(Linee guida nazionali-Allegato A)
 
                                                           Allegato A 
 
               TRATTAMENTO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO (6) 
 
    Di fronte a episodi di violenza fisica, avvenuti da  poco  tempo,
e' molto importante che l'intervento  sanitario  in  emergenza  tenga
conto sia degli aspetti clinici  che  delle  successive  implicazioni
medico -  legali.  E'  necessario  garantire  una  corretta  raccolta
dell'anamnesi e degli elementi di prova, e una  descrizione  accurata
delle lesioni corporee che faciliti, in caso di indagine giudiziaria,
la valutazione dei tempi e delle modalita' della loro produzione. 
    I medici che entrano in contatto con la donna che  ha  intrapreso
il Percorso per le donne che subiscono violenza, a partire dal medico
che fara' la prima visita, dovranno refertare in modo  dettagliato  e
preciso tutti gli esiti della violenza subita. 
    La visita medica dovra' prevedere i seguenti momenti: 
    Accoglienza  e  indici  di  sospetto  (psicologici,  anamnestici,
fisici), ed eventuale screening (domande di approfondimento); 
    Acquisizione del consenso informato al trattamento dati  ed  alla
acquisizione delle prove giudiziarie (in caso di violenza  sessuale).
Il consenso informato deve essere articolato e comprensivo  di  tutte
le situazioni in cui e' indispensabile  che  l'operatrice/l'operatore
sanitaria/o abbia il consenso a procedere da parte della donna; 
    Anamnesi accurata con storia medica dell'aggressione; 
    Esame obiettivo completo; 
    Acquisizione delle prove (eventuale  documentazione  fotografica,
tamponi, ecc.); 
    Esecuzione degli accertamenti strumentali e di laboratorio; 
    Esecuzione delle profilassi e cure eventualmente necessarie; 
    Richiesta di consulenze. 
    Nei casi di violenza sessuale,  questa  raramente  si  associa  a
gravi  ferite,  sia  in   sede   genitale   che   extragenitale.   La
sintomatologia con cui si presentano all'osservazione del  medico  le
donne vittime di violenza  sessuale  e'  estremamente  variabile,  in
quanto dipende dal contesto in cui la violenza e' avvenuta, da chi ne
e' stato l'autore e dalla storia personale della persona  offesa.  La
violenza puo' essere stata vissuta come  una  aggressione  mortale  o
puo' essere solo l'ultimo di una lunga serie di episodi, per  cui  la
donna ha sviluppato nel tempo una sorta di anestesia dei  sentimenti.
La  visita  medica  e'  un'occasione   irripetibile   per   garantire
un'assistenza adeguata alle necessita' psicologiche e sanitarie della
donna.  Al  contempo  sara'  assicurata  una  successiva   assistenza
psicologica,  qualora  la  donna  lo  desideri,  che  potra'   essere
effettuata dalla psicologa  dell'ospedale,  se  presente,  o  da  una
professionista della rete territoriale antiviolenza. Gli accertamenti
sanitari,  le  eventuali  terapie,  la  profilassi  per  le  malattie
sessualmente trasmesse possono avere  il  significato  di  restituire
l'immagine  di  un'integrita'  fisica  ancora  presente  o   comunque
recuperabile, e aiutare la donna a superare il senso di frantumazione
che la violenza sessuale puo' causare. La raccolta di prove utili  in
un eventuale futuro iter giudiziario, per quanto importante, non deve
condizionare la  relazione  terapeutica  e  il  riconoscimento  della
difficolta' della donna di accettare un'ulteriore invasione del corpo
gia' violato dall'aggressione subita. 
    Procedure in caso di violenza sessuale: 
    Attenzione nel porre  domande  dirette  sul  fatto  e  sui  segni
obiettivati, limitandosi a chiederne l'origine,  utilizzando  domande
aperte e riportando fedelmente "virgolettate" le parole della donna; 
    Attenzione nella raccolta dei dati relativi all'evento (data, ora
e luogo, numero dei soggetti coinvolti  ed  eventuali  notizie  sugli
stessi,  presenza  di  testimoni,  verbalizzazione  di   minacce   ed
eventuali lesioni fisiche); 
    Valutazione della situazione di violenza (associazione con furto,
presenza di armi, ingestione di alcolici o di altre sostanze, perdita
di coscienza o sequestro in ambiente chiuso e per quanto tempo); 
    Attento esame obiettivo generale avendo cura di visitare tutto il
corpo della donna, ponendo molta attenzione alle sue reazioni emotive
ed  ai  suoi  comportamenti  relazionali,  evitando  ogni  forma   di
interpretazione o giudizio soggettivo. In questa fase la  descrizione
di eventuali lesioni o  esiti  (su  tutto  il  corpo)  dovra'  essere
precisa e puntuale specificando sempre la sede,  le  dimensioni  e  i
caratteri generali (colore, forma, profondita', dimensioni).  L'esame
obiettivo  dovra'  includere  un'attenta  descrizione   dello   stato
emotivo, psicologico e relazionale della donna; 
    Realizzazione di documentazione fotografica relativa a  tutte  le
lesioni  o  agli  esiti  di  lesioni   obiettivati.   Le   fotografie
rappresentano un elemento  di  forte  tutela  per  la  donna  poiche'
rendono "osservabili" le lesioni anche a distanza di tempo; 
    Ricerca e repertazione, nell'ambito della  visita  stessa,  delle
tracce di materiale biologico,  avendo  cura  di  adottare  tutte  le
procedure capaci di  evitare  eventuali  fenomeni  di  contaminazione
(operatore-reperto,   reperto,   ambiente-reperto,   ecc.),   qualora
l'operatore sanitario sospetti l'ipotesi di un contatto  tra  liquidi
biologici dell'aggressore (sangue, sperma, saliva, sudore, formazioni
pilifere, cellule di sfaldamento dell'epidermide, etc.) e  corpo  e/o
indumenti della donna; 
    Effettuazione, nel  caso  di  evidenza  o  sospetto  di  violenza
sessuale, previa adeguata comunicazione e  consenso  da  parte  della
donna  vittima  di  violenza,  di  accertamenti  diagnostici  tramite
prelievo  ematico  o  tampone  mucosale  (cervico-vaginale,  rettale,
uretrale), volti ad escludere o accertare la  presenza  di  eventuali
infezioni sessualmente trasmissibili di natura  batterica  (Sifilide,
Gonorrea, Clamidia, altri),  virale  (HIV,  Epatite  B  e  C,  Herpes
Simplex,  Mononucleosi),  protozoaria   (Tricomoniasi)   o   micotica
(Candidosi); 
    Effettuazione, nel caso di violenza  sessuale  o  di  traumi  che
possano avere determinato soluzioni di continuita' della cute o delle
mucose - previa adeguata comunicazione  e  consenso  da  parte  della
donna vittima di violenza - di terapia antibiotica e anti-protozoaria
con una combinazione di farmaci a diverso  meccanismo  di  azione  in
grado di esercitare un'adeguata profilassi delle infezioni di  natura
batterica o  protozoaria.  Risulta  fondamentale  anche  al  fine  di
effettuare, laddove prevista, la profilassi  (ad  esempio  profilassi
per Epatite B nel caso la vittima non sia vaccinata); 
    Effettuazione, previa adeguata comunicazione e consenso da  parte
della donna di violenza,  di  terapia  anti-retrovirale  a  scopo  di
profilassi (profilassi post-espositiva - PPE) dell'infezione  da  HIV
nel caso risulti la concreta probabilita' del rischio di trasmissione
di questa infezione in seguito a violenza sessuale o a trauma che  ha
determinato soluzione di continuita' della cute o delle mucose.  Tale
trattamento deve essere  iniziato  al  piu'  presto,  preferibilmente
entro 1-4 ore, e non oltre le 48 ore, dalla esposizione  al  virus  e
deve essere protratto per 4 settimane sotto  la  supervisione  di  un
medico competente in malattie infettive; 
    Offerta e somministrazione della prima  dose  della  vaccinazione
per l'Epatite B e per il Papillomavirus, in caso di violenza sessuale
da sconosciuti, qualora non effettuate in precedenza; 
    Offerta   di    trattamento    anti-concezionale    (intercezione
post-coitale) nel caso di violenza sessuale. Il trattamento, che deve
essere adeguatamente monitorato a  livello  clinico  e  di  esami  di
laboratorio  sotto  la  supervisione  di  un  medico  competente   in
ginecologia ed ostetricia, e' efficace entro 5  giorni  dall'episodio
riportato di violenza, ma la sua  efficacia  e'  tanto  piu'  elevata
quanto prima viene somministrato il  farmaco  per  la  contraccezione
d'emergenza; 
    Importanza di porre attenzione  alla  catena  di  custodia  delle
prove. 
 

(6) Fonte: Ministero della salute