(Allegato)
                                                             Allegato 
 
LINEE GUIDA PER LE RELAZIONI  ANNUALI  DEL  SINDACO  DEI  COMUNI  CON
  POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI, DEL SINDACO DELLE  CITTA'
  METROPOLITANE E DEL PRESIDENTE DELLE PROVINCE SUL FUNZIONAMENTO DEL
  SISTEMA INTEGRATO DEI CONTROLLI  INTERNI  NELL'ESERCIZIO  2017  (AI
  SENSI DELL'ART. 148 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N.  267
  - TUEL).. 
 
    1. Le Linee guida annuali volte a definire lo schema di relazione
sul funzionamento del sistema dei  controlli  interni  nell'esercizio
2017, che i sindaci dei comuni con popolazione  superiore  ai  15.000
abitanti, i sindaci delle citta' metropolitane e i  presidenti  delle
province trasmettono, ai sensi dell'art. 148 del Tuel,  alle  sezioni
regionali della Corte dei conti  ed  alla  Sezione  delle  autonomie,
rappresentano il momento di raccordo delle verifiche sullo  stato  di
attuazione e sulla funzionalita' del sistema dei controlli interni. 
    La puntuale compilazione dello schema di relazione  consente  una
conoscenza piu' approfondita degli eterogenei modelli attuativi e dei
livelli di  funzionamento  dei  sistemi  di  controllo  inseriti  nel
contesto organizzativo e gestionale dei  singoli  enti.  Costituisce,
quindi, per gli stessi enti locali uno strumento ricognitivo  su  cui
basare le proprie valutazioni circa l'adeguatezza, l'affidabilita'  e
l'efficacia dei controlli realizzati, utile  a  promuoverne  il  piu'
corretto funzionamento attraverso il confronto  con  l'esperienza  di
altre realta' locali. 
    Ulteriore obiettivo e'  quello  di  evitare  il  rischio  che  le
diverse modalita' organizzative del  sistema  dei  controlli  interni
nelle singole realta' locali si risolvano in una varieta' di  modelli
scarsamente  funzionali  al   miglioramento   dell'organizzazione   e
dell'attivita'  degli  enti,  ovvero  producano  una  serie  di  dati
difficilmente raffrontabili e non sufficientemente significativi. 
    2. Lo scopo fondamentale delle presenti Linee guida  e',  dunque,
quello di farsi interprete delle logiche di  controllo  concretamente
perseguite dai singoli enti in funzione  della  ottimizzazione  delle
proprie risorse e delle esigenze informative delle Sezioni  regionali
impegnate  a  completare  i  controlli  di   regolarita'   contabile,
effettuati ai sensi dei commi 166 e seguenti dell'art. 1 della  legge
n. 266/2005, nel quadro di un  sistema  ordinamentale  finalizzato  a
garantire il rispetto  delle  regole  contabili  ed  il  mantenimento
dell'equilibrio   economico-finanziario   da   parte    degli    enti
territoriali. 
    A tal fine, e' necessario  ricostruire,  in  modo  analitico,  il
carattere e la fisionomia delle diverse forme attuative  di  ciascuna
tipologia di controllo interno, muovendo dal  contesto  operativo  di
riferimento (tipologie  di  contabilita',  natura  degli  indicatori,
strumenti   informatici,   etc.)   e   dall'organizzazione    interna
(collocazione, composizione, etc.), per giungere alle modalita' ed ai
livelli concreti di funzionamento (servizi monitorati, referti, esiti
prodotti, etc.). 
    Nel  tempo,  tale  disamina  ricognitiva  deve  conformarsi  alla
realta' operativa rappresentata nelle risposte degli enti, procedendo
ad un periodico adattamento delle richieste informative alle linee di
tendenza emergenti dal monitoraggio degli schemi di relazione. Questo
adeguamento delle Linee guida alle rilevazioni  effettuate,  oltre  a
favorire la circolarita' delle informazioni, consente, da un lato, di
trovare la giusta chiave interpretativa dei  processi  gestionali  in
atto, dall'altro, di acquisire,  elaborare  e  analizzare  dati  piu'
coerenti ed uniformi, riducendo  altresi'  il  rischio  di  possibili
errori interpretativi. 
    3. La valutazione del funzionamento delle  singole  tipologie  di
controllo  interno  non  puo',  comunque,  andare   disgiunta   dalla
specificita' del loro inserimento in un sistema organico,  nel  quale
ciascuna di esse e' concepita anche in rapporto alle altre. 
    Da quando i controlli interni sono stati  concretamente  attivati
dagli enti ed hanno iniziato ad inserirsi nei processi decisionali  e
gestionali  delle  strutture  amministrative,  si  e'   prodotto   un
progressivo miglioramento dei processi  di  analisi  interna  che  ha
rapidamente implementato una piu' stretta collaborazione  e  proficua
sinergia fra le diverse metodologie di controllo. 
    L'integrazione fra controllo di gestione, controllo di qualita' e
controllo   strategico,   che   si    accompagna    alla    frequente
sovrapposizione  e  corrispondenza  fra  controlli   di   regolarita'
amministrativo-contabile,  controlli  sugli  equilibri  finanziari  e
controlli sugli organismi partecipati, offre agli enti l'opportunita'
di adeguare metodi e  contenuti  del  controllo  in  un  processo  di
progressivo affinamento che la Corte non puo' non incoraggiare. 
    Il diverso approccio alla valutazione del sistema  integrato  dei
controlli interni intende scongiurare il rischio di  una  valutazione
delle singole tipologie di controllo come funzioni a se', avulse  dal
contesto di riferimento, per tradursi in indicazioni di sistema,  che
consentano una considerazione globale ed un rapporto sinergico tra  i
diversi tipi di controlli. 
    4.  Il  nuovo  questionario,  pur   conservando   le   principali
caratteristiche di forma e  contenuto  delineate  dalle  Linee  Guida
approvate negli anni precedenti,  introduce  innovazioni  sostanziali
che privilegiano una logica di sistema, con modifiche nella struttura
e nel numero delle sezioni (che nelle Linee guida attuali passano  da
sei ad otto) in  cui  si  articola  lo  schema  di  relazione,  e  la
creazione  di  una  sezione  introduttiva  (denominata  «Sistema  dei
controlli interni») che compendia le  domande  da  cui  e'  possibile
evincere, attraverso il raffronto tra i diversi ambiti operativi  del
controllo, il profilo caratteristico del sistema  attuato  dall'ente,
la sua conformita' al disposto normativo e la capacita'  di  incidere
efficacemente sui processi in atto sviluppando nuove sinergie. 
    A differenza di quelli adottati in precedenza, infatti, lo schema
attuale di relazione-questionario non presenta  quesiti  ripetuti  in
ogni sezione per ciascuna tipologia di  controllo,  ma  li  compendia
secondo una prospettiva  sinergica  degli  adempimenti  di  carattere
organizzativo e funzionale. La maggiore attenzione rivolta ai momenti
di integrazione e raccordo tra le diverse tipologie di controllo puo'
cogliersi  nella  corrispondenza  dello  schema  di  relazione   alle
caratteristiche  specifiche   dei   singoli   enti,   offrendosi   ai
compilatori la facolta' di formulare i chiarimenti necessari  per  la
miglior  comprensione  delle  informazioni  richieste  e  di  fornire
informazioni aggiuntive, di carattere generale o di dettaglio, in una
sezione del questionario appositamente dedicata. 
    5. Al fine di ottenere un  quadro  informativo  piu'  puntuale  e
particolareggiato che consenta di far emergere  le  reali  criticita'
delle gestioni, come evidenziate nel referto al Parlamento  approvato
dalla Sezione delle autonomie con  deliberazione  SEZAUT/13/2018/FRG,
e' sembrato opportuno introdurre nuovi  quesiti  e  precisare  quelli
gia' utilizzati nei questionari adottati in precedenza per assicurare
una maggiore omogeneita' e comparabilita' dei dati raccolti. 
    Dagli  esiti  del  monitoraggio  condotto  dalla  Sezione   delle
autonomie nell'ambito del  predetto  referto,  servendosi  dell'esame
comparato delle risposte fornite dagli enti al questionario  allegato
alle Linee guida per l'esercizio 2016 e del  loro  confronto  con  le
corrispondenti risposte che gli stessi enti  avevano  potuto  fornire
nell'esercizio precedente, si e' potuto infatti valutare l'evoluzione
degli aspetti organizzativi  e  funzionali  piu'  caratteristici  del
nuovo sistema integrato dei controlli interni, ma anche  rilevare  le
difficolta'  operative  e,  talvolta,   le   resistenze   «culturali»
nell'attuarlo. 
    Ancorche'  sia  innegabile  un  progressivo   miglioramento   nel
funzionamento del sistema, la cultura dei controlli  interni  risulta
ancora non recepita  integralmente  nelle  sue  piene  potenzialita',
poiche' i controlli, il piu' delle  volte,  vengono  percepiti  quale
mero adempimento formale, piuttosto che come un elemento di  sinergia
tra gli organi amministrativi e, piu' in generale, come strumento  di
miglioramento dell'agire amministrativo in senso sostanziale. 
    6. Il nuovo schema di relazione per l'esercizio 2017 e',  dunque,
strutturato in un questionario a risposta sintetica, da  scaricare  e
trasmettere compilato mediante l'applicativo «Con.Te.»  (Contabilita'
Territoriale),  organizzato  in  8  sezioni  dedicate,  per  ciascuna
tipologia di controllo, alla raccolta di informazioni uniformi per  i
profili di seguito indicati: 
      la prima sezione (Sistema dei  controlli  interni)  mira,  come
detto, a realizzare la ricognizione  dei  principali  adempimenti  di
carattere comune a tutte le tipologie di controllo; i  nuovi  quesiti
attengono alla verifica della piena  ed  effettiva  operativita'  dei
controlli in conformita' alle disposizioni regolamentarie, statutarie
o di programmazione, con particolare riferimento al numero dei report
da  produrre  e   ufficializzare   nonche'   all'adeguatezza   e   al
funzionamento dei controlli con riguardo anche alle azioni correttive
avviate; 
      la seconda sezione (Controllo di regolarita'  amministrativa  e
contabile)  e'  volta  ad  intercettare  la  presenza  di   eventuali
problematiche nell'esercizio del controllo preventivo di  regolarita'
tecnica e contabile  sugli  atti  aventi  rilevanza  finanziaria  e/o
patrimoniale; per il controllo successivo sui provvedimenti di  spesa
e sui contratti posti in essere viene, inoltre, richiesta  una  serie
di elementi informativi sul corretto  funzionamento  dei  processi  a
monte e a valle dei report adottati nell'esercizio,  con  particolare
riferimento alle misure consequenziali adottate dai responsabili  dei
settori in cui l'amministrazione locale risulta articolata; 
      la terza  sezione  (Controllo  di  gestione)  contiene  domande
correlate a profili di carattere  eminentemente  organizzativo  e  di
contesto, nonche' specifici approfondimenti sull'utilizzo dei  report
periodici e sulla natura degli indicatori adottati,  con  particolare
riferimento al tasso medio di  copertura  dei  costi  dei  servizi  a
domanda individuale gestiti direttamente o per  il  tramite  di  enti
strumentali e al grado complessivo di raggiungimento degli  obiettivi
operativi dell'azione amministrativa; 
      la quarta sezione (Controllo strategico) e' intesa,  invece,  a
verificare  l'attuazione  dei  programmi  e  il  conseguimento  degli
obiettivi  preordinati  all'adozione  delle  scelte  strategiche   da
operare a livello di programmazione; accanto alla individuazione  dei
parametri di controllo e delle deliberazioni di verifica dello  stato
di attuazione dei programmi, vengono monitorati gli indicatori  e  le
tecniche adottate per orientare le decisioni dei vertici  politici  e
per segnalare al  controllo  di  gestione  le  opportune  analisi  da
effettuare in vista degli obiettivi da raggiungere; 
      la quinta sezione (Controllo sugli equilibri finanziari) mira a
verificare il rispetto delle prescrizioni normative  e  regolamentari
da parte dei responsabili del servizio finanziario, ai quali  compete
l'adozione delle linee di indirizzo e di coordinamento per l'ordinato
svolgimento dei  controlli  sugli  equilibri  finanziari  che  devono
coinvolgere attivamente i responsabili dei servizi, il  segretario  o
il direttore generale e gli organi di governo dell'ente,  secondo  le
rispettive   responsabilita';   in   quest'ambito,   sono   richieste
informazioni relative alle modalita'  di  attuazione  delle  previste
misure di salvaguardia degli equilibri finanziari e  delle  opportune
verifiche in materia di esternalizzazione dei servizi in organismi  e
societa' partecipate; 
      la  sesta  sezione  (Controllo  sugli  organismi   partecipati)
contiene domande dirette a verificare il grado di operativita'  della
struttura dedicata al  controllo  sugli  organismi  partecipati,  con
specifici approfondimenti  sugli  indirizzi  adottati,  l'ambito  del
monitoraggio, i profili organizzativi e gestionali,  gli  adempimenti
normativi, la tipologia degli indicatori  applicati  e  il  grado  di
raggiungimento degli obiettivi loro assegnati; 
      la settima sezione (Controllo sulla qualita'  dei  servizi)  e'
diretta,  infine,  ad  evidenziare  le  dimensioni  effettive   della
qualita'  dei  servizi  e  delle  prestazioni  erogate  anche   dagli
organismi gestionali esterni, in termini di  prontezza,  coerenza  ed
esaustivita'; sono inoltre indagati  i  requisiti  di  appropriatezza
degli indicatori adottati, il  livello  degli  standard  di  qualita'
programmati,  la  misurazione  della  soddisfazione  percepita  dagli
utenti,  l'effettuazione  di   indagini   di   benchmarking   ed   il
coinvolgimento attivo degli stakeholders; 
      l'ottava sezione (Note) e' dedicata  ai  chiarimenti  necessari
per la miglior comprensione delle informazioni e/o all'inserimento di
informazioni integrative di  carattere  generale,  commenti  o  altri
dettagli informativi riferiti a specifici quesiti, ritenuti  utili  a
rappresentare situazioni caratteristiche o peculiari. 
    7. In ordine alle modalita' di  compilazione  e  di  invio  della
relazione-questionario sul funzionamento del  sistema  integrato  dei
controlli interni  nell'esercizio  2017,  diversamente  dal  passato,
sara' necessario accedere al sistema «Con.Te.», dal  quale  scaricare
e, successivamente, trasmettere compilato il documento contenente  lo
schema di relazione. 
    A tal fine, occorre entrare nel sito della Corte dei conti,  area
«Servizi», selezionare l'area «Portale dei servizi on-line»  per  poi
accedere, con le richieste credenziali, al sistema «Con.Te.», da  cui
scaricare l'allegato questionario dal box «Documenti  -  Questionari»
presente nella homepage. Prima della compilazione, occorre  procedere
alla nomina del file della relazione-questionario secondo i  seguenti
parametri: 
    REGIONE_SIGLA PROVINCIA_ENTE_Controlli_Interni_2017 
    (es. LAZIO_RM_TIVOLI_Controlli_Interni_2017). 
    Per  la   restituzione   della   relazione,   occorrera'   invece
selezionare, sempre  attraverso  il  sistema  «Con.Te»,  la  funzione
«Invio da EETT» presente nel menu' «Documenti». 
    Per  gli  utenti  sprovvisti  di  credenziali  di  accesso  sara'
necessario  eseguire  prima  la  registrazione  sul  Portale  «SOLE».
Quindi, dopo avere effettuato la  registrazione  per  il  profilo  di
pertinenza (Responsabile Servizi Finanziari - RSF; Responsabile invio
dati - RIDC) e  ottenute,  via  e-mail,  user-id  e  password,  sara'
possibile entrare su «Con.Te.» 
    8.  Appare  utile  ribadire  che  le  presenti  Linee  guida,  in
ottemperanza a quanto disposto dall'art. 11-bis del decreto-legge  n.
174/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213/2012,  si
applicano anche ai comuni ed alle  province  e  citta'  metropolitane
ricomprese nel territorio delle regioni a  statuto  speciale  nonche'
agli enti locali delle Province autonome di Trento e di Bolzano. 
    Resta ferma, altresi', la facolta' per le  Sezioni  regionali  di
controllo di integrare le informazioni contenute nel presente  schema
di relazione con la  richiesta  di  separati  ed  ulteriori  elementi
informativi, a maggiore illustrazione  dei  profili  esaminati.  Tali
integrazioni  istruttorie  non  dovranno,   comunque,   compromettere
l'integrita' del contenuto e  del  formato  originale  del  documento
scaricabile   dall'applicativo   «Con.Te.»,   che    garantisce    il
riversamento delle informazioni in uno specifico database. 
    Nella stessa ottica, le  Sezioni  giurisdizionali  regionali,  in
forza del comma 4 dell'art. 148 del Tuel, potranno irrogare  sanzioni
agli amministratori in caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli
strumenti e delle metodologie di controllo interno adottate. 
    In proposito, si richiama l'attenzione sulla  necessita'  che  la
presente  relazione-questionario  riguardante  i   controlli   svolti
nell'anno 2017 sia trasmessa alla Corte dei conti, con le  suindicate
modalita', entro il 30  settembre  2018,  salvo  termine  piu'  breve
eventualmente  stabilito  dalle  Sezioni  regionali  per   gli   enti
territoriali di rispettiva competenza.