(Allegato)
                                                             Allegato 
 
    Inserimento, in accordo all'art.  12,  comma  5  della  legge  n.
189/2012, in apposita sezione (denominata Classe C (nn)) dedicata  ai
farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilita' nelle  more
della presentazione da parte dell'azienda interessata di un'eventuale
domanda  di  diversa  classificazione.  Le   informazioni   riportate
costituiscono  un  estratto  degli  Allegati  alle  decisioni   della
Commissione europea  relative  all'autorizzazione  all'immissione  in
commercio dei farmaci. Si rimanda quindi alla versione  integrale  di
tali documenti. 
 
    Nuove confezioni: 
      DARZALEX 
    Codice ATC - Principio Attivo: L01XC24 Daratumumab. 
    Titolare: Janssen-Cilag International N.V. 
    Cod. procedura EMEA/H/C/004077/X/0032. 
    GUUE 31 luglio 2020. 
    Medicinale   sottoposto   a   monitoraggio   addizionale.    Cio'
permettera' la rapida identificazione  di  nuove  informazioni  sulla
sicurezza.  Agli  operatori  sanitari  e'  richiesto   di   segnalare
qualsiasi  reazione  avversa  sospetta.  Vedere  paragrafo  4.8   per
informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse. 
 
                      Indicazioni terapeutiche 
 
    «Darzalex» e' indicato: 
      in  associazione  con  lenalidomide  e   desametasone   o   con
bortezomib, melfalan e prednisone  per  il  trattamento  di  pazienti
adulti con mieloma multiplo  di  nuova  diagnosi  non  eleggibili  al
trapianto autologo di cellule staminali. 
      in associazione con bortezomib, talidomide e  desametasone  per
il trattamento di pazienti  adulti  con  mieloma  multiplo  di  nuova
diagnosi eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali. 
      in associazione con lenalidomide e desametasone, o bortezomib e
desametasone, per il  trattamento  di  pazienti  adulti  con  mieloma
multiplo che abbiano ricevuto almeno una precedente terapia. 
      in monoterapia  per  il  trattamento  di  pazienti  adulti  con
mieloma multiplo recidivato e refrattario, le cui terapie  precedenti
abbiano incluso un inibitore del proteasoma e un immunomodulatore,  e
che abbiano mostrato progressione  della  malattia  durante  l'ultima
terapia. 
 
Modo di somministrazione 
    La formulazione sottocutanea di «Darzalex» non e' destinata  alla
somministrazione   endovenosa    e    deve    essere    somministrata
esclusivamente mediante iniezione sottocutanea, utilizzando  le  dosi
indicate. 
    «Darzalex»  deve  essere  somministrato  da  personale  sanitario
professionale e  la  prima  dose  deve  essere  somministrata  in  un
contesto in cui sono disponibili servizi di rianimazione. 
    E'  importante  controllare  le  etichette  del  flaconcino   per
garantire che il paziente riceva la corretta formulazione (endovenosa
o sottocutanea) e la corretta dose come da prescrizione. 
    Nei pazienti che stanno ricevendo la formulazione  endovenosa  di
daratumumab, «Darzalex» soluzione  per  iniezione  sottocutanea  puo'
essere utilizzato come alternativa alla  formulazione  endovenosa  di
daratumumab a partire dalla dose successiva prevista.  Prima  e  dopo
l'iniezione devono essere somministrati  medicinali  per  ridurre  il
rischio di reazioni correlate all'infusione  (IRR)  con  daratumumab.
Vedere di seguito «Medicinali concomitanti raccomandati» e  paragrafo
4.4. 
    La formulazione sottocutanea di «Darzalex» non e' destinata  alla
somministrazione   endovenosa    e    deve    essere    somministrata
esclusivamente mediante iniezione sottocutanea, utilizzando  le  dosi
indicate. Per le precauzioni speciali  prima  della  somministrazione
vedere paragrafo 6.6. 
    Per evitare ostruzioni dell'ago, collegare l'ago  ipodermico  per
iniezioni  o  il  set  per  infusione   sottocutanea   alla   siringa
immediatamente prima dell'iniezione. 
    Iniettare  15  ml   di   «Darzalex»   soluzione   per   iniezione
sottocutanea nel tessuto sottocutaneo dell'addome a circa  7,5  cm  a
destra o a sinistra dell'ombelico, in circa 3-5 minuti. Non iniettare
«Darzalex»  soluzione  per  iniezione  sottocutanea  in  altre  sedi,
perche' al momento non sono disponibili dati. 
    I siti di  iniezione  devono  essere  alternati  nelle  iniezioni
successive. 
    «Darzalex» soluzione per  iniezione  sottocutanea  non  deve  mai
essere iniettato in zone dove la pelle presenta arrossamenti, lividi,
sensibilita', indurimenti o in zone dove sono presenti cicatrici. 
    Sospendere o rallentare la velocita' di  somministrazione  se  il
paziente lamenta dolore. Se il dolore non viene alleviato rallentando
l'iniezione, si puo' scegliere un secondo sito di iniezione sul  lato
opposto dell'addome per somministrare la dose rimanente. 
    Durante il trattamento con  «Darzalex»  soluzione  per  iniezione
sottocutanea, non somministrare altri medicinali per uso sottocutaneo
nello stesso sito usato per «Darzalex». 
    Confezioni autorizzate: EU/1/16/1101/004 AIC: 044885046/E In base
32: 1BTT1Q - 1800 mg - soluzione per iniezione - uso  sottocutaneo  -
flaconcino (vetro) - 15 ml (120 mg/ml) - 1 flaconcino. 
 
Altre condizioni e requisiti  dell'autorizzazione  all'immissione  in
commercio 
 
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) 
    I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale
sono definiti nell'elenco delle  date  di  riferimento  per  l'Unione
europea (elenco EURD) di cui all'art. 107-quater, paragrafo  7  della
direttiva n. 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato  sul  sito
web dell'Agenzia europea dei medicinali. 
 
            Condizioni o limitazioni per quanto riguarda 
               l'uso sicuro ed efficace del medicinale 
 
Piano di gestione del rischio (RMP) 
    Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (MAH)
deve  effettuare  le  attivita'  e  le  azioni  di   farmacovigilanza
richieste e dettagliate nel RMP approvato  e  presentato  nel  modulo
1.8.2 dell'autorizzazione  all'immissione  in  commercio  e  in  ogni
successivo aggiornamento approvato del RMP. 
    Il RMP aggiornato deve essere presentato: 
      su richiesta dell'Agenzia europea dei medicinali; 
      ogni  volta  che  il  sistema  di  gestione  del   rischio   e'
modificato,  in  particolare  a  seguito  del  ricevimento  di  nuove
informazioni che possono portare a un cambiamento  significativo  del
profilo beneficio/rischio  o  a  seguito  del  raggiungimento  di  un
importante obiettivo (di farmacovigilanza  o  di  minimizzazione  del
rischio). 
 
Misure aggiuntive di minimizzazione del rischio 
    Prima  del  lancio  di  «Darzalex»  (daratumumab),  il   Titolare
dell'autorizzazione all'immissione in commercio  deve  concordare  in
ogni Stato membro (MS)  il  contenuto  e  il  formato  dei  materiali
educazionali, con l'obiettivo di aumentare  la  consapevolezza  circa
gli  importanti  rischi  identificati  della  «Interferenza  con   la
tipizzazione del sangue (antigene minore) (Test di  Coombs  indiretto
positivo)» e fornendo la guida su come gestirli. 
    Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio  deve
garantire  che,  in  ogni  MS  dove   «Darzalex»   (daratumumab)   e'
commercializzato,  tutti  gli  operatori  sanitari   e   i   pazienti
potenzialmente in grado di prescrivere, dispensare e ricevere  questo
medicinale abbiano accesso o che gli venga fornito  quanto  riportato
qui di seguito. 
    Il materiale educazionale per gli operatori sanitari e le  banche
del sangue deve contenere i seguenti elementi chiave: 
      la guida per gli operatori sanitari e le banche del sangue, che
informa  relativamente  ai  rischi  di  interferenza  per  il  gruppo
sanguigno e a come minimizzarli; 
      la card di allerta per il paziente (Patient Alert Card). 
    La guida per gli operatori sanitari e le banche del  sangue  deve
contenere i seguenti elementi chiave: 
      tutti  i  pazienti  devono  essere  tipizzati  e  sottoposti  a
screening prima  di  iniziare  il  trattamento  con  daratumumab;  in
alternativa,  puo'  essere   presa   in   considerazione   anche   la
fenotipizzazione; 
      la positivita'  mediata  da  daratumumab  nel  test  di  Coombs
indiretto (interferenza con crossmatching del sangue) puo' persistere
fino a 6 mesi dopo l'ultima infusione del medicinale; 
      daratumumab legato ai globuli rossi (RBCs) puo'  mascherare  la
rivelazione di anticorpi per antigeni minori nel siero dei  pazienti,
pertanto, gli operatori sanitari  devono  informare  il  paziente  di
tenere  con  se'  la  Patient  Alert  Card  fino  a  sei  mesi   dopo
l'interruzione del trattamento; 
      non viene influenzata la determinazione  del  gruppo  sanguigno
dei pazienti con il sistema ABO e del fattore Rh; 
      i metodi che servono a  mitigare  l'interferenza  includono  il
trattamento dei RBCs con il reagente ditiotreitolo (DTT) al  fine  di
rompere il legame tra daratumumab e RBCs o altri  metodi  validati  a
livello locale. Siccome anche il sistema Kell dei gruppi sanguigni e'
sensibile al  trattamento  con  DTT,  devono  essere  fornite  unita'
Kell-negative dopo  esclusione  o  identificazione  di  alloanticorpi
qualora si impieghino globuli rossi trattati con DTT. In alternativa,
anche la genotipizzazione puo' essere presa in considerazione; 
      se e' necessaria una trasfusione di emergenza,  possono  essere
somministrati  globuli  rossi  AB0/RhD-compatibili  non-cross-matched
secondo la prassi della Banca del Sangue locale; 
      in caso di  trasfusione  pianificata,  gli  operatori  sanitari
devono notificare i centri trasfusionali circa l'interferenza con  il
test dell'antiglobulina indiretto; 
      riferimento alla necessita' di consultare  il  riassunto  delle
caratteristiche del prodotto (RCP); 
      riferimento alla necessita' di fornire ai pazienti la  «Patient
Alert  Card»  e  di  consigliare  loro  di   consultare   il   foglio
illustrativo (FIL). 
    La Patient Alert Card, deve contenere i seguenti elementi chiave: 
      un messaggio di  avvertenza  per  gli  operatori  sanitari  che
trattano il paziente in qualsiasi momento, incluso in  condizioni  di
emergenza, che informi  che  il  paziente  sta  ricevendo  «Darzalex»
(daratumumab), e che questo trattamento e' associato ad un importante
rischio identificato di interferenza per il riconoscimento del gruppo
sanguigno  (antigene  minore)  (positivita'   al   test   di   Coombs
indiretto), che potrebbe persistere  fino  a  6  mesi  dopo  l'ultima
infusione del medicinale, e una chiara  istruzione  che  il  paziente
debba continuare a tenere con se' questa card  fino  a  6  mesi  dopo
l'interruzione del trattamento; 
      i contatti di riferimento del medico prescrittore di «Darzalex»
(daratumumab); 
      il  riferimento  alla  necessita'  di  consultare   il   Foglio
illustrativo (FIL). 
    Regime di fornitura: Medicinale soggetto  a  prescrizione  medica
limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o  in
struttura ad esso assimilabile (OSP).