(Allegato)
                                                             Allegato 
 
           NOTE PRELIMINARI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018 
 
    1. Il bilancio  di  previsione  del  Consiglio  di  Stato  e  dei
tribunali amministrativi regionali per l'esercizio  finanziario  2018
e' predisposto ai sensi degli articoli 3, 4 e 5  del  regolamento  di
autonomia finanziaria di cui al decreto del Presidente del  Consiglio
di presidenza della giustizia amministrativa in data 6 febbraio  2012
e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  che  ha  debitamente
assunto a punto di riferimento la legge  31  dicembre  2009,  n.  196
(Legge quadro di contabilita' e finanza  pubblica)  che  all'art.  1,
comma  2,  individua  anche  la  Giustizia   amministrativa   tra   i
destinatari che concorrono agli obiettivi di finanza pubblica. 
    La Giustizia amministrativa partecipa dal 2011  -  in  attuazione
del decreto-legge n. 78/2010 (consumi intermedi) e del  decreto-legge
n.  201/2011  (tetto  retributivo)  -   alla   generale   azione   di
contenimento della spesa pubblica  realizzando  risparmi  versati  al
bilancio dello Stato e ammontanti, sino al 2017, a  complessivi  euro
5.000.000,00. 
    Il risparmio viene conseguito anche  attraverso  l'attuazione  di
processi di razionalizzazione della spesa che consentono di  liberare
ulteriori risorse ordinariamente impiegate per la messa a norma e  in
sicurezza degli immobili demaniali in uso, con interventi strutturali
agli edifici e agli impianti. Infatti, il Provveditorato alle  OO.PP.
che ha competenza finanziaria in materia di  interventi  straordinari
da anni assume di fatto, anche per lavori improcrastinabili, il ruolo
di mera stazione appaltante mentre la Giustizia amministrativa si  fa
carico degli oneri finanziari. 
    Le previsioni per il bilancio 2018 e per  il  triennio  2018-2020
tengono conto delle limitazioni e dei vincoli imposti  dalla  vigente
normativa su specifiche categorie di spesa, come quelle relative alle
autovetture,  agli   incarichi   di   consulenza,   alle   spese   di
rappresentanza, alla formazione  del  personale,  alle  missioni  del
personale amministrativo. 
    La Giustizia amministrativa e' quindi impegnata  in  un  costante
sforzo per contribuire al generale risanamento della  spesa  pubblica
nonche' al graduale processo di armonizzazione dei sistemi  contabili
e degli schemi di bilancio delle  Pubbliche  amministrazioni  con  il
fine di assicurare il consolidamento  e  il  monitoraggio  dei  conti
pubblici e una maggiore trasparenza nel processo di allocazione delle
risorse. 
    In tale ottica si inquadrano le disposizioni recate dall'art.  11
del decreto  legislativo  n.  91/2011  che  trovano  espressione  nei
documenti di bilancio preventivi e consuntivi, ove viene  esposta  la
classificazione   delle   spese   secondo   missioni,   programmi   e
macroaggregati. Le missioni della Giustizia amministrativa consentono
la rappresentazione delle singole funzioni politico  -  istituzionali
perseguite  con  le  risorse   finanziarie,   umane   e   strumentali
disponibili e rispondono ai criteri  e  alle  modalita'  di  uniforme
classificazione  delle  missioni  delle  amministrazioni   pubbliche,
tenute ad adottare una descrizione dei dati di bilancio che  evidenzi
le finalita' della spesa. I programmi della Giustizia  amministrativa
raffigurano, invece, gli aggregati omogenei delle attivita' volte  al
perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni.  I
macroaggregati, infine, costituiscono un'articolazione dei programmi,
in relazione alla natura economica della spesa. 
    In  aderenza  alle  disposizioni  recate   dal   citato   decreto
legislativo n. 91/2011 e a quanto previsto dall'art. 3, comma 1,  del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  12  dicembre  2012
(annualmente aggiornato dall'Ispettorato generale  del  bilancio  del
Dipartimento  RGS  -  MEF),  le  risorse  destinate  alla   Giustizia
amministrativa seguono le regole univoche di ripartizione delle  voci
di bilancio e la classificazione tiene  conto  dei  servizi  volti  a
garantire  lo  svolgimento  di  attivita'  strumentali   a   supporto
dell'amministrazione. 
    Fatti salvi eventuali correttivi che in accordo  con  il  MEF  si
renderanno  ancora  necessari  nel  corso  dei  futuri  esercizi,   i
documenti di bilancio della Giustizia amministrativa vengono  esposti
secondo la seguente ripartizione acquisita all'applicativo S.I.CO.GE.
gestito dal predetto Dicastero: 
      CDR 1 - Segretario generale: 
        missione  32:  Servizi   istituzionali   e   generali   delle
Amministrazioni pubbliche: 
          programma 3: Servizi  e  affari  generali  della  Giustizia
amministrativa; 
          programma 2: Indirizzo politico; 
      CDR  2  -  Segretario  delegato  dei  tribunali  amministrativi
regionali: 
        missione 6: Giustizia: 
          programma 3: Giustizia di 1° grado: 
      CDR 3 - Segretario delegato del Consiglio di Stato: 
        missione 6: Giustizia: 
          programma 2: Giustizia di 2° grado e funzioni consultive. 
    Permane, in ogni caso, la formulazione  del  bilancio  gestionale
secondo  la  struttura,  articolata  per  centri  di  responsabilita'
amministrativa e per unita' elementari (capitoli), che rende  diretta
la relazione tra risorse stanziate e azioni perseguite. 
    Infatti, il bilancio della Giustizia  amministrativa  espone,  in
modo distinto ed aggregato, le spese correnti, per il personale,  per
l'informatica, per beni e servizi e in conto capitale  (allegato  1).
All'interno di  ogni  aggregato,  ai  fini  della  gestione  e  della
rendicontazione, le spese sono suddivise in capitoli che, a decorrere
dal corrente anno, espongono anche gli oneri  per  l'acquisizione  di
beni e servizi del programma 2: Indirizzo politico. 
    La previsione degli stanziamenti e' determinata, in ragione della
ricognizione delle effettive esigenze per spese di  personale  e  per
obbligazioni contrattuali in essere o programmate, sulla base di  una
attendibile e  prudenziale  previsione  delle  entrate  nel  rispetto
dell'art.  5   del   regolamento   di   autonomia   della   Giustizia
amministrativa. 
    Si conferma anche per il 2018 la gestione  in  forma  accentrata,
nel  CDR  1,  delle  spese  di  personale  di  tutta   la   Giustizia
amministrativa, nonche' delle spese  per  l'acquisizione  di  beni  e
servizi e per l'esecuzione di lavori degli uffici generalisti. 
    La proiezione triennale 2018-2020 pur innestando  una  logica  di
bilancio programmatico risente in ogni  caso  del  suo  carattere  di
transitorieta'. 
    2. Le entrate del bilancio  della  giustizia  amministrativa,  ai
sensi  dell'art.  4  del  regolamento   di   autonomia   finanziaria,
classificate  in  categorie  con  riguardo  alla  loro   provenienza,
assommano complessivamente a euro 298.536.777,00 e sono articolate in
ragione della loro natura: 
      a) categoria I) - Entrate provenienti dal bilancio dello Stato.
Le principali entrate, allocate nella misura  prevista  per  il  2018
nella legge di  bilancio  (triennio  2017-2019),  ammontano  ad  euro
169.740.945,00  e  ricomprendono  le  somme  per  spese   di   natura
obbligatoria e per il funzionamento della  Giustizia  amministrativa,
attesa la decisione del MEF di ripristinare il flusso  attraverso  un
unico capitolo (2170)  iscritto  nel  proprio  stato  di  previsione.
Eventuali modifiche che saranno introdotte dalla  legge  di  bilancio
per il triennio 2018/2020 verranno recepite nel corso  del  2018  con
apposita variazione; 
    Tra i  fondi  provenienti  dal  bilancio  dello  Stato  e'  stata
allocata la somma di  euro  33.000.000,00  proveniente  dal  maggiore
introito del contributo unificato versato ai sensi dell'art.  37  del
decreto-legge 6 luglio 2011,  n.  98,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni. Detta previsione viene formulata sulla base delle somme
affluite dal 1° novembre 2016 al 31 ottobre 2017; 
    Nell'ambito delle entrate provenienti dal  bilancio  dello  Stato
viene allocata altresi' la  quota  di  euro  50.000,00  pari  al  50%
dell'ammontare dei versamenti che si prevede affluiranno,  nel  corso
dell'anno 2018, a titolo di fondo  perequativo  e  previdenziale  del
personale di magistratura (art. 61, comma  9,  del  decreto-legge  n.
112/2008, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133). Si  conferma
per il corrente anno la progressiva riduzione  di  dette  entrate  in
conseguenza della tendenziale diminuzione  dei  versamenti  da  parte
degli enti che si avvalgono  di  personale  di  magistratura  per  lo
svolgimento di incarichi conferiti  e/o  autorizzati  dall'Organo  di
autogoverno della Giustizia amministrativa; 
      b) categoria II) - Entrate  eventuali  e  diverse.  Sono  state
preventivate in complessivi euro 905.000,00 di cui: 
        euro 55.000,00  (comprensivi  della  voce  da  riconoscere  a
titolo di rimborso spese) quale residua  quota  delle  somme  che  si
prevede  affluiranno  al  fondo  perequativo  e   previdenziale   del
personale di magistratura (ex art. 8 della legge 6  luglio  2002,  n.
137); 
        euro 850.000,00 provenienti dai versamenti che  il  Consiglio
di giustizia amministrativa per la Regione siciliana effettua per  il
collocamento fuori ruolo di tre Consiglieri  di  Stato,  da  rimborsi
dovuti dagli enti ove prestano servizio,  in  posizione  di  comando,
alcune unita' di personale della Giustizia amministrativa nonche'  da
contratti attivi; 
      c)  categoria  III)   -   Avanzo   di   amministrazione   (euro
94.840.832,00).  L'elevata  previsione  dell'avanzo   per   il   2018
scaturisce dalle risorse affluite e non impiegate nel  bilancio  2017
in conseguenza del trasferimento  di  tre  annualita'  di  contributo
unificato (art. 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito
con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n.  111,  e  successive
modificazioni ed integrazioni).  Viene  allocata  la  somma  di  euro
77.708.609,00  destinata  al  finanziamento   delle   assunzioni   di
personale di magistratura  e  informatico  e,  in  larga  misura,  di
progetti per investimenti (acquisto immobili da destinare al  Demanio
dello Stato, ristrutturazione e riqualificazione  immobili  demaniali
acquisiti in uso in luogo di immobili locati). Sul medesimo  capitolo
di entrata viene previsto altresi' l'importo  di  euro  17.132.223,00
(saldo ottobre  2017)  relativo  all'ammontare  dei  residui  passivi
caduti in perenzione amministrativa negli esercizi pregressi. 
    3. Le  spese  sono  articolate,  nell'ambito  dei  programmi,  in
macroaggregati e ripartite in: 
      A) spese correnti, ammontano a complessivi euro 296.631.586,00. 
    Tra  le  spese  correnti  la  previsione  per  il   funzionamento
(personale, informatica e beni e servizi)  registra  una  complessiva
contrazione (rispetto all'assestato 2017) pari ad euro  15.803.997,00
da ricondurre prevalentemente al riconoscimento delle somme arretrate
(quattro annualita')  in  favore  del  personale  amministrativo  per
l'incentivazione dovuta  ai  sensi  dell'art.  37,  decreto-legge  n.
98/2011. 
Personale. 
    Viene stanziata la somma complessiva di euro  184.581.961,00  (di
cui euro 850.000,00 - personale di magistratura e amministrativo - da
ascrivere al programma  2:  Indirizzo  politico)  che  risente  degli
adeguamenti  resi  necessari  dalla  stabilizzazione  del   personale
comandato nonche' dalle assunzioni di  personale  di  magistratura  e
amministrativo/informatico  previste  anche   nel   2018.   Subiscono
altresi' un  incremento  sia  lo  stanziamento  del  capitolo  (1256)
relativo  alle  spese  per  missioni  all'estero  del  personale   di
magistratura,  in  ragione  degli  impegni  assunti  dalla  Giustizia
amministrativa per la  partecipazione  ad  incontri  con  delegazioni
straniere presso organismi internazionali, sia  lo  stanziamento  del
capitolo (1267) relativo alle «Provvidenze a favore del personale  in
servizio, di quello cessato dal servizio e delle loro  famiglie»  per
riconoscere,   in   considerazione   delle   istanze   presentate   e
dell'entita' dei rimborsi unitariamente richiesti nel corso del 2017,
sussidi piu' elevati e ampliare la platea dei beneficiari. 
    Un'inversione  di  tendenza  si  registra  per  gli  stanziamenti
appostati  in  bilancio  per  il   rimborso,   alle   Amministrazioni
interessate, delle spese del  personale  comandato  (cap.  1266),  in
ragione dei processi di mobilita' sopra accennati che  hanno  portato
al progressivo inquadramento nei ruoli della Giustizia amministrativa
di  svariate  unita'   di   personale   amministrativo.   Anche   gli
stanziamenti sui capitoli  del  fondo  perequativo  degli  emolumenti
dovuti al personale di magistratura  (1287,  1289)  vengono  adeguati
alla tendenziale diminuzione dei versamenti da parte degli enti,  per
contrazione degli incarichi conferiti e/o autorizzati dalla Giustizia
amministrativa. 
Informatica (euro 8.065.843,00). 
    La digitalizzazione della Giustizia amministrativa,  implementata
e aggiornata gia' dal pregresso esercizio a seguito  dell'avvio,  dal
primo gennaio 2017 (ai sensi del decreto-legge  30  giugno  2016,  n.
117, convertito con modificazioni in legge 12 agosto 2016,  n.  161),
del Processo amministrativo telematico (PAT),  viene  finanziata  nel
2018 con ulteriori risorse in conseguenza dell'aumento dei  costi  di
connettivita'    e    di    manutenzione    delle     infrastrutture,
dell'ampliamento delle  postazioni  di  lavoro  per  l'assunzione  di
personale di magistratura e amministrativo, della telematizzazione di
attivita'  legate  alla  gestione  di  concorsi  e  allo   streaming,
dell'hosting e del canone di manutenzione del nuovo sito (cap. 1273). 
Beni e servizi. 
    Gli stanziamenti per spese  derivanti  dall'acquisto  di  beni  e
servizi nonche' per l'esecuzione di lavori, allocati sui  tre  centri
di responsabilita', assommano a complessivi euro 31.903.559,00 con un
saldo positivo di euro 1.957.288,00 rispetto alla previsione 2017. Il
minore  onere  e'  da  ascrivere  prioritariamente:  alle  misure  di
razionalizzazione   delle   sedi   locate   (rilascio   superfici   o
trasferimento in sedi meno onerose) poste in essere  nell'ambito  del
CDR 2; all'abbattimento delle spese postali in ragione  dell'utilizzo
della PEC e del  ricorso  alle  spedizioni  di  fascicoli  in  misura
residuale (CDR 2);  al  differimento,  agli  esercizi  futuri,  degli
interventi di riqualificazione dell'ex Convento S. Stefano  -Venezia,
secondo il cronoprogramma dei lavori. 
    E'  comunque  assicurata,  sempre  nel  CDR   2,   la   copertura
finanziaria per l'esecuzione, in alcune sedi demaniali, di interventi
straordinari per la messa in sicurezza di immobili e impianti nonche'
per il completamento delle misure di vigilanza e protezione di  tutte
le sedi. 
Oneri comuni. 
    Il fondo di riserva, iscritto in  bilancio  per  un  importo  non
superiore al 4% delle spese di parte corrente (art. 4,  comma  8  del
citato  regolamento  di   autonomia   finanziaria   della   giustizia
amministrativa),   e'   preventivato,   analogamente   al   pregresso
esercizio, in euro 3.000.000,00. 
    Una  speciale  notazione  merita  lo  stanziamento  disposto  sul
capitolo 1285 «Versamenti all'erario, alle Amministrazioni  pubbliche
e  ad  altri  soggetti  estranei  all'Amministrazione»  ove   trovano
allocazione le risorse (euro 51.000.000,00)  necessarie  all'acquisto
di immobili da destinare  al  patrimonio  del  Demanio  dello  Stato.
L'operazione trova copertura in quota parte del contributo  unificato
(tre annualita') confluito nel  2017  e  finalizzato  al  progressivo
completamento del processo  di  razionalizzazione  delle  sedi  e  di
riduzione degli oneri per canone di locazione (art. 2,  comma  222  e
seguenti della legge n. 191/2009). 
    Detto progetto tiene conto prioritariamente della  necessita'  di
azzerare gli elevati oneri sostenuti da alcuni tribunali o di trovare
soluzioni allocative idonee all'attivita'  giurisdizionale  e/o  alle
linee guida disegnate dal Consiglio  di  presidenza  della  giustizia
amministrativa. 
    Il predetto capitolo e' altresi' finanziato con  le  somme  (euro
850.000,00) da versare al MEF nel 2018 in applicazione  dell'art.  6,
commi  8,  12,  decreto-legge  n.  78/2010,  (consumi  intermedi)   e
dell'art. 23-ter del decreto-legge n. 201/2011 e dell'art.  1,  comma
489 della legge  n.  147/2013  che  disciplina  il  cosiddetto  tetto
retributivo e  il  limite  al  cumulo  del  trattamento  economico  e
pensionistico; 
      B)  Spese  in  conto  capitale  ammontano  a  complessivi  euro
1.905.191,00. 
    Le spese per investimenti registrano un decremento, rispetto alla
previsione iniziale 2017, pari a complessivi euro  830.266,00.  Detta
contrazione scaturisce: da interventi infrastrutturali gia' avviati e
finanziati nel pregresso esercizio per l'installazione e lo  sviluppo
del sistema informativo (CDR 1); dall'avvenuta realizzazione nel 2017
del progetto  di  riammodernamento  tecnologico  della  sala  per  le
adunanze generali  del  Consiglio  di  Stato  e  le  sedute  plenarie
dell'organo di autogoverno della Giustizia  amministrativa  (CDR  1);
dal fabbisogno formulato dai tribunali amministrativi  regionali  per
la dotazione del patrimonio librario delle biblioteche (CDR 2). Viene
ad ogni buon  conto  assicurato  il  finanziamento  di  programmi  di
acquisto di mobili e arredi per l'ex  ufficio  ricezioni  ricorsi  di
Palazzo Spada (allestito a sala postazioni di lavoro del personale di
magistratura  -  CDR  3),  per  gli  uffici  destinati  al  personale
informatico in corso di assunzione (CDR 1) nonche'  per  i  tribunali
che nel 2018 si trasferiranno in nuovi immobili  o  che,  pur  avendo
completato il trasloco nel 2017, devono ancora ultimare l'arredamento
(CDR 2). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico