(Allegato III)
                                                         ALLEGATO III 
 
  ALLEGATO TECNICO PENDOLARI 
 
                     Requisiti di navigabilita' 
       per aeromobili ultraleggeri avanzati di tipo deltaplano 
                              a motore 
 
               (estratto dallo standard tedesco DULV) 
 
 
Pubblicazione  dei  requisiti   di   navigabilita'   per   aeromobili
                            ultraleggeri 
                     di tipo deltaplano a motore 
 
                              PREMESSA 
 
  Questo  allegato   tecnico   contiene   i   requisiti   minimi   di
aeronavigabilita' che il costruttore di un apparecchio  VDS  di  tipo
deltaplano  a  motore,  di  seguito   definito   anche   "apparecchio
pendolare" per semplicita'  e  chiarezza  deve  soddisfare  affinche'
detto  apparecchio  possa  ottenere  la  qualifica  di  "ultraleggero
avanzato" prevista dal regolamento di attuazione della L. 106/85. 
  Si definisce apparecchio pendolare il mezzo composto  da  un'ala  a
delta, alla quale viene agganciato un carrello o trike  che  sostiene
il motore, sedile,  serbatoio  e  strumenti.  Il  pilotaggio  avviene
mediante la variazione della posizione tra ala  e  carrello  ottenuta
con lo spostamento della barra solidale all'ala. 
  I presenti requisiti prevedono una parte generale (A) e  una  parte
specifica (B). 
  Indice della parte generale (A) 
  1.	Validita' e applicabilita' 
  2.	Costruzione 
  2.1	Materiali e procedure di produzione 
  2.2.	Protezione dei vari componenti 
  2.3.	Misure di sicurezza per assemblaggio e smontaggio 
  2.4.	Protezione delle giunzioni 
  2.5.	Possibilita' di registrazione 
  2.6.	Possibilita' di ispezione 
  2.7.	Rischio ferite 
  2.8.	Temperatura e umidita' 
  2.9.	Caratteristiche di robustezza statica 
  2.10	Concentrazioni di sollecitazioni 
  2.11. Lavorazione 
  2.12. Cuciture 
  3.	Manuale d'uso e targhetta 
  3.1.	Indicazioni generali 
  3.2.	Descrizione dell'apparecchio pendolare 
  3.3.	Possibilita' di registrazione 
  3.4.	Dati tecnici 
  3.5.	Utilizzo 
  3.6.	Istruzioni per il fissaggio dei mezzi di salvataggio 
  3.7.	Manutenzione 
  3.8.	Targhetta 
  Indice della parte specifica (B) 
  1.	In generale 
  1.1.	Validita' e applicabilita' 
  1.2.	Materiali 
  2.	Documentazione da produrre a cura del dal costruttore 
  2.1	Per le superfici portanti 
  2.2.	Per il telaio (o trike) / propulsione 
  3.	Valori limite richiesti 
  3.1.	In generale 
  3.2.	Limiti di peso 
  3.3.	Velocita' minima 
  3.4.	Prestazioni minime dell'impianto di propulsione 
  4.	Stabilita' statica longitudinale delle superfici portanti 
  4.1.	Dati base 
  4.2.	Calcolo 
  4.3.	Prove nelle posizioni estreme 
  5.	Prova di resistenza 
  5.1.	In generale 
  5.2.	Prova di resistenza delle superfici portanti 
  5.3.	Prova di resistenza di telaio / trike 
  5.5.	Prova di resistenza a fatica delle unita' di propulsione 
  5.6.	Prova di resistenza dell'elica 
  5.7.	Prova di resistenza e funzione del gancio di traino 
  6.	Comportamenti 
  6.1.	In generale 
  6.2.	Decollo e atterraggio 
  6.3.	Comportamento generale in volo 
  6.4.	Manovrabilita' 
  6.5.	Stabilita' 
  7.	Impianto di propulsione 
  7.1.	A regime continuo 
  7.2.	Serbatoio 
  7.3.	Alimentazione 
  7.4.	Principio di misurazione 
  7.5.	Distanza dagli altri elementi dell'apparecchio 
  7.6.	Attenuazione delle vibrazioni 
  7.7.	Possibilita' di spegnimento 
  8	Equipaggiamenti 
 
                         A - Parte generale 
 
  1.	Validita' e applicabilita' 
  La seguente parte generale  ha  validita'  in  combinazione  con  i
requisiti contenuti nella parte specifica. Sono parte integrante  dei
requisiti le prescrizioni del  costruttore  indicate  nella  versione
piu' recente del manuale dell'apparecchio. 
  2.	Costruzione 
  2.1.	Materiali e procedure di produzione 
  L'idoneita' e la resistenza a fatica di tutti i materiali  e  delle
procedure di costruzione devono essere comprovate  sulla  base  delle
esperienze empiriche o di prove effettuate dal costruttore . 
  Tutti  i  materiali  utilizzati  per  le   singole   parti   devono
corrispondere alle descrizioni e definizioni date dal costruttore . 
  Le procedure di produzione applicate  devono  garantire  resistenze
strutturali permanenti. Qualora le procedure di  produzione  (ad  es.
incollaggio,  trattamenti  termici  o   piegature)   necessitino   di
controlli specifici, gli  stessi  dovranno  essere  eseguiti  secondo
idonee norme di lavoro. 
  2.2.	Protezione dei vari componenti 
  Tutti i componenti devono essere protetti da agenti o  fattori  che
potrebbero diminuirne la resistenza, in  particolare  da  corrosione,
raggi ultravioletti, carichi di  punta,  usura  meccanica,  danni  da
trasporto, montaggio e utilizzo. 
  2.3.	Misure di sicurezza per assemblaggio e smontaggio 
  Vanno  impedite,  con  adeguate   opere   costruttive,   operazioni
scorrette di smontaggio e assemblaggio. 
  2.4. Protezione delle giunzioni 
  Collegamenti, punti di connessione e  altri  elementi  di  raccordo
devono essere protetti da aperture involontarie. 
  2.5. Possibilita' di registrazione 
  Le registrazioni devono essere previste solo se  necessarie.  Vanno
indicate tutte le posizioni limite di registrazione. I dispositivi di
registrazione  devono  comunque  essere  disposti  in  modo  tale  da
garantire,  anche  nelle  posizioni  limite,  tutti  i  requisiti  di
navigabilita' previsti. Spostamenti involontari dovrebbero  risultare
impossibili. Vanno previste apposite misure tecniche che  impediscano
il  superamento  delle   posizioni   limite.   Le   possibilita'   di
registrazione vanno illustrate nel manuale d'uso. 
  2.6. Possibilita' di ispezione 
  Tutti i componenti devono essere accessibili per i  vari  controlli
ovvero  documentati  dal  costruttore  nel  manuale  dell'apparecchio
pendolare. 
  2.7. Rischio ferite 
  Va escluso qualsiasi rischio per  l'utente  di  ferirsi  con  parti
costruttive. 
  2.8.	Temperatura e umidita' 
  La  capacita'  di  navigabilita'  deve  essere  garantita  anche  a
temperature di magazzinaggio da -40 a + 80°C, temperature di servizio
da -35 a +50°C e variazioni dell'umidita'. 
  2.9.	Caratteristiche di robustezza statica 
  Le caratteristiche di robustezza dei  materiali  utilizzati  devono
essere comprovate da prove sufficienti per permettere la  definizione
dei valori di robustezza su base statica. 
  Le variazioni dei valori di resistenza devono essere minime in modo
da  ridurre  il  piu'  possibile  la   probabilita'   di   robustezza
insufficiente di un qualsiasi elemento costruttivo. 
  2.10 Concentrazioni di sollecitazioni 
  La resistenza strutturale deve essere tale da escludere  punti  con
concentrazioni  di  sollecitazione  pericolose.  I  punti  pericolosi
devono essere rinforzati. 
  2.11	Lavorazione 
  Qualora non diversamente indicato nella  parte  specifica,  per  la
produzione valga la miglior scienza ed esperienza tecnica . 
  2.12. Cuciture 
  Le cuciture devono essere realizzate in modo che la rottura di  una
singola  cucitura  non  provochi   avarie   all'apparecchiatura.   Le
estremita' delle cuciture vanno debitamente assicurate. 
  2.13. Corde 
  Le corde devono essere realizzate con procedure ritenute idonee dal
costruttore anche sulla base della propria esperienza operativa . 
  3.	Manuale d'uso e targhetta 
  3.1.	Indicazioni generali 
  Il manuale d'uso deve contenere almeno le indicazioni riportate  in
questa sezione o nella parte specifica. Se  per  l'uso  in  sicurezza
sono necessarie altre indicazioni, esse dovranno essere aggiunte.  Il
manuale deve contenere tutte le indicazioni necessarie relative  alla
messa in servizio, l'assemblaggio  dell'apparecchio  pendolare  e  il
controllo del funzionamento. Vanno  elencati  i  controlli  necessari
(check list). 
  Il manuale  deve  contenere  tutte  le  indicazioni  relative  alle
procedure da  seguire  per  l'impiego  in  condizioni  normali  e  di
emergenza  specifiche  per  l'apparecchiatura,   nonche'   tutte   le
indicazioni necessarie per l'uso. Il manuale deve  inoltre  contenere
le indicazioni necessarie per il trasporto e la giacenza. 
  3.2.	Descrizione dell'apparecchio pendolare 
  L'apparecchio pendolare va illustrato  con  una  breve  descrizione
tecnica e schemi sovratitolati. In particolare  vanno  riportati  gli
elementi costruttivi rilevanti per il comando. 
  3.3.	Possibilita' di registrazione 
  Indicare tutte le posizioni limite delle registrazioni previste e i
baricentri e descrivere il funzionamento e gli effetti. 
  3.4.	Dati tecnici 
  Il manuale d'uso deve contenere tutti i limiti di  funzionamento  e
altri dati tecnici fondamentali, soprattutto limiti di peso, archi di
velocita', manovre di volo ammissibili e  inammissibili  e  i  limiti
dell'impianto di propulsione. 
  3.5.	Utilizzo 
  Indicare lo scopo di utilizzo. 
  3.6.	Istruzioni per il fissaggio dei mezzi di salvataggio 
  Se e' previsto un sistema di salvataggio di tipo ad aria compressa,
a razzo o balistico il  manuale  deve  contenere  la  spiegazione  di
montaggio del dispositivo di azionamento e della fune di vincolo. 
  3.7.	Manutenzione 
  Vanno indicati: 
  - procedure di prova per la verifica di dati  che  garantiscano  il
buon funzionamento; - durata di vita e scadenze per  la  sostituzione
di componenti; 
  - tipo e frequenza dei lavori di manutenzione ; 
  -  indicazioni  relative  alle  procedure  applicate   durante   le
riparazioni; 
  - ricambi originali necessari per le riparazioni; 
  - consigli per la pulizia e cura. 
  3.8.	Targhetta 
  All'apparecchio pendolare va  applicata  una  targhetta  fissa  con
tutte le indicazioni essenziali in lingua italiana . 
 
                         B- Parte specifica 
 
  1.	In generale 
  1.1.	Validita' e applicabilita' 
  La parte specifica vale solo in combinazione con la parte generale. 
  1.2.	Materiali 
  L'idoneita' e la  resistenza  a  fatica  dei  materiali  utilizzati
devono essere comprovate sulla base di esperienze pratiche o analisi. 
  2.	Documentazione predisposta dal costruttore 
  2.1	Per le superfici portanti 
  Proiezione a tre viste in scala 1:50 con le seguenti indicazioni: 
  a) apertura alare 
  b) superficie proiettata 
  c) peso a vuoto 
  Disegno vela 
  a) vela aperta 
  b) profilo intermedio 
  c) materiale della vela, peso, rivestimento, produttore della tela,
denominazione commerciale 
  d) modelli delle stecche della vela 
  Disegni  dei  componenti  di  gruppo  per  tutti   i   collegamenti
strutturali e di resistenza 
  Elenchi dei pezzi con specifiche del materiale 
  Indicazioni sui valori limite 
  a) peso massimo al decollo 
  b) peso minimo al decollo 
  2.2	Per il telaio (trike) / propulsione 
  Proiezione a tre viste in scala 1:50 con le seguenti indicazioni: 
  a) misure esterne 
  b) distanza delle pale dai componenti adiacenti e da terra 
  c) peso a vuoto senza carburante 
  Disegni  dei  componenti  di  gruppo  per  tutti   i   collegamenti
strutturali e di resistenza 
  Elenchi dei pezzi con specifiche del materiale 
  3.	Valori limite richiesti 
  3.1.	In generale 
  I valori limite sottoriportati sono  valori  orientativi  generali.
Tutti i valori rilevati durante la prova in  volo  vengono  riportati
alle condizioni standard ICAO. 
  3.2.	Limiti di peso 
  3.2.1. Peso massimo al decollo 
  Vale il seguente peso massimo al decollo: monoposto 300 kg, 
  biposto 450 kg. 
  Biposto munito di sistema di salvataggio 472,5 kg 
  3.2.2. Carico utile minimo per trike 
  Il limite di peso per il carico di persone deve corrispondere per i
monoposto ad almeno 90 kg, per i biposto ad almeno 180 kg. 
  3.3.	Velocita' minima 
  La velocita' di stallo Vso non puo' superare i 65 km/h IAS. 
  La Vso e' la velocita' minima alla quale l'apparecchio pendolare e'
ancora  manovrabile  con  il  motore  al  minimo  o  spento.  Per  la
rispettiva prova l'apparecchio pendolare deve trovarsi in assetto  di
atterraggio con il peso di decollo massimo. 
  3.4.	Prestazioni minime dell'impianto di propulsione 
  L'impianto di propulsione deve presentare, a regime continuo e  con
peso di decollo massimo, le seguenti prestazioni minime: 
  3.4.1. Rateo minimo di salita 
  1,5 m/s 
  3.4.2. Corsa di decollo 
  L'impianto motopropulsore  deve  permettere  con  peso  massimo  al
decollo di superare un ostacolo di 15 m dopo una corsa di decollo  di
300 m. 
  4.	Stabilita' statica longitudinale delle superfici portanti 
  4.1.	Dati base 
  I dati base vanno individuati attraverso analisi  di  meccanica  di
volo, da eseguirsi con una velocita' di almeno 100 km/h e verificando
variazioni degli angoli di incidenza e della velocita' per rilevare i
seguenti dati: 
  a) portanza 
  b) resistenza 
  c) coppia sull'asse di beccheggio 
  d) velocita' 
  e) angolo  di  incidenza,  riferito  alla  corda  di  radice  della
superficie portante 
  4.2.	Calcolo 
  Sulla base dei dati rilevati di cui al punto 4.1. va  calcolato  se
risulta  una  sufficiente  stabilita'  statica  longitudinale   della
superficie portante. 
  4.3. Prova nelle posizioni estreme 
  Le prove di cui al punto 4.1 e la valutazione di cui al  punto  4.2
devono essere eseguite per tutte le probabili  posizioni  limite  del
baricentro.  Laddove  siano  previsti  elementi  registrabili   sulle
superfici portanti che influenzano le caratteristiche  aerodinamiche,
le prove vanno eseguite per tutte  le  posizioni  massime  consentite
nonche' per le posizioni intermedie di registrazione. 
  5. Prova di resistenza 5.1 In generale 
  Tutti i componenti devono resistere ai carichi limite senza  subire
deformazioni  permanenti  nonche'  resistere  ai  carichi  a  rottura
richiesti per almeno tre secondi senza cedimenti. 
  5.2.	Prova di resistenza delle superfici portanti 
  La  resistenza  deve  essere  comprovata  da  apposite  prove   con
simulazione delle forze aerodinamiche, mediante veicolo laboratorio o
test statico. 
  Le forze d'inerzia devono essere testate  in  base  all'apparecchio
pendolare pronto al volo sull'impianto di sospensione. 
  Base di calcolo per i carichi limite e i carichi di rottura  e'  il
carico di prova. Il carico di  prova  risulta  dal  peso  massimo  al
decollo meno il peso della superficie portante. 
  Mcarprov = Mmax - Mala 
  Carico limite positivo: 4xcarico di prova Carico  limite  negativo:
2xcarico di prova Carico  di  rottura  positivo:  6xcarico  di  prova
Carico di rottura negativo: 3xcarico di prova 
  5.3 Prove di resistenza del trike 
  La  resistenza  deve  essere  testata  mediante  prove.  Le   forze
aerodinamiche e d'inerzia devono essere simulate con test statici.  I
punti da sollecitare devono essere  scelti  in  base  all'apparecchio
pendolare pronto al volo. 
  5.3.1 Prove di resistenza del punto di sospensione 
  Il punto di sospensione del telaio/trike deve essere verificato con
i carichi di rottura di cui al punto 5.2. 5.3.2 Prove  di  resistenza
del carrello principale 
  Il carrello principale deve: 
  a) resistere all'urto di atterraggio verticale con rateo di discesa
pari a 2,0 m/s senza danni oppure assorbire un carico statico pari  a
4g senza cedimento 
  b) resistere all'urto di atterraggio orizzontale  in  direzione  di
volo pari al 40% dell'energia dell'urto di atterraggio verticale; 
  c)  resistere  all'urto  di  atterraggio  laterale  pari   al   30%
dell'energia dell'urto di atterraggio verticale. 5.3.3 Atterraggio di
emergenza di trike 
  La resistenza strutturale deve essere tale da proteggere  con  alta
probabilita' il pilota, in  caso  di  atterraggio  di  emergenza,  da
ferite gravi se 
  a) le cinture di sicurezza previste sono state usate correttamente 
  b) i piloti sono sottoposti alle seguenti accelerazioni massime : 
  verso l'alto 3g 
  in avanti 9g 
  lateralmente 1,5g 
  verso il basso 6g 
  5.3.4 Sedile, schienale e cintura di sicurezza 
  Va garantito che il sedile, lo schienale e le cinture di  sicurezza
possano assorbire le accelerazioni di cui al punto 5.3.3. 
  I piloti vanno fissati  tramite  le  cinture  (almeno  del  tipo  a
quattro punti) in modo da  restare  in  tutta  sicurezza  nella  loro
posizione  durante  tutte  le  accelerazioni  e  situazioni  di  volo
possibili, nonche' in caso di urto duro. 
  5.3.5 Supporto del motopropulsore 
  Va garantito che il supporto del motopropulsore possa assorbire  le
accelerazioni di cui al punto 5.3.3. 5.3.6 Supporto del carico utile 
  Qualora   siano   previsti   supporti   per   il    carico    utile
sull'apparecchio di volo, essi dovranno essere strutturati in modo da
resistere al massimo fattore di carico risultante dalle condizioni di
carico in volo e a terra. 
  E' richiesta la resistenza a rottura dei supporti del carico e  dei
dispositivi di fissaggio pari a 9g se sussiste il rischio di pericolo
diretto per pilota e/o passeggero in caso di emergenza. 
  5.3.10 Castello motore e supporti 
  Il  castello  motore   e   i   supporti   devono   resistere   alle
sollecitazioni di cui al punto 5.3.3. 
  5.5 Prova di resistenza a fatica delle unita' di propulsione 
  Tutti i  componenti  dell'impianto  di  propulsione  devono  essere
costruiti, disposti e installati in modo  da  garantire  un  servizio
sicuro negli intervalli di  manutenzione  e  revisione  definiti  dal
costruttore . Il costruttore deve produrre la prova della  resistenza
a fatica dell'intero impianto per almeno 100 ore di servizio. Tutti i
componenti che  necessitano  di  controlli  e  manutenzioni  continue
devono essere facilmente accessibili. Cio'  deve  essere  evidenziato
anche nel manuale di uso. 
  5.6 Prova di resistenza dell'elica 
  Il mozzo, il fissaggio delle pale e le pale stesse devono resistere
al doppio del carico  della  forza  centrifuga  che  insorge  con  il
massimo di giri raggiungibili . 
  La prova puo' essere effettuata staticamente o dinamicamente. 
  5.6.1 Prova di trazione statica 
  La forza di prova statica per la prova di trazione si calcola  come
segue: 
  Fzug p = 2 x Fz 
  dove 
  Fz = m x ( 2 x p x n )2 x r 
  m = forza peso per pala (N) 
  n = numero giri massimi dell'elica (giri/min.) 
  r = raggio del baricentro di massa (m) 
  Fz = forza centrifuga (N) 
  Fzug p = forza di trazione da testare (N) 
  5.6.2 Prova di resistenza dinamica 
  Il numero dei giri per la prova di resistenza dinamica  si  calcola
come segue: nprüf = n x 1,5 
  dove 
  npruf = numero giri di prova elica (giri/min.) 
  n = numero giri massimi dell'elica (giri/min.) 
  L'elica deve resistere alla coppia per almeno 15 minuti . 
  5.7 Prova di resistenza e funzione del gancio di traino 
  Con un gancio di traino  installato  su  un  apparecchio  pendolare
vanno effettuate prove di trazione con una forza di trazione  pari  a
1500 N. Le prove di  trazione  devono  essere  effettuate  nel  senso
dell'asse elica e con una deviazione laterale dall'asse fino a 90°. 
  La forza di sblocco  sul  dispositivo  di  gancio  deve  oscillare,
durante le prove di trazione, tra i 50 e 150 N. 
  6. Comportamenti 6.1 In generale 
  6.1.1 Prove in volo 
  La prova  che  l'apparecchio  pendolare  corrisponda  ai  requisiti
riportati in questa sezione va prodotta mediante  prove  in  volo.  I
requisiti della presente sezione valgono per gli apparecchi pendolari
con impianto di propulsione in moto e fermo. 
  6.1.2 Organi di comando 
  Tutti i comandi devono essere disposti e contrassegnati in modo  da
permettere  un'attivazione  facile  e   da   evitare   confusione   o
attivazioni involontarie. 
  6.2 Decollo e atterraggio 
  L'apparecchio pendolare deve  poter  decollare  e  atterrare  senza
straordinarie abilita' di pilotaggio o sforzi del pilota. 
  L'inserimento degli ausili di atterraggio non  deve  provocare,  su
tutto l'arco di velocita' ammesso,  una  variazione  eccessiva  delle
forze e corse di comando o influenzare la manovrabilita' dell'UL fino
a richiedere particolari abilita' di pilotaggio. 
  6.3 Comportamento generale in volo 
  Deve  essere  possibile  volare  con  l'ultraleggero  in  tutte  le
condizioni e stati di volo a qualsiasi  velocita'  ed  effettuare  le
manovre di volo  normali  senza  particolari  abilita'  o  sforzi  di
pilotaggio. 
  6.3.1 Trim 
  Deve essere possibile trimmare l'apparecchio pendolare a  qualsiasi
carico  ammesso  ad  una  velocita'  tra  la  discesa  minima  e   il
veleggiamento migliore. 
  6.3.2 Vibrazioni, scuotimenti, divergenze 
  Per tutto l'arco di velocita' 
  - nessun componente fisso deve vibrare; 
  - nessun componente flessibile deve vibrare eccessivamente; 
  - non devono esserci scuotimenti (a parte come allarme stallo). 
  L' apparecchio pendolare deve essere per tutto l'arco di  velocita'
esente da deformazioni di vela che provochino 
  - effetti aerodinamici (divergenze aerodinamiche); 
  - comportamenti di volo ambigui (divergenze); 
  - inversione dell'effetto di comando. 
  6.4 Manovrabilita' 6.4.1 Comandi quota 
  Deve  essere  possibile  mantenere  la  velocita'  costante   senza
particolari abilita' di pilotaggio per  l'intero  arco  di  velocita'
ammessa. 
  6.4.2 Cambio virate 
  Deve essere possibile uscire da una virata a 45° in una  virata  di
senso opposto a 45°  in  5  secondi  senza  particolari  abilita'  di
pilotaggio. 
  6.5 Stabilita' 
  La stabilita' di volo deve essere provata 
  - attorno a tutti gli assi, 
  - nell'intero arco di velocita', 
  - in tutti gli assetti di volo, 
  - con peso al decollo ammesso, 
  - con tutte le prestazioni di propulsione possibili, 
  - in tutte le forme possibili 
  6.5.1 Comportamento in volo con barra di comando libera 
  Comportamento in volo con barra di comando libera 
  L'apparecchio pendolare deve restare in volo diritto con  velocita'
di trim per 10 secondi. 
  6.5.2 Stabilita' statica longitudinale 
  La forza di barra deve aumentare con la velocita' in modo che  ogni
variazione di velocita' rilevante  produca  una  variazione  corretta
della forza di barra, chiaramente percepibile dal pilota. 
  La velocita' deve variare ad ogni deviazione  di  comando  costante
nel senso e nel rapporto corretto. 
  6.5.3 Stabilita' statica di rotta e trasversale 
  In virata la forza di comando non deve aumentare eccessivamente  ne
in  direzione  longitudinale  ne  in  direzione  laterale   fino   ad
ostacolare la guida. 
  6.5.4 Stabilita' dinamica 
  Tutte le oscillazioni che non possono essere corrette senza  sforzo
straordinario o abilita' di pilotaggio, devono  essere  smorzate  per
tutto l'arco di velocita'. 
  6.5.5 Caduta in vite e spirale 
  Non ci deve essere alcuna tendenza alla caduta in vite o spirale. 
  6.5.6 Comportamenti di stallo 
  Dopo lo stallo lento deve essere possibile, in  fase  di  caduta  e
ripristino dello stato di volo normale, senza  particolari  abilita',
di evitare inclinazioni superiori a 30°. 
  Dopo un'inclinazione improvvisa di 30° sopra l'orizzonte, lo stallo
non deve essere accentuato e deve  essere  possibile  ritornare  allo
stato normale senza particolari abilita' del pilota. 
  6.5.7 Distacco dei filetti fluidi 
  Il  distacco   dei   filetti   fluidi   deve   essere   chiaramente
identificabile. 
  7. Impianto di motopropulsione 
  7.1 A regime continuo 
  L'impianto di propulsione deve garantire le  prestazioni  minime  a
regime continuo senza oscillazioni di giri  senza  cali  di  potenza,
surriscaldamento e altre avarie da sovraccarico o usura. 
  7.2 Serbatoi 
  Il serbatoio puo' essere del tipo smontabile e  deve  corrispondere
ai seguenti requisiti: 
  - Deve trattarsi di contenitore adatto per carburante e  resistente
ai carichi di liquido previsti. 
  - Mediante un indicatore di livello idoneo  il  pilota  deve  poter
rilevare la riserva di carburante. 
  - Il serbatoio va collegato a conduzione elettrica contro  scariche
statiche alla struttura dell'apparecchio. 
  - Lo sfiato del serbatoio va predisposto in modo  da  escludere  la
fuoriuscita di liquido in qualsiasi posizione. 
  - Va segnalato il pericolo del  carburante  (liquido  infiammabile)
attraverso simboli ben visibili. 
  7.3 Tubi di alimentazione 
  I tubi devono essere realizzati in materiale idoneo e  non  possono
entrare in contatto con le parti calde del motore.  Sono  da  evitare
punti di sfregamento. 
  7.4 Principio di misurazione 
  Le distanze di sicurezza per  eliche  non  intubate  devono  essere
misurate nella configurazione di carico meno favorevole. 
  7.5 Distanza dai componenti dell'apparecchio di volo 
  La  distanza  radiale  tra  le  pale  e  i   componenti   adiacenti
dell'apparecchio  di  volo  deve  essere  almeno  di  5   cm.   Vanno
considerate soprattutto le deflessioni della sospensione. Dal  motore
ovvero dal riduttore e' prevista una distanza assiale minima di 1 cm.
Tutte le distanze valgono per le parti in movimento  dell'apparecchio
di volo per le posizioni meno favorevoli. 
  7.6 Attenuazione delle vibrazioni 
  Tra impianto di propulsione e struttura vanno previsti elementi per
l'attenuazione delle vibrazioni che impediscano il piu' possibile  la
trasmissione di  vibrazioni  meccaniche.  Gli  ammortizzatori  devono
essere assicurati  contro  rotture  in  modo  che  la  posizione  del
motopropulsore sia garantita in tutte le tre direzioni principali. 
  7.7 Possibilita' di spegnimento 
  Va previsto un interruttore che interrompa il circuito di  corrente
del  motore  ovvero  fermi   il   piu'   rapidamente   possibile   il
motopropulsore in altra maniera, e che sia  facilmente  attivabile  e
contrassegnato in maniera visibile. 
  8 Equipaggiamenti 
  8.1 Strumenti di volo e navigazione 
  I seguenti strumenti di volo e navigazione sono prescritti: 
    (1) un indicatore di velocita'; 
    (2) un altimetro; 
    (3) un indicatore magnetico di direzione. 
  8.2 Strumenti del gruppo motopropulsore. 
  Gli strumenti prescritti del gruppo motopropulsore sono i seguenti: 
    (1) un indicatore giri (RPM); 
    (2) un indicatore quantita' combustibile per ogni  serbatoio  del
combustibile; 
    (3) un indicatore temperatura olio, a meno che sia installato  un
motore a due tempi; 
    (4) un indicatore pressione olio  o  un  dispositivo  di  allarme
bassa pressione olio, a meno che  sia  installato  un  motore  a  due
tempi; 
    (5) un indicatore temperatura  teste  cilindri  per  ogni  motore
raffreddato ad aria, quando siano installati dei flabelli; 
  8.3 Equipaggiamenti Vari 
  Ci deve essere un sedile idoneo per ciascun occupante. 
  8.4 Strumenti, installazione e visibilita'. 
  Ogni strumento prescritto deve essere chiaramente sistemato  e  ben
visibile a ciascun occupante.