(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1

PRIMO   PROGRAMMA   DELLE   OPERE  STRATEGICHE  (LEGGE  N.  443/2001)
APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO «TERZO VALICO DEI GIOVI» LINEA AV/AC
                           MILANO-GENOVA.

Prescrizioni   e   raccomandazioni   proposte   dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti

                              Parte 1ª
                            PRESCRIZIONI

    1- Viabilita':
      a) Qualora  si  rendessero  necessari  in fase di realizzazione
dell'opera  eventuali interventi di ripristino del manto stradale e/o
opere d'arte, deteriorate a causa del transito dei mezzi di cantiere,
si  dovra'  provvedere  al  ripristino  del manto stesso ovvero delle
opere   d'arte   mediante   interventi   straordinari   ai  fini  del
mantenimento dei livelli di sicurezza dell'opera viaria.
      b) Si  dovra'  prevedere un monitoraggio su tutta la viabilita'
interessata  dai  mezzi  di cantiere al fine di garantire l'immediato
intervento di manutenzione e ripristino del manto stradale.
      c) Prima  dell'inizio  delle  attivita'  si  dovranno elaborare
«testimoniali  di  stato» sia sulle strade provinciali su cui saranno
effettuati  interventi di adeguamento sia sugli edifici limitrofi che
potrebbero  essere  interessati  da  eventuali  danni  causati  dalla
realizzazione delle opere.
      d) Si  raccomanda  che,  in  conformita'  a quanto previsto dal
codice  della  strada,  la  segnaletica  provvisoria  di cantiere sia
realizzata e mantenuta di tipo adesivo.
      e) Qualora nella fase di adeguamento delle viabilita' o in fase
di  realizzazione  dell'opera  ferroviaria  si  dovesse  prevedere la
deviazione   del   traffico   su  viabilita'  secondarie,  si  dovra'
provvedere  alla  manutenzione  del  manto  stradale  e  ad eventuali
interventi di ripristino suddette viabilita'.
      f) Posto   che   il   progetto   definitivo,   evidenziando  le
tempistiche,  le  sequenze  temporali  e  le  priorita'  delle  varie
attivita',  prevede che le opere di cantierizzazione, la viabilita' e
le  finestre di accesso alla linea ferroviaria AV/AC vengano eseguite
prima  delle  opere  della  linea  ferroviaria  stessa,  il  soggetto
aggiudicatore   provvedera'   alla   tempestiva  realizzazione  degli
interventi  di  adeguamento della viabilita', obiettivo da conseguire
sul  presupposto  che tutte le amministrazioni e gli enti interessati
dalla  realizzazione  delle attivita' prioritarie prestino la massima
collaborazione  per  il  mantenimento  delle tempistiche previste. Il
mancato  completamento  di  tali interventi non dovra' in nessun caso
pregiudicare l'avvio e l'esecuzione dei lavori di linea ferroviaria.
      g) Premesso che in prossimita' della confluenza tra il torrente
Trasta  ed  il  rio  Ciliegia si riscontra un intervento non conforme
alle   norme   del   Piano   di   bacino  del  Polcevera,  in  quanto
l'allargamento  del  ponte cosi' come previsto non rispetta il franco
di  sicurezza,  il progetto viene approvato, pur in deroga alle norme
del  Piano  di  bacino,  a  condizione che alla fine dei lavori venga
ripristinato alla situazione ante operam.
      h) Con  riferimento  all'intervento di nuova viabilita' sul rio
Ruscarolo  a  monte della confluenza con il rio Battestu, il soggetto
aggiudicatore,   in   sede  di  progetto  esecutivo,  dovra'  cercare
soluzioni  tecniche  che  privilegino  soluzioni  a  cielo  aperto  a
condizione  che  tali  interventi  siano  tecnicamente fattibili e in
linea con i costi previsti.
      i) In   ambito   di   progetto   esecutivo   si  raccomanda  un
approfondimento circa le opere di raccolta e smaltimento delle acque,
specialmente  mediante  una  realizzazione  o miglioria delle cunette
poste  a  monte  della  carreggiata, sia nella zona ove sono previsti
allargamenti, sia in quella ove le sezioni attuali sono ritenute gia'
idonee, in linea con i tempi e i costi previsti.
  2 - Cantieri:
      a) Per  quanto  concerne  l'area  di  cantiere  denominata CSP2
(cantiere di servizio di Borgo Fornari) funzionale alla realizzazione
delle  opere  della galleria di valico sottese dal cantiere operativo
di Castagnola, si dovra' verificare in accordo con il comune di Ronco
Scrivia  l'eventuale disponibilita' di altra area con caratteristiche
adeguate.
      b) In   fase   di   progettazione   esecutiva,  fermo  restando
l'utilizzo  della ex S.S. 211 per accedere alla cava Romanellotta, si
dovranno  approfondire gli aspetti relativi degli innesti delle piste
di cantiere su detta ex S.S. 211.
      c) Nell'ambito  della  redazione  del  progetto  esecutivo,  il
soggetto aggiudicatore dovra' esaminare la possibilita' di ridurre al
minimo  l'intervento  di  tombinatura  del  Rio  Pradella, prevedendo
l'utilizzo ove possibile di tratti a cielo aperto.
      d) Nell'ambito    del    progetto    esecutivo,   il   soggetto
aggiudicatore  dovra' evitare ove possibile il ricorso a strutture di
contenimento   (muri   in  c.a.)  eccessivamente  rigide,  impiegando
tipologie  d'opera  con  maggiore  grado  di flessibilita' e con buon
grado di reversibilita', come per esempio i muri di tipo cellulare.
      e) Gli interventi relativi alla realizzazione del cantiere COP4
(«Moriassi»  e  «C.na Radimero») dovranno essere ispirati ai principi
di  massima naturalizzazione. Dovra' essere permanentemente mantenuta
in  efficienza  la  rete  di  regimazione  delle  acque meteoriche di
ruscellamento  provenienti  e/o  interessate  dalle aree di cantiere,
tali  acque  dovranno essere condotte negli impluvi naturali mediante
canaline e/o fossi di scolo.
      f) Per  quanto riguarda gli interventi di ripristino ambientale
delle  aree  di  cantiere  e  dei  siti  che risultassero degradati a
seguito  della  realizzazione  dell'opera  in  progetto devono essere
utilizzate specie arboree, arbustive ed erbacee autoctone adatte alle
condizioni  stazionali;  inoltre, al fine di garantire la riuscita di
questi  interventi  e  l'attecchimento  delle specie vegetali, dovra'
essere  effettuata  una manutenzione obbligatoria per almeno due anni
dal termine dei lavori di realizzazione delle opere a verde.
      g) Al   termine   dei   lavori   i   cantieri  dovranno  essere
tempestivamente  smantellati e dovra' essere effettuato lo sgombero e
lo   smaltimento   dei  materiali  utilizzati  per  la  realizzazione
dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per
quanto  riguarda  le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo,
quelle  utilizzate  per  lo  stoccaggio  dei  materiali,  le piste di
servizio  realizzate  per  l'accesso alla zona di intervento, nonche'
ogni  altra  area  che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione
dei  lavori  in  progetto,  dovra'  essere effettuato quanto prima il
recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
      h) In  fase  di  cantiere,  in  alvei fluviali, dovranno essere
messe  in  atto  opportune  misure  finalizzate  alla riduzione delle
interferenze  con  il deflusso delle acque e contestualmente dovranno
essere   previste,  di  concerto  con  gli  uffici  competenti  delle
amministrazioni  interessate,  adeguate  misure  di protezione civile
(procedure  di  gestione  del cantiere in occasione di allerta meteo)
per garantire la pubblica e privata incolumita', calibrate in maniera
specifica sul particolare e delicato assetto dell'alveo nella fase di
realizzazione delle opere.
      i) In  fase  di  ripristino  delle  aree  di  cantiere, laddove
tecnicamente  possibile  e  compatibilmente con l'utilizzo successivo
dell'area,  si  dovra'  provvedere  all'eliminazione  delle strutture
realizzate  per la predisposizione dei piazzali adibiti a cantiere, e
alla  riprofilatura  del  versante nel rispetto della morfologia ante
operam.
      j) Le  operazioni di recupero e ripristino delle aree adibite a
cantiere    dovranno   includere   l'eliminazione   delle   eventuali
tombinature  dei corsi d'acqua previste dal progetto definitivo ed il
ritorno  a condizioni idrauliche, idrogeologiche e ambientali le piu'
vicine alla situazione ante operam.
      k) Qualora  tecnicamente  possibile,  soprattutto  per le opere
temporanee  di  contenimento  dei  versanti e dei rilevati, si dovra'
fare  ricorso  a  tecniche  di  ingegneria naturalistica tradizionali
ovvero  a  piu'  moderne forme di rinforzo delle terre (terre armate,
terre  rinforzate,  ecc)  capaci  di garantire, oltre alla stabilita'
dell'opera,   l'utilizzo  delle  terre  di  scavo,  il  miglioramento
dell'inserimento  paesaggistico  ed  il  successivo  ripristino delle
morfologie originali.
      l) Per  tutte le opere che permarranno alla fine dei lavori del
terzo   valico,   indipendentemente   dal   contesto,  dovra'  essere
privilegiato il rivestimento delle stesse con pietra a vista.
      m) Il   soggetto   aggiudicatore  dovra'  adottare,  come  gia'
previsto  nel  progetto  definitivo,  tutte  le  misure precauzionali
scelte  per  la  riduzione  dell'impatto  delle attivita' di cantiere
poste  all'interno  dei corsi d'acqua e in loro prossimita' (cantieri
mobili).
      n) In  fase  di  ripristino  delle  aree cantiere dovra' essere
previsto  lo  smantellamento  e  la bonifica dei sistemi di tubazioni
interrate (scarichi fognari).
    3 - Cave e siti di riqualifica ambientale:
      a) Per  quanto  concerne  l'approvvigionamento  degli  inerti e
interventi  di  riqualifica  in  Liguria  si dovra' sottoscrivere una
convenzione           tra           amministrazioni/cavatori/soggetto
aggiudicatore/realizzatore  dell'opera;  l'amministrazione competente
dovra'  prevedere  il rilascio delle autorizzazioni in tempo utile ai
fini   del  rispetto  del  cronoprogramma  da  redigere  in  fase  di
progettazione esecutiva.
      b) In   riferimento   al   sito  di  prelievo  inerti  in  loc.
Romanellotta (comune di Pozzolo Formigaro) si evidenzia che tale sito
ricade  nel vincolo ex legge 1497/1939 «Zona circostante l'autostrada
Milano-Genova lungo il fiume Scrivia» - decreto ministeriale 8 giugno
973,  nel  comune  di  Pozzolo  Formigaro  (Alessandria); si richiede
pertanto  espressamente  che  a  fine intervento il sito conservi dal
punto di vista ambientale la sua piena vocazione agraria/naturale; in
particolare  la  fase  di  riporto  di  materiali dovra' conservare i
profili attuali di campagna e l'assetto preesistente anche in termine
di riconferma degli elementi costituenti il disegno agrario dell'area
(fossi, alberate, formazioni arbustive, reticolo viario, etc.).
      c) L'utilizzo del sito di riserva Cascina Marinona in comune di
Sale,  sara'  consentito solo nel caso in cui il materiale della cava
C.na  Romanellotta non sia conforme a quanto richiesto dal capitolato
in ordine all'accettabilita'.
      d) La  cava  in  loc. Rivellino in comune di Piovera non dovra'
essere utilizzata.
      e) Per  quanto  concerne i progetti esecutivi di apertura delle
cave  e  di  riqualifica ambientale dei siti individuati nel progetto
definitivo,   il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   rispettare  la
legislazione  regionale relativa, la cui procedura dovra' concludersi
in  tempi compatibili con le esigenze del III valico. In particolare,
per  la  regione  Piemonte  andranno  rispettate le leggi regionali n
69/1978 e n 30/1999;
      f) Per  quanto  concerne  la  ex-cava Cementir di Voltaggio, in
fase  di  progettazione  esecutiva  il  soggetto aggiudicatore dovra'
verificare  che  gli  interventi  di  cui  al progetto definitivo non
alterino  le  attuali  condizioni di stabilita' dell'area interessata
dall'abbancamento.   La   progettazione   esecutiva  dovra'  altresi'
considerare  la  necessita'  che i tratti spondali del torrente Lemme
conservino  un  maggiore  grado  di  naturalita'  e  coerenza  con la
morfologia  esistente:  l'impostazione  dell'intera  opera di riporto
materiale  e  di  recupero ambientale dovra' fare stretto riferimento
alla morfologia originaria del sito per trarne impostazioni e profili
ad essa coerenti; in particolare sia tenuta in stretta considerazione
l'esigenza  della  riconferma  o  del  recupero nella naturalita' del
contesto  fluviale.  La  scelta delle essenze arbustive ed arboree da
impiegarsi   nel  recupero  ambientale  e  nella  costituzione  delle
formazioni  boscate  dovra'  fare  stretto  riferimento  alle essenze
locali.
      g) Eventuali variazioni delle attuali previsioni del Piano cave
e  depositi approvato dovranno essere comunicate tempestivamente alla
regione  competente,  per l'avvio dell'occorrente iter autorizzativo,
anche se riguardano una sola regione.
      h) Per  quanto  concerne  la  gestione  delle  terre e rocce da
scavo, in fase esecutiva le operazioni di campionamento ed analitiche
dovranno  essere condotte su volumi omogenei non superiori a 1000 m3,
fermo  restando  che  il  numero  e  la  frequenza  dei campionamenti
dovranno  essere  in  linea  con  quanto  riportato  al  punto  2.2.1
dell'elaborato  «A  301  00  D  CV RG OC000X 004 B - Gestione terre e
rocce  da  scavo  in  applicazione  della legge n. 443/2001». Tutti i
mezzi  adibiti al trasporto delle terre e rocce e scavo da utilizzare
ai  sensi  della  legge n. 443/2001, devono essere identificabili per
consentire la tracciabilita' dei materiali trasportati.
      i) Il  soggetto aggiudicatore dovra' fornire a ciascuna Regione
interessata  un report sintetico relativo all'attivita' di estrazione
e alle attivita' di abbancamento, con cadenza trimestrale.
      j) Si  da  atto  che  il Progetto definitivo comprende anche il
progetto  relativo  alla  coltivazione  della  cava Castellaro e agli
interventi   di   riqualificazione  ambientale  per  l'autorizzazione
necessaria affinche' le attivita' ivi previste vengano realizzate, in
variazione   rispetto   al   progetto   di  coltivazione  attualmente
autorizzato.  All'esito della procedura di cui al decreto legislativo
n.   190/2002,  l'approvazione,  da  parte  del  CIPE,  del  Progetto
definitivo determinera' l'approvazione del progetto di coltivazione e
riqualificazione  ambientale  della  cava  predetta.  Resta l'impegno
della regione a rilasciare all'impresa cavatrice i titoli abilitativi
in conformita' al progetto approvato dal CIPE, con la massima urgenza
consentita  tenuto  conto  della necessita' del rispetto dei tempi di
realizzazione dell'opera ferroviaria.
      k) Tenendo  conto delle previsioni del Progetto definitivo e di
quanto    rappresentato    dalla   regione   Liguria,   il   soggetto
aggiudicatore,  la  regione Liguria, la provincia di Genova, i comuni
interessati,  l'autorita'  portuale  e  quanti  altri  specificamente
competenti  dovranno  stipulare una apposita convenzione, senza oneri
aggiuntivi  per  il  soggetto  aggiudicatore  rispetto  a quelli gia'
stimati  nel  Progetto  definitivo,  che  include unicamente oneri di
trasporto  fino  al  porto  di Genova, per disciplinare l'utilizzo ai
sensi  della  legge n. 443/2001 del materiale proveniente dagli scavi
del   terzo  valico,  mediante  abbancamento  del  materiale  stesso,
nell'ambito  dei  progetti  relativi  agli  adeguamenti  del porto di
Genova,  in  modo  coordinato  con  lo svolgimento delle attivita' di
scavo.  Qualora  sia  oggettivamente impossibile utilizzare parte del
materiale  di  scavo  nell'ambito degli interventi portuali, le Parti
dovranno  attivarsi  per  trovare  soluzioni alternative di utilizzo,
nell'ambito   delle   normative   vigenti,   che   siano  equivalenti
economicamente  e  programmaticamente  a quanto previsto nel Progetto
definitivo.
    4 - Corsi d'acqua:
      a) Per  gli  interventi  che  comportino l'occupazione anche in
proiezione   di   aree   demaniali   dovra'   essere  individuato  il
concessionario  del  manufatto  il  quale chiedera' il rilascio della
concessione idraulica o concessione greto.
      b) Si ritiene che il progetto possa essere approvato, per opere
temporanee,  pur  in  deroga  alle  norme  del  Piano  di  bacino,  a
condizione   che   alla  fine  dei  lavori  venga  ripristinato  alla
situazione ante operam.
      c) Prima  dell'inizio dei lavori in alveo dovra' essere redatto
un cronoprogramma e trasmesso alla provincia competente. Gli ostacoli
in alveo dovranno essere dimensionati in modo tale da non determinare
pregiudizio  al  deflusso  delle  acque in caso di piene. Il soggetto
aggiudicatore  dovra'  dare  comunicazione  delle tempistiche e delle
modalita' relative ai lavori in alveo.
      d) In  relazione  all'adeguamento  della  s.p.  6 a monte della
confluenza  tra  il  torrente  Verde e il torrente San Martino non si
dovra'  realizzare  la  prevista  «spalletta  idraulica» a protezione
della strada progettata.
      e) In  fase di progettazione esecutiva si dovranno modellare in
regime  di  moto  permanente, coerentemente con quanto previsto dalla
norma  vigente,  almeno  i  corsi  d'acqua  identificati dal reticolo
idrografico significativo di Piano della regione Liguria.
      f) Per  quanto  concerne  la sistemazione spondale del torrente
Carbonasca,  in  corrispondenza  della  frana  lungo  la s.p. 163, si
ritiene   necessario   prescrivere  la  sostituzione  delle  previste
gabbionate con scogliere in massi ciclopici impostati su idoneo piano
di  fondazione  al  fine  di garantire interventi di manutenzione per
l'asportazione di eventuali detriti.
    5 - Acque:
      a) Gli    acquedotti   alternativi,   previsti   dal   progetto
definitivo,  dovranno  essere  realizzati in tempo utile prima che lo
scavo delle gallerie raggiunga gli acquiferi interferiti.
      b) Qualora,  in  corso  di  scavo,  si  verificasse,  per cause
direttamente  riconducibili  alla  realizzazione  dell'Opera dovranno
essere predisposti:
        1) un  rifornimento  idrico  di emergenza, di durata limitata
alla   contestuale   realizzazione   di   una   alternativa  stabile,
compatibile con gli usi cui la risorsa era destinata;
        2) il   ripristino   delle   condizioni   d'uso,  di  cui  al
monitoraggio  ante operam, da concordarsi con gli enti preposti e con
i legittimi fruitori della risorsa.
      c) Qualora nel corso dei lavori la qualita' delle acque drenate
risultasse  compatibile  con  le  acque di uso idropotabile si dovra'
prevedere   un  controllo  quali-quantitativo  delle  venute  d'acqua
incontrate  durante  la realizzazione delle gallerie e delle finestre
che  comprenda  anche il controllo delle portate, della temperatura e
della  eventuale presenza di radon, qualora tecnicamente possibile. I
dati  di  quantita'  e  qualita'  delle  acque drenate dalle gallerie
devono essere (l'input per la gestione degli impianti di trattamento.
      d) Qualora  nel  corso  dei  lavori  la  qualita'  delle  acque
risultasse  compatibile  con  l'utilizzo  di  tipo  idropotabile,  il
soggetto   aggiudicatore  ne  dovra'  dare  comunicazione  agli  enti
competenti  i quali valuteranno le possibilita' di allacciamento alle
reti acquedottistiche.
      e) Per  quanto riguarda i significativi aggottamenti dell'acqua
di  falda  durante  le  fasi  di  lavoro  per  la realizzazione della
galleria  artificiale  con  il metodo «Cut and Cover», e in relazione
agli  eventuali effetti di abbattimento locale dei livelli di falda a
seguito  di  tali  operazioni,  si  ritiene che, laddove tecnicamente
possibile,  siano individuate le opportune soluzioni tecniche al fine
di  restituire le acque all'utilizzo irriguo, previa decantazione, le
acque  di  aggottamento,  a  vantaggio  dei  legittimi fruitori della
risorsa   eventualmente   depauperata.   L'immissione   nel  reticolo
idrografico  delle  acque  di  aggottamento, laddove non perseguibile
altra  soluzione,  dovra'  in  ogni  caso  prevedere  la  preliminare
decantazione  delle stesse ed una preventiva verifica della capacita'
idraulica dei corpi idrici a recepirne le relative portate.
      f) In   relazione  alla  stretta  contiguita'  dello  Shunt  in
galleria  artificiale  con  la  discarica  SRT  di Novi Ligure per un
tratto  di  circa  200  metri,  ed  in  considerazione della prevista
attivita'  di  demolizione  e  ripristino  del  sistema  di drenaggio
superficiale  a servizio della discarica, a tutela della falda idrica
superficiale  dovra'  essere predisposta, in relazione all'estensione
del  fronte  di  scavo  e alla direzione di deflusso della falda, una
adeguata serie di indagini piezometriche qualitative onde individuare
tempestivamente  imprevisti processi di contaminazione della stessa e
poter predisporre eventuali contromisure.
      g) Le acque disturbate dalle attivita' di cantiere e quindi con
sostanziali  problemi di solidi in sospensione, possibile presenza di
idrocarburi, variazione del parametro pH, impongono infine l'adozione
di  sistemi  di  rilevamento  in  continuo,  in  corrispondenza degli
scarichi  degli  impianti  di  trattamento in corsi d'acqua sensibili
(rio Traversa, torrente Lemme).
      h) Tutte  le  lavorazioni  in  prossimita'  delle falde idriche
sotterranee  di  maggiore  interesse,  devono avvenire secondo metodi
tali  da evitare la dispersione in acque sotterranee del cemento e di
altri additivi.
    6 - Integrazioni progettuali.
    Si   prescrive   di   elaborare   lo   studio   di   fattibilita'
dell'interconnessione della nuova linea terzo valico dei Giovi con la
linea  storica  Torino-Genova  in  accordo con la richiesta formulata
dalla  regione  Piemonte a seguito delle richieste della provincia di
Alessandria,  del  comune  di Novi e del comune di Pozzolo Formigaro.
Detto  studio  dovra'  altresi'  considerare l'eventuale interramento
della linea storica Novi- Tortona nel comune di Pozzolo.
    In fase di progettazione esecutiva:
    Viabilita':
      a) Il  soggetto  aggiudicatore  dovra'  approfondire, in merito
alla  intersezione  viaria s.p. 4-s.p. 6 in localita' Ferriera Nuova,
la  problematica  di tale intersezione con particolare riferimento al
tema della sicurezza.
      b) il  soggetto  aggiudicatore  dovra' approfondire gli aspetti
riguardanti  lo  smaltimento  delle acque di piattaforma stradale con
particolare riguardo agli aspetti relativi alla transitabilita' delle
cunette al fine di migliorare la sicurezza del traffico.
      c) Il  soggetto  aggiudicatore,  in  fase  di  esecuzione degli
interventi  da  esso progettati, si coordinera' con l'amministrazione
provinciale  di  Alessandria.  A tal riguardo, il progetto denominato
NV27  - deviazione provvisoria s.s. 35-bis e s.s. 211 - ha come scopo
esclusivo  quello  di  consentire  tramite diverse fasi di deviazione
delle  viabilita'  che  concorrono all'intersezione, la realizzazione
della  sottostante  galleria artificiale denominata «Shunt». A lavori
ultimati  della  galleria,  si  ripristinera' lo stato d'intersezione
ante-operam.
      d) Il  soggetto aggiudicatore, in ambito di Progetto esecutivo,
esaminera'   e,   se  fattibile,  concordera'  con  l'amministrazione
comunale  di  Sezzadio  una  soluzione  di viabilita' alternativa per
contenere  il disagio conseguente al traffico degli automezzi pesanti
utilizzati   per   la  realizzazione  delle  riqualifiche  ambientali
previste  in  territorio  comunale  nell'ambito  dei lavori AV/AC del
terzo valico dei Giovi.
      e) Il soggetto aggiudicatore dovra' studiare un percorso viario
alternativo  per  l'accesso  ai  siti  di  riqualifica  in  comune di
Alessandria  (cascina  Bolla  e cascina Guarracca) che non preveda il
transito  di  mezzi pesanti dalla ex s.s. 10 e Strada Stortigliona ma
che  interessi  la s.p. 180 dal Casello autostradale di Novi Ligure o
in  alternativa  una  programmazione  che consenta il trasporto dello
smarino  su  dette  strade pur in concomitanza con l'esecuzione degli
interventi programmati dall'Amministrazione stessa.
      f) In  sede  di  Progetto esecutivo, per la realizzazione degli
interventi  sulla galleria Crenna, il soggetto aggiudicatore d'intesa
con  le amministrazioni competenti dovra' valutare la possibilita' di
utilizzo  di  un percorso alternativo interessando la strada comunale
di  Prato, via Moriassi e la nuova viabilita' denominata NV29 al fine
di evitare l'impiego del senso alternato sulla strada Salita Crenna.
      g) Si prescrive lo studio di fattibilita' del richiesto casello
autostradale  dedicato  alle necessita' di cantiere in corrispondenza
della bretella autostradale A26-A7, come richiesto dalla provincia di
Alessandria e dai comuni di Tortona e Pozzolo.
    Idraulica e idrogeologia:
      h) In  riferimento all'emungimento della falda finalizzato alla
realizzazione  delle  opere  in  pianura  (Shunt  e G. artificiale di
Pozzolo)   nell'ambito  del  monitoraggio  ante  operam  si  dovranno
individuare  le  utenze (pozzi) che potranno essere interessati nella
fase di costruzione.
      i) Gli  elaborati  di  progetto  esecutivo dovranno contenere i
limiti  demaniali  al  fine  di disporre di un elaborato che consenta
alla  provincia  l'immediata  individuazione  delle  aree  di demanio
fluviale.
      j) Per  quanto  concerne  le  sistemazioni idrauliche si dovra'
cercare soluzioni tecniche che privilegino soluzioni a cielo aperto a
condizione  che  tali  interventi  siano  tecnicamente fattibili e in
linea con i costi previsti.
      k) Rivedere  l'analisi idrologica del torrente Lemme sulla base
di   dati   pluviometrici   recenti   al   fine   di   una   migliore
rappresentazione  e  dimensionamento  delle opere. In particolare, in
relazione  al  progetto di rifacimento del ponte della Maddalena e il
prolungamento  del tombino sul rio Fascio dovranno essere recepite le
osservazioni della regione Piemonte - Direzione opere pubbliche.
      l) Per le opere temporanee o definitive relative al CBP1 CSP3 e
RAP1:
        Qualora  si  realizzassero  strutture  temporanee nell'ambito
dell'alveo  del  torrente  Lemme,  dovranno  essere  poste a quota di
sicurezza  superiore  ai  livelli  previsti  dalla  piena,  calcolata
secondo  normativa,  e  non  interferire  con il deflusso della piena
stessa,  utilizzando  eventualmente  dispositivi remoti allo scopo di
diramare eventuali stati di attenzione;
        Per  le opere di sistemazione spondale, previste nel piano di
recupero  del  RAP  1,  le  stesse dovranno essere eseguite al limite
della proprieta' demaniale;
        Non si dovranno prevedere costruzioni definitive e temporanee
se  non  finalizzate  alla protezione spondale entro i limiti di 10 m
dal  limite  di sponda, con l'eccezione delle recinzioni che dovranno
essere amovibili e poste ad almeno 4 m dal ciglio di sponda;
        Non  si  dovranno prevedere opere di difesa spondale relative
al CBP1.
        dovra'  essere  rivista  la  verifica idraulica alla luce dei
nuovi   valori   idrologici,   nonche'   le   conseguenti   capacita'
d'esondazione  del  corso  d'acqua,  valutando  il rischio per l'area
d'insediamento del CSP3.
      m) Approfondire  lo  studio  idraulico del torrente Traversa in
corrispondenza  della  installazione di cantiere denominata CSP 1 sia
in   relazione  alla  fase  di  cantiere,  sia  in  fase  definitiva.
Particolare   attenzione  dovra'  essere  posta  nella  verifica  per
consentire  le  ispezioni  ed  eventuali  manutenzioni  dell'opera di
tombinatura provvisoria.
      n) Approfondire  le  verifiche idrauliche relative al rio Gazzo
(comuni  di  Serravalle  e  Novi)  per  le tratte interferenti con la
Linea,  binario  tecnico  e  Shunt  Torino, e con le installazioni di
cantiere   COP 6.   In   particolare   dovra'  essere  verificata  la
compatibilita'  idraulica  degli  scarichi  di  acque  piovane  della
piattaforma ferroviaria nel ricettore.
      o) Qualora    i    risultati    del   Monitoraggio   ambientale
evidenziassero  l'isterilimento delle sorgenti di Borlasca che, sulla
base  dello  studio idrogeologico del Progetto definitivo risultano a
basso   rischio   di   isterilimento,   si   dovra'   procedere  alla
progettazione  di  alimentazioni  alternative dell'attuale acquedotto
gestito dalla ACOS.
      p) Il   soggetto   aggiudicatore  dovra'  effettuare  ulteriori
indagini  in  fase  di  progettazione esecutiva sia nell'ambito della
finestra  che  del  settore di linea fra le progressive 9500 e 11000,
per approfondire le caratteristiche del sistema carsico.
      q) Premesso   che  il  progetto  definitivo  gia'  prevede  nei
cantieri operativi, posti all'imbocco delle gallerie, l'installazione
di   impianti   di   trattamento  delle  acque  (sia  quelle  torbide
provenienti  dal  fronte  di  lavoro,  sia  di quelle provenienti dai
piazzali),  ottenute  le autorizzazioni per effetto dell'approvazione
del   Progetto   definitivo,  nella  fase  realizzativa  il  soggetto
aggiudicatore  dovra'  dare  comunicazione  dei relativi scarichi nei
relativi  corpi  idrici  interessati  e  garantire  il  controllo dei
parametri prima dell'immissione nel reticolo idrico superficiale.
    Ambiente:
      q) Si   dovra'   approfondire   l'indagine   finalizzata   alla
individuazione  delle  cause  del  superamento  dei  limiti di cromo,
nichel  e manganese nei siti individuati in provincia di Alessandria.
Lo  studio  dovra'  indicare  se  tale  superamento  sia imputabile a
condizioni  naturali (valori di fondo naturale) o ad altre cause e in
tal caso attivare i procedimenti di bonifica.
      r) In  sede  di  Progetto  esecutivo dovra' essere prodotta una
documentazione  su  base  cartografica  in  scala  almeno 1:10000 con
indicazione  delle  fasce  ad  isovalori  dell'induzione magnetica al
suolo  nell'intorno  della  linea  dell'elettrodotto, con particolare
riferimento    ai   valori   di   soglia   (limiti)   di   attenzione
epidemiologica.
      s) Al  fine  di  prevenire  qualsiasi potenziale impatto dovuto
all'eventuale  ritrovamento di amianto si prescrive il rispetto delle
misure e dei monitoraggi indicati:
        definire meglio le procedure in caso di riscontri oggettivi;
        intensificare i controlli nel tratto di galleria compreso tra
SR13 e SR15.
    Nell'ambito  del  P.E.  si  dovra'  predisporre  un  progetto  di
monitoraggio   della   qualita'  dell'aria  da  attivarsi  qualora  i
controlli  effettuati  evidenziassero  un  innalzamento  del  rischio
relativo alla concentrazione di fibre asbestiformi areodisperse.
    Tale  progetto  di  monitoraggio dovra' anche interessare le aree
limitrofe   a  quelle  di  cantiere  interessate  dalla  presenza  di
ricettori sensibili. Le misurazioni dovranno essere effettuate presso
opportune  stazioni  testimone  da  localizzarsi  in numero adeguato,
nelle aree maggiormente soggette all'eventuale esposizione.
      t) Per  la  tratta  di scavo con fresa dovranno essere previste
modalita'  impiantistiche  che  consentano l'attivita' di prospezione
geologica,   al   fine  di  verificare  l'insorgere  di  problemi  ed
intervenire  tempestivamente  con le misure di sicurezza previste per
garantire   la   salute  dei  lavoratori.  Dovranno  essere  altresi'
implementate  nella  catena  di  produzione  della TBM tecnologie per
l'abbattimento   delle  polveri  prodotte  dallo  scavo  della  fresa
(bagnature, aspirazioni, cariche elettrostatiche ecc.).
      u) In fase di progettazione esecutiva il soggetto aggiudicatore
dovra'  tenere  adeguatamente conto delle indicazioni di integrazione
progettuale  richieste  dalla regione Liguria redigendo gli elaborati
che di seguito si riportano:
        1. le  previste  sezioni significative, cioe' da una serie di
profili  appositamente  selezionati  fra  le  situazioni piu' gravose
sotto  il  profilo dell'impatto acustico, che evidenzino la posizione
relativa   fra  linea  ferroviaria,  barriera  acustica  e  ricettori
sensibili in corrispondenza;
        2. valutazioni    di    carattere    acustico    in    merito
all'applicabilita' del modello per il contesto morfologico ligure;
        3. indicazioni  relative alla copertura degli oneri derivanti
dagli interventi di mitigazione dell'impatto acustico;
        4. valutazione del clima acustico attuale in tutti i contesti
in  cui  la stima del livello d'immissione non puo' prescindere dalla
conoscenza del clima acustico attuale medesimo;
        5. i  valori  d'attenuazione e assorbimento di progetto e non
solo i valori medi per le tipologie di barriere utilizzate;
        6. in   tutti   i  casi  in  cui  lo  studio  acustico  abbia
evidenziato   situazioni  di  non  conformita'  con  la  zonizzazione
nonostante  la  messa  in  opera di barriere fonoassorbenti, piano di
gestione  delle  attivita'  di  cantiere  specifico  per le attivita'
notturne  e  diurne  e relativo approfondimento di carattere acustico
che dimostri che sono stati messi in opera tutti gli accorgimenti per
la riduzione del rumore alla fonte;
        7. programmazione, ai fini della successiva realizzazione, di
approfondite  indagini  idrogeologiche  per  definire con certezza il
grado  di  relazione  esistente  tra  le  acque sotterranee in sponda
sinistra del torrente Verde e il sistema carsico di Isoverde;
        8. approfondimento     geomorfologico,     idrogeologico    e
naturalistico  per  tutte  le aree carsiche interessate dalle opere e
della  messa  in  atto  di  misure  per ovviare all'alterazione delle
grotte e degli ecosistemi presenti in esse.
        9. studio  geologico  e  geotecnico  in merito alle eventuali
interferenze  tra  le  gallerie  che interessano la sponda destra del
torrente Polcevera;
        10. carta  degli  habitat in scala minima 1:5.000 di tutte le
aree  di  intervento  all'interno  e  limitrofe ai SIC, sulla base di
adeguati   rilievi   fitosociologici   e  con  il  coordinamento  dei
competenti uffici regionali;
        11.    l'elaborazione    di    uno    studio    sul   sistema
dell'accessibilita',   prima   e   durante  l'apertura  dei  cantieri
contenente   i   rilievi   del   flusso   di   traffico,   un'analisi
dell'accessibilita'     esistente,    rilievo    del    traffico    e
dell'inquinamento  acustico  ed  atmosferico,  stima della domanda di
mobilita'  generata  dall'opera,  definizione di scenari alternativi,
simulazione  impatto  acustico per i diversi scenari al fine di poter
valutare  la  reale  necessita'  degli  interventi  sulla  viabilita'
contenuti nelle opere collegate;
        12. appositi   elaborati   progettuali  che  definiscano  nel
dettaglio  le  soluzioni  alternative  ai  sopra/sotto servizi e alle
utenze interferite ed i relativi costi;
        13. indicazioni   relative   alle   volumetrie  di  materiale
mobilitato  dalle operazioni di preparazione delle aree di cantiere e
alla loro caratterizzazione e gestione;
        14. piano   di   verifica   della   qualita'   dei  suoli  in
corrispondenza  delle aree potenzialmente contaminate dalle attivita'
di  cantiere  (ad  esempio depositi d'olio e stazioni di rifornimento
carburante);
       15. approfondimento   conoscitivo   che   determini  il  fondo
naturale   per   i   principali   composti   inorganici  del  decreto
ministeriale  471  le cui concentrazioni sono state riscontrate al di
sopra dei limiti di legge per alcune rocce e sedimenti del territorio
regionale (in particolare per Cr e As);
        16. idonea    documentazione    tecnica   che   dimostri   la
fattibilita'   dell'intervento   di   realizzazione  delle  opere  di
preparazione  del  CBL4  e  dello scatolare in corrispondenza del rio
Trasta;
        17. programmazione della campagna geognostica integrativa che
dettagli il numero e l'ubicazione delle prospezioni e delle prove che
verranno eseguite.
7 - Ambiente.
    7.a Generale.
    Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   eseguire,  nel  Progetto
esecutivo,  quanto  da  lui  dichiarato  nel Progetto definitivo, con
particolare riguardo:
      alle   ulteriori   indagini   sul   modello   idrogeologico  di
riferimento  riguardante  il  settore  di  Boriasca  e  monte Zuccaro
(formazione del Molare) attraverso:
        sondaggi con prove idrogeologiche in foro;
        campagna  di  indagine  geochimica  ed  isotopica sulle acque
sorgentizie;
        rilievi geologici a scala 1:5.000;
        misure  di  portata  nei  corsi  d'acqua,  all'interno  della
formazione del Molare (rio Barca, rio Boriasca, ecc.);
      alla progettazione di ulteriori acquedotti sostitutivi nel caso
che  il  pericolo  di  isterilimento  delle  sorgenti captate per usi
civili,  con  particolare  riguardo all'acquedotto gestito dalla soc.
Acos  S.p.a.  di  Novi Ligure, sia maggiore di quello individuato nel
Progetto definitivo;
      all'approfondimento  del quadro idrogeologico dell'unita' monte
Gazzo-Isoverde,   soprattutto  nell'attraversamento  dei  calcari  di
Gallaneto tra il km 10+030 e il km 10+260, mettendo in atto tutti gli
accorgimenti necessari per l'eventuale recupero della risorsa idrica.
    Si  prescrive  che, al fine di rispondere alle eventuali esigenze
di   implementazione  dei  servizi  sociali  scolastico/formative  ed
educative  a  favore  delle  famiglie dei lavoratori impiegati per la
realizzazione  dell'opera,  il  soggetto  aggiudicatore  dovra' farsi
carico  di  un  contributo nel limite massimo fissato in 5 milioni di
euro,  da  rapportarsi  agli effettivi maggiori oneri che deriveranno
alle amministrazioni competenti.
    Il   progetto   esecutivo  dovra'  tenere  conto  delle  seguenti
prescrizioni:
      1 - approfondimento delle indagini geologiche ed idrogeologiche
lungo   l'intera   tratta   al  fine  di  migliorare  la  definizione
dell'assetto    litostratigrafico,   tettonico,   idrostrutturale   e
idrodinamico     del    sottosuolo    interessato    dall'opera,    e
caratterizzazione  anche in termini quantitativi della risorsa idrica
sotterranea con particolare riguardo alla sorgente di Isoverde;
      2  -  non limitare le valutazioni degli impatti ai soli aspetti
probabilistici riferiti ai singoli punti d'acqua ma, sulla scorta dei
risultati   di   cui   al  punto  precedente,  impostare  un  modello
previsionale  in  grado di quantificare gli effetti dell'opera stessa
sulla risorsa idrica nel breve e nel lungo periodo (scenario d'evento
post-operam),  definendo  per  ogni  impatto previsto il carattere di
reversibilita';
      3 - provvedere ad una piu' completa definizione progettuale sia
del  sistema  di  monitoraggio  delle falde sotterranee e delle acque
superficiali,  che  di  tutte  le  opere  di  compensazione legate al
rischio   di   depauperamento   della   risorsa  idrica  sotterranea,
attraverso  il riutilizzo delle acque drenate dalle gallerie, al fine
di   provvedere,   oltre   alla   continuita'  di  approvvigionamento
dell'utenza  pubblica,  anche,  per quanto possibile, il mantenimento
delle portate di deflusso del reticolo idrografico superficiale;
      4  - predisporre, in caso di eventuali significative perdite di
portata  lungo  l'alveo  legate  all'azione  drenante di gallerie, le
opportune  misure  di  intervento  anche  dirette in alveo, quali, ad
esempio, rivestimenti o limitate deviazioni del corso;
      5   -   indirizzare   le   scelte   riguardanti  le  misure  di
mitigazione-compensazione,  tenendo  conto delle risultanze di cui ai
punti precedenti, al fine di garantire tanto l'utenza pubblica quanto
il patrimonio ambientale;
      6 - formulare sulla base dei risultati delle ulteriori indagini
e   degli   scenari  d'evento  un  bilancio  di  massima  dei  volumi
d'acquifero suscettibili di isterilimento;
      7  -  garantire che in ogni punto siano ottenuti valori massimi
di  induzione  magnetica  e  di  campo elettrico pari od inferiori ai
limiti di qualita' previsti dalle norme applicabili;
      8  -  assicurare che al fine delle attivita' di cantiere l'area
di  deposito  temporaneo ex DDP1 (prescrizione n. 2.7e) sara' oggetto
di ripristino/recupero ambientale;
      9  -  l'inserimento  paesaggistico  delle  opere di mitigazione
dell'impatto acustico, andra' curato ad un livello qualitativo pari o
superiore a quello previsto dalle norme UNI 11109 e 11160;
      10  - inserire talee di salice nei massi della scogliera per la
sistemazione  dei  corsi  d'acqua al fine di garantire la continuita'
delle fascia di vegetazione ripariale;
      11  -  effettuare gli adeguamenti della s.p. 160 ai confini del
SIC  «Capanne  di  Marcarolo»  con  idonee  opere  di  mitigazione ed
inserimento paesaggistico;
      12  -  prevedere  gli interventi di sostituzione di piante o il
rifacimento  di  settori  di  impianto  nei  capitolati  speciali del
progetto    esecutivi   e   verificati   in   fase   di   attuazione.
L'approvvigionamento  del  materiale  vegetale dovra' avvenire presso
vivai specializzati ed idonei a fornire le quantita' necessarie e con
le caratteristiche prescritte;
      13   -  prevedere  il  piano  di  manutenzione  degli  impianti
arboreo-arbustivi fino al completo attecchimento, a cui fara' seguito
la consegna ad una amministrazione locale competente.
    7.b Monitoraggio ambientale.
      a) Deve  essere  prevista  la  costituzione  di un osservatorio
ambientale    coordinato   dal   Ministero   dell'ambiente   con   la
partecipazione  dalle regioni e della province interessate, secondo i
termini  e  le  modalita'  di quanto gia' sperimentato su altre linee
AC/AV,   che   dovra'   valutare   sotto  il  profilo  ambientale  la
realizzazione  dell'opera e sovrintendere all'esecuzione del previsto
monitoraggio ambientale.
      b) il  MA  deve  essere  inteso come flessibile ed adattabile a
seguire nel tempo sia l'evoluzione nella realizzazione dell'opera che
il  mutare  delle  condizioni ambientali. Il piano di monitoraggio in
corso  d'opera  dovra' poter essere rivisto alla luce degli esiti dei
monitoraggio  in  fase  ante  operam  e  dovra'  essere  inteso  come
strumento  il piu' possibile flessibile in accordo con le indicazioni
dell'osservatorio ambientale.
      c) Le  procedure  di  gestione  delle  terre  di  scavo, di cui
all'elaborato  A301  00  D CV RG OC000X OO4 B di progetto definitivo,
delle  acque  di drenaggio e delle acque del fronte di scavo previste
per  le  gallerie di linea e per le finestre dovranno essere adottate
identicamente per le gallerie di viabilita'.
      d) Qualora  si  verificassero  superamenti  dei  valori  limite
normativi  per  la  qualita'  dell'aria  imputabili alle attivita' di
cantiere,  cave, depositi e/o al traffico indotto da queste, andranno
attuati  nel  breve  periodo  provvedimenti  per rientrare nei limiti
fissati.
    7.c Rumore e vibrazioni.
    Al  fine  di  rispettare  il  cronoprogramma  si  raccomanda alle
amministrazioni  competenti,  previa  attuazione di tutti i possibili
interventi di mitigazione e a seguito domanda motivata, di rilasciare
le necessarie deroghe.
    7.d Siti potenzialmente inquinati.
    Nel caso che durante la realizzazione dell'opera sia rinvenuto un
sito  inquinato si dovra' provvedere a darne tempestiva comunicazione
agli Enti territoriali come previsto da normativa vigente.
8 - Beni archeologici ed architettonici.
    In  fase  di  progettazione  esecutiva  il soggetto aggiudicatore
d'intesa  con  la  soprintendenza  dovra' approfondire il progetto di
riqualificazione  ambientale  dell'area  di Libarna della linea AV/AC
come indicata in progetto definitivo.
    Relativamente  agli  interventi  richiesti per il sito di Libarna
sulla linea storica si prescrive, a seguito dell'avvio dei lavori del
terzo  valico,  di  progettare  ed quindi di provvedere alle seguenti
attivita':
      costruzione  di  un  sottopasso pedonale alla linea ferroviaria
Milano-Genova all'interno dell'area archeologica attualmente tagliata
in  due  settori  distinti  dal  passaggio  delle  linee  ferroviarie
storiche;
      acquisizione  della  casa cantoniera FS (non piu' in esercizio)
ubicata  all'interno dell'area archeologica per l'allestimento di una
struttura museale/didattica;
      progetto  e  realizzazione  di  barriere antirumore sulle linee
storiche.
    E'  escluso  ogni  intervento  e  progetto di riallocazione delle
linee storiche.
9 - Interferenze.
    In  applicazione degli articoli 5 e 5-bis del decreto legislativo
n.  190/2002, e successive modificazioni ed integrazioni, il soggetto
aggiudicatore  e  l'ente titolare interferito, ciascuno per quanto di
rispettiva   competenza,   opereranno   per   la   risoluzione  delle
interferenze,  in ogni caso senza portare pregiudizio al programma di
realizzazione del terzo valico.
    E'  auspicabile  che  gli interventi siano progettati ed eseguiti
direttamente   dall'Ente,  curando  le  servitu'  e  il  rilascio  di
concessioni,  sulla  base  del  progetto  definitivo  e  di  apposita
convenzione,  fatto,  comunque,  salvo  quanto  previsto dall'art. 5,
comma 5 del decreto legislativo n. 190/2002.
    Qualora   l'Ente   non   riesca   o   ravvisi  gravi  difficolta'
nell'esecuzione degli spostamenti e/o adeguamenti, o non sia in grado
di  rispettare  le tempistiche sottese all'adeguamento delle relative
viabilita',  il soggetto aggiudicatore avra' la facolta' di procedere
direttamente, o tramite terzi, alla predetta esecuzione.
    In  ogni  caso  quanto  sopra  non  dovra' portare pregiudizio al
programma di realizzazione del terzo valico.
10 - Ulteriori prescrizioni di dettaglio.
    Il  soggetto  aggiudicatore dovra' inoltre studiare gli ulteriori
interventi  la  cui esecuzione e' stata chiesta dalle amministrazioni
in  sede  di Conferenza di servizi come dettagliati nell'annesso A al
presente   allegato.  La  realizzazione  di  tali  interventi  rimane
subordinata  al  rilascio  delle  occorrenti  autorizzazioni in tempi
compatibili  con il programma approvato del terzo valico. Qualora per
la   realizzazione  di  detti  interventi  occorrano  aree  ulteriori
rispetto a quelle gia' identificate nel progetto definitivo le stesse
dovranno    essere    messe   a   disposizione   dall'amministrazione
richiedente.

                              Parte 2ª

                           RACCOMANDAZIONI

    a) In  considerazione  dell'obiettivo  di  eseguire  le  opere di
cantierizzazione,  la  viabilita' e le finestre di accesso alla linea
ferroviaria  AV/AC  prima delle opere della linea ferroviaria stessa,
si raccomanda che il soggetto aggiudicatore, con la piena e sollecita
collaborazione  di  tutte  le  amministrazioni e gli enti interessati
dalla  realizzazione  delle  attivita'  prioritarie,  si  adoperi per
conseguire tale obiettivo.
    b) Preso atto che la provincia di Alessandria ha gia' appaltato i
lavori di messa in sicurezza della intersezione tra la ex s.s. 35-bis
e  la  ex  s.s.  211,  il  cui  progetto previsto dal Piano regionale
investimenti  -  Stralcio  2001,  per  detta intersezione il soggetto
aggiudicatore  dovra'  coordinarsi con la provincia di Alessandria al
fine di compatibilizzare le soluzioni.
    c) Si  raccomanda,  in  fase  di  progettazione  esecutiva  delle
rotatorie stradali, una specifica analisi della capacita' delle nuove
viabilita'  e  dei  relativi incroci, di porre particolare attenzione
allo  smaltimento  delle  acque e a provvedere che i terrapieni posti
all'interno  delle rotatorie siano di altezza sufficiente ad impedire
la  visuale  oltre  il  terrapieno stesso, con lo scopo di indurre il
conducente a ridurre la velocita' in ingresso.
    d) Vanno considerati tra i siti di deposito prioritari anche l'ex
cava  in  loc.  c.na  Clara e Buona e in loc. c.na Bolla in comune di
Alessandria  e  le aree connesse in sinistra idrografica del torrente
Bormida nei pressi del viadotto sulla A26.
    e) Per   quanto   attiene   il   materiale  estratto,  risultante
additivato  di  agenti  schiumogeni,  si  raccomanda di utilizzare un
metodo  di  abbancamento  che  permetta  la  biodegradabilita'  delle
schiume  attraverso un processo aerobico senza necessita' di separare
gli additivi.
    f) Si  raccomanda di evitare, per quanto possibile, l'utilizzo di
siti   di   cava  dimessi  con  falda  freatica  affiorante,  per  il
ritombamento  o  il  deposito  di  materiale di scavo di natura anche
parzialmente organica o comunque non inerte.
    g) Vista l'importanza dell'area di cantiere CBL4, per il regolare
svolgimento  dell'attivita'  del terzo valico, si invita il comune di
Genova  a  suggerire, se possibile, altra area alternativa. Parimenti
si raccomanda al soggetto aggiudicatore di riesaminare l'impostazione
cantieristica  al  fine  di  sostituire,  se possibile, l'utilizzo di
questa area.
    h) Relativamente  agli interventi di adeguamento della viabilita'
esistente  che  comportino  realizzazione di opere a sbalzo sul corso
d'acqua  o  rifacimento  di  difese  spondali  anche  se dimensionate
secondo  le  norme  del  Piano  di  bacino,  si raccomanda in sede di
progetto  esecutivo  di  prendere  in esame eventuali approfondimenti
progettuali,  finalizzati  ad evitare condizioni di rischio idraulico
sulla sponda opposta, a condizione che gli stessi rientrino nei tempi
e nei costi previsti.
    i) Per  quanto  riguarda  il  rumore,  al  fine  di rispettare il
cronoprogramma  si raccomanda alle amministrazioni competenti, previa
attuazione di tutti i possibili interventi di mitigazione e a seguito
di   domanda   motivata  da  parte  del  soggetto  aggiudicatore,  di
rilasciare le necessarie deroghe.
    j) Per  quanto  concerne  il  piano del traffico si raccomanda al
soggetto aggiudicatore di provvedere ad ogni ottimizzazione possibile
concordando  con  le  amministrazioni anche eventuali limitazioni dei
transiti  ad  orari prefissati, nel rispetto dei costi e dei tempi di
esecuzione dell'opera.
    k) Si  raccomanda  l'attuazione  di una fase concertativa con gli
Enti  locali,  anche attraverso i centri per l'impiego competenti per
territorio, finalizzata a favorire l'impiego di manodopera di imprese
locali  nel  rispetto  della  normativa  vigente al fine di sostenere
l'occupazione nelle aree interessate dall'opera.
    l) Si  raccomanda  di  considerare  l'ottimizzazione proposta dal
comune  di  Arquata  S.  in merito al prolungamento della galleria di
valico  in  localita' Moriassi prevedendo una galleria artificiale di
massimo   m  100  di  lunghezza  al  fine  di  minimizzare  l'impatto
ambientale sui fabbricati limitrofi.

                                                            Annesso A

1. Viabilita'.
1.a)  Strada di accesso il cantiere al km 1+180 - localita' Trasta in
comune di Genova.
    Si prescrive che in fase di elaborazione di progetto esecutivo le
opere  di sostegno si avvalgano, per quanto possibile, delle tecniche
dell'ingegneria naturalistica.
    Si  raccomanda  di regolamentare il transito dei mezzi pesanti in
fasce  orarie  identificate d'intesa con le competenti autorita', nel
rispetto del programma lavori.
1.b) Nodo di Pontedecimo.
    Si  prescrive  di prevedere il rivestimento con pietra dei muri a
vista   per   ottenere   il   migliore  inserimento  paesaggistico  e
ambientale.
1.c) S.P. n. 4.
    Preso  atto che per l'adeguamento stradale della s.p. n 4 si sono
dovute   salvaguardare  le  preesistenze  urbanistiche  e  i  vincoli
idraulici  e  che  per mantenere omogenea la piattaforma stradale, si
sono  dovute  prevedere banchine di larghezza variabile, si prescrive
pertanto di prevedere, ove possibile, la realizzazione di marciapiedi
e/o   percorsi   pedonali   ancorche'  non  si  debba  garantirne  la
continuita'.
    Si  raccomanda  di prendere in considerazione la realizzazione di
parcheggi  sulle aree residuali dei fabbricati demoliti nonche' sulle
aree    che    verranno    eventualmente    messe    a   disposizione
dall'amministrazione comunale.
    Il  soggetto  aggiudicatore  in  fase  di progettazione esecutiva
dovra' prevedere il rifacimento dell'illuminazione pubblica per tutto
il tratto di intervento relativo alla s.p. n 4.
    Si  prescrive  di prevedere il rivestimento dei muri con pietra a
vista  al  fine  di  ottenere il migliore inserimento paesaggistico e
ambientale.
1.d) S.P. n. 6.
    Accogliendo  l'istanza  del comune di Campomorone si prescrive di
utilizzare  quale  strada  di accesso al campo base di Maglietto CBL5
l'attuale s.p. n. 50 S. Stefano/Caffarella, previ idonei allargamenti
viari nel tratto tra s.p. n 6 e il campo base stesso.
1.e) S.P. n. 7.
    In  localita'  Osteria  del  Parroco si raccomanda di valutare la
possibilita'  di  adottare  i  piu' idonei provvedimenti di sicurezza
mantenendo sezioni e tracciato previsti in progetto definitivo.
    Si  prescrive  che  in  fase  di  progetto  esecutivo sia rivisto
l'impianto  di  illuminazione  pubblica  prevedendo  idonei  punti di
illuminazione in prossimita' delle abitazioni e degli incroci.
1.f) S.P. n . 163 della Castagnola.
    Si  prescrive  di prevedere il rivestimento dei muri con pietra a
vista   per   ottenere   il   migliore  inserimento  paesaggistico  e
ambientale;  si  ritiene adeguata la piattaforma stradale prevista in
progetto  definitivo  in  quanto l'effettivo impegno della viabilita'
stessa,  non  piu'  interessata  dal  traffico dei mezzi pesanti, non
richiede  interventi  che  impatterebbero in maniera significativa su
un'area di grande interesse naturalistico.
    Si  raccomanda  di  approfondire  il  progetto dell'innesto della
viabilita'  di  cantiere  con  la  s.p.  163  in  modo da minimizzare
l'impatto con le adiacenti proprieta' private.
1.g) S.P. n. 160 di Val Lemme.
    Si raccomanda nel tratto compreso fra l'innesto con la s.p. n 163
ed il cantiere operativo di Val Lemme di valutare l'adeguamento della
sede  stradale mantenendo l'equilibrio geomorfologico del versante in
destra  orografica  nonche'  il  rispetto  dei  vincoli idraulici. In
alternativa  si  raccomanda di definire progettualmente una soluzione
di regolamentazione del traffico.
    Si  raccomanda,  nel tratto compreso tra il bivio per Voltaggio e
l'intersezione con la s.p. 163, la realizzazione di marciapiedi:
      1)  da  prog.  km  0+300  (in  prossimita'  del sovrappasso che
collega  il cimitero) a progr. km 0+500 (dopo il ponte in prossimita'
dell'area di parcheggio a margine del torrente), con l'esclusione del
ponte  stesso.  Il  marciapiede  in  una  prima  parte  potra' essere
ricavato  attraverso l'ampliamento del rilevato stradale mentre nella
seconda  parte, cioe' quella verso il cimitero, dove la sede stradale
e'  in  trincea,  con  un  coronamento  del  muro  di sostegno fino a
raccordarsi con il sovrappasso esistente.
      2) nel  secondo tratto, dall'intersezione della s.p. n. 163 con
la  s.p.  n 160 fino alle abitazioni per una lunghezza complessiva di
circa  350 metri, posto alternativamente sul ciglio destro e sinistro
secondo  la  disponibilita' degli spazi, ricorrendo il meno possibile
alla demolizione di muri e recinzioni.
    Resta  inteso  che  la  disponibilita' delle maggiori aree che si
rendessero  necessarie  per la realizzazione dei marciapiedi dovranno
essere rese disponibili a cura dell'amministrazione competente.
    Nel  tratto  che  interessa  l'abitato  di  Carrosio si prescrive
l'intervento  di messa in sicurezza delle spalle del sottopasso al Km
4+200  nell'ambito  dell'intervento  per la realizzazione del muro di
sottoscarpa M18 adiacente.
    Sempre nel tratto che interessa l'abitato di Carrosio, in sede di
progetto  esecutivo,  si  raccomanda  che  vengano  approfondite, nel
rispetto  dei tempi e dei costi dell'opera, le problematiche relative
a:
      1. nel  tratto  da  progr.  2+750  a  2+915:  inserimento di un
cordolo  in  destra  tale  da convogliare l'acqua piovana in adeguato
manufatto  idraulico onde evitare esondazione nei sottostanti terreni
coltivati;
      2. nel  tratto da progr. 3+450 a 3+850: inserimento di adeguato
marciapiede;
      3. nel tratto da progr. 3+446 a 4+289: trattamento superficiale
del muro di controripa antistante l'area «Bar Nuovo»;
      4. in progressiva 2+680: riposizionamento di un palo di energia
elettrica - trasformatore;
      5.  Nel tratto da progr. 4+324 a 4+370: inserimento di barriere
antirumore di tipo definitivo anziche' provvisorio.
    La   disponibilita'   delle   maggiori  aree  che  si  rendessero
necessarie  per  la  realizzazione degli interventi in oggetto dovra'
essere a cura dell'amministrazione competente.
  1.h) S.P. n. 161 della Crenna.
    Si raccomanda di valutare la realizzazione di una pista ciclabile
a  lato  della  carreggiata  dalla  rotonda  posta in prossimita' del
cimitero di Gavi sino al ponte sul Torrente Neirone.
    La   disponibilita'   delle   maggiori  aree  che  si  rendessero
necessarie  per  la  realizzazione  dell'intervento in oggetto dovra'
essere a cura dell'amministrazione competente.
1.i) Viabilita' minore in comune di Pozzolo F.
    Si   raccomanda  di  valutare,  nell'ambito  dello  sviluppo  del
progetto  esecutivo,  la  possibilita'  di  utilizzare  le  esistenti
viabilita'  minori,  al  fine  di limitare l'impatto ambientale delle
viabilita' di cantiere, a condizione che siano rispettati i tempi e i
costi dell'opera.
1.l) Viabilita' in comune di Tortona.
    Si   raccomanda  di  valutare,  nell'ambito  dello  sviluppo  del
progetto   esecutivo  l'utilizzo,  quale  viabilita'  alternativa  di
cantiere,  delle  strade  comunali  del  Bosco  e Savonesa. Eventuali
adeguamenti  non  dovranno  dare  origine  a incremento di costi e la
disponibilita'  delle  aree  che  si  rendessero  necessarie per tali
adeguamenti non dovranno essere a carico del soggetto aggiudicatore.
1.m) Viabilita' in comune di Tortona.
    Si  raccomanda  che  per  le  viabilita'  di  accesso  ai siti di
riqualificazione  siano opportunamente valutate, in sede di redazione
di  progetto  esecutivo,  le  osservazioni e le indicazioni prevenute
dagli enti territoriali
2. Cantieri.
2.a) CBL5.
    Si   prescrive,   in  accoglimento  dell'istanza  del  comune  di
Campomorone,  di  modificare  la  disposizione  del  campo base CBL5,
evitando   interventi   spondali  sul  torrente  Verde,  al  fine  di
permettere la realizzazione di un campo sportivo di dimensioni pari a
m 90,00 \times 45,00.
2.b) CBP2.
    In  merito  all'approvvigionamento  idrico del campo base di Pian
dei  Grilli  si  raccomanda di valutare la possibilita' di potenziare
l'acquedotto  comunale  di  Fraconalto  nel  rispetto dei costi e dei
tempi previsti dal progetto definitivo.
2.c) COP4.
    Si raccomanda di adeguare la viabilita' di cantiere relativa alla
cascina   Radimero   in   modo   da   migliorarne  le  condizioni  di
transitabilita' per i pedoni.
    Per  quanto riguarda la sistemazione finale del cantiere Radimero
dovranno    essere    attentamente    progettate   ed   eseguite   le
rinaturalizzazioni   nel   rispetto  della  situazione  ambientale  e
paesaggistica  preesistente,  fermo  restando  il  mantenimento della
necessaria viabilita' di accesso al pozzo di aerazione.
2.d) CA3.
    Si  raccomanda  di  valutare  la  possibilita'  di ricollocare il
cantiere CA3 in adiacenza all'area di cantiere COP10.
3. Cave e siti di riqualifica ambientale.
3.a) Cava a/c Romanellotta.
    Si  raccomanda  che in fase di realizzazione dell'opera sia posta
particolare  attenzione  agli interventi di mitigazione relativi alle
emissioni  di polveri e rumori, conseguenti l'esercizio dell'impianto
di  processo  degli inerti. Tale impianto dovra' prevedere il massimo
riutilizzo  delle  acque di lavaggio al fine di minimizzare l'impatto
sulla falda.
3.b) Ripristini  ambientali in localita' cascina Montemerla in comune
di Tortona.
    Si raccomanda di considerare tra i siti di riqualifica ambientale
quello in localita' cascina Montemerla.
4. Corsi d'acqua.
    Si  raccomanda  di  approfondire in sede di progetto esecutivo la
sistemazione  idraulica  relativa  al  ponte  sul  torrente  Neirone,
verificando  l'imposta  delle  fondazioni  e  l'altezza  delle  opere
spondali.
    Inoltre  si  raccomanda  che per tutta la durata del cantiere sia
garantito   un   presidio   durante   le   situazioni  di  criticita'
meteorologica.
5. Acque.
    5.a) Il  soggetto aggiudicatore, in ambito di progetto esecutivo,
d'intesa  con  il  comune di Ceranesi, dovra' integrare il censimento
delle   sorgenti,  inserendo  eventuali  nuovi  punti  nel  Piano  di
monitoraggio  ambientale,  al  fine  di  adottare  i provvedimenti di
salvaguardia che si rendessero necessari.
    5.b) Gli  acquedotti alternativi di Livellato, Sottovalle e Costa
di  Fegino  gia'  previsti  dal progetto definitivo, d'intesa con gli
enti  gestori,  dovranno  essere  realizzati prima che lo scavo delle
gallerie raggiunga gli acquiferi interferiti.
    5.c) Il  soggetto aggiudicatore in ambito del Progetto esecutivo,
dovra'  inserire  nel Piano di monitoraggio ambientale le sorgenti di
Cave  di  Pietra  in  comune  di  Fraconalto, al fine di adottare gli
eventuali provvedimenti di salvaguardia che si rendessero necessari.
    5.7) Pur  in  considerazione dei vincoli derivanti dall'esercizio
ferroviario,  si  raccomanda  di  valutare la possibilita' di captare
l'acqua  in  zone  intermedie  della  galleria  di  valico al fine di
consentirne l'utilizzo.
6. Integrazioni progettuali.
    6.a) Si  raccomanda  che lo sviluppo del progetto esecutivo tenga
in   debito  conto  l'inserimento  ambientale  degli  imbocchi  delle
gallerie e delle finestre.
    6.b) Il   complesso   dei   muri   di   sostegno  in  prossimita'
dell'imbocco  della finestra di Castagnola dovra' essere attentamente
studiato   per   conseguire   il  miglior  inserimento  ambientale  e
paesaggistico  prevedendo  rivestimenti  in pietra ed adeguate quinte
arboree.
    6.c) Si  raccomanda  di valutare la possibilita' di realizzare un
serbatoio  idrico  di  adeguata capacita' in relazione all'incremento
del fabbisogno connesso alla cantierizzazione in comune di Voltaggio,
considerandone il corretto inserimento paesaggistico.
    6.d) In  sede  di  progetto  esecutivo il soggetto aggiudicatore,
d'intesa  con  l'amministrazione  del  comune  di  Voltaggio,  dovra'
valutare,  per  la  strada  di  accesso  al  pozzo di aerazione della
finestra  di  Val  Lemme, la possibilita' di sfruttare tracciati gia'
esistenti (strada vicinale dei Livelli).
    Quanto  sopra  fatto salvo il rispetto dei tempi di realizzazione
dell'opera.
    6.e) Dovra'  essere  realizzata  una  protezione idraulica per le
possibili  interferenze  del  rio  Traversa  con  il sito di deposito
temporaneo  previsto  a monte della finestra, costituita da canalette
di  raccolta  delle  acque  meteoriche di dilavamento dei piazzali di
manovra  e  di stoccaggio che confluiscano, prima dell'immissione nel
rio, in un'adeguata vasca di sedimentazione.
7. Ambiente.
    7.a) Per   quanto   riguarda  il  ripristino  della  vegetazione,
dovranno  essere utilizzate specie appartenenti alle serie autoctone,
provvedendo  eventualmente  alla raccolta in loco di materiale per la
propagazione   (sementi,  talee,  ecc.)  al  fine  di  rispettare  la
diversita'  biologica  prevedendo altresi' la produzione di materiale
vivaistico che assicuri l'idoneita' all'uso.
    7.b) Si  raccomanda  che  i  criteri che verranno adottati per la
scelta  delle specie vegetali siano mirati alla sutura del territorio
con   il   tessuto   vegetazionale  esistente,  bassa  insorgenza  di
fitopatie,  crescita  del  soprassuolo  vegetale  di  intenso effetto
decorativo, minimizzazione degli interventi manutentivi.
    7.c) In  fase  di  progettazione  esecutiva si raccomanda che sia
predisposto  un  piano  di dettaglio delle modalita' di realizzazione
del  deposito  RMP1,  in  localita'  Libarna,  in  modo  tale  che le
attivita'  di  abbancamento e quelle di recupero. garantiscano sempre
un utile corridoio per il passaggio della fauna.
8. Interferenze.
    Fermo restando quanto gia' prescritto al punto 9 - Interferenze -
dell'allegato  14, si precisa che gli eventuali incrementi di tempi e
costi  dovuti  a  potenziamenti,  miglioramenti  ed ammodernamenti di
servizi  interferiti,  che  non  siano  espressamente  richiesti  dal
soggetto  aggiudicatore,  dovranno  essere  a  cura e spese dell'ente
interferito.
9. Raccomandazioni.
    Si   raccomanda   la  stipula  di  un  accordo  tra  il  soggetto
aggiudicatore  e  le amministrazioni interessate per regolamentare il
trasferimento   delle   attivita'  scolastiche  svolte  nella  scuola
Sanguinetti,  nel  rispetto delle esigenze scolastiche e dei tempi di
realizzazione  dell'opera,  fermo  restando  il  limite di spesa gia'
prefissato con la delibera CIPE 78/03 di 1 milione di Euro.

         ---->   Vedere Tabelle da pag. 37 a pag. 39  <----