(Allegato)
                                                             Allegato 
 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
                        Prefettura di Palermo 
 
                  Ufficio Territoriale del governo 
            - Area Ordine e Sicurezza Pubblica - 1^ bis - 
 
 
Prot. n.1302/R-Area SIC/I^ Bis                         30 agosto 2012 
 
 
                                      Al Signor Ministro dell'Interno 
                                                             ROMA     
 
 
OGGETTO : Comune di Isola delle Femmine  (PA)  -  trasmissione  della
relazione di  cui  all'art.  143  3°  comma  del  T.U.E.L.  ad  esito
dell'accesso ispettivo. 
 
 
PREMESSA 
 
Con decreto n. 25280/Area O.S.P. 1^Bis del 3 aprile 2012,  su  delega
del Ministro dell'Interno, giusta D.M. in  data  16  marzo  2012,  Io
scrivente ha disposto l'accesso  presso  il  Comune  di  Isola  delle
Femmine, al fine di verificare la sussistenza degli elementi  di  cui
al comma 1 dell'art. 143 d.lgs. 267/2000, ai sensi  dell'articolo  2,
comma  2-quater,  del  decreto-legge  29  ottobre   1991,   n.   345,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 1991, n. 410. 
Il procedimento che ha condotto all'adozione del citato provvedimento
traeva  origine   dalle   risultanze   di   una   attenta   attivita'
investigativa,  condotta  dal  Comando  Provinciale   dell'Arma   dei
Carabinieri di  Palermo  e  dalla  dipendente  Compagnia  di  Carini,
scaturita anche  da  numerosi  esposti  pervenuti  alla  locale  sede
dell'Arma nonche' a  questa  Prefettura,  che  lumeggiavano  svariate
circostanze nelle quali l'Amministrazione  comunale  di  Isola  delle
Femmine avrebbe agito sotto  l'influenza  o  con  il  condizionamento
della criminalita' organizzata  di  stampo  mafioso,  allo  scopo  di
favorirne gli esponenti locali. 
Detti  esposti  sono  stati  presentati  nella  quasi  totalita'  dal
movimento politico "Rinascita Isolana", che  corrisponde  all'omonimo
attuale gruppo  consiliare  di  minoranza  ed  il  cui  coordinatore,
"Omissis", sottoscrittore degli stessi esposti insieme ai consiglieri
comunali, ha gia' ricoperto la carica di Sindaco del Comune di  Isola
delle Femmine per due mandati consecutivi, dagli anni novanta fino al
2004, anno nel quale e' stato eletto per  la  prima  volta  l'attuale
Sindaco, "Omissis". 
Attraverso le citate segnalazioni venivano delineate, in particolare,
diverse circostanze nelle quali  l'Amministrazione  comunale  avrebbe
assunto   comportamenti   ed   adottato   conseguenti   provvedimenti
nell'intento di favorire gli interessi economici  sul  territorio  di
soggetti collegati piu' o meno da  vicino  a  personalita'  orbitanti
negli  ambienti  della  criminalita'  organizzata  locale,   se   non
addirittura all'elemento di spicco della famiglia  mafiosa  di  Isola
delle Femmine e di Capaci, "Omissis" (classe "Omissis"), pregiudicato
ed in atto detenuto per associazione di stampo mafioso. 
In data 16 aprile 2012, la Commissione prefettizia, nominata  con  il
provvedimento  sopra  citato,  previa  notifica  al  Sindaco  ed   al
Segretario Generale, si e' pertanto insediata  presso  il  Comune  di
Isola  delle   Femmine   (PA)   per   l'accertamento   di   eventuali
condizionamenti da parte della criminalita' organizzata, dando  avvio
all'acquisizione degli atti inerenti le attivita' piu'  significative
dell'Ente, con particolare riguardo ai settori dei  lavori  pubblici,
dell'urbanistica, della  riscossione  dei  tributi  nonche'  piu'  in
generale   agli   atti   di   governo   ed   agli   impegni   assunti
dall'amministrazione a partire dal  mese  di  giugno  2009,  data  di
insediamento degli attuali Organi elettivi. 
La Commissione, a conclusione del lavoro  d'indagine,  ha  rassegnato
nei termini di legge le proprie  conclusioni  allo  scrivente,  anche
attraverso una  dettagliata  relazione  recante  il  compendio  delle
attivita' svolte presso il Comune di Isola delle Femmine. 
Il Comitato per l'Ordine  e  la  Sicurezza  Pubblica,  integrato  per
l'occasione con la partecipazione del  Procuratore  della  Repubblica
presso  il  Tribunale  e  del   Procuratore   presso   la   Direzione
Distrettuale Antimafia di Palermo, e' stato sentito il successivo  30
agosto 2012, e nell'occasione si e' convenuto  sulla  sussistenza  di
concreti, univoci e rilevanti elementi comprovanti  collegamenti  tra
gli amministratori di' quel Comune  e  la  criminalita'  organizzata,
integranti la fattispecie di cui all'art.143, comma  4  del  d.  lgs.
267/2000. 
Prima  di  procedere   alla   specifica   descrizione   degli   esiti
dell'accesso da parte della Commissione, si ravvisa l'opportunita' di
tratteggiare uno specifico quadro degli  assetti  della  criminalita'
organizzata  sul  quel  territorio  in   relazione   alle   possibili
interferenze nei confronti della  situazione  politico-amministrativa
dell'ente locale in argomento. 
 
 
Criminalita' organizzata sul territorio 
 
La cittadina di Isola delle Femmine, situata alle porte  di'  Palermo
per chi proviene da Trapani e dall'aeroporto del capoluogo siciliano,
e' nota per essere il luogo dove il 23 maggio 1992 persero la vita il
magistrato Giovanni FALCONE, sua moglie Francesca MORVILLO  e  i  tre
agenti della scorta Vito SCHIFANI, Rocco DICILLO e Antonio MONTINARO.
L'eccidio, comunemente ricordato con l'espressione "strage di Capaci"
in quanto verificatosi nei pressi dello svincolo autostradale di quel
comune, in realta' venne compiuto su un  tratto  dell'autostrada  A29
che ricade nel territorio del comune di Isola delle Femmine. 
I due comuni di Isola delle Femmine e Capaci, infatti,  sono  ubicati
sul tratto di costa nordoccidentale della Sicilia e sono  gli  ultimi
due comuni della provincia prima del capoluogo,  rispetto  al  quale,
ormai, costituiscono una vera e propria area sub-urbana. Si tratta di
due  cittadine  praticamente  congiunte  tra  loro  e  senza   alcuna
soluzione  di  continuita'  dei  rispettivi   centri   abitati,   che
storicamente ricadono sotto il controllo del mandamento  mafioso  di'
Palermo San Lorenzo - Tommaso Natale. 
In epoca piu' recente, il territorio di Isola delle Femmine e  Capaci
e' risultato indissolubilmente legato alla figura di "Omissis"  (nato
ad Isola delle Femmine  il"Omissis"),  elemento  di  spicco  di  Cosa
nostra, attualmente detenuto. 
Questi, gia' in data 13 luglio 1984, era stato sottoposto alla misura
di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la  durata  di
anni tre nonche' alla confisca della quota azionaria nella "Omissis",
di cui si dira' in seguito, riconducibile al noto boss "Omissis".  Il
21 marzo 1985, la Corte d'Appello, in parziale  riforma  del  decreto
del Tribunale, riduceva a due anni la  misura  di  prevenzione  della
sorveglianza speciale. 
La partecipazione di "Omissis" all'associazione mafiosa  Cosa  Nostra
e' asseverata dalla sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione  per
416 bis C.P., commi 1°, 3°, 4° e 6°, emessa dal G.U.P. di' Palermo in
data 20 dicembre 2000, divenuta irrevocabile il 7  ottobre  2003.  Le
motivazioni  del  predetto  provvedimento   giudiziario   certificano
l'appartenenza dell'indagato alla famiglia  mafiosa  di  Isola  delle
Femmine, territorio rientrante  nel  mandamento  mafioso  di  Tommaso
Natale-San Lorenzo, diretto da "Omissis". 
In particolare, il giudice aveva ritenuto provata  l'appartenenza  di
"Omissis" all'associazione mafiosa Cosa Nostra  con  ruolo  direttivo
nell'ambito della famiglia mafiosa di Capaci - Isola  delle  Femmine,
sulla  base  delle  dichiarazioni  dei  collaboratori  di   giustizia
"Omissis" e "Omissis". 
"Omissis", terminata la sottoposizione alla sorveglianza speciale  in
data 08 maggio 2010,  veniva  nuovamente  tratto  in  arresto  il  13
dicembre  2010  nell'ambito   dell'operazione   "ADDIOPIZZO   5"   in
esecuzione di ordinanza di applicazione della misura coercitiva della
custodia cautelare n. 11213/08 R.G.N.R. e 11998/08 R.G. C.I.P. emessa
il 9 dicembre 2010 dal Tribunale di Palermo, Sezione del Giudice  per
le Indagini Preliminari. 
Da tale data, "Omissis" e' ancora  detenuto  in  regime  di  custodia
cautelare, essendo gravemente indiziato di reita' in  riferimento  al
delitto di direzione di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi  I,
II,  III,  IV,  VI,  61  n.  6  c.  p.)   per   avere   fatto   parte
dell'associazione    mafiosa    "Cosa     Nostra",     promuovendone,
organizzandone e dirigendone le relative illecite  attivita',  e  per
essersi, insieme a "Omissis", capo  famiglia  di  "Omissis",  avvalso
della  forza  di  intimidazione  del  vincolo  associativo  e   della
condizione  di  assoggettamento  ed  omerta'  che  ne   deriva,   per
commettere delitti contro  la  vita,  l'incolumita'  individuale,  la
liberta' personale, il patrimonio, per acquisire in  modo  diretto  o
indiretto  la  gestione  o,  comunque,  il  controllo  di   attivita'
economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti  e  servizi
pubblici, per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per se'  e  gli
altri,   per   intervenire   sulle   istituzioni   e   la    pubblica
amministrazione. 
Piu' in particolare, "Omissis" e' gravemente indiziato  di  avere,  a
decorrere dal 21 dicembre 2000, diretto le famiglie mafiose di Capaci
ed Isola delle Femmine  e  di  avere  mantenuto  molteplici  contatti
finalizzati alla gestione degli affari illeciti in tema di estorsioni
con esponenti di altri mandamenti mafiosi, con la recidiva specifica,
infraquinquennale, reiterata ( art. 99 commi 1 e 2 nr. 1 e  2;  commi
3, 4 e 6). 
Il grave ed univoco quadro  indiziario  a  carico  del  "Omissis"  in
ordine   alla   attualita'    del    suo    contributo    all'interno
dell'organizzazione  mafiosa  promana  dalle  precise  e  convergenti
dichiarazioni dei collaboratori di  giustizia  "Omissis",  "Omissis",
"Omissis" e "Omissis". 
Accanto alla  'presenza'  del  citato  capo  famiglia,  nel  contesto
criminale che per anni ha esercitato la sua influenza sul  territorio
nel quale ricade il Comune di Isola delle Femmine emergono  anche  le
figure di "Omissis", "Omissis" e "Omissis". 
"Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis"e deceduto in  data
"Omissis", imprenditore, soprannominato "Faccia Macchiata",  annovera
stretti rapporti e interessi con il noto boss "Omissis" di Cinisi. Il
predetto,  pregiudicato  per  rissa,   e'   stato   sottoposto   alla
sorveglianza speciale di pubblica  sicurezza  per  anni  due  dal  14
gennaio 1985 al 13 gennaio 1987, applicata nei suoi  confronti  dalla
Corte  d'Appello  di  Palermo  con  provvedimento  n.  382/1984   del
03.03.1986. 
Le motivazioni di tale provvedimento delineano la personalita'  e  lo
spessore criminale del "Omissis", descritto quale persona socialmente
pericolosa che, unitamente ad  altri  soggetti  operanti  in  diversi
settori imprenditoriali erano sospettati di costituire  strumento  di
reimpiego dei capitali provento di attivita' illegali di tipo mafioso
riconducibili al gruppo "Omissis" e in particolare a "Omissis". 
Ed infatti,  a  seguito  di  approfonditi  accertamenti  fiscali,  il
Tribunale di Palermo, con decreto  del  5  marzo  1984,  ordinava  il
sequestro ai sensi dell'art. 2 ter della legge 31.05.1965 n. 575,  di
distinte quote sociali di  partecipazione  del  "Omissis"alla  s.p.a.
"Omissis" con  sede  a  Capaci,  alla  s.r.l.  Immobiliare  "Omissis"
(acronimo dei cognomi"Omissis", "Omissis, "Omissis") con sede a Isola
delle Femmine e alla s.r.l. "Omissis" con sede a Palermo, nonche'  di
immobili di pertinenza del medesimo "Omissis". 
Avverso  il  menzionato  decreto  di  sottoposizione  e  confisca,  i
difensori del "Omissis" proponevano  ricorso  in  appello,  chiedendo
declaratoria di non luogo a misura di' prevenzione, la  revoca  della
confisca adottata e la riduzione al minimo  della  misura  personale.
Anche nel corso del secondo grado di giudizio, il "Omissis" e'  stato
ritenuto socialmente  pericoloso  perche'  validamente  indiziato  di
appartenenza ad associazione di tipo mafioso, operante, tra  l'altro,
in Cinisi e zone limitrofe e facente capo al noto esponente "Omissis"
(fu "Omissis", cl. "Omissis"), gia' sottoposto al soggiorno obbligato
e arrestato in Spagna insieme a uno dei suoi  figli,  su  mandato  di
cattura  internazionale,  quale  imputato  di  associazione  di  tipo
mafioso (art. 416 bis c.p.) e altri gravi reati. 
Tra gli elementi a fondamento del giudizio di  pericolosita'  sociale
del "Omissis" rileva notevolmente la  sua  qualita'  di  socio  della
"s.p.a.  "Omissis",  nata  dalla   trasformazione   della   "Omissis"
costituita il 13 maggio 1974 dai fratelli "Omissis", noti trafficanti
di stupefacenti. La "Omissis" con sede in Capaci'  aveva  un  oggetto
molto vario  come,  ad  esempio,  acquisto  di  terreni  edificabili,
realizzazione  di  fabbricati,  assunzione  di  appalti  pubblici   e
privati, gestione di alberghi, bar, ristoranti, impianti  sportivi  e
stabilimenti balneari. 
Si rileva, inoltre, che la s.p.a. "Omissis"  annoverava  tra  i  suoi
soci oltre a "Omissis",  anche  altri  notissimi  esponenti  di  Cosa
Nostra: "Omissis", fratello di "Omissis" e i  figli  di  quest'ultimo
"Omissis", "Omissis" "Omissis"  marito  di  "Omissis",  "Omissis"  di
Omissis", "Omissis "e "Omissis". Dunque, le modalita' di costituzione
della s.p.a.  "Omissis",  i  cui  erano  soggetti  tutti  considerati
caratterizzati da pericolosita' sociale, costituirono  validi  indizi
per qualificare come mafiosa la suddetta societa',  essendo  evidente
che la stessa era stata costituita da esponenti del gruppo  "Omissis"
con la chiara finalita' di  reimpiego  e  riciclaggio  degli  ingenti
capitali, conseguiti attraverso il  lucroso  traffico  internazionale
degli stupefacenti. In tale contesto, la partecipazione di  "Omissis"
alla "Omissis s.p.a." si era rivelata indicativa del comune interesse
che doveva certamente legarlo ai "Omissis",  e  cioe'  la  cosiddetta
"affectio" caratteristica delle associazioni di tipo mafioso. 
"Omissis", nato a Torretta il "Omissis",  e'  un  altro  elemento  di
spicco della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine  che,  oltre  ad
annoverare precedenti penali per estorsione aggravata dalle modalita'
di  tipo  mafioso,  sembra  avere  contribuito  a   condizionare   in
particolar modo  l'operato  dell'Amministrazione  Comunale  di  Isola
delle Femmine. 
Questi, come "Omissis", veniva tratto in arresto il 13 dicembre  2010
nell'ambito dell'operazione "ADDIOPIZZO 5" in esecuzione di ordinanza
di applicazione della misura coercitiva della custodia  cautelare  n.
11213/08 R.G.N.R. e 11998/08 R.G. G.I.P. emessa il  9  dicembre  2010
dal Tribunale  di  Palermo,  Sezione  del  Giudice  per  le  Indagini
Preliminari, essendo gravemente indiziato di reita' in riferimento al
delitto di estorsione aggravata da modalita' mafiosa (delitto p. e p.
dagli artt. 110, 81 cpv, 629 comma 2° e art. 7 D.L.  13  maggio  1991
nr.152, conv. nella legge 12 luglio 1991 nr.203)  per  essersi  -  in
concorso con i piu'  noti  "Omissis"  ed  altri  -  con  piu'  azioni
esecutive  di  un  medesimo  disegno  criminoso,  mediante   minaccia
consistita nel manifestare la propria  appartenenza  all'associazione
mafiosa Cosa Nostra, ed in virtu' della forza derivante  dal  vincolo
associativo  relativo  alla  predetta  organizzazione,  procurati  un
ingiusto    profitto,    costringendo    l'imprenditore    "Omissis",
amministratore unico della "Omissis" e C. S.n.c., a versare, in  piu'
soluzioni, ventimila euro, in relazione ai lavori di  costruzione  di
una scuola materna che lo "Omissis"stava effettuando  nel  Comune  di
Cinisi e costringendo  il  medesimo  imprenditore  a  cedere  in  sub
appalto  parte  dei  lavori  alle  ditte  di  "Omissis",   "Omissis",
"Omissis" e "Omissis". Nella vicenda, "Omissis" aveva svolto il ruolo
di esecutore delle richieste estorsive e di esattore della  somma  di
denaro, mentre  i  piu'  noti  "Omissis"  e  "Omissis"  agivano  come
mandanti delle pretese estorsive. 
Con sentenza n. 736/12 emessa in data 15 giugno 2012, il Tribunale di
Palermo - Giudice dell'Udienza Preliminare condannava "Omissis"  alla
pena di anni sei di reclusione ed euro mille di multa per  estorsione
aggravata e continuata in concorso. 
Con medesima sentenza, il G.U.P. di Palermo condannava "Omissis" alla
pena di anni dieci di reclusione e alla multa di euro quattromila per
lo stesso reato. 
"Omissis", nato a Isola delle Femmine (PA) il "Omissis", risulta gia'
sottoposto, in data 28 dicembre  1984,  alla  misura  di  prevenzione
della sorveglianza speciale di PS. per la durata di tre anni. La  sua
pericolosita' sociale si evidenzia anche avuto riguardo ai legami  di
frequentazione intrattenuti con "Omissis", il predetto "Omissis",  ed
altri esponenti di calibro della  criminalita'  organizzata  -  tutti
colpiti da provvedimenti giudiziari per associazione di tipo mafioso. 
Il predetto "Omissis" inoltre risulta avere partecipato alle societa'
prima citate, riferibili al clan dei  "Omissis",  quali  la  "Omissis
s.p.a." e la "Immobiliare Omissis", costituita unitamente a "Omissis"
e a "Omissis", suo cognato avendo  lo  stesso  "Omissis"  sposato  la
sorella di questi "Omissis". 
"Omissis", inoltre, risulta avere partecipato - il 4 dicembre 2002  -
ai funerali di "Omissis" classe "Omissis", madre  del  capo  famiglia
"Omissis, unitamente a "Omissis". 
 
 
L'assetto politico-amministrativo 
 
La situazione politica del Comune di Isola delle Femmine ha visto  da
sempre contrapporsi schieramenti costituiti da liste civiche, guidate
dagli esponenti maggiormente rappresentativi dell'ambiente cittadino,
che da oltre un decennio a questa parte si identificano in  "Omissis"
- leader della lista "TORRE", Sindaco per oltre 30 anni fino al  1993
-, "Omissis" - leader della lista "NUOVA ISOLA" e Sindaco dal 1993 al
2004 -e "Omissis" - eletto Sindaco nel 2004 quale alleato del BOLOGNA
e riconfermato nella carica nel 2009 con la  lista  civica  "Progetto
Isola"- . 
In particolare, la storia  dell'amministrazione  comunale  di'  Isola
delle Femmine nel periodo  che  inizia  con  la  prima  elezione  del
Sindaco "Omissis", avvenuta alle consultazioni elettorali del  giugno
2004, e prosegue con la rielezione di questi in esito alle  votazioni
del  mese  di  giugno  2009  per  arrivare  alla  data  odierna,   e'
caratterizzata dall'andamento dei rapporti, di stretta alleanza prima
e di grande avversione poi, tra l'ex Sindaco  "Omissis"  e  l'attuale
Primo cittadino, "Omissis". 
Dopo avere ricoperto la carica di  Vice  del  Sindaco  "Omissis",  il
"Omissis", infatti, subito dopo la prima elezione (conclusasi  a  suo
vantaggio  con  uno  scarto  di  280  preferenze  nei  confronti  del
candidato "Omissis" e di oltre 500  dell'altro  candidato  "Omissis")
sceglieva "Omissis" per la carica di Vice Sindaco. 
Nell'ottobre del 2006, tuttavia, l'amministrazione comunale subiva la
rottura della storica alleanza tra i due; il Vice  Sindaco,  infatti,
presentava le proprie dimissioni e come conseguenza si indeboliva  la
posizione del Sindaco in seno al Consiglio Comunale, in virtu'  della
formazione  di  un  terzo   Gruppo   Consiliare   denominato   "Isola
Democratica" rispetto al quale lo stesso  "Omissis"  si  poneva  come
Coordinatore Politico esterno. 
In data 6 e 7 giugno 2009, dopo la scadenza naturale dei mandato  del
Sindaco "Omissis", in Isola delle Femmine si votava  per  il  rinnovo
del Sindaco e del Consiglio Comunale. Nell'occasione,  a  seguito  di
una accesa campagna elettorale che vedeva presentarsi tre candidati a
Sindaco - il primo cittadino uscente "Omissis" appoggiato dalla lista
civica "Progetto Isola", "Omissis"appoggiato dalla  lista  "Rinascita
Isolana" ed  il  Capo  Gruppo  al  Consiglio  Comunale  di  minoranza
uscente,  "Omissis"  appoggiato  dalla  lista  "Insieme  Isola  delle
Femmine" - veniva confermato Sindaco "Omissis" con uno scarto di  250
voti sul candidato "Omissis". 
L'Amministrazione comunale di Isola delle  Femmine,  rinnovata  nelle
predette consultazioni del giugno 2009, appare soggetta  a  forme  di
condizionamento  da  parte  di  soggetti  appartenenti  alla   locale
famiglia  mafiosa,  in  assoluta  continuita',   peraltro,   con   la
precedente compagine amministrativa che vedeva al vertice il medesimo
primo cittadino. 
Infatti, se si tiene conto del contesto  criminale  sopra  descritto,
non stupisce come una famiglia mafiosa tanto attiva in  vari  settori
dell'economia locale e che, soprattutto  nell'ultimo  periodo,  aveva
acquisito un ruolo rilevante nel nuovo assetto di Cosa  Nostra  della
provincia di Palermo, delineatosi secondo le direttive dei "Omissis",
sia stata assolutamente in grado di' infiltrarsi nelle  attivita'  di
pubblico interesse che l'Amministrazione di Isola  delle  Femmine  e'
chiamata a regolare. 
Inoltre, la particolare  levatura  degli  esponenti  di  Cosa  Nostra
operanti nel territorio di Isola delle Femmine e  le  loro  relazioni
parentali con  componenti  attuali  della  Giunta  Municipale  e  del
Consiglio Comunale nonche' dell'apparato burocratico,  contribuiscono
a costituire un dato indicativo  sotto  il  profilo  della  "densita'
criminale" e della correlata capacita' di penetrazione  della  locale
famiglia mafiosa nelle  piu'  svariate  sfere  della  vita  pubblica,
economica e sociale della comunita'. 
Questo  dato  va  contestualizzato  tenendo  conto,  altresi',  della
peculiare posizione geografica nella quale si colloca  il  Comune  di
Isola delle Femmine, vicinissimo  al  capoluogo  e  lungo  la  fascia
costiera, che lo rende idoneo a divenire il  fulcro  degli  interessi
economici di Cosa Nostra, primi fra tutti il racket delle  estorsioni
e le speculazioni edilizie. 
Lo stretto legame tra la famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, con
al vertice "Omissis" e i "Omissis", i  quali  a  loro  volta  avevano
esteso la loro influenza sull'intera provincia di Palermo, e' un dato
indicativo, infine, di quanto  potente  sia  la  forza  intimidatoria
della criminalita' organizzata  nel  territorio  di  riferimento,  al
punto  che   diversi   fra   gli   stessi   esponenti   politici   ed
amministratori, contigui piu' o meno da vicino ad  ambienti  mafiosi,
hanno avuto e continuano ad avere un ruolo determinante nella vicenda
amministrativa dell'ente. 
Le ingerenze nelle funzioni e nei  compiti  curati  dall'ente  civico
hanno preso corpo e si sono tradotte  in  molteplici  illegittimita',
abusi,  eccessi,  sviamenti  di  potere  e  anomalie   dell'attivita'
amministrativa, tutti tesi a favorire economicamente o sotto forma di
altre utilita', soggetti a vario  titolo  collegati,  direttamente  o
indirettamente, a esponenti della locale consorteria mafiosa e,  piu'
in generale, di Cosa Nostra. 
L'accesso agli atti dell'amministrazione, infatti  ha  consentito  di
fare luce sui condizionamenti della criminalita' organizzata  locale,
che si sono tradotte in atti amministrativi adottati  nel  corso  del
periodo oggetto di osservazione della Commissione ispettiva,  che  va
principalmente dal giugno del 2009 al 2012. 
Si  puo'  decisamente  affermare,  inoltre,  che  l'influenza   della
famiglia mafiosa nella sfera politica e amministrativa locale  si  e'
protratta   nel   tempo,   determinando   situazioni   di   obiettiva
incompatibilita' in soggetti che ricoprono cariche  istituzionali  di
primo piano. 
 
 
Gli amministratori: Giunta Municipale e Consiglio Comunale 
 
La compagine di governo ed elettiva presso il Comune di  Isola  delle
Femmine, in esito alle elezioni del 2009  nelle  quali  "Omissis"  e'
uscito vincitore alla guida della lista civica "Progetto  Isola",  e'
composta come segue. 
Giunta Municipale: 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente "Omissis", insegnante di matematica, Sindaco; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente "Omissis", impiegato, Vice Sindaco e assessore  con  delega
su turismo, attivita' produttive e cultura; 
   • "Omissis", nato a Capaci il "Omissis", residente a  Isola  delle
Femmine Omissis", commerciante, assessore con  delega  su  servizi  a
rete, arredo urbano e viabilita', lavori pubblici; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", impiegato, assessore con delega  su  pubblica
istruzione, sport e protezione civile e servizi sociali: 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine (PA) "Omissis", "Omissis"  assessore  con  delega  su  igiene
ambientale, arredo urbano e politiche giovanili. 
Consiglio Comunale 
Consiglieri di maggioranza, appartenenti alla lista civica  "Progetto
Isola": 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", impiegato, Presidente del Consiglio comunale; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine "Omissis", geometra, Vice Presidente del Consiglio comunale; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", marittimo; 
   •  "Omissis",  nata  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in via "Omissis", casalinga; 
   • "Omissis", nata a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Omissis", impiegata; 
   •  "Omissis",  nata  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", casalinga; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in"Omissis", commerciante; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine "Omissis"; "Omissis" 
   • "Omissis", nato a Marsala (TP) il "Omissis", residente  a  Isola
delle Femmine in "Omissis" impiegato 
Consiglieri di minoranza, appartenenti alla lista  civica  "Rinascita
Isolana": 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", impiegato; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Omissis", dottore in legge; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", pensionato; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", insegnante; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Omissis", geometra; 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente "Omissis", pescatore. 
In data 24 aprile 2012, i sei Consiglieri di  minoranza  appartenenti
al gruppo consiliare "Rinascita Isolana" - con note protocollate  dal
n. 5795 al n. 5801  dei  Comune  -rassegnavano  le  dimissioni  dalla
carica  ricoperta,  per  motivi   connessi   all'insediamento   della
Commissione Prefettizia. 
Il successivo 3 maggio, con deliberazione n. 7, il Consiglio Comunale
attribuiva la carica di Consigliere Comunale  ai  seguenti  candidati
della  lista  "Rinascita  Isolana",   collocati   nella   graduatoria
risultante dal verbale dell'adunanza dei Presidenti di seggio redatto
in data 9 giugno 2009 dal 7° al 12° posto: 
   •  "Omissis",  nato  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", in cerca di occupazione; 
   • "Omissis", nato a Trapani il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Ornissis", pensionato; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Ornissis", pensionato; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Omissis", impiegato; 
   • "Ornissis",  nata  a  Isola  delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi
residente in "Omissis", casalinga; 
   • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola  delle
Femmine in "Omissis", impiegato. 
Immediatamente dopo, il Consigliere "Omissis" presentava  le  proprie
dimissioni per  asseriti  motivi  di  lavoro  che  non  le  avrebbero
consentito di partecipare all'attivita' consiliare. 
Il Consiglio Comunale prendeva atto delle dimissioni e procedeva allo
scorrimento della lista,  nominando  consigliere  "Omissis",  nata  a
Palermo il "Omissis": 
Il Consiglio Comunale veniva quindi ricostituito. 
In seguito, i Consiglieri Comunali del  gruppo  "Rinascita  Isolana",
nominati in surroga con deliberazione del 3 maggio,  presentavano  le
loro dimissioni con note protocollate dal n. 6346 al n.  6439  datate
04 maggio ("Omissis") e 07 maggio ("Omissis",  "Omissis",  "Omissis",
"Omissis" e "Omissis"). 
Il 18  maggio  seguente,  con  deliberazione  n.  12,  ii'  Consiglio
Comunale attribuiva la carica di  Consigliere  Comunale  ai  seguenti
candidati  della   lista   "Rinascita   Isolana",   collocati   nella
graduatoria risultante dal verbale dell'adunanza  dei  Presidenti  di
seggio redatto in data 9 giugno 2009 dal 14° al 15° posto: 
   • Omissis", nato a  Palermo  "Omissis,  residente  a  Isola  delle
Femmine in "Omissis", studente; 
   • Omissis", nata a Palermo il "Omissis", residente a  Isola  delle
Femmine in "Omissis", studentessa. 
Entrambi presentavano le loro dimissioni, con note protocollate al n.
6831 del 15 maggio 2012 ("Ornissis") e al n. 7214 del 21 maggio  2012
("Omissis"), pertanto il Consiglio Comunale rimane  tuttora  composto
da soli nove Consiglieri Comunali di maggioranza. 
Giova rammentare infine che oltre al Sindaco, che come gia' detto  e'
al suo secondo mandato dopo avere ricoperto cariche anche  durante  i
mandati sindacali di "Omissis", diversi altri componenti dell'attuale
giunta e consiglio comunale occupavano cariche politiche anche  nella
precedente   amministrazione   ("Omissis",   "Omissis",    "Omissis",
"Omissis"). Tate circostanza pone le due amministrazioni susseguitesi
a Isola delle Femmine, dal 2004  ad  oggi,  in  assoluta  continuita'
anche - come vedremo in seguito -  dal  punto  di  vista  dell'azione
amministrativa. 
 
 
I collegamenti tra la politica locale e la famiglia mafiosa di  Isola
delle Femmine 
 
Il corpo politico chiamato a reggere l'amministrazione di Isola delle
Femmine,  sin  dal  suo  insediamento  e'  apparso  composto  da   un
significativo  numero  di  soggetti  i   quali,   per   parentele   e
frequentazioni o  legami  d'interesse,  alla  luce  della  situazione
socio-economica di quel territorio nonche' del sicuro  radicamento  e
diffusione della locale famiglia mafiosa, sono esposti  ai  tentativi
di infiltrazione  e  condizionamento  posti  in  essere  da  soggetti
affiliati o a vario titolo contigui alla criminalita' organizzata. 
Al   riguardo,   si   riportano   di   seguito   gli   elementi    di
controindicazione emersi. 
Il Vice Sindaco, "Omissis", e'  nipote  acquisito  di  "Omissis":  il
rapporto di parentela deriva dal fatto che il  "Omissis"  e'  sposato
con "Omissis", figlia di "Omissis" (classe "Omissis" omonimo del capo
famiglia), la cui sorella, "Omissis", e' coniugata con "Omissis". 
L'Assessore "Omissis"e' nipote  acquisito  del  noto  "Omissis"  (ci.
"Omissis" attualmente detenuto), avendo sposato "Omissis", figlia  di
"Omissis" (ci. "Omissis") fratello maggiore del citato capo famiglia.
L'Assessore, inoltre e' cognato di "Omissis" (cl. "Omissis") titolare
del bar "Omissis" sito in "Omissis" di Isola delle Femmine sul  conto
del quale si dira' in seguito. 
Il Presidente dei Consiglio Comunale "Omissis" e'  stato  immortalato
in una fotografia con "Omissis" ( cl. "Omissis") e con  l'ex  sindaco
"Omissis" durante un'occasione conviviale,  verosimilmente  risalente
al 2003-2004. 
Il Consigliere di maggioranza "Omissis" e' cugina per parte di  madre
di "Omissis (classe "Omissis)„ condannato nel 2007 all'ergastolo  per
associazione di tipo mafioso e omicidio.  Il  rapporto  di  parentela
deriva dal fatto che la madre della "Omissis"e la madre del "Omissis"
sono sorelle. 
Come gia' detto, il gruppo consiliare di  minoranza  fa  capo  all'ex
sindaco "Omissis", il quale non fa parte del Consiglio Comunale e che
- oltre ad annoverare contiguita' con  il  capo  famiglia  "Omissis",
emerse sulla base delle frequentazioni documentate -  risulta  essere
stato il testimone dello sposo nelle nozze tra "Omissis"  (dipendente
comunale) e l'ing. "Omissis", cognato del  capo  famiglia  in  quanto
fratello della moglie di questi, "Omissis". 
Il  consigliere  di  minoranza  "Omissis"e'  fratello  di   "Omissis"
coniugata  con  "Omissis",  la  cui  sorella  "Omissis"  ha   sposato
"Omissis",  fratello  maggiore  del  capo  famiglia  "Omissis"   (cI.
"Omissis"). Lo stesso ha anche ricoperto  la  carica  di  Sindaco  di
Isola delle Femmine dal luglio 1983 al novembre 1984,  essendo  stato
eletto a capo della coalizione della lista civica  denominata  "Nuova
Isola". 
Infine,  ad  ulteriore  dimostrazione  della  possibilita'   che   le
infiltrazioni ed i condizionamenti mafiosi sugli organi del Comune di
Isola delle Femmine  abbiano  avuto  luogo  in  maniera  trasversale,
interessando entrambi  gli  schieramenti,  quello  di  maggioranza  e
quello di opposizione, si  evidenzia  il  rapporto  di  parentela  di
"Omissis" con il capo famiglia "Omissis". "Omissis", candidato  nella
lista "Rinascita Isolana"  e  subentrato  all'interno  del  Consiglio
Comunale a seguito delle dimissioni del primo gruppo dei  consiglieri
di minoranza, e' cugino acquisito del  capo  famiglia  "Omissis",  in
quanto cugino della moglie di questi "Omissis". Lo  stesso,  inoltre,
e' fratello dell'impiegato comunale  "Omissis".  "Omissis",  nominato
Consigliere Comunale il 3 maggio scorso in  surroga  dei  Consiglieri
dimissionari di opposizione, a sua volta rassegnava le dimissioni  il
7 maggio seguente in ragione dell'accesso prefettizio presso l'ente. 
Infine,  il  dimissionario  Consigliere  di  minoranza  "Omissis"  e'
fidanzato con "Omissis", figlia dell'ex Sindaco "Omissis". 
Effettivamente, come e' stato dimostrato dall'attivita' svolta  dalla
Commissione d'indagine, l'Amministrazione  comunale  di  Isola  delle
Femmine si e' palesata molto permeabile alle infiltrazioni e soggetta
a varie forme  di  condizionamento  mafioso  nei  settori  nevralgici
dell'ente. 
Cio'  che  di  piu'  rilevante  e'  emerso  nel  corso  dell'accesso,
tuttavia, e' la circostanza  che  tali  condizionamenti  e  sviamenti
nell'azione amministrativa dell'ente abbiano non solo  caratterizzato
i due mandati dell'attuale Sindaco "Omissis", ma che  si  manifestino
come condotte da tempo radicate nell'ente capaci  di  sopravvivere  -
adattandosi in maniera davvero preoccupante  -  anche  all'alternanza
delle coalizioni politiche al vertice del Comune di Isola. 
In sostanza, e' stato rilevato che talune distorsioni poste in essere
a favore di soggetti vicini alla locale famiglia mafiosa hanno radici
nell'amministrazione comunale guidata dal Sindaco "Omissis" e si sono
replicate anche dopo l'elezione del Sindaco "Omissis": e' il caso, ad
esempio, delle concessioni  edilizie  rilasciate  nei  confronti  del
titolare del  "Bar  "Omissis"di  "Omissis",  nipote  del  capo  mafia
locale, di cui si dira' in seguito. 
In tale  contesto,  tutte  le  iniziative  per  la  diffusione  della
legalita' intraprese  dall'amministrazione  "Omissis"  appaiono  come
mere "operazioni di facciata", tenuto conto che i  vari  settori  del
Comune si sono rivelati soggetti a gravi forme di  condizionamento  e
che l'ente ha aderito al protocollo di legalita' "Carlo Alberto Dalla
Chiesa", per la prevenzione del  pericolo  di  infiltrazioni  mafiose
nelle opere pubbliche solo il 27 febbraio scorso,  con  deliberazione
di Giunta n. 21. 
 
 
I collegamenti dell'apparato burocratico comunale con la criminalita'
organizzata 
 
Anche tra i dipendenti comunali, ai vari livelli, alla stessa stregua
di quanto evidenziato per /a compagine  politica  (di  maggioranza  e
d'opposizione),  si  riscontrano  soggetti  che,  per   parentele   e
frequentazioni o legami d'interesse, sono esposti ai  condizionamenti
provenienti  da  esponenti  od   altri   soggetti,   direttamente   o
indirettamente soggiacenti alla influente consorteria isolana. 
E' emerso, altresi', che i dipendenti comunali sono tutti stabilmente
inseriti nella pianta organica dell'ente, avendo il  Comune  gia'  da
tempo provveduto alla stabilizzazione di tutti i rapporti  di  lavoro
precario (ex contrattisti, ex  ISU,  ....),  diversamente  da  quanto
posto in essere dalla stragrande  maggioranza  delle  amministrazioni
locali dell'isola, che ancora oggi si trovano  a  gestire  un  numero
enorme di lavoratori precari (sarebbero circa  22.000)  con  oneri  a
carico del bilancio della Regione Siciliana. 
"Omissis", impiegata presso il I settore 6°  servizio  "Protocollo  -
Albo Pretorio" in qualita' di applicata  esecutiva,  e'  cognata  del
capo  famiglia  "Omissis",  avendo  sposato  l'ingegnere   "Omissis",
fratello della moglie di questi, "Omissis". 
La "Omissis" e' stata stabilizzata dalla posizione di  precariato  il
1° novembre 2003, quando Sindaco era "Omissis" e "Omissis"  era  Vice
Sindaco. 
Il predetto "Omissis", da  parte  sua,  ha  ricoperto  la  carica  di
Assessore all'urbanistica e all'edilizia privata del comune di  Isola
delle Femmine dal 13 giugno 1999  al  12  ottobre  1999  (data  delle
dimissioni  per  motivi   personali,   verosimilmente   riconducibili
all'arresto, il 28 luglio 1999,  del  cognato  "Omissis"  nell'ambito
della cosiddetta operazione  "San  Lorenzo  2").  All'epoca,  a  capo
dell'Amministrazione c'era il  Sindaco  "Omissis".  Nella  precedente
amministrazione, guidata sempre dal Sindaco "Omissis"  (dal  1994  al
1999) aveva ricoperto il medesimo incarico di Assessore, cori  delega
a lavori pubblici e patrimonio civile. 
"Omissis", impiegato  presso  il  I  settore  "Amministrativo"  -  2°
servizio  "Anagrafe  -Elettorale  -  Censimenti"   in   qualita'   di
specialista dell'attivita' amministrativa, e'  cugino  acquisito  del
capo famiglia "Omissis", in quanto cugino della moglie di questi.  Il
rapporto di parentela deriva dal fatto che  il  padre  di  "Omissis",
"Omissis" (cl. "Omissis") e' fratello di "Omissis"  (cl.  "Omissis"),
padre di "Omissis". 
L'architetto "Omissis", responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale  -
III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011,  data  in  cui  si  e'
dimesso dall'incarico ed e' stato sostituito dall'ing. "Omissis",  e'
l'attuale Capo del V Settore  "Tecnico  -  Manutentivo".  Lo  stesso,
assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1°
maggio 2002 successivamente prorogato, e'  stato  stabilizzato  dalla
posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di  lavoro
a tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L'arch.  "Omissis"  e'
nipote di "Omissis" deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli  di
parentela alla famiglia mafiosa dei "Omissis" di Palermo. 
Alcuni beni immobili appartenenti  al  "Omissis",  in  esecuzione  di
provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo  -  Ufficio  Misure  di
Prevenzione, nel  2009  sono  stati  oggetto  di  sequestro,  poiche'
riconducibili alle famiglie mafiose "Omissis" e "Omissis" di Palermo. 
Come  gia'  detto,  "Omissis",  impiegata  presso   il   II   settore
"Economico-Finanziario" - 2° servizio "patrimonio - provveditorato  -
economato  -  servizi  in  convenzione"  in  qualita'  di   applicato
esecutivo, attualmente in servizio presso la Polizia Municipale quale
ausiliario del traffico, e' sorella dell'ex Sindaco "Omissis"  ed  e'
stata stabilizzata in data 1° novembre 2003, quando quest'ultimo  era
Sindaco di Isola delle Femmine mentre "Omissis" era Vice Sindaco. 
"Omissis", impiegato presso  il  I  settore  "Amministrativo"  -  4°.
servizio "relazioni  con  il  pubblico  -  comunicazione  pubblica  -
ufficio notifiche", e' cognato dell'ex Sindaco "Omissis". Il rapporto
di parentela deriva dal fatto che il "Omissis" ha sposato  "Omissis",
sorella di "Omissis" e di "Omissis". Anche lui e' stato  stabilizzato
in data 1° novembre 2003 quando "Omissis" era Sindaco e "Omissis" era
Vice Sindaco. 
 
 
Appalti di lavori, servizi e forniture 
 
Nel corso dell'accesso e' stato rilevato  come  l'Amministrazione  di
Isola delle Femmine abbia fatto  costantemente  ricorso  a  procedure
ristrette  per  la  scelta  del  contraente  -procedura  negoziata  o
trattativa privata di cui  all'art.  57  del  D.Igs.  n.  163/2006  o
mediante cottimo fiduciario ai sensi  dell'art.  125  del  richiamato
decreto - non giustificate  dai  necessari  presupposti  di  urgenza,
indifferibilita'  e/o  dalla  particolare  natura  delle  prestazioni
richieste dal caso concreto e che, a volte, possono  non  conciliarsi
con le prescritte cautele che devono connotare  la  attivita'  di  un
ente pubblico  Comune,  tanto  piu'  quando  agisce  in  un  contesto
territoriale  notoriamente  contraddistinto  dalla  possibilita'   di
interferenze illecite. 
Nello  specifico,  sono  state  riscontrate   gravi   e   persistenti
"anomalie"  che   hanno   interessato   numerosi   lavori   pubblici,
caratterizzati anche da importi di un certo rilievo, molti dei  quali
non risultano peraltro riportati nel registro dei contratti  ma  sono
stati rinvenuti analizzando il registro di protocollo  informatico  e
le delibere di giunta e di consiglio. 
In relazione alle procedure di affidamento di lavori mediante appalto
pubblico, e' risultato che, in  alcuni  casi,  l'Amministrazione,  di
fatto, ha frazionato gli importi  dei  lavori  o  gli  stessi  lavori
consentendo in tal modo di sottoporre l'affidamento  alla  disciplina
delle acquisizioni in economia, ai sensi  dell'art.  125  del  D.lgs.
163/2006. 
Tra l'altro, in numerosi appalti risulta essere  stata  applicata  la
normativa inerente la fornitura di beni, laddove  invece  si  sarebbe
dovuto applicare la normativa concernente le  prestazioni  di  opere,
ovvero,  piu'  precisamente,  si  sarebbe  dovuto  far  ricorso  alla
procedura dei lavori pubblici mediante cottimo  -  appalto  ai  sensi
degli artt. 24 bis e 24 ter della L.R. 7/2003. 
Le  altre  irregolarita'  riscontrate  attengono,  come  gia'  detto,
all'ingiustificato quanto frequente ricorso a procedure ristrette  di
scelta  del  contraente,  in  assenza  dei  presupposti  di  urgenza.
Analogamente,  e'  stato  riscontrato  un  eccessivo   ricorso   alla
procedura del cottimo fiduciario pure in assenza  di  un  albo  delle
imprese di fiducia del Comune,  e  senza  le  cautele  che  avrebbero
potuto derivare dall'adozione  del  Protocollo  di  legalita'  "Carlo
Alberto Dalla Chiesa" a cui l'Ente risulta, peraltro,  avere  aderito
solo nel mese di febbraio 2012, nonostante negli atti ne siano  stati
piu' volte richiamate le prescrizioni. 
Nel corso dell'accesso, inoltre, si e' rilevato che l'Amministrazione
non ha  ancora  adottato  un  Regolamento  tipo  sulle  modalita'  di
affidamento di lavori pubblici mediante  cottimo  fiduciario  ne'  ha
istituito il corrispondente Albo delle imprese  di  fiducia,  secondo
quanto  previsto  dall'art.20  della  legge  regionale  7/2002   come
modificato dall'art.17 della legge regionale 7/2003. 
Invero, l'istituzione di un Albo di fornitori  di  fiducia,  prevista
dal citato regolamento, e' un  passaggio  ineludibile  in  quanto  lo
stesso rappresenta Io strumento  attraverso  il  quale  le  Pubbliche
Amministrazioni, nell'espletamento delle procedure per l'acquisizione
di beni o per la prestazione di  servizi,  si  dotano  di  un  elenco
costantemente aggiornato di ditte ed imprese,  operanti  nei  diversi
settori dell'economia, che sono  state  preventivamente  selezionate,
con riguardo al possesso  dei  requisiti  sia  soggettivi  (capacita'
economica e a contrarre, titolarita' di un nulla osta antimafia)  che
oggettivi (D.U.R.C. ovvero applicazione delle leggi previste a tutela
dei lavoratori). A detto Albo le stesse possono fare riferimento  non
solo nelle situazioni ordinarie ma anche nei  casi  di  urgenza,  per
fronteggiare  rapidamente  Ie  emergenze  senza  dover  ricorrere   a
procedure complesse. 
E' proprio questa la finalita' che induce comunemente a  indicare  le
ditte  iscritte  all'Albo  come  "fiduciarie";   infatti,   la   P.A.
procedente, a certe condizioni, se da una parte si autovincola  nella
scelta dei soggetti con cui entrare in relazione, dall'altra parte ha
la certezza di poter disporre di una certa rosa di imprese, anche  in
casi emergenziali, senza dovere per cio' solo derogare alle normative
vigenti. 
La assenza di tale strumento operativo, non di secondaria  importanza
ai fini del rispetto dei principi di'  legalita'  e  trasparenza,  ha
fatto si' che iI Comune di Isola delle  Femmine,  per  l'espletamento
delle  gare  di  affidamento  dei  lavori  da   eseguire,   adottasse
regolarmente una procedura affatto particolare. 
Ed infatti, di norma, l'amministrazione  -  attraverso  il  Dirigente
preposto al settore tecnico e manutenzioni, arch. "Omissis"- provvede
alla  scelta  delle  ditte  da  invitare   attraverso   la   semplice
pubblicazione  in  albo  pretorio  di  appositi  avvisi  pubblici  di
partecipazione, che consentono alle ditte interessate di  manifestare
la propria disponibilita' a partecipare alla gara e di  presentare  i
relativi preventivi. Tra tutte le  manifestazioni  di  disponibilita'
pervenute,  l'amministrazione   procede   a   selezionare,   mediante
sorteggio pubblico, alcune di queste ditte che saranno poi invitate a
presentare l'offerta economica e la documentazione di rito. 
Il  descritto  iter  procedurale  non  trova  alcun  riscontro  nelle
disposizioni contenute nel D. Lgs. 163 del 2006,  che  impone,  anche
per le procedure di cottimo  fiduciario,  il  rispetto  dei  principi
generali di trasparenza, rotazione e parita' di trattamento (art. 125
comma 8 del codice dei contratti pubblici). 
Le  criticita'   scaturenti   dalle   procedure   sopra   evidenziate
emergeranno   dall'analisi   dei   principali   lavori    aggiudicati
dall'amministrazione comunale, nell'arco temporale nel quale e' stata
gestita dal Sindaco "Omissis" e dalla sua Giunta. 
A tale riguardo, attesa  la  sostanziale  mancanza  di  soluzione  di
continuita' tra i due mandati del Sindaco "Omissis" ed in ragione  di
quanto e' stato evidenziato negli esposti dai quali sono scaturite le
prime  indagini  sull'amministrazione  del  Comune  di  Isola   delle
Femmine,  la  Commissione,  per   l'analisi   delle   procedure   per
l'aggiudicazione  di  lavori,  e'  stata  indotta   a   prendere   in
considerazione un arco temporale che non coincide necessariamente con
il periodo giugno 2009 - aprile  2012,  ma  che  comprende  procedure
iniziate anche negli anni precedenti. 
 
 
Lavori di "Collegamento del sistema fognario comunale  al  depuratore
del Consorzio A.S.I. di Carini" 
 
Gravi irregolarita' sono emerse nel corso dell'analisi dei Lavori  di
"Collegamento  del  sistema  fognario  comunale  al  depuratore   del
Consorzio A.S.I. di Carini", per un importo di  aggiudicazione  di  €
712.627,33.  Le  anomalie  riscontrate,  in   particolare,   appaiono
funzionali alla aggiudicazione  della  gara  e  alla  esecuzione  dei
sub-appalti e dei noli a ditte che presentano  evidenti  collegamenti
con la criminalita' organizzata. 
Anzitutto, la ditta "Omissis" vincitrice della gara,  presenta  forti
elementi di controindicazione: "Omissis", nato a Erice il  "Omissis",
amministratore unico della societa',  e'  il  fratello  di  "Omissis"
tratto in arresto in data 13.03.2001,  nell'ambito  del  procedimento
penale n. 2962/98 R.G.N.R. - D.D.A., per violazione degli artt.  416,
commi 1 e 5, 81 cpv, 110, 112, n. 1, e 353 C.P..  Durante  la  stessa
operazione veniva perquisita anche la societa' "Omissis" e  la  ditta
individuale "Omissis", entrambe con sedi in Santa Ninfa. 
Inoltre, le procedure di' assegnazione  dell'appalto  sono  risultate
irregolari sotto il profilo formale e sostanziale: 
   - sulle buste pervenute al Comune,  contenenti  le  offerte  delle
ditte interessate alla gara, non veniva apposto l'orario  di  arrivo,
non consentendo di risalire al criterio secondo cui Ie varie  offerte
sarebbero state ordinate progressivamente; 
   -  la  documentazione  prodotta  dalla  "Omissis"   e'   risultata
insufficiente con riferimento a quanto indicato ai' punti 6 e  8  del
disciplinare di gara (punto 6. cauzione  provvisoria  etc.,  punto  8
documentazione  comprovante  il  versamento  all'Autorita'   per   la
vigilanza  sui  lavori  pubblici).   Per   tali   motivi   la   ditta
"Omissis"doveva  essere  esclusa   in   sede   di   controllo   della
documentazione prodotta. 
In  data  23.04.2008,  l'amministrazione  comunale  sottoscriveva  il
contratto per l'affidamento dei lavori in trattazione. 
In data 06.05.2008  veniva  stilato  e  sottoscritto  il  verbale  di
consegna  dei  lavori  da  parte  del  RUP,  Arch.   "Omissis",   dai
progettisti e direttori dei lavori, Arch. "Omissis" e Ing.  "Omissis"
e  da  parte  dell'Ing.  "Omissis",  delegato  e  direttore   tecnico
dell'impresa "Omissis". 
In data 27.05.2008 veniva stilato iI verbale di inizio dei  lavori  e
successivamente, in data 15.09.2008, l'impresa "omissis"richiedeva al
RUP "Omissis" l'autorizzazione per l'affidamento in  subappalto  alla
ditta ""Omissis"  di  Torretta  di  alcuni  lavori  rientranti  nella
categoria prevalente, indicando nella  stessa  nota  che  l'ammontare
presunto delle opere oggetto della presente richiesta risulta in  via
indicativa    poco     inferiore     a     €     150.000,00     (euro
centocinquantamila/00). 
Con nota del 30.09.2008, la "Omissis" inviava al RUP "Omissis"  copia
del contratto di subappalto stipulato con la  ditta  "Omissis"per  il
noleggio a caldo di alcuni escavatori, di una pala meccanica, di  una
minipala meccanica e di due autocarri per un importo  complessivo  di
euro 14.200,00,  importo  inferiore  al  2%  del  totale  dei  lavori
affidati. 
Con determinazione n. 120 del 03.10.2008, il  responsabile  del  III°
settore,  Arch.  "Omissis",  determina  di   autorizzare   la   ditta
aggiudicatrice, "Omissis", a subappaltare  alla  ditta  "Omissis"  di
Torretta (Pa) la realizzazione "degli scavi,  movimenti  di  materie,
realizzazione  di  rilevati,  fondazioni  stradali...",  cosi'   come
specificato nel contratto  di  subappalto,  per  l'importo  di'  poco
inferiore a 150.000 cosi' come presuntivamente  stimato  nel  computo
metrico  allegato  all'istanza  di  subappalto,  non  rinvenuto   nel
fascicolo. 
La    citata    ditta    presenta    inequivocabili    elementi    di
controindicazione: la ditta e' gestita, tra gli altri, dai figli  del
titolare "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"). 
"Omissis" risulta "... condannato, nel 2001, con sentenza  definitiva
della Corte di Appello di Palermo per il delitto  di  favoreggiamento
aggravato ai sensi dell'art.? del D.L. n. 152/91 (aggravante prevista
per chi agevola l'attivita' delle associazioni mafiose). A seguito di
tale  condanna  lo  stesso  e'  stato  sottoposto  alla   misura   di
prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di' soggiorno per
anni tre, misura che il medesimo risulta avere espiato tra il 2004 ed
il 2007...". La stessa sentenza della Corte di Appello evidenzia "...
la contiguita' del "Omissis" con Cosa Nostra ed  in  particolare  con
"Omissis",  reggente  del  mandamento  di  Partinico.  Il   Tribunale
richiama al riguardo le dichiarazioni del collaboratore di  giustizia
"Omissis",  il  quale  aveva  riferito  che  proprio   il   "Omissis"
accompagnava il "Omissis", nel periodo in cui questi  era  latitante,
alle riunioni con gli altri  affiliati,  alle  quali  partecipava  lo
stesso  "Omissis"  che,  pertanto,  aveva  diretta  conoscenza  dello
strettissimo rapporto del preposto con il "Omissis"..." 
Ma anche l'altro figlio di "Omissis", "Omissis" , si rileva  soggetto
di  specifico  interesse   sotto   il   profilo   della   intraneita'
all'organizzazione mafiosa, essendo stato recentemente  condannato  a
sei anni di reclusione per associazione di tipo mafioso, come  si  e'
gia' piu' ampiamente esposto sopra. 
Dunque, appare altamente probabile che la  procedura  della  gara  in
esame,  sia  stata   caratterizzata   da   numerose   'irregolarita',
concretamente  strumentali  all'aggiudicazione  alla   "Omissis"   e,
conseguentemente,  alla  possibilita'  di  concedere  un   subappalto
all'impresa "Omissis". 
Ancora, in data 13.10.2008, la  "Omissis"  comunicava  al  RUP  Arch.
"Omissis" l'intenzione di avvalersi, ai sensi e per gli effetti della
art. 18, comma 12, della legge 55/90, della ditta "Omissis",  per  il
noleggio a caldo di n. 2 autocarri, con contratto di nolo a caldo per
un importo non superiore al  2%  dell'importo  dei  lavori  affidati.
Anche  la  citata  ditta  presenta   controindicazioni,   in   quanto
"Omissis"ed "Omissis", soci amministratori della  predetta  "Omissis"
"risultano  associarsi  a  persone  pregiudicate  e   sospettate   di
appartenere alla criminalita' organizzata". 
I lavori sono stati successivamente collaudati e liquidati. 
Le principali anomalie ed irregolarita'  riscontrate  dalla  disamina
degli atti suesposti, oltre a quanto gia'  delineato  in  precedenza,
sono di seguito riassunte: 
   -  con   riferimento   alle   modalita'   di   predisposizione   e
archiviazione dati del protocollo informatico si e' accertato che  lo
stesso, nel periodo  di  indizione  della  gara,  non  consentiva  di
evidenziare  l'orario  di  ricevimento  dei  documenti  in   entrata.
Pertanto, i plichi contenenti le  richieste  di  partecipazione  alla
gara venivano protocollati senza l'indicazione del relativo orario di
arrivo. Da cio' consegue che non e' stato  possibile  appurare  se  i
plichi siano arrivati prima della scadenza fissata dal  bando  (entro
le ore 12.00 del 28.09.2007), e quale metodo  o  criterio  sia  stato
utilizzato per predisporre il relativo ordine di arrivo funzionale  e
propedeutico alle successive operazioni di gara (sorteggio); 
   - le sistematiche e ripetute irregolarita' riscontrate durante  le
operazioni   di   gara,   hanno   consentito   di    rilevare    come
l'aggiudicazione sia stata  "segnata"  da  evidenti  anomalie.  Nello
specifico, la stessa impresa che si e' aggiudicata la gara, ovvero la
"Omissis",  avrebbe  dovuto  essere  esclusa  gia'  nella  fase   del
controllo della  documentazione  presentata,  atteso  che  non  aveva
prodotto ne' la cauzione provvisoria (punto 6 del bando), ne'  idonea
documentazione  comprovante  il  versamento  all'Autorita'   per   la
vigilanza sui lavori pubblici (punto 8 del bando). 
   Inoltre, come  gia'  evidenziato  sulla  scorta  dei  controlli  a
campione effettuati, non sono state escluse in sede di controllo  per
mancanza dei requisiti sanciti nel bando  ditte  come  la  "Omissis",
"Omissis" ed "Omissis"; 
   - il ripetuto ed illegittimo ricorso alla stipula di subappalti  e
subcontratti da parte della  "Omissis",ditta  aggiudicataria,  cosi',
come di seguito specificati: 
     • subappalto, in data  15.09.2008,  alla  ditta  ""Omissis"  di'
Torretta di alcuni lavori rientranti nella categoria  prevalente  con
importo indicativo inferiore ad euro 150.000,00; 
     • subcontratto, in data 30.09.2008,  con  noleggio  a  caldo  di
alcuni escavatori, di una pala meccanica, di una minipala meccanica e
di due autocarri per un importo complessivo di euro 14.200,00 con  la
ditta "Omissis"; 
     • subcontratto, in data 13.10.2008, ai sensi e per  gli  effetti
della art. 18, comma 12, della legge 55/90, con  la  ditta  "Omissis"
con sede a Torretta, per l'utilizzo di' n. 2  autocarri  con  nolo  a
caldo per un importo non superiore al 2% dei lavori affidati. 
     • subcontratto, in data 30.03.2009, per la  realizzazione  della
camera di sollevamento alla ditta "Omissis", per un importo  di  euro
8.350,00,  di  importo  inferiore  al  2%  dell'importo  contrattuale
principale; 
     • subcontratto, in data 22.04.2009, per la  realizzazione  della
pavimentazione stradale con noleggio a caldo di  alcuni  mezzi  dalla
ditta "Omissis", con importo non espresso, ma dichiarato inferiore al
2% dell'importo contrattuale principale. 
Da quanto prospettato, si evince, altresi', che la somma  dei  lavori
affidati in subcontratto ed in subappalto alle varie ditte menzionate
avrebbe superato il limite del 30% dei lavori affidati in esecuzione. 
 
 
Lavori di  "ristrutturazione  approdo  e  movimentazione  della  zona
destinata ai pescatori nel porto di Isola delle Femmine". 
 
Anche la gara per l'aggiudicazione dei  lavori  di  "ristrutturazione
approdo e movimentazione della zona destinata ai pescatori nel  porto
di Isola delle Femmine", per un importo di 162.462,10 curo oltre  Iva
e  comprensivo  di  oneri  non   soggetti   a   ribasso,   e'   stata
caratterizzata da distorsioni ed irregolarita' che assumono  un  peso
specifico  se  poste  in  raffronto  con  i  requisiti  della   ditta
aggiudicataria. 
All'esito della gara, si aggiudicava l'appalto - avendo presentato il
ribasso maggiore - la Ditta "Omissis", che non e' esente da  elementi
di controindicazione e  collegamenti  con  la  criminalita'  di  tipo
mafioso. 
"Omissis", nato  a  Partinico  l'"Omissis",  amministratore  unico  e
direttore tecnico della "Omissis" -con sede a Borgetto, in "Omissis",
unitamente al di lui fratello "Omissis" (classe "Omissis", e'  figlio
di "Omissis",  nato  a  Borgetto  il  "Omissis",  il  quale  in  data
17.05.2000 e' stato tratto in arresto da militari deI R.O.S. CC., Sez
Anticrimine di Palermo, in ottemperanza di O.C.C. emessa il 15.5.2000
dal GIP di Palermo, poiche' gravemente indiziato  del  reato  di  cui
all'art. 110 e 416 bis, c 1, 3, 4, 5 e 6 c.p., per aver concorso  con
altre persone, in  qualita'  di  titolari,  ovvero  soci  di  imprese
operanti nel settore edile, alle attivita' ed al perseguimento  degli
scopi dell'associazione di tipo mafioso denominata Cosa Nostra. 
Unitamente al citato "Omissis"venivano tratte  in  arresto  altre  25
persone. Il predetto  "Ornissis",  con  sentenza  n.  1030/00  datata
20.07.2000, del Tribunale di Palermo - Uff. GIP,  veniva  condannato,
su richiesta delle parti, alla pena di anni 1 e mesi 10 di reclusione
per associazione di tipo mafioso. 
Dalla lettura del dispositivo di sentenza, si evince  che  nel  corso
delle indagini, era stato appurato che il "Ornissis"  aveva  concorso
con numerose altre persone, nella loro qualita'  di  titolari  ovvero
soci di imprese operanti nel settore edile,  nelle  attivita'  ed  al
perseguimento  degli  scopi   dell'associazione   di   tipo   mafioso
denominata Cosa Nostra e, in particolare della famiglia di Partinico,
mediante  la  loro  disponibilita'  a  partecipare   alle   attivita'
delittuose, dando un significativo contributo alla causa associativa. 
Inoltre, le  risultanze  investigative  avevano  evidenziato  che  il
"Omissis"e  gli  altri  soggetti  tratti  in  arresto,  con  la  loro
condotta, avevano consentito che elementi collegati a Cosa Nostra  si
aggiudicassero i lavori commissionati  dall'amministrazione  comunale
di Montelepre (Pa), attraverso il sistema della previa  consegna,  ai
titolari delle imprese anzidette, delle buste contenenti  le  offerte
presentate dalle ditte partecipanti alle varie gare  di  appalto,  in
tal modo pilotando l'esito finale delle stesse. 
Nello specifico, gli arrestati  avrebbero  sistematicamente  concorso
alla turbativa di gare di' appalto bandite dai comuni di  Montelepre,
Borgetto, Giardinello, Partinico, e di altri Comuni  della  provincia
di Palermo,  favorendo  l'aggiudicazione  di  dette  gare  a  imprese
dell'associazione mafiosa denominata Cosa Nostra. 
Le condotte,  inoltre,  erano  aggravate  dalla  circostanza  che  si
trattava di associazione armata e che le attivita' economiche di  cui
gli associati intendevano assumere o mantenere  il  contro/lo,  erano
finanziate - in tutto o in parte - con il prezzo, il  prodotto  o  il
profitto di delitti. 
 
 
Gestioni e manutenzioni ordinarie: 
 
   - Manutenzione fognature e pulizia caditoie 
Anche il servizio di  manutenzione  delle  fognature  risulta  essere
stata  affidata  ad  una  ditta  che  presenta  gravi   elementi   di
controindicazione: si tratta  della  ditta  "Omissis.",  con  sede  a
Palermo in via "Omissis", (societa' in nome collettivo con  qualifica
di impresa artigiana, costituita l'11 febbraio1991, nella quale socio
amministratore e' "Omissis", mentre "Ornissis" e' socio). Tale  ditta
risulta collegata con altra impresa operante nello stesso settore  di
attivita', la "Omissis" di "Omissis",  con  sede  a  Palermo  in  via
"Omissis", (societa' in nome  collettivo  con  qualifica  di  impresa
artigiana costituita il  2  settembre  1987,  nella  quale  "Omissis"
risulta socio amministratore e responsabile tecnico, mentre "Omissis"
e' socio di societa' in nome collettivo). 
Giova rappresentare  che  "Omissis",  amministratore  della  societa'
"Omissis"  e'  figlio  di  "Omissis",  personaggio  noto  alle  forze
dell'ordine  in  quanto,  unitamente  ai   suoi   fratelli   Ornissis
(cl."Omissis") e "Omissis" (cl."Omissis"), e'  risultato  aderente  a
Cosa nostra attraverso le cosche di Partanna Mondello e San  Lorenzo.
L'attivita' prevalente dei suddetti fratelli "Omissis" e' l'edilizia. 
A carico  del  "Omissis"  (cI.  "Omissis",  nel  tempo,  sono  emersi
elementi tali che ne hanno evidenziato il  carattere  di  persona  di
pessima condotta e spiccata  propensione  a  delinquere,  che  Io  ha
portato ad accumulare numerosi pregiudizi penali; in  particolare  il
19 luglio 2002, la Corte di Appello di Palermo lo  ha  condannato  ad
anni 4 e mesi 8 di reclusione per associazione di tipo mafioso, reato
commesso a Palermo dal settembre 1982 al 19 luglio 2002. 
I  tre  fratelli  "Omissis",  e  in  particolare   "Omissis",   hanno
partecipato a iniziative di costruzioni edili unitamente  ad  "uomini
d'onore" con scambio  ripetuto  di  favori  e,  addirittura,  con  il
favoreggiamento alla latitanza di mafiosi  di  primissimo  piano.  La
famiglia "Omissis"  ("Omissis",  "Omissis"  e  "Omissis")  ha  subito
diverse ordinanze di sequestro beni, provvedimenti che hanno  indotto
i  fratelli  a  introdurre  nelle  loro  attivita'  anche  i  diretti
familiari (moglie e figli); cosi'  come  risulta  per  la  "Omissis",
intestata al figlio "Ornissis" e alla moglie di questo, "Omissis". 
Piu' recentemente, "Omissis" era stato sottoposto  alla  Sorveglianza
Speciale di PS sino all'il luglio 2009 e alla liberta' vigilata  sino
al 02 aprile 2012, mentre "Omissis" (cl."Omissis"), risulta segnalato
all'A.G. nel 1995 per inquinamento delle acque (d.lgs. 152/99 art. 58
c.4) e annovera una condanna a giorni 20 di  reclusione  e  a  774,69
euro di multa per falsita' ideologica commessa dal  privato  in  atto
pubblico. 
Per quanto riguarda la "Omissis" si rileva che il titolare, "Omissis"
e'  coniugato  con  l'amministratore  dell'azienda  "Omissis.   Dagli
accertamenti e'  emerso  che  "Omissis"  e'  figlio  di  "Omissis"  e
"Omissis", quest'ultima, deceduta nel 1998,  sorella  dei  piu'  noti
"Omissis"di cui  si  e'  detto.  Anche  questa  ditta,  pertanto,  si
presenta inserita all'interno della famiglia "Omissis"ed e' a  questa
strettamente collegata. La sede legale e operativa della  "Omissis"e'
sita a Palermo in via "Omissis", presso  un  immobile  costruito  dai
fratelli "Omissis". 
"Omissis", risulta deferito all'A.C. per  inquinamento  delle  acque,
come suo cugino "Omissis" (cl."Omissis"), mentre la moglie  "Omissis"
e' stata segnalata all'A.C. nel 1996 per violazioni urbanistiche. 
I rapporti di natura operativa oltre che parentale, tra le due  ditte
"Omissis" e "Omissis", peraltro, erano emersi circa un  anno  fa  nel
corso  di  analogo  accesso  prefettizio   presso   l'amministrazione
comunale di Belmonte Mezzagno, anch'essa interessata da infiltrazioni
e condizionamenti mafiosi. Infatti dall'esame di quei  fascicoli  era
stato  rilevato  che,  a  corredo  di  alcune  fatture  emesse  dalla
"Omissis" e annesse alle note dell'U.T.C. di  Belmonte  Mezzagno  per
lavori eseguiti, vi erano  delle  fotografie  in  fotocopia  dove  si
evidenziava l'utilizzo per gli spurghi  di  autocisterne  recanti  la
scritta aziendale intestata "Omissis". 
Orbene, anche per l'amministrazione di Isola delle Femmine cosi' come
era stato per quella di Belmonte Mezzagno, la ditta "Omissis"  si  e'
rivelata essere una vera e propria 'fiduciaria" dell'ente. 
L'esame analitico della documentazione, indicato di seguito, consente
di chiarire quanto detto sinora. 
Con determinazione n. 146 del 21.12.2007,  il  responsabile  del  III
settore arch.  "Omissis"  decide  di  ricorrere  all'affidamento  del
servizio tramite  gara  informale  a  trattativa  privata,  ai  sensi
dell'art. 24 della I.r. 7/03, invitando dieci ditte specializzate nel
settore.  Per  l'esigenza  viene  impegnata  la   somma   di   14.000
(quattordicimila)  euro.  All'invito   rispondono   solo   le   ditte
"Omissis", "Omissis" ed "Omissis" di "Omissis" che  si  aggiudica  la
gara con un ribasso del  20%,  mentre  le  altre  due  ditte  avevano
offerto rispettivamente un ribasso del 17,1% e dell'1%.  Dunque,  con
determinazione n. 40  datata  13.03.2008,  il  responsabile  del  III
settore arch. "Omissis" affida alla ditta "Omissis" gli interventi di
spurgo  alla  condotta  fognaria  comunale  e  pulizia  di   caditoie
stradali, griglie e vasche di raccolta. 
Il 17 novembre 2008, la ditta "Omissis" comunica al Comune  di  Isola
delle Femmine di rinunciare all'incarico, in  quanto  impossibilitata
"ad  effettuare  il  servizio   poiche'...sprovvisti   di   personale
specializzato a scendere presso le vasche". Le fatture  emesse  dalla
ditta per gli interventi eseguiti, dell'importo di 446 euro,  vengono
liquidate e successivamente l'incarico viene revocato. 
Con determinazione n. 62 datata 22.05.2009 del responsabile  del  III
settore  arch.  "Omissis",  viene  affidato  l'incarico  aI   secondo
aggiudicatario, cioe' alla ditta "Omissis" s.n.c. con sede a  Palermo
in   via    "Omissis",    per    un    importo    pari    a    11.606
(undicimilaseicentosei) euro. 
Inoltre, dall'esame della documentazione e' emerso che  la  "Omissis"
e' una ditta di fiducia del Comune di Isola delle  Femmine  gia'  dal
2006, quando l'attuale Sindaco "Omissis" era al  suo  primo  mandato.
Infatti: 
   - il 6.12.2006, il Sindaco "Omissis" con ordinanza sindacale n. 66
dispone  un  intervento  straordinario  di'   pulizia   della   vasca
denominata "labirinto" dell'impianto di  pretrattamento,  incaricando
direttamente la ditta "Omissis" "che gode  della  fiducia  di  questo
Comune, in quanto piu' volte interpellata per problemi  analoghi,  la
quale  si  e'  resa  immediatamente  disponibile"   (cfr.   ordinanza
sindacale n. 66 del 04.12.2006 in allegato). Il responsabile del  III
settore  arch.  "Omissis",  con  determinazione   n.   14704   datata
06.12.2006, dispone l'intervento della ditta "Omissis". 
   - con determinazione n. 124 del 21.12.2007,  il  responsabile  del
III settore arch. "Omissis", determina di  ricorrere  all'affidamento
tramite gara informale a trattativa privata, ai  sensi  dell'art.  24
della I.r. 7/03, invitando dieci ditte specializzate nel settore. Per
l'esigenza viene impegnata la  somma  di  16.000  (sedicimila)  euro.
All'invito  rispondono  solo  quattro  ditte:  "Omissis",  "Omissis",
"Omissis" ed "Omissis", che offrono rispettivamente  un  ribasso  del
20,1%, dell'i %, del 15% e del 5% sul prezzo a base d'asta di  16.000
euro. Pertanto,  con  determinazione  n.  67  datata  21.06.2007,  il
responsabile del  III  settore  arch.  "Omissis"  affida  alla  ditta
"Omissis" gli interventi di spurgo alla condotta fognaria comunale  e
pulizia di caditoie stradali, griglie e vasche di raccolta; 
   - negli atti d'ufficio, e' presente documentazione attestante  gli
interventi svolti dalla ditta "Omissis", sino al mese di marzo 2012. 
Dunque, l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco "Omissis", nel
corso dei due mandati elettivi, in maniera pressoche' continua (fatta
eccezione per una breve parentesi in cui il servizio era stato svolto
dalla ditta "Omissis") si' e' avvalsa della  ditta  "Omissis"  per  i
lavori di pulizia  delle  caditoie  e  di  trasporto  dei  fanghi  da
smaltire. 
 
 
   - Manutenzione degli impianti della pubblica illuminazione 
 
Le pratiche relative alle gare per  l'affidamento  del  servizio  di'
manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione non sono  state
fornite dall'architetto "Omissis"  all'atto  dell'insediamento  della
Commissione, ma venivano consegnate solo in data  11  giugno  scorso,
circa due  mesi  dopo  l'insediamento  della  stessa,  a  seguito  di
esplicita richiesta. 
In proposito, dall'esame della  documentazione  acquisita  -  che  ha
riguardato singolarmente gli anni dal 2008 al  2012-  emerge,  ancora
una volta, il dato caratteristico della gestione della cosa  pubblica
presso quel Comune: notevole approssimazione e superficialita' che si
accompagnano a scarsissima trasparenza nella gestione delle procedure
e nell'impiego dei finanziamenti pubblici. 
In particolare, negli anni 2008 e 2009, il servizio veniva affidato a
conclusione di gare esperite con il solito  metodo  della  trattativa
privata e che venivano  celebrate  a  partire  dal  mese  di  aprile,
nonostante i rispettivi progetti fossero stati approvati entrambi con
delibere di Giunta nel mese di dicembre dell'anno precedente a quello
di riferimento. 
Gli affidatari del servizio in argomento erano,  rispettivamente,  la
Ditta Geom. "Omissis" per l'anno 2008 e la Ditta "Omissis" per l'anno
2009,   sul   conto   delle   quali   non   sono    state    rilevate
controindicazioni, almeno  sotto  il  profilo  dei  rapporti  con  la
criminalita' organizzata di stampo mafioso. 
Particolare attenzione  va  riservata,  invece,  alle  gare  relative
all'affidamento  del  servizio  di  manutenzione  degli  impianti  di
pubblica illuminazione per gli anni successivi, il 2010 ed  il  2011,
come desumibile dalla illustrazione che segue. 
Nel 2010, il servizio - per un importo  di  46.408,14  curo  -  viene
affidato alla ditta "Omissis" con sede in Favara (AG). 
Anche in questo caso, sono state rilevate gravi  irregolarita'  nella
procedura di' gara e controindicazioni in riferimento alla ditta  che
si e' aggiudicata i lavori. Infatti, la societa' "Omissis", con  sede
a Favara (AG)  in  viale  "Omissis",  e'  riconducibile  ai  seguenti
soggetti, sul conto dei quali si annovera quanto segue: 
   - "Omissis", 
   - proprietario  e  amministratore  unico  della  citata  societa',
annovera frequentazioni documentate in atti della Tenenza Carabinieri
di' Favara - con soggetti  che  sembrano  avere  contiguita'  con  la
locale cosca. In particolare: 
   in data 06.06.2004, e' stato controllato con "Omissis", figlio  di
"Omissis" e nipote di "Omissis", i quali  sono  comunemente  ritenuti
contigui  a  soggetti  facenti  parte   della   locale   criminalita'
organizzata; 
   in piu' occasioni e' stato notato in compagnia di "Omissis" figlio
di "Omissis" pregiudicato, tratto in arresto in  data  05.04.2000  da
personale della Squadra Mobile di Palermo in  collaborazione  con  la
Squadra Mobile di Agrigento, in esecuzione dell'ordinanza di custodia
cautelare in carcere nr.1997/99 R.G.N.R. e nr. 4566/99 G.I.P.  emessa
in data 28.03.2000 dal Tribunale -  Ufficio  G.I.P.  di  Palermo,  su
richiesta  della  D.D.A.,   nell'ambito   dell'operazione   antimafia
denominata "Fratellanza"; 
   in data 13.11.2007 e 27.09.2008, veniva controllato  da  personale
della Questura di Agrigento  in  quel  viale  "Omissis"  a  bordo  di
veicolo unitamente a "Omissis",  figlio  di  "Omissis",  imprenditore
edile, pregiudicato, anch'egli  comunemente  ritenuto  contiguo  alla
locale cosca mafiosa; 
- "Omissis", padre  di  "Omissis",  risulta  essere  stato  notato  e
controllato in data 11.07.2002 con "Omissis", il quale annovera a suo
carico precedenti penali e di polizia per  produzione  e  spaccio  di
stupefacenti,  associazione  di  tipo   mafioso,   tentato   incendio
aggravato,  tentata  truffa,  favoreggiamento   personale,   falsita'
ideologica commessa dal privato  in  atto  pubblico,  distruzione  di
documenti  contabili.  In  particolare,  dal  sistema  informatizzato
d'indagine S.D.I. in  uso  alle  Forze  di  Polizia,  sul  conto  del
"Omissis" si rileva quanto segue: 
   • in data 02.01.2012, e' stato proposto per  l'applicazione  della
misura di  prevenzione,  ai  sensi  della  normativa  antimafia,  con
obbligo di soggiorno  dalla  Procura  della  Repubblica  di  Palermo,
nell'ambito del procedimento n. 198/10 RMP; 
   • in data 24.02.2012,  in  accoglimento  della  proposta  avanzata
dalla Procura della Repubblica  presso  il  Tribunale  di  Palermo  a
seguito di accertamenti delegati alla D.I.A. - Sezione  Operativa  di
Trapani, il Tribunale di Trapani, Sezione Misure di Prevenzione,  con
decreto n. 3/2012 emesso il 15.02.2012 ai  sensi  dell'art.  1  della
legge 575/65 e art. 16 della legge 159/2011, procedeva  al  sequestro
di beni connesso a misura di prevenzione a carico di "Omissis" ,  per
un valore complessivamente quantificato in 2 milioni di euro; 
   • in data  04.01.2010,  nell'ambito  del  procedimento  denominato
"Goldem Fase  II",  all'esito  di  attivita'  investigativa  esperita
nell'ambito dei procedimenti penali n. 1113/99 e n. 10944/08 R.G.N.R.
D.D.A., venivano denunciati all'A.G.  vari  soggetti  appartenenti  a
cosa  nostra  della  provincia  di  Trapani,   in   quanto   ritenuti
responsabili, a vario titolo,  dei  reati  di  associazione  di  tipo
mafioso,    tentata     estorsione,     incendio,     danneggiamento,
favoreggiamento e intestazione fittizia di beni, tra  i  quali  erano
inseriti "Omissis" (fratello deI piu' noto "Omissis") e "Omissis". Il
successivo 15.03.2010,  personale  del  Servizio  Centrale  Operativo
della Polizia di Stato e delle Squadre Mobili di Trapani  e  Palermo,
in operazione congiunta antimafia, davano esecuzione al provvedimento
di  fermo  di  indiziato  di  delitto  emesso  dalla  Procura   della
Repubblica - D.D.A. di Palermo, in data 12.03.2010,  nell'ambito  del
procedimento penale nr. 3538/10 R.G.N.R., nei confronti di  esponenti
di Cosa Nostra, tra cui appunto i citati "Omissis" e "Omissis"; 
- "Omissis",  direttore  tecnico  alla  societa'  "Omissis",  risulta
essere stato controllato in data 11.07.2002 assieme ai  sopra  citati
"Omissis" e "Omissis". 
Nel 2011, il servizio - per un importo  di  36.452,64  euro  -  viene
affidato mediante cottimo fiduciario alla ditta  "Omissis"  con  sede
legale a Roma, in via "Omissis", e unita' locale a Bagheria,  in  via
"Omissis". L'impresa risulta di proprieta' di: 
   - "Omissis" (classe "Omissis") per una quota nominale di 22.000,00
Euro. Il predetto, che e' anche amministratore unico della  societa',
risulta immune da pregiudizi e/o pendenze penali; 
   - "Omissis" per una quota nominale di 18.000,00 Euro. Il predetto,
padre di "Omissis", pur risultando esente da pregiudizi e/o  pendenze
penali,   tuttavia   e'   stato   notato   associarsi   con   persona
controindicata. Precisamente, in data  08.10.2005  e  07.02.2007,  lo
stesso e' stato segnalato  in  compagnia  di  "Omissis",  personaggio
gravato da precedenti di polizia per delitti contro la persona  e  il
patrimonio, condannato in data 17.11.1998 dal Tribunale di Palermo ad
anni  uno  e  mesi  undici   di   reclusione,   pena   sospesa,   per
favoreggiamento personale aggravato dall'art. 7 del D. L. 152/1991. 
Il direttore tecnico della ditta "Omissis". e' "Omissis",  ingegnere,
sul conto della quale non si rilevano controindicazioni. La  predetta
e'  coniugata  con   l'ingegnere   "Omissis",   soggetto   privo   di
controindicazioni, fatta eccezione per un rapporto di  frequentazione
risalente al 20.052004,  allorquando  veniva  notato  a  Bagheria  in
compagnia di "Omissis", dell'ex sindaco di Bagheria  "Omissis"  e  di
"Omissis", nipote di "Omissis", quest'ultimo gia' facente parte della
famiglia mafiosa di Bagheria e scomparso per lupara  bianca  in  data
13.01.1988. 
 
 
URBANISTICA, TUTELA DEL TERRITORIO E DISCIPLINA EDIFICATORIA: 
LE CONCESSIONI EDILIZIE 
 
Gli strumenti urbanistici 
 
Il Comune di Isola delle  Femmine  e'  sottoposto  ad  una  serie  di
vincoli di diversa natura ed intensita', imposti nel corso del  tempo
a tutela dei vari elementi che caratterizzano i  diversi  ambiti  del
territorio comunale,  che  disciplinano  e  condizionano  ['attivita'
degli  uffici   comunali   volta   al   controllo   delle   attivita'
edificatorie. 
Sotto tale profilo, emerge quanto segue: 
   - vincolo paesaggistico su tutto il territorio  comunale,  apposto
con Decreto dell'Assessore regionale dei Beni Culturali e  Ambientali
e della P.I. n.151 del 30/1/1989, ai sensi  della  legge  n.1497  del
1939; 
   - vincolo archeologico, apposto ai sensi della  legge  n.1089  del
1939 per 'Isola di Fuori',  sulla  quale  insiste  pure  una  Riserva
Naturale Orientata; 
   - vincolo idrogeologico, ai sensi del R.D. 3267 del 1923; 
   - vincolo sismico di 2° categoria,  ai  sensi  della  L.  64/1974,
apposto con D. M. Lavori Pubblici del 23/9/19891; 
   - vincolo di inedificabilita' sulla fascia costiera  entro  i  150
metri dalla linea della battigia - ex art.15 legge regionale 76/1978; 
   - vincolo di inedificabilita' sulla fascia di rispetto del demanio
marittimo, ferroviario, stradale (S.S.  113),  autostradale  (A19)  e
cimiteriale (50 metri). 
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Isola delle Femmine  venne
approvato con Decreto Assessoriale  n.83  del  1977.  Contestualmente
vennero emanate le relative Norme di  Attuazione,  approvate  con  il
medesimo D.A. n.83/1977, per le zone B, D ed E, mentre  per  le  zone
precedentemente stralciate intervenne il successivo D.A.  n.121/1983.
Per ultimo intervenne il Regolamento Edilizio, adottato con  delibera
del Consiglio Comunale n.20 del 29 gennaio 1982, e quindi la Variante
per la Fascia Litoranea, adottata con D.A. Territorio e  Ambiente  n.
585/1991. 
Con il citato Decreto assessoriale 121/1983,  in  particolare,  venne
approvata la perimetrazione relativa alle zone  'C'  (aree  destinate
all'espansione residenziale attraverso la realizzazione di  piani  di
lottizzazione)  da  sottoporre  a   pianificazione   urbanistica   di
dettaglio attraverso la redazione di un piano particolareggiato. 
Detto piano, adottato  con  successive  deliberazioni  del  Consiglio
Comunale n.87 del 7 marzo 1991 e n.88 del 14 marzo  1991,  ottenne  i
relativi visti di legittimita' da  parte  del  competente  organo  di
controllo   (all'epoca   Commissione   Provinciale   di    Controllo)
rispettivamente  con  decisioni  in  data  14/05/1992  e   8/05/1992.
Trascorsi dieci anni da quest'ultima data, il piano particolareggiato
in questione e' scaduto, ai sensi dell'art.16 della L.1150/1942. 
Verso la meta' degli anni '90,  il  Comune  di  Isola  delle  Femmine
avvio' l'iter per la redazione di  un  nuovo  Piano  regolatore,  che
tenesse in considerazione le novita' nel frattempo  introdotte  nella
normativa in materia di governo del territorio.  Dopo  una  serie  di
studi, realizzati in esito a  specifici  incarichi  di  progettazione
conferiti a professionisti esterni e scambi di corrispondenza  con  i
competenti uffici dell'Assessorato regionale Territorio  e  Ambiente,
si' giunse cosi' alla deliberazione di C.C. n.47 del 12 agosto  2003,
con la quale venne  approvato  lo  schema  di  massima  del  PRG  con
emendamenti. 
Con nota assunta al protocollo  comunale  al  n.537  dell'Il  gennaio
2006, l'Ufficio del Genio Civile di Palermo trasmetteva al Comune gli
elaborati del PRG completi del parere  favorevole  di  compatibilita'
geomorfologica, espresso ai sensi dell'art.13 L.64/1974. 
Finalmente, pertanto, il nuovo PRG veniva adottato con  deliberazione
di CC. n.33 dell'1 agosto 2007. 
L'iter  per  la   approvazione   definitiva   del   nuovo   strumento
urbanistico, tuttavia, non  si  e'  ancora  concluso,  avendo  subito
diverse  battute  d'arresto,  solo  in  parte  dovute   ai   ripetuti
interventi normativi nella materia, che  hanno  offerto  agli  uffici
comunali la possibilita' di  continuare  ad  operare  sulla  base  di
strumenti  urbanistici  oramai  obsoleti  e  privi   di   sostanziale
efficacia. 
Alla  luce  di  queste  premesse,  la   Commissione   d'indagine   ha
focalizzato l'attenzione su alcune pratiche  di  rilascio  di  titoli
abilitativi   alla   trasformazione   edilizia,   concessioni,   gia'
individuate dalle Forze dell'Ordine in  esito  alle  prime  indagini,
avviate sulla scorta di esposti presentati dal gruppo  consiliare  di
minoranza e  che,  riguardando  esponenti  o  soggetti  piu'  o  meno
direttamente  legati  ad  esponenti  della  criminalita'  organizzata
operante ad Isola delle Femmine, rivelano in modo chiaro la capacita'
della famiglia mafiosa di infiltrarsi in un ganglio essenziale  della
vita  dell'ente,  qual  e'  quello  del  governo  dei  territorio   e
dell'esercizio dell'attivita' edificatoria, allo scopo di  piegare  a
proprio favore le rigide procedure  dettate  in  questa  materia  dal
legislatore nazionale e regionale. 
 
 
La concessione edilizia n. "Omissis" /2009 - "Omissis" 
 
In data "Omissis" - un mese prima delle elezioni - alla  ditta  edile
"Omissis" veniva rilasciata dal Comune di  Isola  delle  Femmine  una
concessione edilizia per la realizzazione di 3 ville unifamiliari  su
due livelli. 
A seguito di un esposto datato 14.05.2009, presentato  da  "Omissis",
coordinatore del gruppo consiliare "Rinascita Isolana",  la  Stazione
Carabinieri di Isola delle Femmine richiedeva un  accertamento  sulla
legittimita'  amministrativa  della   concessione   al   Dipartimento
Urbanistica della Regione. 
L'ente rappresentava che "la  concessione  in  argomento  sarebbe  da
ritenere illegittima" e che la  stessa  non  poteva  essere  concessa
perche' mancavano due presupposti: "la configurabilita' di  un  lotto
interclu so ed un processo di urbanizzazione gia'  realizzato...  non
suscettibile di ulteriori suddivisioni...". Avverso tali motivazioni,
sia il Comune di Isola delle Femmine che la  ditta  "Omissis",  hanno
presentato   controdeduzioni,   chiedendo    l'archiviazione    della
contestazione  di  legittimita'  della   concessione   edilizia.   Il
Dipartimento ha confermato l'illegittimita' deI provvedimento pur non
ravvisando un grave danno urbanistico (essendo l'intervento  comunque
inserito in un contesto gia'  ampiamente  urbanizzato),  e  rinviando
l'eventuale annullamento dell'atto alla  competenza  comunale.  Nelle
more  del  provvedimento,  gli  immobili  sono  stati  realizzati   e
attualmente sono in vendita. 
A seguito della  decisione  del  Dipartimento  regionale,  la  giunta
comunale in data 24.05.2011 deliberava di  non  modificare  in  alcun
modo quanto in precedenza concesso a favore delle "Omissis". 
La  vicenda  e'  stata  riepilogata  nell'informativa  redatta  dalla
Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata  il  21.05.2009
alla Procura  della  Repubblica  di  Palermo  che  ha  instaurato  un
procedimento  penale.  Detto  procedimento  e'  stato  definito   con
l'archiviazione in quanto dall'esame degli atti sono emersi  elementi
che, ancorche' stigmatizzabili sotto  il  profilo  della  regolarita'
amministrativa,  sono  penalmente  irrilevanti.  In  particolare,  la
vicenda ha ad oggetto la corretta interpretazione  della  definizione
di "lotto intercluso". 
Le irregolarita'  evidenziate  nel  corso  dell'accesso  e  descritte
analiticamente nell'allegata relazione della Commissione  d'indagine,
hanno  fatto  emergere  -  anche  con  riferimento  alla  concessione
edilizia de quo - significativi sviamenti dal corretto  funzionamento
dell'apparto burocratico dell'ente, con notevoli vantaggi economici a
favore di imprese riconducibili alla criminalita' organizzata. 
In particolare, il Comune ha rilasciato una concessione  edilizia  in
assenza dei presupposti di legge ed ha  consentito  che  la  societa'
"Omissis" non rispettasse la tempistica  relativa  ai  versamenti  da
effettuare per gli oneri di urbanizzazione. 
La gravita' delle condotte dell'Ente appare ancora piu' evidente alla
luce degli elementi di controindicazione  del  soggetto  beneficiario
della concessione in argomento: la "Omissis", con sede in Isola delle
Femmine, via "Omissis". 
I soci - amministratori sorto le tre sorelle "Omissis", ovvero: 
   • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis"; 
   • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis"; 
   • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis". 
Le menzionate sorelle "Omissis" risultano essere figlie di "Omissis",
nato ad Isola delle  Femmine  il  "Omissis",  ivi  residente  in  Via
"Omissis",  di  professione  costruttore  e  cognato   di   "Omissis"
cl."Ornissis". Su tali soggetti e sulle rispettive  vicende,  che  ne
hanno fatto dei personaggi di spicco nel panorama della  criminalita'
organizzata di Isola delle  Femmine,  si  e'  gia'  approfonditamente
riferito in precedenza. 
 
 
La concessione edilizia n. "Omissis"/2010 - "Omissis" 
 
Il "Omissis" il Comune  di  Isola  delle  Femmine  ha  rilasciato  la
concessione  edilizia  n.  "Omissis"  per  la  realizzazione  di   un
fabbricato per civile abitazione su tre livelli fuori terra a  favore
della societa' "Omissis",  socio  amministratore  "Omissis",  (classe
"Omissis"). 
La concessione  era  stata  richiesta  sin  dal  2001  da  parte  dei
precedenti proprietari del fondo - "Omissis",  "Omissis",  "Omissis"e
"Omissis", i quali dopo un lunga e complessa  vicenda  amministrativa
protrattasi  per  anni,  caratterizzata  da  un  fitto   scambio   di
corrispondenza  e  dalla  instaurazione  di  contenzioso  dinanzi  al
giudice  ordinario  ed  amministrativo  ed   intrecciatasi   con   iI
procedimento di  adozione  del  nuovo  piano  regolatore  del  Comune
avvenuta nel 2007, il 7 aprile 2009 vendevano l'area interessata alla
ditta "Omissis". 
Da quella data la ditta citata subentra nei rapporti con il Comune di
Isola delle Femmine nel procedimento di  rilascio  della  concessione
edilizia, che viene rilasciata alla ditta "Omissis", dopo soli cinque
mesi dalla richiesta di voltura della pratica edilizia, presentata il
14.08.2009. 
Il  socio-amministratore  della  ditta   concessionaria,   "Omissis",
(classe"Omissis") e' figlio di "Omissis", e nipote  di  "Omissis"„  i
quali, come prima riferito, si sono resi rispettivamente protagonisti
delle seguenti vicende giudiziarie: 
   - "Omissis", pluripregiudicato,  e'  stato  colpito  nel  1998  da
ordinanza di custodia cautelare per  associazione  di  tipo  mafioso,
arrestato dopo un breve periodo di latitanza; 
   - "Omissis", e' stato  tratto  in  arresto  il  13  dicembre  2010
perche' coinvolto nell'operazione denominata "Addio  Pizzo  5"  quale
indagato  per  reati  associativi  di'  tipo  mafioso  ed  e'   stato
recentemente condannato. 
Il 22.05.2010 "Omissis",  presentava  alla  Stazione  Carabinieri  di
Isola delle Femmine  un  esposto  nel  quale  venivano  rappresentate
presunte irregolarita' nel rilascio  della  concessione  edilizia  in
argomento, posto che, secondo l'esponente,  il  provvedimento  doveva
essere rilasciato  previa  lottizzazione  dell'area  e  non  mediante
concessione diretta, oltre al fatto che non e' consentito il rilascio
di concessioni  edilizie  su  lotti  interclusi  o  residui  in  Zone
Territoriali Omogenee "B" e  "C"  in  presenza  di  Piani  Regolatori
Generali con vincoli scaduti. 
L'esposto veniva  prontamente  inoltrato  anche  alla  Procura  della
Repubblica  presso  il  Tribunale  di  Palermo  che   instaurava   un
procedimento penale. Nella circostanza, la  Stazione  Carabinieri  di
Isola   delle   Femmine   richiedeva   l'intervento   ispettivo   del
Dipartimento Urbanistica che, ad oggi, non si e' ancora espresso. 
A seguito dell'operazione di polizia "Addio Pizzo 5" e  del  connesso
arresto del "Omissis", il Comune di Isola delle Femmine, con  lettera
a firma del responsabile dell'UTC - settore  tecnico  e  manutenzioni
arch. "Omissis", richiedeva: 
   - alla Procura della Repubblica di  Palermo  di  conoscere  se  la
citata societa' fosse connessa o riconducibile al "Omissis",; 
   - alla Prefettura di  Palermo  di  conoscere  eventuali  gradi  di
parentela o affinita' dei soci della "Omissis", con personaggi legati
alla malavita, al fine  di  revocare  in  autotutela  la  concessione
edilizia n. "Omissis"/ 2010, indicando quali  soci  di  quest'ultima,
con  relativa  anagrafica,  il  "Omissis",   (classe   Omissis),   il
"Omissis", (classe Omissis) ed il "Omissis". 
Sul punto si evidenzia che, con riferimento ai rapporti esistenti tra
il "Omissis", - tratto in arresto nell'operazione ADDIO PIZZO 5 -  ed
i  "Omissis",  soci  della  "Omissis",  l'Arch.  "Omissis",  aveva  a
disposizione, gia' dal marzo 2009, una  nota  informativa  riservata,
inviata dalla Prefettura di Palermo dietro sua esplicita richiesta in
occasione di altro procedimento del suo  stesso  ufficio  (vds  supra
'Lavori di collegamento del sistema fognario  al  depuratore  ASI  di
Carini) nella quale venivano riportate sia le relative parentele  sia
i  conclamati  elementi  di  pericolosita'  in  capo  alla   famiglia
"Omissis", 
Non e' comprensibile, quindi, il motivo  per  cui  l'Arch.  "Omissis"
abbia,   in   prima   istanza,   rilasciato   la    concessione    e,
successivamente, non abbia proceduto alla revoca  in  autotutela  del
suddetto provvedimento, cosi  come  prospettato  dallo  stesso  nella
comunicazione inoltrata a  Procura  della  Repubblica  di  Palermo  e
Comando CC di Isola delle  Femmine.  Non  risulta,  infatti,  che  la
concessione edilizia in esame sia stata mai revocata. 
Nei fatti, l'esame di tale pratica ha fatto emergere: 
   - sviamento dal dettato normativo in merito ai presupposti per  il
rilascio della concessione; 
   -  mancata  percezione,  da  parte  dell'ente,  degli   oneri   di
urbanizzazione (che, per legge,  pur  potendo  essere  rateizzati  su
richiesta dell'interessato, devono essere comunque corrisposti  prima
del rilascio della concessione); 
   - mancato introito,  sempre  da  parte  dell'ente,  dei  costi  di
costruzione, determinati all'atto del rilascio della concessione  (la
normativa prevede che siano  corrisposti  in  corso  d'opera  con  le
modalita' e le garanzie richieste dall'amministrazione); 
   - mancato accertamento  da  parte  del  Comune  della  stipula  di
polizze  fideiussorie  poste  a  garanzia  delle  obbligazioni  della
societa' dei "Omissis"; 
   - mancanza di volonta' dell'ente  di  annullare  il  provvedimento
concessorio in autotutela, anche alla luce delle criticita'  e  delle
contraddizioni emerse nel corso dell'istruttoria. 
Piu' in  particolare,  con  riferimento  allo  strumento  urbanistico
vigente al momento del rilascio della concessione e  con  riferimento
alla  zona  oggetto  dell'edificazione,  sono  emerse   le   seguenti
anomalie: 
   - premesso che l'edificazione in  argomento  ricade  in  una  zona
definita  area  B,  una   volta   individuata   l'esatta   ubicazione
dell'immobile, e' stato analizzato lo strumento  urbanistico  vigente
alla data di rilascio della  concessione  edilizia  ("Omissis"),  nei
confronti della "Omissis", poi divenuta "Omissis", (a seguito di  una
discutibile ed antieconomica operazione di cessione di quote da parte
dei "Omissis", alla predetta societa' composta anche  dall'ex  socio,
"Omissis", posta in essere nel marzo 2011, verosimilmente dopo che la
situazione personale e familiare dei "Omissis", era stata  complicata
dagli arresti di 'Addio Pizzo 5'); 
   - lo strumento urbanistico vigente all'epoca dei  fatti  e'  stato
identificato  nel  P.R.G.  di  cui  alla  Delibera  di  C.C.  33  del
01.08.2007, con l'approvazione, in  successive  sedute  di  consiglio
comunale, delle osservazioni presentate nel tempo dalla cittadinanza; 
   - con riferimento  all'approvazione  di  detta  Delibera  e  della
D.C.C. 36 del 23.09.2008,  e'  stato  evidenziato  che  le  decisioni
vengono approvate con  la  partecipazione  al  voto  del  Consigliere
"Omissis". Si rammenta che il citato Consigliere "Omissis"  sara'  il
tecnico incaricato da "Omissis", proponente degli emendamenti e delle
osservazioni,  per  la  redazione  finale  e  per  l'adeguamento  del
progetto in trattazione, presentato in data  26.11.2008,  ovvero  due
mesi dopo l'approvazione della delibera n. "Omissis". Considerato che
all'interno   del   fascicolo   non   e'   stata   rinvenuta   idonea
documentazione, non e' possibile stabilire  se,  a  quella  data,  il
citato Geom. e Consigliere "Omissis"avesse gia'  ricevuto  l'incarico
per  la  progettazione  del  costruendo  edificio,  ponendolo   nella
condizione di conflitto  d'interessi,  in  violazione  dell'art.  176
della L.R. 16/63, comma 1.  E'  interessante  notare,  altresi',  che
l'osservazione 6911 del 27.05.2008 e'  stata  sottoscritta  anche  da
"Omissis", smg, gia' socio dei  "Omissis",  (la  societa'  "Omissis",
viene costituita il 13.02.2008) e futuro proprietario, attraverso  la
suddetta societa' (il terreno verra' acquisito  in  data  07.04.2009)
del lotto di terreno oggetto della menzionata osservazione. 
Infine,  giova  qui  ribadire  i  collegamenti  della   "Omissis"   -
beneficiario iniziale  della  concessione  n.  "Omissis",  -  con  la
criminalita' di tipo mafioso. 
Nello specifico si richiama l'attenzione  sulla  circostanza  che  la
predetta societa', costituita  nel  2008,  ha  come  soci  "Omissis",
(classe "Omissis") e "Omissis", (classe  "Omissis"),  rispettivamente
figlio  e  padre  di  "Omissis"„  nonche'  "Omissis";  risultanze  di
attivita' investigative hanno consentito di accertare inoltre che tra
le maestranze  impiegate  nella  societa'  risulta  anche  lo  stesso
"Omissis". Tale circostanza rende  di  tutta  evidenza  l'inserimento
della ditta stessa in un  contesto  inconfutabilmente  contiguo  alla
criminalita' organizzata di tipo mafioso e genera il  forte  sospetto
che il predetto svolga la sua influenza sfruttando le amicizie ed  il
sostegno della mafia per agevolare  l'attivita'  imprenditoriale  del
padre. Infatti, appare  evidente  la  circostanza  che  la  Ditta  in
argomento e' frutto di scelte gestionali dovute  alla  necessita'  di
mantenere il patrimonio nella sostanziale disponibilita' di familiari
raggiunti da provvedimenti giudiziari per fatti di mafia, attribuendo
"fittiziamente"  la  esclusiva  e  formale  proprieta'  a   congiunti
incensurati. 
 
 
La concessione edilizia in  sanatoria  n.  "Omissis"  del  "Omissis",
"Omissis" 
 
Nel dettaglio, e'  stata  sottoposta  ad  analisi  la  documentazione
rinvenuta nel fascicolo relativo a  "Opere  eseguite  in  difformita'
della licenza edilizia n. 45 del "omissis"per la realizzazione di  un
fabbricato in contrada"omissis", composto  da  tre  elevazioni  fuori
terra (piano terra, primo e secondo), volume  totale  mc.  3.780,31",
istante "Omissis", beneficiari "Omissis" e "Omissis" (figli ed  eredi
dell'istante). 
Con Attestato di  Concessione  Edilizia  in  sanatoria  assentita  n.
"Omissis", il Responsabile del III settore U.T.C. del Comune di Isola
delle  Femmine,  Architetto   "Omissis",   attestava   che   dovevano
intendersi  assentite  favorevolmente  le  istanze   di   concessione
edilizia in sanatoria ex 1.47/85, presentate dalla sig.ra  "Omissis",
ormai deceduta giusta denuncia di successione n. "Omissis",  ed  alla
quale succedono, nella qualita' di unici eredi i  figli  "Omissis"  e
"Omissis",  per  le  opere  eseguite  in  difformita'  della  licenza
edilizia n.  "Omissis"  del"Omissis",  per  la  realizzazione  di  un
fabbricato in contrada "Omissis" . 
La licenza  edilizia  n.  "Omissis"  del  "omissis"  si  riferiva  al
progetto  per  la  costruzione  di  un  complesso   alberghiero   nel
"Omissis", in ordine  al  quale  peraltro  la  C.E.C.  aveva  imposto
prescrizioni riferite alla zona  (che  non  prevedeva  tale  tipo  di
insediamento) ed alla cubatura degli immobili. 
Sin dalle prime fasi la realizzazione del progetto aveva  dato  luogo
ad una serie di irregolarita', contestate con piu' o  meno  decisione
dagli uffici comunali, che per la difformita' delle opere  realizzate
rispetto a quanto  previsto  nel  progetto  era  stata  oggetto,  tra
l'altro, di contravvenzione elevata  dalla  Stazione  Carabinieri  di
Isola delle Femmine con  verbale  datato  21.02.1983  per  violazione
della legge n. 1150 del 1942, e sulla quale, infine, nel  "omissis"si
era innestata la richiesta di sanatoria, ai sensi della legge 47  del
1985. 
In proposito, negli atti clell'UTC e' stato anche riscontrato un atto
di  notorieta',  risalente  al  10.02.1981,  concernente   l'avvenuta
eliminazione  di  irregolarita'  costruttive  rispetto  al   progetto
originario, formalizzato  al  Comune  in  presenza  del  Sindaco  pro
tempore "Omissis" ed al Segretario comunale, che veniva  sottoscritto
dalla titolare della concessione edilizia, "Omissis",  unitamente  ad
altri testimoni, tra i quali spicca il gia' noto "Omissis". 
Per meglio comprendere le illegalita' perpetrate dall'Amministrazione
comunale nel  procedimento  in  esame,  non  puo'  farsi  a  meno  di
richiamare talune  fasi  salienti  della  procedura,  assai  piu'  in
dettaglio descritte  nella  relazione  presentata  dalla  Commissione
d'indagine, e che di seguito si riportano: 
   - Alla data dell'01.10.1990,  si  riscontra  la  consegna  di  una
ricevuta di versamento della seconda  rata  della  oblazione  per  la
richiesta sanatoria;  cio'  testimonia  che,  pur  essendo  trascorsi
alcuni anni, la "Omissis"  non  aveva  provveduto  ad  effettuare  il
versamento  dell'intero  importo  entro  il  termine  stabilito   del
30.09.1986; 
   - Con corrispondenza del 17 gennaio 1992, indirizzata al Comune di
Isola delle Femmine e, per  conoscenza,  alla  sig.ra  "Omissis",  la
Soprintendenza Beni Culturali ed  Ambientali  della  Regione  Sicilia
rilevava che,  con  riferimento  alla  richiesta  di  nulla  osta  in
sanatoria per la costruzione del fabbricato  sito  "omissis"  istanza
deromissis",  opere  realizzate  in  difformita'   alla   concessione
edilizia  n."omissis"  e  successive  varianti  -,   agli   atti   di
quell'ufficio, non risultava il rilascio del preventivo nulla-osta; 
   - Con una nota indirizzata dal Comune alla signora  "Omissis",  il
22.09.1997,  mentre  si  comunicava  che  "trattandosi  di   un'opera
realizzata  in  difformita'  ad  una  licenza  edilizia,  il  calcolo
dell'oblazione  e'  da  ritenersi  esatto,   poiche'   la   tipologia
dell'abuso e' riferita al punto 3 del modello "A" allegato alla legge
47/85", e che " l'opera, essendo stata realizzata prima  dell'entrata
in vigore della L.R. 71 del 27.12.1978, non e' soggetta al  pagamento
degli oneri concessori calcolati con le modalita' dettate dalla L. 10
del  28.01.1977",  contemporaneamente  si  evidenziava  altresi'  che
"all'interno del fascicolo non vengono rinvenuti parte dei  documenti
di cui all'art. 23 della L. 47/85 ( certificato di idoneita' Statica,
Il Nulla Osta  della  Soprintendenza  ai  BaCC.AA.).  Si  trasmetteva
pertanto in allegato, la diffida  con  la  quale  si  richiedevano  i
documenti  di'  cui  sopra.  Nell'allegato  alla  citata   nota,   si
specificava che "trascorsi infruttuosamente i termini previsti  dalla
normativa vigente, sara' applicata la disposizione prevista dal comma
1 dell'art. 40  della  Legge  28  Febbraio  1985  n.  47"  (cioe'  il
pagamento di una somma pari al doppio dell'oblazione); 
   - Nella stessa nota, ancora, non veniva fatto alcun riferimento ai
versamenti da oblazione ancora da effettuarsi ne'  ad  una  eventuale
regolarizzazione di quelli gia' effettuati  perche'  non  congrui  in
relazione al "quantum" effettivamente dovuto. E  neanche  all'interno
del fascicolo preso in esame e' stato rinvenuto alcun  documento  che
comprovi l'adozione da  parte  dell'amministrazione  comunale  di  un
provvedimento sanzionatorio, ai sensi e per  gli  effetti  di  quanto
previsto dal citato art. 40, comma 1 della L. 47/85. Per di piu'  non
e' dato sapere neppure se la diffida allegata alla nota stessa, priva
di protocollo e data e priva della firma  del  Sindaco  pro  tempore,
"Omissis", sia stata o meno spedita alla "Omissis" nella forma  della
raccomandata con ricevuta di' ritorno, cosi' come si evince dall'atto
stesso; 
   - Ancora, con nota del 31.05.1999, il Comune, facendo seguito alla
nota della Soprintendenza  ai  13B.CC.AA.  recante  prot.  13776  del
30.12.1991 (dopo ben 7  anni),  comunicava  a  quell'Ufficio  che  il
fabbricato in parola era da ritenersi privo del  nulla  osta  di  cui
all'art. 7 della L. 1497/39,  specificando,  altresi',  che  "per  le
ulteriori richieste si  fa  presente  che  a  causa  di  un  incendio
avvenuto nel mese di novembre dell'anno 1979, non e' stato  possibile
rinvenire la pratica di che trattasi e quindi i' relativi  grafici  e
documenti"; 
   - Si giungeva, cosi', alla nota prot. 4290/CC del 23.03.2006,  con
la quale l'Ufficio Sanatorie abusivismo e  controllo  del  territorio
del Comune, nella persona del suo responsabile Arch. "Omissis" e  del
responsabile del procedimento, geometra "Omissis",  dietro  richiesta
della sig.ra "Omissis",  certificava  che  la  pratica  di  sanatoria
intestata  alla  medesima,  relativa   all'immobile   realizzato   in
difformita' alla concessione edilizia, e precisamente  con  l'aumento
di superficie  utile  e  diversa  destinazione  d'uso  di  una  parte
dell'edificio,  era  ancora  in  corso  di   istruttoria   da   parte
dell'ufficio scrivente; 
   - Il 13 marzo 2009,  "Omissis"  e  "Omissis",  nella  qualita'  di
proprietari dell'immobile  oggetto  di  condono  edilizio  -  pratica
"Ornissis"e nella qualita' di unici eredi  di  "Omissis",  originaria
intestataria della pratica,  chiedevano  che  l'atto  concessorio  in
sanatoria venisse  a  loro  intestato,  allegando,  tra  l'altro,  la
dichiarazione di successione dalla quale si evinceva  che  "Omissis",
coniuge superstite, aveva rinunziato all'eredita', e  dichiarando  di
non avere mai ricevuto ne' loro ne' la propria  madre,  richieste  di
integrazione e/o diniego da parte  della  Soprintendenza  ai'  BB.CC.
relativamente al vincolo paesaggistico, dopo la richiesta  di'  Nulla
Osta inoltrata in data 5.3.1999. Gli stessi dichiaravano altresi' che
nella fase di  realizzazione  dell'edificio  eseguito  dalla  propria
madre, giusta licenza edilizia "Omissis"e  successive  varianti,  era
stata occupata in buonafede una porzione del fondo confinante per una
dimensione massima della superficie occupata dal fabbricato di m. 8 x
23 circa e che  il  proprietario  del  terreno  attiguo  non  ha  mai
prestato opposizione  relativa  all'occupazione  parziale  del  fondo
medesimo; 
   - Nel corso dell'anno  2009,  inoltre,  un  ulteriore  scambio  di
corrispondenza avveniva tra il Comune, che commissionava una  perizia
tecnica ad un professionista esterno allo scopo di definire gli oneri
urbanistici ed economici ai fini  della  definizione  della  pratica,
l'AUSL  di  Carini,  che  emetteva  un   parere   di   compatibilita'
igienico-sanitaria del complesso alberghiero - esclusa la  piscina  -
ed un perito di parte, che certificava che tutta  l'opera  era  stata
realizzata in conformita' al  progetto  di  concessione  edilizia  in
sanatoria e che "l'istanza di condono e' stata integrata con tutta la
documentazione prevista dall'art. 26 della L.R. 37/85". Inutile  dire
che tutte le citate fonti appaiono in contraddizione tra di loro. 
Infine,  con  l'attestato  di  concessione  edilizia   in   sanatoria
rilasciato con il n. "Omissis" (composto da  n.  05  pagine)  l'arch.
"Omissis",   dichiarava    che    dovevano    intendersi    assentite
favorevolmente le istanze di concessione edilizia in sanatoria ex  L.
47/85, presentate dalla sig.ra "Omissis", alla quale erano succeduti,
nella qualita' di unici eredi i figli "Omissis" e "Omissis",  per  le
opere eseguite in difformita' della licenza edilizia n. "omissis" del
"omissis",  per  la  realizzazione  di  un  fabbricato  in   contrada
"Omissis". Detto attestato, tra l'altro, riportava: 
   •  pagina  4,   "visti   i   bollettini   postali   di   pagamento
dell'oblazione di: 1) lire 5.840.000 del 28.03.1986 -  n.826;  2)  di
lire 5.840.000 del 26.03.1986; 3) lire 5.957.000 del 28.08.1986 -  n.
623". 
   •  pagina  4,  "vista  la  nota  del  22,09.1997  -  p.11o  10802,
dell'il.T.C. con la quale si comunica che il  calcolo  dell'obiezione
e' esatto. Nella stessa nota risulta che,  essendo  l'opera  eseguita
prima dell'entrata in vigore della L.R. 71/78,  non  e'  soggetta  al
pagamento degli oneri concessori". 
Tali attestazioni  danno  conferma  del  sospetto  circa  il  mancato
pagamento dell'intera oblazione -  segnatamente  della  seconda  rata
pari a 5.840.000 lire - non essendo stato rinvenuto alcun documento a
comprova del citato versamento, asseritamente effettuato il 26  marzo
1983 e quindi in data antecedente al primo;  come  invece  asseverato
dalla perizia di parte ed attestata  nel  provvedimento  di  rilascio
della concessione. 
Le lungaggini, le contraddizioni e le carenze istruttorie,  oltreche'
materiali, rilevate nel procedimento  sopra  sommariamente  descritto
trovano giustificazione alla luce delle notizie che emergono in  capo
ai soggetti protagonisti della vicenda. 
"Omissis"   e   "Omissis",   infatti,   sono   figli   di   "Omissis"
(classe"Omissis"), deceduto a Palermo il  "Ornissis"e  gia'  reggente
della famiglia mafiosa  di  Capaci  ed  Isola  delle  Femmine,  e  di
"Omissis", il cui fratello, "Omissis", nato a Capaci il "Omissis"  e'
stato tratto in arresto nell'ambito dell'operazione "San Lorenzo 2" e
successivamente condannato per concorso in associazione mafiosa. 
Sul conto di  "Omissis",  sono  emersi  numerosi  pesanti  precedenti
penali e di polizia: 
   - 20.12.2000, con  sentenza  a  seguito  di  giudizio  abbreviato,
veniva condannato, dal Tribunale di Palermo, per il reato di concorso
in associazione mafiosa art. 416 bis C.P.; 
   - 15.03.2002, con sentenza n. 814 veniva  condannato  dalla  Corte
d'Appello di Palermo per il reato di concorso in associazione mafiosa
ex art. 416  bis  C.P.;  la  sentenza  si  riferiva  all'arresto  del
28.07.1999 per i reati commessi in Palermo dal settembre 1982 in poi; 
   -  12.07.2004,  gli  veniva  notificata  l'ordinanza  emessa   dal
Magistrato di Sorveglianza  di  Palermo,  avente  n.  259/04  R.O.  e
n.87/03 R.G.M.S. datata 12.05.2004, con  la  quale  si  applicava  la
misura della liberta' vigilata per la durata di anni 1 (uno); 
   - 17.01.2005, in ottemperanza al decreto di  sequestro  n.  201/04
RMP,  emesso  dal  Tribunale  di'  Palermo  -   Sezione   Misure   di
Prevenzione, il 28.12.2004, la Compagnia CC di  Carini  procedeva  al
sequestro di beni riconducibili al citato "Omissis" classe 1959, alla
madre convivente "Omissis" e alla "Omissis"; 
   - 14.02.2008, il Tribunale  di  Palermo  applicava  la  misura  di
prevenzione della sorveglianza speciale della  P.S.  con  obbligo  di
soggiorno nel Comune di residenza per la durata di anni tre; 
   -  17.06.2008,  sottoposto  alla  misura  di   prevenzione   della
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune  di  Capaci
con decreto n. 201/04 RMP del Tribunale  di  Palermo,  notificato  il
19/05/2008, veniva denunziato, in stato di liberta' per violazione di
cui all'art. 9 comma 2 L. n.1423 del 27/12/1956, dalla Stazione CC di
Palermo  per  essersi  allontanato  dal  Comune   di   Capaci   senza
l'autorizzazione dell'A.G. competente; 
   - 18.04.2012, segnalato in atti da parte  del  Nucleo  di  Polizia
Tributaria della 
   Guardia di Finanza di Palermo,  per  violazione  dell'art.  31  L.
646/82; nello specifico ometteva di comunicare l'avvenuta  variazione
patrimoniale pari ad 
   euro 132.450,00. 
Si aggiunga che i legami tra le famiglie "Omissis",  di  Capaci  sono
dimostrate ed attestate, oltre che da stretti  rapporti  familiari  -
"Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis",  (classe  "Omissis")  sono,
infatti, cognati, anche da rilevanti interessi economici. 
Risultano,  a  tal  proposito,  numerose  compartecipazioni  tra   il
"Omissis",  (classe  1937)  ed  il  "Omissis",  (classe  '59),  anche
unitamente ad altri soggetti mafiosi in numerose societa' tra cui: 
   -  "OMISSIS"  tra  gli  altri,  erano   soci   "Omissis"   (classe
"Omissis"), "Omissis" (classe  "Omissis"),  gia'  noto,  e  "Omissis"
(classe "Omissis"). 
   - "OMISSIS", facente capo al  boss  mafioso  "Omissis"  (fondatore
della societa' nel 1974), tra gli altri, si annoveravano quali  soci,
"Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis"
(classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"),  "Omissis"  (classe
"Omissis"),   "Omissis"   (classe   "Omissis"),   "Omissis"   (classe
"Omissis"), "Omissis" di  cui  si  e'  gia'  ampliamente  parlato  in
precedenza; 
   - "OMISSIS" con sede in Palermo, via  "Omissis",  si  annoveravano
quali  soci,  "Omissis"   (classe   "Omissis"),   "Omissis"   (classe
"Omissis"),  "Omissis"  (classe  "Omissis")   e   "Omissis"   (classe
"Omissis"). La societa' aveva come oggetto l'assunzione  di  pubblici
appalti ed e' stata posta in fallimento il "Omissis", poi oggetto  di
misura di prevenzione; 
   - "OMISSIS" si annoveravano, tra gli altri, quali soci,  "Omissis"
(classe 'Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"),  "Omissis"  (classe
"Omissis"). La societa', costituita nel "Omissis", aveva come oggetto
la gestione, produzione, trasformazione di "Omissis"; 
   -  "OMISSIS"  si  annoverano   quali   soci,   "Omissis"   (classe
"Omissis"),  "Omissis"  (classe  "Omissis")   e   "Omissis"   (classe
"Omissis"). 
Ulteriori elementi che dimostrano la commistione d'interessi  tra  le
famiglie "Omissis" con la consorteria criminale locale si  rinvengono
anche dai numerosi negozi giuridici posti in essere nel tempo: 
   - anno 1981, "Ornissis"  (classe  1937),  unitamente  a  "Omissis"
(classe  "Omissis")  e  "Omissis"  (classe  "Omissis"),  cedevano  un
terreno, a titolo gratuito, al Comune di Capaci; 
   - anno 1986, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente a  "Omissis"
(classe "Omissis"),  "Omissis",  "Omissis",  "Omissis"  e  "Omissis",
acquistavano  una  vasto  terreno  nella  Contrada  quattro   Vanelle
(distante 150/200 metri circa dal luogo dell'esplosione  della  bomba
che causo' la strage di Capaci del 23 Maggio 1992); 
   - anno 1986, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente alla di  lui
moglie, vendeva a "Omissis" (classe "Omissis")  e  "Omissis"  (classe
"Omissis"), rappresentati dai genitori "Omissis" (classe  "Ornissis")
e "Omissis", due appartamenti per  lire  200.000.000  (il  "Omissis",
mafioso appartenente alla famiglia di Capaci, e' stato indicato  come
prestanome della suddetta cosca mafiosa). 
   - anno 1986, "Omissis"  (classe  "Omissis")  vendeva  a  "Omissis"
(classe "Omissis") un appezzamento di terreno; 
   - anno 1989, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente a  "Omissis"
(classe "Omissis") e "Omissis"  (classe  "Omissis"),  ricevevano,  da
terzi, la proprieta' di un altro terreno; 
   - anno 1990,  "Omissis"  e  "Omissis"  acquistavano  da  terzi  un
immobile; 
Si evidenzia, altresi', che la famiglia  di  Capaci  ed  Isola  delle
Femmine, il cui reggente era proprio i/ "Omissis" (classe "Omissis"),
faceva capo al mandamento mafioso di San Lorenzo. 
I collegamenti principali di "Omissis" (classe "Omissis") erano con i
seguenti soggetti: 
   - "Omissis", nato a Palermo il "Omissis" (capomafia di Capaci); 
   - "Omissis", nato a Capaci il "Omissis"; 
   - "Omissis", gia' noto; 
   - "Omissis", nato a Cinisi il "Omissis"  (latitante  e  famigerato
"Omissis" di Cinisi). 
   - "Omissis", nato a Capaci i/ "Omissis" ("Omissis"  pregiudicato),
azionista  della  nota  "Omissis".  facente  capo  al  boss   mafioso
"Omissis" di Cinisi, e' cugino di "Omissis" (classe "Omissis"). 
 
 
La concessione per l'ampliamento al ""Omissis" di "Omissis" 
 
"Omissis",  nato  a  Palermo  "Omissis",  nipote  del  capo  famiglia
"Omissis" (cl. "Omissis"), in quanto figlio del fratello maggiore  di
questi "Omissis" (cl. "Omissis"), e'  titolare  del  bar  pasticceria
"Omissis", ubicato a Isola  delle  Femmine  in  "Omissis",  con  sede
legale in via "Omissis" (luogo di residenza del titolare); lo  stesso
e', inoltre, fratello della moglie dell'assessore comunale "Omissis". 
Il predetto esercizio commerciale risulta essere stato oggetto di  un
ampliamento  mediante   struttura   metallica   modulare   in   forza
dell'autorizzazione edilizia n. "Omissis", rilasciata dal sindaco pro
tempore di Isola delle Femmine "Omissis". Anche  tale  autorizzazione
risulta viziata e puo' essere considerata particolarmente  indicativa
dello stato di  assoggettamento  dell'Amministrazione  Comunale  alla
locale famiglia mafiosa. 
In particolare: 
   - il 09.06.2004, il Sindaco pro tempore  di  Isola  delle  Femmine
"Omissis" rilascia l'autorizzazione edilizia n. omissis"con la  quale
si autorizza il richiedente "Omissis" al montaggio di  una  struttura
precaria facilmente smontabile, senza realizzazione di opere murarie,
nell'area antistante il bar pasticceria denominato"omissis"; 
   - il 14.02.2008, il Comando  Polizia  Municipale  di  Isola  delle
Femmine rilascia la concessione di occupazione  permanente  di  suolo
pubblico  n."Ornissis",  con  la  quale  autorizza  il  titolare  del
bar"Omissis", "Omissis", ad utilizzare una corrispondente area di 130
mq,  sita  nel  "Omissis"  e   prospiciente   la   citata   attivita'
commerciale. L'autorizzazione - che viene rilasciata a seguito  della
richiesta presentata da "Omissis"  in  data"Omissis"  -  prevede  che
l'area in questione venga  limitata  da  fioriere  e  destinata  alla
collocazione  di  tavoli  e  sedie  per  l'esercizio   dell'attivita'
commerciale.  Viene   precisato,   infine,   che   il   provvedimento
autorizzatorio decorre dalla data di emissione  sino  al  31/12/2008.
Nel fascicolo risulta inserita  copia  della  ricevuta  di  pagamento
della 1^ rata del canone per l'occupazione permanente di spazi e aree
pubbliche; 
   - il 28.04.2008, il  Sindaco  pro  tempore  "Omissis"  rilascia  a
"Omissis" l'autorizzazione n. "omissis" ad occupare 130 mq  di  suolo
pubblico nel "omissis" antistante il  locale  commerciale  denominato
"omissis',  con  una  'pergotenda'  da  asservire  al  citato  locale
commerciale, previa acquisizione dei pareri previsti per legge; 
   - il 04.02.2009, la ditta presenta una  nuova  istanza,  volta  ad
ottenere l'autorizzazione edilizia per la chiusura della 'pergotenda'
con una struttura precaria di alluminio e vetro, gia' autorizzata con
provvedimento sindacale del 28.04.2008; 
   - il 17.022009, il Sindaco "Omissis" rilascia l'autorizzazione  n.
"Omissis" per la chiusura - con struttura  precaria  in  alluminio  e
vetro - della 'pergotenda' di cui alla precedente autorizzazione  del
28.04.2008. Anche questa autorizzazione viene  subordinata,  con  una
formula alquanto generica, all'acquisizione dei pareri  previsti  per
legge; 
   - il 19.08.2009, presso la Stazione  Carabinieri  di  Isola  delle
Femmine perviene un esposto anonimo, che segnala come la veranda  del
bar "Omissis"sia stata realizzata in territorio  comunale.  L'esposto
risulta contestualrnente inviato alla  Procura  della  Repubblica  di
Palermo, al 3° Settore del Comune e alla Polizia Municipale; 
   - il 22.09.2009, militari della  Stazione  Carabinieri,  di  Isola
delle Femmine, unitamente a personale della Polizia Municipale e  del
3° Settore "Tecnico Urbanistico", effettuano un sopralluogo presso il
bar "Omissis" riscontrando la realizzazione di due manufatti: 
      1. struttura composta da una tettoia in elementi  prefabbricati
autoportanti e chiusura in alluminio e vetro posta  all'ingresso  del
bar, su  spazio  di  esclusiva  pertinenza  del  locale  commerciale,
realizzato in  forza  delta  autorizzazione  sindacale  n.  "Omissis"
datata "Omissis" a firma del Sindaco pro tempore "Omissis"; 
      2. struttura in legno autoportante con  copertura  composta  da
una tenda scorrevole plastificata posta prima dell'ingresso del  bar,
su  porzione  di  suolo   pubblico,   realizzato   in   forza   della
autorizzazione sindacale n.  "Omissis"  del  "Omissis"  a  firma  del
Sindaco pro tempore "Omissis". 
Nel corso del sopralluogo,  la  Polizia  Municipale  e  il  personale
tecnico del 3° settore evidenziano che entrambe le strutture sono  da
considerare abusive, in quanto insistono su area sottoposta a vincolo
paesaggistico e  ambientale,  ai'  sensi  della  legge  n.  1437  del
29.06.1939, ed  a  vicolo  sismico  di  cui  alla  legge  n.  64  del
02.02.1974; 
   - il 21.10.2009, tenuto conto  degli  esiti  del  sopralluogo,  il
responsabile  del  3°  settore  UTC  arch.  "Omissis"  con  ordinanza
n."Omissis" ingiunge il ripristino dello stato dei luoghi al titolare
del bar "Omissis", intimando allo stesso di  eliminare  le  strutture
eseguite in assenza delle concessioni e  autorizzazioni  nel  termine
perentorio di 90 giorni. L'ordinanza viene  altresi'  trasmessa  alla
Procura della Repubblica di Palermo; 
   -  il  18.12.2009,  il  titolare  del  bar  "Omissis",  "Omissis",
presenta istanza ai T.A.R. per la Sicilia per l'annullamento,  previa
sospensione, dell'ordinanza n. "Omissis"del "Omissis" del  Comune  di
Isola delle Femmine  -  3°  settore.  L'istanza  viene  respinta  con
ordinanza n. 14/10 del T.A.R. per la Sicilia - Sezione Seconda datata
11.01.2010; 
   -  il  14.01.2010,  la  ditta  "Omissis"   presenta   istanza   di
accertamento di conformita' ai sensi dell'art. 13 della legge  n.  47
del 28.02.1985 che viene iscritto  al  protocollo  n.  546  dell'ente
datato14.01.2010.    L'istanza    e'    finalizzata    a     ottenere
l'autorizzazione edilizia in sanatoria relativamente ai due manufatti
indicati nell'ordinanza di rimozione n. 60; 
   - il 24.02.2011, il titolare "Omissis" inoltra al Comune una nota,
protocollata al n. 3315 dell'ente, con cui chiede che venga integrata
la pratica edilizia n.  "Omissis"del  "Omissis",  allegando  3  copie
degli  elaborati  grafici  progettuali  e  3  copie  della  relazione
tecnica; 
   - il 24.02.2011, con nota n. 3335 di protocollo,  il  responsabile
del  3°  Settore  -  I  Servizio  "Urbanistica  e  Edilizia  Privata"
trasmette gli elaborati all'Azienda A.S.P. n. 6  -  distretto  Carini
per il rilascio dei pareri di competenza; 
   - l'8.03.2011, il titolare "Omissis" inoltra al Comune: 
      1. nota, protocollata al n. 3987 dell'ente, con cui dichiara di
non pretendere nulla dal Comune in caso di realizzazione di opere  di
urbanizzazione o dall'eliminazione del  marciapiede  esistente  e  di
essere consapevole che, in caso di mancato pagamento  del  canone  di
occupazione del suolo pubblico, l'eventuale  autorizzazione  perdera'
di efficacia; 
      2. nota, protocollata al a 3988 dell'ente, con cui dichiara  di
non essere sottoposto a procedimento penale per i reati di  cui  agli
articoli  416  bis,  648  bis  e  648  ter  del  codice  penale,   in
ottemperanza di quanto disposto dall'art. 2  lettera  b  della  legge
662/1996; 
   - il 10.03.2011, il responsabile del 3°  Settore  arch.  "Omissis"
rilascia autorizzazione edilizia in sanatoria ai sensi  dell'art.  13
della legge 47/1985 per le opere in questione, previa acquisizione: 
      1. del parere igienico sanitario espresso dall'A.S.P. con prot.
460/IP datato 28.02.2011; 
      2, del parere di compatibilita' paesaggistica prot. 1097/  VIII
datato  14.02.2011  rilasciato  dalla  Sovrintendenza  BB.CC.AA.   di
Palermo, favorevole a condizione che sia sostituita la  struttura  in
alluminio e copertura in elementi prefabbricati con una struttura  in
legno  coperta  da  una  tenda  scorrevole  plastificata  avente   le
caratteristiche di' quella realizzata in adiacenza; 
      3. del  certificato  di  idoneita'  sismica  redatto  dall'ing.
"Omissis", assunto al protocollo n. 4235 datato 11.03.2011. 
La citata autorizzazione edilizia in sanatoria e' stata rilasciata  a
condizione che: 
      1. venga sostituita mediante la dismissione della struttura  in
alluminio e copertura in elementi  prefabbricati  esistente  con  una
struttura in legno nella quale la copertura sia composta da una tenda
scorrevole plastificata avente  le  caratteristiche  di  quella  gia'
realizzata in adiacenza; 
      2. venga dismessa la chiusura verticale delle  pareti  laterali
in elementi modulari  in  policarbonato  trasparenti  presenti  nella
struttura in legno, nella quale la copertura e' composta de una tenda
scorrevole. 
Infine, nell'autorizzazione e' fissato il  termine  di  un  anno  per
l'inizio dei lavori e di trentasei mesi per il termine degli stessi; 
   -  il  17.10.2011,   l'Assessorato   Territorio   e   Ambiente   -
Dipartimento Regionale Urbanistica, con la nota n.  65121,  trasmette
al Sindaco e a] responsabile dell'U.T.C. del Comune  di  Isola  delle
Femmine un esposto  anonimo  che  segnala  abusi  edilizi  realizzati
presso il bar "Omissis"e  contestualmente  richiede  una  dettagliata
relazione su quanto indicato in esposto e sui provvedimenti  adottati
dall'Amministrazione; 
   - l'08.02.2012, il nuovo responsabile del III Settore U.T.C.  ing.
"Omissis",  inoltra   all'Assessorato   Territorio   e   Ambiente   -
Dipartimento Regionale Urbanistica la nota n. 2185 di protocollo  con
cui fornisce i chiarimenti richiesti, concludendo che: 
      1. sino a quella data non era pervenuta alcuna comunicazione di
inizio lavori; 
      2. ritiene sanati i vizi di legittimita' originari  (dovuti  al
rilascio  delle  prime  autorizzazioni  da  parte   di   organo   non
competente) in quanto "assorbiti"  dall'autorizzazione  in  sanatoria
rilasciata ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985; 
   - il 21.02.2012, il titolare del Bar "Omissis"  comunica  l'inizio
dei lavori relativi alla autorizzazione in sanatoria; 
Allo stato, si rileva che i lavori di adeguamento delle strutture non
sono stati ancora avviati e, pertanto, la  citata  dichiarazione  del
titolare del bar non e' stata attuata, rimanendo  un  atto  meramente
formale. Al tempo stesso, non  e'  emerso  che  alcuno  degli  organi
competenti  abbia  svolto  il  benche'  minimo  accertamento  perche'
venissero avviati i lavori (come  comprovato  da  una  documentazione
fotografica risalente al 13 giugno  scorso  allegata  alla  relazione
della stessa Commissione). 
L'analisi della pratica edilizia descritta  e'  altamente  indicativa
dello stato di' assoggettamento dell'ente amministrativo alla  locale
criminalita' organizzata. Infatti, le  macroscopiche  violazioni  di'
legge, gli  sviamenti  dal  corretto  iter  tecnico-amministrativo  e
l'inerzia degli organi di controllo - questi ultimi attivatisi solo a
seguito di esposto anonimo - non sono giustificabili se  non  con  un
concreto stato di condizionamento dell'ente  da  parte  della  locale
famiglia mafiosa, alla luce  della  stretta  parentela  del  titolare
dell'esercizio  commerciale  in  questione  con  il  tuttora  potente
"Omissis". 
Riguardo alla condotta degli amministratori, in  particolare,  emerge
che: 
   - entrambi i Sindaci, "Omissis" e "Omissis", hanno rilasciato  due
autorizzazioni in assoluta violazione di legge e senza  acquisire  il
benche' minimo parere dall'ufficio tecnico  comunale;  peraltro,  dal
cognato di un assessore ci si sarebbe aspettato che l'intero apparato
burocratico si adoperasse affinche' la  pratica  fosse  esperita  nel
modo piu' corretto possibile: ma cosi' non e' stato!!!; 
   - le autorizzazioni  concesse  da  entrambi  i'  Sindaci  avevano,
evidentemente, come unico fine quello di aggirare  la  normativa  per
consentire  l'esecuzione  di  lavori  senza  il  pagamento  di  alcun
contributo all'ente; contributi che invece sono dovuti in  base  alle
concessioni e ai nulla osta ottenuti  in  seguito  secondo  sanatoria
degli abusi a norma di legge; 
   - ne' la Polizia Municipale, ne' l'UTC  hanno  mai  svolto  alcuna
attivita' di controllo sull'attivita' commerciale che pure si trova a
pochi metri dal Comune. 
 
 
CONDIZIONI ECONOMICHE DEL COMUNE E GESTIONE DEL PATRIMONIO 
 
Dagli elementi raccolti nel  corso  dell'accesso  si  ricava  che  il
Comune   di   Isola   delle   Femmine   versa   in   una   situazione
economico-finanziaria  piuttosto  difficile,  in  parte  dovuta  alla
progressiva riduzione dei trasferimenti  provenienti  dallo  Stato  e
dalla  Regione  Siciliana,  che  ha   determinato   il   ricorso   ad
anticipazioni di cassa  dalla  banca  che  gestisce  il  servizio  di
tesoreria comunale, ed  in  parte  dalla  inefficienza  di  tutto  il
sistema di riscossione dei tributi che ha determinato,  tra  l'altro,
anche il consolidarsi di un  crescente  indebitamento  nei  confronti
della societa' che gestisce il servizio di raccolta  e  trasferimento
in discarica dei rifiuti solidi urbani  per  conto  dell'ATO  PA1  al
quale il Comune appartiene. 
Le criticita' del  funzionamento  del  servizio  di  riscossione  dei
tributi, inoltre, sono state ascritte - secondo ripetute  e  convinte
dichiarazioni dei funzionari  responsabili  del  Comune  -  all'esito
negativo del rapporto gia' instaurato con la societa' TRIBUTI  ITALIA
s.p.a. - la cui condotta criminale ha  avuto  peraltro  notazioni  di
rilievo  nazionale  -  che  era  stata  incaricata  del  servizio  di
riscossione dei ruoli di competenza comunale.  A  tale  riguardo,  e'
stato piu' volte evidenziato nei corso  dell'accesso  ispettivo,  che
detta societa' non solo non avrebbe riversato  nelle  casse  comunali
quanto in  precedenza  aveva  riscosso,  ma  nonostante  la  avvenuta
rescissione del contratto, si  sarebbe  rifiutata  di  restituire  Ia
documentazione, con cio' impedendo  al  Comune  di  proseguire  nella
gestione  del  servizio,  procedendo  al  recupero  delle   posizioni
debitorie da parte dei soggetti inadempienti. 
Gli accertamenti hanno messo in  luce,  tuttavia,  che  le  difficili
condizioni finanziarie dell'ente si riconnettono a svariate  anomalie
riscontrate in materia di imposizione  tributaria,  segno  rivelatore
dell'incapacita', o della non volonta', di procedere, con  competenza
e tempestivita' ed avvalendosi  del  coinvolgimento  responsabile  di
tutte le sue componenti politiche e burocratiche, nella direzione  di
una difficile e tuttavia irrinunciabile opera  di  risanamento  delle
sue disastrate finanze. 
Solo  nel  mese  di   maggio   scorso,   attraverso   l'adozione   di
"Provvedimenti  d'urgenza  necessari  ad   assicurare   gli   assetti
finanziari", di cui alla delibera di  Giunta  Comunale  n.40  del  14
maggio  2012,  dichiarata  immediatamente  eseguibile,  l'organo   di
governo locale ha mostrato di assumere  una  presa  di  posizione  al
riguardo, analizzando le possibili cause della situazione e  cercando
di individuare possibili correttivi. 
Nell'occasione, la Giunta ha preso atto della  assoluta  mancanza  di
liquidita'  di  cassa  e  dell'impossibilita'  di'   procedere   alla
predisposizione di un bilancio di previsione in grado di fronteggiare
le minori entrate di provenienza statale  e  regionale,  in  presenza
della necessita' di garantire il rispetto  del  patto  di  stabilita'
interno ed il  mantenimento  dei  livelli  di  spesa  del  personale.
Pertanto, con l'intento di 'correre ai ripari, sono  stati  esaminati
ed individuati i possibili rimedi, a partire dall'adozione di  misure
in grado di incentivare le entrate proprie del Comune. 
Ma  e'  proprio  sotto  quest'ultimo  profilo  che  l'Amministrazione
comunale di Isola delle  Femmine  si  e'  dimostrata  particolarmente
inefficiente: al riguardo, e' stata rilevata, la  persistenza  di  un
atteggiamento omissivo, se non addirittura compiacente, non  solo  in
capo alle componenti amministrative ma anche  nei  comportamenti  dei
soggetti che dovrebbero vigilare sul buon andamento e la  correttezza
dell'attivita' impositiva nell'interesse della collettivita', a tutto
vantaggio di interessi opposti e riconducibili al noto  atteggiamento
predatori() delle realta' legate all'organizzazione cosa nostra. 
 
 
I Servizi di Riscossione: TARSU, ICI e TOSAP 
 
La Commissione d'indagine ha svolto un'opera di  analisi  degli  atti
posti in essere dall'Ente  in  relazione  ai  tributi  di  competenza
comunale ed ha chiesto ed ottenuto, altresi', una relazione  a  firma
del responsabile dell' 8° Settore  Tributi,  Acquedotto  e  Attivita'
Produttive, Sig. "Omissis", sullo stato di  quel  ramo  di  attivita'
dalla quale si evince, tra l'altro, che con delibera n. 61 del  2010,
la Giunta comunale approvava un progetto  per  l'accertamento  ed  il
recupero  dei  tributi  locali  evasi  negli  ultimi  cinque  anni  e
l'aggiornamento delle banche dati COSAP, ICP e ICI. Nello  specifico,
il progetto consisteva  nell'effettuare  il  censimento  degli  spazi
occupati (in  particolare  i  passi  carrai),  nel  censimento  delle
insegne pubblicitarie, nella verifica  della  situazione  urbanistica
delle aree edificabili, nell'esame di tutte le  concessioni  edilizie
rilasciate negli ultimi cinque anni,  nella  verifica  delle  singole
posizioni contributive comunali, al  fine  di  accertare  l'effettivo
pagamento e l'esatto ammontare dei versamenti effettuati negli ultimi
cinque anni, di  procedere  nella  predisposizione  degli  avvisi  di
accertamento a carico dei contribuenti che non avevano  provveduto  a
regolarizzare la propria posizione e,  infine,  di  dare  avvio  alle
procedure esecutive per il recupero delle somme evase. 
L'esito  degli   accertamenti   compiuti   direttamente   sui   ruoli
dell'Ufficio tributi, che sono stati  sottoposti  ad  approfondite  e
mirate analisi, ha tuttavia evidenziato che il progetto rimane ancora
tale, che la tanto preannunciata azione  di  recupero  non  e'  stata
intrapresa e che da  tale  inefficienza  e  voluta  incapacita',  che
contribuiscono pesantemente a determinare  condizioni  di  squilibrio
alle finanze comunali, continuano a trarre  vantaggio  in  particolar
modo i  soliti  soggetti,  come  si  dimostra  agevolmente  dai  dati
riassunti nelle tabelle seguenti. 
Negli anni tra il 2008 ed il 2010, il Comune di Isola delle  Femmine,
nella  finalita'  di  ricostruire  ed  aggiornare   il   sistema   di
accertamento  e  riscossione  dei  tributi  di  propria   competenza,
adottava una  serie  di  delibere  attraverso  le  quali  sono  stati
rideterminati  i  ruoli  ICI  e  TARSU,  il  cui  importo   ammontava
complessivamente ad € 4.711.089,02. 
Dall'esame condotto all'interno delle voci del bilancio per esercizio
finanziario 2010, con riferimento ai sotto riportati tributi, e' dato
leggere  il  totale  residui  da  riportare,  ovvero  il  credito  da
riportare nell'esercizio finanziario successivo, quale differenza tra
accertato e riscosso: 
   • ICI, ammontante ad euro 406.254,38; 
   • ICP, ammontante ad euro 15.260,99; 
   • TOSAP, ammontante ad euro 26.177,03; 
   • TARSU, ammontante ad euro 2.692.595,48; 
da cui si evince che il Comune, nel 2010,  doveva  ancora  riscuotere
tributi per un ammontare pari ad € 3.140.287,88. 
Ulteriori specifici accertamenti, effettuati allo scopo  di  appurare
l'effettivo assolvimento dell'obbligazione tributaria dei'  cittadini
nei confronti del Comune con riferimento  ad  ICI,  TARSU  e  TOSAI',
hanno avuto ad oggetto due campioni di contribuenti: nuclei familiari
di soggetti legati o riconducibili alla  criminalita'  organizzata  e
soggetti riconducibili alla compagine amministrativa  del  Comune  di
Isola delle Femmine (dipendenti, consiglio e giunta comunale). 
In particolare, l'analisi dei prospetti formati  con  riferimento  ai
soggetti menzionati, membri di famiglie legate o  riconducibili  alla
criminalita' organizzata ha permesso di constatare che il  Comune  di
Isola delle Femmine risulta avere iscritto a ruolo la somma  di  euro
221.481,97, come si evince dal seguente prospetto: 
    

|====================================================================|
|                      TRIBUTI DA RISCUOTERE                         |
|====================================================================|
|                              anno                                  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|tributo|  2008   |  2009   |  2010   |  2011   |  2012   |  TOTALE  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|  ICI  |44.509,00|38.890,00|37.697,00|41.677,00|     0,00|162.773,00|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TARSU |   692,31| 7.186,30| 1.884,70| 4.531,66|     0,00| 14.294,97|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOSAP |     0,00| 9.506,00|12.468,00|11.302,00|11.138,00| 44.414,00|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOTALE|45.201,31|55.582,30|52.049,70|57.510,66|11.138,00|221.481,97|
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|

    
A fronte di detto accertamento, sulla scorta dei dati  forniti  dallo
stesso responsabile dell'ufficio tributi, in riferimento ai  soggetti
attenzionati nel campione risulta che il  Comune  vanta  un  credito,
ancora da riscuotere, di euro 198.299,06, come  meglio  indicato  nel
prospetto che segue: 
    

|====================================================================|
|                       TRIBUTI NON RISCOSSI                         |
|====================================================================|
|                              anno                                  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|tributo|  2008   |  2009   |  2010   |  2011   |  2012   |  TOTALE  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|  ICI  |42.293,00|37.296,00|35.684,00|40.847,00|     0,00|156.120,00|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TARSU |   692,31| 7.186,30| 1.884,70| 4.531,66|     0,00| 14.294,97|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOSAP |     0,00|   994,09|11.915,00| 3.198,00|11.057,00| 27.884,09|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOTALE|42.985,31|45.476,39|49.483,70|49.296,66|11.057,00|198.299,06|
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|

    
In sostanza, la percentuale del tributo non versato, per  i  soggetti
presi in  considerazione,  si  attesta  sulla  soglia  dell'  89,53%,
considerato che il Comune ha riscosso  solamente  la  somma  di  euro
23.182,92, data dalla differenza tra euro 221.481,97 e 198.299,06. 
    

|===================================================================|
|           % DEL NON RISCOSSO SU TRIBUTO DA RISCUOTERE             |
|===================================================================|
|                              anno                                 |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
|tributo|    2008   |    2009   |    2010   |    2011   |    2012   |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
|  ICI  |    95,02  |    95,90  |    94,66  |    98,01  |    0,00   |
|-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------|
| TARSU |   100,00  |   100,00  |   100,00  |   100,00  |    0,00   |
|-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------|
| TOSAP |     0,00  |    10,46  |    95,56  |    34,67  |    0,00   |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
                                                  TOTALE|   89,53   |
                                                        |-----------|

    
Parimenti, l'analisi dei prospetti analitici formati con  riferimento
ai soggetti riconducibili alla compagine amministrativa  (dipendenti,
consiglio e giunta comunale),  ha  permesso  di  evidenziare  che  il
Comune di Isola delle Femmine ha iscritto a ruolo la  somma  di  euro
56.022,20, come si evince dal seguente prospetto: 
    

|====================================================================|
|                      TRIBUTI DA RISCUOTERE                         |
|====================================================================|
|                              anno                                  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|tributo|  2008   |  2009   |  2010   |  2011   |  2012   |  TOTALE  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|  ICI  | 4.695,41| 4.890,12| 4.472,37| 4.472,37|     0,00| 18.530,27|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TARSU | 6.995,14| 7.163,35|10.463,15|12.222,29|     0,00| 36.843,93|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOSAP |     0,00|   162,00|   162,00|   162,00|   162,00|    648,00|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOTALE|11.690,55|12.215,47|15.097,52|16.856,66|   162,00| 56.022,20|
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|

    
A fronte di detto accertamento, sempre sulla scorta dei dati  forniti
dal responsabile dell'ufficio tributi,  in  riferimento  ai  soggetti
attenzionati in questo secondo campione, e' risultato che  il  Comune
vanta un credito, ancora  da  riscuotere,  di  euro  15.765,19,  come
meglio indicato nel prospetto che segue: 
    

|====================================================================|
|                       TRIBUTI NON RISCOSSI                         |
|====================================================================|
|                              anno                                  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|tributo|  2008   |  2009   |  2010   |  2011   |  2012   |  TOTALE  |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|
|  ICI  |   548,78|   604,84|   418,90|   960,97|     0,00|  2.533,49|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TARSU | 1.582,29| 1.863,29| 2.377,83| 7.165,29|     0,00| 12.988,70|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOSAP |     0,00|    81,00|    81,00|     0,00|    81,00|    243,00|
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------|
| TOTALE| 2.131,07| 2.549,13| 2.877,73| 8.126,26|    81,00| 15.765,19|
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========|

    
In sostanza, la percentuale del tributo non versato, per  i  soggetti
presi  in  considerazione,  si  attesta  sulla  soglia  del   28,14%,
considerato che il Comune ha riscosso la  somma  di  euro  40.257,01,
data dalla differenza tra euro 56.022,20 e 15.765,19. 
    

|===================================================================|
|           % DEL NON RISCOSSO SU TRIBUTO DA RISCUOTERE             |
|===================================================================|
|                              anno                                 |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
|tributo|    2008   |    2009   |    2010   |    2011   |    2012   |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
|  ICI  |    11,69  |    12,37  |     9,37  |    21,49  |    0,00   |
|-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------|
| TARSU |    22,62  |    26,01  |    22,73  |    58,62  |    0,00   |
|-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------|
| TOSAP |     0,00  |    50,00  |    50,00  |     0,00  |   50,00   |
|=======|===========|===========|===========|===========|===========|
                                                  TOTALE|   28,14   |
                                                        |-----------|

    
Il dato si commenta da se' e questo pone ancor piu'  in  evidenza  il
comportamento omissivo dell'Amministrazione che non ponendo  in  atto
le opportune verifiche, di fatto, tollera una situazione nella  quale
il tasso di  evasione  fiscale  risulta  cosi'  elevato  proprio  con
riferimento ad una certa fascia di contribuenti, i piu'  vicini  alla
famiglia mafiosa, i quali possono continuare a trarre profitto  anche
dall'inerzia del Comune. 
Al riguardo, ci si potrebbe chiedere se  la  stessa  Amministrazione,
facendosi  scudo  delle  `disavventure'  patite  dalle  societa'   di
riscossione e decidendo di gestire il servizio in proprio, con  tutte
le lentezze e le lacune sopra tratteggiate,  non  abbia  offerto  una
ulteriore sponda alla possibilita' di celare favoritismi e malaffare. 
 
 
I Contratti di locazione: fitti attivi e passivi 
 
Nell'ambito delle  attivita'  volte  a  verificare  le  modalita'  di
gestione del patrimonio comunale, e' emerso  che  per  l'assolvimento
delle attivita' istituzionali, il Comune di Isola delle  Femmine  si'
avvale di' due strutture: una sita in un immobile  quasi  interamente
di proprieta' comunale che si  affaccia  sul  Lungomare  Eufemio,  di
fronte al porticciolo, l'altra, che si trova  nella  via  Falcone  ed
ospita gli uffici di servizi demografici e  servizi  sociali,  e'  di
proprieta' privata condotta sulla base di un contratto  di  locazione
corrente dal 1999. 
Nell'occasione, sono  stati  presi  in  esame  tutti  i  rapporti  di
locazione, attiva  e  passiva,  intrattenuti  dall'Ente  nel  periodo
compreso tra il primo e il secondo  mandato  "Omissis"  ed  anche  in
questo   settore   sono   state   rilevate   diffuse    irregolarita'
amministrative, sotto il profilo del mancato  rispetto  delle  regole
che disciplinano l'attivita' contrattuale della P.A.:  ma,  quel  che
piu' conta rispetto alle finalita' di cui alla norma  che  ispira  il
procedimento in argomento, tali irregolarita' assurgono a livelli  di
particolare gravita'  quando  appaiono  commesse  al  solo  scopo  di
favorire  soggetti  malavitosi,   legati   assai   da   vicino   alla
criminalita' organizzata, come nel caso del  contratto  di  locazione
intercorrente tra il Comune di Isola delle  Femmine  ed  "Omissis"  ,
come di seguito meglio specificato. 
   - La ricevitoria - Sala giochi di' "Omissis" 
Il locatario di un piccolo magazzino di proprieta' comunale, sito  in
Via "Ornissis" e' "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis".
Il contratto risulta essere  stato  sottoscritto  Il/10/1996  per  la
durata di sei anni, con decorrenza dal precedente  25  luglio  ed  in
prosecuzione di un preesistente rapporto di comodato,  in  ordine  a[
quale non e' stato rinvenuto  alcun  documento.  Il  canone  mensile,
originariamente fissato in £ 700.000, passa a £  717.432  nel  giugno
1999, a seguito di adeguamento ISTAT, e si attesta  ad  €1.111,57  al
trimestre, per rimanere senza ulteriori variazioni, dal 2000 al 2012. 
L'esecuzione del contratto di locazione corrente  tra  il  Comune  di
Isola delle Femmine ed il signor "Omissis" e' risultata connotata  da
numerose irregolarita', che si ritiene di evidenziare come segue: 
   - non risulta alcun atto in forma scritta concernente la proroga o
il rinnovo  dell'originario  contratto  sottoscritto  nel  1996,  che
peraltro precludeva la possibilita' di rinnovo tacito; 
   - la registrazione del contratto, annotato al repertorio  comunale
al n°712 e recante l'iscrizione "da registrare  in  caso  d'uso",  e'
stata  effettuata  solo  nel  marzo  1999.  La  predetta  iscrizione,
peraltro non consentita per il tipo di  atto  in  questione,  risulta
cancellata con un tratto di penna; fatto presumibilmente avvenuto  in
epoca successiva alla data della  prima  vidimazione  del  repertorio
successiva alla iscrizione del contratto in questione e, che, quindi,
concretizza una evidente alterazione postuma del registro; 
   - il canone di locazione e' rimasto immutato sin dal  2000  e  non
risulta che ne sia stata mai richiesta la rivalutazione  secondo  gli
indici ISTAT; 
   - i pagamenti, previsti sulla base di rate trimestrali anticipate,
sono sempre avvenuti con forte ritardo, mediamente almeno un  anno  e
mezzo  dopo  rispetto  alla  scadenza  naturale  della   rata,   come
dimostrato dalle reversali di incasso  restituite  'in  serie'  dalla
tesoreria comunale e riproposte da un anno all'altro.  A  fronte  dei
ritardi rilevati, l'Amministrazione  comunale  non  ha  mai  attivato
alcuna procedura per recuperare le  morosita',  fatta  eccezione  per
qualche lettera con invito a provvedere al pagamento. 
   - Alla data del 3 aprile 2012, risultano riemesse  dal  Comune  le
reversali d'incasso relative a canoni non pagati a decorrere  dal  TI
trimestre del 2010, nonche' quelle relative ai  primi  due  trimestri
dell'anno  in  corso,  concretizzandosi   un   credito   totale   per
l'Amministrazione pari ad € 10.004,13; 
   - In data 29  maggio  2012,  l'impiegata  addetta  all'ufficio  di
ragioneria comunica che il "Omissis" ha provveduto a pagare  tutti  i
canoni arretrati.  Al  riguardo  produce  copia  di  certificati  che
attestano iI pagamento di  tutte  le  reversali  emesse  dal  Comune,
avvenuto nelle date:  8/2/2012  -  per  i  ratei  relativi  al  2010;
30/4/2012 - per i ratei relativi all'intero 2011; 15/5/2012 -  per  i
ratei relativi al 1° trimestre 2012. 
Le  sopradescritte  irregolarita',  che   configurano   un   generale
'trattamento di favore' nei confronti del locatario di un  locale  di
modeste dimensioni che, come detto, fa parte dell'immobile nel  quale
e'  ubicata  la  sede  centrale  del  Comune,  trovano  una   precisa
giustificazione alla luce degli elementi che sono stati acquisiti nei
confronti dello stesso "Omissis" 
Questi, infatti e' il cognato di "Omissis" (fratello  di  "Omissis"),
in quanto fratello della moglie "Omissis". E' inoltre  coniugato  con
"Omissis", sorella del consigliere comunale  di  minoranza  "Omissis"
(gia' Sindaco di Isola delle Femmine dal "Omissis" al "Omissis"). 
Lo stesso,  inoltre,  annovera  i  seguenti  precedenti  penali  che,
seppure non abbiano comportato l'adozione  di  misure  coercitive  di
condanna,  tuttavia  sono  un   chiaro   segnale   di   comportamenti
malavitosi: 
   - 15/12/1980 - denunciato per violazione degli artt. 110,81 e  324
c.p.; 
   - 10/7/1984 - denunciato per violazione dell'art.681 c.p.; 
   -  11/10/1984  -  arresto  per  reati  contro   l'Amministrazione,
scarcerato il 22/12/1984; 
   - 12/12/1987 - notificato divieto di espatrio. 
Ma il precedente piu' eclatante, in grado di lumeggiare al meglio  la
figura del "Omissis", e' certamente quello verificatosi  1'8  ottobre
2009, data nella quale su delega dell'Autorita' Giudiziaria - DDA  di
Palermo il locale condotto in locazione - di proprieta' del Comune di
Isola delle Femmine  -  viene  sottoposto  a  perquisizione,  per  il
sospetto delitto di "trasferimento fraudolento di  valori  aggravato"
(artt. 110, 81 cpv, c.p. artt. 12-quinquies legge n. 356/1992, 7  di.
13 maggio 1991, n. 152, cono. con modif. nella legge 12 luglio  1991,
n.  203)  commesso  dal  citato  "Omissis"  unitamente  alla  sorella
"Omissis" e ai piu'  noti  "Omissis"  e  "Omissis",  nell'ambito  del
procedimento penale n. 15867/09 R.G.N.R. mod. 21 della Procura  della
Repubblica presso il Tribunale di Palermo - D.D.A. 
In particolare, il 5 novembre 2007, in occasione  dell'arresto  degli
allora latitanti "Omissis" e "Omissis" in localita' "Omissis",  venne
rinvenuta  copiosissima   documentazione   cartacea   manoscritta   e
dattiloscritta (i  cosiddetti  "pizzini")  nella  disponibilita'  dei
quattro latitanti catturati. Il carteggio sequestrato  ha  costituito
oggetto di  consulenza  tecnica  grafologica  che  ha  consentito  di
attribuire larga parte del  materiale  alla  grafia  di  "Omissis"  e
"Omissis", nonche' a molteplici altri autori. Tra  questi  "pizzini",
ne furono rinvenuti alcuni - ad opera di un unico  autore  anonimo  -
che facevano riferimento alle slot machines e  che  furono  rinvenuti
nella disponibilita' di "Omissis", al quale - secondo gli  inquirenti
-  erano   stati   verosimilmente   trasmessi   per   consentire   la
rendicontazione delle somme raccolte. 
In ciascuno dei predetti  reperti  veniva  indicato  il  nome  di  un
esercizio commerciale (bar o tabaccheria), l'indirizzo, la  localita'
e il numero delle slot machines ivi installate. 
Orbene, dall'esame della documentazione rinvenuta, l'A.G.  inquirente
ha  ritenuto  che  i  fratelli  "Omissis",  titolari   di   esercizio
commerciale, fossero  entrambi  gravemente  indiziati  del  reato  di
fittizia intestazione di beni, nella realta'  riconducibili  al  clan
mafioso facente capo alla famiglia  "Omissis",  giacche'  la  lettura
incrociata  degli  elementi   raccolti   a   loro   carico   lasciava
ragionevolmente supporre che essi fossero veri  e  propri  prestanome
dei "Omissis". 
Per tali ragioni, la Procura della Repubblica presso il Tribunale  di
Palermo - D.D.A. - in data 06.10.2009 emetteva decreto  di  sequestro
preventivo urgente e richiesta di  convalida  al  G.I.P.,  aventi  ad
oggetto due slot machines installate all'interno del bar sito a Isola
delle Femmine in via "Omissis" , con denominazione "Omissis",  i  cui
soci e amministratori si identificano nei citati fratelli. 
Nel prosieguo delle indagini - come  si  evince  dalla  richiesta  di
archiviazione del Pubblico Ministero -  il  compendio  probatorio  si
indirizzava a discarico della responsabilita' penale degli  indagati,
allorquando nel corso di interrogatorio, l'altro  indagato  "Omissis"
si dichiarava responsabile della gestione del toto nero e  del  gioco
clandestino per conto del clan facente capo ai "Omissis", venendo poi
condannato in sede di giudizio abbreviato dal G.U.P. di Palermo. 
Piu' in  particolare,  il  "Omissis"  nel  suo  interrogatorio  aveva
fornito una versione della vicenda relativa ai pizzini in parola  che
appare connotata da parametri di veridicita' e attendibilita'. Questi
aveva  riferito  che  era  intenzione  di   "Omissis"   intraprendere
l'attivita' di gestione di slot machines e, per tale motivo, gli  era
stato conferito - sempre dal "Omissis" -  il  mandato  di  verificare
quali fossero le ubicazioni piu' redditizie per le apparecchiature in
parola. Il "Omissis" aveva dunque  stilato  un  elenco  di  possibili
collocazioni all'interno di esercizi commerciali che fece giungere al
giovane capomafia tramite il consolidato sistema di trasmissione  dei
pizzini; aveva infine aggiunto che al progetto in esame non era stato
dato alcun corso in ragione dell'avvenuto arresto, in data "Omissis",
di "Omissis" e "Omissis". 
Dunque - seppur la vicenda penale analizzata si sia conclusa in senso
favorevole per i fratelli "Omissis",  nei  confronti  dei  quali  non
erano stati raccolti sufficienti elementi di colpevolezza -  rilevano
tuttavia le dichiarazioni rese dal "Omissis", dalle quali  si  evince
che questi aveva indicato a "Omissis"  alcune  attivita'  commerciali
d'interesse per gli affari di  cosa  nostra,  tra  le  quali  appunto
l'esercizio di Via "Omissis" di Isola delle Femmine. 
Il sopradescritto  episodio,  inoltre,  certamente  si  collega  alla
posizione di contiguita'  dei  fratelli  "Omissis"  con  la  famiglia
mafiosa di Isola delle Femmine, rilevando al riguardo lo strettissimo
rapporto  di  parentela  con  iI  capo  "Omissis"  (cl.   "Omissis"),
attraverso il di lui fratello "Omissis", pregiudicato. 
L'attivita' commerciale in esame, dunque, che si svolge in un  locale
di proprieta' comunale, peraltro situato nella porzione  di  edificio
sottostante alle finestre della stanza del Sindaco, ha  come  soci  e
amministratori la cognata del capo famiglia di Isola delle Femmine  e
il fratello della stessa; circostanze tutte che pesano in particolare
misura nella valutazione della condotta  superficiale,  permissiva  e
distratta  posta  in  essere  dall'Amministrazione   comunale   nella
gestione del rapporto contrattuale in questione e,  soprattutto,  nei
confronti delle croniche morosita' di Antonino LO BIANCO, il quale ha
ritenuto di porre rimedio alla sua posizione debitoria solo nel  mese
di maggio 2012, in costanza di accesso ispettivo. 
 
 
Le occupazioni di suolo pubblico 
 
Anche con riferimento all'occupazione del suolo pubblico, sono  state
rilevate  condotte  omissive  che  -  di  fatto  -   hanno   favorito
economicamente taluni soggetti riconducibili a cosa Nostra, a scapito
delle finanze comunali, che versano in uno stato di  vero  e  proprio
dissesto. 
I casi maggiormente significativi e  che  possono  certamente  essere
ritenuti indicativi del privilegio goduto  da  soggetti  privati  cui
l'ente pubblico concede [a possibilita' di occupare porzioni di suolo
pubblico, che viene pertanto sottratto alla pubblica fruizione,  sono
stati riscontrati con riferimento al bar "Omissis" di "Omissis" ed al
bar. gestito da "Omissis". 
I fascicoli d'ufficio, relativi all'istruttoria per  l'autorizzazione
ad occupare il suolo pubblico nelle  zone  urbane  poste  nelle  aree
prospicienti   i   citati   locali,   hanno   evidenziato    numerose
irregolarita',  carenze,  mancanza  di  documentazione   a   supporto
dell'avvenuto versamento degli oneri finanziari connessi al  rilascio
dei permessi in questione e, soprattutto, la quasi totale assenza  di
controlli disposti dall'ufficio preposto. 
In particolare, solamente con riguardo al  bar  "Omissis",  e'  stato
riscontrato un intervento posto in essere dal  responsabile  del  III
Settore UTC, ing. "Omissis",  che,  probabilmente  a  seguito  di  un
esposto  anonimo   nel   quale   veniva   evidenziata   l'illegittima
occupazione di suolo pubblico da parte del gestore di quell'esercizio
commerciale  richiedeva  al  Comando  dei   Vigili   Urbani   ed   al
Responsabile  dell'Ufficio  Tributi,  di  attivare  i  controlli   di
competenza. 
A seguito di detta segnalazione, il responsabile dell'Ufficio Tributi
-  con  nota  n.  3779  del  12.03.2012  -  emetteva  un  avviso   di
accertamento, a carico del predetto "Omissis", per l'anno  2010,  per
il versamento della COSAP, i cui importi  contestati  erano  di  euro
275,00 e 1.341,00. 
Si  ritiene,  al  riguardo,  che  anche  nelle  descritte  situazioni
l'attivita' posta in essere dall'amministrazione comunale  sia  stata
condizionata dalla  rispettiva  appartenenza  dei  titolari  dei  due
esercizi  pubblici  alla  famiglia  del  boss  "Omissis",   come   in
precedenza singolarmente evidenziato. 
 
 
CASI EMBLEMATICI 
 
Il Giardino della memoria 'Quarto Savona  Quindici'  -  Lottizzazione
'LA PALOMA' 
 
All'inizio dell'anno in corso, in vista delle cerimonie commemorative
per il trentesimo anniversario della Strage di  Capaci,  nella  quale
rimasero uccisi i giudici Giovanni  FALCONE  e  la  moglie  Francesca
MORVILLO, insieme  agli  uomini  della  scorta,  lo  scrivente  venne
interessato dalla vedova di uno degli agenti coinvolti e dal  Sindaco
di Isola delle Femmine, "Omissis", ai fini  della  sottoscrizione  di
una 'Convenzione per la riqualificazione del Giardino della  Memoria'
nella zona immediatamente sottostante il sedime autostradale dove  si
era verificato l'attentato. Lo scopo era quello di dar  vita  ad  una
sorta di monumento  alla  memoria  delle  vittime,  anche  attraverso
l'esposizione permanente del relitto dell'autovettura coinvolta nella
strage  (denominata  in  codice,  per   L'appunto,   'Quarto   Savona
Quindici).  L'iniziativa,  inoltre,  appariva  al  Sindaco  "Omissis"
particolarmente  significativa  della  posizione  di  condanna   alla
criminalita' organizzata assunta dalla  sua  amministrazione  che,  a
tale scopo, aveva messo a disposizione l'area di proprieta'  comunale
gia'  destinata  a  verde  pubblico,  sulla  base  di  un  piano   di
lottizzazione approvato dal Comune  alla  fine  degli  anni  '70.  Il
finanziamento  per  la  realizzazione  dell'opera,  quantificato   in
600.000,00 euro, era stato richiesto alla  Presidenza  della  Regione
Siciliana ed all'ANAS S.p.A., che si  sarebbe  occupata  anche  della
redazione del progetto oltreche' della esecuzione dei lavori. 
Essendo frattanto intervenuto il decreto Ministeriale di  delega  per
l'accesso ispettivo presso il  Comune  di  Isola  delle  Femmine,  Lo
scrivente  ha  ritenuto  opportuno  di  non  dar  piu'  seguito  alle
insistenti richieste per la sottoscrizione del citato protocollo;  e'
stato tuttavia richiesto alla  Commissione  d'indagine  di  estendere
l'attivita' di analisi anche al procedimento per la  realizzazione  e
l'attuazione del plano di lottizzazione di quell'area, denominato 'LA
PALOMA' (dal nome della contrada dove insiste  il  lotto  di  terreno
interessato), allo scopo di verificare  il  rispetto  degli  obblighi
imposti  dalla  convenzione  sottostante  il  predetto   piano,   con
particolare  riguardo  all'avvenuto  assolvimento  degli   oneri   di
urbanizzazione  da  parte   dei   lottizzanti   e   della   effettiva
realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria da parte dello
stesso Comune. 
La Commissione ha,  pertanto,  sottoposto  ad  analisi  il  carteggio
rinvenuto all'interno del fascicolo denominato  "Lal  l'IZZAZIONE  LA
PALOMA", custodito presso l'ufficio urbanistica del Comune  di  Isola
delle Femmine. 
L'esame degli atti prodromici alla realizzazione del  suddetto  piano
di lottizzazione, dei contenuti dell'atto di convenzione e degli atti
con cui l'amministrazione comunale  ha  rilasciato  agli  istanti  le
singole concessioni edilizie, ha messo in luce, intanto,  che  si  e'
trattato  di  una  grossa  operazione   di   speculazione   edilizia,
caratterizzata da successivi atti di  compravendita  con  progressivo
innalzamento dei prezzi. 
Dal punto di vista piu' specificamente urbanistico, tramite il  piano
di lottizzazione "LA  PALOMA",  l'amministrazione  ha  concesso  agli
istanti la facolta' di procedere ad un piano esteso  di  edificazione
ottenendo in cambio,  a  favore  della  collettivita':  le  opere  di
urbanizzazione primaria, alcuni appezzamenti di' terreno  insieme  al
versamento di contributi quali oneri per le opere  di  urbanizzazione
secondaria che sarebbero state realizzate in un  secondo  momento  da
parte della stessa amministrazione. 
L'area destinata alla realizzazione  delle  opere  di  urbanizzazione
secondaria era proprio quella corrispondente alla porzione di terreno
immediatamente sottostante l'autostrada  A29,  che  nel  maggio  1992
sarebbe stata testimone della strage di Capaci, sulla quale il Comune
avrebbe dovuto realizzare una scuola, un parcheggio a servizio  delle
villette del complesso edilizio, e curare la  rimanente  parte  quale
verde pubblico. 
In  esito  ad  apposita  indagine  effettuata  sulla  base  dei  dati
catastali desumibili dagli atti d'ufficio e' emerso  che  per  l'area
interessata gli intestatari risultano  essere  ancora  i  lottizzanti
originari e non e' stato  evidenziato  alcun  atto  posto  in  essere
dall'amministrazione comunale volto a modificare la titolarita' della
stessa; aI riguardo, il fatto che il  Comune  negli  anni  non  abbia
posto in essere gli atti finalizzati alla voltura in suo favore delle
stesse non sembra giustificabile  se  non  con  un  atteggiamento  di
generale disinteresse. 
Si e'  proceduto,  altresi',  ad  un  controllo  "a  campione"  delle
costruzioni edificate all'interno della lottizzazione PALOMA  intorno
agli armi '90, avendo quale riferimento i lotti  prospicienti  l'area
individuata per la realizzazione del c.d. "GIARDINO DELLA MEMORIA"  -
verificando anche  i  profili  soggettivi  dei  concessionari  ed  il
regolare versamento degli oneri di urbanizzazione a loro  carico.  Da
tale analisi e' emerso un dato assai interessante che si riassume  in
una  generale   situazione   di   inadempienza   agli   obblighi   di
comunicazione, specie per quanto attiene  l'indicazione  dell'impresa
esecutrice dei lavori e del direttore  dei  lavori;  notizie  che  si
riscontrano invece con riferimento ai lotti piu' distanti  da  quella
zona. 
Per quanto  attiene,  inoltre,  alla  verifica  dell'ottemperanza  al
versamento degli oneri di urbanizzazione, la  situazione  riscontrata
ha fatto registrare una condizione di generale ritardo nei  pagamenti
oltreche' di mancato completamento dei versamenti stessi (circostanza
che  avrebbe  dovuto  impedire  il  rilascio   del   certificato   di
agibilita'), a fronte del quale non risulta che l'amministrazione  si
sia attivata per il recupero dei suoi crediti. 
Del resto, non risulta nemmeno che il Comune abbia  posto  in  essere
alcun adempimento per la realizzazione delle opere di  urbanizzazione
secondaria previste sull'area in  questione:  non  e'  stata  infatti
trovata alcuna traccia della  volonta'  di  realizzare  la  scuola  e
l'area appare in condizioni  di  sostanziale  abbandono.  Sotto  tale
profilo, non e' difficile ipotizzare  che,  anzi,  la  sottoscrizione
della   'Convenzione'   sotto   il   patrocinio   della   Prefettura,
probabilmente,  avrebbe  potuto  consentire  di   realizzare   quegli
interventi che nel corso di  tanti  anni  l'amministrazione  non  era
stata in grado di realizzare, anche  in  "variante"  dello  strumento
urbanistico vigente. 
La vicenda e' rimasta priva di definizione,  ma  rileva  la  condotta
omissiva  del  Comune,  a  favore  di  privati  (alcuni   dei   quali
controindicati) e a scapito della cosa pubblica. 
 
 
La sagra del Pesce 2011 
 
Nell'ambito delle  attivita'  poste  in  essere  dall'Amministrazione
comunale con finalita' promozionali e di' intrattenimento  nel  corso
della stagione estiva, allorquando il Comune di Isola  delle  Femmine
fa registrare  un  sensibile  incremento  di  popolazione  turistica,
particolare  attenzione  hanno  destato  le  originali  modalita'  di
realizzazione della 'Sagra del Pesce', iniziativa  che  si  inserisce
tra quelle che hanno animato l'Estate Isolana 2011, per la quale  era
stato ottenuto il  contributo  economico  da  parte  dell'Assessorato
regionale delle risorse agricole e alimentari e che  ha  avuto  luogo
nell'ultima domenica di agosto 2011. 
L'aspetto piu' eclatante della condotta seguita  dall'Amministrazione
comunale nella  iniziativa  in  questione  e'  stato  rilevato  nelle
modalita' di espletamento delle procedure di gara informale, volte ad
individuare le ditte fornitrici dei materiali e dei  beni  occorrenti
per celebrare la 'Sagra del Pesce 2011', ed ancora una volta e' stato
possibile  constatare  che,  anche  nello  svolgimento  di  attivita'
amministrativo-contabili  assai  elementari,  implicanti  un  impegno
finanziario  modesto  e  pertanto  soggette  a  procedure  di   spesa
semplificate,  l'apparato  burocratico  del  Comune  di  Isola  delle
Femmine e' stato capace di introdurre vizi e distorsioni che, oltre a
determinare palesi illegittimita', hanno condotto a favorire soggetti
non estranei a rapporti con la  criminalita'  organizzata  di  stampo
mafioso, come si chiarira' nell'immediato prosieguo. 
I beni di consumo ed i materiali di supporto ritenuti  necessari  per
lo  svolgimento  dell'iniziativa  sono  stati  suddivisi  in  quattro
tipologie (pesce decongelato, pescato locale, birra e  gadgets  vari,
materiali di consumo) per la cui  acquisizione  sono  state  esperite
quattro  diverse  procedure  a  trattativa  privata  con  altrettanti
'gruppi' di ditte. Ebbene, per ciascuno dei quattro di detti  gruppi,
anche a fronte di richieste inoltrate a  piu'  ditte,  al  Comune  di
Isola delle Femmine e' pervenuto un solo preventivo. 
Tra le ditte fornitrici, particolari  controindicazioni  sorto  state
riscontrate nella ditta "Omissis",  con  sede  in  Carini  (PA),  che
peraltro  e'  risultata  l'unica  perfettamente  in  regola  con   la
documentazione al  momento  della  presentazione  dell'offerta,  alla
quale e' stata affidata la fornitura di materiali di genere  vario  e
per un importo tuttavia modesto. 
Sul conto dei titolari della ditta "Omissis" con sede  in  "Omissis",
infatti, sono stati riferiti significativi  rapporti  con  la  locale
criminalita' organizzata e in particolare con la figura di  "Omissis"
(cl. "Omissis"), sul conto del quale si e' gia' ampiamente riferito. 
I proprietari della ditta  si  identificano  nei  fratelli  "Omissis"
(amministratore unico) e "Omissis" 
11 citato "Omissis" e' coniugato con "Omissis", sorella di "Omissis",
attuale consigliere comunale di maggioranza di Isola  delle  Femmine,
capo gruppo consiliare di maggioranza,  essendo  stata  eletta  nella
lista civica "Progetto Isola" che sostiene  l'attuale  Sindaco  Prof.
"Omissis". 
Nei confronti di "Omissis", al sistema informatizzato  d'indagine  in
uso alle forze di polizia, si rileva  in  data  4  giugno  2004,  una
denuncia per truffa  in  concorso  finalizzata  al  conseguimento  di
erogazioni pubbliche  a  favore  della  ditta  "Omissis".,  industria
alimentare di Capaci. Il predetto venne  denunciato  in  qualita'  di
amministratore unico della citata ditta, in concorso con  la  sorella
"Omissis",  amministratore  pro-tempore,   e   "Omissis",   socio   e
amministratore. 
Sul punto rileva che il  contatto  che  lega  "Omissis",  sorella  di
"Omissis" e "Omissis", con l'azienda "Omissis". e'  dovuto  al  fatto
che la stessa e' vedova di "Omissis", il quale  negli  anni  '90  era
stato titolare dell'omonima ditta alimentare di Capaci. 
Quest'ultimo e' deceduto il 25 settembre 2000 per ferite  da  taglio,
causategli con un coltello a serramanico dal  fratello  "Omissis"  il
precedente 20 settembre 2000 nel corso di' un litigio per  motivi  di
natura  economica,  e  la   sua   vicenda,   oggetto   di   interesse
investigativo e giudiziario, e' stata diffusamente  richiamata  nella
sentenza di primo grado e in quella di appello, definite entrambe con
la condanna ad anni 4 di reclusione di "Omissis" per associazione  di
tipo mafioso. 
In particolare, assume rilievo -  come  riportato  nelle  motivazioni
della sentenza di condanna del "Omissis", capo mafia di  Isola  delle
Femmine - l'episodio  relativo  alla  ditta  "Omissis"  riferito  dal
collaboratore  di  giustizia  "Omissis".  Questi  aveva  narrato  che
"Omissis"  gestiva  direttamente  l'attivita'  estorsiva  per   conto
dell'associazione  mafiosa,  facendo  in  modo  che  coloro  i  quali
pagavano  il  "pizzo"  all'organizzazione  criminale,  non  subissero
"danni" ad opera di soggetti operanti nell'ambito della  criminalita'
comune. 
In particolare, le dichiarazioni del "Omissis" hanno  fatto  emergere
che in seguito ad una rapina ai danni  del  caseificio  "Omissis"  di
Capaci, verificatosi nel  novembre  del  1997,  venne  avvicinato  da
"Omissis", il  quale  gli  chiese  se  era  possibile  recuperare  la
refurtiva, giustificando il suo interessamento con il  fatto  che  il
"Omissis",  titolare  del  caseificio,   «   era   a   posto...pagava
regolarmente »; facendo in tal modo chiaro riferimento  al  pagamento
di somme di denaro in conseguenza dell'attivita' estorsiva  posta  in
essere da Cosa Nostra. Il "Omissis" pertanto aveva interessato  della
cosa "Omissis", il quale, dopo 10 -15 giorni, gli aveva riferito  che
una parte della merce asportata era stata recuperata. 
Tale episodio, indicativo dei saldi  rapporti  tra  il  titolare  del
caseificio di proprieta' di "Omissis" e "Omissis", e'  cristallizzato
in maniera assolutamente chiara e univoca nelle  citate  sentenze  di
condanna a quattro anni di reclusione, emesse a carico deI  "Omissis"
per associazione di tipo mafioso. 
La ditta alimentare "Omissis", come si e' visto,  e'  tuttora  attiva
con sede a Capaci. 
 
 
Momenti conviviali e forniture di rinfresco - Bar 'Omissis" 
 
Anche il 2° Servizio "Economato" e' risultato essere  sviato  da  una
azione  legittima,   economicamente   vantaggiosa   per   l'ente   ed
efficiente, essendo emersi analoghi condizionamenti. 
E stato evidenziato, in particolare, che dopo la scomparsa  del  Rag.
"Omissis" (avvenuta nel mese di giugno 2011), che era stato per lungo
tempo responsabile del servizio di economato per il  pagamento  delle
spese correnti, il servizio di economato e' stato  gestito  di  fatto
dalla dipendente comunale "Omissis", pur non potendo questa  adottare
alcuna determinazione  in  ragione  della  sua  figura  professionale
(applicato esecutivo) ed essendo stata incaricata dal Sindaco,  quale
responsabile dei servizio, il capo settore f.f. "Omissis". Questa  e'
stata successivamente sostituita dall'economo dott. "Omissis". 
Dalla  visione  del  rendiconto  di  economato  relativo  al  periodo
2009-2012, emergono due diversi tipi di spese che possono  costituire
un  chiaro  segnale  dell'attenzione   rivolta   dall'amministrazione
comunale agli esponenti della mafia locale. 
Da una parte, infatti,  e'  stato  rilevato  che  in  due  occasioni,
rispettivamente il 14 dicembre 2009 ed il 28 luglio 2010, sono  stati
erogate somme a "Omissis", nato a Palermo il "Omissis",  residente  a
Isola delle Femmine in via "Omissis", fratello del  collaboratore  di
giustizia "Omissis", la prima volta quale  liquidazione  di  compenso
per prestazione di lavoro occasionale e la seconda  quale  contributo
assistenziale straordinario. 
Ma la circostanza che maggiormente colpisce,  nelle  spese  di  detto
settore di attivita', e' quella che riguarda ancora una volta, il Bar
"Omissis" di "Omissis", nei confronti del quale, tra il febbraio 2009
e il marzo  2012,  sono  state  registrate  spese  per  un  ammontare
complessivo di oltre 10miIa euro,  riferite  a  forniture  di  generi
alimentari da parte  dello  stesso,  in  occasione  di  rinfreschi  e
momenti conviviali.  L'esame  dello  stesso  rendiconto  delle  spese
correnti ha consentito di evidenziare  altresi'  che  in  rare  altre
circostanza si e' fatto ricorso a fornitori diversi,  e  cio'  lascia
presumere che il citato esercizio commerciale  assurge  al  rango  di
fornitore "quasi esclusivo dell'ente". 
Quanto agli elementi di controindicazione,  giova  ancora  una  volta
ricordare che il titolare  "Omissis"  e'  nipote  di  "Omissis"  (cl.
"omissis"),  in  quanto  figlio  del  fratello  maggiore  di   questi
"Omissis" (cl. "Omissis")  nonche'  cognato  dell'assessore  comunale
"Omissis". 
Peraltro, la documentazione fornita dall'ente (consistente nelle sole
fatture cui sono allegati i rispettivi "buoni economato  spesa")  non
ha consentito nessun tipo di verifica sulla effettiva  fornitura  dei
generi  alimentari  e   sulla   congruita'   del   prezzo   praticato
dall'esercente, mancando qualunque dichiarazione in  tal  senso.  Ne'
si' comprende chi (politico, dirigente o  impiegato  comunale)  abbia
impartito le disposizioni  in  base  alle  quali  si  sia  deciso  di
rivolgersi al Bar Gran Caffe' per le forniture sopra indicate. 
 
 
Conclusioni 
 
Alla luce  di  tutto  quanto  esposto,  ad  avviso  dello  scrivente,
l'attivita' svolta dalla Commissione d'indagine ha posto in  evidenza
la sussistenza presso il Comune di Isola delle  Femmine  di  elementi
soggettivi ed  oggettivi,  sintomatici  di  un  notevole  livello  di
infiltrazione unitamente alla potesta' di  condizionamento  da  parte
della  criminalita'  di   stampo   mafioso,   tanto   nei   confronti
dell'apparato burocratico quanto, soprattutto, degli esponenti  della
compagine politica. 
Tali elementi appaiono concreti, univoci e  rilevanti  sia  sotto  il
profilo soggettivo - essendo presenti  collegamenti  e  parentele  di
componenti Ia Giunta ed il Consiglio nonche' di dipendenti del Comune
- sia sotto il profilo oggettivo -  per  i  dimostrati  numerosissimi
esempi  di'   omissioni   e   di   illegittimita'   nelle   procedure
amministrative e nelle scelte  del  vertice  politico,  che  si  sono
rilevati  strumentali  al   perseguimento   degli   interessi   degli
appartenenti non soltanto alla locale famiglia mafiosa, ma anche  dei
piu' generali fini di cosa nostra operante su quel territorio. 
Se da una  parte,  infatti,  e'  vero  che  la  mera  sussistenza  di
relazioni parentali tra esponenti del governo locale  (assessori  e/o
consiglieri comunali) oppure  tra  dipendenti  dell'ente  e  soggetti
appartenenti alla famiglia mafiosa che 'regge'  quel  territorio  non
sono  di  per  se'  indicativi   per   determinare   il   verificarsi
dell'intreccio fra Amministrazione e criminalita', che costituisce il
presupposto  per  l'adozione  del  provvedimento  di  rigore  di  cui
all'art.143 del D.L.vo n. 267/2000, dall'altra parte e' pur vero  che
tale circostanza puo' validamente costituire  un  'comodo'  substrato
sul quale vanno a proliferare situazioni  di  illegittimita'  che  si
rivelano  strumentali  al   conseguimento   degli   interessi   della
criminalita' organizzata. Questo accade tanto piu' facilmente  quanto
maggiore  e'  la  presenza  nei  punti  chiave,  e   percio'   stesso
maggiormente sensibili, dell'amministrazione  di  soggetti  collegati
piu'  o  meno  da  vicino  ad  esponenti  della  stessa  criminalita'
organizzata. 
Tale situazione e' stata riscontrata presso il Comune di' Isola delle
Femmine dove, come e' stato piu' volte evidenziato, esiste una  fitta
rete di rapporti di parentela e di cointeressenze  economiche,  anche
risalenti nel tempo, tra assessori,  consiglieri  e  dipendenti,  non
soltanto tra di  loro  ma  anche  con  gli  appartenenti  alla  vasta
famiglia dei "Omissis", il cui patriarca e' "Omissis". 
Sotto tale profilo, non puo' certo  considerarsi  casuale  la  scelta
operata dal Sindaco "Omissis" di nominare quale assessore  un  nipote
acquisito del capo mafia o quella di continuare ad affidare i settori
strategici della gestione del patrimonio comunale (l'ufficio  tecnico
nella parte dei  lavori  pubblici  e  delle  manutenzioni)  all'arclt
"Omissis", parente di noti esponenti mafiosi di questo capoluogo,  la
cui  condotta  'poco  trasparente'   ha   portato   all'adozione   di
provvedimenti, come si  e'  visto,  che  hanno  chiaramente  favorito
soggetti contigui alla consorteria mafiosa. 
La forza  di  assoggettamento  dell'azione  amministrativa  dell'ente
locale e' stata riscontrata, peraltro, non solo a fronte  di  "grossi
affari"  su  lavori  pubblici  di  rilevante  importo  ma  anche   su
circostanze apparentemente meno significative, quali quelle  relative
al rilascio di titoli concessori,  alla  prestazione  di  servizi  di
manutenzione, alla gestione dei rapporti  di  locazione,  circostanze
tutte che, lette  nel  loro  complesso,  restituiscono  il  desolante
quadro di un ente pubblico  in  balia  degli  interessi  della  parte
malata  della  comunita'  locale,  incapace  di  assolvere  alla  sua
primaria funzione di cura  dell'interesse  pubblico  e  generale  nel
rispetto   della   legge,   focalizzato   sul   buon   andamento    e
l'imparzialita', in conformita' ai principi di cui all'art. 97  della
Costituzione. 
Un altro segnale particolarmente significativo  della  condizione  di
'soggiacenza' dell'ente locale, rispetto alla logica prevaricatrice e
predatoria del  consesso  mafioso,  e'  costituito  dalla  dimostrata
incapacita' di  adottare  una  seria  e  rigorosa  azione  tesa  alla
effettiva riscossione delle entrate comunali, figurativamente segnate
ma di fatto neglette senza un vero ed incisivo intervento per il loro
recupero. 
Non si ritiene, del resto, plausibile  che  lo  stesso  Sindaco,  nel
corso di tutti gli anni in cui e' stato coinvolto nella gestione  del
Comune di Isola delle Femmine - prima da Vice Sindaco rispetto al suo
amico-nemico "Omissis" e da otto anni da titolare dell'Ente - non  si
sia mai accorto delle modalita' con le quali venivano aggiudicati gli
appalti per la realizzazione di' opere pubbliche o delle  distorsioni
che venivano poste in essere in occasione del rilascio di concessioni
edilizie,  specialmente  in  un  territorio  cosi'  martoriato  dalla
speculazione urbanistica quale quello isolano, ovvero che  non  abbia
mai posto  in  essere  alcuna  attivita'  concreta  per  affidare  la
gestione del patrimonio e delle  finanze  comunali  a  funzionari  di
spessore, in grado di operare un efficace azione di risanamento della
disastrosa situazione delle casse comunali. 
Conclusivamente, ritiene  lo  scrivente  che,  alla  luce  di  quanto
riscontrato  e  rassegnato,  sussistano  quei  concreti,  univoci   e
rilevanti elementi, di cui alI'art 143 co.1 del d.lgs. 267/2000,  che
comprovano la presenza di forme di  condizionamento  da  parte  della
criminalita' organizzata mafiosa, tali da determinare  un'alterazione
del procedimento di formazione della volonta' degli organi elettivi e
di quelli amministrativi e  di  compromettere  il  buon  andamento  e
l'imparzialita' dell'Amministrazione comunale di Isola delle  Femmine
ed anche il regolare funzionamento dei servizi a essa affidati. 
Inoltre, ai fini della valutazione di cui all'art. 143 co.  5  d.lgs.
267/00, si sottopone all'attenzione  la  figura  dell'arch."Omissis",
responsabile  dell'Ufficio  tecnico  comunale   -settore   LL.PP.   e
manutenzioni, gia' responsabile  del  settore  urbanistica  (fino  al
22/3/2011). 
 
 
 
                                                     IL PREFETTO  
                                                    (Postiglione) 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico