(Allegato 2)
                                                           Allegato 2 
 
                                                         (Articolo 2) 
 
SCHEDE     TECNICO-INFORMATIVE     RECANTI     LE     CARATTERISTICHE
TECNICO-DINAMICHE, I  MECCANISMI  DI  REGOLAZIONE,  LE  MODALITA'  DI
ESERCIZIO E DI APPLICAZIONE  E  LE  CAUTELE  D'USO  DEGLI  APPARECCHI
                  ELETTROMECCANICI PER USO ESTETICO 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 1

Categoria         :     VAPORIZZATORI

Elenco apparecchi :     Vaporizzatore con vapore normale e ionizzato
(come da Allegato       non surriscaldato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
--------------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio per la produzione di  vapore  acqueo  a  temperatura  non
superiore a quella di ebollizione alle diverse condizioni  ambientali
con  ebollizione   dell'acqua   alla   pressione   atmosferica,   per
trattamenti estetici del viso, del corpo e del cuoio capelluto. 
Il vapore prodotto fuoriesce da un ugello in vetro,  in  metallo,  in
materiale plastico o in altro materiale idoneo. 
Puo' essere corredato  da  dispositivi  di  ionizzazione  del  vapore
mediante lampade ultraviolette o generatori di ioni.  La  costruzione
deve essere tale da rendere inaccessibili alla pelle e agli occhi del
soggetto in trattamento e/o dell'operatore tali dispositivi e le loro
emissioni dirette durante il normale funzionamento. 
L'apparecchio deve essere munito di un  indicatore  del  livello  max
dell'acqua, che non deve essere superato. 
La concentrazione di ozono prodotta dai dispositivi  di  ionizzazione
del vapore deve essere  inferiore  ai  valori  indicati  dalla  Norma
CEI-EN 60335-2-65, su di un periodo di funzionamento totale di 8 ore,
con cicli di 15' on e 5' off considerando il tempo necessario  per  i
riempimenti del serbatoio dell'acqua. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Il flusso di vapore ionizzato, opportunamente orientato  sulla  parte
da trattare, facilita la  dilatazione  dei  pori  della  pelle  e  la
conseguente fuoriuscita delle impurita' presenti, manifestando  cosi'
un'azione tonificante e detergente della pelle stessa. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
a) Il flusso del vapore deve essere diretto  sul  viso  del  soggetto
trattato ad una distanza non inferiore a 40-50 cm. 
b) La durata del trattamento puo' avere un tempo variabile dai 10  ai
20 minuti, e comunque non superiore a 30 minuti. 
c)  Utilizzare  acqua  distillata,  salvo  diversa  indicazione   del
fabbricante. 
d) Il contatto con l'ugello surriscaldato puo' provocare ustioni. 
e)  Non  utilizzare  in   soggetti   con   fragilita'   capillare   o
teleangiectasie (capillari dilatati). 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-98 - Class. CEI 61-204 - CT  59/61  -  Fascicolo
7815 E - Anno 2005 - Edizione Seconda -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici  d'uso  domestico  e  similare  -  Parte  2:   Prescrizioni
particolari per umidificatori +  VARIANTE:  CEI  EN  60335-2-98/A2  -
Class. CEI 61-204;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10547 E  -  Anno  2010  e
relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-65 - Class. CEI 61-158 - CT  59/61  -  Fascicolo
7810 E - Anno 2005 - Edizione Seconda -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
gli apparecchi per la purificazione  dell'aria  +  VARIANTE:  CEI  EN
60335-2-65/A1 - Class. CEI 61-158;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10543 E -
Anno 2010 e relative varianti 
 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 2A

Categoria        :      STIMOLATORI

Elenco apparecchi:      STIMOLATORI AD ULTRASUONI
(come da Allegato       A1) Vibrazione meccanica peeling:
alla Legge n. 1         => 22 kHz -- =<28 kHz
del 04.01.1990)         A2) Ultrasuoni per trattamenti superficiali:
                        > 0.8 MHz -- =< 3.5 MHz
--------------------------------------------------------------------

    
A1) Vibrazione meccanica peeling 
 
CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un  generatore  di  corrente  a  bassa  frequenza  che   innesca   la
contrazione di un cristallo piezoelettrico applicato  ad  una  lamina
metallica (acciaio Inox), cosi' da produrre vibrazioni  di  frequenza
pari a quella ricevuta. 
Il manipolo e'  composto  da  un'impugnatura  in  materiale  plastico
all'interno del quale e' collocata una lamina in  acciaio  Inox,  con
una parte sporgente di  circa  quattro  cm.  Nella  parte  di  lamina
interna all'impugnatura sono collocate da 2 a 6 capsule di  cristallo
piezoelettrico. 
L'impugnatura del manipolo applicatore,  deve  essere  meccanicamente
separata dalla lamina vibrante mediante gomma  antivibrante  o  altro
materiale simile, in modo di non avere alcuna vibrazione  sulla  mano
dell'operatore. 
La potenza massima assorbita di questi  apparecchi  non  deve  essere
superiore a 70 W sulla linea di alimentazione a 230 Vac. 
La potenza massima di emissione non deve  essere  superiore  a  10  W
totali. 
La frequenza di lavoro  dovra'  essere  compresa  fra  22  e  28  kHz
(Frequenza tipica 25 kHz). 
 
Meccanismo d'azione (applicazione): 
La parte di cute che deve essere trattata, deve essere cosparsa di un
prodotto liquido o gelificato. Applicando la lamina  metallica  sulla
pelle con la punta inclinata di circa 30° sulla stessa, la vibrazione
produce una nebulizzazione del prodotto applicato il quale asportera'
le cellule morte superficiali della pelle e relative impurita'. 
La parte terminale  della  lamina  vibrante  e'  tipicamente  ma  non
necessariamente ricurva. Gli applicatori con lamina ricurva,  possono
essere utilizzati per accelerare l'assorbimento di creme  o  prodotti
cosmetici vari. Per effettuare questa operazione, si deve posizionare
la parte ricurva della lamina sulla cute, mantenendola  piatta  sulla
stessa. 
 
CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO 
 
Cautele d'uso: 
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri. 
Non trattare soggetti con pelle sensibile. 
Non trattare soggetti che abbiano gia' effettuato Peeling cutaneo con
altri sistemi o con  sistemi  a  vibrazione  meccanica  o  con  acidi
(glicolico, salicilico ecc.) negli ultimi trenta giorni. 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che saranno a contatto con il soggetto da trattare. 
Eseguire  le  applicazioni  in  modo  rapido  e  comunque  idoneo  ai
trattamenti ad effettuare. 
Non applicare su pelli arrossate, su ferite aperte,  in  presenza  di
escoriazioni. 
Applicare solo su pelle integra. 
Non utilizzare su soggetti  con  impianti  acustici  attivi  e/o  con
problemi all'apparato uditivo. 
 
Modalita' di esercizio: 
Prima di  ogni  applicazione,  verificare  attentamente  l'integrita'
della lamina dell'applicatore, dovra'  essere  liscia,  perfettamente
arrotondata e priva di parti taglienti o appuntite. 
L'emissione puo' essere continua, pulsata o regolabile in intensita'. 
I tempi di trattamento sono subordinati all'intensita' utilizzata. 
Eseguire movimenti veloci e uniformemente distribuiti sulla  zona  da
trattare. E' opportuno esercitare una minima pressione con la  lamina
sulla pelle. 
 
A2) Ultrasuoni ad alta frequenza 
 
CARATTERISTICHE TECNICO-DINAMICHE 
 
Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un  generatore  di  corrente  ad  alta  frequenza  che   innesca   la
contrazione di un cristallo piezoelettrico applicato ad una testa  di
emissione cosi' da produrre vibrazioni di  frequenza  pari  a  quella
ricevuta. 
L'applicatore mobile  e'  composto  da  un'impugnatura  in  materiale
plastico, gomma o similari, con una testa metallica di  emissione  in
acciaio, alluminio o altro. 
L'impugnatura del manipolo applicatore,  deve  essere  meccanicamente
separata dalla testa di emissione mediante gomma antivibrante o altro
materiale simile, in modo da limitare la trasmissione  di  ultrasuoni
sulla mano dell'operatore. 
L'applicatore fisso e'  composto  da  un  supporto  in  gomma,  tela,
plastica, alluminio  o  altro  materiale,  con  una  o  piu'  capsule
piezoelettriche. La potenza massima di questo applicatore deve essere
conforme alla tabella di seguito riportata. 
La potenza massima  di  emissione  e'  in  funzione  della  frequenza
utilizzata e segue i valori espressi in tabella. 
    

|=============================|=====================|
|          Frequenza          | Potenza in W al cmq |
|=============================|=====================|
| >= 0.8 =< 1.2 MHz     |      1.5 W Max      |
|-----------------------------|---------------------|
|   <1.2 =< 3.5 MHz     |       3 W Max       |
|=============================|=====================|

    
La frequenza di lavoro dovra' essere compresa fra 0,8 MHz e 3,5 MHz. 
L'apparato deve comprendere circuiti tali da garantire l'involontaria
emissione di ultrasuoni. 
L'apparato deve prevedere  la  regolazione  della  potenza  emessa  e
circuiti tali da limitare il valore massimo  prestabilito.  L'energia
massima emessa deve essere uguale o inferiore ai valori  in  tabella.
Per la misura dell'energia emessa da 0.5  a  1  MHz,  riferirsi  alla
Norma 60601-2-5. Per frequenze superiori,  si  dovra'  utilizzare  il
metodo di seguito descritto nel Paragrafi 3.9 - 3.10 - 3.11 
L'intensita' di emissione di ultrasuoni non  voluta  sull'impugnatura
del manipolo, deve essere inferiore a 100 mW. Riferimento  Norma  CEI
EN 60601-2-5 
La testa di  emissione  non  deve  raggiungere  temperature  tali  da
causare danni alla cute. In merito riferirsi alla Norma  Tecnica  CEI
EN 60601-2-5:2001-11 - Disposizione per la prova di temperatura della
superficie radiante (v.42.3) 
 
Meccanismo d'azione: 
Con le applicazioni di ultrasuoni ad alta frequenza  si  otterra'  un
miglioramento  della  texture  cutanea.  Il   richiamo   di   liquidi
interstiziali,  infatti,  per  effetto  della  micro   sollecitazione
meccanica  produrra'  una  maggiore  tonicita'  dell'epidermide.   Il
dispositivo puo' essere utilizzato per trattare le  lassita'  cutanee
di modesta entita' e per la riduzione delle rughe superficiali. 
 
CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO 
 
Cautele d'uso: 
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri. 
Non trattare soggetti con pelle sensibile e/o con intolleranza ai gel
conduttivi. 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare. 
Applicare solo su pelle integra. 
Non utilizzare su soggetti  con  impianti  acustici  attivi  e/o  con
problemi all'apparato uditivo. 
 
Si sconsiglia l'uso nei seguenti casi: 
    

|===================|===========================|==================|
|Protesi articolari | Prossimita' di cartilagini|    Gravidanza    |
|    metalliche     |                           |                  |
|-------------------|---------------------------|------------------|
|Processi flogistici|   Prossimita' apparato    |Presenza di varici|
|     in atto       |      riproduttivo         |                  |
|-------------------|---------------------------|------------------|
|  Lesioni cutanee  | Prossimita' della regione | Prossimita' ossea|
|                   |         cardiaca          |                  |
|-------------------|---------------------------|------------------|
|   Portatori di    |         Neoplasie         |                  |
|    Pace-maker     |                           |                  |
|===================|===========================|==================|

    
Modalita' di esercizio: 
Predisporre la potenza e i tempi di trattamento idonei alla  zona  da
trattare secondo le indicazioni del manuale. Inizialmente, utilizzare
potenze ridotte. 
Per garantire il perfetto contatto fra applicatore e cute,  applicare
del gel sulla zona che si deve trattare. 
Appoggiare l'applicatore sulla zona da trattare. 
Per  l'applicatore  mobile,  attivare  l'emissione  di  ultrasuoni  e
muoverlo in modo lento, costante e uniforme. Per l'applicatore fisso,
assicurarsi del corretto posizionamento e fissaggio. 
Verificare la costante presenza di gel apposito. 
 
NORME  TECNICHE  DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi   di
regolazione 
Comprendono le due categorie A1 - A2 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
Norma CEI EN 60601-2-5 - Class. CEI 62-23 - CT 62 - Fascicolo 6298  -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari per  la  sicurezza  delle  apparecchiature  per  la
terapia a ultrasuoni e relative varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 2B

Categoria        :      STIMOLATORI

Elenco apparecchi:      STIMOLATORI A MICROCORRENTI
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
---------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un generatore  di  micro  correnti  a  impulsi  con  forma  d'onda  e
frequenze  fisse  o   variabili   e   provvisto   di   manipolo   per
l'alloggiamento di elettrodi (ampolle) di differenti forme e di  vari
materiali idonei, tipicamente di vetro  trasparente  o  colorato.  Il
manipolo e' costituito da un'impugnatura in materiale isolante. 
La corrente di dispersione che  passa  dall'elettrodo  al  corpo  del
soggetto trattato non deve avere frequenze  e/o  intensita'  tali  da
produrre effetti nocivi per la salute. Il  valore  massimo  e'  stato
fissato a 200 micro Ampere. L'apparecchio deve disporre di  controlli
per la regolazione dell'energia erogata con valori  massimi  entro  i
limiti prescritti dalle Normative. 
L'apparecchio utilizza una potenza di rete non superiore a 50  W.  La
frequenza tipica e' 100 Hz, derivante da 50 Hz di rete duplicata  dal
raddrizzamento di mezza semionda. E' possibile  utilizzare  frequenze
diverse, ricavate da oscillatori statici, in ogni caso  la  frequenza
dovra' essere compresa  fra  50  e  400  Hz.  Le  forme  d'onda  sono
sinusoidali. 
I valori di seguito indicati come esempio, si riferiscono a  tensione
di rete di 230 Vac a 50 Hz. 
Corrente assorbita dalla rete: 100 mA - Potenza assorbita dalla rete:
23 W 
Il circuito elettrico e' costituito da un moltiplicatore di  tensione
che genera una tensione. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Questa tensione e' applicata al condensatore equivalente composto  da
C1 e C2 che accumula un'energia pari a 0.1 joule. 
L'interruttore comandato e' tipicamente  un  SCR  che  si  chiude  al
doppio della frequenza di rete, quindi 100 Hz. 
Quando  l'interruttore  si  chiude  scarica  l'energia,  che  si   e'
accumulata nei condensatore, sul primario della bobina di Tesla  che,
avendo un rapporto  spire  1  :  200,  causa  una  sovratensione  sul
secondario. La scarica capacitiva e'  di  bassissima  intensita'.  La
scarica emessa, non e' applicata direttamente al soggetto trattato ma
e' notevolmente attenuata e  filtrata  dall'ampolla  di  vetro,  dove
appunto avviene tale scarica. Si consideri la  rigidita'  dielettrica
del vetro che e' di 25-100 kV al mm. 
La sovratensione e'  sincrona  a  100  Hz  ma  e'  costituita  da  un
transitorio d'onda smorzata che parte da un picco di tensione per poi
decrescere fino a smorzarsi a zero (durata completa  del  transitorio
circa 3/5 millisecondi). 
Essendo  nota  l'energia  trasferita  al  primario,  la  tensione  al
secondario e la ripetizione degli impulsi, si ricava una corrente  al
secondario di circa 100 micro Ampere (0.1 mA). 
Ne risulta che la micro corrente erogata sul soggetto trattato  e'  a
regime impulsivo a 100 Hz e ha un valore  di  picco  massimo  di  100
micro Ampere con forma d'onda sinusoidale decrescente fino a zero con
circa 5 semionde. L'evento ha una durata (per impulso) di  circa  3/5
millisecondi. 
 
Considerazioni inerenti le emissioni di luce: 
Durante il trattamento, l'elettrodo, composto  da  ampolla  di  vetro
caricata di  gas  (ARGON,  NEON  o  altro),  assume  una  colorazione
derivante dal gas che permette la scarica elettrica. I Gas  contenuti
nelle  ampolle,  hanno  il  solo  scopo  di  permettere  la   scarica
elettrica, come avviene nelle comuni lampade domestiche,  industriali
o stradali a fluorescenza a vapori di sodio o di mercurio. 
Tipicamente, l'ampolla assume una colorazione  bluastra  d'intensita'
molto debole. Le misurazioni effettuate alla  massima  potenza  hanno
rilevato valori inferiori a 0.05W. In considerazione delle  lunghezze
d'onda e dell'esigua potenza luminosa emessa, l'effetto derivante  da
tale emissione e' da considerare nullo, quindi  senza  alcuna  azione
positiva o negativa sul corpo umano. 
 
Meccanismo d'azione (applicazione): 
Attraverso il manipolo e gli elettrodi  a  esso  applicati,  l'azione
svolta sulla  cute  e'  di  riattivazione  del  microcircolo  cutaneo
superficiale (per  stimolazione)  e  rimozione  delle  cellule  morte
presenti sullo strato corneo, come avviene con altre  metodologie  di
disincrostazione (azione esfoliante). 
L'azione svolta e' zonale. Insistendo sulla zona circoscritta, si  ha
una leggerissima iperemia cutanea  che  favorisce  la  riattivazione,
creando un miglioramento dell'aspetto generale della zona stessa.  Il
rossore e' indice del corretto funzionamento. Normalmente, il rossore
scompare in brevissimo tempo. 
 
2) CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO 
 
Cautele d'uso: 
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri. 
Prima dell'utilizzo togliere collane,  orecchini,  piercing  o  altri
oggetti metallici. 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che saranno a contatto con il soggetto da trattare. 
Per  un  uso  appropriato  si  raccomanda  di  inserire   l'elettrodo
correttamente nel manipolo e di  verificare  la  buona  tenuta  nello
stesso. La forza d'inserzione dell'elettrodo dovra'  essere  compresa
fra 30 e 50 N. 
L'elettrodo, qualora fosse insicuro nella sede,  potrebbe  sganciarsi
e, cadendo, rompersi. Non vi e' una correlazione diretta a  possibili
danni derivanti dallo sganciarsi dell'elettrodo dal manipolo, in ogni
caso evitare di utilizzare il sistema se  non  conforme  ai  suddetti
requisiti.  L'elettrodo  deve  essere  inserito  e   tolto   con   il
dispositivo spento. 
Non eseguire  trattamenti  su  persone  con  pelli  molto  sensibili,
eventualmente ridurre  i  tempi  di  applicazione  e  la  potenza  di
emissione. E' opportuno fare sempre una verifica della tollerabilita'
del trattamento. 
Non applicare sugli indumenti ma direttamente sulla cute. 
Non applicare su pelli arrossate, su ferite aperte,  in  presenza  di
escoriazioni, in presenza di nei non chiaramente identificati. 
Applicare solo su pelle integra. 
Non applicare su zone del corpo  che  contengono  impianti  metallici
(otturazioni, impianti odontoiatrici, protesi ecc.).  Non  utilizzare
su portatori  di  pacemaker,  pompe  insulina,  apparati  acustici  o
dispositivi impiantabili attivi. 
 
Modalita' di esercizio 
Prima di  ogni  applicazione,  verificare  attentamente  l'integrita'
dell'elettrodo in vetro. 
Prima e durante il trattamento, non  utilizzare  sostanze  cosmetiche
infiammabili. 
Regolare  opportunamente  l'intensita'  di  emissione   della   micro
corrente considerando che, anche alla massima  potenza,  il  soggetto
trattato non dovra' avvertire alcun fastidio. 
Posizionare  l'elettrodo  sulla  zona  che   si   deve   trattare   e
successivamente attivare l'emissione di micro corrente. 
Si  raccomanda  di  eseguire  un  pre-trattamento  per  valutare   la
tollerabilita' del soggetto all'applicazione, procedendo come segue: 
Applicare il trattamento con una ridotta energia, circa il 30%  della
massima potenza. 
Dopo circa un  minuto  dall'inizio  dell'applicazione  verificare  lo
stato  della  cute  trattata.  Non  dovra'   presentare   il   minimo
arrossamento. In caso contrario sospendere l'applicazione e applicare
una crema cosmetica lenitiva.  In  ogni  caso  l'arrossamento  dovra'
risolversi in pochi minuti. 
In assenza di arrossamento, aumentare la  potenza  di  erogazione  al
valore opportuno ed  eseguire  il  trattamento  rispettando  i  tempi
massimi consigliati. 
I tempi di trattamento sono subordinati all'intensita' utilizzata. In
ogni caso e' opportuno non superare 10 minuti di applicazione per una
zona di circa 25 cm x 25 cm, indicativamente equivalenti a  tutto  il
viso. Per trattare collo e decoulte, il tempo massimo di applicazione
e' sempre di 10 minuti. 
Eseguire movimenti lenti e uniformemente distribuiti  sulla  zona  da
trattare. Non e' necessario premere eccessivamente l'elettrodo  sulla
cute. 
Durante il  trattamento,  non  staccare  l'elettrodo  dalla  cute  ma
mantenerlo costantemente appoggiato. 
Staccando l'elettrodo durante il trattamento si puo' creare  fastidio
al soggetto trattato. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601- 2-10/A1 - Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002 e relative varianti (Si fa  riferimento  a
questa Norma esclusivamente ai fini delle caratteristiche costruttive
e dei meccanismi di regolazione, in quanto la destinazione d'uso  non
e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 3

Categoria         :     DISINCROSTANTE

Elenco apparecchi :     Disincrostante per pulizia con intensita'
(come da Allegato       non superiore a 4 mA
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria, dotato di  un
generatore a corrente continua con tensione massima di  24  Volt.  La
debole corrente continua viene applicata  mediante  due  elettrodi  a
contatto del soggetto da trattare.  In  questo  modo  si  ottiene  la
detersione dell'epidermide. 
Munito di un dispositivo per la regolazione graduale  dell'intensita'
di corrente da 0 a 4 mA con eventuale indicatore di controllo e di un
limitatore  di  corrente  che  impedisca  l'erogazione  di   correnti
superiori a 4 mA. 
Il valore limitato della tensione del generatore di corrente continua
e il dispositivo di limitazione dell'intensita' di corrente  a  4  mA
garantisce i limiti di sicurezza verso la persona trattata. 
Nel Manuale d'uso deve essere indicato di applicare una intensita' di
corrente che deve essere non superiore a quella appena percettibile. 
In fase costruttiva devono essere rigorosamente rispettati  i  VALORI
DI DISPERSIONE AMMISSIBILE  PERMANENTE  DI  CORRENTE  indicati  dalle
norme tecniche applicabili. 
Le densita' di corrente per ogni elettrodo non devono superare i  0,1
mA/cmq. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
L'azione disincrostante e' ottenuta  attraverso  il  passaggio  della
debole corrente continua che, investendo le zone da trattare, produce
una liquefazione del sebo presente nei pori della pelle e ne facilita
cosi' l'azione di pulizia. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Oltre alle indicazioni contenute nelle norme tecniche, applicare solo
per trattamenti estetici a persone sane senza patologie in atto. 
Prima di usare l'apparecchio leggere attentamente il Manuale d'uso e,
in particolare, le seguenti avvertenze: 
- applicare solo  su  pelle  sana  ed  integra,  senza  escoriazioni,
lesioni, nei dai contorni irregolari, foruncoli, ecc.; 
- non applicare a persone  con  pacemaker  (stimolatori  cardiaci)  o
dispositivi impiantabili elettronicamente attivi; 
- non applicare in prossimita' di protesi metalliche; 
- non applicare alle donne in gravidanza; 
- non applicare nella  zona  addominale  alle  donne  con  impiantati
dispositivi intra-uterini. 
Nel caso  di  alimentazione  tramite  corrente  di  rete,  l'impianto
elettrico deve essere conforme alla Legge 46/90. 
Regolare l'intensita' di  corrente  erogata  ad  un  valore  che  non
risulti nocivo per la salute del soggetto trattato, in accordo con  i
limiti previsti nelle norme elencate al successivo punto 3). 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma: CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R - Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601- 2-10/A1 - Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002 e relative varianti (Si fa  riferimento  a
questa Norma esclusivamente ai fini delle caratteristiche costruttive
e dei meccanismi di regolazione, in quanto la destinazione d'uso  non
e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 4

Categoria         :     APPARECCHI PER ASPIRAZIONE DI
                        COMEDONI E PULIZIA DEL VISO

Elenco apparecchi :     a) Apparecchio per l'aspirazione
(come da Allegato          dei comedoni con aspirazione
alla Legge n. 1            e con cannule aventi diametro
del 04.01.1990)            di non oltre un centimetro

                        b) Apparecchio per l'aspirazione
                           dei comedoni con azione combinata
                           per la levigatura della pelle con
                           polvere minerale o fluidi
                           o materiali equivalenti
------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio (a): 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un motore che aziona un'elettropompa collegata ad un tubo  flessibile
non conduttore di elettricita', ad una  cannula  in  vetro,  metallo,
materiale plastico o altro materiale idoneo, avente un  diametro  non
superiore ad un centimetro. 
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso e  di  un
manometro. La pressione di aspirazione non supera  il  valore  di  80
kPa. 
 
- Descrizione apparecchio (b): 
Apparecchio di aspirazione come il precedente al  punto  (a),  avente
una cannula in materiale e di forma idonei, che consente il  corretto
flusso trattante di polveri minerali monouso  o  fluidi  o  materiali
equivalenti aspirati da apposito serbatoio ed idoneamente convogliati
e mirati esclusivamente per la pulizia e levigazione della pelle.  La
pressione di aspirazione non supera il valore di 80 kPa. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Attraverso una controllata azione aspirante, esercitata  sulla  pelle
per mezzo di terminali, di varie  forme  e  dimensioni  nonche',  ove
presenti,  con  specifiche  polveri  minerali  monouso  o  fluidi   o
materiali equivalenti, si ottiene la rimozione dei comedoni  presenti
in loco, la pulizia e la levigatura della pelle. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Far scorrere la  cannula  aspirante  sulla  superficie  da  trattare,
verificando   attentamente   l'integrita'   della    cannula    prima
dell'applicazione sul soggetto. 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma: CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335-1/A13 - Class. CEI  61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 5

Categoria         :     DOCCIA FILIFORME ED ATOMIZZATORE

Elenco apparecchi :     Doccia filiforme ed atomizzatore
(come da Allegato       con pressione non superiore a 100 kPa
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
-------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un  motore  che  aziona  una  pompa,  o  anche  da   un   dispositivo
pressurizzato per ottenere una compressione dell'aria che, attraverso
un tubo flessibile, e' collegato ad un  contenitore  con  dispositivo
per getto filiforme o atomizzato (spray). 
In taluni modelli il flusso d'aria puo' essere arricchito di ossigeno
e/o  sostanze  tonificanti  per  ridare  freschezza,  elasticita'   e
vitalita' alla pelle. 
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Questo  apparecchio  viene  utilizzato  per  facilitare  e   favorire
l'applicazione uniforme  di  prodotti  cosmetici  sulla  pelle.  Tale
azione avviene per nebulizzazione, polverizzazione o effetto  doccia,
a pressione non superiore a 100 kPa. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Dirigere lo spruzzo dell'applicatore sulla superficie da trattare. 
Non  dirigere  lo  spruzzo  dell'applicatore  verso   occhi   e   vie
respiratorie. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 6

Categoria         :     APPARECCHI PER MASSAGGI

Elenco apparecchi :     a) Apparecchi per massaggi meccanici
(come da Allegato          solo a livello cutaneo e non in
alla Legge n. 1            profondita'
del 04.01.1990)
                        b) Apparecchi per massaggi elettrici
                           solo con oscillazione orizzontale
                           o rotazione, che utilizzino unicamente
                           accessori piatti o spazzole

                        c) Rulli elettrici e manuali
                          (anche in versione portatile)

                        d) Vibratori elettrici oscillanti

                        e) Apparecchi per massaggi meccanici
                           picchiettanti (non elettrici)

                        f) Apparecchi per massaggi elettrici
                           picchiettanti
-----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchi: 
Apparecchi meccanici o dotati di un motore  elettrico,  destinati  ad
ottenere un massaggio picchiettante, ruotante, oscillante o  vibrante
mediante l'utilizzo di particolari  applicatori  a  forma  di  sfere,
rulli,  cilindri,  piastre  o  altre  forme  atte  ad   eseguire   il
trattamento, realizzate in legno, plastica, gomma,  metallo  o  altro
materiale idoneo. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Gli apparecchi estetici considerati in  questa  categoria  servono  a
rendere piu' facile e meno faticoso per l'operatore  il  tradizionale
massaggio estetico. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Prima dell'inizio  del  trattamento,  assicurarsi  dell'integrita'  e
funzionalita' degli apparecchi scelti per il trattamento.  Non  usare
in soggetti con fragilita' capillare, edemi visibili ed ematomi. 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 
CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418
- Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT  59/61  -
Fascicolo 10679 - Anno 2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010  e  relative
varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificatamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7

Categoria          :    SOLARIUM PER L'ABBRONZATURA

 Elenco apparecchi :    a) Lampade abbronzanti UV-A
(come da Allegato
alla Legge n. 1         b) Lampade di quarzo con applicazioni
del 04.01.1990)            combinate o indipendenti di raggi
                           Ultravioletti (UV) ed infrarossi (IR)
----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Introduzione generale e descrizione apparecchi: 
Le  sorgenti  di   radiazione   ultravioletta   (UV)   e   le   varie
apparecchiature  nelle  quali  esse  sono  opportunamente   collocate
(solarium, lettini etc) sia del tipo  a)  che  del  tipo  b)  vengono
impiegate per irradiare la pelle al fine di  produrre  vari  fenomeni
fotochimici che si traducono in una pigmentazione della pelle esposta
(abbronzatura fotoindotta  con  UV  da  sorgenti  artificiali);  puo'
essere previsto l'utilizzo combinato o  indipendente  con  lampade  a
infrarossi (IR). 
Dalla  comparsa  delle  prime  apparecchiature   per   l'abbronzatura
artificiale, si e' assistito ad un  processo  evolutivo,  soprattutto
per quanto  attiene  a)  gli  spettri  di  emissione  delle  sorgenti
radianti, b) l'esposizione radiante o dose, per singola seduta  e  c)
l'irradianza massima consentita, che continua anche in ragione  della
ricerca volta a individuare e ridurre il rischio di danni a breve e a
lungo termine connessi con questo tipo di trattamenti estetici. 
Le prime lampade utilizzate emettevano contemporaneamente UV-C, UV-B,
UV-A e  visibile.  Il  loro  impiego  nei  trattamenti  estetici  era
accompagnato dal rischio, non infrequente, di eritema  e  scottature.
Anche per tale ragione, a partire dagli anni '80  del  secolo  scorso
sono state sostituite da altri tipi di  emettitori  come  le  lampade
fluorescenti e le lampade a scarica ad alta  pressione  ad  alogenuri
metallici opportunamente filtrate. 
Con l'impiego di questi nuovi tipi di lampade si sono  ottenuti  vari
risultati: 
a) e' stata sostanzialmente eliminata l'emissione di UV-C; 
b) e' stato possibile produrre apparecchiature con differenti spettri
di emissione, cioe'  differenti  rapporti  fra  le  intensita'  della
componente UV-B e UV-A, fino alle ben note apparecchiature  UV-A  che
emettono soltanto in quest'ultima regione spettrale. 
Attualmente  la  comunita'   scientifica   competente   ritiene   che
probabilmente le sorgenti di radiazione UV  piu'  adatte  a  produrre
l'abbronzatura della pelle siano quelle che hanno uno  spettro  molto
simile a quello del sole. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO E DI APPLICAZIONE e CAUTELE D'USO 
 
Gli apparecchi per l'abbronzatura indoor dovranno essere costruiti in
conformita'  alle  norme  di  riferimento  ed   utilizzati   seguendo
scrupolosamente le indicazioni impartite dal costruttore e  riportate
nel  "Manuale  d'Uso"  che  accompagna  ogni   singolo   modello   di
apparecchiatura. 
Le radiazioni ultraviolette solari  o  degli  apparecchi  UV  possono
causare danni alla pelle  o  agli  occhi.  Questi  effetti  biologici
dipendono dalla qualita' e dalla  quantita'  delle  radiazioni  cosi'
come dalla sensibilita' cutanea e oculare dell' individuo. 
Le  esposizioni  alle  radiazioni  ultraviolette   solari   o   degli
apparecchi UV possono portare a  un  invecchiamento  prematuro  della
cute cosi' come inducono  un  aumento  del  rischio  di  sviluppo  di
neoplasie cutanee (l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
ha  infatti  classificato  nel  2009  i  dispositivi   che   emettono
radiazione UV per l'abbronzatura  artificiale  come  cancerogeni  per
l'uomo, Gruppo 1). Per questi motivi l'Organizzazione Mondiale  della
Sanita' sconsiglia l'uso  delle  apparecchiature  per  l'abbronzatura
artificiale a chiunque. 
L'occhio non protetto puo' sviluppare  un'infiammazione  superficiale
e,  in  alcuni  casi,  dopo  un  intervento  alla   cataratta,   puo'
verificarsi un danno alla retina dopo  un'eccessiva  esposizione.  La
cataratta puo' svilupparsi dopo esposizioni ripetute. 
E'  necessaria  un'attenzione  speciale  nei  casi   di   pronunciata
sensibilita' individuale alle radiazioni ultraviolette e nei casi  in
cui siano impiegati alcuni medicinali o cosmetici. 
Bisogna quindi prendere le seguenti precauzioni: 
- utilizzare  sempre  gli  occhiali  protettivi  con  caratteristiche
idonee che devono essere messi a disposizione dei clienti per la loro
utilizzazione durante le sedute abbronzanti; 
- rimuovere ogni tipo di prodotto cosmetico  e  non  applicare  creme
protettive o prodotti che accelerano l'abbronzatura; 
- non sottoporsi  ad  esposizione  mentre  si  assumono  farmaci  che
accrescono la  sensibilita'  alle  radiazioni  ultraviolette.  Se  in
dubbio, farsi consigliare dal medico; 
- seguire le raccomandazioni riguardanti la durata delle esposizioni,
gli intervalli delle esposizioni e le distanze dalle lampade; 
-  chiedere  il  consiglio  medico  se  si  sviluppano  sulla   cute,
irritazioni o lesioni pigmentate o comunque modificazioni  rilevanti.
E' opportuno che chi e' particolarmente sensibile alla luce solare lo
segnali   all'operatore,   prima   di   sottoporsi   al   trattamento
abbronzante. 
E' altamente consigliato che il fruitore del  trattamento  acquisisca
la conoscenza del proprio fototipo di appartenenza e sia  consapevole
dei rischi correlati all'esposizione. 
L'operatore   addetto   al   servizio   di   abbronzatura   consiglia
l'apparecchiatura e i tempi di esposizione piu' idonei,  in  base  al
fototipo dell'utilizzatore  e  secondo  le  indicazioni  fornite  dal
costruttore. 
Prima del  trattamento,  il  soggetto  deve  essere  informato  sugli
effetti nocivi dell'esposizione a raggi UV. 
Dovranno inoltre, allo stesso scopo, essere esposti appositi cartelli
in  maniera   ben   visibile,   nelle   immediate   vicinanze   delle
apparecchiature, nei quali siano fornite precise indicazioni relative
al rischio di effetti nocivi per la salute degli utilizzatori, e  che
ne e' sconsigliata  l'utilizzazione,  in  particolare  a  coloro  che
appartengono alle seguenti categorie: 
• Soggetti con un elevato numero di nevi (> 25). 
• Soggetti che tendono a produrre lentiggini. 
• Individui con una storia personale di frequenti ustioni  solari  in
eta' infantile e nell'adolescenza. 
• Persone che assumono farmaci. In questo caso, si dovrebbe  chiedere
il parere del medico curante per appurare se essi  possano  aumentare
la propria fotosensibilita' agli UV. 
Queste indicazioni vanno chiaramente esposte  insieme  alle  seguenti
raccomandazioni: 
• Non si espongano soggetti che non si abbronzano o che  si  scottano
facilmente alla esposizione naturale al sole (fototipo I e II) 
• Non esporsi al sole per 48 ore dopo una seduta abbronzante 
• Indossare gli occhialetti protettivi 
• Non si espongano soggetti con la pelle danneggiata dal sole. 
• Non si espongano persone che soffrono di eritema solare 
• Non si espongano persone che soffrono o  che  hanno  in  precedenza
sofferto di neoplasia  cutanea  o  che  hanno  una  familiarita'  per
neoplasie cutanee 
L'uso di apparecchiature che emettano anche UV-B richiede particolari
precauzioni d'uso e la valutazione della dose  cumulativa  a  cui  il
soggetto e' stato esposto 
L'utente deve essere fornito di una scheda personale che  riporti  la
dose assorbita sia di UV-A sia degli eventuali UV-B.  Non  utilizzare
in soggetti con patologie dermatologiche che possono essere aggravate
dall'esposizione ad UV. Togliersi le eventuali lenti a contatto prima
di sottoporsi al trattamento. 
Come  per  qualsiasi  altro  apparecchio  elettrico,  usare   estrema
prudenza con l'acqua. 
Non utilizzare mai l'apparecchio in un ambiente molto umido. 
Non far mai arrossare la pelle. 
E' proibito l'utilizzo delle apparecchiature abbronzanti a: 
- minori di 18 anni 
- donne in stato di gravidanza 
- soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute 
- soggetti che  non  si  abbronzano  o  che  si  scottano  facilmente
all'esposizione al sole. 
L'utilizzo delle apparecchiature e' esclusivo per fini estetici e non
terapeutici. Non devono essere pertanto vantati effetti benefici. 
L'irradianza efficace eritemale  degli  apparecchi  non  deve  essere
superiore a 0,3 W/m2. 
 
- Manutenzione dell'apparecchio 
Il costruttore rilascia una dichiarazione di conformita' per ciascuna
apparecchiatura. 
L'operatore deve seguire il programma di controlli tecnici  periodici
indicato  dal  produttore  e  riferito  a  criteri  di  efficienza  e
sicurezza. 
Nell'intento di mantenere le condizioni di sicurezza  iniziali  e  di
cautelare   l'utilizzatore   da    possibili    manomissioni    delle
apparecchiature, e'  opportuno  che  i  ricambi  autorizzati  per  le
singole apparecchiature siano definiti unicamente dal produttore  e/o
dal responsabile dell'immissione sul mercato. 
Si consiglia di posizionare le apparecchiature abbronzanti in  locali
o aree idonee sotto il profilo igienico-sanitario e in posizione tale
da evitare eventuali radiazioni accidentali. 
 
- Indicazioni e consigli per l'uso corretto: 
Il tempo massimo per la prima esposizione e per le sedute  successive
vengono  indicati  dal   costruttore   sulla   base   delle   analisi
spettrofotometriche eseguite sull'apparecchiatura e  sulla  base  del
fototipo del soggetto da trattare. 
In presenza di pelli sensibili, che risultano leggermente disidratate
dopo il trattamento abbronzante, al  termine  dello  stesso  potranno
essere applicati specifici prodotti cosmetici emollienti, secondo  le
indicazioni fornite dall'operatore estetico. 
Tra un periodo di trattamenti abbronzanti e l'altro, si consiglia una
interruzione di circa un mese. 
Consultare la tabella  fornita  dal  costruttore  circa  i  tempi  di
esposizione e la  durata  del  trattamento  abbronzante,  nonche'  la
durata minima delle stesse lampade. 
- Avvertenze: 
Dopo  la  prima  applicazione  occorre  attendere  48  ore  prima  di
effettuare la successiva, dopo di che le applicazioni dovranno essere
effettuate a non meno di 24 ore di distanza l'una dall'altra. 
Si ricorda  che  l'esposizione  al  sole  successiva  al  trattamento
abbronzante nello stesso giorno e' pericolosa. 
Si raccomanda la disinfezione di tutte le parti che vanno a  contatto
col soggetto da trattare. 
L'uso di apparecchiature abbronzanti (UV)  deve  essere  riservato  a
personale  adeguatamente  addestrato  e  con  specifica  preparazione
teorico-pratica, quindi in grado non solo  di  condurre  un  corretto
utilizzo delle  apparecchiature  stesse,  ma  anche  di  valutare  le
condizioni della cute del soggetto. 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA APPLICARE  (anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione): 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-27 - Class. CEI 61-184 - CT  59/61  -  Fascicolo
7753 - Anno  2005  -  Edizione  Quarta  -Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti  ed
infrarossi + VARIANTI: CEI EN 60335-2-27/A1 - Class. CEI 61-184;V1  -
CT 59/61 - Fascicolo 9710 - Anno 2009 - CEI EN 60335-2-27/A2 - Class.
CEI 61-184;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 9711  -  Anno  2009  e  relative
varianti 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 8

Categoria         :     APPARECCHI PER MASSAGGIO AD ARIA

Elenco apparecchi :     Apparecchio per massaggio ad aria
(come da Allegato       con pressione non superiore a 100 kPa
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
-------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio azionato da un motore elettrico per  generare  un  flusso
d'aria continuo o battente con pressione non superiore a 100 kPa,  da
dirigere sulle parti da trattare per  mezzo  di  un  tubo  flessibile
collegato con un apposito ugello. L'eventuale regolazione del  flusso
puo' essere  determinata  mediante  variazione  della  velocita'  del
motore e/o del diametro dell'ugello. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Attraverso  le  apposite  cannule  o  coppette  di  varie   forme   e
dimensioni, si dirige il flusso d'aria continua o battente  verso  le
zone da trattare. 
Cosi' facendo e con opportuni movimenti delle cannule  in  questione,
si ottiene un leggero massaggio della pelle. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Non dirigere il flusso d'aria verso l'occhio, le zone  perioculari  e
verso l'orecchio. 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010  e  relative
varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 9

Categoria        :      APPARECCHI PER MASSAGGIO IDRICO

Elenco apparecchi:      Apparecchio per massaggio idrico con
                        aria a pressione non superiore a 100 kPa
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o a batteria, azionato da
un motore elettrico generante un flusso d'aria convogliato attraverso
una tubazione verso  uno  speciale  distributore  immerso  in  acqua,
provvisto di numerosi fori da cui fuoriescono bollicine d'aria che, a
loro volta, producono un massaggio idrico. 
L'aria prodotta,  eventualmente  riscaldata,  puo'  essere  ionizzata
mediante lampade ultraviolette o generatori di ioni.  La  costruzione
deve essere tale da rendere inaccessibili alla pelle e agli occhi del
soggetto in trattamento e/o dell'operatore tali dispositivi e le loro
emissioni dirette durante il normale funzionamento. 
La concentrazione di ozono prodotta dai dispositivi  di  ionizzazione
del vapore deve essere  inferiore  ai  valori  indicati  dalla  Norma
CEI-EN 60335-2-65, con cicli di 50' on e 10' off su di un periodo  di
funzionamento totale di 8 ore.  L'eventuale  regolazione  del  flusso
puo' essere ottenuta mediante variazione della velocita'  del  motore
e/o mediante variazione del diametro dei fori  di  uscita  dell'aria.
L'apparecchio puo' essere munito  di  un  dispositivo  di  vibrazione
azionato dal flusso d'aria. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Le bolle d'aria appositamente prodotte e contenute nell'acqua, a loro
volta dirette sulle zone  da  trattare,  al  contatto  con  la  pelle
producono  un  "effetto  massaggio",  definito   appunto   "massaggio
idrico". 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Dopo aver ricoperto d'acqua il distributore d'aria, porre il soggetto
da  trattare  nella  posizione  tecnicamente  idonea.  Collocare   il
generatore del flusso d'aria in posizione  di  sicurezza  rispetto  a
possibili ed accidentali cadute del generatore stesso nella vasca con
acqua. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
Gli apparecchi devono avere un grado di protezione contro  l'umidita'
almeno uguale a IPX4. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT  59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010 e relative varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 10

Categoria         :      SCALDACERA PER CERETTE

Elenco apparecchi :      Scaldacera per cerette
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
----------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio elettrico idoneo al riscaldamento  ed  allo  scioglimento
delle cere cosmetiche per trattamenti di  depilazione.  Alimentato  a
corrente di rete e/o a batteria, puo' essere dotato di termostato  di
regolazione della temperatura. 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
Inserire nello spazio apposito il prodotto cosmetico  da  riscaldare,
sciogliere o fluidificare,  sino  al  raggiungimento  del  necessario
stato per l'utilizzazione. 
Verificare attentamente che la temperatura del prodotto trattato  non
risulti troppo elevata. 
Spegnere e scollegare l'apparecchio a fine giornata. 
Non riutilizzare la stessa ceretta per piu' soggetti. 
Mantenere  pulito  lo  spazio  dove  si  inserisce  il  prodotto   da
riscaldare. 
Non applicare in soggetti con segni di insufficienza venosa (varici),
capillari fragili, teleangiectasie o irritazioni cutanee. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-15 - Class. CEI 61-157 - CT  59/61  -  Fascicolo
7011 - Anno 2003 - Edizione Terza+Corr  CLC:2006  -  Sicurezza  degli
apparecchi elettrici d'uso domestico e similare -  Norme  particolari
per apparecchi per il riscaldamento di liquidi  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-15/A1 - Class. CEI 61-157;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  8108  -
Anno 2006 - CEI EN 60335-2-15/A2 - Class. CEI 61-157;V2 - CT 59/61  -
Fascicolo 9973 - Anno 2009 e relative varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

             SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 11

Categoria         :     ATTREZZI PER GINNASTICA ESTETICA

Elenco apparecchi :     a) Attrezzo per ginnastica estetica
(come da Allegato
alla Legge n. 1         b) Attrezzo con pedana vibrante per
del 04.01.1990)            la tonificazione muscolare
-----------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio (a): 
Attrezzo in legno, plastica, metallo o altri  materiali  idonei,  per
coordinare   i   movimenti   di   ginnastica   estetica    (movimenti
tonificanti). 
Il movimento dell'attrezzo puo' essere azionato da un motore mediante
corrente di rete, o attraverso dispositivi meccanici e manuali. 
 
- Descrizione apparecchio (b): 
Attrezzatura per la tonificazione muscolare formata da una pedana con
motore vibrante  sulla  quale  il  soggetto  utilizzatore  assume  la
posizione utile per interessare i distretti  muscolari  da  trattare.
Una serie di  maniglie  e  specifici  appoggi  consente  al  soggetto
utilizzatore  una  sicura  e   corretta   posizione   durante   tutto
l'utilizzo. 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito  dal  fabbricante.  Non  utilizzare  in
soggetti affetti da patologie articolari o muscolotendinee. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Per le apparecchiature azionate elettricamente: 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 12

Categoria         :     ATTREZZATURE PER MANICURE E PEDICURE

Elenco apparecchi :     Attrezzature per manicure e pedicure
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Corredo di forbici, lime, sgorbie, frese ed altri  apparecchi,  anche
alimentati a tensione di rete e/o a batteria. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante. 
Usare  preferibilmente  strumenti   monouso   oppure,   dopo   l'uso,
sterilizzarli prima di riutilizzarli su un altro soggetto. 
Impiegare ogni mezzo idoneo per proteggere l'operatore  da  qualsiasi
contaminazione (ad esempio: guanti, occhiali, mascherina, ecc.). 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto col soggetto da trattare. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Per le apparecchiature azionate elettricamente: 
Norma CEI EN 60335-1:2004 Sicurezza degli apparecchi elettrici  d'uso
domestico e similare. 
(CEI 61-150) Parte 1: Norme generali. 
Terza Edizione del 01-04-2004 
Fascicolo 7286 C 
VARIANTE 
Norma CEI EN 60335-1/A1/A11 del 01-01-2006 Classif.  CEI  61-150;  V1
Fascicolo 8099 
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 13

Categoria         :      APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DI CALORE
                         TOTALE O PARZIALE

Elenco apparecchi :    a) Apparecchio per il trattamento
(come da Allegato         di calore totale o parziale
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)        b) Apparecchio per il trattamento
                          di calore parziale tramite
                          radiofrequenza resistiva

                       c) Apparecchio per il trattamento
                          di calore parziale tramite
                          radiofrequenza capacitiva
----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio (a): 
Apparecchio  elettrico  per  la  generazione  di   calore,   mediante
l'utilizzo  di  lampade,  fasce,  termocoperte,  termofori  o   altri
accessori similari, da applicare su di una parte o su tutto il corpo. 
Nelle apparecchiature con generazione di calore  mediante  lampade  a
raggi infrarossi, queste devono essere protette con griglie o schermi
trasparenti o filtri per evitare contatti accidentali con la  persona
trattata  o  con  l'operatore.  Tale  apparecchio  e'  costituito  da
strutture in  legno,  plastica,  metallo  o  tessuto,  con  opportuni
isolamenti termici ed elettrici. 
Deve essere dotato di meccanismi di regolazione della temperatura. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
Nel caso di alimentazione tramite corrente di  rete  l'impianto  deve
essere conforme alla Legge 46/90. 
Nel caso di parti applicate a  contatto  del  soggetto  da  trattare,
l'apparecchio deve essere corredato  di  dispositivo  di  limitazione
della corrente e della corrente dispersa. 
 
- Descrizione apparecchio (b): 
Apparecchio elettrico alimentato a corrente  di  rete  e/o  batteria,
composto da un generatore di corrente a radiofrequenza  trasmessa  al
corpo tramite uno o piu' applicatori. 
L'applicatore deve essere dotato di appositi elettrodi conduttivi  di
forma, superficie e numero  variabile  che  devono  essere  posti  in
contatto  diretto  con  il  corpo  (la  resistenza  tra  il  contatto
dell'applicatore ed il corpo deve essere molto bassa) 
La potenza erogata dall'apparecchiatura deve essere minore o uguale a
25W con una frequenza base compresa tra i 400 ed i 1500 kHz. 
Nel  caso   in   cui   il   sistema   sia   alimentato   dalla   rete
l'apparecchiatura deve essere dotata di un  isolamento  di  sicurezza
tra la rete elettrica e l'uscita del generatore di corrente. 
 
- Descrizione apparecchio (c): 
Apparecchio elettrico alimentato a corrente  di  rete  e/o  batteria,
composto da un generatore di corrente a radiofrequenza  trasmessa  al
corpo tramite uno o piu' applicatori. 
L'applicatore deve essere dotato  di  appositi  elettrodi  di  forma,
superficie e numero variabile i quali sono isolati  elettricamente  a
mezzo di un dielettrico dal corpo. 
La potenza erogata dall'apparecchiatura deve essere minore o uguale a
50W con una frequenza base compresa tra i 400 ed i 1500 kHz. 
Per garantire una maggiore sicurezza al soggetto trattato,  nel  caso
in cui il sistema sia alimentato dalla rete,  l'apparecchiatura  deve
essere dotata di un isolamento di sicurezza tra la rete  elettrica  e
l'uscita del generatore di corrente. 
Per   quanto   attiene   ai   limiti   di   esposizione   ai    campi
elettromagnetici,  si  applicano  quelli  previsti  dalla   normativa
vigente in Italia per i lavoratori e la popolazione. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
L'azione termica produce una moderata sudorazione ed un aumento della
circolazione sottocutanea. 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
- Modalita' d'uso apparecchio (a): 
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito  dal  fabbricante.  Non  utilizzare  in
soggetti con fragilita' capillare o teleangiectasie. 
La durata del trattamento non deve superare i 30 minuti. 
Nel caso di applicazione con lampade occorre che la persona  trattata
e l'operatore indossino occhiali di protezione. 
Nel Manuale d'uso occorre evidenziare i limiti  di  esposizione  dati
dall'ICNRP (2004), recepiti  nella  Direttiva  Europea  2006/25/CE  a
protezione delle Radiazioni Ottiche in ambito lavorativo. 
 
- Modalita' d'uso apparecchio (b): 
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante. 
Non  utilizzare  in  soggetti   con   stimolatore   cardiaco   o   un
defibrillatore interno. 
Per ridurre la resistenza di contatto tra elettrodi e cute e  ridurre
le emissioni, utilizzare un liquido/gel/crema conduttore. 
Le parti che vengono a contatto con la pelle devono essere pulite tra
un trattamento e l'altro usando i metodi di normale pulizia riportati
nel manuale utente fornito dal costruttore. 
 
- Modalita' d'uso apparecchio (c): 
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante. 
Non utilizzare in soggetti con stimolatore cardiaco o  defibrillatore
interno. 
Per ridurre la resistenza di contatto tra elettrodi e cute e  ridurre
le emissioni, utilizzare un liquido/gel/crema conduttore. 
Le parti che vengono a contatto con la pelle devono essere pulite tra
un trattamento e l'altro usando i metodi di normale pulizia riportati
nel manuale utente fornito dal costruttore. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Per i soli apparecchi di cui al punto a) 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-17 - Class. CEI 61-216 - CT  59/61  -  Fascicolo
7160 - Anno 2003 - Edizione  Seconda  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
coperte, termofori ed apparecchi similari  flessibili  riscaldanti  +
VARIANTI: CEI EN 60335-2-17/A1 - Class. CEI 61-216;V1 -  CT  59/61  -
Fascicolo 8694 - Anno 2007  -  CEI  EN  60335-2-17/A2  -  Class.  CEI
61-216;V2 - CT 59/61  -  Fascicolo  10037  -  Anno  2009  e  relative
varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-27 - Class. CEI 61-184 - CT  59/61  -  Fascicolo
7753 - Anno 2005 -  Edizione  Quarta  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti  ed
infrarossi + VARIANTI: CEI EN 60335-2-27/A1 - Class. CEI 61-184;V1  -
CT 59/61 - Fascicolo 9710 - Anno 2009 - CEI EN 60335-2-27/A2 - Class.
CEI 61-184;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 9711  -  Anno  2009  e  relative
varianti e relative varianti 
 
Per gli apparecchi di cui ai punti b) e c) 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60601-2-3 - Class. CEI 62-14 - CT 62 - Fascicolo 3635  R
- Anno 1998 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali  -  Parte
2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi di  terapia  a
onde corte + VARIANTE: CEI EN 60601-2-3/A1 - Class. CEI 62-14;V1 - CT
62 - Fascicolo 5227 - Anno 1999 e relative varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 14

Categoria          :     APPARECCHI PER MASSAGGIO ASPIRANTE CON
                         ASPIRAZIONE NON SUPERIORE A 80 kPa

Elenco apparecchi: :     Apparecchio per massaggio aspirante
(come da Allegato        con coppe di varie misure e
alla Legge n. 1          applicazioni in movimento, fisse e
del 04.01.1990)          ritmate e con aspirazione non
                         superiore a 80 kPa
----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio  composto  da  un  motore,  che  aziona   un   generatore
aspirante,  o  da  un'elettropompa,  non  superiore  a  80  kPa,  con
dispositivo per ottenere un'aspirazione costante e/o ritmata. 
L'apparecchio e' dotato di dispositivi di  regolazione  ed  eventuale
manometro. 
Tubi flessibili consentono  il  collegamento  delle  coppe  di  varie
misure con il corpo dell'apparecchio. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
L'applicazione dell'azione aspirante continua o battente,  attraverso
le coppe di varie forme e dimensioni,  produce  un  benefico  effetto
drenante e tonificante nei tessuti sottocutanei. 
L'operatore realizza l'azione aspirante  facendo  scorrere  le  coppe
lungo le linee di massaggio  dalla  periferia  verso  il  centro  del
corpo. 
In alternativa l'operatore puo'  ottenere  un'azione  ritmica  agendo
sulle coppe in posizione fissa, senza farle scorrere. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Dopo  aver  opportunamente  collegato  le   coppe   dell'apparecchio,
posizionarle sulle superfici da trattare. 
Le  coppe  possono  essere  utilizzate  fisse  o  in  movimento,  con
aspirazione costante o ritmata. 
Prima  dell'applicazione,  verificare  l'integrita'  delle  coppe  ed
attenersi scrupolosamente alle indicazioni circa l'azione  aspirante,
secondo le parti da trattare, fornite dal costruttore. 
Non   utilizzare   in   soggetti   con   fragilita'    capillare    o
teleangiectasie. 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - e relative varianti CEI EN 60335-1/EC  -
Class. CEI 61-150;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010  -  CEI
EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo  10418  -
Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3  -  CT  59/61  -
Fascicolo 10679 - Anno 2010 e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010  e  relative
varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 15

Categoria         :     APPARECCHI PER IONOFORESI ESTETICA

Elenco apparecchi :     Apparecchio per ionoforesi estetica
(come da Allegato       con intensita' massima
alla Legge n. 1         sulla placca di 1 mA ogni 10
del 04.01.1990)         centimetri quadrati
-----------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o a batteria, composto da
un generatore di corrente continua a bassa tensione. 
Il trattamento consiste nell'applicazione di tale corrente,  a  bassa
intensita', alla persona, mediante placche in metallo o elettrodi  in
gomma, in plastica o in  altro  materiale  con  buona  conducibilita'
elettrica, nell'applicazione sulla pelle deve essere  interposto  uno
speciale materiale spugnoso  o  similare  imbevuto  con  il  prodotto
cosmetico da applicare. 
Corredato di  strumenti  di  regolazione  e  di  controllo  e  di  un
limitatore di corrente che  impedisca  l'erogazione  di  correnti  di
intensita' tali da poter essere nocive per  la  salute  del  soggetto
trattato. 
Il valore limitato della tensione del generatore di corrente continua
ed  il  dispositivo  di  limitazione  dell'intensita'   di   corrente
assicurano i limiti di sicurezza verso la persona trattata. 
Nel Manuale d'uso deve essere indicato all'estetista di applicare una
intensita' di corrente che deve essere non superiore a quella  appena
percettibile. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Con questo apparecchio si esegue un trattamento estetico che permette
un piu' rapido assorbimento del prodotto cosmetico applicato. 
Si tratta quindi di un metodo complementare al massaggio manuale  per
applicare le sostanze cosmetiche sulla pelle. 
I prodotti utilizzati non devono  contenere  principi  con  attivita'
farmacologica. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Oltre alle indicazioni contenute nelle norme tecniche, applicare solo
per trattamenti estetici a persone sane senza patologie in atto. 
Prima di usare l'apparecchio leggere attentamente il Manuale d'uso e,
in particolare, le seguenti avvertenze: 
- applicare solo  su  pelle  sana  ed  integra,  senza  escoriazioni,
lesioni, nei dai contorni irregolari, foruncoli, ecc.; 
- non applicare a persone  con  pacemaker  (stimolatori  cardiaci)  o
dispositivi impiantabili elettronicamente attivi; 
- non applicare in prossimita' di protesi metalliche; 
- non applicare alle donne in gravidanza; 
- non applicare nella  zona  addominale  alle  donne  con  impiantati
dispositivi intra-uterini; 
- inumidire i materiali spugnosi interposti; 
- collegare le placche ai  cavi  dell'apparecchio  ed  interporre  il
materiale spugnoso tra queste e le zone da trattare. 
- applicare le placche sulle parti da trattare; 
- regolare lentamente l'intensita' di ogni canale  di  uscita  ad  un
valore leggermente superiore alla soglia di sensibilita'; 
- assicurarsi che le  placche  siano  adeguatamente  distanziate  fra
loro; 
- accertarsi dell'integrita' del materiale spugnoso interposto; 
- regolare l'intensita' di corrente erogata  ad  un  valore  che  non
risulti nocivo per la salute del soggetto trattato, in accordo con  i
limiti previsti nelle norme elencate al successivo punto 3). 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma: CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo  6296
- Anno 2001 - Edizione Seconda Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601- 2-10/A1 - Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno  2002  e  relative  varianti  VARIANTE  CEI  EN
60601-2- 10/A1 del 01.11.2002 Classif. CEI 62-24; V1 Fascicolo 6723 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
Nel  considerare  le  prescrizioni  particolari   di   Compatibilita'
Elettromagnetica, presenti in  tali  norme,  si  ricorda  che  queste
prescrizioni si ricollegano alla Norma CEI EN  60601-1-2:2003+A1:2006
- Apparecchi  elettromedicali  -  Parte  1:  Norme  generali  per  la
sicurezza -  Norma  collaterale:  Compatibilita'  elettromagnetica  -
Prescrizioni e prove (IEC 60601-1- 2:2001+A1:2004). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 16

Categoria         :     DEPILATORI ELETTRICI ED ELETTRONICI

Elenco apparecchi :     a) Elettrodepilatore ad ago
(come da Allegato
alla Legge n. 1         b) Elettrodepilatore a pinza o
del 04.01.1990)            accessorio equipollente (a sonda)

                        c) Apparecchiatura elettronica ad
                           impulsi luminosi per foto
                           depilazione
------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione generica apparecchi (a + b): 
Apparecchio munito  di  un  generatore  di  corrente  oscillante,  di
potenza limitata, eventualmente miscelata  con  una  debole  corrente
continua. 
L'erogazione avviene per mezzo di un manipolo in materiali  isolanti,
sul quale si inserisce un  sottile  elettrodo  metallico  puntiforme,
oppure attraverso una pinzetta o attraverso altro elettrodo idoneo. 
Puo' essere corredato da un timer per l'erogazione  automatica  della
corrente per un tempo predeterminato. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
Nel  caso  di  alimentazione  tramite  corrente  di  rete  l'impianto
elettrico deve essere conforme alla Legge 46/90. 
La potenza nominale di uscita non deve essere superiore a 50W. 
 
- Descrizione peculiarita' Elettrodepilatore ad ago (a): 
Questo apparecchio utilizza corrente con  frequenza  inferiore  a  30
MHz. 
In  taluni  apparecchi  si  miscela  con  queste  frequenze  corrente
continua (metodo definito "Blend") per ottenere, oltre all'effetto di
termolisi, anche quello di elettrolisi. 
Vi sono apparecchi in cui la corrente, per l'effetto di termolisi, e'
generata in tempi ultrarapidi (millesimi di secondo) per  velocizzare
l'intervento sul singolo  pelo  e  facilitare  cosi'  il  trattamento
stesso. 
 
- Descrizione peculiarita' Elettrodepilatore a pinza o a sonda (b): 
Questo tipo di apparecchio utilizza corrente con frequenza  inferiore
a 30 MHz. 
 
- Descrizione peculiarita'  Apparecchiatura  elettronica  ad  impulsi
luminosi per fotodepilazione (c): 
Apparecchio a luce pulsata , progettato e costruito per l'impiego nel
settore   estetico   opportunamente   depotenziato   per   effettuare
esclusivamente i trattamenti di depilazione. 
Affinche' il trattamento risulti efficace e sicuro, nel caso  in  cui
il sistema sia dotato di un metodo di raffreddamento della pelle  con
temperatura  dell'epidermide  a  10°C  (eventualmente  integrato  nel
sistema), la densita' di energia non deve superare i 26  J/cm2  ,  le
lunghezze d'onda emesse devono essere  comprese  nell'intervallo  fra
600 e 1100 nanometri, , le durate di impulso fra 2 e 50ms, l'area  di
trattamento deve essere maggiore di 5 cm2. 
Nel  caso  in  cui  l'apparecchio  non  contempli   un   sistema   di
raffreddamento della pelle,  fatti  salvi  gli  altri  parametri,  la
densita' di energia massima ammessa deve essere 13 J/cm2 . 
Gli strumenti devono avere  un  sistema  che  limita  intrinsecamente
l'emissione massima ai livelli sopra indicati e dovrebbero  avere  un
misuratore  di  potenza  emessa.   Il   sistema   non   deve   essere
manomissibile. 
L'operatore deve essere informato circa  il  tipo  di  filtro  ottico
posto sul manipolo. 
Il costruttore deve garantire la ripetibilita'  dei  filtri  dati  in
dotazione e garantire che l'utilizzatore abbia  consapevolezza  della
differente reazione della  pelle  in  funzione  del  tipo  di  filtro
adottato. 
L'apparecchio deve  riportare  l'indicazione  d'uso  per  depilazione
estetica. 
 
- Meccanismo d'azione (a + b): 
L'azione depilante sia del tipo a)  sia  del  tipo  b)  si  manifesta
direttamente sul pelo. 
 
- Meccanismo d'azione (c): 
L'interazione luce pulsata-bulbo pilifero e' essenzialmente  termica.
Il processo, noto come "fototermolisi selettiva", richiede  un  certo
numero di sedute (tipicamente all'incirca 10). 
Le sedute devono essere intervallate a  distanza  di  circa  un  mese
l'una dall'altra. 
Opportune tabelle messe a disposizione dal costruttore spiegano  come
ottimizzare i risultati in funzione di parametri quali: 
a) il colore del pelo; 
b) la parte del corpo da trattare; 
c) la "fase" di crescita in cui il  pelo  si  trova  al  momento  del
trattamento; 
d) il fototipo del soggetto da trattare; 
e) lo spessore del pelo (fine - medio - grosso). 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
Inserire  l'elettrodo  nell'apposito   manipolo   e   successivamente
applicarlo lungo il canale follicolare, o farlo scorrere  sulla  zona
da trattare, oppure afferrare il pelo con la pinzetta. 
Intervenire sul comando manuale o a pedale, dopo di che asportare  il
pelo trattato. 
Preparare  igienicamente  la  zona   da   trattare   ed   assicurarsi
dell'integrita' funzionale dell'elettrodo da utilizzare. 
Regolare l'intensita' della corrente secondo le istruzioni  impartite
dal fabbricante. 
Utilizzare esclusivamente aghi monouso. 
 
- (c): 
Il trattamento deve  essere  effettuato  da  operatori  estetici  che
abbiano ricevuto dal costruttore o da altro ente competente  adeguata
formazione - - sia per gli aspetti di sicurezza (richiamati  peraltro
dal manuale d'uso) sia per  gli  aspetti  "tecnici"  dei  trattamenti
stessi. 
Preparare igienicamente la  zona  da  trattare  e  procedere  ad  una
rasatura   preventiva   (quest'ultima   preferibilmente   il   giorno
precedente l'applicazione del trattamento). 
Attivare , se previsto , il sistema di  raffreddamento  della  pelle,
che si puo' sviluppare sia  attraverso  il  contatto  di  una  parete
fredda, sia utilizzando aria, sia mediante un opportuno strato di gel
freddo o prodotto equivalente. 
Appoggiare il  manipolo  sulle  zone  della  pelle  che  si  desidera
depilare e quindi emettere  un  impulso  luminoso  di  test  premendo
l'apposito comando a pedale e/o a pulsante. 
Attendere minimo 30 minuti per osservare la reazione  della  pelle  e
determinare la densita' di energia ottimale in funzione dei parametri
a)... e) elencati sopra. 
Effettuare  tutto  il  trattamento  avendo   cura   di   evitare   la
sovrapposizione di due o piu' impulsi consecutivi sulla  stessa  area
di trattamento. 
Durante tutto il trattamento evitare di dirigere la luce direttamente
verso gli occhi. 
Per il soggetto da trattare e per l'operatore  e'  fatto  obbligo  di
proteggere  gli  occhi  con  opportuni  occhiali  protettivi  sistemi
equivalenti (tamponi). 
La parte del manipolo che entra in contatto con la pelle  deve  poter
essere sostituibile  (sistema  monouso)  e/o  pulibile  con  i  mezzi
indicati nel manuale utente fornito dal costruttore. 
Seguire comunque scrupolosamente tutte le indicazioni, le  avvertenze
e le cautele per l'uso riportate nel manuale fornito dal fabbricante,
ove  sono  evidenziate  altresi'  tutte   le   precauzioni   a   cura
dell'operatore estetico. 
AVVERTENZE 
Si raccomanda un'attenta sterilizzazione  di  elettrodi,  pinzette  o
altra attrezzatura epilante che va a  contatto  con  il  soggetto  da
trattare. 
Si  raccomanda,  ove   possibile,   l'uso   di   elettrodi   epilanti
sterilizzati monouso. 
L'uso delle apparecchiature per la depilazione deve essere  riservato
a personale con qualifica professionale e con specifica  preparazione
teorico-pratica, quindi in grado anche di valutare preventivamente le
idonee condizioni della cute. 
Non utilizzare su soggetti portatori di pace-maker o  di  dispositivi
impiantabili elettronicamente attivi. 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60601-2-2 - Class. CEI 62-11 - CT 62 - Fascicolo 9262  -
Anno 2008 - Edizione Quarta - Apparecchi elettromedicali -  Parte  2:
Norme   particolari   per   la   sicurezza   degli   apparecchi   per
elettrochirurgia ad alta frequenza e relative 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica) 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60601-1-1 - Class. CEI 62-51 - CT 62 - Fascicolo 6924  C
- Anno 2003 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali  -  Parte
1: Norme generali per la sicurezza - Norma Collaterale:  Prescrizioni
di sicurezza per i sistemi elettromedicali e relative varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti VARIANTE Norma  CEI  EN  60335-1/A1/A11  del
01-01-2006 Classif. CEI 61-150; V1 Fascicolo 8099 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 17

Categoria         :     APPARECCHI PER MASSAGGI SUBACQUEI

Elenco apparecchi :     Apparecchio per massaggi subacquei
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
----------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchiatura  alimentata  a  corrente   di   rete   provvista   di
un'elettropompa per provocare una circolazione forzata  di  acqua  ed
aria che fuoriesce da ugelli fissi od orientabili,  oppure  da  lance
che l'operatore manovra manualmente. 
Tale apparecchiatura puo' essere montata in mobile e/o incorporata in
vasche di misure diverse per  trattamenti  parziali  o  su  tutto  il
corpo. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Si tratta  prevalentemente  di  apparecchiature  in  forma  di  vasca
dotata, sulle parti interne e a pavimento,  di  speciali  ugelli  dai
quali fuoriescono getti d'acqua miscelati con aria. 
Tali getti  raggiungono  la  pelle  del  soggetto  trattato  immerso,
producendo cosi' un'azione di massaggio cutaneo. 
Esistono alcune apparecchiature nelle quali  acqua  ed  aria  vengono
dirette sulle zone  interessate  a  mezzo  di  una  speciale  "lancia
idrica"    direzionata    dall'operatore    estetico    (in    questa
apparecchiatura la "lancia idrica"  con  la  quale  si  direziona  il
flusso d'acqua necessario, e' un accessorio dell'apparecchiatura). 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Riempire la vasca con acqua a temperatura idonea. 
Mettere in funzione  l'apparecchiatura  e  regolare  la  direzione  e
l'intensita'  dei  getti  secondo  il  trattamento  che  si  desidera
effettuare. 
Non dirigere il getto della lancia idrica verso occhi, orecchie e vie
respiratorie. 
I prodotti devono avere un  grado  di  protezione  contro  l'umidita'
almeno uguale a IP X5. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma: CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335-1/A13 - Class. CEI  61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2
- CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class.
CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418  -  Anno  2010  -  CEI  EN
60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno
2010 e relative varianti Norma CEI EN 60335-1/A1/A11  del  01-01-2006
Classif. CEI 61-150; V1 Fascicolo 8099 
 
Norma CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT  59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010 e relative varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 18

Categoria          :    APPARECCHI PER PRESSO-MASSAGGIO

Elenco apparecchi: :    Apparecchio per presso-massaggio
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
--------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio  azionato  da  un'elettropompa  che   immette   aria   in
cuscinetti di varie forme e dimensioni che,  a  loro  volta,  vengono
applicati liberi o  inseriti  in  appositi  contenitori  di  tessuto,
plastica o altro materiale idoneo. 
La regolazione della pressione  di  massaggio  viene  effettuata  con
appositi dispositivi e controllata da uno strumento di misura e da un
dispositivo di sicurezza. 
L'apparecchio e' dotato, inoltre, di dispositivi di regolazione della
durata  dell'emissione  di  pressione,  della   pausa,   nonche'   di
un'eventuale sequenza di programma sui diversi cuscinetti. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Tale apparecchio produce un trattamento di presso-massaggio. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
I  cuscinetti  vengono  applicati  sulle  parti  da   trattare,   per
effettuare un massaggio  con  pressione  alternata,  sequenziale,  od
altro sostitutivo del massaggio manuale. 
Rispettare i tempi,  le  pressioni  e  le  frequenze  di  trattamento
secondo le indicazioni fornite nei manuali del fabbricante. Non usare
in  soggetti  con  fragilita'  capillare,  ipertensione  arteriosa  o
cardiopatie. 
AVVERTENZE 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto  col  soggetto  da  trattare.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e successive varianti. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 19

Categoria        :      ELETTROSTIMOLATORE AD IMPULSI

Elenco apparecchi:      ELETTROSTIMOLATORE AD IMPULSI
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
-----------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio generatore di un flusso di corrente ad impulsi con  forma
d'onda e  frequenza  variabili,  applicato  sulle  zone  da  trattare
mediante elettrodi di diverse forme e diversi materiali. 
Gli elettrodi mobili, sono tipicamente metallici a forma  sferica  ma
non necessariamente. 
Gli  elettrodi  fissi,  possono  essere  metallici   con   interposte
spugnette bagnate, oppure in gomma  conduttiva  o  con  gel  o  pasta
conduttiva. 
Le forme  degli  elettrodi  possono  essere  quadrate,  rettangolari,
tonde, di varie misure. 
La corrente erogata e' di debole entita' e con frequenze variabili, a
seconda dei modelli, fra 0.1 Hz e 100 kHz,  di  varie  forme  d'onda,
simmetriche o asimmetriche. 
L'apparecchio  puo'  disporre  di  regolazione  di  intensita'  della
corrente applicata, della regolazione delle frequenze, di regolazione
del tempo di azione e pausa, nonche' della commutazione di polarita'. 
Puo' disporre di uno strumento di controllo dell'intensita'. 
Deve essere dotato di  un  dispositivo  limitatore  di  corrente  che
impedisca l'erogazione di correnti di intensita' tale da poter essere
nocive per la salute. 
La densita' di corrente per ogni  elettrodo  non  deve  superare  1,5
mA/cmq (valore efficace). 
L'attivazione dell'erogazione iniziale, dovra' essere possibile  solo
con intensita' uguale a zero. 
I valori di energia successivamente incrementati dopo  l'attivazione,
disattivando l'erogazione, dovranno automaticamente scendere a zero. 
Apparecchio e' alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
Il costruttore deve fornire  indicazioni  affinche'  la  collocazione
degli elettrodi non consenta che la corrente erogata interessi l'area
cardiaca e l'apparato riproduttivo. 
 
Meccanismo d'azione (applicazione): 
Il principio fisico dell'elettrostimolazione ad  impulsi,  e'  basato
sulle correnti eccitomotorie di bassa  o  media  frequenza  applicate
agli elettrodi, i quali, stimolano la contrazione e decontrazione del
muscolo interessato. Inoltre, l'effetto "pompa" che  si  ottiene  dal
movimento  muscolare,  favorisce  il   linfodrenaggio   della   parte
interessata al trattamento. 
Con  questo  apparecchio   si   possono   eseguire   trattamenti   di
elettrostimolazione ad impulsi che agiscono  sulle  fasce  muscolari,
producendo positivi effetti riarmonizzanti e tonificanti sul  viso  e
sul corpo. 
La stimolazione muscolare permette il rassodamento  in  zone  mirate,
migliorando  la  tonicita'  cutanea  e  sottocutanea.  Per   favorire
l'azione tonificante puo' essere usato  in  abbinamento  a  specifici
prodotti che non contengano principi con attivita' farmacologica, dei
quali favorisce il piu' rapido assorbimento. 
 
2) CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO 
 
Cautele d'uso: 
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri. 
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che saranno a contatto con il soggetto da trattare. 
Non trattare: 
portatori di impianti  attivi  come:  Pace-maker,  pompa  insulina  o
altri; 
portatori di protesi articolari metalliche; 
soggetti con processi flogistici in atto, con  lesioni  cutanee,  con
neoplasie; 
donne in stato di gravidanza. 
Non trattare soggetti con pelle sensibile, eventualmente limitarsi  a
potenze di erogazione molto basse. 
Applicare solo su pelle integra. 
 
Modalita' di esercizio: 
Pulire accuratamente la parte che si deve trattare. E' opportuno  sia
ben sgrassata, in caso  contrario  gli  elettrodi,  fissi  o  mobili,
trasferiranno l'energia in modo incostante e spesso fastidioso. 
Collegare  gli  elettrodi  all'apparecchio  con  gli  appositi   cavi
rispettando le indicazioni riportate nel manuale d'uso. 
Gli elettrodi devono essere  posizionati  (fissi)  o  fatti  scorrere
(mobili) sulle zone da trattare. 
Rispettare le polarita' e le zone  di  applicazione  degli  elettrodi
fissi come riportato sui manuali d'uso. 
Gli elettrodi mobili, devono essere mossi in modo lento  e  costante,
uniformemente sulla zona interessata. 
Il tempo  di  applicazione  varia  in  funzione  del  trattamento  da
effettuare ed e', di norma variabile tra 15 e 60 minuti. 
L'attivazione non  deve  essere  possibile  se  le  uscite  non  sono
programmate per valori diversi da zero. 
E'consigliabile procedere alla regolazione di intensita' di  corrente
erogata, azionando lentamente i  relativi  comandi,  avendo  cura  di
operare con valori appena  percettibili  dal  soggetto  trattato,  in
accordo con i limiti previsti dalla Norma CEI  62-24-1997  richiamata
al capitolo 3).  Dove  possibile,  l'incremento  di  intensita'  deve
essere automaticamente graduale. 
Il soggetto trattato non dovra' avvertire fastidio, in caso contrario
diminuire l'intensita' di erogazione. 
Disattivando l'erogazione,  l'intensita'  programmata  si  riportera'
automaticamente a zero. 
Controllare  sempre  il  buono  stato  degli  elettrodi   e   seguire
scrupolosamente le indicazioni contenute nel manuale d'uso.  Oltre  a
quelle  sopra  indicate,   seguire   attentamente   le   indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso riportate nel manuale d'uso. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601- 2-10/A1 - Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002 e relative varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 20

Categoria         :     APPARECCHI PER MASSAGGIO AD ARIA

Elenco apparecchi :     Apparecchio per massaggio ad aria
(come da Allegato       con pressione superiore ad 100 kPa
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
----------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
Apparecchio azionato da un motore elettrico per  generare  un  flusso
d'aria con pressione non superiore a 400 kPa da dirigere sulle  parti
da  trattare  mediante  un  ugello  collegato  attraverso   un   tubo
flessibile. 
L'eventuale regolazione del  flusso  puo'  essere  ottenuta  mediante
variazione della velocita' del motore e/o del diametro dell'ugello. 
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria. 
 
- Meccanismo d'azione (applicazione): 
Con l'apposito terminale di varie dimensioni, si  applica  alle  zone
interessate il flusso d'aria con direzione radente. 
Tale  flusso  produce  una  leggera  pressione   sulla   pelle   che,
opportunamente e ritmicamente  indirizzata  dall'operatore  estetico,
consente di ottenere un'azione di massaggio coadiuvante o alternativo
a quello effettuato manualmente. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Apparecchio destinato  specificatamente  per  trattamenti  al  corpo,
escludendo viso e parti delicate. 
Prestare la massima attenzione alla direzione del flusso d'aria. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo  9430
C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte  1:  Norme  generali  +
VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1  -  CT  59/61  -
Fascicolo 9943 - Anno 2009 -e relative varianti: CEI EN 60335-1/EC  -
Class. CEI 61-150;V2 - CT 59/61 -  Fascicolo  10419  -  Anno  2010  e
relative varianti CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V4 - CT 59/61
- Fascicolo 10418 - Anno 2010 e relative varianti CEI EN 60335-1/EC -
Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 -  Fascicolo  10679  -  Anno  2010  e
relative varianti 
 
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010  e  relative
varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citata. 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 21a

Categoria        :      SOFT LASER PER TRATTAMENTI RILASSANTI
                        E TONIFICANTI DELLA CUTE - FOTOSTIMOLANTE
                        DELLE AREE RIFLESSOGENE DEI PIEDI E
                        DELLE MANI

Elenco apparecchi       Laser estetico
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
-----------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione dell'apparecchio: 
Laser  delicato  per  trattamenti  estetici   a   scopo   rilassante,
rassodante, tonificante per  la  cute  e  fotostimolante  delle  aree
riflessogene dei piedi e delle mani. 
Apparecchi costituiti da uno o piu' generatori di luce  monocromatica
coerente e di lunghezza d'onda compresa fra i 760 nanometri (nm) e  i
1200  nanometri  (nm),  infrarosso  vicino,  non  focalizzato  e  non
manomissibile e con una densita' massima di 10 millesimi di Watt  per
centimetro quadrato (mW/cmq). 
Non sono assolutamente ammesse per tali applicazioni  apparecchiature
laser di classe 3B o di classe 4. 
Il tempo massimo di applicazione a  trattamento  puo'  raggiungere  i
1200 (milleduecento) secondi. 
 
- Meccanismo d'azione: 
Il  laser  o  i  laser  estetici  agiscono  sulla  cute  con  diversi
meccanismi;  secondo  la  lunghezza   d'onda   possono:   tonificare,
rassodare o fotostimolare particolari aree del corpo  quali  piedi  o
mani, oppure possono favorire l'assorbimento o la  distribuzione  dei
vari prodotti applicati che non  contengano  principi  con  attivita'
farmacologica. 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
A. Passare il getto di luce monocromatica sulle  parti  da  trattare;
questa applicazione puo' essere  effettuata  manualmente  o  con  una
scansione automatica. 
Ogni trattamento puo' durare al massimo 1200 (milleduecento) secondi. 
Vanno protetti  gli  occhi  sia  dell'operatrice  sia  della  persona
trattata con  occhiali  adeguati  al  tipo  di  luce  e  forniti  dal
fabbricante dell'apparecchiatura. 
Il raggio o i raggi non vanno diretti su superfici riflettenti  o  su
altre persone presenti. 
B. Vanno seguite le istruzioni del manuale ed il personale deve  aver
ricevuto  un'adeguata  formazione  circa  le  possibili  applicazioni
coerentemente ai  contenuti  del  "Manuale  per  l'uso"  fornito  dal
costruttore. Particolare  attenzione  deve  essere  prestata  per  le
classi 3R, trattandosi di lunghezze d'onda al di fuori del visibile. 
C. E' preferibile che l'emissione laser avvenga dopo l'attivazione di
un doppio comando. 
D. E' responsabilita' di chi detiene la titolarita' dell'attivita' di
estetista: 
- mantenere il controllo della sicurezza; 
- fornire addestramento ad eventuale altro  personale  che  collabora
con l'utilizzatore; 
-  fornire  informazioni  specifiche  a  coloro   che   ricevono   il
trattamento estetico con il laser. 
E.  Controlli,  informazioni,   addestramento   specifici   sono   da
richiedere al costruttore-fornitore,  che  puo'  integrare  cio'  che
esiste nel manuale tecnico-applicativo. 
F.  Chi  utilizza  un'apparecchiatura   laser   deve   conoscere   il
significato: 
- dei vari tipi dei simboli di classi laser; 
- delle varie etichette di avvertimento e di sicurezza; 
- dei rischi per gli occhi o per  la  pelle  se  usata  in  modo  non
corretto; 
- delle differenze tra i vari tipi e categorie di laser, in modo  che
non si generino confusioni con  laser  di  altro  tipo  o  per  altri
trattamenti; 
- di efficacia delle protezioni oculari. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma CEI EN 60825-1 - Class. CEI 76-2 - CT 76  -  Fascicolo  9891  -
Anno 2009 - Edizione Quinta+EC1 - Sicurezza degli apparecchi laser  -
Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e requisiti e relative
varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
Il  laser  o  i  laser  estetici  agiscono  sulla  cute  con  diversi
meccanismi;  secondo  la  lunghezza   d'onda   possono:   tonificare,
rassodare o fotostimolare particolari aree del corpo  quali  piedi  o
mani, oppure possono favorire l'assorbimento o la  distribuzione  dei
vari prodotti applicati che non  contengano  principi  con  attivita'
farmacologica. 
Si  fa  riferimento  a  tali  norme  esclusivamente  ai  fini   delle
caratteristiche costruttive e dei  meccanismi  di  regolazione  degli
apparecchi in quanto la destinazione d'uso non e' medica. 
Nel  considerare  le  prescrizioni  particolari   di   Compatibilita'
Elettromagnetica, presenti in  tali  norme,  si  ricorda  che  queste
prescrizioni si ricollegano alla Norma CEI EN  60601-1-2:2003+A1:2006
- Apparecchi  elettromedicali  -  Parte  1:  Norme  generali  per  la
sicurezza -  Norma  collaterale:  Compatibilita'  elettromagnetica  -
Prescrizioni e prove.(IEC 60601-1- 2:2001+A1:2004). 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 21b

Categoria        :   LASER ESTETICO DEFOCALIZZATO PER LA DEPILAZIONE

Elenco apparecchi:   LASER PER DEPILAZIONE ESTETICA
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
--------------------------------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione dell'apparecchio: 
Apparecchio laser impulsato, progettato e costruito per l'impiego nel
settore estetico e opportunamente defocalizzato esclusivamente per  i
trattamenti di depilazione. 
Affinche' il trattamento risulti efficace e sicuro, lo spot del laser
deve essere maggiore o uguale a 10mm, la densita' di energia non deve
superare i 40  J/cm2,  la  durata  di  impulso  laser  massima  T=300
millisecondi   e   la   lunghezza   d'onda   deve   essere   compresa
nell'intervallo fra 800 e 1200 nanometri. 
Gli strumenti devono avere  un  misuratore  di  potenza  a  bordo  ed
eventualmente un sistema di controllo della distanza e  dell'area  da
trattare. 
Il manipolo  che  garantisce  la  defocalizzazione  non  deve  essere
rimovibile da parte dell'operatore e  garantire  la  non  dispersione
della radiazione al di fuori della zona da trattare. 
L'apparecchio deve  riportare  l'indicazione  d'uso  per  depilazione
estetica. 
Sarebbe opportuno che l'apparecchio fosse dotato di: 
a) dispositivi di sicurezza come sensori a contatto o di  prossimita'
che impediscano l'emissione quando il manipolo non e' a contatto  con
la pelle; 
b) un misuratore di energia che controlli  il  livello  di  emissione
dell'apparecchio all'uscita della fibra ottica/ manipolo; 
c)  eventuali  mezzi  di  protezione  che   racchiudano   l'emissione
nell'area  di  trattamento  per   impedire   emissioni   laterali   o
riflessioni del target. 
 
- Meccanismo d'azione: 
L'interazione laser-bulbo  pilifero  e'  essenzialmente  termica.  Il
processo, noto come  "fototermolisi  selettiva",  richiede  un  certo
numero di sedute (tipicamente all'incirca 10). 
Le sedute devono essere intervallate a  distanza  di  circa  un  mese
l'una dall'altra. 
Opportune tabelle messe a disposizione dal costruttore spiegano  come
ottimizzare i risultati in funzione di parametri quali: 
a) il colore del pelo; 
b) la parte del corpo da trattare; 
c) la "fase" di crescita in cui il  pelo  si  trova  al  momento  del
trattamento; 
d) il fototipo del soggetto da trattare; 
e) lo spessore del pelo (fine - medio - grosso). 
 
2) MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO 
 
Il trattamento deve  essere  effettuato  da  operatori  estetici  che
abbiano ricevuto dal costruttore o da altro ente competente  adeguata
formazione sia per gli aspetti di sicurezza (richiamati peraltro  dal
manuale d'uso) sia per gli aspetti "tecnici" dei trattamenti stessi. 
Prima di effettuare il trattamento pulire accuratamente  la  pelle  e
radere i peli. 
Impostare la macchina con i parametri suggeriti  dal  costruttore  in
funzione di quanto elencato ai punti a), b), c), d)  ed  e)  indicati
nel precedente capitolo. 
Utilizzare un sistema di  raffreddamento  della  cute,  che  si  puo'
sviluppare  attraverso  il  contatto  di  una  parete   fredda,   sia
utilizzando aria e/o spray criogeno, sia mediante un opportuno strato
di gel freddo o prodotto equivalente. 
E' preferibile che  l'emissione  avvenga  dopo  l'attivazione  di  un
doppio comando manuale o a pedale. 
E' responsabilita' di chi detiene la  titolarita'  dell'attivita'  di
estetista: 
- mantenere controlli di sicurezza (specifici  per  l'apparecchiatura
laser) 
- fornire addestramento ad eventuale altro personale che utilizza  (e
collabora all'utilizzo) l'apparecchiatura laser 
- fornire informazioni (specifiche  per  l'apparecchiatura  laser)  a
coloro  che  ricevono  il  trattamento  estetico  e  ad  ogni   altro
visitatore. 
Controlli, informazioni e modalita' di  addestramento  specifici  per
l'apparecchiatura laser dipendono dalla classe del laser  e  sono  da
richiedere direttamente al costruttore-fornitore dell'apparecchiatura
laser, soprattutto se non esplicitate  in  modo  chiaro  nel  manuale
d'uso. 
Chi utilizza un'apparecchiatura laser deve conoscere il significato: 
- delle classi laser; 
-   dell'intero   contenuto   delle   etichette    di    avvertimento
dell'apparecchiatura laser; 
- dei rischi all'occhio e alla pelle dei diversi tipi di laser; 
- delle possibili interazioni del  laser  con  oggetti  nell'ambiente
circostante; 
- di efficacia delle protezioni oculari. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra  indicate,  e  comunque  prima  di  iniziare  il
trattamento, proteggere gli occhi con appositi occhiali. 
Non  dirigere  il  raggio  sugli   occhi   del   soggetto   trattato,
dell'operatore e di altre persone eventualmente presenti  nella  sala
dove il laser e' in uso, ovvero su superfici riflettenti. 
L'apparecchiatura e' esclusivamente riservata all'uso professionale e
deve essere direttamente utilizzata dall'operatore estetico. 
Ogni apparecchio e' dotato di  uno  specifico  manuale  completo  per
l'uso, che comprende sia le fasi  tecniche  del  trattamento  sia  le
avvertenze specifiche e le cautele per l'uso per ogni  singola  parte
dell'apparecchio, nonche' i riferimenti  alle  norme  in  materia  di
locali destinati agli apparecchi stessi. 
Nel manuale d'uso e nelle aree di utilizzo delle apparecchiature deve
essere posizionato in un  luogo  visibile  un  cartello  con  precise
indicazioni  relative  al  particolare  danno  biologico  indotto   (
depilazione permanente). 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Direttiva 2002/96/CE WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment) 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
 
Norma CEI EN 60825-1 - Class. CEI 76-2 - CT 76  -  Fascicolo  9891  -
Anno 2009 - Edizione Quinta+EC1 - Sicurezza degli apparecchi laser  -
Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e requisiti e relative
varianti 
(Si fa riferimento  a  questa  Norma  esclusivamente  ai  fini  delle
caratteristiche costruttive  e  dei  meccanismi  di  regolazione,  in
quanto la destinazione d'uso non e' medica). 
 
Norma CEI 62-39 - Class. CEI 62-39 - CT 62 - Fascicolo 3639 R -  Anno
1998 - Edizione Prima - Apparecchi elettrici per uso estetico.  Guida
generale per la sicurezza e relative varianti 
    

              SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 22

Categoria         :     SAUNE E BAGNO DI VAPORE

Elenco apparecchi :     Saune
(come da Allegato
alla Legge n. 1
del 04.01.1990)
-----------------------------------------------

    
1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE 
 
- Descrizione apparecchio: 
SAUNE: cabine in legno o altro materiale idoneo,  con  porta  che  si
apre verso l'esterno con  apertura  di  sicurezza  e  con  generatore
elettrico di calore o a vapore. 
Le cabine possono essere di misure diverse, per una o piu' persone. 
BAGNO DI VAPORE: apparecchiature idoneamente costruite che  producono
calore e/o vapore  per  il  trattamento  parziale  o  totale  per  il
servizio di "bagno turco", 
La temperatura di funzionamento e' controllata da  un  regolatore  di
potenza e/o da un termostato regolabile, secondo i modelli. 
L'apparecchio  puo'  essere  corredato  da   termometro,   igrometro,
clessidra, umidificatore e campanello di chiamata dell'operatore. 
Alimentato a corrente di rete. 
 
2) MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO 
 
Mettere in funzione il generatore di  calore  prima  dell'inizio  del
trattamento fino a raggiungere la temperatura desiderata. 
Il soggetto da trattare puo' prendere posto  in  posizione  seduta  o
sdraiata per un periodo compreso fra 10 e 30 minuti. Far  seguire  un
periodo di relax di 10-15 minuti. 
Prima del trattamento assicurarsi che il  soggetto  da  trattare  sia
privo di oggetti metallici ornamentali. 
Affiggere sulla cabina un cartello con la scritta: 
 
             SI RICHIAMA L'ATTENZIONE DELL'UTILIZZATORE 
Per accedere alla sauna e' necessario essere in buone  condizioni  di
                               salute. 
     E' buona norma sentire il parere del medico prima dell'uso. 
 
L'operatore deve essere addestrato al primo  soccorso  per  eventuali
emergenze. 
L'operatore deve tenere costantemente  sotto  controllo  il  soggetto
trattato. 
AVVERTENZE 
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante. 
 
3) NORME TECNICHE DA  APPLICARE  anche  ai  fini  dei  meccanismi  di
regolazione 
 
Norma: CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT 59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010 e relative varianti 
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia   e'   possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.