(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
    Denominazione: rituximab (originatore o biosimilare) 
    Indicazione terapeutica: trattamento della neuromielite ottica 
    Criteri di inclusione: 
      Disturbi dello spettro della neuromielite  ottica  in  pazienti
adulti secondo i criteri dell'International Panel for  NMO  Diagnosis
(IPND) (Wingerchuk DM, Neurology 2015). 
    Criteri di esclusione: 
      Ipersensibilita' al principio attivo, alle proteine di  origine
murina o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti; 
      Infezioni  attive,  gravi  (ad  esempio  tubercolosi,  sepsi  e
infezioni opportunistiche); 
      Infezione da HBV attiva o  pregressa  infezione  da  HBV  senza
opportuno monitoraggio e valutazione infettivologica; 
      Stato di grave immunocompromissione,  linfopenia  CD4  (livelli
inferiori a 250 cellule/ul); 
      Gravidanza; 
      Scompenso cardiaco grave (classe IV New York Heart Association)
o malattia cardiaca grave e  non  controllata  (fare  riferimento  al
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto  (RCP),  paragrafo  4.4,
per altri disordini cardiaci). 
    Fare riferimento al RCP per ulteriori  indicazioni  in  merito  a
controindicazioni,  avvertenze  speciali   e   controindicazioni   di
impiego. 
    Periodo di prescrizione a totale carico  del  Servizio  sanitario
nazionale: fino a  nuova  determinazione  dell'Agenzia  Italiana  del
Farmaco. 
    Piano terapeutico: 
      Trattamento di induzione 
      Infusione endovenosa di 375 mg/m² a settimana per  4  settimane
oppure due infusioni endovenose di 1000 mg con  un  intervallo  di  2
settimane. 
    Trattamento di mantenimento 
      Infusione endovenosa di 375 mg/m², in caso la quota di  cellule
B CD27+ di memoria  sia  ≥0.05%  rispetto  ai  linfo-monociti  totali
circolanti (PBMC). Dopo i primi  due  anni  di  terapia  puo'  essere
considerato un cut-off di 0.1% per la reinfusione. 
    Fare riferimento  al  RCP  per  le  indicazioni  in  merito  alla
premedicazione e alle modalita' di infusione. 
    Altre  condizioni  da  osservare:  le  modalita'  previste  dagli
articoli 4, 5, 6 del provvedimento datato 20 luglio  2000  citato  in
premessa,  in  relazione  a:  art.  4:  istituzione   del   registro,
rilevamento e  trasmissione  dei  dati  di  monitoraggio  clinico  ed
informazioni  riguardo  a  sospensioni  del   trattamento   (mediante
apposita scheda come da Provvedimento  31  gennaio  2001,  pubblicato
nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  70  del  24  marzo  2001);  art.   5:
acquisizione del consenso informato, modalita' di prescrizione  e  di
dispensazione del medicinale; art. 6: rilevamento e trasmissione  dei
dati di spesa. 
 
                    Dati da inserire nel registro 
 
    Esami  laboratoristici:  emocromo  (con  formula),  funzionalita'
renale (creatinina,  sodiemia,  potassiemia),  funzionalita'  epatica
(bilirubina totale e frazionata, AST, ALT, GGT) ed esame urine.  Tali
esami dovranno essere ripetuti  prima  di  ogni  infusione,  dovranno
essere monitorati secondo buona pratica clinica  e  con  cadenza  non
superiore a 6 mesi. 
    Dosaggio  immunoglobuline  circolanti  (IgG,  IgM  e   IgA):   da
effettuare in caso  di  eventi  avversi  infettivi  e  da  monitorare
secondo buona pratica clinica. 
    Monitoraggio del fenotipo  linfocitario:  da  effettuare  ogni  6
settimane per il primo anno di  terapia,  ogni  8  settimane  per  il
secondo anno e ogni 10 settimane a partire dal terzo anno di terapia.
Si richiede particolare attenzione (vedi trattamento di mantenimento)
al valore percentuale di  linfociti  CD19+,  CD20+  e  CD27+  (triplo
positivi) rispetto ai PBMC e (vedi criteri di esclusione)  al  valore
dei linfociti T CD4+. 
    Valutazione  dello  stato   neurologico   secondo   la   Expanded
Disability Status Scale (EDSS).