Art. 25 facolta' 1. E' possibile istituire tra piu' dipartimenti, raggruppati in relazione a criteri di affinita' disciplinare, facolta' con funzioni di coordinamento e razionalizzazione delle attivita' didattiche, compresa la proposta di attivazione o soppressione di corsi di studio, e di gestione dei servizi comuni. 2. Il consiglio della facolta' e' cosi' composto: a) dai direttori dei dipartimenti coinvolti; b) da rappresentanti del corpo docente in misura non superiore al 10% dei componenti dei consigli di Dipartimento coinvolti, cosi' individuati: un docente per ciascuna Giunta, eletto all'interno della stessa; un rappresentante dei responsabili delle attivita' assistenziali di competenza della struttura, ove previste, eletto tra tutti i responsabili di tale attivita'; i rimanenti membri sono eletti dai componenti dei consigli di Dipartimento tra i coordinatori di corsi di studio, di dottorato e di scuola di specializzazione; c) da rappresentanti degli studenti eletti nella misura minima del 15% dei componenti del consiglio della facolta' secondo quanto previsto nel regolamento generale di Ateneo. La partecipazione all'organo non da' luogo ad alcuna forma di compenso, emolumento, indennita' e rimborso spese. 3. Il presidente della facolta' e' eletto dal consiglio tra i professori ordinari che ne fanno parte, che non siano direttori di Dipartimento o presidenti di corso di laurea e di laurea magistrale e resta in carica tre anni. La carica e' rinnovabile una sola volta. 4. La facolta' di medicina e chirurgia, oltre a quanto previsto al comma 1, assume i compiti correlati alle attivita' assistenziali secondo le modalita' ed i limiti concertati con la Regione Lombardia, garantendo l'inscindibilita' delle funzioni assistenziali dei docenti di materie cliniche da quelle didattiche e di ricerca. 5. A tal fine e per assicurare la preparazione, la specializzazione e l'aggiornamento permanente dei laureati e diplomati, la disponibilita' delle strutture assistenziali e' assicurata dall'Universita' mediante appositi accordi con le amministrazioni statali, regionali e locali, in particolare con quelle preposte al Servizio sanitario nazionale.