(Relazione del prefetto)
 
                Prefettura - U.T.G. di Vibo Valentia 
 
 
                   Organo Periferico di Sicurezza 
 
 
                                          Vibo Valentia, 6 marzo 2018 
prot. nr. 9/2-2/2018/NC/O.P.S. 
 
                                                            Al Signor 
                                                Ministro dell'interno 
                                                                 Roma 
Oggetto: Comune di San Gregorio d'Ippona (VV). 
Relazione ai sensi  dell'articolo  143  del  decreto  legislativo  18
  agosto 2000, n. 267 come modificato dall'art. 2,  comma  30,  della
  legge 15 luglio 2009, n. 94. 
    Questa  Prefettura,  avviato  a  maggio  del  decorso   anno   un
approfondito  monitoraggio  sull'amministrazione  comunale   di   San
Gregorio d'Ippona, ha avuto modo  di  rilevare,  tra  l'altro,  gravi
irregolarita' verosimilmente scaturenti  da  un  piu'  che  probabile
condizionamento dei locali sodalizi criminali. 
    Pertanto con provvedimento  prot.  n.  32951  del  26/7/2017  dal
Prefetto  di  Vibo  Valentia  e'  stata  nominata   una   Commissione
d'indagine al fine di  verificare  presso  il  predetto  Ente  locale
l'eventuale sussistenza di forme di condizionamento  da  parte  della
criminalita' organizzata, o di collegamenti diretti o  indiretti  con
la stessa, ai sensi 143 del  decreto  legislativo 18/8/2000  n.  267,
come sostituito dall'art. 2 comma 30 della legge 15/7/2009  n.  94  e
146 comma 1 del medesimo decreto legislativo. 
    In proposito e'  opportuno  evidenziare  che  il  Comune  di  San
Gregorio D'Ippona e' stato gia' sciolto per infiltrazione mafiosa nel
2007. 
    Nell'occasione  la  gestione  dell'Ente  e'  stata   affidata   a
commissari nominati dal Ministero dell'interno fino all'anno 2009. 
    L'attuale compagine  consiliare  e'  scaturita  dall'esito  delle
consultazioni amministrative tenutesi il 25 maggio 2014. 
    Al termine di tutti gli accertamenti disposti, e'  emerso  quanto
di seguito delineato: 
    Il Centro Operativo della Direzione  Investigativa  Antimafia  di
Roma, nell'ambito di  autonoma  attivita'  avviata  a  partire  dalla
primavera del 2014, ha sottoposto  a  misura  ablativa  un  rilevante
patrimonio   riconducibile   ad    un    importante    ...omissis...,
...omissis..., ritenuto  esponente  apicale  della  famiglia  mafiosa
...omissis... di San Gregorio d'Ippona, con  ramificazioni  in  tutta
Italia. 
    La cennata procedura  veniva  eseguita  anche  nei  confronti  di
soggetti ritenuti prestanome del citato ...omissis...,  tra  i  quali
figurava l'attuale ...omissis... di San Gregorio d'Ippona. 
    Questi, quale coerede del defunto padre, risulta avere consentito
al ...omissis..., l'uso di specifica unita'  immobiliare  ubicata  in
San Gregorio d'Ippona, senza formalizzare il conseguente passaggio di
proprieta' del bene a favore dell'asserito acquirente, ...omissis...,
cosi' generando una situazione di fittizia intestazione. 
    - ...omissis..., dell'ente, e'  nipote  di  ...omissis...,  socio
dell'impresa «...omissis...», nei cui confronti, in data  18.12.2017,
e'  stato  proposto  dal  Gruppo  Tecnico,  istituito  presso  questa
Prefettura, il diniego  alla  permanenza  nell'elenco  dei  fornitori
prestatori di servizi  ed  esecutori  non  soggetti  a  tentativi  di
infiltrazione mafiosa (c.d. White List). Alla cennata societa' l'ente
ha affidato, attraverso una gara dagli accertati  dettagli  intricati
ed irregolari, la realizzazione di una rilevante e dispendiosa  opera
pubblica. Lo stesso e' legato  da  vincoli  parentali  acquisiti  con
...omissis..., affiliato alla locale di 'ndrangheta di  San  Gregorio
d'Ippona, gia' condannato per associazione di tipo mafioso  nell'anno
2011, nell'ambito dell'operazione di polizia denominata Rima, che  ha
formalmente sancito l'esistenza e l'operativita' della  locale  cosca
...omissis.... 
    Da  ultimo,  si  evidenzia  che  nella   notte   del   31.01.2018
l'abitazione  del  ...omissis...  e  un'autovettura  utilizzata   dal
proprio nucleo familiare sono stati raggiunti da diversi colpi d'arma
da  fuoco,  esplosi  da  ignoti.  Sulla  vicenda  le   locali   forze
dell'ordine, coordinate  dalla  competente  A.G.,  hanno  prontamente
avviato le conseguenti attivita' investigative. 
    Non si puo'  escludere  che  il  grave  atto  verificatosi  possa
ascriversi al delicato ruolo politico dallo stesso  rivestito  presso
l'ente. 
    - ...omissis...,   e'    ...omissis...,    il    cui    fratello,
...omissis...,  risulta  coinvolto  in  un'importante  operazione  di
polizia, in quanto destinatario di un provvedimento di confisca,  poi
revocato dalla Corte  d'Appello  in  data  24.02.2017,  disposto  dal
Tribunale di Vibo Valentia, quale terzo intestatario di beni immobili
riconducibili, anche nel caso di specie, al ...omissis.... 
    - Ulteriori  informazioni  acquisite,  afferenti   la   compagine
consiliare, hanno permesso inoltre di avere  contezza  dell'esistenza
di rapporti economici tra amministratori e soggetti riconducibili  ad
imprese  destinatarie  di  informazioni  antimafia  interdittive  e/o
provvedimento di rigetto di iscrizione nella c.d. White List. 
    - Sei consiglieri di maggioranza in carica sono risultati  legati
da vincoli familiari diretti o indiretti con soggetti pregiudicati  e
contigui a consorterie criminali locali. 
    - Il settore degli  affidamenti  diretti  in  economia  dell'Ente
(senza bando pubblico) e' stato  interessato  da  numerose  procedure
amministrative a favore di imprese vicine ad ambienti  controindicati
o  destinatarie  di  provvedimenti  interdittivi  antimafia.  Diversi
titolari sono  peraltro  legati  da  vincoli  di  parentela  con  gli
amministratori locali. 
    - Dagli atti esaminati non e' emersa l'effettiva  sussistenza  di
condizioni  di  urgenza  nell'affidamento  di  molteplici  lavori   o
nell'acquisto di particolari beni, tali da  giustificare  il  ricorso
alla trattativa diretta in luogo della procedura aperta. 
    Gli  elementi  informativi  emersi  nel  prolungato  monitoraggio
effettuato, considerati alla luce della particolare pervasivita'  dei
clan di 'ndrangheta radicati sul territorio comunale,  hanno  indotto
lo scrivente a ritenere che  potesse  sussistere  un  condizionamento
della criminalita'  organizzata  sull'operato  dell'ente  oggetto  di
analisi. 
    Il quadro globale delle informazioni acquisite e' stato  pertanto
esaminato in sede di Riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di
Polizia che ha espresso il proprio  unanime  favorevole  avviso  alla
richiesta di delega all'accesso al Sig. Ministro dell'interno. 
    La  citata   delega   e'   stata   disposta   con   provvedimento
17102/128/101(7) del 20 luglio 2017. 
    Per l'effetto, con provvedimento  prefettizio  n.  32951  del  26
luglio 2017, venivano individuati e nominati quali  componenti  della
Commissione d'accesso, la dott.ssa Silvana Merenda,  Viceprefetto  in
servizio presso la Prefettura di Vibo  Valentia,  il  Cap.  Piermarco
Borettaz, Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri in servizio  presso  il
Comando Provinciale  di  Vibo  Valentia,  il  Sten.  Rocco  Petracca,
Ufficiale della Guardia di Finanza  in  servizio  presso  il  Comando
Provinciale di Vibo Valentia. La Commissione veniva integrata con  la
nomina di un collaboratore,  nella  persona  del  Ten.  Col.  Michele
Conte, Ufficiale della Guardia di  Finanza,  in  servizio  presso  la
Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro. 
    In data 01 agosto 2017, si insediava  presso  il  Comune  di  San
Gregorio d'Ippona la Commissione nominata, predisponendo il  relativo
verbale  e  richiedendo  contestualmente  agli  uffici  comunali   la
documentazione necessaria per l'avvio delle attivita' in trattazione. 
    Attesa la necessita' di esaminare una rilevante mole di atti, con
nota del 19 ottobre 2017, e' stato chiesto ed ottenuto la proroga  di
un ulteriore trimestre per la conclusione delle indagini. 
    L'attivita' posta in essere dalla Commissione ha  sostanzialmente
ripercorso i temi delineati nella richiesta di delega predisposta  da
questa  Prefettura,  opportunamente   corredata   e   supportata   da
risultanze emerse nel corso dell'analisi dei documenti  acquisiti  in
sede di accesso. 
    L'indagine si e' focalizzata sulle  relazioni  di  varia  natura,
potenzialmente  strumentali  agli  interessi   criminali,   tra   gli
amministratori  ed  esponenti  riconducibili  a  consorterie  locali,
funzionali a fenomeni di vulnerabilita', con specifico riferimento ad
eventuali profili di alterazione dei processi  decisionali  esternati
dall'ente. 
    Particolare attenzione e' stata, quindi, dedicata  alla  disamina
delle  determine  e  degli  atti  gestori,  al  fine  di   verificare
l'esistenza di eventuali collegamenti diretti  ed  indiretti  con  la
criminalita',   tali   da   compromettere   il   buon   andamento   e
l'imparzialita' dell'ente,  nonche'  il  regolare  funzionamento  dei
servizi affidatigli. 
    Nel corso degli accertamenti, la scoperta di  nuovi  elementi  ha
orientato le attivita' di approfondimento su  aspetti  rivelatisi  di
fondamentale interesse, permettendo di valutare  piu'  nel  dettaglio
alcuni significativi episodi, come di seguito si avra' modo di meglio
esplicitare. 
    Ad ogni modo, cosi' da  agevolare  la  comprensione  dell'analisi
svolta, appare opportuno premettere che San Gregorio d'Ippona  e'  un
centro abitato della provincia di Vibo Valentia, con una  popolazione
di 2.424 abitanti e una estensione territoriale  di  12,37  kmq.  Sul
cennato territorio insistono insediamenti produttivi,  quali  frantoi
oleari, imprese edili, attivita' imprenditoriali nella  gestione  dei
rifiuti, fermo restando che, come per gli altri centri del  vibonese,
l'attivita' peculiare della popolazione  e',  in  prevalenza,  quella
agricola. Data la vicinanza al capoluogo  di  provincia,  vi  e'  una
buona parte di popolazione  impiegata  nei  servizi,  costituenti  il
cosiddetto settore terziario. 
    Il  territorio  del  comune   di   San   Gregorio   d'Ippona   e'
caratterizzato da un alto tasso di densita' criminale ove insiste  la
locale di 'ndrangheta, di cui e' egemone la 'ndrina ...omissis...,con
importanti collegamenti  con  le  altri  locali  di  'ndrangheta  del
vibonese  [su  tutti  quella  di  assoluto  dominio   della   'ndrina
...omissis...di Limbadi (VV)] e ramificazioni in tutta  Italia  -  in
particolare a Roma -, la  cui  operativita'  e'  stata  sancita,  tra
l'altro,  a   seguito   dell'operazione   di   polizia   giudiziaria,
convenzionalmente  denominata  ...omissis...,  eseguita   nel   2005,
scaturita dalle risultanze dei  procedimenti  penali  nn.  1355/01  e
2586/03 R.G.N.R. mod. 21 della D.D.A. di Catanzaro. 
    La costante pressione di un contrasto  investigativo  qualificato
non ha disarticolato la cennata operativita' che di fatto non e'  mai
cessata, anzi si e' accresciuta e conformata alle nuove esigenze, tra
tutte,   prova   ne   e'   l'operazione   di   polizia    giudiziaria
convenzionalmente denominata ...omissis..., condotta dalla Guardia di
Finanza sotto il coordinamento della  D.D.A.  di  Catanzaro,  che  ha
portato, nel gennaio 2017, all'emissione  di  numerose  Ordinanze  di
Custodia Cautelare in Carcere per il reato di traffico transnazionale
di sostanze  stupefacenti  aggravato  dalle  modalita'  mafiose,  nei
confronti - tra gli altri  -  di  ...omissis...,  in  atto  detenuto,
ritenuto esponente apicale della 'ndrina in argomento e di  ulteriori
soggetti dal rilevante profilo criminale. 
    La genesi della locale 'ndrina si colloca tra la fine degli  anni
'70, inizio anni '80 del secolo scorso, allorquando  ebbe  inizio  un
cruento  contrasto  tra  i  ...omissis...  ed   i   ...omissis...   e
...omissis... di Vibo Valentia. 
    Contrasti sorti sotto l'egida della potente 'ndrina ...omissis...
di Limbadi, che in quegli anni ha dato il via al progressivo processo
di egemonia sull'intero comprensorio del vibonese. 
    I reati perpetrati, tra cui diversi omicidi e  reati-fine,  quali
danneggiamenti, specie a mezzo di ordigni rudimentali, hanno  portato
lo Stato ad istituire a San Gregorio  d'Ippona,  nell'anno  1986,  un
avamposto di legalita', rappresentato dalla Stazione Carabinieri. 
    L'ascesa della locale 'ndrina ...omissis..., come arguibile dalle
considerazioni  gia'  espresse,  e'  da  attribuire  ai  rapporti  di
cointeressenza criminale con i  ...omissis...  di  Limbadi:  cio'  e'
desumibile anche dall'importante  prova  documentale  costituita  dal
mandato di cattura n.  17/84  R.G.M.C.  e  n.  1665/82  R.G.G.I  (cd.
«Processone  ...omissis...»)  emesso  il   27.06.1984   dal   Giudice
Istruttore del Tribunale di Vibo Valentia che  ha  colpito,  fra  gli
altri,  i  fratelli  ...omissis...  (...omissis...),   ...omissis...,
...omissis..., ...omissis... e ...omissis.... 
    Ad ulteriore dimostrazione dei  saldi  rapporti  esplicitati,  e'
doveroso riferire che ...omissis..., in atto detenuto  in  regime  di
detenzione di cui all'art. 41 bis O.P.  ed  esponente  apicale  della
Societa' di 'ndrangheta di Limbadi: 
      a. nell'anno 1982 e' stato arrestato per violazione delle norme
in materia di misure di prevenzione personali allorquando si  trovava
a San Gregorio d'Ippona in compagnia di ...omissis... su citato; 
      b.  dopo  due  anni  di  latitanza,  nell'anno  1985  e'  stato
arrestato a San Gregorio d'Ippona in via Milite Ignoto n. 43,  presso
l'abitazione di ...omissis...; 
      c. ha avuto una  relazione  extraconiugale  con  ...omissis...,
madre  di  ...omissis...,  ...omissis...,  e   ...omissis...,   figli
riconosciuti dal ...omissis...; ...omissis... e'  figlia  del  citato
...omissis.... 
    La cornice criminale brevemente delineata  consegna  un  ambiente
svilito e soffocato dalla forte e radicata  presenza  sul  territorio
della criminalita' di tipo  organizzato  che  esercita  un  controllo
asfissiante in tutti i settori della locale economia, anche  mediante
imprese referenti. 
    Ad ogni modo, all'esito delle  ultime  consultazioni  elettorali,
l'amministrazione in carica e' cosi' composta: 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    - ...omissis.... 
    I lavori svolti dalla Commissione hanno preso in  esame  pertanto
il contesto  ove  si  colloca  l'ente  locale  e  l'intero  andamento
gestionale dell'amministrazione, con particolare riguardo ai rapporti
tra gli amministratori e le consorterie locali. 
    Dalle attivita' istruttorie poste in essere si  evidenziano,  nel
prosieguo,  rapporti  di  parentela,  corredati  da  informazioni  di
particolare  interesse  nei  confronti  dell'amministrazione  e   dei
dipendenti a vario titolo assunti dall'ente. 
    ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che: 
      a. e' stato escusso a sommarie informazioni in data  10.04.2014
da personale  della  D.I.A.  di  Roma,  nell'ambito  delle  attivita'
connesse al Decreto di sequestro n. 9/14 M.P. e n.  2/14  RAC  emesso
dal Tribunale di Vibo Valentia - Sezione Misure di Prevenzione  -  in
data  12.03.2014,  in  ordine  alla  proprieta'  di  alcuni  immobili
ricevuti in eredita' dal padre ...omissis..., ubicati a San  Gregorio
d'Ippona in corso  Italia,  nella  disponibilita'  di  ...omissis...,
esponente  apicale  della  locale  di  'ndrangheta  di  San  Gregorio
d'Ippona. 
      b. intrattiene una relazione sentimentale con ...omissis..., la
quale, al Comune di San Gregorio, e': 
        (1) ...omissis...; 
        (2) ...omissis.... 
    ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
      a. figlio non convivente di ...omissis..., il quale  e'  cugino
di I grado di ...omissis..., ...omissis... del Comune di San Gregorio
d'Ippona; 
      b.  nipote   di   ...omissis...,   socio   ed   operaio   della
...omissis...,  con  sede  a  ...omissis...,  ...omissis...  per   la
realizzazione del campo polivalente di San Gregorio d'Ippona; 
      c. legato da vincoli di parentela acquisita (nipote acquisito): 
        (1) di ...omissis..., condannato nella menzionata  operazione
di polizia ...omissis...; 
        (2)  di  ...omissis...,  il   quale   e'   zio   paterno   di
...omissis.... 
    ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
      a. figlio di ...omissis..., ...omissis..., il quale  e'  cugino
di I grado di ...omissis..., deceduto a seguito di omicidio  in  data
...omissis... occorso  nella  faida  che  ha  visto  in  quegli  anni
contrapposte le ndrine di 'ndrangheta  di  Vibo  Valentia  e  di  San
Gregorio d'Ippona, di quest'ultima sino ad allora esponente  apicale.
Il ...omissis... era inoltre cognato  di  ...omissis...  e  padre  di
...omissis..., ...omissis... e ...omissis..., tutti inquadrati  quali
esponenti alla citata locale di 'ndrangheta di San Gregorio d'Ippona; 
      b. fratello  convivente  di  ...omissis...,  ...omissis...,  il
quale e' stato denunciato in stato di  liberta'  in  data  16.08.2005
dalla  Squadra  Mobile  della  Questura  di  Catanzaro,   nell'ambito
dell'operazione  di  polizia   ...omissis...,   che   lo   ha   visto
destinatario del Decreto di confisca n. 9/14 M.P., n. 2/14 RAC  e  n.
27/15 RAC emesso dal Tribunale di Vibo Valentia - Sezione  Misure  di
Prevenzione, quale terzo intestatario di beni immobili  riconducibili
al citato ...omissis.... In data 24.02.2017  la  Corte  d'Appello  di
Catanzaro revoca la confisca dei predetti beni. 
    ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e' figlio di: 
      a. ...omissis..., il quale: 
        (1) e' cugino di I  grado  di  ...omissis...,  ...omissis...,
padre del ...omissis...; 
        (2) e' stato sottoposto all'avviso  orale  di  P.S.  in  data
20.04.2006; 
        (3) ha piu' volte ricoperto la  carica  di  ...omissis...  ed
...omissis... al Comune di San Gregorio d'Ippona, in  particolare  e'
stato ...omissis... nell'Amministrazione  sciolta  per  infiltrazioni
mafiose in data 24.04.2007; 
        (4) e' stato  coinvolto  e  poi  assolto  nell'operazione  di
polizia ...omissis..., che ha  visto  la  condanna  di  esponenti  ed
affiliati alla locale di 'ndrangheta di San Gregorio d'Ippona. 
      b.  ...omissis...,  la  quale  e'  cugina   di   I   grado   di
...omissis..., il quale e': 
        (1)  coniuge  convivente  di  ...omissis...,  sorella   degli
esponenti della locale di 'ndrangheta di San Gregorio  d'Ippona  gia'
su indicati: 
          - ...omissis...; 
          - ...omissis...; 
          - ...omissis... 
        (2) padre di ...omissis..., il quale e': 
          - socio della  ...omissis...,  con  sede  a  ...omissis...,
destinataria di informazione antimafia interdittiva n. 12605,  emessa
in data 23.04.2012 dalla Prefettura-U.T.G. in indirizzo; 
          - sottoposto all'avviso orale di P.S. in data 01.04.2011; 
          - contiguo alla  locale  di  'ndrangheta  di  San  Gregorio
d'Ippona; 
        (3) padre di ...omissis..., il quale e': 
          - stato coinvolto nell'operazione di polizia ...omissis...; 
          - contiguo alla  locale  di  'ndrangheta  di  San  Gregorio
d'Ippona. 
    ...omissis..., ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che: 
      a. a seguito dell'insediamento della Commissione d'Accesso: 
        (1) in data 08.09.2017 ha ceduto al padre ...omissis...,  con
scrittura privata, le proprie quote di nominali pari ad  €  2.600,00,
della ...omissis..., con sede a ...omissis..., destinataria, in  data
16.03.2016, di: 
          - informazione antimafia interdittiva n. 0010948; 
          - provvedimento di rigetto di iscrizione alla «White  List»
n. 0010952. 
        (2) ha trasferito la propria residenza da via  ...omissis...,
dove risiedeva con la famiglia originaria, a via ...omissis.... 
      b.  e'  stato  assunto  dal  07.03.2017  al   27.09.2017   alle
dipendenze della citata ...omissis...; 
      c. e' cugino di: 
        (1)  ...omissis...,  coniugata  con  ...omissis...  esponente
apicale  della  locale  di  'ndrangheta  di  Stefanaconi,  condannato
all'ergastolo, per omicidio doloso  ed  altro,  ed  a  15  anni,  per
associazione di tipo mafioso,  nell'ambito  dei  procedimenti  penali
scaturiti dalle operazioni di polizia ...omissis... e  ...omissis...,
che ha visto contrapposte le ndrine di 'ndrangheta di  Stefanaconi  e
Vibo Valentia, fraz. Piscopio; 
        (2) ...omissis..., affiliato alla locale  di  'ndrangheta  di
Stefanaconi  e  coinvolto  nella   citata   operazione   di   polizia
...omissis... e ...omissis...; 
        (3) ...omissis.... 
    Quest'ultima,    all'indomani    dell'arresto    del     fratello
...omissis...,  cedeva  le  armi  regolarmente  detenute   allo   zio
...omissis..., ...omissis....  E'  chiaro  che  tale  accadimento  ha
enucleato la sussistenza di concreti rapporti  intercorrenti  tra  le
due famiglie; 
      d. e' nipotedi ...omissis..., la quale e': 
        (1)    titolare    firmatario    dell'impresa     individuale
...omissis...,  con  sede  a  ...omissis...,  gia'  destinataria   di
informazioni antimafia interdittive emesse dalla Prefettura -  U.T.G.
di Vibo Valentia n.: 
          - 279/2-6/06/R Segreteria di Sicurezza in data 11.07.2006; 
          - 222/2-6/08/R Segreteria di Sicurezza in data 18.06.2008; 
          - 15022 in data 13.05.2013; 
        (2)  coniugata   con   ...omissis...,   titolare   firmatario
dell'impresa individuale ...omissis...,  con  sede  a  ...omissis...,
destinataria  anch'essa  di  informativa  antimafia  interdittiva  n.
0011272, emessa in data 16.03.2015 da questa Prefettura. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
      a. titolare  firmatario  dell'omonima  impresa  individuale  ad
insegna ...omissis..., con sede a ...omissis..., la  quale  e'  stata
destinataria di  diniego  di  iscrizione  all'elenco  dei  fornitori,
prestatori di servizi  ed  esecutori  non  soggetti  a  tentativi  di
infiltrazione mafiosa (c.d. «White List») n. 53274 e di  informazione
antimafia  interdittiva  n.  0003317  emesse  in  data  07.12.2017  e
23.01.2018 dalla Prefettura - U.T.G. di Vibo Valentia; 
      b. stato coinvolto nei procedimenti penali n.: 
        (1) 615/92 R.G.N.R.  del  Tribunale  di  Vibo  Valentia,  per
associazione per  delinquere  alla  scopo  di  commettere  una  serie
indeterminata di truffe all'AIMA e di violazione finanziaria,  truffa
aggravata ai danni dello Stato per  il  conseguimento  di  erogazioni
pubbliche, in concorso e continuata, archiviato per prescrizione; 
        (2) 2686/98 R.G.N.R. del Tribunale di Vibo  Valentia,  per  i
reati di cui agli artt. 624 e 625  c.p.  (furto  aggravato  ai  danni
dell'Enel), archiviato per prescrizione; 
      c.  imputato  nel  procedimento  penale  della  Procura   della
Repubblica del Tribunale  di  Vibo  Valentia  n.  3148/2015  PM,  per
violazione norme in materia edilizia. In  data  20.11.2015  e'  stato
condannato all'ammenda di € 150,00 (Sentenza non ancora esecutiva); 
      d. figlio di ...omissis..., sul cui conto si riferisce che: 
        (1) e' gravato da condanne per emissione di assegni  a  vuoto
continuata in concorso, truffa continuata in  concorso,  sostituzione
di persona e bancarotta fraudolenta in concorso; 
        (2) e' stato sottoposto in data 13.12.2001  all'avviso  orale
di P.S.; 
        3) domicilia, unitamente al proprio nucleo familiare,  in  un
appartamento sito  nello  stesso  immobile  dove  risiede  il  citato
...omissis...; 
        (4)  e'  stato   coinvolto,   unitamente   al   figlio,   nel
procedimento  penale  n.  615/92  R.G.N.R.  del  Tribunale  di   Vibo
Valentia; 
        (5) e' cugino di I grado di ...omissis..., il quale e': 
          - esponente della locale di  'ndrangheta  di  San  Gregorio
d'Ippona; 
          - coniugato   con   ...omissis...,   figlia   del    citato
...omissis..., esponente apicale della locale di 'ndrangheta  di  San
Gregorio d'Ippona. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si evidenzia  che  e':
nipote di ...omissis..., il quale e': 
      a.  contiguo  alla  locale  di  'ndrangheta  di  San   Gregorio
d'Ippona; 
      b. stato destinatario, unitamente ad esponenti e contigui  alla
locale di 'ndrangheta di San  Gregorio  d'Ippona,  dell'ordinanza  di
custodia cautelare in carcere  n.  1250/94  R.G.G.I.P.  e  n.  573/94
R.G.N.R. D.D.A. emessa dal Tribunale di Catanzaro in data 17.10.1994,
per reati in materia di sostanze stupefacenti. In data 13.12.2007  la
Corte d'Appello di Catanzaro lo ha condannato per i reati di cui agli
artt. 73 D.P.R. 309/90, 110 c.p. e 73 D.P.R. 309/90 alla pena di anni
4 di reclusione ed € 14.000,00  di  multa,  con  la  pena  accessoria
dell'interdizione dai p.u. per anni 5. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
      a. stato condannato, in data 03.02.2010, ad una multa pari a  €
670,00 dal GIP del Tribunale di Vibo Valentia per «omesso  versamento
delle ritenute previdenziali ed assistenziali»; 
      b. dipendente della ...omissis..., con  sede  a  ...omissis...,
della quale e' titolare firmatario il fratello ...omissis...,  genero
di  ...omissis...,  narcotrafficante,  condannato  ad   anni   8   di
reclusione nell'ambito dell'operazione di polizia ...omissis...,  per
il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si  evidenzia  che  e'
stato condannato, in data 15.03.1982, a mesi 04, gg 10 di  reclusione
nonche' multa pari ad € 77,47 dal  Tribunale  di  Lamezia  Terme  per
«detenzione illegale di armi e munizioni continuata», riabilitato  il
22.02.1988. 
    In relazione al personale dipendente: 
      ...omissis..., ...omissis..., sul cui conto  si  evidenzia  che
e': 
        a. cugino di I grado di: 
          (1) ...omissis..., padre del citato ...omissis...; 
          (2) ...omissis..., socio della citata ...omissis...,  ditta
appaltante per la realizzazione del campo polivalente di San Gregorio
d'Ippona. 
        b. stato denunciato in stato di liberta' in data  08.08.1997,
in concorso col Sindaco pro tempore, alla  Procura  della  Repubblica
del Tribunale di Vibo Valentia,  per  favoreggiamento  reale  poiche'
hanno favorito ...omissis...,  padre  del  citato  ...omissis....  Il
relativo procedimento penale veniva archiviato  per  prescrizione  in
data 02.01.2009. 
    Il Sindaco pro tempore altri non era che  ...omissis...,  che  e'
stato ...omissis... nell'Amministrazione sciolta per mafia  nell'anno
2007 e coimputato,  fra  gli  altri,  con  il  citato  ...omissis...,
successivamente entrambi assolti, nel procedimento  penale  scaturito
dalla ridetta operazione  di  polizia  giudiziaria  convenzionalmente
denominata ...omissis.... 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
      a. cugino di I grado del citato ...omissis...; 
      b. stato denunciato per  favoreggiamento  personale  con  altri
dipendenti comunali.  Nell'occasione,  a  seguito  di  danneggiamento
causato all'interno della Casa Comunale da  parte  di  ...omissis...,
contiguo  alla  locale  di  'ndrangheta  di  San  Gregorio  d'Ippona,
...omissis..., escusso a s.i., poneva una condotta tesa a favorire il
reo. 
    Il procedimento penale -  archiviato  per  gli  altri  dipendenti
coinvolti -  e'  allo  stato  pendente  nei  suoi  confronti  per  la
fattispecie di reato summenzionata. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si  evidenzia  che  e'
padre    del     citato     ...omissis...,     gia'     ...omissis...
dell'amministrazione sciolta per mafia, di  ...omissis...  in  quella
eletta nel 2009 e ...omissis... nell'attuale. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si  evidenzia  che  e'
fratello di ...omissis...,  gia'  ...omissis...  dell'amministrazione
sciolta per mafia. 
    ...omissis... ...omissis..., sul cui conto si  evidenzia  che  e'
cognato di ...omissis..., la quale e': 
      a. vedova di ...omissis..., deceduto a seguito di ...omissis...
in data 28.06.2008, in vita gia' avvisato orale, sorvegliato speciale
di Pubblica Sicurezza e contiguo alla locale di  'ndrangheta  di  San
Gregorio d'Ippona. 
      b. cognata del boss ...omissis.... 
    ...omissis... 
    ...omissis..., sul cui conto si  evidenzia  che  e'  fratello  di
...omissis...,    ...omissis...,    ...omissis...,     ...omissis...,
...omissis..., applicata 12 ore oltre l'orario di servizio - delibera
n. 24/2016. 
    Nell'anno 2015 e' stata denunciata  in  stato  di  liberta'  alla
Procura della Repubblica del Tribunale di Vibo Valentia, in concorso,
per i reati di turbata liberta' degli incanti e  truffa  aggravata  -
attualmente e' stato richiesto il rinvio a  giudizio  nell'instaurato
procedimento penale 4766/15 R.G.N.R.. 
    ...omissis... ...omissis..., ...omissis... - applicato per 12 ore
settimanali oltre l'orario di servizio - delibera n. 06/2015. 
    Da  accertamenti  alla  Banca  Dati  delle  FF.PP.  risulta   che
nell'anno  2014  e'  stato  deferito  in  S.L.  alla  Procura   della
Repubblica del Tribunale di Vibo Valentia  poiche',  in  qualita'  di
responsabile  pro  tempore  ...omissis...  del  Comune  di  Briatico,
avrebbe redatto attestazione di allaccio alla rete idrica e  fognaria
e  successivamente  certificato  di  agibilita'   false   in   favore
dell'impresa individuale ...omissis..., con sede a ...omissis...: 
      a. la quale e' stata destinataria di: 
        (1)  provvedimento  disequestro  preventivo  nell'ambito  del
procedimento penale n. 4344/10 R.G.N.R., emesso  in  data  02.05.2016
dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, nell'ambito dell'operazione di
polizia ...omissis...; 
        (2) informazioni  antimafia  interdittive  n.  0020068  e  n.
0024586 emesse dalla locale Prefettura - U.T.G.,  rispettivamente  in
data 10.06.2014 e 17.06.2016. 
      b. della quale e' titolare firmatario  ...omissis...,  in  atto
detenuto, il quale e': 
        (1)  ritenuto  affiliato  alla  locale  di   'ndrangheta   di
Briatico; 
        (2)  imputato  nel  citato  procedimento  penale  n.  4344/10
R.G.N.R. per associazione di' tipo mafioso,  detenzione  e  porto  in
luogo pubblico di arma comune da sparo ed  intestazione  fittizia  di
beni  aggravata  al  fine  di  agevolare  l'attivita'  della  'ndrina
...omissis... di Briatico, consorziata a quella dei ...omissis.... 
    ...omissis...   ...omissis...    legata    sentimentalmente    al
...omissis..., ricopre altresi' l'incarico di responsabile  dell'area
...omissis.... 
    Risulta essere stata denunciata in stato di liberta' alla Procura
della Repubblica dei  Tribunale  di  Vibo  Valentia,  dalla  Stazione
Carabinieri di: 
      a. Maierato in data 13.09.2011, per abuso d'ufficio,  truffa  e
falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati  o
in autorizzazioni amministrative, il relativo procedimento penale  e'
stato archiviato per intervenuta prescrizione in data 16.05.2016; 
      b. Nicotera in data 11.03.2014, per omissione o rifiuto  d'atti
d'Ufficio, il relativo procedimento penale e'  stato  archiviato  per
mancanza di condizioni in data 13.06.2017. 
    ...omissis... 
    Dalla ricognizione delle determinazioni sono emerse  assegnazioni
di incarichi a diversi professionisti, tra i quali, si evidenziano: 
      a. architetto ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che  e'
coniugato con ...omissis..., cugina  di  I  grado  di  ...omissis...,
...omissis.... 
      b. ingegnere ...omissis..., sul cui conto si evidenzia  che  e'
legato da vincoli di parentela diretta con i sotto elencati affiliati
alla 'ndrangheta di Limbadi: 
        (1) ...omissis..., gia' sorvegliato speciale di  P.S.,  nonno
materno; 
        (2) ...omissis..., gia' sorvegliato speciale di P.S.,  prozio
materno. 
      c. ingegnere ...omissis..., sul cui conto si evidenzia che e': 
        (1) marito convivente della gia' tirocinante ...omissis...; 
        (2) cognato di: 
          - ...omissis..., sorella di ...omissis..., gia' sorvegliato
speciale di P.S., zio di ...omissis..., gia' sorvegliato speciale  di
P.S., esponente della locale di 'ndrangheta di Vibo Valentia. 
          -  ...omissis...,  coinvolto  nell'operazione  di   polizia
...omissis... che ha visto la  condanna  di  esponenti  ed  affiliati
della citata locale di 'ndrangheta di Vibo Valentia; 
        (3)  zio  acquisito  di  ...omissis...,  sul  cui  conto   si
evidenzia che e': 
          - fratello di ...omissis..., gia' sorvegliato  speciale  di
P.S., contiguo alla locale di 'ndrangheta di Vibo Valentia; 
          - cugino di I grado di  ...omissis...,  sul  cui  conto  si
evidenzia che e': 
          - coniugata con ...omissis..., gia' sorvegliato speciale di
P.S., esponente della locale di 'ndrangheta di Vibo Valentia; 
          - cugina  di  I  grado  di  ...omissis...,  gia'  esponente
apicale della locale di 'ndrangheta di Vibo Valentia, ...omissis.... 
      d. ...omissis... dottor ...omissis... - nomina con delibera  n.
29/2014 - sul cui conto figura una condanna per  omicidio  doloso  ed
altro, reato riconducibile alla faida di Cittanova, che all'epoca  ha
visto il contrapporsi delle cosche ...omissis... e ...omissis.... 
    Il ...omissis... e' legato da vincoli di parentela con  esponenti
della  citata  cosca   ...omissis...,   in   particolare   la   madre
...omissis...  era  cugina  di  I  grado  di   ...omissis...   classe
...omissis..., capo carismatico dell'omonimo clan. 
    Tre suoi fratelli,  per  inciso  ...omissis...,  ...omissis...  e
...omissis..., sono deceduti a seguito di omicidi maturati nell'alveo
della citata faida. 
    Le  risultanze  di   affinita'   e   i   collegamenti   tra   gli
amministratori ed i dipendenti (anche inseriti in uffici notoriamente
esposti  ad  episodi  di  interferenza)  a  livello  parentale  e  le
consorterie locali, delineano un ambiente controverso e di potenziale
permeabilita', cosi' in effetti riscontrato dall'esito  di  tutte  le
indagini istruttorie poste  in  essere.  Contesto  gia'  di  per  se'
gravato dai precedenti penali personali che un rilevante  numero  dei
soggetti elencati annovera e che,  inevitabilmente,  si  riflette  su
vari aspetti di gestione dell'ente. 
    Assumono  cosi'  rilevanza  le  vicende  analizzate   nel   corso
dell'accesso, con particolare riferimento agli affidamenti diretti ed
ad alcuni importanti appalti, da cui emerge, inequivocabilmente, come
molteplici scelte dell'amministrazione siano state  adottate  con  il
preciso  intento  di  avvantaggiare  imprese  prossime  ad   ambienti
controindicati, alcune persino destinatarie di interdittiva antimafia
ed  al  contempo,  tali  scelte  siano  state  improntate  a  logiche
clientelari e  personali,  attraverso  procedure  solo  all'apparenza
lecite. 
    Pertanto   il   settore   della    contrattualistica    pubblica,
notoriamente esposto  alle  attenzioni  dei  sodalizi  criminali,  e'
risultato inquinato da interessi privati di amministratori e  sovente
anche  condizionato  dalla  criminalita',  favorendo   un'illegalita'
diffusa, frutto  di  un'azione  amministrativa  distante  dai  rigidi
principi di efficienza, correttezza e trasparenza  che  costituiscono
fondamentale baluardo alle logiche clientelari  ed  all'infiltrazione
delinquenziale.  Singolare  appare,  nel  complesso   delineato,   la
circostanza che fondi provenienti proprio dal Ministero dell'interno,
stanziati per un'importante opera strutturale,  attraverso  procedure
appositamente predisposte dal RUP di tale appalto, siano confluiti di
fatto verso un'impresa  destinataria  di  provvedimento  interdittivo
antimafia, priva pertanto dei  requisiti  morali  richiesti  per  gli
operatori che intendano conseguire vantaggi economici dalla  pubblica
Amministrazione. Impresa  formalmente  non  partecipante  alla  gara,
nella cui compagine sociale si annoverava un  componente  dell'organo
politico, consigliere  di  maggioranza,  fino  a  pochi  giorni  dopo
l'insediamento della Commissione e che per il tramite di una societa'
di facciata, prossima sia al vice sindaco che  allo  stesso  RUP,  ha
eseguito in definitiva i lavori. Nell'oscura vicenda emerge rilevante
ed ambiguo  il  ruolo  del  RUP,  responsabile  dell'ufficio  tecnico
comunale, che in spregio alle funzioni di vigilanza demandate tollera
e  predispone  situazioni  irregolari  per  orientare  l'esito  della
procedura. Piu' in  particolare  molteplici  si  sono  rivelate,  nel
complesso, le  irregolarita'  riscontrate  nel  delicato  settore  in
argomento, stante l'assiduo e  sovente  ingiustificato  ricorso  alle
procedure emergenziali dell'affidamento diretto per il reperimento di
beni e/o servizi, il cui valore totale supera i 125 mila  euro,  solo
per quanto concerne quelli  esaminati  dalla  Commissione.  Provviste
economiche  generate  da  un  esercizio  opaco  ed   accondiscendente
dell'azione amministrativa, in totale spregio dei  principi  generali
sanciti dal Codice degli appalti e dalla normativa  vigente,  per  la
cui quantificazione economica di dettaglio si rimanda alla  relazione
prefettizia.  Nel  tempo  risorse  economiche  destinate  ad  imprese
oggetto di provvedimento interdittivo antimafia, vicine  ad  ambienti
controindicati  e  legate  da  vincoli  parentali  con  la  compagine
consiliare  hanno  determinano  lo  svilimento  e   la   perdita   di
credibilita' dell'istituzione locale, che  ha  cosi'  tralasciato  il
perseguimento dei propri fini istituzionali, creando pregiudizio  per
gli interessi e le aspirazioni della collettivita'. La Commissione ha
qui  riscontrato  la  strumentalizzazione  delle  scelte,  la  totale
assenza della prevista vigilanza  da  parte  di  chi  avrebbe  dovuto
garantire il pieno rispetto  della  legalita'  e  della  trasparenza,
violando parametri di diligenza e buon  governo.  La  Commissione  ha
inoltre rinvenuto un sottile  ma  preoccupante  filo  conduttore  che
collega ed interconnette l'amministrazione sciolta per  infiltrazione
mafiosa e le successive, fino all'attuale. 
    Difatti si e' rilevato che consiglieri di maggioranza e minoranza
(uno) dell'amministrazione sciolta per mafia nel 2007, sono legati da
vincoli di parentela con gli attuali amministratori e/o con  soggetti
controindicati gravitanti in ambienti malavitosi: 
      a. Il consigliere di maggioranza ...omissis...,  e'  legato  da
vincoli di parentela acquisita con il gia' citato ...omissis...; 
      b. Il consigliere di  maggioranza  ...omissis...,  deceduto  il
...omissis..., in vita era zio del citato ...omissis.... 
      c. Il consigliere di maggioranza ...omissis...,  subentrato  al
citato ...omissis... a seguito del suo  decesso,  e'  suocero  di  un
soggetto, zia del citato ...omissis.... 
      d. L'assessore e consigliere di maggioranza  ...omissis...,  e'
cugino di II grado dell'attuale ...omissis.... 
      e. Il consigliere di maggioranza ...omissis...: 
        (1) ha concorso alle ultime elezioni comunali nella lista  n.
1, risultando il quarto degli eletti e rinunciando, a  seguito  delle
dimissioni dei ...omissis... eletti, alla surroga; 
        (2)  e'  padre  di  ...omissis...,  dipendente  della   ditta
...omissis..., con sede a ...omissis..., della quale e'  titolare  un
soggetto,  nipote  acquisito  di  un  esponente   della   locale   di
'ndrangheta di Vibo Valentia; 
        (3) e' zio acquisito di ...omissis..., contiguo  alla  locale
di 'ndrangheta di San Gregorio d'Ippona. 
      f.  Il  consigliere  di  minoranza   ...omissis...   e'   padre
dell'attuale ...omissis... sul  cui  conto  si  riferisce  ampiamente
nella relazione prefettizia. 
    Inoltre,  riguardo  all'attuale  amministrazione,   e'   doveroso
rimarcare che ...omissis..., candidato a ...omissis... della lista n.
1, ...omissis..., e ...omissis... - i primi due gia' facenti parte in
qualita'  di  ...omissis...  ed  ...omissis...   nell'amministrazione
sciolta per mafia nel 2007 nonche' ...omissis... nell'amministrazione
comunale del 2009 -  si  dimettevano  all'indomani  dell'insediamento
dell'attuale Consiglio Comunale. 
    Ulteriormente, nella lista vincitrice  nella  tornata  elettorale
del 2009, sempre facente capo all'attuale ...omissis...,  sono  stati
inoltre eletti i citati ...omissis..., ...omissis...,  ...omissis...,
...omissis...  (tutti  riconfermati  nell'attuale   amministrazione),
...omissis..., ...omissis..., ...omissis..., e  ...omissis...  (tutti
Consiglieri di maggioranza), nonche' i  ...omissis...  ...omissis...,
...omissis..., ...omissis..., tutti su gia'  citati  (rispettivamente
gia' ...omissis... e ...omissis... dell'amministrazione  sciolta  per
«Mafia») e ...omissis.... 
    Tra i Consiglieri facenti parte  dell'amministrazione  vincitrice
della tornata elettorale del 2009 risulta opportuno evidenziare: 
      a. ...omissis..., cognato di ...omissis... - figlio del  citato
...omissis... -; 
      b. ...omissis..., fratello di ...omissis... (piu' volte  citato
nella  relazione  prefettizia)  e   ...omissis...   (il   su   citato
...omissis...  dell'amministrazione  comunale  sciolta   per   mafia,
...omissis...), nonche' zio dell'attuale ...omissis...  ...omissis...
tra l'altro e' stato  ...omissis...  nell'amministrazione  del  2009,
mentre il  ...omissis...  fratello  ...omissis...  lo  e'  stato  con
l'amministrazione sciolta per mafia nel 2007; 
      c.   ...omissis...,   il   quale   e'    stato    ...omissis...
dell'amministrazione comunale sciolta per  mafia  e,  passando  nello
schieramento  politico   opposto,   ha   ricoperto   la   carica   di
...omissis...  nell'amministrazione  eletta  nell'anno  2009   -   Iª
amministrazione ...omissis.... 
    Esempio particolarmente significativo che grava pesantemente  sul
pubblico consesso e' quanto appurato inoltre  proprio  nei  confronti
della figura  di  vertice  dell'ente  locale.  In  effetti  l'attuale
...omissis... e' risultato  intestatario,  unitamente  ai  suoi  piu'
stretti familiari, di un cespite da diversi  anni  utilizzato,  senza
formale titolo, dal boss piu' importante della locale  'ndrangheta  e
dalla sua famiglia. In ogni caso, anche a voler  considerare  che  al
termine  delle  articolate  procedure  ablative  avviate  il  cennato
immobile e' stato oggetto di restituzione da parte  della  competente
A.G., cio' che sconvolge e' la condotta totalmente inerte  del  primo
cittadino, incapace di recidere un evidente e  duraturo  collegamento
con un esponente apicale di una locale  di  'ndrangheta.  La  cennata
relazione, seppur non compiutamente definibile nei contorni,  attesta
una situazione di totale incompatibilita' con il  delicato  ruolo  di
...omissis... a cui e' chiamato ad assolvere  il  ...omissis....  Per
quanto concerne poi il settore dei rifiuti, tradizionalmente  oggetto
degli appetiti delle organizzazioni criminali per i sottesi interessi
economici,   la   Commissione   ha   riscontrato   irregolarita'    e
condizionamenti  da  parte  del  ...omissis...,  ...omissis...,   con
...omissis.... 
    Indebite cointeressenze che hanno condizionato nei dettagli tutto
il delicato comparto a favore dello stesso ...omissis.... Sono  state
rilevate infatti anomalie e rilevanti illegittimita', tra le quali il
conferimento dei rifiuti sui  terreni  della  propria  ...omissis...,
peraltro ...omissis... e destinataria sia del diniego  di  iscrizione
nella c.d. «white list» che di provvedimento interdittivo  antimafia,
nonche' il relativo utilizzo dei mezzi  della  stessa,  in  luogo  di
quelli  della  ditta  aggiudicataria  dell'appalto   della   raccolta
differenziata.  Da  ultimo,  si  ritiene  opportuno  sottolineare  le
assunzioni da parte dell'impresa vincitrice di lavoratori del  luogo,
vicini per legami parentali alla componente elettiva  e  ad  ambienti
criminali locali. 
    In ordine al settore tributario, l'elevata evasione e  la  scarsa
incisivita'  nel  recupero  coatto  delle  somme  non   versate   dai
contribuenti, ivi comprese quelle dovute dagli amministratori  e  dai
soggetti   ritenuti   organici/vicini   alla   locale    consorteria,
rappresentano l'ennesimo segnale evidente dell'incapacita'  dell'ente
locale  di  dettare  indirizzi  ed  attuare  adeguate  strategie   di
vigilanza e controllo in un  settore  di  vitale  importanza  per  la
gestione dei servizi da erogare alla cittadinanza. 
    Il mancato recupero delle  entrate  tributarie  infatti  oltre  a
precludere l'utilizzo di risorse per iniziative e servizi  in  favore
della  collettivita',  e'  sintomatico  di  precarieta'  e  disordine
gestorio, prodromico ad un potenziale dissesto finanziario. 
    Gravi carenze si ravvisano sotto il profilo della  vigilanza  nel
settore  edilizio-urbanistico,  ove  il   contesto   di   sostanziale
illegalita' e favoritismi, ha permesso  ad  elementi  direttamente  o
indirettamente legati alla criminalita' organizzata la  realizzazione
di alcuni abusi edilizi. 
    E' stato verificato dalla Commissione d'indagine che  l'attivita'
di contrasto e repressione da parte dell'amministrazione comunale nel
settore   si   sia   rivelata   assolutamente   nulla,   atteso   che
l'accertamento  delle  violazioni  e'  stato  nella  quasi  totalita'
effettuato dalla locale Stazione dei Carabinieri. 
    Ulteriore dato emerso e'  l'immobilismo  palesato  dall'ente  per
quanto concerne l'acquisizione ed il  reimpiego/riutilizzo  dei  beni
confiscati alla criminalita' organizzata. Sullo  specifico  versante,
l'ente in un caso ha preferito non acquisire un cespite per  asserita
mancanza di fondi e  in  altra  occasione,  ricevutolo,  non  gli  ha
apportato alcuna miglioria adducendo, nuovamente,  l'indisponibilita'
di risorse finanziarie. 
    Sulla base dell'analisi svolta,  non  possono  non  trovare  peso
quelle situazioni che sono tali da rendere plausibili, nella concreta
realta' contingente ed in base a dati dell'esperienza,  l'ipotesi  di
un condizionamento degli amministratori da parte  della  criminalita'
organizzata. 
    Alla luce degli elementi emersi ed acquisito il parere favorevole
del Comitato  Provinciale  per  l'Ordine  e  la  Sicurezza  Pubblica,
integrato con la partecipazione dei  rappresentanti  del  Procuratore
Distrettuale  Antimafia  di  Catanzaro  e   del   Procuratore   della
Repubblica di Vibo Valentia, espresso in forma unanime  nella  seduta
del 6 marzo, di cui si allega stralcio del  verbale,  si  ritiene  di
dover proporre lo scioglimento del Consiglio Comunale di San Gregorio
d'Ippona ex art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000, cosi'  come
modificato dalla legge n. 94 del 15 luglio 2009. 
    Con separata corrispondenza, secondo le consuete modalita', sara'
trasmessa copia della relazione della Commissione  d'indagine  con  i
relativi allegati. 
 
                                                   Il Prefetto: Longo