(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio  comunale  di   Lonato  (Brescia),  rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del  27 aprile 1997, composto  dal sindaco e
da venti consiglieri, si e' venuta a determinare una grave situazione
di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da undici componenti del
corpo consiliare, con atto acquisito  al protocollo dell'ente in data
9 novembre 1999.
  Le  dimissioni contestuali  della  meta' piu'  uno dei  consiglieri
hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto di  Brescia,  pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio comunale sopracitato.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Lonato (Brescia)  ed  alla  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dottor Rinaldo Argentieri.
    Roma, 26 novembre 1999
                            Il Ministro dell'interno: Russo Jervolino