IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE 
                       ALIMENTARI E FORESTALI 
 
                           di concerto con 
 
              IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 
 
  Visto il  Trattato  sul  funzionamento  dell'Unione  europea  e  in
particolare gli articoli 107 e  108,  relativi  alla  concessione  di
aiuti da parte degli Stati membri; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante  organizzazione  comune  dei
mercati dei prodotti agricoli; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013, della Commissione,  del  18
dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del
Trattato  sul  Funzionamento  dell'Unione  europea  agli  aiuti   «de
minimis»; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1408/2013 della  Commissione,  del  18
dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del
Trattato  sul  funzionamento  dell'Unione  europea  agli  aiuti   «de
minimis» nel settore agricolo; 
  Visto il regolamento (UE) n. 702/2014  della  Commissione,  del  25
giugno 2014, che dichiara compatibili  con  il  mercato  interno,  in
applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul  funzionamento
dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricoli e
forestali e nelle zone rurali  e  che  abroga  il  regolamento  della
Commissione (CE) n. 1857/2006; 
  Visto il regolamento (CE) n. 595/2004  della  Commissione,  del  30
marzo 2004, modificato da ultimo dal regolamento di  esecuzione  (UE)
2015/517 della Commissione, del  26  marzo  2015,  e  in  particolare
l'art. 15, paragrafo 1, che prevede  che  gli  Stati  membri  possono
consentire il pagamento dei prelievi sul latte prodotto  in  eccesso,
dovuti per il periodo che va dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015,  in
tre rate annuali di pari importo; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti  diretti
agli agricoltori nell'ambito dei regimi di  sostegno  previsti  dalla
politica agricola comune; 
  Vista la legge 7 agosto  1990,  n.  241,  recante  nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo  e  di  diritto  d'accesso  ai
documenti amministrativi; 
  Vista la legge 7 giugno 2000,  n.  150,  recante  disciplina  delle
attivita'  di  informazione  e  di  comunicazione   delle   pubbliche
amministrazioni; 
  Vista la direttiva del Ministro per  la  funzione  pubblica  del  7
febbraio 2002,  sulle  attivita'  di  comunicazione  delle  pubbliche
amministrazioni, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  74  del  28
marzo 2002; 
  Visto il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, recante  il
testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  marzo  1998,  n.  123,  recante
disposizioni per la razionalizzazione degli  interventi  di  sostegno
pubblico alle imprese, a norma della legge 15 marzo 1997, n. 59; 
  Visto il decreto-legge  28  marzo  2003,  n.  49,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n.  119,  recante  riforma
della normativa in tema di applicazione  del  prelievo  supplementare
nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari; 
  Visto  il  decreto  legislativo  29  marzo  2004,  n.  102  recante
interventi finanziari a  sostegno  delle  imprese  agricole  a  norma
dell'art. 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo  2003,  n.  38,
come modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 aprile  2008,
n. 82; 
  Visto il decreto-legge 10 febbraio  2009,  n.  5,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9  aprile  2009,  n.  33,  recante  misure
urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi,  in  particolare
gli articoli 8-bis e 8-ter; 
  Visto  l'art.  64  del  decreto-legge  24  gennaio  2012,   n.   1,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50,  recante  il
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita' 2015),
e in particolare l'art. 1, comma 214, che istituisce un fondo per gli
investimenti nel settore lattiero caseari, i cui criteri e  modalita'
di  accesso,  nonche'  la  quota  di  partecipazione   alla   singola
operazione, sono definiti con un decreto di natura non  regolamentare
del Ministro delle politiche  agricole  alimentari  e  forestali,  di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa  con
la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e di Bolzano; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole,  alimentari
e forestali, di  concerto  con  il  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze, n. 4293, del 18  aprile  2016,  recante  ripartizione  delle
risorse del fondo per gli investimenti nel settore lattiero  caseario
ai sensi dell'art. 1, commi 214-217, della legge 23 dicembre 2014, n.
190 (legge di stabilita' 2015); 
  Visto l'art. 23, comma 6-bis, del decreto-legge 24 giugno 2016,  n.
113, convertito, con modificazioni, dalla legge  7  agosto  2016,  n.
160, che ha modificato il citato art. 1, comma  214  della  legge  23
dicembre 2014, n. 190, prevedendo la  concessione  di  un  contributo
destinato alla copertura dei costi sostenuti, da imprese operanti nei
settori suinicolo e della produzione del latte bovino, per  interessi
su mutui bancari negli anni 2015 e 2016; 
  Visto il decreto 24  aprile  2017,  del  Ministro  delle  politiche
agricole,  alimentari  e  forestali,  di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana del 29 maggio 2017, con il quale  e'  stata
rimodulata  la  ripartizione  delle  risorse  del   fondo   per   gli
investimenti nel settore lattiero caseario; 
  Vista la decisione della Commissione europea C(2011)  2929  del  13
maggio 2011, relativa al  metodo  di  calcolo  dell'ESL  (Equivalente
Sovvenzione Lordo) connesso a prestiti  agevolati  erogati  da  ISMEA
tramite il proprio Fondo credito,  come  modificata  dalla  decisione
della Commissione europea C(2013) 5035 del 31  luglio  2013,  con  la
quale la stessa Commissione europea  ha  considerato  trasparenti  ai
sensi dell'art. 5 del regolamento (CE) n. 800/2008 gli aiuti concessi
attraverso il fondo credito; 
  Visto l'art. 1, comma 216, della legge n. 190 del  2014,  ai  sensi
del quale gli investimenti nel settore lattiero caseario che accedono
al relativo fondo sono assistiti dalle garanzie  concesse  da  ISMEA,
secondo i criteri e le modalita' definiti dal  decreto  del  Ministro
delle politiche  agricole  alimentari  e  forestali  22  marzo  2011,
pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana  9
settembre 2011, n. 210; 
  Visto il decreto-legge  5  maggio  2015,  n.  51,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91, recante disposizioni
urgenti in materia di rilancio dei  settori  agricoli  in  crisi,  di
sostegno  alle  imprese  agricole  colpite  da  eventi  di  carattere
eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali; 
  Visto l'art. 1, comma 995, della legge 28 dicembre  2015,  n.  208,
recante «Disposizioni  per  la  formazione  del  bilancio  annuale  e
pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2016)»; 
  Visto il decreto-legge  24  aprile  2017,  n.  50  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  21  giugno   2017,   n.   96,   recante
«Disposizioni urgenti in materia  finanziaria,  iniziative  a  favore
degli enti territoriali, ulteriori per  le  zone  colpite  da  eventi
sismici e misure per lo sviluppo» e in particolare l'art.  13,  comma
1, che prevede, per l'anno 2017, la riduzione delle  missioni  e  dei
programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali del 12 maggio 2015, recante ulteriori disposizioni relative
alla gestione della PAC 2014-2020; 
  Visto  il  decreto  della  direzione   generale   delle   politiche
internazionali e dell'Unione europea del  Ministero  delle  politiche
agricole alimentari e forestali, n. 6377 del 25 novembre 2016, con il
quale, su richiesta di ISMEA, presentata con  le  note  prot.  DIRGEN
U/0027610 del 13 settembre 2016 e  DIRGEN  U/0029296  del  4  ottobre
2016, e' stata impegnata e liquidata la somma di  €  3.139.118,08,  a
favore del medesimo Istituto; 
  Considerato che, ai sensi dell'art. 1, comma 215,  della  legge  n.
190 del 2014, il contributo concesso  a  ciascuna  azienda  non  puo'
superare i limiti stabiliti dal citato regolamento (UE) n.  1407/2013
della Commissione, del 18 dicembre 2013 e  dal  regolamento  (UE)  n.
1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013; 
  Considerato che, ai sensi dell'art. 1, comma  214,  terzo  periodo,
della legge n. 190 del 2014, non possono essere ammessi a  contributo
i produttori non in regola con il pagamento  dei  prelievi  derivanti
dall'eccesso di produzione lattiera; 
  Considerato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze -
Dipartimento del tesoro (DMT) n.  67588  del  2016,  registrato  alla
Corte dei conti il 7 novembre 2016, con il quale e' stato  istituito,
nello stato di previsione della spesa del Ministero  delle  politiche
agricole  alimentari  e  forestali,  il  capitolo  7721,   denominato
«Contributo ad ISMEA per le  attivita'  connesse  alla  gestione  del
fondo latte», con una dotazione di 200.000 euro; 
  Considerato  che  a  fronte  degli  stanziamenti  di  bilancio  sul
capitolo 7100 destinati alle finalita' del decreto  interministeriale
18 aprile 2016, n. 4293, le somme  di  importo  pari  a  10.000  euro
relativi al 2015 e a 2.460.882,58 relativi al 2016  hanno  costituito
definitivamente economie di spesa in sede di consuntivo 2016; 
  Vista la nota n. Pr U/0025541 del 14  luglio  2017,  con  la  quale
ISMEA ai sensi dell'art. 7, comma 6,  del  decreto  interministeriale
del 18 aprile 2016, ha  fornito  la  rendicontazione  dei  contributi
concessi, in corso di istruttoria, negati o assoggettati a decadenza; 
  Considerato che per le finalita' di cui all'art. 3,  lettere  a)  e
b), e' stato presentato un numero  limitato  di  domande,  che  hanno
assorbito solo in parte i relativi fondi accreditati ad ISMEA; 
  Considerato che, sulla base della comunicazione ISMEA del 14 luglio
2017, sopra citata, risulta pervenuto un numero cospicuo  di  domande
per le finalita' di cui all'art. 3, comma 1, lettera c)  del  decreto
interministeriale 18 aprile  2016  e  che,  pertanto,  e'  necessario
rimodulare la ripartizione  delle  risorse  per  tenere  conto  delle
richieste avanzate; 
  Considerato che i  fondi  liquidati  ad  ISMEA  con  decreto  della
direzione  generale  delle  politiche  internazionali  e  dell'Unione
europea  del  Ministero  delle  politiche   agricole   alimentari   e
forestali, n. 6377 del 25 novembre 2016,  risultano  utilizzati  solo
parzialmente; 
  Considerata la  necessita'  di  rafforzare  le  azioni  di  ricerca
pubblica finalizzata al miglioramento della qualita' del latte; 
  Considerata la  necessita'  di  tutelare  i  diritti  maturati  dai
soggetti che hanno presentato domanda prima della  pubblicazione  dei
decreti  con  i  quali  vengono  effettuate  le  rimodulazioni  delle
risorse; 
  Considerato che,  per  lo  svolgimento  dell'attivita'  istruttoria
attinente alle domande di  finanziamento,  e'  necessario  prevedere,
previa verifica e rendicontazione delle stesse, il pagamento ad ISMEA
del relativo servizio; 
  Tenuto conto della quantificazione delle spese, comunicata da ISMEA
inizialmente con nota prot.  U/0004481  dell'8  febbraio  2017  e  da
ultimo con nota prot. U/0026933 del 27 luglio 2017; 
  Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i  rapporti  tra
lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento  e  di  Bolzano
nella seduta del 9 novembre 2017; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
               Ricognizione delle risorse disponibili 
                 e delle risorse ancora da impegnare 
 
  1. Le risorse, di cui all'art. 2 del decreto  interministeriale  18
aprile 2016, n. 4293, richiamato  in  premessa,  sono  riportate,  al
netto delle economie  e  dei  tagli  intervenuti,  nella  tabella  1,
dell'allegato  I,  che  costituisce  parte  integrante  del  presente
decreto. 
  2. Le risorse, di cui al comma 1, impegnate e ancora da  impegnare,
sono  riepilogate  nella  tabella  2,  dell'allegato  I  al  presente
decreto.