(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                        DISCIPLINARE TECNICO
      LA DEFINIZIONE E LA CODIFICA DELLE INFORMAZIONI RILEVATE
           ATTRAVERSO LA SCHEDA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA
   Di seguito vengono riportati, per ciascuna  informazione  prevista
dal  decreto  ministeriale  28  dicembre  1991,  la definizione ed il
relativo sistema di codifica da  adottare  nella  compilazione  della
scheda di dimissione ospedaliera.
(1) Denominazione dell'ospedale di ricovero.
   La  denominazione  dell'ospedale e' costituita dalla denominazione
ufficiale dell'istituto di cura.
   Il  codice  da  utilizzare  e'   quello   definito   dal   decreto
ministeriale 6 settembre 1988 (Gazzetta Ufficiale 10 ottobre 1988, n.
238), articolato in sei caratteri, di cui:
    i  primi tre sono costituiti dal codice della regione o provincia
autonoma cui appartiene l'istituto, definito con decreto del Ministro
della sanita'  (decreto  ministeriale  17  settembre  1986,  Gazzetta
Ufficiale 15 ottobre 1986, n. 240);
    i  successivi  tre  sono  costituiti  da  un progressivo numerico
attribuito in ambito regionale.
   Va utilizzato lo stesso codice che individua  l'istituto  di  cura
nei  modelli  di rilevazione delle attivita' gestionali ed economiche
delle Unita' sanitarie locali di cui al decreto ministeriale 19 marzo
1988, ed in particolare nei modelli HSP.
(2) Numero della scheda.
   Il numero della scheda corrisponde al numero identificativo  della
cartella clinica.
   Il codice da utilizzare e' articolato in 8 caratteri, di cui:
    i primi due identificano l'anno;
    i   rimanenti   sei  costituiscono  una  numerazione  progressiva
all'interno dell'anno.
   La numerazione progressiva e' unica, indipendentemente dal  regime
di  ricovero  (ordinario o in day-hospital), in modo tale che ciascun
numero  identifichi  in  maniera  univoca  un  singolo  episodio   di
ricovero.
(3) Cognome e nome del paziente.
(4) Sesso.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1: maschio;
    2: femmina.
(5) Data di nascita.
   La  data  di  nascita  va  riportata,  riempendo  tutti  gli  otto
caratteri previsti, nella  forma  seguente:  i  primi  due  caratteri
indicano  il  giorno;  i  successivi  due il mese; gli ultimi quattro
l'anno.
(6) Comune di nascita.
   Il codice da utilizzare e' il  codice,  a  6  caratteri,  definito
dall'ISTAT,  i  cui  primi tre caratteri individuano la provincia e i
successivi un  progressivo  all'interno  di  ciascuna  provincia  che
individua il singolo comune.
   Nel  caso  in  cui il paziente sia nato all'estero, va indicato il
codice 999, al posto del codice della provincia, seguito  dal  codice
dello Stato estero definito dal Ministero dell'interno per l'anagrafe
della popolazione.
(7) Stato civile.
   Va riportato lo stato civile del paziente al momento del ricovero.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il codice ISTAT:
    1: celibe/nubile;
    2: coniugato/a;
    3: separato/a;
    4: divorziato/a;
    5: vedovo/a.
(8) Luogo di residenza.
   Il  luogo  di  residenza  individua  il  comune  italiano,  ovvero
eventualmente lo Stato estero, presso il quale  il  paziente  risulta
legalmente residente.
   Va  utilizzato  lo  stesso  sistema  di  codifica  definito per la
variabile
(6): "comune di nascita":
    codice dei comuni italiani ISTAT a sei  caratteri,  nel  caso  di
pazienti residenti in Italia;
    codice  999  seguito  dal  codice dello Stato estero definito dal
Ministero dell'interno, nel caso di pazienti residenti all'estero.
(9) Cittadinanza.
   Il codice, a 3 caratteri, da utilizzare per la cittadinanza e'  il
seguente:
    100, nel caso in cui il paziente abbia la cittadinanza italiana;
    il codice dello Stato estero definito dal Ministero dell'interno,
nel caso in cui il paziente abbia la cittadinanza estera.
(10) Codice sanitario individuale.
   Il  codice  sanitario  individuale  identifica i singoli cittadini
iscritti al Servizio sanitario nazionale.
  Per questa variabile vanno previsti  16  caratteri,  necessari  per
l'impiego del codice fiscale che (come e' stato stabilito, da ultimo,
nella  legge  n. 412/1991) sostituira' il codice sanitario definito a
livello regionale attualmente in uso; fino a completa  attuazione  di
tale sostituzione, va utilizzato quest'ultimo codice regionale.
(11) Regione di appartenenza.
   La regione di appartenenza identifica la regione cui appartiene la
unita' sanitaria locale presso la quale e' iscritto il paziente.
   Il  codice  da  utilizzare  e' quello a tre caratteri definito con
decreto del Ministero della sanita' del 17 settembre 1986, utilizzato
anche nei modelli HSP delle rilevazioni delle attivita' gestionali ed
economiche delle Unita' sanitarie locali.
   Nel caso in  cui  il  paziente  sia  un  cittadino  straniero  non
iscritto al Servizio sanitario nazionale, va indicato il codice dello
Stato estero definito dal Ministero dell'interno.
(12) Unita' sanitaria locale di iscrizione.
   Deve  essere indicata l'unita' sanitaria locale nelle cui liste di
assistenza e' iscritto il paziente.
   Il codice da utilizzare e' quello a tre caratteri definito  con  i
decreti  del  Ministro della sanita', del 17 settembre 1986 (Gazzetta
Ufficiale 15 ottobre 1986, n. 240), del 21  novembre  1988  (Gazzetta
Ufficiale  18  gennaio  1989,  n. 14), del 21 dicembre 1990 (Gazzetta
Ufficiale 21 gennaio 1991, n. 17), utilizzato anche nei  modelli  HSP
per  le  rilevazioni  delle  attivita' gestionali ed economiche delle
Unita' sanitarie locali.
(13) Regime di ricovero.
   Il  regime di ricovero distingue tra il "ricovero ordinario" ed il
"ricovero in day-hospital", che si caratterizza per  la  presenza  di
tutte le seguenti condizioni:
    si tratta di ricovero, o ciclo di ricoveri, programmato/i;
    e'  limitato  ad  una  sola  parte  della giornata e non ricopre,
quindi, l'intero arco delle 24 ore dal momento del ricovero;
    fornisce prestazioni multiprofessionali e/o  plurispecialistiche,
che  necessitano  di  un  tempo di esecuzione che si discosta in modo
netto da quello necessario per una normale prestazione ambulatoriale.
   Il codice, ad un carattere, da impiegare e':
    1: ricovero ordinario;
    2: ricovero in day-hospital.
   Se si e' indicato 2, riportare anche le informazioni relative alle
variabili (32) e (33).
(14) Data di ricovero.
   Il codice da  utilizzare  e'  articolato  in  otto  caratteri,  da
riempire  tutti,  di cui i primi due indicano il giorno, i successivi
due il mese e gli ultimi quattro l'anno.
   In caso di ricovero in regime di day-hospital (se si e' utilizzato
il codice 2 per la variabile (13): "regime di ricovero"), va indicata
la data del primo giorno del ciclo di contatti con la struttura.
(15) Ora di ricovero.
   L'ora del ricovero va indicata solo nel caso di ricovero in regime
di degenza ordinaria.
(16) Reparto di ammissione.
   Il reparto di ammissione individua il reparto presso il  quale  il
paziente  e' fisicamente ricoverato, non quello eventualmente diverso
che ne cura l'assistenza.
   Il codice da utilizzare si articola in 4 caratteri, di cui:
    i  primi  due  identificano  la  specialita'   clinica/disciplina
ospedaliera;
    i  secondi  due  individuano  le  eventuali  divisioni  o sezioni
(autonome  o  aggregate)   esistenti   nell'ambito   della   medesima
disciplina all'interno dello stesso ospedale, secondo una numerazione
progressiva.
   Il sistema di codifica e' quello definito dal decreto ministeriale
19  marzo  1988  (Gazzetta  Ufficiale  del  7  aprile  1988, n. 81) e
utilizzato anche nei modelli HSP per le rilevazioni  delle  attivita'
gestionali  ed economiche delle Unita' sanitarie locali. Fa eccezione
il caso delle sezioni aggregate, per le quali si dovra'  omettere  il
quinto  carattere,  utilizzando  soltanto una numerazione progressiva
unica nell'ambito della disciplina specialistica.
(17) Onere della degenza.
   Con l'onere della degenza si intende specificare il soggetto (o  i
soggetti) sul quale ricade l'onere di rimborsare le spese relative al
ricovero.
   I codici, ad un carattere, da utilizzare sono i seguenti:
    1 (SSN): ricovero a totale carico del SSN;
    2 (in convenzione piu' differenza alberghiera): ricovero a carico
del SSN, con rimborso delle spese alberghiere a carico del paziente;
    3  (rimborso):  ricovero  in  casa di cura non convenzionata, con
rimborso a carico del SSN;
    4  (solvente):  ricovero a totale carico del paziente (ad esempio
in case di cura private non convenzionate o  per  pazienti  stranieri
non  iscritti  al  SSN, provenienti da paesi non convenzionati con il
SSN);
    9 (altro): ricovero di pazienti stranieri  provenienti  da  Paesi
convenzionati con il SSN o di pazienti stranieri con dichiarazione di
indigenza; o altro.
(18) Provenienza del paziente.
   La  provenienza  del  paziente  individua  i  ricoveri di pazienti
trasferiti da altri istituti di ricovero e cura.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1: paziente che acceda all'istituto di  cura  senza  proposta  di
ricovero formulata da un sanitario;
    2: paziente inviato all'istituto di cura dal medico di base;
    3: paziente inviato all'istituto di cura da uno specialista;
    4:  paziente  trasferito  da un altro istituto di ricovero e cura
pubblico;
    5: paziente trasferito da un altro istituto di  ricovero  e  cura
privato.
(19) Tipo di ricovero.
   Il  tipo  di  ricovero, da indicare per tutti i ricoveri in regime
ordinario (codice 1  alla  variabile  (13):  "regime  di  ricovero"),
individua   i   ricoveri  programmati,  distinguendoli  dai  ricoveri
d'urgenza, dai ricoveri obbligatori (TSO) ai sensi degli articoli 33,
34, 35 e 64 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e dai ricoveri  per
trattamento sanitario volontario (TSV).
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1:  ricovero  ordinario,  inteso  come  ricovero programmato, non
urgente;
    2: ricovero urgente;
    3: ricovero per trattamento sanitario obbligatorio (TSO);
    4: ricovero per trattamento sanitario volontario (TSV).
(20) Motivo del ricovero.
   Il motivo del  ricovero  identifica  i  ricoveri  programmati  per
l'esecuzione  di  interventi chirurgici ed individua il momento nella
storia della malattia in cui avviene il ricovero e  la  finalita'  di
questo.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1: ricovero elettivo per intervento chirurgico,
quando  il  ricovero  non  sia  stato  programmato  per  eseguire  un
intervento chirurgico, seguire la seguente codifica:
    2: primo ricovero in ambito ospedaliero (nello stesso istituto di
cura ovvero in altri) effettuato per la  specifica  diagnosi.  Questo
codice  non  va usato, pertanto, se il paziente e' gia' stato dimesso
dallo stesso istituto di cura o da altri  con  la  medesima  diagnosi
principale;
    3:  ricovero  successivo  per  la  stessa  diagnosi,  ossia se il
paziente si ricovera nuovamente dopo essere gia' stato dimesso  dallo
stesso  o  da  altri  istituti  di  cura  con  la  medesima  diagnosi
principale (casi di esacerbazione, di recidiva o  di  complicanza  di
malattia  gia'  diagnosticata  in ambito ospedaliero; o esecuzione di
controlli periodici,  esami  diagnostici  o  trattamenti  terapeutici
relativi alla stessa diagnosi).
(21) Traumatismi o intossicazioni.
   Questa  informazione  deve  essere fornita solo nel caso in cui il
ricovero sia causato da un trauma/incidente o da una intossicazione.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1: infortunio sul lavoro;
    2: incidente in ambiente domestico;
    3: incidente stradale;
    4:  violenza  altrui  (indipendentemente  dal   luogo   dove   e'
avvenuta);
    5:  autolesione  o  tentativo  di suicidio (indipendentemente dal
luogo dove e' avvenuto);
    9: altro tipo di incidente o di intossicazione.
(22) Trasferimenti interni.
   I  trasferimenti  interni,  da  riportare  soltanto  nei  casi  di
ricovero  in  regime ordinario (codice 1 alla variabile (13): "regime
di ricovero"), descrivono il percorso  che  il  paziente  ha  seguito
durante  il  ricovero e quindi la gestione del profilo di trattamento
adottato.
   Per ciascun trasferimento effettuato durante il ricovero,  fino  a
un massimo di tre, vanno dunque indicati:
    nei  primi  otto  caratteri,  la  data alla quale ha avuto luogo,
secondo l'ordine: ggmmaaaa;
    nei successivi quattro caratteri, il codice del reparto presso il
quale e' trasferito il  paziente,  secondo  la  classificazione  gia'
descritta per la variabile (16).
(23) Reparto di dimissione.
   Il  reparto  di dimissione indica l'ultimo reparto presso il quale
e' stato ricoverato, e dal  quale  viene  dimesso,  il  paziente;  va
sempre  specificato, anche nel caso in cui coincida con il reparto di
ammissione  ovvero  con  quello  relativo  all'ultimo   trasferimento
interno, riportato per la variabile (22).
   La  codifica,  a  quattro  caratteri,  da  utilizzare e' la stessa
descritta per la variabile (16).
(24) Area funzionale di dimissione.
   L'area  funzionale  di  dimissione  identifica  l'area  funzionale
omogenea  (AFO)  alla  quale  appartiene  il  reparto  di  dimissione
specificato al punto precedente.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare e' il seguente:
    1: AFO medica;
    2: AFO chirurgica;
    3: AFO delle terapie intensive;
    4: AFO materno-infantile;
    5: AFO della riabilitazione e delle lungodegenze post-acuzie.
(25) Data di dimissione o morte.
   La data  di  dimissione,  o  di  morte,  del  paziente  va  sempre
riportata, riempendo tutti i campi previsti, nella forma: ggmmaaaa.
   Nel  caso  di  ricovero  in  regime  di  day-hospital,  la data di
dimissione  corrisponde  alla  data  dell'ultimo  contatto   con   la
struttura  in cui si e' svolto il ciclo assistenziale; il 31 dicembre
va comunque convenzionalmente considerato come la fine del ciclo.
(26) Modalita' di dimissione.
   La modalita' di dimissione individua la destinazione del  paziente
dimesso dall'ospedale e quindi l'eventuale continuazione del percorso
assistenziale in altre strutture.
   La codifica, ad un carattere, da utilizzare e' la seguente:
    1: nel caso in cui il paziente sia deceduto;
    2: dimissione ordinaria al domicilio del paziente;
    3:  dimissione ordinaria presso un istituto di lungodegenza o una
residenza sanitaria assistenziale (RSA);
    4: dimissione protetta al domicilio del paziente;
    5: dimissione volontaria (da utilizzare anche nei casi in cui  il
paziente   in  ciclo  di  trattamento  in  day-hospital  non  si  sia
ripresentato durante il ciclo programmato);
    6: trasferimento  ad  un  altro  istituto  di  ricovero  e  cura,
pubblico o privato per acuti.
(27) Riscontro autoptico.
   Nel  caso  in cui il paziente sia deceduto, il riscontro autoptico
individua i casi per i quali la definizione della diagnosi principale
sia stata effettuata dopo l'autopsia.
   Il codice, ad un carattere, da utilizzare solo se la modalita'  di
dimissione e' "deceduto" (codice 1 alla variabile (26), "modalita' di
dimissione"), e' il seguente:
    1: se e' stata eseguita l'autopsia;
    2: se non e' stata eseguita.
(28) Diagnosi principale alla dimissione.
   La  diagnosi  principale  di  dimissione costituisce la condizione
morbosa principale trattata o presa in  esame  durante  il  ricovero,
ovvero la condizione morbosa che nel corso del ricovero ha comportato
i  piu'  importanti  problemi  assistenziali e quindi ha assorbito la
maggiore  quantita'  di  risorse  in  termini  diagnostici   e/o   di
trattamento.
   Per  una corretta compilazione e codifica di questa voce si rinvia
ad un'attenta lettura della introduzione ai volumi  editi  dall'ISTAT
(Istituto  centrale  di  statistica,  Classificazioni delle malattie,
traumatismi e cause di morte, 9a revisione, 1975, voll. 1 e 2; Metodi
e norme, serie C, n. 10; Roma).
   In particolare, si riportano le seguenti regole:
    1) quando una condizione morbosa di minore importanza o di  lunga
durata,  o  un  problema  occasionale,  sono  registrati  come  causa
principale ed una condizione morbosa piu' importante,  relativa  alla
specialita'  che  curo'  il  malato  e/o al trattamento praticato, e'
registrata fra le "altre" condizioni morbose, scegliere  quest'ultima
come condizione morbosa principale;
    2)  se parecchie condizioni morbose sono indicate come condizione
morbosa principale ed altri particolari indirizzano verso una di esse
che, ovviamente, e' la condizione morbosa principale, per la quale il
paziente ha  ricevuto  cure,  scegliere  questa  condizione  morbosa.
Altrimenti scegliere quella menzionata per prima;
    3)  se un sintomo o un segno (generalmente una condizione morbosa
classificabile nel settore  XVI)  o  un  problema  considerato  nella
classificazione  supplementare  V  e'  indicato  come  la  condizione
morbosa principale, ma in realta' e' un sintomo o  un  segno  di  una
condizione  morbosa  diagnosticata  e  oggetto  delle cure praticate,
scegliere questa condizione morbosa come diagnosi principale;
    4)  quando  la  diagnosi  "principale"  descrive  una  condizione
morbosa  in  termini  generici e un termine che fornisce informazioni
piu' precise circa la sede o la natura di detta condizione morbosa e'
indicato tra le "altre" diagnosi, scegliere  quest'ultima  condizione
morbosa.
   La  diagnosi  principale  di  dimissione  deve  essere  codificata
secondo la Classificazione internazionale  delle  malattie  (Interna-
tional  Classification  of  Diseases  -  ICD  -),  revisione corrente
(attualmente la 9a), pubblicata a cura dell'ISTAT.
   Il codice utilizzato deve essere a 4 cifre in tutti i casi  per  i
quali  la ICD-9 lo preveda; per i casi in cui siano previste soltanto
3 cifre, riportarle allineate a sinistra.
  Nei casi in cui non sia stata formulata alcuna diagnosi, cosi' come
prima definita, deve essere indicato il sintomo o problema principale
affrontato nel corso del ricovero (codici compresi  fra  780  e  799,
riportati nel capitolo "Segni o sintomi morbosi mal definiti").
   In  ogni  caso,  nello spazio riservato alla "diagnosi principale"
deve essere indicata soltanto una condizione morbosa o un  sintomo  o
un problema.
   Le  indicazioni  sottoriportate  sono pertinenti alla codifica sia
della diagnosi principale di dimissione (variabile  (28))  sia  delle
patologie  concomitanti  o  complicanze  della  patologia  principale
(variabile (29)).
   La ICD-9 prevede per un certo numero di forme  morbose  un  doppio
codice  (codice  "asterisco",  che  designa  la  sede  anatomica  del
processo morboso, e codice "croce" che ne descrive  la  natura  o  la
causa).  Per  la  codifica delle diagnosi possono essere utilizzati i
codici "asterisco" (*) oppure i codici "croce" (+) dell'ICD-9.
   La quinta cifra, che in alcuni casi e' riportata dalla ICD-9  (es:
modalita'  del  parto,  eta' di insorgenza del diabete), non deve mai
essere utilizzata.
   I codici appartenenti alle classificazioni supplementari E e M non
devono mai essere utilizzati.
   Possono  invece  essere  utilizzati  i  codici  V,  relativi  alla
"Classificazione  supplementare  dei fattori che influenzano lo stato
di salute ed il ricorso ai servizi sanitari".
   Per una  corretta  codifica  dell'infezione  dal  virus  dell'HIV,
utilizzare  la  traduzione  italiana  della  relativa classificazione
definita nell'International Classification  of  Diseases  -  Clinical
Modification - 9th Revision (ICD-9-CM).
   La  definizione  di  tutti  i  casi  dubbi di codifica deve essere
risolta ricorrendo al  sanitario  che  ha  formulato  la  diagnosi  e
compilato la scheda di dimissione.
(29) Patologie concomitanti o complicanze della malattia principale.
   Questa  variabile  rileva  le forme morbose che coesistono accanto
alla malattia principale o che complicano quest'ultima.
   Fra queste diagnosi devono essere  riportate  anche  le  eventuali
specificazioni  alla  diagnosi  principale,  secondo i codici V della
Classificazione ICD-9.
   Nel caso in cui nella cartella clinica siano riportate piu' di tre
forme morbose, oltre a quella principale, devono essere selezionate e
codificate quelle che, a giudizio del sanitario che ha  formulato  la
diagnosi,  possono  aver esercitato il maggior peso in relazione alle
necessita'  assistenziali  ed  alla  complessita'   del   trattamento
ricevuto dal paziente.
  Le  patologie  concomitanti o complicanze della malattia principale
devono essere codificate secondo  la  classificazione  internazionale
delle  malattie  (International  Classification of Diseases - ICD -),
revisione corrente (attualmente la IX), pubblicata a cura  dell'ISTAT
(Istituto  centrale  di  statistica,  Classificazioni delle malattie,
traumatismi e cause di morte, 9a revisione, 1975, voll. 1 e 2; Metodi
e norme, serie C, n. 10; Roma).
   Nel caso di  ricovero  per  parto  deve  essere  obbligatoriamente
segnalato,  per questa variabile, l'esito, secondo i codici riportati
nella categoria di codici V27. della sezione "Persone  che  ricorrono
ai  servizi sanitari in circostanze connesse alla riproduzione e allo
sviluppo"  della  "classificazione  supplementare  dei  fattori   che
influenzano  lo  stato  di  salute  ed il ricorso ai servizi sanitari
(codici V)" allegata alla classificazione ICD-9.
   Particolare  attenzione  va  posta  alla  rilevazione  di   quelle
patologie  attinenti  all'area  dei  "disturbi  psichici" (settore 5›
della  classificazione  ICD-9)   che   implicano   la   costanza   di
comportamenti  ad alto rischio dal punto di vista sanitario, quali la
"sindrome da dipendenza da alcool" (codici 303.-),  farmacodipendenza
(codici 304.-) e abuso di droghe senza dipendenza (codici 305.-).
(30) Intervento chirurgico principale o parto.
   L'intervento  chirurgico principale indica la procedura chirurgica
effettuata nel corso del ricovero.
   Nel caso in cui siano state  effettuate  nel  corso  dello  stesso
ricovero  diverse  procedure  chirurgiche,  selezionare  e codificare
quella  che  ha  comportato  il  maggior   peso   assistenziale   e/o
maggiormente correlata con la diagnosi principale di dimissione.
   Per l'intervento chirurgico principale indicare:
    nei  primi otto caratteri, la data nella quale e' stata eseguito,
da riportare secondo l'ordine: ggmmaaaa;
    nei  successivi  quattro  caratteri,  il  codice   corrispondente
all'intervento  chirurgico,  secondo  la  traduzione  italiana  della
classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases  -
IX - Clinical Modification, 1980). In tutti i casi in cui e' previsto
dalla classificazione ICD-9-CM, utilizzare tutti i quattro caratteri;
negli altri casi allineare i caratteri a sinistra.
(31) Altri interventi o procedure.
   Riportare gli altri eventuali interventi chirurgici effettuati nel
corso dello stesso ricovero e/o le procedure diagnostico-terapeutiche
piu' importanti fra quelle cui e' stato sottoposto il paziente.
   Per ciascuna procedura indicare:
    nei  primi otto caratteri, la data nella quale e' stata eseguita,
da riportare secondo l'ordine: ggmmaaaa;
    nei  successivi  quattro  caratteri,  il  codice   corrispondente
all'intervento  chirurgico,  secondo  la  traduzione  italiana  della
classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases  -
IX - Clinical Modification, 1980). In tutti i casi in cui e' previsto
dalla classificazione ICD-9-CM, utilizzare tutti i quattro caratteri;
negli altri casi allineare i caratteri a sinistra.
(32) In caso di ricovero in day-hospital: motivo del ricovero.
   Questa   informazione   va   riportata  soltanto  per  i  ricoveri
effettuati in regime di day-hospital (codice 2 alla  variabile  (13),
"regime  di ricovero" e indica il momento nella storia della malattia
in cui avviene il ricovero.
   La codifica, ad un carattere, da utilizzare e' la seguente:
    1: primo ricovero in ambito ospedaliero (nello stesso istituto di
cura  ovvero  in  altri) effettuato per la specifica diagnosi. Questo
codice non va usato, pertanto, se il paziente e' gia'  stato  dimesso
dallo stesso ospedale o da altri con la medesima diagnosi principale,
indipendentemente dal regime del ricovero;
    2:  ricovero  successivo  per  la  stessa  diagnosi,  ossia se il
paziente si ricovera nuovamente dopo essere gia' stato dimesso  dallo
stesso  o  da  altri  ospedali  con  la medesima diagnosi principale,
indipendentemente dal regime del ricovero.
(33) In caso di ricovero  in  day-hospital:  numero  di  giornate  di
presenza.
   Questa   informazione   va   riportata  soltanto  per  i  ricoveri
effettuati in regime di day-hospital (codice 2 alla  variabile  (13),
"regime  di  ricovero") e indica il numero complessivo di giornate in
cui il paziente ha avuto contatti con la  struttura  di  day-hospital
nell'arco di uno stesso ciclo assistenziale.
   Il  31  dicembre va convenzionalmente considerato come la fine del
ciclo.
   Di seguito si riporta il tracciato - record che indica il  formato
dei  dati  che devono essere trasmessi dalle regioni e dalle province
autonome al Ministero della sanita'.
_____________________________________________________________________
  N. |          Descrizione campo                |    N.    | Formato
     |                                           | caratteri|   (*)
_____|___________________________________________|__________|________
  1  | codice istituto di ricovero               |    6     |   AN
  2  | sesso                                     |    1     |   AN
  3  | data di nascita                           |    8     |  data
  4  | comune di nascita                         |    6     |   AN
  5  | stato civile                              |    1     |   AN
  6  | luogo di residenza                        |    6     |   AN
  7  | cittadinanza                              |    3     |   AN
  8  | regione di appartenenza                   |    3     |   AN
  9  | U.S.L. di iscrizione                      |    3     |   AN
 10  | regime di ricovero                        |    1     |   AN
 11  | data di ricovero                          |    8     |  data
 12  | tipo di ricovero                          |    1     |   AN
 13  | motivo del ricovero                       |    1     |   AN
 14  | traumatismi o intossicazioni              |    1     |   AN
 15  | reparto di dimissione                     |    4     |   AN
 16  | AFO                                       |    1     |   AN
 17  | data di dimissione o morte                |    8     |  data
 18  | modalita' di dimissione                   |    1     |   AN
 19  | riscontro autoptico                       |    1     |   AN
 20  | diagnosi principale                       |    4     |   AN
 21  | diagnosi secondaria 1                     |    4     |   AN
 22  | diagnosi secondaria 2                     |    4     |   AN
 23  | diagnosi secondaria 3                     |    4     |   AN
 24  | intervento principale                     |    4     |   AN
 25  | altro intervento 1                        |    4     |   AN
 26  | altro intervento 2                        |    4     |   AN
 27  | altro intervento 3                        |    4     |   AN
 28  | motivo ricovero day-hospital              |    1     |   AN
 29  | numero giornate day-hospital              |    3     |    N
 
            Nota:   I   campi  devono  essere  impostati  secondo  le
          modalita' indicate nelle linee di guida; nel  caso  in  cui
          contengano   valori  numerici  devono  essere  allineati  a
          destra; nel caso in cui non contengano dati  devono  essere
          impostati con il valore "spazio".
          (*) Formato: AN = alfanumerico
                        N = numerico
                     data  =  GGMMAAAA,  in  cui  GG=giorno, MM=mese,
          AAAA=anno.