(Allegato)
 
                     DISCIPLINARE DI PRODUZIONE 
               «Pampepato di Terni/Panpepato di Terni» 
 
                               Art. 1. 
                          Nome del prodotto 
 
    L'indicazione geografica protetta «Pampepato  di  Terni/Panpepato
di Terni» e' riservata esclusivamente al prodotto che  risponde  alle
condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare.  
 
                               Art. 2. 
                      Descrizione del prodotto 
 
    Il «Pampepato di Terni/Panpepato di  Terni»  e'  un  prodotto  da
forno ottenuto dalla lavorazione di  frutta  secca,  cioccolato,  uva
passa, canditi, cacao  amaro,  miele,  caffe',  spezie,  farina  come
dettagliato al successivo art. 4. 
    Al  momento  dell'immissione  al   consumo   il   «Pampepato   di
Terni/Panpepato di Terni» presenta le seguenti caratteristiche: 
      caratteristiche fisiche: 
        forma: circolare, base piatta e superficie convessa. 
        dimensioni: 
          diametro: compreso tra 1 e 20 cm; 
          altezza: compresa tra 1 e 10 cm; 
        peso: compreso tra 25 g e 1kg; 
        umidita': dal 7,5 % al 25%; 
      caratteristiche organolettiche: 
        aspetto esterno: colore marrone scuro, quasi nero a forma  di
cupola con evidenza della frutta secca in superficie; 
        aspetto interno: colore marrone scuro, con  presenza  diffusa
di frutta secca e canditi ben distribuiti; 
        consistenza  dell'impasto:  compatta,  morbida  grazie   alla
componente morbida (cioccolato, uva passa, canditi, miele, caffe')  e
croccante dovuta alla frutta secca tostata; 
        odore: al primo impatto di cioccolato e frutta secca, poi  di
spezie, in particolare di cannella, pepe e noce moscata; 
        sapore: iniziale di cioccolato con lieve sentore  di  spezie,
che lascia spazio man mano alla frutta secca  e  ai  canditi;  sapore
finale deciso di cioccolato e spezie,  in  particolare  di  cannella,
noce moscata e pepe. 
 
                               Art. 3. 
                         Area di produzione 
 
    La zona di produzione del «Pampepato di Terni/Panpepato di Terni»
e'  rappresentata   dall'intero   territorio   amministrativo   della
Provincia di Terni e dei Comuni di Massa  Martana,  Marsciano,  Todi,
Fratta Todina, Montecastello di Vibio e Deruta,  della  Provincia  di
Perugia.  
 
                               Art. 4. 
                Descrizione del metodo di produzione 
 
4.1 Ingredienti 
 
    Per la produzione del «Pampepato di Terni/Panpepato di Terni»  si
impiegano i seguenti ingredienti riferiti a 10 kg  di  impasto  prima
della cottura:  
      frutta secca tostata: mandorle, noci e nocciole congiuntamente,
in proporzioni variabili, da 4 kg a 6 kg; 
      frutta candita e frutta essiccata: uva  passa,  arancia,  cedro
congiuntamente, in proporzioni variabili, da 1,5 kg a 3 kg; 
      miele millefiori: da 0,5 kg a 1,5 kg; 
      caffe' liquido: fino a 0,2 kg; 
      cacao amaro in polvere (20-22% burro di cacao): da 0,2 kg a 0,5
kg; 
      cioccolato (cacao minimo 50%): da 0,5 kg a 1,5 kg; 
      spezie:  pepe,  cannella,  noce  moscata   congiuntamente,   in
proporzioni variabili, da 0,05 kg a 0,15 kg; 
      farina tipo «0» o, in alternativa, farina di mais o di  riso  o
di mandorle: da 0,2 kg a 0,7 kg. 
    In aggiunta ai precedenti ingredienti, nel  medesimo  impasto  di
riferimento  e'  consentito  l'utilizzo  dei   seguenti   ingredienti
facoltativi: 
      mosto cotto: fino a 0,8 kg; 
      liquore: fino ad un massimo di 0,075 kg; 
      zucchero: fino ad un massimo di 0,05 kg; 
      buccia di arancia: fino ad un massimo di 0,05 kg; 
      pinoli: fino a 0,2 kg; 
      ostia: come base. 
    E' vietato l'utilizzo di acqua nell'impasto. 
    Il prodotto non contiene ne' coloranti ne' conservanti aggiunti.  
 
4.2 Metodo di produzione e confezionamento 
 
    4.2.1 Impastatura 
    Alla frutta secca  tostata,  viene  aggiunta  la  frutta  candita
(arancia e cedro) tagliata a cubetti e l'uva passa. Si  aggiunge  poi
il cacao, la farina, le spezie e gli altri ingredienti facoltativi se
presenti (pinoli, buccia di  arancia).  Si  aggiunge  il  cioccolato,
precedentemente sciolto a bagnomaria, insieme al  miele,  il  caffe',
mosto cotto (se presente), il liquore (se presente) e lo zucchero (se
presente). Le spezie possono essere aggiunte anche in questa fase. 
 
    4.2.2 Porzionatura, modellatura e cottura 
    L'impasto viene porzionato manualmente  o  meccanicamente.  Segue
una operazione di modellatura e rifinitura e aggiunta dell'ostia  (se
presente) per conferire al  prodotto  le  caratteristiche  di  forma,
dimensione e peso stabilite all'art. 2 del presente disciplinare.  La
cottura avviene in forno a temperatura da 160° a 200° per 5/25 minuti
secondo la pezzatura dell'impasto. 
 
    4.2.3 Maturazione e confezionamento 
    I pampepati vengono lasciati raffreddare almeno dodici ore  prima
del confezionamento pre incarto. Questo  primo  confezionamento  deve
avvenire nella sede di produzione, al fine di evitare un  decadimento
della percezione qualitativa da parte del consumatore. Un'esposizione
all'aria del prodotto, non protetto dal  preincarto,  altererebbe  la
persistenza aromatica del dolce, disperdendo e rendendo meno  intensa
la complessa  gamma  degli  aromi  conferiti  dalle  spezie,  inoltre
comporterebbe   un'opacizzazione    della    superficie    a    causa
dell'affioramento del burro di cacao e una  perdita  di  croccantezza
della  frutta  secca.  Il  confezionamento  consiste  in  almeno   un
involucro protettivo sigillato di: cellophan  alimentare,  pergamena,
alluminio o altri materiali  per  alimenti,  a  norma  con  le  leggi
vigenti.  
    Un secondo involucro esterno puo' essere  aggiunto  al  di  fuori
della sede di produzione. Il «Pampapato di Terni/Panpepato di  Terni»
e' commercializzato in confezioni monoprodotto, intero o  tagliato  a
fette di spessore compreso tra 0,5 e 1,5 cm.  
 
                               Art. 5. 
                         Prova dell'origine  
 
    Ogni  fase  del  processo  produttivo  deve   essere   monitorata
documentando per ognuna i prodotti in entrata e quelli in uscita.  In
questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi  elenchi,  gestiti
dalla  struttura  di  controllo,  dei  produttori  e  confezionatori,
nonche' attraverso  la  denuncia  alla  struttura  di  controllo  dei
quantitativi prodotti, e' garantita la tracciabilita'  del  prodotto.
Tutte  le  persone,  fisiche  o  giuridiche,  iscritte  nei  relativi
elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della  struttura  di
controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di  produzione  e
dal relativo piano di controllo.  
 
                               Art. 6. 
                      Legame con il territorio  
 
    La produzione e la reputazione di questo dolce del «Pampepato  di
Terni»/«Panpepato di Terni» e' tradizionalmente legata all'ambiente e
al territorio che rappresenta. 
    Le origini del «Pampepato  di  Terni/Panpepato  di  Terni»,  sono
cosi'  antiche  da  risalire  sicuramente  al  1500,   almeno   nella
composizione degli ingredienti ancora oggi utilizzata. 
    Il «Pampepato  di  Terni»/«Panpepato  di  Terni»,  preparato  per
secoli con quello che l'economia  rurale  permetteva  di  mettere  da
parte durante l'anno, e' il dolce di Natale per eccellenza. 
    Nel  corso  del  tempo  la   preparazione   del   «Pampepato   di
Terni»/«Panpepato di Terni» si e' potenziata fino a rappresentare  la
gastronomia ternana durante le feste natalizie. 
    Il primo riferimento ad una produzione professionale e su  «larga
scala» del «Pampepato di Terni»/«Panpepato di Terni» risale  al  1913
con una  storica  pasticceria  ternana  dell'epoca,  che  lo  diffuse
facendolo conoscere come il dolce di Terni. 
    Nei primi anni del novecento, si assiste anche ad una  evoluzione
del nome del prodotto. Complice la  crescente  scolarizzazione  anche
delle classi piu' umili ad opera della cosiddetta Riforma gentile del
1923,  quello  che  fino  ad  allora  veniva  diffusamente   chiamato
panpepato  (pane  pepato  cioe'  speziato)  comincio'   sempre   piu'
comunemente ad essere conosciuto come pampepato, sia in  forza  delle
regole ortografiche e grammaticali della lingua italiana che chiedono
il nesso «mp» sia della piu' agevole resa fonetica corrispondente  al
parlato. 
    Il nome inizialmente conosciuto di «panpepato»  permane  tuttavia
ancora oggi in affiancamento al piu' utilizzato «pampepato», riferiti
sempre allo stesso dolce ternano. 
    Numerosissimi, sono stati, nel corso del '900  e  ancor  oggi,  i
libri di ricette tradizionali, guide  gastronomiche  e  turistiche  e
pubblicazioni di varia natura che riferiscono il pampepato essere  un
dolce tipico di Terni. 
    Il  Touring  club  italiano  nella  prima  edizione  della  Guida
gastronomica d'Italia datata 1931 riporta «a Terni  da  ricordare  il
Panpepato natalizio» (Touring club italiano 1931),  anche  la  «Guida
gastronomica d'Italia (Felice Cunsolo, Guida  gastronomica  d'Italia,
Istituto geografico De Agostini - Novara -  1975)  in  corrispondenza
della sezione dedicata alla Regione  Umbria  cita  il  «Pampepato  di
Terni»/«Panpepato di Terni» come dolce natalizio tipico di Terni. 
    Il «Pampepato di Terni»/«Panpepato  di  Terni»  e'  citato  anche
all'interno della guida turistica «Guida di Terni e del ternano» come
dolce «signore della tavola natalizia»  (Loretta  Santini,  Guida  di
Terni e del ternano, pg. 23, ed. Qguide, 2003). 
    La guida «Sapori e  profumi»  della  Provincia  di  Terni,  nella
sezione «Tradizione a tavola per  Natale»  tra  i  dolci  ricorda  il
pampepato (Umbria gusto,  Sapori  e  profumi,  2008  -  Provincia  di
Terni). 
    L'Accademia italiana della cucina ha dedicato  al  «Pampepato  di
Terni»/«Panpepato di Terni»  diversi  scritti,  contenuti  in  volumi
celebrativi o riviste di settore; fra le piu' importanti:  «I  frutti
del sole» dove si cita «Il  panpepato  e'  il  dolce  principe  della
tradizione  natalizia  ternana»  (I  frutti  del  sole -  2007 -  ed.
Accademia italiana della cucina), e ancora  nell'articolo  «Panpepato
ternano», il «Pampepato di Terni»/«Panpepato di  Terni»  e'  definito
nel sottotitolo come «il dolce principe  della  tradizione  natalizia
nella citta' umbra» («Civilta' della tavola», n. 299 dicembre 2017  -
ed. Accademia italiana della cucina). 
    Ulteriori evidenze circa il legame reputazionale  del  «Pampepato
di  Terni»/«Panpepato  di  Terni»  con  il   ternano   sono   fornite
dall'articolo «Terni da leccarsi i baffi», pubblicato sul  quotidiano
Corriere dell'Umbria di sabato 9 aprile 2016, dove a proposito  delle
tradizioni  culinarie  viene   riportato   che   il   «Pampepato   di
Terni»/«Panpepato di  Terni»  «meglio  rappresenta  quell'insieme  di
contraddizioni caro alla tradizione umbra. E' il perfetto  equilibrio
tra dolce e amaro a fare la differenza di questo dolce che e' entrato
da subito a far parte della tradizione contadina umbra». 
    Inoltre, si cita anche un estratto dell'articolo  pubblicato  sul
quotidiano «Il Messaggero», nell'edizione  locale  di  Terni  del  31
dicembre 2009, «La tradizione narra che il  pampepato  dal  1851  non
manca mai sulle tavole dei ternani.» 
    Interessante e' anche un altro articolo pubblicato  sullo  stesso
quotidiano dal titolo «In gara per il migliore "pampepato  dell'anno"
dove quello di Terni viene esaltato come «unico che si trova  solo  a
Terni ed e' anche un simbolo della tradizione come  testimoniano  gli
stessi ingredienti.» (Il Messaggero del 15 dicembre 2008). 
    Il «Pampepato di Terni»/«Panpepato di Terni»,  nella  rivista  di
cucina «Cucina Moderna», e' indicato come «dolce classico delle feste
natalizie»  (Cucina  moderna,  gennaio  2018,  pg.  98,  Ed.   Gruppo
Mondadori). 
    Nella seconda edizione della pubblicazione «La  vera  Umbria»  e'
pubblicata la ricetta del «Pampepato di Terni»/«Panpepato di  Terni»,
indicato come dolce tipico di Terni (Caruso P., la  vera  Umbria.  La
tradizione umbra nei piaceri della tavola, ed. Grilligraf  Collazzone
(Pg), 2000). 
    Nella pubblicazione  «Terni:  la  citta'  fra  due  fiumi»  della
collana «Il turismo  culturale:  la  rivista  che  ti  guida»,  viene
altresi'  riportato  che  «a  Terni,  durante  il  Natale,  non  c'e'
famiglia, ristorante,  gastronomia,  pasticceria  o  forno,  che  non
prepari il pampepato [...]» (AA.VV. Terni la citta'  tra  due  fiumi.
Provincia di Terni - Ed. Vanni - 2006). 
    Il  «Pampepato  di  Terni»/«Panpepato  di  Terni»  e'  anche   il
protagonista  di  momenti  ludici  e  di  aggregazione  popolare  nel
territorio. 
    Al riguardo, la delegazione ternana dell'Accademia italiana della
cucina, per alcuni anni, ha invitato i suoi componenti  a  presentare
all'assaggio i pampepati prodotti nelle proprie case e a  condividere
la relativa ricetta, premiando il dolce migliore e che rispondesse ai
canoni della tradizione.  Sulla  traccia  dell'Accademia,  il  locale
ternano MET, dal 2009, organizza il premio  «Pampepato  dell'anno»  a
cui possono  partecipare  tutti  inviando  il  proprio  prodotto  per
sottoporlo ad una qualificata giuria  composta  da  accademici  della
cucina,  pasticceri,  cioccolatai,  sommeliers,   rappresentanti   di
categorie e ordini professionali. Il premio da assegnare al  migliore
«Pampepato di Terni»/«Panpepato di Terni» fra i tanti e' un cucchiaio
di  legno  da  pasticcere,  che  ogni  anno  viene  riconsegnato  dal
vincitore dell'edizione precedente per essere dato al vincitore.  (Il
cucchiaio di legno per il miglior pampepato, da Il Messaggero  del  5
gennaio 2013»). 
    Il 10 febbraio del 2002, alcuni pasticceri ternani,  durante  una
kermesse pubblica dedicata  al  «Pampepato  di  Terni»/«Panpepato  di
Terni», riuscirono a produrre un pampepato di 112  kg,  mai  prodotto
prima. 
    Infine, ulteriori  indicatori  estremamente  significativi  della
radicata reputazione del «Pampepato di  Terni»/«Panpepato  di  Terni»
sono legati alla sua presenza sempre piu' diffusa ed importante sugli
scaffali dei negozi di prodotti tipici, dove viene sempre individuato
come un souvenir gastronomico di crescente apprezzamento.  
 
                               Art. 7. 
                       Organismo di controllo 
 
    La verifica del rispetto del disciplinare e' svolta conformemente
a quanto stabilito dall'art. 37 del regolamento  (UE)  n.  1151/2012.
L'organismo di controllo preposto alla verifica del  disciplinare  di
produzione e' 3A - Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria  Soc.
Cons. a r.l. P.IVA 01770460549, con sede legale  a  Todi  (PG)  06059
- Fraz. Pantalla; e-mail: certificazione@parco3a.org - tel.  +39  075
8957201 (centr.) - fax +39 075 8957257 - www.parco3a.org  
 
                               Art. 8. 
                            Etichettatura 
 
    La confezione deve riportare le diciture «Pampepato di  Terni»  o
«Panpepato di Terni» e «Indicazione geografica protetta» per esteso o
in sigla (IGP), nonche' le seguenti ulteriori informazioni: 
      il simbolo europeo della IGP; 
      il  nome  o  la  ragione  sociale,   l'indirizzo   dell'azienda
produttrice e/o confezionatrice; 
      il simbolo grafico del prodotto da  utilizzare  in  abbinamento
inscindibile con l'Indicazione geografica protetta. 
    E'   vietata   l'aggiunta   di   qualsiasi   qualificazione   non
espressamente prevista. 
    E'  tuttavia  ammesso  l'utilizzo  di  indicazioni  che  facciano
riferimento a marchi privati, purche' questi non abbiano  significato
laudativo o siano tali da trarre in inganno il  consumatore,  nonche'
di altri riferimenti veritieri e documentabili che  siano  consentiti
dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e che non siano in
contrasto con le finalita' e i contenuti del presente disciplinare di
produzione. 
    La denominazione «Pampepato di Terni» o «Panpepato di  Terni»  e'
intraducibile. 
    Il simbolo grafico del prodotto consiste in: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico