Art. 30. Principi di organizzazione 1. L'ordinamento e l'organizzazione degli Uffici e delle strutture capitoline - improntati a criteri di funzionalita', orientati a perseguire obiettivi di efficienza, efficacia ed economicita' e ispirati ai principi di autonomia, imparzialita', trasparenza e responsabilita' - sono volti al perseguimento dei fini istituzionali di Roma Capitale e ad assicurare il compiuto esercizio delle funzioni e dei servizi attribuiti all'Ente. 2. L'articolazione direzionale e funzionale di Roma Capitale e' definita mediante motivati atti di organizzazione, assicurando la massima flessibilita' organizzativa e gestionale delle attivita', in coerenza con i programmi di governo e con la correlata pianificazione esecutiva, annuale e pluriennale, secondo canoni di efficacia, efficienza, speditezza e semplificazione dell'azione amministrativa e nel rispetto dei principi di partecipazione, autonomia, imparzialita', trasparenza e responsabilita'. 3. La disciplina e gli atti di organizzazione, di cui ai precedenti commi, si ispirano a criteri di: a) distribuzione e allocazione delle competenze finali e strumentali nell'ambito di strutture di livello piu' elevato che assicurino l'effettivita' della funzione dirigenziale, mediante l'attribuzione dei compiti in via esclusiva, nonche' l'omogeneita' delle discipline di settore; b) partecipazione, collaborazione e unitarieta' programmatoria e pianificatoria degli obiettivi, dei progetti e delle attivita'; c) costante verifica e adeguamento dinamico degli assetti, da effettuare periodicamente e, in ogni caso, all'atto della definizione degli obiettivi e della programmazione delle attivita'; d) misurazione e valutazione dei risultati di struttura, collettivi e individuali, secondo parametri e criteri idonei a rilevare l'andamento organizzativo e gestionale delle strutture e dei processi nonche' ad assicurare tempestivita' nell'adozione delle necessarie misure di correzione e miglioramento programmatorio e operativo; e) valorizzazione delle risorse umane e delle professionalita' acquisite, mediante la formazione, la specializzazione, il coinvolgimento partecipativo e la responsabilizzazione dei ruoli e delle funzioni, nonche' mediante la promozione e l'incentivazione del merito, della qualita' e delle eccellenze; f) promozione e diffusione delle buone pratiche organizzative, amministrative e gestionali, anche mediante iniziative di confronto, scambio e condivisione di soluzioni ed esperienze con soggetti esterni, pubblici e privati; g) razionalizzazione e ottimizzazione delle spese di funzionamento degli uffici e dei servizi, anche mediante l'accorpamento delle funzioni di approvvigionamento di beni e servizi; h) dematerializzazione degli atti, omogeneizzazione delle procedure e semplificazione dell'accesso ai servizi da parte dell'utenza, anche mediante modulistica e sistemi informatici di impiego condiviso dalle strutture capitoline secondo parametri di uniforme applicazione; i) armonizzazione degli orari di apertura al pubblico e dei processi di erogazione dei servizi; l) interfunzionalita' operativa delle strutture e costante supervisione e raccordo istituzionale e gestionale dei processi e delle attivita'.