(Allegato-art. 9)
                               Art. 9. 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
A) Specificita' della zona geografica. 
    Fattori naturali: l'area della DOC Venezia si estende nella parte
orientale  della  Pianura  Padana,  dalla  zona  pedecollinare  della
Provincia di Treviso, ai territorio confinanti con il mare  Adriatico
della Provincia  di  Venezia.  Il  clima  dell'area  DOC  Venezia  e'
pertanto definito «temperato umido» e  cio'  e'  dovuto,  oltre  alla
latitudine, alla vicinanza dei monti carsici e dolomitici a nord, del
mare e delle aree  lagunari,  alla  giacitura  pianeggiante  ed  alla
conseguente esposizione dei venti. 
    I suoli della  zona  originano  dalla  deposizione  di  materiali
alluvionali derivanti principalmente dallo scioglimento dei ghiacciai
alpini e prealpini e successivamente dall'azione dei  fiumi  Piave  e
Livenza che attraversano l'area di produzione.  La  pianura  si  puo'
facilmente dividere in due parti, l'alta e la bassa pianura con linea
di separazione data dalla fascia delle risorgive. Nella prima i suoli
si caratterizzano per la presenza di sedimenti  ghiaiosi  di  origine
fluvioglaciale e fluviale nei quali il sottosuolo risulta interamente
costituito da ghiaie. Spostandosi verso sud,  il  ventaglio  ghiaioso
lascia lentamente posto a depositi con percentuali di  sabbia  sempre
maggiori  fino  a  giungere  alla  fascia  delle  risorgive  dove  la
tessitura si fa piu' fine per la presenza di limi e argille. 
    Fattori umani e storici: la  viticoltura  nell'area  veneziana  e
trevigiana e' presente sin  dall'epoca  romana  come  testimoniano  i
numerosi reperti ritrovati. Con le  invasioni  barbariche  una  buona
parte di queste campagne vennero distrutte. Nel medioevo,  i  vescovi
di  Concordia  Sagittaria  vollero  la  costruzione  dell'Abbazia  di
Summaga, affidata ai Benedettini i quali contribuirono all'espansione
delle terre coltivate a vite e frumento. I monasteri diventarono veri
centri di insegnamento e  a  partire  dall'800  importanti  punti  di
riferimento per l'attivita' viticola ed  enologica.  Successivamente,
grazie alla Repubblica  Veneziana,  nasce  una  viti-vinicoltura  che
possiamo definire «aristocratica» e  che  permette  ai  contadini  di
acquisire nuove informazioni e nuove tecniche vitivinicole. 
    I vini di Venezia avevano  una  qualita'  che  i  vini  «foresti»
(stranieri) spesso  non  avevano,  grazie  sia  alla  predisposizione
ambientale  alla  coltivazione  della  vite,  sia   alla   corsa   al
miglioramento della qualita' da parte dei nobili,  per  affermare  il
loro prestigio anche nella produzione vitivinicola. 
    Il comparto viti-vinicolo  dell'area  DOC  Venezia  negli  ultimi
20-25 anni, dopo i  danni  da  gelo  del  1985,  ha  dato  una  nuova
impostazione ai vigneti basata  su  densita'  di  impianto  e  scelte
clonali finalizzati ad una maggiore qualita' dei vini. E' sulle  basi
di questa storia millenaria, fatta di  studio,  dedizione  e  tenacia
dell'uomo che si sono poste le basi per la nascita nel 2010 della DOC
Venezia. 
B) Specificita' del prodotto. 
    I vini rossi della denominazione  «Venezia»  sono  caratterizzati
un'elevata intensita' colorante che puo' andare dal  rosso  rubino  a
quello granato  durante  l'invecchiamento;  tonalita'  colorante  che
mantengono  negli  anni.  Queste  sono  dunque   le   caratteristiche
necessarie  affinche'  questi  vini  possano  meritarsi  la  menzione
riserva. 
    In funzione delle zone, possono essere piu' accentuati i  sentori
di confettura e frutti di sottobosco oppure note speziate di  tabacco
o erbacee. Nel complesso il gusto  e'  sempre  pieno  con  una  buona
tannicita' e un ottimo equilibrio acido. Al gusto ritornano  le  note
di frutta rossa sostenute da una buona struttura  e  una  consistenza
sapida. 
    Per i vini  bianchi  giovani  il  colore  e'  normalmente  giallo
paglierino con riflessi verdognoli piu' o meno  intensi.  All'olfatto
possono evidenziare note primarie floreali, in particolare di acacia,
fiori di  campo  e  camomilla  che  vanno  verso  il  fruttato  e  si
focalizzano per lo piu' in note di mela, pera e albicocca. Al  sapore
spicca una marcata sapidita' e persistenza gustativa. 
    Caratteristiche che vengono amplificate nei  vini  «passiti»,  in
questa area e' tradizione consolidata di mettere in fruttaio  le  uve
destinate all'elaborazione dei «passiti». Spesso queste  uve  vengono
preventivamente  sottoposte  all'appassimento   in   pianta.   Queste
tipologie di vini sono nate per accompagnare i  dolci  e  i  biscotti
della tradizione culinaria locale. Il Verduzzo trevigiano e  friulano
sono   particolarmente   adatti   all'appassimento,   a   queste   si
accompagnano  in  percentuale  variabile  anche  altre  varieta'  per
aumentare   la   frazione   aromatica    o    acida    in    funzione
dell'interpretazione del produttore. 
    Negli  ultimi  15-20   anni   si   e'   particolarmente   diffusa
l'elaborazione  dei  vini  spumanti  e  frizzanti,  con   il   metodo
Martinotti. Dalle colline del trevigiano a scendere nella  valle  del
Piave, la produzione dei vini spumanti e frizzanti si e'  consolidata
tanto da rendere  questa  area  fra  le  piu'  importanti  a  livello
mondiale. Segno evidente della forte vocazione di questo ambiente per
la produzione di questi vini la cui qualita' e' riconosciuta in tutto
il mondo. 
C) Legame causa effetto fra ambiente e prodotto. 
    Il territorio su cui si sviluppa la DOC «Venezia» e' in grado  di
determinare caratteristiche peculiari nei diversi vini a seconda  dei
terreni di origine.  La  differenza  di  suoli  permette  infatti  di
dedicare i terreni piu' sciolti e ricchi di scheletro  alle  varieta'
bianche per ottenere maggiore fragranza e freschezza;  i  vini  cosi'
ottenuti esprimo note fresche floreali e fruttate,  eccellenti  anche
per la spumantizzazione,  mentre  al  gusto  presentano  una  marcata
sapidita' e persistenza gustativa, tipiche della zona. 
    I terreni argillosi pesanti vengono destinati ai vitigni a  bacca
rossa per avere vini a maggior corpo e struttura; essi infatti donano
ai vini rossi un'elevata intensita' colorante, persistente anche  con
il passare degli anni; tali terreni, in funzione delle zone,  possono
dare sentori di confettura e frutti di bosco piu' o  meno  accentuati
nonche' note speziate  di  tabacco  o  erbacee.  L'elevata  dotazione
minerale dei terreni argillosi permette di ottenere  vini  dal  gusto
pieno grazie alla buona tannicita' e un  ottimo  equilibrio  acidico.
Anche i vini rosati ottenuti nei  terreni  argillosi,  presentano  un
colore persistente e un equilibrato rapporto acidico. 
    Il clima temperato umido e la buona  escursione  termica  fra  il
giorno e la notte, permettono  di  mantenere  inalterato  il  corredo
aromatico dell'uva, oltre a esaltare  il  quadro  acido  dei  vini  e
consentono di ottenere vini piu' freschi e longevi.