(all. 1 - art. 1)
                        INDICE DELL'ALLEGATO

1. Scopo

2. Principi del segnalamento temporaneo

2.1 Principi
2.1.1 Principio di adattamento
2.1.2 Principio di coerenza
2.1.3 Principio di credibilità
2.1.4 Principio di visibilità e di leggibilità
2.2 Regolamentazione
2.3 Esecuzione dei lavori
2.4 Coordinamento tra Enti

3. Segnali e dispositivi segnaletici

3.1 Classificazione dei segnali
3.1.1 Segnali di pericolo
3.1.2 Segnali di prescrizione
3.1.3 Segnali di indicazione
3.1.4 Segnali per cantieri mobili o su veicoli
3.1.5 Segnali complementari
3.1.6 Segnali luminosi
3.1.7 Segnali orizzontali
3.2 Caratteristiche dei segnali temporanei
3.2.1 Colori
3.2.2 Dimensioni
3.2.3 Rifrangenza
3.3 Sostegni e supporti

4. Limitazione di velocità

4.1. La graduazione di limitazione di velocità. Velocità
     eccessivamente ridotta
4.2 Il segnalamento

5. Posizionamento dei segnali

5.1 Distanza tra i pannelli
5.2 Segnali di avvicinamento, di posizione, di fine prescrizione
5.3 Installazione

6. Sicurezza delle persone

6.1. Personale al lavoro
6.2 Sicurezza dei pedoni

7. Segnalamento dei veicoli

7.1 Regolamentazione
7.2 Pannelli a messaggio variabile

8. Collocazione e rimozione dei segnali

8.1 Principi generali
8.2. Posa dei segnali
8.3 Rimozione dei segnali
8.4. Segnaletica temporanea di notte e in condizioni di scarsa
     visibilità
8.5. Segnaletica orizzontale temporanea

9. Cantieri fissi

9.1 Segnaletica in avvicinamento
9.2 Segnaletica di posizione
9.3. Segnaletica di fine prescrizione
9.4 Ulteriore segnaletica
9.5. Organizzazione degli scambi di carreggiata su strade di
     tipo A, B e D
9.5.1 Riduzione del numero di corsie
9.5.2 Stabilizzazione del flusso di circolazione
9.5.3 Scambio
9.5.4 Separazione di correnti opposte

10. Cantieri mobili

10.1 Definizione
10.2 Regole di messa in opera della segnaletica

11. Segnaletica per situazioni di emergenza

12. Schemi segnaletici temporanei differenziati per tipo di strada

12.1 Strade tipo A, B e D (Tav. 1a   59)
12.2 Strade tipo C ed F extraurbane (Tav. 60   71)
12.3. Strade tipo E ed F urbane (Tav. 72   87)

13. Elenco Tavole rappresentantive degli schemi segnaletici
    temporanei


                    DISCIPLINARE TECNICO RELATIVO
               AGLI SCHEMI SEGNALETICI, DIFFERENZIATI
                PER CATEGORIA DI STRADA, DA ADOTTARE
                   PER IL SEGNALAMENTO TEMPORANEO
   1. SCOPO
   Il presente disciplinare e' diretto ai responsabili della messa in
opera  e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea.
Ha  lo  scopo  di rappresentare attraverso numerosi esempi pratici le
modalita'   di  applicazione  delle  norme  inerenti  la  segnaletica
temporanea  definita  all'art.  21  del  nuovo  Codice della Strada e
regolamentate  dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e
di  attuazione  dello  stesso  Codice.  Il  documento,  che si impone
all'attenzione di tutti coloro che a qualunque titolo eseguono lavori
o che intervengono nel campo stradale, contiene:
   Istruzioni  esplicative degli elementi principali del segnalamento
temporaneo con richiami delle norme regolamentari;
   Caratteristiche dei segnali e dispositivi temporanei;
   Schemi  di  segnalamento  temporaneo corrispondenti a diversi casi
come:
   - Cantieri fissi, cantieri mobili, incidenti;
   Ulteriori esplicazioni.
   Le  istruzioni  lasciano  ai  responsabili  un  certo  margine  di
liberta'  per  meglio  adeguare le misure da adottare alle situazioni
incontrate  utilizzando  i mezzi immediatamente disponibili ovvero da
reperire in tempi successivi.
   Non  c'e' una sola maniera di affrontare una data situazione ed il
disciplinare spesso fornisce per la stessa soluzioni alternative.
   Di  contro  gli  schemi  proposti  hanno valore di esempi senza la
pretesa di risolvere tutti i possibili casi.
   Una  applicazione  ragionata  delle  regole  di  base  e' comunque
necessaria, e lo studio di quanto riassunto nelle presenti istruzioni
e'  indispensabile  anche  ai  fini  del  rispetto  del  principio di
uniformita' della segnaletica su tutto il territorio nazionale.
   2. PRINCIPI DEL SEGNALAMENTO TEMPORANEO
   Sulle   strade   possono  presentarsi  anomalie,  quali  cantieri,
incidenti,  ostruzioni,  degrado, etc., che costituiscono un pericolo
per  gli  utenti  (nel  seguito  del  testo  con  la generica dizione
"cantieri" si intende una qualsiasi delle anomalie richiamate).
   Per  salvaguardare  la loro sicurezza, e quella di chi opera sulla
strada  o  nelle  sue  immediate  vicinanze,  mantenendo comunque una
adeguata  fluidita'  della  circolazione,  il segnalamento temporaneo
deve:
   - informare gli utenti;
   - guidarli;
   - convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione
non abituale.
   2.1 Principi
   La   messa   in   opera   della  segnaletica  temporanea  richiede
riflessione e buon senso e il rispetto dei seguenti principi:
   - Adattamento;
   - Coerenza;
   - Credibilita';
   - Visibilita' e leggibilita'.
   2.1.1 Principio di adattamento
   La  segnaletica  temporanea  deve essere adattata alle circostanze
che la impongono. Appare evidente che i dispositivi che devono essere
messi  in  opera  per  segnalare  il pericolo derivante da un leggero
smottamento sul bordo strada o sulle corsie per la sosta di emergenza
non saranno gli stessi che sono destinati a segnalare un cantiere che
occupa  parte della carreggiata su una strada percorribile ad elevata
velocita' dove il traffico giornaliero e' molto forte.
   Gli  elementi  di  cui  tenere  conto per la messa in opera sono i
seguenti:
   -  Tipo  di  strada  e  sue caratteristiche geometriche (numero di
corsie  per senso di marcia, presenza o meno di corsie di emergenza o
banchina, presenza o meno di spartitraffico).
   -   Natura   e   durata  della  situazione  (ostacolo  o  pericolo
improvviso,   cantiere   fisso,  cantiere  mobile,  deviazione  della
circolazione).
   -  Importanza  del  cantiere  (in  funzione  degli  effetti  sulla
circolazione e dell'ingombro sulla strada).
   -   Visibilita'  legata  agli  elementi  geometrici  della  strada
(andamento  planoaltimetrico,  vegetazione, opere d'arte, barriere di
sicurezza o fonoassorbenti).
   - Visibilita' legata a particolari condizioni ambientali (pioggia,
neve, nebbia, etc).
   - Localizzazione (ambito urbano od extraurbano, strade a raso o su
opere   d'arte,  punti  singolari  come  ad  esempio  intersezioni  o
svincoli).
   - Velocita' e tipologia del traffico (la loro variabilita' durante
la vita del cantiere puo' essere origine di collisioni a catena).
   2.1.2 Principio di coerenza
   Nei  sistemi  di  segnalamento temporaneo ogni segnale deve essere
coerente  con  la  situazione  per  cui  ne e' disposto l'impiego; ad
uguale  situazione  devono  corrispondere  medesimi  segnali e stessi
criteri  di posa. Non possono permanere in opera segnali temporanei e
segnali permanenti in contrasto fra loro.
   Per  evitare  contraddizioni  bisogna  oscurare provvisoriamente o
rimuovere i segnali permanenti.
   2.1.3 Principio di credibilita'
   Perche'   sia   efficace  la  segnaletica  deve  essere  anzitutto
credibile. Essa deve informare l'utente della situazione di cantiere,
della  sua localizzazione, della sua importanza e delle condizioni di
circolazione in prossimita' e lungo lo stesso.
   Occorre  dunque  che la situazione del cantiere sia effettivamente
quella  che  egli  si  aspetta dopo aver letto i segnali. Enecessario
accertarsi, in particolare, che:
   - le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate;
   - la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione del
cantiere;
   -  la  segnaletica  temporanea  sia  rimossa appena il cantiere e'
terminato e la segnaletica permanente messa o riposizionata in opera.
   2.1.4 Principio di visibilita' e di leggibilita'
   Per essere visibili e leggibili, i segnali devono:
   -   avere   forma,   dimensioni,   colori,   simboli  e  caratteri
regolamentari;
   -  essere in numero limitato (non devono essere posti sullo stesso
supporto o affiancati piu' di due segnali);
   - essere posizionati correttamente (giusto spazio di avvistamento,
orientamento e cura della verticalita);
   -  essere  in  buono  stato  (non  devono essere impiegati segnali
deteriorati o danneggiati).
   Per  garantire  la  visibilita'  dei  segnali e' consigliabile, in
alcune condizioni, ripeterli in sinistra.
   2.2 Regolamentazione
   Il  posizionamento  di segnali di prescrizione deve essere oggetto
di  un provvedimento adottato dall'autorita' competente, salvo i casi
di urgenza.
   Per  far  fronte  a  situazioni di emergenza o quando si tratti di
esecuzione  di  lavori  di  particolare  urgenza  le  misure  per  la
disciplina   della   circolazione   sono   adottate  dal  funzionario
responsabile. L'adozione delle misure per i lavori che si protraggono
oltre  le  quarantotto  ore,  deve  essere  ratificata dall'autorita'
competente;   se   il   periodo   coincide  con  due  giorni  festivi
consecutivi,   tale  termine  e'  di  settantadue  ore.  In  caso  di
interventi  non programmabili o comunque di modesta entita', cioe' in
tutti   quei   casi   che  rientrano  nella  ordinaria  attivita'  di
manutenzione,  che comportano limitazioni di traffico non rilevanti e
di  breve  durata,  ovvero  in caso di incidente stradale o calamita'
naturale,  l'ente  proprietario  o  i  soggetti  da  esso individuati
possono  predisporre gli schemi ed i dispositivi segnaletici previsti
dal presente disciplinare senza adottare formale provvedimento.
   2.3 Esecuzione dei lavori
   Nel  caso  di  cantieri  che interessino la sede di autostrade, di
strade  extraurbane principali o di strade urbane di scorrimento o di
quartiere,  i  lavori  devono  essere  svolti,  in  piu' turni, anche
utilizzando  l'intero  arco della giornata, e in via prioritaria, nei
periodi  giornalieri  di  minimo  impegno  della  strada da parte dei
flussi veicolari. I lavori di durata prevedibilmente piu' ampia e che
non  rivestano  carattere  di  urgenza  devono  essere realizzati nei
periodi annuali di minore traffico.
   2.4 Coordinamento tra Enti
   Quando  l'esecuzione  di  lavori  richiede la deviazione su strade
appartenenti  ad  altri  Enti  proprietari  o  concessionari  occorre
l'accordo preventivo di questi ultimi.
   3. SEGNALI E DISPOSITIVI SEGNALETICI
   3.1 Classificazione dei segnali
   I  segnali  comunemente  utilizzati  per la segnaletica temporanea
sono  rappresentati  nella Tav. 0 e di seguito riportati, per gruppi,
corredati  di  una sintetica esplicazione circa il loro significato e
modalita' di impiego in presenza di cantieri stradali.
   La  numerazione delle figure e' la stessa delle analoghe riportate
nel  Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della
strada (nel seguito indicato come Regolamento). Sono inoltre previste
alcune   ulteriori   figure   ritenute  necessarie  per  la  migliore
rappresentazione di alcune situazioni specifiche.
   3.1.1 Segnali di pericolo
   LAVORI  (fig.  II.  383)  deve essere installato in prossimita' di
cantieri  fissi  o  mobili,  anche  se  di manutenzione, corredato da
pannello integrativo indicante l'estesa del cantiere quando il tratto
di  strada  interessato  sia  piu'  lungo  di 100 m, salvo le deroghe
espressamente previste dal presente disciplinare.
   STRETTOIA   SIMMETRICA  (fig.  II.  384)  deve  essere  usato  per
presegnalare   un  restringimento  pericoloso  della  carreggiata  su
ambedue i lati.
   STRETTOIA  ASIMMETRICA A SINISTRA (fig. II. 385) deve essere usato
per presegnalare un restringimento pericoloso della carreggiata posto
sul lato sinistro.
   STRETTOIA  ASIMMETRICA  A  DESTRA (fig. II. 386) deve essere usato
per presegnalare un restringimento pericoloso della carreggiata posto
sul lato destro.
   DOPPIO  SENSO DI CIRCOLAZIONE (fig. II. 387) deve essere usato per
presegnalare un tratto di strada a doppio senso di circolazione sulla
stessa carreggiata quando nel tratto precedente era a senso unico.
   MEZZI  DI  LAVORO  IN  AZIONE (fig, II. 388) deve essere usato per
presegnalare  un  pericolo  costituito  dalla  presenza  di  macchine
operatrici,   pale   meccaniche,  escavatori,  uscita  di  autocarri,
ecc...., che possono interferire con il traffico ordinario.
   STRADA DEFORMATA (fig. II. 389) deve essere usato per presegnalare
un tratto di strada in cattivo stato o con pavimentazione irregolare.
   MATERIALE  INSTABILE SULLA STRADA (fig. II. 390) deve essere usato
per   presegnalare   la  presenza  sulla  pavimentazione  di  ghiaia,
pietrisco, graniglia, od altro materiale instabile che puo' diminuire
pericolosamente   l'aderenza  del  veicolo  od  essere  proiettato  a
distanza.
   SEGNI  ORIZZONTALI IN RIFACIMENTO (fig. II. 391) deve essere usato
per  presegnalare  un pericolo dovuto alla mancanza della segnaletica
orizzontale,  ovvero  lavori  di  tracciamento  in  corso  sul tronco
stradale  della  lunghezza  indicata  dal  pannello  integrativo II.2
"estesa" abbinato.
   INCIDENTE  (fig.  II. 391/a) deve essere usato per presegnalare un
pericolo dovuto alla presenza di un incidente stradale.
   USCITA   OBBLIGATORIA   (fig.   391/b)   deve   essere  usato  per
presegnalare l'obbligo di uscire dalla strada nel punto indicato.
   CORSIE  A LARGHEZZA RIDOTTA (fig. II. 391/c) deve essere usato per
presegnalare  un  tratto  di strada nel quale la/e corsia/e e/sono di
larghezza ridotta.
   SEMAFORO  (fig.  II.  404)  deve  essere usato per presegnalare un
impianto semaforico.
   3.1.2 Segnali di prescrizione
   DARE  PRECEDENZA  (fig.  II. 36) deve essere usato per indicare ai
conducenti  l'obbligo  di dare la precedenza ai veicoli che circolano
nei  due  sensi sulla strada sulla quale essi stanno per immettersi o
che vanno ad attraversare.
   FERMARSI  E  DARE  PRECEDENZA (fig. II. 37) deve essere installato
nelle  intersezioni  o  nei  luoghi  che  non  godono  del diritto di
precedenza,  per  indicare  ai  conducenti l'obbligo di fermarsi e di
dare  la  precedenza  prima di inoltrarsi nell'area di intersezione o
immettersi nel flusso della circolazione.
   DARE  PRECEDENZA  NEI  SENSI  UNICI  ALTERNATI  (fig. II. 41) deve
essere  usato  per  indicare  l'obbligo  di  dare  la precedenza alla
corrente  di  traffico  proveniente in senso inverso, nelle strettoie
nelle quali e' stato istituito il senso unico alternato.
   DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI (fig. II. 45) deve
essere  usato  per  indicare  che  il  conducente ha la precedenza di
passaggio  rispetto  alla  corrente  di traffico proveniente in senso
inverso nelle strettoie nelle quali e' stato istituito il senso unico
alternato.
   DIVIETO  DI  TRANSITO  (fig.  II.  46)  deve  essere impiegato per
indicare  il  divieto di entrare in una strada sulla quale e' vietata
la circolazione nei due sensi.
   DIVIETO  DI  SORPASSO (fig. II. 48) deve essere usato per indicare
il divieto di sorpasso dei veicoli a motore eccetto i ciclomotori e i
motocicli,   anche   se   la   manovra   puo'   compiersi   entro  la
semicarreggiata con o senza striscia continua.
   LIMITE  MASSIMO  DI  VELOCITA'....  KM/H (fig. II. 50) deve essere
usato  per  indicare  il divieto di superare la velocita' indicata in
km/ora,  salvo  limiti  inferiori  imposti a particolari categorie di
veicoli.
   DIVIETO  DI  SORPASSO  PER  I  VEICOLI  DI  MASSA  A  PIENO CARICO
SUPERIORE  A  3,5  TONNELLATE  (fig.  II.  52)  deve essere usato per
indicare  il  divieto  di  sorpasso  dei veicoli a motore da parte di
veicoli  di  massa a pieno carico superiore a 3,5 t, risultante dalla
carta di circolazione, non adibiti al trasporto di persone.
   TRANSITO  VIETATO  AI  VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A
3,5  TONNELLATE  (fig.  II.  60/a)  deve essere usato per indicare il
divieto  di  transito  ai veicoli di massa a pieno carico superiore a
3,5  t,  risultante  dalla  carta  di  circolazione,  non  adibiti al
trasporto di persone.
   TRANSITO  VIETATO  AI  VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A
....  TONNELLATE  (fig.  II.  60/b) una cifra bianca entro il simbolo
nero  indica il valore massimo della massa a pieno carico dei veicoli
ammessi  al transito diverso da quello attribuito dal segnale di fig.
II. 60/a)
   TRANSITO  VIETATO AI VEICOLI A MOTORE TRAINANTI UN RIMORCHIO (fig.
II. 61) deve essere usato per indicare il divieto di transito a tutti
i veicoli a motore trainanti un rimorchio.
   TRANSITO   VIETATO   AI   VEICOLI  AVENTI  LARGHEZZA  SUPERIORE  A
......METRI (fig. II.65) deve essere usato per indicare il divieto di
transito ai veicoli di larghezza superiore a quella indicata.
   TRANSITO  VIETATO AI VEICOLI AVENTI ALTEZZA SUPERIORE A .... METRI
(fig.  II.  66) deve essere usato per indicare il divieto di transito
ai veicoli di altezza superiore a quella indicata.
   TRANSITO  VIETATO  AI  VEICOLI,  O  COMPLESSI  DI  VEICOLI, AVENTI
LUNGHEZZA  SUPERIORE A .... METRI (fig. II. 67) deve essere usato per
indicare  il  divieto  di transito ai veicoli isolati, o complessi di
veicoli che superano la lunghezza indicata.
   TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNA MASSA SUPERIORE A .....
   TONNELLATE (fig. II. 68) deve essere usato per indicare il divieto
di transito ai veicoli di massa superiore a quella indicata.
   TRANSITO  VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNA MASSA PER ASSE SUPERIORE A
......  TONNELLATE  (fig.  II.  69) deve essere usato per indicare il
divieto  di  transito  ai  veicoli aventi sull'asse piu' caricato una
massa superiore a quella indicata.
   DIREZIONE  OBBLIGATORIA  DIRITTO (fig. II. 80/a) deve essere usato
per indicare l'obbligo di proseguire diritto.
   DIREZIONE  OBBLIGATORIA  A  SINISTRA  (fig.  II. 80/b) deve essere
usato per indicare l'obbligo di voltare a sinistra.
   DIREZIONE  OBBLIGATORIA A DESTRA (fig. II. 80/c) deve essere usato
per indicare l'obbligo di voltare a destra.
   PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA (fig. II.80/d e fig.
   II.80/f)) deve essere usato per preavvisare l'obbligo di voltare a
destra.
   PREAVVISO  DI  DIREZIONE  OBBLIGATORIA  A SINISTRA (fig. II. 80/e)
deve essere usato per preavvisare l'obbligo di voltare a sinistra.
   DIREZIONI  CONSENTITE DESTRA E SINISTRA (fig. II.81/a) deve essere
usato  per  indicare  l'impossibilita'  o  il  divieto  di proseguire
diritto.
   PASSAGGIO OBBLIGATORIO A SINISTRA (fig. II.82/a) deve essere usato
per  indicare  ai  conducenti  l'obbligo  di passare a sinistra di un
cantiere   stradale   o   di   un   ostacolo,   un   salvagente,  uno
spartitraffico, ecc.
   PASSAGGIO  OBBLIGATORIO A DESTRA (fig. II. 82/b) deve essere usato
per  indicare  ai  conducenti  l'obbligo  di  passare  a destra di un
cantiere   stradale   o   di   un   ostacolo,   un   salvagente,  uno
spartitraffico, ecc.
   PASSAGGI  CONSENTITI  (fig. II. 83) deve essere usato per indicare
ai  conducenti la possibilita' di passare sia a destra che a sinistra
di  un  cantiere  stradale  o  di  un  ostacolo,  un  salvagente, uno
spartitraffico, ecc.
   VIA LIBERA (fig. II. 70) deve essere usato per indicare la fine di
tutte le prescrizioni precedentemente imposte.
   FINE  LIMITAZIONE DI VELOCITA' (fig. II. 71) deve essere usato per
indicare  il  ripristino  dei limiti generali di velocita' vigenti in
quel tipo di strada.
   FINE  DEL  DIVIETO DI SORPASSO (fig. II. 72) deve essere usato per
indicare la fine del divieto di sorpasso per tutti i veicoli.
   FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO
SUPERIORE  A  3,5  TONNELLATE  (fig.  II.  73)  deve essere usato per
indicare  la  fine  del  divieto di sorpasso per i veicoli di massa a
pieno carico superiore a 3,5 t non adibiti al trasporto di persone.
   3.1.3 Segnali di indicazione
   TABELLA   LAVORI   (fig.   II.  382)  pannello  da  installare  in
prossimita'  delle  testate del cantiere stradale di durata superiore
ai sette giorni lavorativi.
   PREAVVISO  DI  DEVIAZIONE  (fig.  II.  405,  II.  406, II. 408) il
pannello  II. 405 esemplifica l'interruzione di una strada per lavori
in  corso  indicando  la deviazione necessaria e la sua lunghezza. Il
pannello  II.  406  e'  da  impiegare  nei  casi  in  cui  la zona di
deviazione  ricade  nell'area di uno svincolo; entro l'inserto il cui
colore  di  fondo  e'  quello  caratteristico  del tipo di uscita, va
riportata  la  denominazione  dell'uscita  ed  a  sinistra in alto il
capostrada  o la direzione geografica principale. Il pannello II. 408
esemplifica  una  limitazione  di transito lungo un tronco di strada,
vietandolo  ai  veicoli  avente una massa superiore a 7,0 t ed indica
l'itinerario alternativo percorribile da parte di tali veicoli.
   PREAVVISO   DI   INTERSEZIONE   (fig.   II.  408/a  e  II.  408/b)
esemplificano  preavvisi  di  intersezione che contengono simboli per
informare  circa direzioni vietate o presenza di lavori su un ramo di
intersezione.
   SEGNALI DI DIREZIONE (fig. II. 407) tali segnali hanno la funzione
di conferma della deviazione prevista dal segnale di fig. II. 405 per
limitazioni  di  limitata  lunghezza,  oppure  hanno  la  funzione di
conferma  delle  direzioni  previste  dal segnale di fig. II. 406. Il
colore di fondo e' caratteristico del tipo di uscita.
   PREAVVISO  DEVIAZIONE  AUTOCARRI  OBBLIGATORIA  (fig.  II.  409/a)
segnale  composito  che  presegnala,  in avvicinamento ad un cantiere
stradale, l'esistenza di un intinerario obbligatorio per i veicoli di
trasporto di cose di massa complessiva superiore a 3,5 t.
   DIREZIONE   AUTOCARRI   OBBLIGATORIA   (fig.  II.  409/b)  segnale
composito  che  segnala, in avvicinamento ad un cantiere stradale, la
direzione obbligatoria per autotreni ed autoarticolati.
   PREAVVISO   DEVIAZIONE  AUTOCARRI  CONSIGLIATA  (fig.  II.  410/a)
presegnala,  in avvicinamento ad un cantiere stradale, l'esistenza di
un itinerario consigliato per gli autotreni ed autoarticolati.
   DIREZIONE  AUTOCARRI  CONSIGLIATA  (fig.  II.  410/b)  segnala, in
avvicinamento ad un cantiere stradale, la direzione consigliata per i
veicoli di trasporto di cose di massa complessiva superiore a 3,5 t.
   SEGNALE  DI  CORSIA  CHIUSA  (destra  o sinistra) (fig. II. 411/a)
indica la riduzione da due ad una corsia di marcia per la presenza di
una deviazione in corrispondenza di un cantiere stradale.
   SEGNALE  DI  CORSIA  CHIUSA  (destra  o sinistra) (fig. II. 411/b)
indica  la riduzione da tre a due corsie di marcia per la presenza di
una deviazione in corrispondenza di un cantiere stradale.
   SEGNALE  DI  CORSIE CHIUSE (fig. II. 411/c, II. 411/f e II. 411/g)
indica  la  possibilita'  di  proseguire diritto o su una o due delle
corsie della carreggiata opposta per la presenza di una deviazione in
corrispondenza di un cantiere stradale.
   SEGNALE  DI  CORSIE  CHIUSE (fig. II. 411/d e II. 411/e) indica la
deviazione, in parallelo, su corsie adiacenti, per la presenza di una
deviazione  in  corrispondenza di un cantiere stradale. La deviazione
puo' interessare anche l'eventuale corsia di emergenza.
   SEGNALE  DI CARREGGIATA CHIUSA (fig. II. 412/a e II. 412/c) indica
la  chiusura  della  carreggiata  con  conseguente  deviazione su una
corsia  della  carreggiata  opposta  oppure sulla eventuale corsia di
emergenza.
   SEGNALE  DI RIENTRO IN CARREGGIATA (fig. II. 412/b, II. 412/d, II.
412/e  e  II.  412/f)  indica il rientro nella carreggiata normale di
marcia.
   SEGNALE  DI CARREGGIATA CHIUSA (fig. II. 413/a e II. 413/b) indica
la   chiusura   della  carreggiata  con  conseguente  deviazione,  in
parallelo,  su  due  corsie  della carreggiata opposta. I due segnali
differiscono per le sole dimensioni.
   SEGNALE  DI  RIENTRO  IN  CARREGGIATA  (fig.  II. 413/c) indica il
rientro, in parallelo, nella carreggiata normale di marcia.
   VARIAZIONE  CORSIE  DISPONIBILI  (fig.  II. 344) indica un aumento
temporaneo da due a tre corsie.
   USO  CORSIE  DISPONIBILI  (fig. II. 414) indica l'uso delle corsie
disponibili per le diverse categorie di veicoli.
   3.1.4 Segnali per cantieri mobili o su veicoli
   PASSAGGIO  OBBLIGATORIO  PER  VEICOLI  OPERATIVI  (fig.  II.  398)
segnale   di  cui  devono  essere  dotati  posteriormente  i  veicoli
operativi,  i  macchinari  ed  i mezzi d'opera impiegati per lavori o
manutenzione stradale fermi od in movimento.
   PRESEGNALE  DI  CANTIERE  MOBILE  (fig.  II.  399/a, II. 399/b) e'
disposto  sulla  banchina  o  sulla corsia di emergenza e spostato in
avanti  in maniera coordinata all'avanzamento dei lavori. Puo' essere
installato  anche su un veicolo a copertura e protezione anticipata e
comunque  ad  una  distanza  che  consenta  ai conducenti una normale
manovra di decelerazione in relazione alla velocita' prevalente sulla
tratta di strada. Il segnale di corsie disponibili inserito e' quello
di fig. II. 411/a o II. 411/b secondo la necessita'. Sono impiegabili
anche in formato ridotto.
   SEGNALE  MOBILE  DI  PREAVVISO (fig. II. 400) e' posizionato su un
veicolo   a   protezione  anticipata  del  cantiere  e  in  movimento
coordinato   con   l'avanzamento  dello  stesso.  Le  corsie  residue
disponibili  sono  rese note con l'utilizzo di uno dei segnali di cui
alle  figg.  II. 411/a o II. 411/b secondo la necessita'. L'ordine di
accensione  delle luci gialle puo' far assumere alle stesse la figura
di   un   triangolo   lampeggiante.  Rappresenta  una  configurazione
alternativa o aggiuntiva a quella di figura II. 399/a o II. 399/b.
   SEGNALE  MOBILE  DI  PROTEZIONE  (fig.  II.  401) e' un segnale di
localizzazione  posto  a  terra o su un carrello trainato dal veicolo
stesso, e' spostato in maniera coordinata all'avanzamento dei lavori.
Le  luci  gialle  lampeggianti  possono assumere la configurazione di
freccia orientata.
   ALTRI SEGNALI SU VEICOLI sono richiamati nel capitolo 7.
   3.1.5 Segnali complementari
   BARRIERA  NORMALE (fig. II. 392) le barriere per la segnalazione e
la delimitazione dei cantieri stradali sono a strisce oblique bianche
e  rosse rifrangenti e di notte e in altri casi di scarsa visibilita'
devono  essere integrate da lanterne a luce rossa fissa. Lungo i lati
longitudinali  dei  cantieri  stradali  le barriere sono obbligatorie
nelle  zone  che  presentano condizioni di pericolo per le persone al
lavoro  o  per  i  veicoli  in transito. Possono essere sostituite da
recinzioni   colorate  in  rosso  o  arancione  stabilmente  fissate,
costituite da teli, reti o altri mezzi di delimitazione approvati dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
   BARRIERA  DIREZIONALE  (fig. II. 393/a) le barriere direzionali si
adottano   quando  si  devono  segnalare  deviazioni  temporanee  che
comportano curve strette, cambi di direzione bruschi, attraversamento
o   contornamento   di   cantieri,  od  altre  anomalie  a  carattere
provvisorio.
   PALETTO  DI  DELIMITAZIONE (fig. II. 394) viene impiegato in serie
per  evidenziare  i  bordi longitudinali e di approccio delle zone di
lavoro.  La base deve essere adeguatamente infissa od appesantita per
impedire   il   rovesciamento  sotto  l'effetto  del  vento  e  dello
spostamento d'aria provocato dai veicoli in transito.
   DELINEATORE  MODULARE  DI  CURVA  PROVVISORIA (fig. II. 395) e' da
considerare  una  sezione  modulare  della barriera direzionale. Deve
essere  impiegato  in  serie  per  evidenziare  il lato esterno delle
deviazioni  con  curve provvisorie di raggio inferiore o uguale a 200
m.
   CONO  (fig.  II.  396) il cono deve essere usato per delimitare ed
evidenziare  zone  di  lavoro  di  breve  durata,  per  deviazioni ed
incalanamenti  temporanei, per indicare aree interessate da incidenti
o  per  la  separazione provvisoria di opposti sensi di marcia. Per i
cantieri  in  autostrada,  strada  extraurbana principale e urbana di
scorrimento  devono  essere  utilizzati  coni con tre fasce bianche e
altezza  superiore  a  50 cm. I coni devono essere omologati da parte
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
   DELINEATORI FLESSIBILI (fig. II. 397) sono usati per delimitare ed
evidenziare zone di lavoro di media e lunga durata, per deviazioni ed
incalanamenti  o per la separazione di opposti sensi di marcia. Per i
cantieri  in  autostrada,  strada  extraurbana principale e urbana di
scorrimento  devono  essere  utilizzati  delineatori  con tre fasce o
inserti bianchi e altezza superiore a 30 cm. I delineatori flessibili
devono essere omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti.
   BARRIERA DI RECINZIONE PER CHIUSINI (fig. II. 402) e' l'insieme di
varie   barriere   o   transenne  unite  a  formare  un  quadrilatero
delimitante un chiusino o altro tipo di portello aperto.
   RECINZIONI  DEI  CANTIERI  le  recinzioni  per cantieri edili, gli
scavi,  i  mezzi  e  macchine  operatrici,  nonche' il loro raggio di
azione  devono  essere  segnalate  con luci rosse fisse e dispositivi
rifrangenti  della superficie minima di 50 cm2, intervallati lungo il
perimetro  interessato dalla circolazione in modo che almeno tre luci
e tre dispositivi ricadano sempre nel cono visivo del conducente.
   PALETTA  PER  TRANSITO  ALTERNATO  DA  MOVIERI  (fig.  II.  403) i
conducenti hanno l'obbligo di arrestarsi qualora il moviere mostri la
paletta dal lato rosso e devono ripartire o proseguire la marcia solo
se viene mostrato il lato verde.
   BANDIERA   DI   COLORE   ARANCIO  FLUORESCENTE  (fig.  II.  403/a)
utilizzata  dai  movieri  per  indurre  gli  utenti  della  strada al
rallentamento  e  ad  una  maggiore prudenza. Puo' essere movimentata
anche  con dispositivi meccanici. Lo stesso dispositivo e' utilizzato
per  il  segnalamento  di  un cantiere mobile assistito da moviere su
strade ad unica carreggiata.
   3.1.6 Segnali luminosi
   LANTERNA  SEMAFORICA  VEICOLARE  NORMALE (fig. II. 449) durante il
periodo  di accensione della luce rossa i veicoli non devono superare
la  linea  di  arresto;  in  mancanza  di  tale  striscia  non devono
oltrepassare  il segnale. Durante il periodo di accensione della luce
verde,  i  veicoli possono procedere in tutte le direzioni consentite
dalla  segnaletica  verticale  e  orizzontale.  Durante il periodo di
accensione  della  luce gialla i veicoli non possono oltrepassare gli
stessi  punti  stabiliti  per  l'arresto  a meno che si trovino cosi'
prossimi,  al  momento  dell'accensione  della  luce  gialla, che non
possono piu' arrestarsi in condizioni di sicurezza.
   DISPOSITIVI  LUMINOSI  A LUCE GIALLA (art. 36 reg. fig. in Tav. 0)
durante  le  ore  notturne e in tutti i casi di scarsa visibilita' lo
sbarramento  obliquo che precede eventualmente la zona di lavoro deve
essere  integrato  da  dispositivi  a  luce  gialla  lampeggiante, in
sincrono   o   in   progressione   (luci   scorrevoli)   ovvero   con
configurazione  di freccia orientata per evidenziare punti singolari;
i margini longitudinali della zona di lavoro possono essere integrati
con  dispositivi  a  luce  gialla  fissa.  Nel  segnale  di  pericolo
temporaneo  "semaforo"  (fig.  II.  404) il disco giallo inserito nel
simbolo  deve  essere  sostituito  da una luce gialla lampeggiante di
pari  diametro.  La  luce  gialla lampeggiante puo' essere installata
anche al di sopra del segnale.
   DISPOSITIVI  LUMINOSI  A  LUCE ROSSA (art. 36 reg. fig. in Tav. 0)
durante  le  ore  notturne e in tutti i casi di scarsa visibilita' le
barriere  di  testata  delle  zone  di lavoro devono essere munite di
idonei  apparati  luminosi  di  colore rosso a luce fissa (almeno una
lampada ogni 1,5 m di barriera di testata). Il segnale "lavori" (fig.
II.  383)  deve  essere munito di analogo apparato luminoso di colore
rosso  a  luce  fissa.  Per la sicurezza dei pedoni le recinzioni dei
cantieri  edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonche' il
loro raggio di azione devono essere segnalate con luci rosse fisse.
   ALTRI   SEGNALI   LUMINOSI   sono  quelli  a  messaggio  variabile
richiamati nel capitolo 7.
   Sono  vietate  le  lanterne,  od altre sorgenti luminose, a fiamma
libera.  Gli organi di polizia stradale sono autorizzati ad impiegare
le "torce a vento" in situazioni di emergenza in condizioni di scarsa
visibilita'.
   Tutti  i segnali e dispositivi luminosi, compresi quelli impiegati
per  cantieri  mobili,  devono essere omologati od approvati da parte
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (art. 41, comma 8,
del Codice e art. 36, comma 9, del reg.).
   3.1.7 Segnali orizzontali (art. 35 Reg.)
   I   SEGNALI  ORIZZONTALI  a  carattere  temporaneo  devono  essere
applicati  in  corrispondenza  di  cantieri,  lavori  o deviazioni di
durata  superiore  a  sette  giorni  lavorativi  salvo  i casi in cui
condizioni  atmosferiche  o  del  fondo  stradale  ne  impediscano la
corretta  apposizione.  In  tali  casi  si  applicano  i  dispositivi
retroriflettenti  integrativi  che  possono  essere  usati  anche per
rafforzare   i   segnali   orizzontali   temporanei   in   situazioni
particolarmente   pericolose,   ovvero   elementi  prefabbricati  per
costruire cordoli delimitatori (art. 178 reg.). I segnali orizzontali
temporanei  devono  essere  antisdrucciolevoli  e non devono sporgere
piu'  di  5  mm  dal  piano della pavimentazione. Nel caso di strisce
longitudinali continue realizzate con materie plastiche, a partire da
spessori di strato di 1,5 mm, devono essere eseguite interruzioni che
garantiscano il deflusso dell'acqua. Tali segnali devono poter essere
rimossi  integralmente e rapidamente al cessare delle cause che hanno
determinato  la  necessita'  di  apposizione,  senza lasciare nessuna
traccia   sulla   pavimentazione,   arrecare   danni  alla  stessa  e
determinare  disturbi o intralcio per la circolazione, a meno che non
si debba provvedere al rifacimento della pavimentazione.
   I segnali orizzontali da usare nell'ambito di cantieri e di lavori
stradali  sono  le  strisce  longitudinali continue e discontinue per
indicare  i  margini, la separazione dei sensi di marcia e le corsie;
le  strisce  trasversali  per  indicare il punto di arresto nei sensi
unici  alternati  regolati  da  semafori;  le frecce direzionali o le
iscrizioni con la grafica e le dimensioni previste per la segnaletica
orizzontale  permanente;  quando  tale  segnalamento modifica o e' in
contrasto con la segnaletica orizzontale permanente.
   I  DISPOSITIVI RETRORIFLETTENTI INTEGRATIVI devono riflettere luce
di  colore  giallo  e non devono avere un'altezza superiore e 2,5 cm.
Sono  applicati  con  idoneo adesivo di sicurezza od altri sistemi di
ancoraggio  alla  pavimentazione,  in  modo  da  evitare distacchi in
conseguenza   della   sollecitazione   del  traffico.  Devono  essere
facilmente  rimossi  senza  produrre  danni  al  manto  stradale.  La
frequenza  di  posa  massima  di  tali  dispositivi  e'  di  12  m in
rettilineo  e  di  3  m  in  curva.  Tali  dispositivi  devono essere
omologati   da   parte  del  Ministero  delle  Infrastrutture  e  dei
Trasporti.
   Possono  essere utilizzati altri mezzi di segnalamento in aggiunta
o   in  sostituzione  di  quelli  previsti,  purche'  preventivamente
autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
   3.2 Caratteristiche dei segnali temporanei
   3.2.1 Colori
   I  segnali verticali di pericolo e di indicazione utilizzati nella
segnaletica  temporanea  sono  a  fondo  giallo.  Se piu' segnali e/o
simboli  compaiono  su  un  unico  pannello,  il  fondo  del  segnale
composito  deve  essere  giallo.  Fanno eccezione i segnali compositi
impiegati  nei  presegnali di cantiere mobile, e piu' in generale con
luci incorporate, per meglio evidenziare le luci gialle.
   Al  fine  di  consentire  l'avvistamento  dei  segnali  verticali,
soprattutto  nelle  condizioni di scarsa visibilita', e' raccomandato
l'utilizzo   del  colore  giallo  con  il  piu'  elevato  fattore  di
luminanza.
   I  segnali  orizzontali  temporanei  sono  di colore giallo con le
coordinate tricromatiche fissate nella norma UNI EN 1436.
   I  segnali  luminosi verticali, anche a messaggio variabile, hanno
la  stessa  configurazione  dei  corrispondenti segnali verticali non
luminosi. I segnali a messaggio variabile del tipo alfanumerico hanno
scritte di colore giallo su fondo nero.
   Le  lanterne  semaforiche  impiegate  nei  cantieri  sono uguali a
quelle permanenti.
   I  dispositivi  luminosi  per  migliorare l'avvistamento dei mezzi
segnaletici rifrangenti e per migliorare la visibilita' notturna sono
generalmente  costituiti  da  lanterne  impiegate  singolarmente o in
opportune  combinazioni,  a  luce rossa fissa, a luce gialla fissa, a
luce gialla lampeggiante.
   I   dispositivi  integrativi  di  segnaletica  orizzontale  e  gli
eventuali  cordoli  posti  a delimitazione delle corsie o del margine
della carreggiata sono di colore giallo.
   I  segnali  complementari  (barriere,  paletti  di  delimitazione,
delineatori  modulari,  coni e delineatori flessibili) sono di colore
bianco e rosso con la disposizione descritta al paragrafo 3.1.
   Le  recinzioni  da  impiegare  nei cantieri (art. 32 reg.) sono di
colore  rosso o arancio. Le stesse recinzioni sono segnalate con luci
rosse fisse e con dispositivi rifrangenti rossi.
   3.2.2 Dimensioni
   Le dimensioni dei segnali verticali, luminosi e complementari sono
le  stesse della corrispondente segnaletica permanente, con le stesse
modalita'  di impiego per quanto attiene ai loro formati ed eventuali
deroghe.  Le  dimensioni  dei  segnali verticali solo temporanei sono
quelle fissate nel Regolamento e nel presente disciplinare.
   La  segnaletica  orizzontale  temporanea  ha  le stesse dimensioni
della  segnaletica  orizzontale  permanente  prevista  per il tipo di
strada  o  tratto  di  strada  risultante dalla presenza del cantiere
lungo la quale e' installata.
   3.2.3  Rifrangenza  Tutti  i  segnali  impiegati nella segnaletica
temporanea  devono  essere  percepibili  e leggibili di notte come di
giorno (art. 79 reg.).
   In particolare per i segnali aventi la faccia utile realizzata con
pellicola  retroriflettente valgono le prescrizioni dei commi 11 e 12
dell'art. 79 e del comma 3 dell'art. 36 del Regolamento.
   Per  quanto  riguarda la segnaletica orizzontale occorre riferirsi
alla  Norma  UNI EN 1436 con obbligo di garantire la classe R5 per le
strade  di  tipo  A,  B  e  D  e classe R3 o R5 per gli altri tipi di
strade.
   3.3 Sostegni e Supporti
   I  pannelli  devono  essere solidamente fissati con un sostegno ed
essere stabili (comma 3 art. 30 reg).
   I  sostegni  e  i  supporti  dei  segnali  stradali  impiegati nel
segnalamento  temporaneo  devono  essere conformi a quanto prescritto
all'art. 82 del Regolamento.
   L'impiego  di materiali non metallici deve sempre essere approvato
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
   Possono  essere  utilizzati  supporti  e sostegni o basi mobili di
tipo  trasportabile  e  ripiegabile  purche'  ne  sia  assicurata  la
stabilita' nelle condizioni di impiego.
   Gli  eventuali  zavorramenti dei sostegni devono essere realizzati
con  materiali  che non devono costituire pericolo o intralcio per la
circolazione (art. 30 comma 3 reg.).
   4. LIMITAZIONE DI VELOCITA'
   4.1   La   graduazione  di  limitazione  di  velocita'.  Velocita'
eccessivamente ridotta
   Nella  segnalazione  temporanea la limitazione di velocita' non e'
sempre  necessaria poiche' il segnale "Lavori" o "Altri pericoli" per
loro  natura  "impongono  agli  utenti  il  rispetto  di  una  regola
elementare  di  prudenza consistente nel prevedere la possibilita' di
dover adeguare la loro velocita'".
   Tuttavia  per  evitare  comportamenti differenti tra i vari utenti
della  strada per effetto di una diversa valutazione del pericolo, ed
in  coerenza  con  quanto  esposto  nel cap. 2, e' opportuno comunque
avere  criteri  uniformi  nella  scelta  dei  limiti  di velocita' da
imporre.
   La  limitazione  di velocita' deve essere attuata a decrescere per
blocchi  (livelli)  di  20 km/h ordinariamente. Il numero dei diversi
segnali  da  utilizzare  sara'  generalmente  al  massimo pari a tre.
Quindi  se  si  vuole  diminuire  la velocita' di 70 km/h (ad esempio
passare  da  130  a  60  km/h  in  avvicinamento  ad  uno  scambio di
carreggiata  in  autostrada)  il  terzo  livello  di  riduzione sara'
portato a 30 km/h (110, 90, 60).
   In  ossequio al criterio di credibilita' dei segnali dovra' essere
evitato   l'impiego   di   segnali   di   limitazione   di  velocita'
eccessivamente ridotta (5, 10 o 20 Km/h) che non siano effettivamente
giustificati   da   condizioni   della   superficie   stradale  o  di
circolazione  particolarmente  penalizzanti.  Tra l'altro limitazioni
siffatte  sono  difficilmente  valutabili  anche  da  parte di utenti
corretti,  mancando spesso a bordo dei moderni veicoli tachimetri che
riportino tali velocita'.
   4.2 Il segnalamento
   La  limitazione  di velocita' e' imposta agli utenti attraverso il
segnale di "limite massimo di velocita'".
   L'utente  deve  sempre  sapere  perche'  la velocita' e' limitata.
Pertanto,  il  segnale  di  limite  massimo di velocita' non deve mai
essere  il  primo segnale incontrato dall'utente e quindi deve essere
collocato dopo un segnale di pericolo.
   Nell'ambito  dell'area  di cantiere, il segnale di "limite massimo
di velocita'" deve essere ripetuto ogni volta che il tratto di strada
interessato e' piu' lungo di 1,0 Km.
   La  segnaletica di fine prescrizione e' obbligatoria. Si attua con
un segnale di "Fine limitazione di velocita' " o di "Via libera".
   Tuttavia se la prescrizione permanente e quella legata al cantiere
riguarda  solo  la limitazione di velocita', l'impiego del segnale di
"Fine  limitazione"  non e' obbligatorio. La limitazione di velocita'
permanente  sara'  ristabilita  con  il  segnale di limite massimo di
velocita' appropriato.
   5. POSIZIONAMENTO DEI SEGNALI
   5.1 Distanza tra i pannelli
   Per  essere  memorizzati  dagli  utenti  i  segnali  devono essere
distanziati  tra loro di uno spazio coerente con la velocita' imposta
in avvicinamento e lungo il cantiere.
   I   segnali  devono  essere  innanzitutto  visibili,  pertanto  la
distanza sopraindicata puo' essere variata in presenza di schermature
o  di ostacoli come pile di ponti, curve, vegetazione, ecc. Si dovra'
comunque  curare  la  dislocazione in sequenza dei segnali in modo da
evitare che un segnale copra quello successivo.
   5.2 Segnali di avvicinamento, di posizione, di fine prescrizione
   Un sistema segnaletico temporaneo completo comprende di norma:
   -  Una  segnaletica  di  avvicinamento  situata a monte della zona
pericolosa da segnalare;
   -  Una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso
e lungo la zona interessata;
   -  Una  segnaletica  di  fine prescrizione collocata a valle della
zona interessata.
   Per  i  cantieri  importanti,  o  con  collocazione  di  difficile
avvistamento,  la  segnaletica di avvicinamento puo' essere preceduta
da  una  (nelle  strade  a doppio senso di circolazione) o due (nelle
strade a carreggiate separate) lanterne a luce gialla lampeggiante di
grande  diametro (minimo 30 cm) in previsione di possibile formazione
di  coda, modulandone la distanza dal primo segnale in funzione della
prevedibile  entita'  della  coda  stessa.  Per  tali  dispositivi si
suggeriscono le seguenti distanze minime di impianto:
   m  250  prima  del segnale "lavori" sulle strade a doppio senso di
circolazione e nelle strade urbane di scorrimento;
   m  750  prima  del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con
due corsie per senso di marcia;
   m  1000  prima del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con
tre o piu' corsie per senso di marcia.
   In  corrispondenza  delle  lanterne deve essere collocato anche un
segnale  "lavori"  corredato  di pannello integrativo di distanza dal
cantiere.  In  questo caso non e' necessaria la lanterna a luce rossa
fissa in abbinamento.
   L'inizio  della  segnaletica  di  posizione corrisponde all'inizio
della  zona  di  deviazione o, in assenza di tale zona, alla barriera
frontale.
   5.3 Installazione
   La   segnaletica   di  avvicinamento  e'  posta  sulla  corsia  di
emergenza, se presente, o sulla banchina. La segnaletica di posizione
e'  posta  sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina o
sulla carreggiata se il pericolo insiste su di essa.
   I  segnali  verticali  sono  montati su cavalletti od altri idonei
sostegni  con il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo, fatta
eccezione  per i segnali di cantiere mobile e per i segnali di corsia
di altezza superiore a mt 1,35.
   Nel  caso di cantiere in centro abitato si dovra' avere cura che i
segnali   installati  su  marciapiedi  o  su  percorsi  pedonali  non
costituiscano pericolo od intralcio per i pedoni.
   I  cavalletti,  ed  i  sostegni piu' in generale, devono avere una
configurazione  tale  da  consentire una installazione dei segnali in
posizione  verticale  o  pressoche'  verticale ed il collocamento dei
dispositivi  luminosi  quando  gli  stessi  sono  prescritti.  Questi
ultimi,  se  non  sono  incorporati,  devono essere posizionati al di
sopra  del  segnale  in  modo  da  non  coprire la faccia utile dello
stesso.
   6. SICUREZZA DELLE PERSONE
   6.1. Personale al lavoro
   Gli operatori che intervengono nella zona della strada interessata
dai  lavori  devono  essere costantemente visibili, tanto agli utenti
della  strada che ai conducenti di macchine operatrici circolanti nel
cantiere.  Gli  stessi sono tenuti ad indossare capi di abbigliamento
ad  alta  visibilita', di classe 3 o 2, conformi alle disposizioni di
cui  al  D.M.  9  giugno 1995 o alla norma UNI EN 471. Per interventi
occasionali  di breve durata possono essere ammessi capi di vestiario
appartenenti alla classe 1.
   I  capi  conformi alle norme citate sono marcati con l'indicazione
della classe di appartenenza.
   In  presenza  di  sensi  unici  alternati regolati da movieri, gli
operatori  impegnati  nella regolazione del traffico devono fare uso,
oltre  che  dell'abbigliamento  ad  alta  visibilita', delle apposite
"palette" (fig. II. 403 reg.).
   E'  comunque obbligatorio il rispetto delle altre norme specifiche
di  settore riguardanti la sicurezza degli operatori. (D.L.vo 626/94,
D.L.vo 494/96).
   6.2 Sicurezza dei pedoni
   La  segnaletica di sicurezza dei lavori, dei depositi, degli scavi
e  dei  cantieri  stradali  deve  comprendere speciali accorgimenti a
difesa della incolumita' dei pedoni che transitano in prossimita' dei
cantieri stessi.
   I  cantieri  edili,  gli  scavi,  i  mezzi  e macchine operatrici,
nonche'  il  loro  raggio  d'azione, devono essere sempre delimitati,
soprattutto  sul  lato  dove possono transitare pedoni, con barriere,
parapetti,  o  altri tipi di recinzioni cosi' come previsto dall'art.
32, comma 2 del Regolamento.
   Se  non  esiste  marciapiede,  o  questo  e'  stato  occupato  dal
cantiere,  occorre  delimitare  e proteggere un corridoio di transito
pedonale,  lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare,
della  larghezza  di almeno un metro. Detto corridoio puo' consistere
in  un  marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in
una  striscia  di  carreggiata  protetta,  sul  lato del traffico, da
barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della
carreggiata, come precisato al capitolo 3.
   Tombini  e  ogni  tipo  di  portello,  aperti  anche  per un tempo
brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi,
devono essere completamente recintati (fig. II. 402).
   7. SEGNALAMENTO DEI VEICOLI
   I veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d'opera impiegati per
i  lavori  o  per  la manutenzione stradale, fermi o in movimento, se
esposti   al  traffico,  devono  essere  particolarmente  visibili  e
riconoscibili,  altrimenti  possono  costituire,  con  la  loro  sola
presenza,  un  pericolo  per  gli utenti della strada e per gli altri
soggetti che intervengono nel cantiere.
   7.1.  Regolamentazione  I  veicoli  di  cui  sopra  devono portare
posteriormente  il  segnale  di  "Passaggio  obbligatorio per veicoli
operativi" (fig. II. 398) con freccia orientata verso il lato dove il
veicolo puo' essere superato.
   Con  lo  stesso segnale devono essere equipaggiati anche i veicoli
che, per la natura del carico, la massa o l'ingombro devono procedere
a  velocita' particolarmente ridotta. In questi casi i veicoli devono
essere  equipaggiati anche con uno o piu' dispositivi supplementari a
luce lampeggiante gialla o arancione sempre attivi.
   Tali  dispositivi  devono  essere  di tipo approvato dal Ministero
delle  Infrastrutture  e dei Trasporti - Dipartimento per i trasporti
terrestri  -  o  conformi  a Direttive C.E.E. o a regolamenti ECE/ONU
recepiti dallo stesso Ministero.
   Il  numero  dei dispositivi ed il loro collocamento sul veicolo e'
quello  necessario a garantire il rispetto, anche per veicoli a pieno
carico,  degli  angoli  di  visibilita'  prescritti dall'art. 266 del
Regolamento.
   L'impiego  di tali dispositivi e' consentito solo nelle situazioni
che li giustificano.
   I  veicoli  operativi,  anche se sono fermi per compiere lavori di
manutenzione  di  brevissima  durata,  devono essere presegnalati con
opportuno  anticipo con il segnale "lavori" ed altri segnali ritenuti
necessari in relazione allo stato dei luoghi.
   7.2. Pannelli a messaggio variabile
   I  veicoli di servizio o di segnalamento se impiegati in posizione
anticipata  rispetto  al  cantiere,  possono  essere equipaggiati con
pannelli luminosi a messaggio variabile.
   Il  loro impiego e' consentito a condizione che il pannello sia di
tipo  omologato  e  che  siano rappresentati segnali di pericolo o di
prescrizione, ovvero un testo alfanumerico o entrambi.
   8. COLLOCAZIONE E RIMOZIONE DEI SEGNALI
   8.1 Principi generali
   La  posa e la rimozione dei segnali costituisce, di per se stessa,
un  cantiere  che merita la massima attenzione, come il cantiere o il
pericolo  che  si  intende  segnalare.  In  particolare  la posa e la
rimozione  dei  coni  e  dei  delineatori  flessibili  e  l'eventuale
tracciamento  associato costituisce una fase particolarmente delicata
per  la  sicurezza degli operatori. La sicurezza dipende dal rispetto
di  procedure  precise  che rispondono in particolare agli imperativi
seguenti:
   -  la  segnaletica  deve restare coerente in ogni momento, di modo
che  svolga  il  suo  ruolo  sia  nei  confronti degli utenti che del
personale impegnato nella sua posa in opera;
   - l'esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione
deve essere ridotta al minimo.
   Non e' qui il caso di dettagliare i metodi di posa e rimozione dei
segnali.  Essi  sono  propri di ogni situazione da affrontare (numero
dei   segnali   da  mettere  in  opera,  posizionamento,  veicoli  da
impiegare, ecc.) e possono, a volte, essere complessi e sensibilmente
vincolanti  per  chi  deve  operare.  Le  operazioni  sulla corsia di
sinistra   o  sullo  spartitraffico  possono  essere  particolarmente
delicate.
   Ogni  caso  deve  essere  oggetto  di  una riflessione preliminare
approfondita   e   ispirata  ai  principi  fin  qui  esposti.  Queste
riflessioni  possono  tradursi in un quaderno di procedure proprie di
ogni  ente  proprietario di strade che ne assicura il rispetto, e per
la   previsione  di  impiego  di  veicoli  specialmente  adattati  al
trasporto e alla posa e rimozione dei segnali.
   E'  necessario,  inoltre, che gli operatori chiamati ad effettuare
questi  compiti  ricevano una formazione specifica e che le modalita'
operative siano analizzate e rimesse in discussione periodicamente.
   8.2 Posa dei segnali
   Se  non  e'  possibile  installare  tutti  i  segnali  in una sola
operazione,  questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina
o  sullo  spartitraffico  in  corrispondenza  del  punto di impianto,
quindi rialzati una volta terminato l'approvvigionamento.
   Come regola generale, si mettono in opera i segnali nell'ordine in
cui  gli  utenti  della strada li incontrano, prima la segnaletica di
avvicinamento,  poi  quella  di  posizione, assicurandosi, durante la
posa, che ogni pannello sia perfettamente visibile.
   Le  regole  descritte  sono  valide  per  i  cantieri o i pericoli
temporanei prevedibili.
   Nelle  situazioni di emergenza, e' importante, in via prioritaria,
mettere  in  opera  una segnaletica di posizione sufficiente, poi una
segnaletica  di  avvicinamento  minimale.  L'insieme sara' di seguito
rapidamente integrato e completato se necessario.
   8.3 Rimozione dei segnali
   La  segnaletica  temporanea deve essere rimossa od oscurata appena
cessate  le cause che ne hanno reso necessario il collocamento. Se si
intende  ristabilire  la segnaletica permanente o stabilire una nuova
segnaletica   temporanea   particolare   (es.  segni  orizzontali  in
rifacimento),  bisogna  farlo  dopo  la  rimozione  della  precedente
segnaletica temporanea. I segnali devono, in generale, essere rimossi
od oscurati nell'ordine inverso della posa normale.
   Alcune  condizioni  particolari di manovra dei veicoli di raccolta
possono tuttavia imporre deroghe a questa regola.
   8.4  Segnaletica  temporanea  di  notte  e in condizioni di scarsa
visibilita'
   Che  sia  in attivita' o meno, un cantiere di notte, in condizioni
di scarsa visibilita', o in galleria, presenta rischi particolari per
gli utenti della strada ed eventualmente per il personale impegnato.
   La   segnaletica   deve   dunque  essere  rinforzata.  Percio'  e'
raccomandabile  che  tutti  i  pannelli  siano rivestiti di pellicola
retroriflettente   di   classe  2.  Il  primo  pannello  di  pericolo
incontrato e' dotato inoltre di una luce rossa fissa.
   La  delimitazione  del  raccordo  obliquo  e'  rinforzata con luci
gialle in sincrono o a scorrimento.
   Sulle  deviazioni  parziali  e'  consigliato  illuminare la zona a
monte  in  corrispondenza della divergenza delle corsie allo scopo di
migliorare  la  percezione del punto di scelta. L'illuminazione della
zona  di  cantiere  costituisce un fattore aggiuntivo di sicurezza ma
non autorizza una riduzione della segnaletica da mettere in opera.
   8.5 Segnaletica orizzontale temporanea
   La  segnaletica  orizzontale temporanea e' un dispositivo di guida
degli  utenti della strada affidabile, efficace, che non necessita di
particolare sorveglianza e manutenzione.
   Quando in occasione di lavori i movimenti da compiere sono diversi
da  quelli  indicati  dalla  segnaletica  orizzontale  permanente, e'
necessario segnalarli. In particolare:
   -  per  la  separazione di correnti di traffico nello stesso senso
con corsie di larghezza ridotta;
   -   per  separare  correnti  di  traffico  in  senso  opposto,  ad
integrazione  dei  dispositivi di segnaletica verticale, con utilizzo
della carreggiata in maniera diversa dalla condizione permanente;
   -  per  guidare  gli  utenti  nelle deviazioni provvisorie e negli
scambi di carreggiata;
   -  per delimitare percorsi e attraversamenti pedonali in posizioni
diverse da quelle permanenti.
   Le   modalita'   di  impiego  sono  le  stesse  della  segnaletica
orizzontale permanente.
   Particolare  cautela  dovra'  essere  adottata  per la sua posa in
opera  poiche' tale operazione si esegue in genere sotto traffico. La
stessa dovra' essere rimossa alla chiusura del cantiere.
   Se  lo  strato  di  usura non deve essere rifatto in occasione del
cantiere, o se il cantiere comporta interventi in fasi successive, le
strisce  gialle  devono  poter  essere  cancellate  o  rimosse  senza
lasciare  tracce  e  residui.  Cio'  puo'  condizionare la scelta dei
prodotti da impiegare.
   9. CANTIERI FISSI
   Un  cantiere  e'  detto  fisso  se  non subisce alcuno spostamento
durante almeno una mezza giornata.
   Il  segnalamento  comporta  una  segnaletica in avvicinamento, una
segnaletica di posizione, una segnaletica di fine prescrizione.
   9.1 Segnaletica in avvicinamento
   Si compone, secondo i casi, di:
   Sul lato destro:
   un  segnale  "lavori"  o  "altri  pericoli" con eventuale pannello
integrativo;
   segnali   di   "riduzione  corsie"  con  pannello  integrativo  di
distanza;
   segnali di "divieto di sorpasso" e "limite massimo di velocita'";
   altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari;
   eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione.
   Nel  caso  di  strade a carreggiate separate la stessa segnaletica
deve   essere,  in  genere,  ripetuta  sullo  spartitraffico.  Se  la
larghezza   di  quest'ultimo  non  e'  adeguata,  la  segnaletica  di
ripetizione puo' essere di formato ridotto.
   La  messa in opera della segnaletica sullo spartitraffico comporta
che  uno  o piu' operatori attraversino la carreggiata. In certi casi
il rischio che devono correre questi ultimi puo' indurre a rinunciare
alla  ripetizione  sullo spartitraffico. In tale circostanza, e se lo
spartitraffico  non  consente  neppure  l'installazione di segnali di
formato  ridotto,  occorre  integrare la segnaletica in avvicinamento
per garantirne la visibilita'.
   9.2 Segnaletica di posizione
   Essa comprende:
   Uno  o  piu'  raccordi  obliqui  realizzati  con  barriere,  coni,
delineatori  flessibili  o  paletti  di  delimitazione  integrati  da
segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria;
   Una  delimitazione  longitudinale costituita normalmente da coni o
delineatori flessibili opportunamente spaziati tra loro;
   Eventuali  ulteriori  segnali  di pericolo e prescrizione ripetuti
nel caso di cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada
interessato e' piu' lungo di 1,0 Km).
   Per  motivi  di sicurezza, il cantiere propriamente detto (zona di
lavoro)  deve,  preferibilmente, essere situato ad opportuna distanza
dalla  fine  del  raccordo obliquo. In strade a carreggiate separate,
ove possibile, e' suggerito un franco di sicurezza di circa 150 metri
tra l'effettiva zona di lavoro e la fine del raccordo obliquo.
   Qualora  la  presenza  dei  lavori,  dei  depositi  o dei cantieri
stradali  determini un restringimento della carreggiata e' necessario
apporre il segnale di pericolo temporaneo "strettoia".
   In  caso  di carreggiata a doppio senso di marcia, se la larghezza
della strettoia e' inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a
senso unico alternato regolato in tre possibili modi:
   a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA
   Deve  essere  installato  il segnale negativo "dare precedenza nel
senso  unico  alternato" (fig. II. 41) dalla parte in cui il traffico
incontra  l'ostacolo  e  deve deviare. Reciprocamente l'altro segnale
"diritto  di  precedenza nel senso unico alternato" (fig. II. 45) da'
la priorita' a quel senso di circolazione che e' meno intralciato dai
lavori.  Da  impiegarsi se gli estremi del cantiere sono distanti non
piu' di 50 m e con traffico modesto.
   b) TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI
   Questo  sistema  richiede  due movieri muniti di apposita paletta,
posti  a  ciascuna  estremita' della strettoia, i quali presentano al
traffico  uno la faccia verde, l'altro la faccia rossa della paletta.
Il  funzionamento  di  questo sistema e' legato al buon coordinamento
dei movieri, che puo' essere stabilito a vista o con apparecchi radio
ricetrasmittenti   o  tramite  un  terzo  moviere  intermedio  munito
anch'esso di paletta.
   c) TRANSITO ALTERNATO A MEZZO SEMAFORI
   Quando  non  sia possibile ricorrere ai due sistemi precedenti per
la  lunghezza  della  strettoia  o  a  causa  della  non  visibilita'
reciproca  tra  le  due  estremita'  della strettoia stessa, il senso
alternato deve essere regolato da due semafori comandati a mano o con
funzionamento   automatico.   Fuori  dai  centri  abitati  l'impianto
semaforico  deve  essere preceduto dal segnale di pericolo temporaneo
"semaforo" (fig. II. 404).
   Il  collegamento  "semaforo-centralina-semaforo" puo' avvenire via
cavo  o  via  radio  o  con  altri  sistemi che comunque garantiscano
l'affidabilita'  del  collegamento.  Il  semaforo  va  posto sul lato
destro,  all'altezza  della  striscia  di  arresto  temporanea. Se il
traffico  in  approccio  puo' disporsi su piu' file, il semaforo deve
essere  ripetuto  a sinistra, sulla linea di separazione dei sensi di
marcia.  La  messa in funzione di un impianto semaforico per transito
alternato   deve   essere   autorizzata   dall'ente   proprietario  o
concessionario  della  strada,  che  ha  la  facolta'  di stabilire o
modificare  la  durata  delle  fasi  in  relazione alle situazioni di
traffico.
   9.3 Segnaletica di fine prescrizione
   La  fine delle prescrizioni e' segnalata con uno o piu' segnali di
"fine  prescrizione" ovvero con gli appropriati segnali relativi alle
prescrizioni valide sulla strada a valle del cantiere.
   9.4 Ulteriore segnaletica
   Ai  tre  gruppi di segnali sopra elencati devono essere aggiunti i
segnali  luminosi  e  i  segnali orizzontali temporanei richiamati ai
paragrafi  8.4  e  8.5  secondo  le  modalita'  ivi  descritte, e gli
eventuali  ulteriori  mezzi  di delimitazione o segnali complementari
adeguati alle singole circostanze.
   9.5  Organizzazione  degli scambi di carreggiata su strade di tipo
A, B e D
   Trattandosi  di  strade  a  carreggiate  separate,  di particolare
rilievo appare l'organizzazione degli schemi quando si operano scambi
di  carreggiata. In tali casi parte del traffico (scambio parziale) o
tutto  il  traffico  (scambio totale) viene portato sulla carreggiata
del verso opposto.
   Per attuare uno scambio si opera nel modo seguente:
   nel senso di marcia del cantiere:
   a) il numero delle corsie in genere subisce una riduzione,
   b) il flusso di circolazione si stabilizza,
   c) una o piu' corsie scambiano,
   d) le correnti di circolazione opposte sono fisicamente separate;
   nel  senso di marcia opposto al cantiere la riduzione o deviazione
della  o  delle  corsie  deve essere realizzata prima della sezione a
doppio senso allo scopo di stabilizzare il flusso di circolazione.
   9.5.1 Riduzione del numero di corsie
   La  riduzione,  quando  effettuata, puo' essere fatta a destra o a
sinistra.  La  riduzione  in  sinistra,  deviando la corsia di marcia
veloce  su  quella di marcia lenta, potrebbe offrire all'utente della
strada una migliore sicurezza. Di contro la posa e la rimozione della
segnaletica e' piu' complicata e per certi aspetti piu' pericolosa.
   E'  compito  di  ogni  ente  proprietario  o gestore di strada, in
funzione  del  tipo di traffico e della durata del cantiere esaminare
tra le varie soluzioni quella che meglio si adatta al contesto.
   9.5.2 Stabilizzazione del flusso di circolazione
   L'utente  della  strada effettua due manovre. La prima e' connessa
alla  riduzione  delle  corsie,  la  seconda  si  effettua durante lo
scambio propriamente detto.
   Per  motivi  di  sicurezza  e  per la migliore funzionalita' dello
scambio  e'  opportuno  stabilizzare  il flusso di circolazione entro
queste due manovre.
   Per  poterlo  fare l'inizio dello scambio dovra' essere situato ad
una  distanza  di  almeno  200 m dopo la fine del raccordo obliquo di
chiusura della corsia.
   Su  questa  lunghezza,  sufficiente  per  stabilizzare i flussi di
circolazione,  sara'  possibile  posizionare  il  segnale  di  limite
massimo  di  velocita'  e  il  pannello  di indicazione di scambio di
carreggiata.  Cosi'  l'informazione  della seconda manovra sara' data
una volta effettuata la prima.
   9.5.3 Scambio
   Si verificano, in pratica, tre tipi di scambio:
   - scambio di una sola corsia;
   - scambio di due o piu' corsie;
   - scambio parziale.
   A   seconda   dell'ampiezza  del  varco  nello  spartitraffico  la
velocita'  massima  nel  punto  di scambio e' limitata a 40 km/h o 60
km/h.
   Nel caso di scambio parziale il trattamento del punto di scelta e'
particolarmente importante. Il pericolo insito in tale dispositivo e'
dovuto   alla  scelta,  che  induce  esitazione  all'utente,  con  la
conseguenza  di  rallentamenti  imprevisti  o  di  manovre all'ultimo
momento.
   E'  auspicabile, soprattutto nel caso di esistenza di uno svincolo
o  di un'area di servizio nella zona di scambio, avvertire gli utenti
a monte del punto di scelta.
   Come  regola  e'  preferibile  effettuare  una  canalizzazione con
prerestringimento  della corrente di traffico prima dell'inizio dello
scambio.  Valutazioni  specifiche sulla eventualita' di formazione di
code  rilevanti,  in  relazione  a  volumi  di  traffico  elevati con
velocita'    ridotta,   possono   suggerire   una   soluzione   senza
prerestringimento.
   Particolare  cura  deve  essere  dedicata  alla  dislocazione  dei
segnali in corrispondenza dello scambio per evitare che gli stessi si
sovrappongano nella visione prospettica.
   In  tali  casi la loro collocazione planimetrica e la loro altezza
deve essere studiata perche' tale condizione non si verifichi.
   Non  sono  consentiti  scambi in galleria. In caso di cantiere che
interessi  una galleria il segnalamento in avvicinamento e lo scambio
devono  essere  attuati all'esterno, con uso a doppio senso di marcia
della   galleria   contigua.  In  caso  di  gallerie  ravvicinate  in
successione  i  segnali  in  avvicinamento e lo scambio devono essere
collocati all'esterno della prima galleria.
   9.5.4 Separazione di correnti opposte
   La  separazione  di  correnti  opposte  e'  effettuata  a mezzo di
dispositivi  discontinui  (coni  o delineatori flessibili) o continui
(cordoli delimitatori di corsia).
   Ognuno  di  questi  dispositivi,  per  i  vantaggi e inconvenienti
rispettivi, ha condizioni di impiego diverse.
   I   coni,   facilmente   posizionabili,   saranno  preferibilmente
utilizzati  per  i  cantieri  di  breve  durata  o  nei  cantieri che
necessitano   di   uno  spostamento  frequente  dell'allineamento  di
separazione delle correnti di traffico.
   Al  contrario,  i  cordoli  delimitatori  di  corsia,  che  meglio
rispondono  alle  esigenze di sicurezza, possono essere utilizzati in
cantieri dove i dispositivi di separazione delle correnti restano per
lungo  tempo  in  opera, e se per ogni senso di marcia vi sono almeno
due  corsie;  altrimenti  il  loro  impiego sara' limitato al margine
destro della carreggiata.
   10. CANTIERI MOBILI
   10.1 Definizione
   Un  cantiere mobile e' caratterizzato da una progressione continua
ad  una  velocita'  che  puo'  variare da poche centinaia di metri al
giorno a qualche chilometro all'ora.
   Per  la  segnaletica dei cantieri mobili, allo stato attuale delle
tecniche  di  segnalamento,  e'  previsto  l'impiego  di piu' veicoli
appositamente attrezzati.
   Di  norma  il cantiere mobile puo' essere usato solo su strade con
almeno  due  corsie  per  senso  di  marcia. L'impiego in galleria e'
consentito  solo  se  in  quest'ultima  vi sono almeno due corsie per
senso  di  marcia ed una adeguata illuminazione, e nel rispetto delle
ulteriori  limitazioni  riportate  nelle Tavv. 45 e 46. Sara' inoltre
opportuno  che  il  cantiere  sia  operativo  in condizioni di scarso
traffico.
   10.2 Regole di messa in opera della segnaletica
   Per  quanto possibile le regole di segnalamento sono le stesse dei
cantieri fissi, nel senso che e' previsto un segnalamento in anticipo
ed un segnalamento di localizzazione.
   I  sistemi  si  differenziano  a  seconda  delle  corsie di marcia
interessate.
   Nel  caso  di  cantiere  che  riguarda  la  banchina, la corsia di
emergenza  o  la corsia di destra il sistema segnaletico si riduce ad
un minimo di due dispositivi costituiti da:
   -  segnale  mobile  di  preavviso  o presegnale di cantiere mobile
disposto in banchina o sulla corsia di emergenza;
   -  segnale mobile di protezione disposto sulla banchina, corsia di
emergenza o corsia di marcia secondo il tipo di lavoro da eseguire ad
una  distanza variabile tra i 200 e i 500 metri dal segnale mobile di
preavviso a secondo del tipo di strada.
   I  due  segnali  si spostano in maniera coordinata all'avanzamento
dei lavori in modo che entrambi siano comunque separatamente visibili
da almeno 300 metri.
   In  caso non sia possibile garantire tali distanze di avvistamento
occorrera'  impiegare  un  ulteriore  segnale  mobile di preavviso in
posizione intermedia.
   La  segnaletica  di  localizzazione  comprende  di  norma anche la
delimitazione   della   zona   di   lavoro  con  coni  o  paletti  di
delimitazione.
   I  segnali mobili possono essere sistemati su un veicolo di lavoro
oppure  su  carrello  trainato  e  nelle fasi non operative i segnali
devono essere posti in posizione ripiegata e con dispositivi luminosi
spenti.
   Nel  caso  di  cantiere  che  riguarda  una  delle altre corsie il
sistema segnaletico e' composto da:
   -  due segnali mobili di preavviso o presegnali di cantiere mobile
disposti  in banchina o sulla corsia di emergenza e/o sulla corsia di
destra;
   -  segnale  mobile  di  protezione disposto sulla corsia di marcia
interessata  ad  una  distanza  variabile tra i 200 e i 500 metri dal
secondo segnale mobile di preavviso.
   Il  movimento  e  l'avvistamento dei segnali e' lo stesso del caso
precedente cosi' come la delimitazione della zona di lavoro.
   Sulle  strade  intersecanti  il  tratto  di strada interessato dal
cantiere  mobile,  dove quest'ultimo puo' presentarsi improvvisamente
ai  veicoli  che  svoltano,  deve  essere  collocato  il  segnale  di
"lavori".
   Sulle strade di tipo C, E ed F, se il cantiere e' costituito dalle
attivita'  di  un  singolo  veicolo  operativo in lento movimento, in
condizioni  di traffico modesto, e purche' lo spazio residuo consenta
il passaggio dei veicoli nei due sensi senza apprezzabile disagio, e'
possibile  adottare un sistema di segnalamento costituito dal veicolo
operativo  segnalato  come tale e da un moviere munito di bandiera di
colore  arancio  fluorescente  il  cui movimento ha il significato di
rallentamento e richiamo ad una maggiore prudenza.
   11. SEGNALETICA PER SITUAZIONI DI EMERGENZA
   I pericoli derivanti da situazioni di emergenza temporanea possono
essere riconducibili:
   ad  incidenti  e  loro  conseguenze  che  condizionano l'uso della
piattaforma stradale;
   ad anomalie che interessano la stessa piattaforma.
   Il  segnalamento  di  tali  pericoli,  che  compaiono bruscamente,
comporta in genere tre fasi:
   Fase 1: segnalamento d'urgenza, effettuato sia dal personale delle
forze  di polizia, sia dal personale dell'ente proprietario o gestore
della  strada;  e' costituito principalmente dai veicoli d'intervento
muniti   dei   dispositivi   luminosi   supplementari   lampeggianti,
completato  eventualmente da un segnale "altri pericoli" con pannello
integrativo "incidente" o altro pannello esplicativo, alcuni coni, e,
se in dotazione, con luci gialle lampeggianti o torce a vento (queste
ultime impiegabili solo da organi di polizia stradale).
   Fase  2:  il  segnalamento  d'urgenza  e'  di  seguito  sostituito
rapidamente  (se  il  pericolo persiste) da un sistema alleggerito in
relazione    al   segnalamento   definitivo.   Il   segnalamento   in
avvicinamento  comprende un segnale "altri pericoli", con il relativo
pannello  integrativo,  eventuale  segnale di riduzione corsie, due o
tre segnali di limite massimo di velocita' e divieto di sorpasso.
   Nel  frattempo,  il  raccordo  obliquo  e'  attuato mediante coni,
segnali   di   passaggio  obbligatorio  e  dispositivi  luminosi;  la
delimitazione  longitudinale  rimane  assicurata da coni. Il raccordo
obliquo  e'  posizionato  a  congrua  distanza prima del pericolo. Un
pannello  di  fine  prescrizioni  e'  posizionato  dopo  la  zona  di
pericolo.
   Questa  segnaletica  deve  poter  essere trasportata in un veicolo
leggero  che ha la possibilita' di intervenire rapidamente sul posto.
Si  potra'  quindi  ammettere  l'uso di segnali di dimensioni normali
anche  per  interventi  su  autostrade  e  altre strade a carreggiate
separate.  Nelle fasi 1 e 2 e' necessaria l'assistenza delle forze di
polizia.
   Fase  3:  il  sistema  segnaletico  alleggerito e' successivamente
sostituito  da  un  sistema  completo, simile a quello previsto per i
cantieri   fissi   comportante   una   identica   occupazione   della
piattaforma.  Il  passaggio  dalla  fase 1 alla fase 2 e dalla fase 2
alla  fase  3  e'  unicamente  funzione della durata del pericolo. In
particolare, se la situazione di emergenza non si risolve entro poche
ore (al massimo 6 - 8 ore) occorre passare alla fase 3.
   Dovranno  essere evidentemente compiuti tutti gli sforzi necessari
per  ridurre  al minimo la durata dell'emergenza, adoperandosi per un
ripristino dello stato dei luoghi il piu' rapido possibile.
   L'emergenza puo' essere affrontata anche con una sola fase.
   12. SCHEMI SEGNALETICI TEMPORANEI DIFFERENZIATI PER TIPO DI STRADA
   Gli  schemi  segnaletici  allegati  al  presente disciplinare sono
differenziati  per  i  diversi  tipi  di  strade  cosi' come definite
all'art. 2 del Codice della strada, secondo i seguenti gruppi:
   1)  Strade  di  tipo  A,  B,  D  (autostrade,  strade  extraurbane
principali, strade urbane di scorrimento);
   2)  Strade  di  tipo  C, F (strade extraurbane secondarie e locali
extraurbane);
   3)  Strade  di  tipo  E,  F  (strade  urbane di quartiere e locali
urbane).
   Per le strade esistenti, non perfettamente classificabili nei tipi
definiti  all'art.  2  sopra  richiamato,  si  fara' riferimento agli
schemi  corrispondenti  al  tipo  di  strada  avente  caratteristiche
organizzative  e geometriche piu' prossime a quelle dei tipi previsti
dal  Codice  della  strada e descritte nel decreto del Ministro delle
Infrastrutture  e dei trasporti 5 novembre 2001 - "Norme funzionali e
geometriche per la costruzione delle strade".
   Gli  schemi  di  segnalamento  sono  organizzati secondo i criteri
generali   descritti   nei   capitoli  precedenti.  Per  la  migliore
leggibilita' degli schemi, la rappresentazione grafica a volte non e'
in  scala,  ed  il  collocamento dei segnali deve comunque intendersi
rispettoso  dei  principi  generali di posizionamento e installazione
(senza  mai  invadere  le  corsie  o  la parte di carreggiata residua
destinata  alla  circolazione).  Nelle tavole non e' mai riportata la
"tabella  lavori"  (Tav.  0  -  segnali  di  indicazione); se pero' i
cantieri  hanno  durata  superiore  a  7  giorni  lavorativi  la  sua
collocazione   e'  obbligatoria  in  prossimita'  delle  testate  dei
cantieri (art. 30 reg.).
   12.1 Strade tipo A, B e D (Tav. 1a÷59)
   La  sequenza  degli schemi e' ordinata in maniera da rappresentare
prima gli elementi che risultano comuni ai vari casi di segnalamento,
vale  a  dire  le testate per chiusura di corsia, testate per zone di
deviazione e di rientro negli scambi e testate per zone di deviazione
e  svincolo  negli  scambi  parziali  (Tav. 1a ÷14), rappresentate in
funzione  della  diversa  durata  dei  cantieri,  dei diversi tipi di
carreggiate   e   dei   diversi   tipi   di  dispositivi  segnaletici
impiegabili.  In  particolare  le  tavole  1a,  1b  ed 1c definiscono
l'impiego   di  coni,  delineatori  flessibili  e  della  segnaletica
orizzontale;  le  tavole  2a  e  2b  sono  rappresentative di ipotesi
alternative  di  testate  di  restringimento  per  carreggiate  a due
corsie;
   analogamente  per  le  tavole  3a  e  3b;  le  tavole 4a e 4b sono
rappresentative  di  ipotesi alternative di testate di restringimento
per carreggiate a tre corsie;
   analogamente   le  tavole  5a  e  5b;  le  tavole  6a  e  6b  sono
rappresentative di restringimenti che interessano piu' di una corsia;
le  tavole  7a, 7b ed 8 rappresentano testate in zone di deviazione e
le  tavole  9a, 9b e 10 sono le corrispondenti testate di rientro; le
tavole  11a  e  11b  sono  rappresentative  di testate con deviazioni
parziali  per  carreggiate  a  due  corsie;  le tavole 12a e 12b sono
analoghe  alle precedenti ma con prerestringimento; le tavole 13 e 14
sono rappresentative di deviazioni parziali su carreggiate a 3 corsie
senza e con prerestrigimento.
   Successivamente  sono  rappresentate  tutta una serie di schemi di
segnalamento  relativi alle varie situazioni tipiche di cantiere o di
emergenza  distinti per tipo di carreggiate, per durata del cantiere,
ivi compresi alcuni casi di cantieri mobili.
   In  alcune tavole (Tav. 26, 27, 28a, 29, 30, 32, 33, 33a, 34, 35 e
36)  e'  previsto  l'utilizzo delle corsie di emergenza. Tale impiego
non  impone  particolari  accorgimenti  segnaletici  se  la corsia di
emergenza  ha  una  larghezza di almeno 3,00 metri. In caso contrario
gli  schemi proposti non sono adottabili, ovvero occorre tracciare le
corsie  richieste  dallo schema su tutta la loro lunghezza sfruttando
parte  della corsia di destra, in modo, comunque, da non avere corsie
di  larghezza  inferiore  a  3,00 metri. Inoltre si precisa che nelle
Tav. 26, 32, 33, 33a e 34 non e' stato previsto il tracciamento della
linea  a  tratteggio per la separazione tra corsia di destra e corsia
di  emergenza per i cantieri di durata superiore ai 7 giorni perche',
per  effetto  della  segnaletica  verticale  presente,  o  per regola
generale  di comportamento, e' nota la corsia che i veicoli possono o
devono occupare.
   Le  tavole  da  39  a 42 rappresentano cantieri mobili che possono
essere  impiegati  solo  con  scarso  traffico  su  carreggiata a due
corsie;  nel  caso  di  carreggiate  a  3  corsie  si adottano schemi
analoghi con la stessa dislocazione dei segnali (Tav. 43 e 44). Nelle
tavole  45 e 46 sono riportati esempi di cantiere mobile in galleria,
da  impiegarsi  solo se ricorrono le condizioni indicate negli stessi
schemi.
   Nelle  tavole  da 51 a 59 sono riportati schemi rappresentativi di
situazioni  di emergenza con segnalamento ridotto tipico della fase 2
di  intervento  di cui al capitolo 11. Sono schemi che possono essere
adottati solo con l'assistenza di personale delle forze di polizia.
   Gli  schemi delle tavole da 47 a 50 sono invece rappresentativi di
una  situazione  di  emergenza  corrispondente  alla fase 3 di cui al
capitolo  11.  Questi  ultimi  possono  costituire  anche  una  utile
alternativa agli schemi segnaletici normali in situazioni analoghe.
   La  rappresentazione  e'  sempre  riferita  al caso di carreggiate
autostradali.
   Gli   stessi   schemi  sono  pero'  validi  anche  per  le  strade
extraurbane  principali e per le strade urbane di scorrimento con gli
adattamenti che seguono:
   -  per  le  extraurbane principali eliminando il segnale di limite
massimo   di   velocita'  di  110  Km/h  e  rimodulando  il  pannello
integrativo  distanziometrico  abbinato  al segnale lavori, adeguando
altresi' i colori per gli eventuali segnali di indicazione;
   -  per le strade urbane di scorrimento eliminando i limiti massimi
di  velocita'  incompatibili e adeguando quelli ritenuti necessari al
regime   di  velocita'  massima  ammesso  su  tale  tipo  di  strada,
rimodulando   anche   in   questo   caso   il   pannello  integrativo
distanziometrico  e  adeguando  i colori per gli eventuali segnali di
indicazione.
   Analogamente  per  altri  casi  di strade a carreggiate separate o
strade  con  due  corsie  per  senso  di marcia senza spartitraffico,
adattando gli schemi alla situazione reale.
   Per  facilitare  le operazioni di posa in opera della segnaletica,
fermo restando i principi di visibilita' dei segnali, la distanza tra
i  vari  dispositivi  segnaletici  e' stata studiata in modo da poter
sfruttare  il  modulo  di  tracciamento della segnaletica orizzontale
discontinua (vuoto piu' pieno). Pertanto per le strade di tipo A e di
tipo  B  tale  modulo  vale  12  metri  ed  in  tal  senso gli schemi
predisposti  sono  adeguati a tale grandezza. Per le strade urbane di
scorrimento occorrera' invece adeguare gli schemi rapportandoli ad un
modulo di 7,50 metri (art. 138 reg.).
   Nei  pannelli  integrativi  distanziometrici  rappresentati  negli
schemi sono riportate comunque distanze con valori arrotondati almeno
ai  50 metri per facilitarne la lettura. Allo stesso scopo, in deroga
a  quanto previsto nell'art. 31, comma 2, del Regolamento, il segnale
lavori  non e' stato corredato del pannello integrativo di estesa. In
alcuni  schemi  il  posizionamento  dei  preavvisi  di  deviazione e'
anticipato,  a  favore  di  sicurezza,  rispetto  a  quanto  previsto
all'art. 43, comma 2 del Regolamento.
   Gli  schemi  predisposti  sono  relativi a condizioni della strada
senza particolari vincoli sia dal punto di vista del tracciato che di
segnalamento.  Pertanto  nella  scelta  dello schema da impiegare nei
casi  reali  occorrera'  tener conto delle condizioni di avvistamento
almeno del primo segnale e di eventuali prescrizioni gia' vigenti sul
tratto  di  strada  interessato. Allo stesso modo i limiti massimi di
velocita'   potranno  essere  adeguati  alle  condizioni  locali,  in
particolare in corrispondenza degli scambi di carreggiata in funzione
dell'ampiezza  dei varchi (negli schemi e' rappresentata generalmente
una  condizione  di varco con ampiezza di circa 40 metri), e lungo le
corsie  di  larghezza  ridotta quando tale larghezza e' inferiore a m
3,25.
   Per   sintesi   espositiva,   spesso   nella  stessa  tavola  sono
rappresentate le condizioni di segnalamento per cantieri brevi (max 2
giorni),  medi  (da  3  a 7 giorni), lunghi (oltre 7 giorni) e per le
condizioni   di   scarsa   visibilita'   o  di  visibilita'  notturna
(dispositivi   luminosi);   e  non  sono  riportati  i  segnali  e  i
dispositivi  lampeggianti  in  avvicinamento  descritti nel paragrafo
5.2.
   12.2 Strade tipo C ed F extraurbane (Tav. 60÷71)
   Gli schemi sono ordinati in maniera da rappresentare le situazioni
tipiche  che  si  verificano  su  questi  tipi di strade prendendo in
considerazione   varie   condizioni  di  ingombro  della  piattaforma
stradale  fino  alla sua completa interruzione. Sono trattati casi di
regolazione  della  circolazione  in  corrispondenza  del  cantiere a
"senso   unico  alternato"  nelle  varie  modalita',  ed  esempi  con
variazioni  di  itinerario.  Anche in questo caso ci si e' riferiti a
condizioni  della  strada senza particolari vincoli di tracciato e di
segnalamento.
   Nell'impiego  per  i  casi  reali  occorrera'  tenere  conto delle
effettive  condizioni  di  avvistamento  e  di eventuali prescrizioni
esistenti,  nonche'  della  disponibilita' di spazio che a volte puo'
suggerire   la   riduzione   della  distanza  tra  i  segnali  ovvero
l'abbinamento di due segnali sullo stesso sostegno. In particolare in
approccio  ai  cantieri  occorre  prestare  attenzione  sulla  scelta
dell'ultimo  limite  massimo  di  velocita'  da collocare in funzione
della inclinazione del flesso di deviazione e dei limiti di velocita'
eventualmente  esistenti.  La rappresentazione e' attuata allo stesso
modo del paragrafo precedente per quanto riguarda le varie durate dei
cantieri e le condizioni di visibilita'.
   Nel  dislocamento  spaziale  dei  segnali si e' tenuto conto delle
regole  generali  di  impianto della segnaletica ed il segnale lavori
non  risulta corredato di pannello integrativo di estesa perche' sono
state  immaginate  condizioni con cantieri di estesa inferiore ai 100
metri.  Anche  in  questo  caso  si  e'  operato con modulo 7,5 m per
facilitare le operazioni di posa in opera della segnaletica.
   Non  sono  stati  trattati  schemi  di  segnalamento  in  galleria
specifici.  Valgono  qui le stesse considerazioni svolte al paragrafo
9.5.3  in  ordine  alla  necessita'  di  disporre  il segnalamento in
avvicinamento  all'esterno. Se l'uso della galleria a doppio senso di
marcia non risulta possibile, la disciplina a senso unico alternato a
mezzo  di  movieri  o  con  semaforo  dovra' essere attuata anch'essa
all'esterno,  ovvero  si  dovranno predisporre itinerari alternativi.
Per  i  trafori  internazionali si impiegheranno specifici sistemi di
segnalamento   appositamente   studiati   e   concordati  dagli  enti
proprietari  o  gestori,  approvati  dagli  organi  competenti  delle
nazioni interessate.
   12.3. Strade di tipo E ed F urbane (Tav. 72 87)
   Gli schemi sono ordinati in maniera da rappresentare le situazioni
tipiche  che  si  verificano  lungo  le  strade  urbane  prendendo in
considerazione  ancora  una  volta varie condizioni di ingombro della
piattaforma stradale.
   Ovviamente  se  in  ambito urbano dovessero verificarsi condizioni
simili  a quelle gia' trattate nel paragrafo 12.2 potranno impiegarsi
gli  stessi  schemi  adattando  il  distanziamento  dei  segnali alla
condizione   urbana   che   consente  anche  un  posizionamento  piu'
ravvicinato ed adeguando i limiti massimi di velocita'.
   L'utilizzo  degli  schemi  proposti,  in  questo caso, deve essere
ancora  piu'  attento  perche' in genere in ambito urbano e' presente
una  regolamentazione  della  circolazione,  ed  in particolare della
sosta,  di cui tenere conto, dal momento che la presenza del cantiere
esercitera'  un  maggiore condizionamento sulle normali condizioni di
circolazione.  A volte sara' necessaria l'imposizione preliminare del
divieto di sosta sul tratto di strada interessata dai lavori.
   La  logica  di  rappresentazione  e'  la  stessa  gia' seguita nei
paragrafi  precedenti cercando di ottimizzare la quantita' di segnali
da impiegare e gli spazi dagli stessi occupati.
   13.   ELENCO   TAVOLE  RAPPRESENTATIVE  DEGLI  SCHEMI  SEGNALETICI
TEMPORANEI
   Tav.   0   -  segnali  comunente  utilizzati  per  la  segnaletica
temporanea
   Schemi per strade tipo A, B e D
   (autostrade, extraurbane principali e urbane di scorrimento)
   Tav. 1a - testata per lavori di durata non superiore a due giorni
   Tav.  1b  -  testata per lavori di durata compresa tra tre e sette
giorni
   Tav. 1c - testata per lavori di durata superiore a sette giorni
   Tav.  2a  -  testata  per  la  chiusura  della corsia di marcia su
carreggiata a due corsie
   Tav.  2b  -  testata  per  la  chiusura  della corsia di marcia su
carreggiata  a  due  corsie  (ipotesi  alternativa alla tavola 2a per
cantieri superiori ai due giorni)
   Tav.  3a  -  testata  per  la chiusura della corsia di sorpasso su
carreggiata a due corsie
   Tav.  3b  -  testata  per  la chiusura della corsia di sorpasso su
carreggiata  a  due  corsie  (ipotesi  alternativa alla tavola 3a per
cantieri superiori ai due giorni)
   Tav.  4a  -  testata  per  la  chiusura  della corsia di destra su
carreggiata a tre corsie
   Tav.  4b  -  testata  per  la  chiusura  della corsia di destra su
carreggiata  a  tre  corsie  (ipotesi  alternativa alla tavola 4a per
cantieri superiori ai due giorni)
   Tav.  5a  -  testata  per  la chiusura della corsia di sorpasso su
carreggiata a tre corsie
   Tav.  5b  -  testata  per  la chiusura della corsia di sorpasso su
carreggiata  a  tre  corsie  (ipotesi  alternativa alla tavola 5a per
cantieri superiori ai due giorni)
   Tav.  6a - testate per la chiusura di piu' corsie su carreggiata a
tre corsie (chiusura corsia di destra e centrale)
   Tav.  6b - testate per la chiusura di piu' corsie su carreggiata a
tre corsie (chiusura corsia di sorpasso e centrale)
   Tav.  7a  -  testata  in  zona  di deviazione su carreggiata a due
corsie per lavori di durata non superiore a due giorni
   Tav.  7b  -  testata  in  zona  di deviazione su carreggiata a due
corsie per lavori di durata superiore a due giorni
   Tav. 8 - testata in zona di deviazione su carreggiata a tre corsie
per lavori di qualsiasi durata
   Tav.  9a  - testata in zona di rientro su carreggiata a due corsie
per lavori di durata non superiore a due giorni
   Tav.  9b  - testata in zona di rientro su carreggiata a due corsie
per lavori di durata superiore a due giorni
   Tav.  10  - testata in zona di rientro su carreggiata a tre corsie
per lavori di qualsiasi durata
   Tav. 11a - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a due corsie per lavori di durata non superiore a due giorni
   Tav. 11b - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a due corsie per lavori di durata superiore a due giorni
   Tav. 12a - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a due corsie con prerestringimento per lavori di durata non superiore
a due giorni
   Tav. 12b - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a  due  corsie con prerestringimento per lavori di durata superiore a
due giorni
   Tav.  13 - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a tre corsie per lavori di qualsiasi durata
   Tav.  14 - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata
a tre corsie con prerestringimento per lavori di qualsiasi durata
   Tav. 15 - chiusura della corsia per la sosta di emergenza
   Tav.  16  -  chiusura  della corsia di marcia su carreggiata a due
corsie
   Tav.  17  - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a due
corsie
   Tav.  18  -  chiusura  della corsia di destra su carreggiata a tre
corsie
   Tav.  19  - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a tre
corsie
   Tav.   20  -  chiusura  delle  corsie  di  destra  e  centrale  su
carreggiata a tre corsie
   Tav.  21  -  chiusura  della  corsia  centrale  e  di  sorpasso su
carreggiata a tre corsie
   Tav.  22  -  chiusura  della corsia di destra su carreggiata a tre
corsie priva della corsia di emergenza e spartitraffico ridotto
   Tav.   23  -  chiusura  delle  corsie  di  destra  e  centrale  su
carreggiata   a   tre  corsie  priva  della  corsia  di  emergenza  e
spartitraffico ridotto
   Tav.  24  -  chiusura  delle  corsie  di  sorpasso  e  centrale su
carreggiata   a   tre  corsie  priva  della  corsia  di  emergenza  e
spartitraffico ridotto
   Tav.  25  -  deviazione con una sola corsia per senso di marcia su
carreggiata a due corsie
   Tav.  26  -  deviazione con due corsie per la corrente di traffico
non deviata su carreggiata a due corsie
   Tav.  27  -  deviazione con due corsie per la corrente di traffico
deviata su carreggiata a due corsie
   Tav.  28  -  deviazione  parziale  con  una sola corsia deviata su
carreggiata a due corsie
   Tav.  28a  -  deviazione  parziale  con una sola corsia deviata su
carreggiata a due corsie (ipotesi alternativa alla Tav. 28)
   Tav.  29  -  deviazione  in  zona di svincolo su carreggiata a due
corsie
   Tav.  30 - deviazione in zona di svincolo con prerestringimento su
carreggiata a due corsie
   Tav.  31  -  deviazione con due corsie per la corrente di traffico
deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  32  -  deviazione con due corsie per la corrente di traffico
deviata e due per la non deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  33  -  deviazione parziale con tre corsie per la corrente di
traffico non deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  33a  - deviazione parziale con tre corsie per la corrente di
traffico non deviata su carreggiata a tre corsie (ipotesi alternativa
alla tavola 33)
   Tav.  34  -  deviazione parziale con tre corsie per la corrente di
traffico deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  35  -  deviazione  in  zona di svincolo su carreggiata a tre
corsie
   Tav.  36 - deviazione in zona di svincolo con prerestringimento su
carreggiata a tre corsie
   Tav. 37 - restringimento della carreggiata su rampa a senso unico
   Tav.  38-  chiusura di una semicarreggiata su rampa a doppio senso
di marcia
   Tav.  39  - cantiere mobile su carreggiata a due corsie - chiusura
della corsia di destra
   Tav.  40  - cantiere mobile su carreggiata a due corsie - chiusura
della corsia di sorpasso
   Tav.  41  -  segnaletica  mobile  a protezione di veicoli speciali
impiegati  per  lavori,  controlli,  sondaggi  e  verifiche di rapida
esecuzione  su  carreggiata  a  due  corsie, chiusura della corsia di
destra
   Tav.  42  -  segnaletica  mobile  a protezione di veicoli speciali
impiegati  per  lavori,  controlli,  sondaggi  e  verifiche di rapida
esecuzione  su  carreggiata  a  due  corsie, chiusura della corsia di
sorpasso
   Tav.  43  - cantiere mobile su carreggiata a tre corsie - chiusura
delle corsie di destra e centrale
   Tav.  44  - cantiere mobile su carreggiata a tre corsie - chiusura
della corsia di sorpasso
   Tav.  45 - cantiere mobile in galleria su carreggiata a due corsie
(solo in gallerie illuminate)
   Tav.  46 - cantiere mobile in galleria su carreggiata a tre corsie
(solo in gallerie illuminate)
   Tav.  47 - deviazione per situazioni di emergenza su carreggiata a
due corsie
   Tav.  48  -  deviazione per situazioni di emergenza con una corsia
per la corrente di traffico deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  49  -  deviazione per situazioni di emergenza con due corsie
per la corrente di traffico deviata su carreggiata a tre corsie
   Tav.  50  -  obbligo  di  uscita  su  carreggiata a tre corsie per
situazioni di emergenza
   Tav.  51  -  chiusura  della corsia di destra su carreggiata a due
corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
   Tav.  52  - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a due
corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
   Tav.  53  -  deviazione con una sola corsia per senso di marcia su
carreggiata  a  due  corsie con segnaletica ridotta per situazioni di
emergenza
   Tav.  54  -  deviazione  con  due  corsie:  una  sola  deviata  su
carreggiata  a  due  corsie con segnaletica ridotta per situazioni di
emergenza
   Tav.  55  -  chiusura  della corsia di destra su carreggiata a tre
corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
   Tav.  56  - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a tre
corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
   Tav.   57  -  chiusura  delle  corsie  di  destra  e  centrale  su
carreggiata  a  tre  corsie con segnaletica ridotta per situazioni di
emergenza
   Tav.  58  -  chiusura  delle  corsie  centrale  e  di  sorpasso su
carreggiata  a  tre  corsie con segnaletica ridotta per situazioni di
emergenza
   Tav.  59  - deviazione per situazioni di emergenza con segnaletica
ridotta su carreggiata a tre corsie.
   Schemi per strade tipo C ed F extraurbane
   (extraurbane secondarie e locali extraurbane)
   Tav. 60 - lavori a fianco della banchina
   Tav. 61 - lavori sulla banchina
   Tav.  62 - cantiere mobile assistito da moviere su strada ad unica
carreggiata
   Tav. 63 - lavori sul margine della carreggiata
   Tav.  64  -  lavori  sulla  carreggiata con transito a senso unico
alternato
   Tav.  65  -  lavori  sulla  carreggiata con transito a senso unico
alternato regolato da movieri con palette
   Tav.  66  -  lavori  sulla  carreggiata con transito a senso unico
alternato regolato da impianto semaforico
   Tav.  67  -  lavori  a  bordo carreggiata in corrispondenza di una
intersezione
   Tav. 68 - deviazione di un senso di marcia su altra strada
   Tav.  69  -  deviazione  obbligatoria per particolari categorie di
veicoli
   Tav. 70 - deviazione obbligatoria per chiusura della strada
   Tav. 71 - cantiere non visibile dietro una curva.
   Schemi per strade tipo E ed F urbane
   (urbane di quartiere e locali urbane)
   Tav.  72  -  apertura  di  chiavicotto,  portello  o  tombino  sul
marciapiede
   Tav.  73 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sul margine
della carreggiata per lavori di durata non superiore a sette giorni
   Tav.  74 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sul margine
della carreggiata per lavori di durata superiore a sette giorni
   Tav.  75  -  apertura di chiavicotto, portello o tombino al centro
della carreggiata
   Tav.  76  -  apertura  di  chiavicotto,  portello  o tombino sulla
semicarreggiata  con larghezza della carreggiata libera che impone il
senso unico alternato
   Tav. 77 - apertura di chiavicotto, portello o tombino al centro di
una intersezione con lieve deviazione dei sensi di marcia
   Tav. 78 - apertura di chiavicotto, portello o tombino a ridosso di
una intersezione
   Tav. 79 - veicolo di lavoro al centro della carreggiata
   Tav. 80 - veicolo di lavoro accostato al marciapiede
   Tav.  81  -  cantiere  edile  che  occupa  anche  il marciapiede -
delimitazione e protezione del percorso pedonale
   Tav.  82  - cantiere di breve durata con deviazione di uno dei due
sensi di marcia
   Tav.  83  - cantiere di lunga durata con deviazione di uno dei due
sensi di marcia
   Tav.  84 - cantiere che occupa l'intera semicarreggiata - transito
dei due sensi di marcia sull'altra semicarreggiata
   Tav.  85 - scavi profondi presso un edificio con percorso pedonale
protetto - transito a senso unico alternato
   Tav.  86  - cantiere su un tratto di strada rettilineo tra auto in
sosta
   Tav.  87  -  cantiere  a  ridosso  di una intersezione con auto in
sosta.

     TAVOLE RAPPRESENTATIVE DEGLI SCHEMI SEGNALETICI TEMPORANEI

    ---->  Vedere immagini da pag. 60 a pag. 73 della G.U.  <----


                  Schemi per strade tipo A, B, e D
    (autostrade, extraurbane principali e urbane di scorrimento)

   ---->  Vedere immagini da pag. 75 a pag. 171 della G.U.  <----

              Schemi per strade tipo C ed F extraurbane
            (extraurbane secondarie e locali extraurbane)

   ---->  Vedere immagini da pag. 173 a pag. 186 della G.U.  <----

                Schemi per strade tipo E ed F urbane
                (urbane di quartiere e locali urbane)

   ---->  Vedere immagini da pag. 187 a pag. 204 della G.U.  <----