanze nei Paesi in Via  |
|di Sviluppo.                                                   |
+---------------------------------------------------------------+
|Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)         |
+---------------------------------------------------------------+
| - Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - (3.2.1.3.2)     |
+---------------------------------------------------------------+ 
    
  Attivita' di base 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Motivazioni dell'inserimento  nelle  attivita'  affini  di  settori
previsti dalla classe o Note attivita' affini 
    () 
    Non sono state riscontrate ripetizioni nelle attivita'  affini  o
    integrative  di  settori  inseriti  nelle  attivita'  di  base  o
    caratterizzanti. 
    L'inclusione  dei  settori  scientifico-disciplinari  L-LIN/12  e
    SECS-P/02 e' motivata dalla necessita' di integrare la formazione
    con  insegnamenti  utili  ad   una   piu'   ampia   articolazione
    dell'offerta formativa. 
 
  Note relative alle altre attivita' 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Note relative alle attivita' di base 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Note relative alle attivita' caratterizzanti 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato.