Allegato Parte di provvedimento in formato grafico Prefettura di Palermo Ufficio Territoriale del governo - Area Ordine e Sicurezza Pubblica - 1^ bis - Prot. n.1302/R-Area SIC/I^ Bis 30 agosto 2012 Al Signor Ministro dell'Interno ROMA OGGETTO : Comune di Isola delle Femmine (PA) - trasmissione della relazione di cui all'art. 143 3° comma del T.U.E.L. ad esito dell'accesso ispettivo. PREMESSA Con decreto n. 25280/Area O.S.P. 1^Bis del 3 aprile 2012, su delega del Ministro dell'Interno, giusta D.M. in data 16 marzo 2012, Io scrivente ha disposto l'accesso presso il Comune di Isola delle Femmine, al fine di verificare la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 dell'art. 143 d.lgs. 267/2000, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 ottobre 1991, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 1991, n. 410. Il procedimento che ha condotto all'adozione del citato provvedimento traeva origine dalle risultanze di una attenta attivita' investigativa, condotta dal Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Palermo e dalla dipendente Compagnia di Carini, scaturita anche da numerosi esposti pervenuti alla locale sede dell'Arma nonche' a questa Prefettura, che lumeggiavano svariate circostanze nelle quali l'Amministrazione comunale di Isola delle Femmine avrebbe agito sotto l'influenza o con il condizionamento della criminalita' organizzata di stampo mafioso, allo scopo di favorirne gli esponenti locali. Detti esposti sono stati presentati nella quasi totalita' dal movimento politico "Rinascita Isolana", che corrisponde all'omonimo attuale gruppo consiliare di minoranza ed il cui coordinatore, "Omissis", sottoscrittore degli stessi esposti insieme ai consiglieri comunali, ha gia' ricoperto la carica di Sindaco del Comune di Isola delle Femmine per due mandati consecutivi, dagli anni novanta fino al 2004, anno nel quale e' stato eletto per la prima volta l'attuale Sindaco, "Omissis". Attraverso le citate segnalazioni venivano delineate, in particolare, diverse circostanze nelle quali l'Amministrazione comunale avrebbe assunto comportamenti ed adottato conseguenti provvedimenti nell'intento di favorire gli interessi economici sul territorio di soggetti collegati piu' o meno da vicino a personalita' orbitanti negli ambienti della criminalita' organizzata locale, se non addirittura all'elemento di spicco della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine e di Capaci, "Omissis" (classe "Omissis"), pregiudicato ed in atto detenuto per associazione di stampo mafioso. In data 16 aprile 2012, la Commissione prefettizia, nominata con il provvedimento sopra citato, previa notifica al Sindaco ed al Segretario Generale, si e' pertanto insediata presso il Comune di Isola delle Femmine (PA) per l'accertamento di eventuali condizionamenti da parte della criminalita' organizzata, dando avvio all'acquisizione degli atti inerenti le attivita' piu' significative dell'Ente, con particolare riguardo ai settori dei lavori pubblici, dell'urbanistica, della riscossione dei tributi nonche' piu' in generale agli atti di governo ed agli impegni assunti dall'amministrazione a partire dal mese di giugno 2009, data di insediamento degli attuali Organi elettivi. La Commissione, a conclusione del lavoro d'indagine, ha rassegnato nei termini di legge le proprie conclusioni allo scrivente, anche attraverso una dettagliata relazione recante il compendio delle attivita' svolte presso il Comune di Isola delle Femmine. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato per l'occasione con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale e del Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, e' stato sentito il successivo 30 agosto 2012, e nell'occasione si e' convenuto sulla sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi comprovanti collegamenti tra gli amministratori di' quel Comune e la criminalita' organizzata, integranti la fattispecie di cui all'art.143, comma 4 del d. lgs. 267/2000. Prima di procedere alla specifica descrizione degli esiti dell'accesso da parte della Commissione, si ravvisa l'opportunita' di tratteggiare uno specifico quadro degli assetti della criminalita' organizzata sul quel territorio in relazione alle possibili interferenze nei confronti della situazione politico-amministrativa dell'ente locale in argomento. Criminalita' organizzata sul territorio La cittadina di Isola delle Femmine, situata alle porte di' Palermo per chi proviene da Trapani e dall'aeroporto del capoluogo siciliano, e' nota per essere il luogo dove il 23 maggio 1992 persero la vita il magistrato Giovanni FALCONE, sua moglie Francesca MORVILLO e i tre agenti della scorta Vito SCHIFANI, Rocco DICILLO e Antonio MONTINARO. L'eccidio, comunemente ricordato con l'espressione "strage di Capaci" in quanto verificatosi nei pressi dello svincolo autostradale di quel comune, in realta' venne compiuto su un tratto dell'autostrada A29 che ricade nel territorio del comune di Isola delle Femmine. I due comuni di Isola delle Femmine e Capaci, infatti, sono ubicati sul tratto di costa nordoccidentale della Sicilia e sono gli ultimi due comuni della provincia prima del capoluogo, rispetto al quale, ormai, costituiscono una vera e propria area sub-urbana. Si tratta di due cittadine praticamente congiunte tra loro e senza alcuna soluzione di continuita' dei rispettivi centri abitati, che storicamente ricadono sotto il controllo del mandamento mafioso di' Palermo San Lorenzo - Tommaso Natale. In epoca piu' recente, il territorio di Isola delle Femmine e Capaci e' risultato indissolubilmente legato alla figura di "Omissis" (nato ad Isola delle Femmine il"Omissis"), elemento di spicco di Cosa nostra, attualmente detenuto. Questi, gia' in data 13 luglio 1984, era stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la durata di anni tre nonche' alla confisca della quota azionaria nella "Omissis", di cui si dira' in seguito, riconducibile al noto boss "Omissis". Il 21 marzo 1985, la Corte d'Appello, in parziale riforma del decreto del Tribunale, riduceva a due anni la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. La partecipazione di "Omissis" all'associazione mafiosa Cosa Nostra e' asseverata dalla sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione per 416 bis C.P., commi 1°, 3°, 4° e 6°, emessa dal G.U.P. di' Palermo in data 20 dicembre 2000, divenuta irrevocabile il 7 ottobre 2003. Le motivazioni del predetto provvedimento giudiziario certificano l'appartenenza dell'indagato alla famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, territorio rientrante nel mandamento mafioso di Tommaso Natale-San Lorenzo, diretto da "Omissis". In particolare, il giudice aveva ritenuto provata l'appartenenza di "Omissis" all'associazione mafiosa Cosa Nostra con ruolo direttivo nell'ambito della famiglia mafiosa di Capaci - Isola delle Femmine, sulla base delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia "Omissis" e "Omissis". "Omissis", terminata la sottoposizione alla sorveglianza speciale in data 08 maggio 2010, veniva nuovamente tratto in arresto il 13 dicembre 2010 nell'ambito dell'operazione "ADDIOPIZZO 5" in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare n. 11213/08 R.G.N.R. e 11998/08 R.G. C.I.P. emessa il 9 dicembre 2010 dal Tribunale di Palermo, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari. Da tale data, "Omissis" e' ancora detenuto in regime di custodia cautelare, essendo gravemente indiziato di reita' in riferimento al delitto di direzione di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, II, III, IV, VI, 61 n. 6 c. p.) per avere fatto parte dell'associazione mafiosa "Cosa Nostra", promuovendone, organizzandone e dirigendone le relative illecite attivita', e per essersi, insieme a "Omissis", capo famiglia di "Omissis", avvalso della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed omerta' che ne deriva, per commettere delitti contro la vita, l'incolumita' individuale, la liberta' personale, il patrimonio, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o, comunque, il controllo di attivita' economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici, per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per se' e gli altri, per intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Piu' in particolare, "Omissis" e' gravemente indiziato di avere, a decorrere dal 21 dicembre 2000, diretto le famiglie mafiose di Capaci ed Isola delle Femmine e di avere mantenuto molteplici contatti finalizzati alla gestione degli affari illeciti in tema di estorsioni con esponenti di altri mandamenti mafiosi, con la recidiva specifica, infraquinquennale, reiterata ( art. 99 commi 1 e 2 nr. 1 e 2; commi 3, 4 e 6). Il grave ed univoco quadro indiziario a carico del "Omissis" in ordine alla attualita' del suo contributo all'interno dell'organizzazione mafiosa promana dalle precise e convergenti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia "Omissis", "Omissis", "Omissis" e "Omissis". Accanto alla 'presenza' del citato capo famiglia, nel contesto criminale che per anni ha esercitato la sua influenza sul territorio nel quale ricade il Comune di Isola delle Femmine emergono anche le figure di "Omissis", "Omissis" e "Omissis". "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis"e deceduto in data "Omissis", imprenditore, soprannominato "Faccia Macchiata", annovera stretti rapporti e interessi con il noto boss "Omissis" di Cinisi. Il predetto, pregiudicato per rissa, e' stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per anni due dal 14 gennaio 1985 al 13 gennaio 1987, applicata nei suoi confronti dalla Corte d'Appello di Palermo con provvedimento n. 382/1984 del 03.03.1986. Le motivazioni di tale provvedimento delineano la personalita' e lo spessore criminale del "Omissis", descritto quale persona socialmente pericolosa che, unitamente ad altri soggetti operanti in diversi settori imprenditoriali erano sospettati di costituire strumento di reimpiego dei capitali provento di attivita' illegali di tipo mafioso riconducibili al gruppo "Omissis" e in particolare a "Omissis". Ed infatti, a seguito di approfonditi accertamenti fiscali, il Tribunale di Palermo, con decreto del 5 marzo 1984, ordinava il sequestro ai sensi dell'art. 2 ter della legge 31.05.1965 n. 575, di distinte quote sociali di partecipazione del "Omissis"alla s.p.a. "Omissis" con sede a Capaci, alla s.r.l. Immobiliare "Omissis" (acronimo dei cognomi"Omissis", "Omissis, "Omissis") con sede a Isola delle Femmine e alla s.r.l. "Omissis" con sede a Palermo, nonche' di immobili di pertinenza del medesimo "Omissis". Avverso il menzionato decreto di sottoposizione e confisca, i difensori del "Omissis" proponevano ricorso in appello, chiedendo declaratoria di non luogo a misura di' prevenzione, la revoca della confisca adottata e la riduzione al minimo della misura personale. Anche nel corso del secondo grado di giudizio, il "Omissis" e' stato ritenuto socialmente pericoloso perche' validamente indiziato di appartenenza ad associazione di tipo mafioso, operante, tra l'altro, in Cinisi e zone limitrofe e facente capo al noto esponente "Omissis" (fu "Omissis", cl. "Omissis"), gia' sottoposto al soggiorno obbligato e arrestato in Spagna insieme a uno dei suoi figli, su mandato di cattura internazionale, quale imputato di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.) e altri gravi reati. Tra gli elementi a fondamento del giudizio di pericolosita' sociale del "Omissis" rileva notevolmente la sua qualita' di socio della "s.p.a. "Omissis", nata dalla trasformazione della "Omissis" costituita il 13 maggio 1974 dai fratelli "Omissis", noti trafficanti di stupefacenti. La "Omissis" con sede in Capaci' aveva un oggetto molto vario come, ad esempio, acquisto di terreni edificabili, realizzazione di fabbricati, assunzione di appalti pubblici e privati, gestione di alberghi, bar, ristoranti, impianti sportivi e stabilimenti balneari. Si rileva, inoltre, che la s.p.a. "Omissis" annoverava tra i suoi soci oltre a "Omissis", anche altri notissimi esponenti di Cosa Nostra: "Omissis", fratello di "Omissis" e i figli di quest'ultimo "Omissis", "Omissis" "Omissis" marito di "Omissis", "Omissis" di Omissis", "Omissis "e "Omissis". Dunque, le modalita' di costituzione della s.p.a. "Omissis", i cui erano soggetti tutti considerati caratterizzati da pericolosita' sociale, costituirono validi indizi per qualificare come mafiosa la suddetta societa', essendo evidente che la stessa era stata costituita da esponenti del gruppo "Omissis" con la chiara finalita' di reimpiego e riciclaggio degli ingenti capitali, conseguiti attraverso il lucroso traffico internazionale degli stupefacenti. In tale contesto, la partecipazione di "Omissis" alla "Omissis s.p.a." si era rivelata indicativa del comune interesse che doveva certamente legarlo ai "Omissis", e cioe' la cosiddetta "affectio" caratteristica delle associazioni di tipo mafioso. "Omissis", nato a Torretta il "Omissis", e' un altro elemento di spicco della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine che, oltre ad annoverare precedenti penali per estorsione aggravata dalle modalita' di tipo mafioso, sembra avere contribuito a condizionare in particolar modo l'operato dell'Amministrazione Comunale di Isola delle Femmine. Questi, come "Omissis", veniva tratto in arresto il 13 dicembre 2010 nell'ambito dell'operazione "ADDIOPIZZO 5" in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare n. 11213/08 R.G.N.R. e 11998/08 R.G. G.I.P. emessa il 9 dicembre 2010 dal Tribunale di Palermo, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari, essendo gravemente indiziato di reita' in riferimento al delitto di estorsione aggravata da modalita' mafiosa (delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 629 comma 2° e art. 7 D.L. 13 maggio 1991 nr.152, conv. nella legge 12 luglio 1991 nr.203) per essersi - in concorso con i piu' noti "Omissis" ed altri - con piu' azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante minaccia consistita nel manifestare la propria appartenenza all'associazione mafiosa Cosa Nostra, ed in virtu' della forza derivante dal vincolo associativo relativo alla predetta organizzazione, procurati un ingiusto profitto, costringendo l'imprenditore "Omissis", amministratore unico della "Omissis" e C. S.n.c., a versare, in piu' soluzioni, ventimila euro, in relazione ai lavori di costruzione di una scuola materna che lo "Omissis"stava effettuando nel Comune di Cinisi e costringendo il medesimo imprenditore a cedere in sub appalto parte dei lavori alle ditte di "Omissis", "Omissis", "Omissis" e "Omissis". Nella vicenda, "Omissis" aveva svolto il ruolo di esecutore delle richieste estorsive e di esattore della somma di denaro, mentre i piu' noti "Omissis" e "Omissis" agivano come mandanti delle pretese estorsive. Con sentenza n. 736/12 emessa in data 15 giugno 2012, il Tribunale di Palermo - Giudice dell'Udienza Preliminare condannava "Omissis" alla pena di anni sei di reclusione ed euro mille di multa per estorsione aggravata e continuata in concorso. Con medesima sentenza, il G.U.P. di Palermo condannava "Omissis" alla pena di anni dieci di reclusione e alla multa di euro quattromila per lo stesso reato. "Omissis", nato a Isola delle Femmine (PA) il "Omissis", risulta gia' sottoposto, in data 28 dicembre 1984, alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di PS. per la durata di tre anni. La sua pericolosita' sociale si evidenzia anche avuto riguardo ai legami di frequentazione intrattenuti con "Omissis", il predetto "Omissis", ed altri esponenti di calibro della criminalita' organizzata - tutti colpiti da provvedimenti giudiziari per associazione di tipo mafioso. Il predetto "Omissis" inoltre risulta avere partecipato alle societa' prima citate, riferibili al clan dei "Omissis", quali la "Omissis s.p.a." e la "Immobiliare Omissis", costituita unitamente a "Omissis" e a "Omissis", suo cognato avendo lo stesso "Omissis" sposato la sorella di questi "Omissis". "Omissis", inoltre, risulta avere partecipato - il 4 dicembre 2002 - ai funerali di "Omissis" classe "Omissis", madre del capo famiglia "Omissis, unitamente a "Omissis". L'assetto politico-amministrativo La situazione politica del Comune di Isola delle Femmine ha visto da sempre contrapporsi schieramenti costituiti da liste civiche, guidate dagli esponenti maggiormente rappresentativi dell'ambiente cittadino, che da oltre un decennio a questa parte si identificano in "Omissis" - leader della lista "TORRE", Sindaco per oltre 30 anni fino al 1993 -, "Omissis" - leader della lista "NUOVA ISOLA" e Sindaco dal 1993 al 2004 -e "Omissis" - eletto Sindaco nel 2004 quale alleato del BOLOGNA e riconfermato nella carica nel 2009 con la lista civica "Progetto Isola"- . In particolare, la storia dell'amministrazione comunale di' Isola delle Femmine nel periodo che inizia con la prima elezione del Sindaco "Omissis", avvenuta alle consultazioni elettorali del giugno 2004, e prosegue con la rielezione di questi in esito alle votazioni del mese di giugno 2009 per arrivare alla data odierna, e' caratterizzata dall'andamento dei rapporti, di stretta alleanza prima e di grande avversione poi, tra l'ex Sindaco "Omissis" e l'attuale Primo cittadino, "Omissis". Dopo avere ricoperto la carica di Vice del Sindaco "Omissis", il "Omissis", infatti, subito dopo la prima elezione (conclusasi a suo vantaggio con uno scarto di 280 preferenze nei confronti del candidato "Omissis" e di oltre 500 dell'altro candidato "Omissis") sceglieva "Omissis" per la carica di Vice Sindaco. Nell'ottobre del 2006, tuttavia, l'amministrazione comunale subiva la rottura della storica alleanza tra i due; il Vice Sindaco, infatti, presentava le proprie dimissioni e come conseguenza si indeboliva la posizione del Sindaco in seno al Consiglio Comunale, in virtu' della formazione di un terzo Gruppo Consiliare denominato "Isola Democratica" rispetto al quale lo stesso "Omissis" si poneva come Coordinatore Politico esterno. In data 6 e 7 giugno 2009, dopo la scadenza naturale dei mandato del Sindaco "Omissis", in Isola delle Femmine si votava per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale. Nell'occasione, a seguito di una accesa campagna elettorale che vedeva presentarsi tre candidati a Sindaco - il primo cittadino uscente "Omissis" appoggiato dalla lista civica "Progetto Isola", "Omissis"appoggiato dalla lista "Rinascita Isolana" ed il Capo Gruppo al Consiglio Comunale di minoranza uscente, "Omissis" appoggiato dalla lista "Insieme Isola delle Femmine" - veniva confermato Sindaco "Omissis" con uno scarto di 250 voti sul candidato "Omissis". L'Amministrazione comunale di Isola delle Femmine, rinnovata nelle predette consultazioni del giugno 2009, appare soggetta a forme di condizionamento da parte di soggetti appartenenti alla locale famiglia mafiosa, in assoluta continuita', peraltro, con la precedente compagine amministrativa che vedeva al vertice il medesimo primo cittadino. Infatti, se si tiene conto del contesto criminale sopra descritto, non stupisce come una famiglia mafiosa tanto attiva in vari settori dell'economia locale e che, soprattutto nell'ultimo periodo, aveva acquisito un ruolo rilevante nel nuovo assetto di Cosa Nostra della provincia di Palermo, delineatosi secondo le direttive dei "Omissis", sia stata assolutamente in grado di' infiltrarsi nelle attivita' di pubblico interesse che l'Amministrazione di Isola delle Femmine e' chiamata a regolare. Inoltre, la particolare levatura degli esponenti di Cosa Nostra operanti nel territorio di Isola delle Femmine e le loro relazioni parentali con componenti attuali della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale nonche' dell'apparato burocratico, contribuiscono a costituire un dato indicativo sotto il profilo della "densita' criminale" e della correlata capacita' di penetrazione della locale famiglia mafiosa nelle piu' svariate sfere della vita pubblica, economica e sociale della comunita'. Questo dato va contestualizzato tenendo conto, altresi', della peculiare posizione geografica nella quale si colloca il Comune di Isola delle Femmine, vicinissimo al capoluogo e lungo la fascia costiera, che lo rende idoneo a divenire il fulcro degli interessi economici di Cosa Nostra, primi fra tutti il racket delle estorsioni e le speculazioni edilizie. Lo stretto legame tra la famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, con al vertice "Omissis" e i "Omissis", i quali a loro volta avevano esteso la loro influenza sull'intera provincia di Palermo, e' un dato indicativo, infine, di quanto potente sia la forza intimidatoria della criminalita' organizzata nel territorio di riferimento, al punto che diversi fra gli stessi esponenti politici ed amministratori, contigui piu' o meno da vicino ad ambienti mafiosi, hanno avuto e continuano ad avere un ruolo determinante nella vicenda amministrativa dell'ente. Le ingerenze nelle funzioni e nei compiti curati dall'ente civico hanno preso corpo e si sono tradotte in molteplici illegittimita', abusi, eccessi, sviamenti di potere e anomalie dell'attivita' amministrativa, tutti tesi a favorire economicamente o sotto forma di altre utilita', soggetti a vario titolo collegati, direttamente o indirettamente, a esponenti della locale consorteria mafiosa e, piu' in generale, di Cosa Nostra. L'accesso agli atti dell'amministrazione, infatti ha consentito di fare luce sui condizionamenti della criminalita' organizzata locale, che si sono tradotte in atti amministrativi adottati nel corso del periodo oggetto di osservazione della Commissione ispettiva, che va principalmente dal giugno del 2009 al 2012. Si puo' decisamente affermare, inoltre, che l'influenza della famiglia mafiosa nella sfera politica e amministrativa locale si e' protratta nel tempo, determinando situazioni di obiettiva incompatibilita' in soggetti che ricoprono cariche istituzionali di primo piano. Gli amministratori: Giunta Municipale e Consiglio Comunale La compagine di governo ed elettiva presso il Comune di Isola delle Femmine, in esito alle elezioni del 2009 nelle quali "Omissis" e' uscito vincitore alla guida della lista civica "Progetto Isola", e' composta come segue. Giunta Municipale: • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente "Omissis", insegnante di matematica, Sindaco; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente "Omissis", impiegato, Vice Sindaco e assessore con delega su turismo, attivita' produttive e cultura; • "Omissis", nato a Capaci il "Omissis", residente a Isola delle Femmine Omissis", commerciante, assessore con delega su servizi a rete, arredo urbano e viabilita', lavori pubblici; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", impiegato, assessore con delega su pubblica istruzione, sport e protezione civile e servizi sociali: • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine (PA) "Omissis", "Omissis" assessore con delega su igiene ambientale, arredo urbano e politiche giovanili. Consiglio Comunale Consiglieri di maggioranza, appartenenti alla lista civica "Progetto Isola": • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", impiegato, Presidente del Consiglio comunale; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine "Omissis", geometra, Vice Presidente del Consiglio comunale; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", marittimo; • "Omissis", nata a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in via "Omissis", casalinga; • "Omissis", nata a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", impiegata; • "Omissis", nata a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", casalinga; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in"Omissis", commerciante; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine "Omissis"; "Omissis" • "Omissis", nato a Marsala (TP) il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis" impiegato Consiglieri di minoranza, appartenenti alla lista civica "Rinascita Isolana": • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", impiegato; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", dottore in legge; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", pensionato; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", insegnante; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", geometra; • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente "Omissis", pescatore. In data 24 aprile 2012, i sei Consiglieri di minoranza appartenenti al gruppo consiliare "Rinascita Isolana" - con note protocollate dal n. 5795 al n. 5801 dei Comune -rassegnavano le dimissioni dalla carica ricoperta, per motivi connessi all'insediamento della Commissione Prefettizia. Il successivo 3 maggio, con deliberazione n. 7, il Consiglio Comunale attribuiva la carica di Consigliere Comunale ai seguenti candidati della lista "Rinascita Isolana", collocati nella graduatoria risultante dal verbale dell'adunanza dei Presidenti di seggio redatto in data 9 giugno 2009 dal 7° al 12° posto: • "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", in cerca di occupazione; • "Omissis", nato a Trapani il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Ornissis", pensionato; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Ornissis", pensionato; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", impiegato; • "Ornissis", nata a Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in "Omissis", casalinga; • "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", impiegato. Immediatamente dopo, il Consigliere "Omissis" presentava le proprie dimissioni per asseriti motivi di lavoro che non le avrebbero consentito di partecipare all'attivita' consiliare. Il Consiglio Comunale prendeva atto delle dimissioni e procedeva allo scorrimento della lista, nominando consigliere "Omissis", nata a Palermo il "Omissis": Il Consiglio Comunale veniva quindi ricostituito. In seguito, i Consiglieri Comunali del gruppo "Rinascita Isolana", nominati in surroga con deliberazione del 3 maggio, presentavano le loro dimissioni con note protocollate dal n. 6346 al n. 6439 datate 04 maggio ("Omissis") e 07 maggio ("Omissis", "Omissis", "Omissis", "Omissis" e "Omissis"). Il 18 maggio seguente, con deliberazione n. 12, ii' Consiglio Comunale attribuiva la carica di Consigliere Comunale ai seguenti candidati della lista "Rinascita Isolana", collocati nella graduatoria risultante dal verbale dell'adunanza dei Presidenti di seggio redatto in data 9 giugno 2009 dal 14° al 15° posto: • Omissis", nato a Palermo "Omissis, residente a Isola delle Femmine in "Omissis", studente; • Omissis", nata a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in "Omissis", studentessa. Entrambi presentavano le loro dimissioni, con note protocollate al n. 6831 del 15 maggio 2012 ("Ornissis") e al n. 7214 del 21 maggio 2012 ("Omissis"), pertanto il Consiglio Comunale rimane tuttora composto da soli nove Consiglieri Comunali di maggioranza. Giova rammentare infine che oltre al Sindaco, che come gia' detto e' al suo secondo mandato dopo avere ricoperto cariche anche durante i mandati sindacali di "Omissis", diversi altri componenti dell'attuale giunta e consiglio comunale occupavano cariche politiche anche nella precedente amministrazione ("Omissis", "Omissis", "Omissis", "Omissis"). Tate circostanza pone le due amministrazioni susseguitesi a Isola delle Femmine, dal 2004 ad oggi, in assoluta continuita' anche - come vedremo in seguito - dal punto di vista dell'azione amministrativa. I collegamenti tra la politica locale e la famiglia mafiosa di Isola delle Femmine Il corpo politico chiamato a reggere l'amministrazione di Isola delle Femmine, sin dal suo insediamento e' apparso composto da un significativo numero di soggetti i quali, per parentele e frequentazioni o legami d'interesse, alla luce della situazione socio-economica di quel territorio nonche' del sicuro radicamento e diffusione della locale famiglia mafiosa, sono esposti ai tentativi di infiltrazione e condizionamento posti in essere da soggetti affiliati o a vario titolo contigui alla criminalita' organizzata. Al riguardo, si riportano di seguito gli elementi di controindicazione emersi. Il Vice Sindaco, "Omissis", e' nipote acquisito di "Omissis": il rapporto di parentela deriva dal fatto che il "Omissis" e' sposato con "Omissis", figlia di "Omissis" (classe "Omissis" omonimo del capo famiglia), la cui sorella, "Omissis", e' coniugata con "Omissis". L'Assessore "Omissis"e' nipote acquisito del noto "Omissis" (ci. "Omissis" attualmente detenuto), avendo sposato "Omissis", figlia di "Omissis" (ci. "Omissis") fratello maggiore del citato capo famiglia. L'Assessore, inoltre e' cognato di "Omissis" (cl. "Omissis") titolare del bar "Omissis" sito in "Omissis" di Isola delle Femmine sul conto del quale si dira' in seguito. Il Presidente dei Consiglio Comunale "Omissis" e' stato immortalato in una fotografia con "Omissis" ( cl. "Omissis") e con l'ex sindaco "Omissis" durante un'occasione conviviale, verosimilmente risalente al 2003-2004. Il Consigliere di maggioranza "Omissis" e' cugina per parte di madre di "Omissis (classe "Omissis)„ condannato nel 2007 all'ergastolo per associazione di tipo mafioso e omicidio. Il rapporto di parentela deriva dal fatto che la madre della "Omissis"e la madre del "Omissis" sono sorelle. Come gia' detto, il gruppo consiliare di minoranza fa capo all'ex sindaco "Omissis", il quale non fa parte del Consiglio Comunale e che - oltre ad annoverare contiguita' con il capo famiglia "Omissis", emerse sulla base delle frequentazioni documentate - risulta essere stato il testimone dello sposo nelle nozze tra "Omissis" (dipendente comunale) e l'ing. "Omissis", cognato del capo famiglia in quanto fratello della moglie di questi, "Omissis". Il consigliere di minoranza "Omissis"e' fratello di "Omissis" coniugata con "Omissis", la cui sorella "Omissis" ha sposato "Omissis", fratello maggiore del capo famiglia "Omissis" (cI. "Omissis"). Lo stesso ha anche ricoperto la carica di Sindaco di Isola delle Femmine dal luglio 1983 al novembre 1984, essendo stato eletto a capo della coalizione della lista civica denominata "Nuova Isola". Infine, ad ulteriore dimostrazione della possibilita' che le infiltrazioni ed i condizionamenti mafiosi sugli organi del Comune di Isola delle Femmine abbiano avuto luogo in maniera trasversale, interessando entrambi gli schieramenti, quello di maggioranza e quello di opposizione, si evidenzia il rapporto di parentela di "Omissis" con il capo famiglia "Omissis". "Omissis", candidato nella lista "Rinascita Isolana" e subentrato all'interno del Consiglio Comunale a seguito delle dimissioni del primo gruppo dei consiglieri di minoranza, e' cugino acquisito del capo famiglia "Omissis", in quanto cugino della moglie di questi "Omissis". Lo stesso, inoltre, e' fratello dell'impiegato comunale "Omissis". "Omissis", nominato Consigliere Comunale il 3 maggio scorso in surroga dei Consiglieri dimissionari di opposizione, a sua volta rassegnava le dimissioni il 7 maggio seguente in ragione dell'accesso prefettizio presso l'ente. Infine, il dimissionario Consigliere di minoranza "Omissis" e' fidanzato con "Omissis", figlia dell'ex Sindaco "Omissis". Effettivamente, come e' stato dimostrato dall'attivita' svolta dalla Commissione d'indagine, l'Amministrazione comunale di Isola delle Femmine si e' palesata molto permeabile alle infiltrazioni e soggetta a varie forme di condizionamento mafioso nei settori nevralgici dell'ente. Cio' che di piu' rilevante e' emerso nel corso dell'accesso, tuttavia, e' la circostanza che tali condizionamenti e sviamenti nell'azione amministrativa dell'ente abbiano non solo caratterizzato i due mandati dell'attuale Sindaco "Omissis", ma che si manifestino come condotte da tempo radicate nell'ente capaci di sopravvivere - adattandosi in maniera davvero preoccupante - anche all'alternanza delle coalizioni politiche al vertice del Comune di Isola. In sostanza, e' stato rilevato che talune distorsioni poste in essere a favore di soggetti vicini alla locale famiglia mafiosa hanno radici nell'amministrazione comunale guidata dal Sindaco "Omissis" e si sono replicate anche dopo l'elezione del Sindaco "Omissis": e' il caso, ad esempio, delle concessioni edilizie rilasciate nei confronti del titolare del "Bar "Omissis"di "Omissis", nipote del capo mafia locale, di cui si dira' in seguito. In tale contesto, tutte le iniziative per la diffusione della legalita' intraprese dall'amministrazione "Omissis" appaiono come mere "operazioni di facciata", tenuto conto che i vari settori del Comune si sono rivelati soggetti a gravi forme di condizionamento e che l'ente ha aderito al protocollo di legalita' "Carlo Alberto Dalla Chiesa", per la prevenzione del pericolo di infiltrazioni mafiose nelle opere pubbliche solo il 27 febbraio scorso, con deliberazione di Giunta n. 21. I collegamenti dell'apparato burocratico comunale con la criminalita' organizzata Anche tra i dipendenti comunali, ai vari livelli, alla stessa stregua di quanto evidenziato per /a compagine politica (di maggioranza e d'opposizione), si riscontrano soggetti che, per parentele e frequentazioni o legami d'interesse, sono esposti ai condizionamenti provenienti da esponenti od altri soggetti, direttamente o indirettamente soggiacenti alla influente consorteria isolana. E' emerso, altresi', che i dipendenti comunali sono tutti stabilmente inseriti nella pianta organica dell'ente, avendo il Comune gia' da tempo provveduto alla stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro precario (ex contrattisti, ex ISU, ....), diversamente da quanto posto in essere dalla stragrande maggioranza delle amministrazioni locali dell'isola, che ancora oggi si trovano a gestire un numero enorme di lavoratori precari (sarebbero circa 22.000) con oneri a carico del bilancio della Regione Siciliana. "Omissis", impiegata presso il I settore 6° servizio "Protocollo - Albo Pretorio" in qualita' di applicata esecutiva, e' cognata del capo famiglia "Omissis", avendo sposato l'ingegnere "Omissis", fratello della moglie di questi, "Omissis". La "Omissis" e' stata stabilizzata dalla posizione di precariato il 1° novembre 2003, quando Sindaco era "Omissis" e "Omissis" era Vice Sindaco. Il predetto "Omissis", da parte sua, ha ricoperto la carica di Assessore all'urbanistica e all'edilizia privata del comune di Isola delle Femmine dal 13 giugno 1999 al 12 ottobre 1999 (data delle dimissioni per motivi personali, verosimilmente riconducibili all'arresto, il 28 luglio 1999, del cognato "Omissis" nell'ambito della cosiddetta operazione "San Lorenzo 2"). All'epoca, a capo dell'Amministrazione c'era il Sindaco "Omissis". Nella precedente amministrazione, guidata sempre dal Sindaco "Omissis" (dal 1994 al 1999) aveva ricoperto il medesimo incarico di Assessore, cori delega a lavori pubblici e patrimonio civile. "Omissis", impiegato presso il I settore "Amministrativo" - 2° servizio "Anagrafe -Elettorale - Censimenti" in qualita' di specialista dell'attivita' amministrativa, e' cugino acquisito del capo famiglia "Omissis", in quanto cugino della moglie di questi. Il rapporto di parentela deriva dal fatto che il padre di "Omissis", "Omissis" (cl. "Omissis") e' fratello di "Omissis" (cl. "Omissis"), padre di "Omissis". L'architetto "Omissis", responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale - III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011, data in cui si e' dimesso dall'incarico ed e' stato sostituito dall'ing. "Omissis", e' l'attuale Capo del V Settore "Tecnico - Manutentivo". Lo stesso, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1° maggio 2002 successivamente prorogato, e' stato stabilizzato dalla posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L'arch. "Omissis" e' nipote di "Omissis" deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa dei "Omissis" di Palermo. Alcuni beni immobili appartenenti al "Omissis", in esecuzione di provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Ufficio Misure di Prevenzione, nel 2009 sono stati oggetto di sequestro, poiche' riconducibili alle famiglie mafiose "Omissis" e "Omissis" di Palermo. Come gia' detto, "Omissis", impiegata presso il II settore "Economico-Finanziario" - 2° servizio "patrimonio - provveditorato - economato - servizi in convenzione" in qualita' di applicato esecutivo, attualmente in servizio presso la Polizia Municipale quale ausiliario del traffico, e' sorella dell'ex Sindaco "Omissis" ed e' stata stabilizzata in data 1° novembre 2003, quando quest'ultimo era Sindaco di Isola delle Femmine mentre "Omissis" era Vice Sindaco. "Omissis", impiegato presso il I settore "Amministrativo" - 4°. servizio "relazioni con il pubblico - comunicazione pubblica - ufficio notifiche", e' cognato dell'ex Sindaco "Omissis". Il rapporto di parentela deriva dal fatto che il "Omissis" ha sposato "Omissis", sorella di "Omissis" e di "Omissis". Anche lui e' stato stabilizzato in data 1° novembre 2003 quando "Omissis" era Sindaco e "Omissis" era Vice Sindaco. Appalti di lavori, servizi e forniture Nel corso dell'accesso e' stato rilevato come l'Amministrazione di Isola delle Femmine abbia fatto costantemente ricorso a procedure ristrette per la scelta del contraente -procedura negoziata o trattativa privata di cui all'art. 57 del D.Igs. n. 163/2006 o mediante cottimo fiduciario ai sensi dell'art. 125 del richiamato decreto - non giustificate dai necessari presupposti di urgenza, indifferibilita' e/o dalla particolare natura delle prestazioni richieste dal caso concreto e che, a volte, possono non conciliarsi con le prescritte cautele che devono connotare la attivita' di un ente pubblico Comune, tanto piu' quando agisce in un contesto territoriale notoriamente contraddistinto dalla possibilita' di interferenze illecite. Nello specifico, sono state riscontrate gravi e persistenti "anomalie" che hanno interessato numerosi lavori pubblici, caratterizzati anche da importi di un certo rilievo, molti dei quali non risultano peraltro riportati nel registro dei contratti ma sono stati rinvenuti analizzando il registro di protocollo informatico e le delibere di giunta e di consiglio. In relazione alle procedure di affidamento di lavori mediante appalto pubblico, e' risultato che, in alcuni casi, l'Amministrazione, di fatto, ha frazionato gli importi dei lavori o gli stessi lavori consentendo in tal modo di sottoporre l'affidamento alla disciplina delle acquisizioni in economia, ai sensi dell'art. 125 del D.lgs. 163/2006. Tra l'altro, in numerosi appalti risulta essere stata applicata la normativa inerente la fornitura di beni, laddove invece si sarebbe dovuto applicare la normativa concernente le prestazioni di opere, ovvero, piu' precisamente, si sarebbe dovuto far ricorso alla procedura dei lavori pubblici mediante cottimo - appalto ai sensi degli artt. 24 bis e 24 ter della L.R. 7/2003. Le altre irregolarita' riscontrate attengono, come gia' detto, all'ingiustificato quanto frequente ricorso a procedure ristrette di scelta del contraente, in assenza dei presupposti di urgenza. Analogamente, e' stato riscontrato un eccessivo ricorso alla procedura del cottimo fiduciario pure in assenza di un albo delle imprese di fiducia del Comune, e senza le cautele che avrebbero potuto derivare dall'adozione del Protocollo di legalita' "Carlo Alberto Dalla Chiesa" a cui l'Ente risulta, peraltro, avere aderito solo nel mese di febbraio 2012, nonostante negli atti ne siano stati piu' volte richiamate le prescrizioni. Nel corso dell'accesso, inoltre, si e' rilevato che l'Amministrazione non ha ancora adottato un Regolamento tipo sulle modalita' di affidamento di lavori pubblici mediante cottimo fiduciario ne' ha istituito il corrispondente Albo delle imprese di fiducia, secondo quanto previsto dall'art.20 della legge regionale 7/2002 come modificato dall'art.17 della legge regionale 7/2003. Invero, l'istituzione di un Albo di fornitori di fiducia, prevista dal citato regolamento, e' un passaggio ineludibile in quanto lo stesso rappresenta Io strumento attraverso il quale le Pubbliche Amministrazioni, nell'espletamento delle procedure per l'acquisizione di beni o per la prestazione di servizi, si dotano di un elenco costantemente aggiornato di ditte ed imprese, operanti nei diversi settori dell'economia, che sono state preventivamente selezionate, con riguardo al possesso dei requisiti sia soggettivi (capacita' economica e a contrarre, titolarita' di un nulla osta antimafia) che oggettivi (D.U.R.C. ovvero applicazione delle leggi previste a tutela dei lavoratori). A detto Albo le stesse possono fare riferimento non solo nelle situazioni ordinarie ma anche nei casi di urgenza, per fronteggiare rapidamente Ie emergenze senza dover ricorrere a procedure complesse. E' proprio questa la finalita' che induce comunemente a indicare le ditte iscritte all'Albo come "fiduciarie"; infatti, la P.A. procedente, a certe condizioni, se da una parte si autovincola nella scelta dei soggetti con cui entrare in relazione, dall'altra parte ha la certezza di poter disporre di una certa rosa di imprese, anche in casi emergenziali, senza dovere per cio' solo derogare alle normative vigenti. La assenza di tale strumento operativo, non di secondaria importanza ai fini del rispetto dei principi di' legalita' e trasparenza, ha fatto si' che iI Comune di Isola delle Femmine, per l'espletamento delle gare di affidamento dei lavori da eseguire, adottasse regolarmente una procedura affatto particolare. Ed infatti, di norma, l'amministrazione - attraverso il Dirigente preposto al settore tecnico e manutenzioni, arch. "Omissis"- provvede alla scelta delle ditte da invitare attraverso la semplice pubblicazione in albo pretorio di appositi avvisi pubblici di partecipazione, che consentono alle ditte interessate di manifestare la propria disponibilita' a partecipare alla gara e di presentare i relativi preventivi. Tra tutte le manifestazioni di disponibilita' pervenute, l'amministrazione procede a selezionare, mediante sorteggio pubblico, alcune di queste ditte che saranno poi invitate a presentare l'offerta economica e la documentazione di rito. Il descritto iter procedurale non trova alcun riscontro nelle disposizioni contenute nel D. Lgs. 163 del 2006, che impone, anche per le procedure di cottimo fiduciario, il rispetto dei principi generali di trasparenza, rotazione e parita' di trattamento (art. 125 comma 8 del codice dei contratti pubblici). Le criticita' scaturenti dalle procedure sopra evidenziate emergeranno dall'analisi dei principali lavori aggiudicati dall'amministrazione comunale, nell'arco temporale nel quale e' stata gestita dal Sindaco "Omissis" e dalla sua Giunta. A tale riguardo, attesa la sostanziale mancanza di soluzione di continuita' tra i due mandati del Sindaco "Omissis" ed in ragione di quanto e' stato evidenziato negli esposti dai quali sono scaturite le prime indagini sull'amministrazione del Comune di Isola delle Femmine, la Commissione, per l'analisi delle procedure per l'aggiudicazione di lavori, e' stata indotta a prendere in considerazione un arco temporale che non coincide necessariamente con il periodo giugno 2009 - aprile 2012, ma che comprende procedure iniziate anche negli anni precedenti. Lavori di "Collegamento del sistema fognario comunale al depuratore del Consorzio A.S.I. di Carini" Gravi irregolarita' sono emerse nel corso dell'analisi dei Lavori di "Collegamento del sistema fognario comunale al depuratore del Consorzio A.S.I. di Carini", per un importo di aggiudicazione di € 712.627,33. Le anomalie riscontrate, in particolare, appaiono funzionali alla aggiudicazione della gara e alla esecuzione dei sub-appalti e dei noli a ditte che presentano evidenti collegamenti con la criminalita' organizzata. Anzitutto, la ditta "Omissis" vincitrice della gara, presenta forti elementi di controindicazione: "Omissis", nato a Erice il "Omissis", amministratore unico della societa', e' il fratello di "Omissis" tratto in arresto in data 13.03.2001, nell'ambito del procedimento penale n. 2962/98 R.G.N.R. - D.D.A., per violazione degli artt. 416, commi 1 e 5, 81 cpv, 110, 112, n. 1, e 353 C.P.. Durante la stessa operazione veniva perquisita anche la societa' "Omissis" e la ditta individuale "Omissis", entrambe con sedi in Santa Ninfa. Inoltre, le procedure di' assegnazione dell'appalto sono risultate irregolari sotto il profilo formale e sostanziale: - sulle buste pervenute al Comune, contenenti le offerte delle ditte interessate alla gara, non veniva apposto l'orario di arrivo, non consentendo di risalire al criterio secondo cui Ie varie offerte sarebbero state ordinate progressivamente; - la documentazione prodotta dalla "Omissis" e' risultata insufficiente con riferimento a quanto indicato ai' punti 6 e 8 del disciplinare di gara (punto 6. cauzione provvisoria etc., punto 8 documentazione comprovante il versamento all'Autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici). Per tali motivi la ditta "Omissis"doveva essere esclusa in sede di controllo della documentazione prodotta. In data 23.04.2008, l'amministrazione comunale sottoscriveva il contratto per l'affidamento dei lavori in trattazione. In data 06.05.2008 veniva stilato e sottoscritto il verbale di consegna dei lavori da parte del RUP, Arch. "Omissis", dai progettisti e direttori dei lavori, Arch. "Omissis" e Ing. "Omissis" e da parte dell'Ing. "Omissis", delegato e direttore tecnico dell'impresa "Omissis". In data 27.05.2008 veniva stilato iI verbale di inizio dei lavori e successivamente, in data 15.09.2008, l'impresa "omissis"richiedeva al RUP "Omissis" l'autorizzazione per l'affidamento in subappalto alla ditta ""Omissis" di Torretta di alcuni lavori rientranti nella categoria prevalente, indicando nella stessa nota che l'ammontare presunto delle opere oggetto della presente richiesta risulta in via indicativa poco inferiore a € 150.000,00 (euro centocinquantamila/00). Con nota del 30.09.2008, la "Omissis" inviava al RUP "Omissis" copia del contratto di subappalto stipulato con la ditta "Omissis"per il noleggio a caldo di alcuni escavatori, di una pala meccanica, di una minipala meccanica e di due autocarri per un importo complessivo di euro 14.200,00, importo inferiore al 2% del totale dei lavori affidati. Con determinazione n. 120 del 03.10.2008, il responsabile del III° settore, Arch. "Omissis", determina di autorizzare la ditta aggiudicatrice, "Omissis", a subappaltare alla ditta "Omissis" di Torretta (Pa) la realizzazione "degli scavi, movimenti di materie, realizzazione di rilevati, fondazioni stradali...", cosi' come specificato nel contratto di subappalto, per l'importo di' poco inferiore a 150.000 cosi' come presuntivamente stimato nel computo metrico allegato all'istanza di subappalto, non rinvenuto nel fascicolo. La citata ditta presenta inequivocabili elementi di controindicazione: la ditta e' gestita, tra gli altri, dai figli del titolare "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"). "Omissis" risulta "... condannato, nel 2001, con sentenza definitiva della Corte di Appello di Palermo per il delitto di favoreggiamento aggravato ai sensi dell'art.? del D.L. n. 152/91 (aggravante prevista per chi agevola l'attivita' delle associazioni mafiose). A seguito di tale condanna lo stesso e' stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di' soggiorno per anni tre, misura che il medesimo risulta avere espiato tra il 2004 ed il 2007...". La stessa sentenza della Corte di Appello evidenzia "... la contiguita' del "Omissis" con Cosa Nostra ed in particolare con "Omissis", reggente del mandamento di Partinico. Il Tribunale richiama al riguardo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia "Omissis", il quale aveva riferito che proprio il "Omissis" accompagnava il "Omissis", nel periodo in cui questi era latitante, alle riunioni con gli altri affiliati, alle quali partecipava lo stesso "Omissis" che, pertanto, aveva diretta conoscenza dello strettissimo rapporto del preposto con il "Omissis"..." Ma anche l'altro figlio di "Omissis", "Omissis" , si rileva soggetto di specifico interesse sotto il profilo della intraneita' all'organizzazione mafiosa, essendo stato recentemente condannato a sei anni di reclusione per associazione di tipo mafioso, come si e' gia' piu' ampiamente esposto sopra. Dunque, appare altamente probabile che la procedura della gara in esame, sia stata caratterizzata da numerose 'irregolarita', concretamente strumentali all'aggiudicazione alla "Omissis" e, conseguentemente, alla possibilita' di concedere un subappalto all'impresa "Omissis". Ancora, in data 13.10.2008, la "Omissis" comunicava al RUP Arch. "Omissis" l'intenzione di avvalersi, ai sensi e per gli effetti della art. 18, comma 12, della legge 55/90, della ditta "Omissis", per il noleggio a caldo di n. 2 autocarri, con contratto di nolo a caldo per un importo non superiore al 2% dell'importo dei lavori affidati. Anche la citata ditta presenta controindicazioni, in quanto "Omissis"ed "Omissis", soci amministratori della predetta "Omissis" "risultano associarsi a persone pregiudicate e sospettate di appartenere alla criminalita' organizzata". I lavori sono stati successivamente collaudati e liquidati. Le principali anomalie ed irregolarita' riscontrate dalla disamina degli atti suesposti, oltre a quanto gia' delineato in precedenza, sono di seguito riassunte: - con riferimento alle modalita' di predisposizione e archiviazione dati del protocollo informatico si e' accertato che lo stesso, nel periodo di indizione della gara, non consentiva di evidenziare l'orario di ricevimento dei documenti in entrata. Pertanto, i plichi contenenti le richieste di partecipazione alla gara venivano protocollati senza l'indicazione del relativo orario di arrivo. Da cio' consegue che non e' stato possibile appurare se i plichi siano arrivati prima della scadenza fissata dal bando (entro le ore 12.00 del 28.09.2007), e quale metodo o criterio sia stato utilizzato per predisporre il relativo ordine di arrivo funzionale e propedeutico alle successive operazioni di gara (sorteggio); - le sistematiche e ripetute irregolarita' riscontrate durante le operazioni di gara, hanno consentito di rilevare come l'aggiudicazione sia stata "segnata" da evidenti anomalie. Nello specifico, la stessa impresa che si e' aggiudicata la gara, ovvero la "Omissis", avrebbe dovuto essere esclusa gia' nella fase del controllo della documentazione presentata, atteso che non aveva prodotto ne' la cauzione provvisoria (punto 6 del bando), ne' idonea documentazione comprovante il versamento all'Autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici (punto 8 del bando). Inoltre, come gia' evidenziato sulla scorta dei controlli a campione effettuati, non sono state escluse in sede di controllo per mancanza dei requisiti sanciti nel bando ditte come la "Omissis", "Omissis" ed "Omissis"; - il ripetuto ed illegittimo ricorso alla stipula di subappalti e subcontratti da parte della "Omissis",ditta aggiudicataria, cosi', come di seguito specificati: • subappalto, in data 15.09.2008, alla ditta ""Omissis" di' Torretta di alcuni lavori rientranti nella categoria prevalente con importo indicativo inferiore ad euro 150.000,00; • subcontratto, in data 30.09.2008, con noleggio a caldo di alcuni escavatori, di una pala meccanica, di una minipala meccanica e di due autocarri per un importo complessivo di euro 14.200,00 con la ditta "Omissis"; • subcontratto, in data 13.10.2008, ai sensi e per gli effetti della art. 18, comma 12, della legge 55/90, con la ditta "Omissis" con sede a Torretta, per l'utilizzo di' n. 2 autocarri con nolo a caldo per un importo non superiore al 2% dei lavori affidati. • subcontratto, in data 30.03.2009, per la realizzazione della camera di sollevamento alla ditta "Omissis", per un importo di euro 8.350,00, di importo inferiore al 2% dell'importo contrattuale principale; • subcontratto, in data 22.04.2009, per la realizzazione della pavimentazione stradale con noleggio a caldo di alcuni mezzi dalla ditta "Omissis", con importo non espresso, ma dichiarato inferiore al 2% dell'importo contrattuale principale. Da quanto prospettato, si evince, altresi', che la somma dei lavori affidati in subcontratto ed in subappalto alle varie ditte menzionate avrebbe superato il limite del 30% dei lavori affidati in esecuzione. Lavori di "ristrutturazione approdo e movimentazione della zona destinata ai pescatori nel porto di Isola delle Femmine". Anche la gara per l'aggiudicazione dei lavori di "ristrutturazione approdo e movimentazione della zona destinata ai pescatori nel porto di Isola delle Femmine", per un importo di 162.462,10 curo oltre Iva e comprensivo di oneri non soggetti a ribasso, e' stata caratterizzata da distorsioni ed irregolarita' che assumono un peso specifico se poste in raffronto con i requisiti della ditta aggiudicataria. All'esito della gara, si aggiudicava l'appalto - avendo presentato il ribasso maggiore - la Ditta "Omissis", che non e' esente da elementi di controindicazione e collegamenti con la criminalita' di tipo mafioso. "Omissis", nato a Partinico l'"Omissis", amministratore unico e direttore tecnico della "Omissis" -con sede a Borgetto, in "Omissis", unitamente al di lui fratello "Omissis" (classe "Omissis", e' figlio di "Omissis", nato a Borgetto il "Omissis", il quale in data 17.05.2000 e' stato tratto in arresto da militari deI R.O.S. CC., Sez Anticrimine di Palermo, in ottemperanza di O.C.C. emessa il 15.5.2000 dal GIP di Palermo, poiche' gravemente indiziato del reato di cui all'art. 110 e 416 bis, c 1, 3, 4, 5 e 6 c.p., per aver concorso con altre persone, in qualita' di titolari, ovvero soci di imprese operanti nel settore edile, alle attivita' ed al perseguimento degli scopi dell'associazione di tipo mafioso denominata Cosa Nostra. Unitamente al citato "Omissis"venivano tratte in arresto altre 25 persone. Il predetto "Ornissis", con sentenza n. 1030/00 datata 20.07.2000, del Tribunale di Palermo - Uff. GIP, veniva condannato, su richiesta delle parti, alla pena di anni 1 e mesi 10 di reclusione per associazione di tipo mafioso. Dalla lettura del dispositivo di sentenza, si evince che nel corso delle indagini, era stato appurato che il "Ornissis" aveva concorso con numerose altre persone, nella loro qualita' di titolari ovvero soci di imprese operanti nel settore edile, nelle attivita' ed al perseguimento degli scopi dell'associazione di tipo mafioso denominata Cosa Nostra e, in particolare della famiglia di Partinico, mediante la loro disponibilita' a partecipare alle attivita' delittuose, dando un significativo contributo alla causa associativa. Inoltre, le risultanze investigative avevano evidenziato che il "Omissis"e gli altri soggetti tratti in arresto, con la loro condotta, avevano consentito che elementi collegati a Cosa Nostra si aggiudicassero i lavori commissionati dall'amministrazione comunale di Montelepre (Pa), attraverso il sistema della previa consegna, ai titolari delle imprese anzidette, delle buste contenenti le offerte presentate dalle ditte partecipanti alle varie gare di appalto, in tal modo pilotando l'esito finale delle stesse. Nello specifico, gli arrestati avrebbero sistematicamente concorso alla turbativa di gare di' appalto bandite dai comuni di Montelepre, Borgetto, Giardinello, Partinico, e di altri Comuni della provincia di Palermo, favorendo l'aggiudicazione di dette gare a imprese dell'associazione mafiosa denominata Cosa Nostra. Le condotte, inoltre, erano aggravate dalla circostanza che si trattava di associazione armata e che le attivita' economiche di cui gli associati intendevano assumere o mantenere il contro/lo, erano finanziate - in tutto o in parte - con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti. Gestioni e manutenzioni ordinarie: - Manutenzione fognature e pulizia caditoie Anche il servizio di manutenzione delle fognature risulta essere stata affidata ad una ditta che presenta gravi elementi di controindicazione: si tratta della ditta "Omissis.", con sede a Palermo in via "Omissis", (societa' in nome collettivo con qualifica di impresa artigiana, costituita l'11 febbraio1991, nella quale socio amministratore e' "Omissis", mentre "Ornissis" e' socio). Tale ditta risulta collegata con altra impresa operante nello stesso settore di attivita', la "Omissis" di "Omissis", con sede a Palermo in via "Omissis", (societa' in nome collettivo con qualifica di impresa artigiana costituita il 2 settembre 1987, nella quale "Omissis" risulta socio amministratore e responsabile tecnico, mentre "Omissis" e' socio di societa' in nome collettivo). Giova rappresentare che "Omissis", amministratore della societa' "Omissis" e' figlio di "Omissis", personaggio noto alle forze dell'ordine in quanto, unitamente ai suoi fratelli Ornissis (cl."Omissis") e "Omissis" (cl."Omissis"), e' risultato aderente a Cosa nostra attraverso le cosche di Partanna Mondello e San Lorenzo. L'attivita' prevalente dei suddetti fratelli "Omissis" e' l'edilizia. A carico del "Omissis" (cI. "Omissis", nel tempo, sono emersi elementi tali che ne hanno evidenziato il carattere di persona di pessima condotta e spiccata propensione a delinquere, che Io ha portato ad accumulare numerosi pregiudizi penali; in particolare il 19 luglio 2002, la Corte di Appello di Palermo lo ha condannato ad anni 4 e mesi 8 di reclusione per associazione di tipo mafioso, reato commesso a Palermo dal settembre 1982 al 19 luglio 2002. I tre fratelli "Omissis", e in particolare "Omissis", hanno partecipato a iniziative di costruzioni edili unitamente ad "uomini d'onore" con scambio ripetuto di favori e, addirittura, con il favoreggiamento alla latitanza di mafiosi di primissimo piano. La famiglia "Omissis" ("Omissis", "Omissis" e "Omissis") ha subito diverse ordinanze di sequestro beni, provvedimenti che hanno indotto i fratelli a introdurre nelle loro attivita' anche i diretti familiari (moglie e figli); cosi' come risulta per la "Omissis", intestata al figlio "Ornissis" e alla moglie di questo, "Omissis". Piu' recentemente, "Omissis" era stato sottoposto alla Sorveglianza Speciale di PS sino all'il luglio 2009 e alla liberta' vigilata sino al 02 aprile 2012, mentre "Omissis" (cl."Omissis"), risulta segnalato all'A.G. nel 1995 per inquinamento delle acque (d.lgs. 152/99 art. 58 c.4) e annovera una condanna a giorni 20 di reclusione e a 774,69 euro di multa per falsita' ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Per quanto riguarda la "Omissis" si rileva che il titolare, "Omissis" e' coniugato con l'amministratore dell'azienda "Omissis. Dagli accertamenti e' emerso che "Omissis" e' figlio di "Omissis" e "Omissis", quest'ultima, deceduta nel 1998, sorella dei piu' noti "Omissis"di cui si e' detto. Anche questa ditta, pertanto, si presenta inserita all'interno della famiglia "Omissis"ed e' a questa strettamente collegata. La sede legale e operativa della "Omissis"e' sita a Palermo in via "Omissis", presso un immobile costruito dai fratelli "Omissis". "Omissis", risulta deferito all'A.C. per inquinamento delle acque, come suo cugino "Omissis" (cl."Omissis"), mentre la moglie "Omissis" e' stata segnalata all'A.C. nel 1996 per violazioni urbanistiche. I rapporti di natura operativa oltre che parentale, tra le due ditte "Omissis" e "Omissis", peraltro, erano emersi circa un anno fa nel corso di analogo accesso prefettizio presso l'amministrazione comunale di Belmonte Mezzagno, anch'essa interessata da infiltrazioni e condizionamenti mafiosi. Infatti dall'esame di quei fascicoli era stato rilevato che, a corredo di alcune fatture emesse dalla "Omissis" e annesse alle note dell'U.T.C. di Belmonte Mezzagno per lavori eseguiti, vi erano delle fotografie in fotocopia dove si evidenziava l'utilizzo per gli spurghi di autocisterne recanti la scritta aziendale intestata "Omissis". Orbene, anche per l'amministrazione di Isola delle Femmine cosi' come era stato per quella di Belmonte Mezzagno, la ditta "Omissis" si e' rivelata essere una vera e propria 'fiduciaria" dell'ente. L'esame analitico della documentazione, indicato di seguito, consente di chiarire quanto detto sinora. Con determinazione n. 146 del 21.12.2007, il responsabile del III settore arch. "Omissis" decide di ricorrere all'affidamento del servizio tramite gara informale a trattativa privata, ai sensi dell'art. 24 della I.r. 7/03, invitando dieci ditte specializzate nel settore. Per l'esigenza viene impegnata la somma di 14.000 (quattordicimila) euro. All'invito rispondono solo le ditte "Omissis", "Omissis" ed "Omissis" di "Omissis" che si aggiudica la gara con un ribasso del 20%, mentre le altre due ditte avevano offerto rispettivamente un ribasso del 17,1% e dell'1%. Dunque, con determinazione n. 40 datata 13.03.2008, il responsabile del III settore arch. "Omissis" affida alla ditta "Omissis" gli interventi di spurgo alla condotta fognaria comunale e pulizia di caditoie stradali, griglie e vasche di raccolta. Il 17 novembre 2008, la ditta "Omissis" comunica al Comune di Isola delle Femmine di rinunciare all'incarico, in quanto impossibilitata "ad effettuare il servizio poiche'...sprovvisti di personale specializzato a scendere presso le vasche". Le fatture emesse dalla ditta per gli interventi eseguiti, dell'importo di 446 euro, vengono liquidate e successivamente l'incarico viene revocato. Con determinazione n. 62 datata 22.05.2009 del responsabile del III settore arch. "Omissis", viene affidato l'incarico aI secondo aggiudicatario, cioe' alla ditta "Omissis" s.n.c. con sede a Palermo in via "Omissis", per un importo pari a 11.606 (undicimilaseicentosei) euro. Inoltre, dall'esame della documentazione e' emerso che la "Omissis" e' una ditta di fiducia del Comune di Isola delle Femmine gia' dal 2006, quando l'attuale Sindaco "Omissis" era al suo primo mandato. Infatti: - il 6.12.2006, il Sindaco "Omissis" con ordinanza sindacale n. 66 dispone un intervento straordinario di' pulizia della vasca denominata "labirinto" dell'impianto di pretrattamento, incaricando direttamente la ditta "Omissis" "che gode della fiducia di questo Comune, in quanto piu' volte interpellata per problemi analoghi, la quale si e' resa immediatamente disponibile" (cfr. ordinanza sindacale n. 66 del 04.12.2006 in allegato). Il responsabile del III settore arch. "Omissis", con determinazione n. 14704 datata 06.12.2006, dispone l'intervento della ditta "Omissis". - con determinazione n. 124 del 21.12.2007, il responsabile del III settore arch. "Omissis", determina di ricorrere all'affidamento tramite gara informale a trattativa privata, ai sensi dell'art. 24 della I.r. 7/03, invitando dieci ditte specializzate nel settore. Per l'esigenza viene impegnata la somma di 16.000 (sedicimila) euro. All'invito rispondono solo quattro ditte: "Omissis", "Omissis", "Omissis" ed "Omissis", che offrono rispettivamente un ribasso del 20,1%, dell'i %, del 15% e del 5% sul prezzo a base d'asta di 16.000 euro. Pertanto, con determinazione n. 67 datata 21.06.2007, il responsabile del III settore arch. "Omissis" affida alla ditta "Omissis" gli interventi di spurgo alla condotta fognaria comunale e pulizia di caditoie stradali, griglie e vasche di raccolta; - negli atti d'ufficio, e' presente documentazione attestante gli interventi svolti dalla ditta "Omissis", sino al mese di marzo 2012. Dunque, l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco "Omissis", nel corso dei due mandati elettivi, in maniera pressoche' continua (fatta eccezione per una breve parentesi in cui il servizio era stato svolto dalla ditta "Omissis") si' e' avvalsa della ditta "Omissis" per i lavori di pulizia delle caditoie e di trasporto dei fanghi da smaltire. - Manutenzione degli impianti della pubblica illuminazione Le pratiche relative alle gare per l'affidamento del servizio di' manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione non sono state fornite dall'architetto "Omissis" all'atto dell'insediamento della Commissione, ma venivano consegnate solo in data 11 giugno scorso, circa due mesi dopo l'insediamento della stessa, a seguito di esplicita richiesta. In proposito, dall'esame della documentazione acquisita - che ha riguardato singolarmente gli anni dal 2008 al 2012- emerge, ancora una volta, il dato caratteristico della gestione della cosa pubblica presso quel Comune: notevole approssimazione e superficialita' che si accompagnano a scarsissima trasparenza nella gestione delle procedure e nell'impiego dei finanziamenti pubblici. In particolare, negli anni 2008 e 2009, il servizio veniva affidato a conclusione di gare esperite con il solito metodo della trattativa privata e che venivano celebrate a partire dal mese di aprile, nonostante i rispettivi progetti fossero stati approvati entrambi con delibere di Giunta nel mese di dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento. Gli affidatari del servizio in argomento erano, rispettivamente, la Ditta Geom. "Omissis" per l'anno 2008 e la Ditta "Omissis" per l'anno 2009, sul conto delle quali non sono state rilevate controindicazioni, almeno sotto il profilo dei rapporti con la criminalita' organizzata di stampo mafioso. Particolare attenzione va riservata, invece, alle gare relative all'affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione per gli anni successivi, il 2010 ed il 2011, come desumibile dalla illustrazione che segue. Nel 2010, il servizio - per un importo di 46.408,14 curo - viene affidato alla ditta "Omissis" con sede in Favara (AG). Anche in questo caso, sono state rilevate gravi irregolarita' nella procedura di' gara e controindicazioni in riferimento alla ditta che si e' aggiudicata i lavori. Infatti, la societa' "Omissis", con sede a Favara (AG) in viale "Omissis", e' riconducibile ai seguenti soggetti, sul conto dei quali si annovera quanto segue: - "Omissis", - proprietario e amministratore unico della citata societa', annovera frequentazioni documentate in atti della Tenenza Carabinieri di' Favara - con soggetti che sembrano avere contiguita' con la locale cosca. In particolare: in data 06.06.2004, e' stato controllato con "Omissis", figlio di "Omissis" e nipote di "Omissis", i quali sono comunemente ritenuti contigui a soggetti facenti parte della locale criminalita' organizzata; in piu' occasioni e' stato notato in compagnia di "Omissis" figlio di "Omissis" pregiudicato, tratto in arresto in data 05.04.2000 da personale della Squadra Mobile di Palermo in collaborazione con la Squadra Mobile di Agrigento, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nr.1997/99 R.G.N.R. e nr. 4566/99 G.I.P. emessa in data 28.03.2000 dal Tribunale - Ufficio G.I.P. di Palermo, su richiesta della D.D.A., nell'ambito dell'operazione antimafia denominata "Fratellanza"; in data 13.11.2007 e 27.09.2008, veniva controllato da personale della Questura di Agrigento in quel viale "Omissis" a bordo di veicolo unitamente a "Omissis", figlio di "Omissis", imprenditore edile, pregiudicato, anch'egli comunemente ritenuto contiguo alla locale cosca mafiosa; - "Omissis", padre di "Omissis", risulta essere stato notato e controllato in data 11.07.2002 con "Omissis", il quale annovera a suo carico precedenti penali e di polizia per produzione e spaccio di stupefacenti, associazione di tipo mafioso, tentato incendio aggravato, tentata truffa, favoreggiamento personale, falsita' ideologica commessa dal privato in atto pubblico, distruzione di documenti contabili. In particolare, dal sistema informatizzato d'indagine S.D.I. in uso alle Forze di Polizia, sul conto del "Omissis" si rileva quanto segue: • in data 02.01.2012, e' stato proposto per l'applicazione della misura di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, con obbligo di soggiorno dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell'ambito del procedimento n. 198/10 RMP; • in data 24.02.2012, in accoglimento della proposta avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo a seguito di accertamenti delegati alla D.I.A. - Sezione Operativa di Trapani, il Tribunale di Trapani, Sezione Misure di Prevenzione, con decreto n. 3/2012 emesso il 15.02.2012 ai sensi dell'art. 1 della legge 575/65 e art. 16 della legge 159/2011, procedeva al sequestro di beni connesso a misura di prevenzione a carico di "Omissis" , per un valore complessivamente quantificato in 2 milioni di euro; • in data 04.01.2010, nell'ambito del procedimento denominato "Goldem Fase II", all'esito di attivita' investigativa esperita nell'ambito dei procedimenti penali n. 1113/99 e n. 10944/08 R.G.N.R. D.D.A., venivano denunciati all'A.G. vari soggetti appartenenti a cosa nostra della provincia di Trapani, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, tentata estorsione, incendio, danneggiamento, favoreggiamento e intestazione fittizia di beni, tra i quali erano inseriti "Omissis" (fratello deI piu' noto "Omissis") e "Omissis". Il successivo 15.03.2010, personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e delle Squadre Mobili di Trapani e Palermo, in operazione congiunta antimafia, davano esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica - D.D.A. di Palermo, in data 12.03.2010, nell'ambito del procedimento penale nr. 3538/10 R.G.N.R., nei confronti di esponenti di Cosa Nostra, tra cui appunto i citati "Omissis" e "Omissis"; - "Omissis", direttore tecnico alla societa' "Omissis", risulta essere stato controllato in data 11.07.2002 assieme ai sopra citati "Omissis" e "Omissis". Nel 2011, il servizio - per un importo di 36.452,64 euro - viene affidato mediante cottimo fiduciario alla ditta "Omissis" con sede legale a Roma, in via "Omissis", e unita' locale a Bagheria, in via "Omissis". L'impresa risulta di proprieta' di: - "Omissis" (classe "Omissis") per una quota nominale di 22.000,00 Euro. Il predetto, che e' anche amministratore unico della societa', risulta immune da pregiudizi e/o pendenze penali; - "Omissis" per una quota nominale di 18.000,00 Euro. Il predetto, padre di "Omissis", pur risultando esente da pregiudizi e/o pendenze penali, tuttavia e' stato notato associarsi con persona controindicata. Precisamente, in data 08.10.2005 e 07.02.2007, lo stesso e' stato segnalato in compagnia di "Omissis", personaggio gravato da precedenti di polizia per delitti contro la persona e il patrimonio, condannato in data 17.11.1998 dal Tribunale di Palermo ad anni uno e mesi undici di reclusione, pena sospesa, per favoreggiamento personale aggravato dall'art. 7 del D. L. 152/1991. Il direttore tecnico della ditta "Omissis". e' "Omissis", ingegnere, sul conto della quale non si rilevano controindicazioni. La predetta e' coniugata con l'ingegnere "Omissis", soggetto privo di controindicazioni, fatta eccezione per un rapporto di frequentazione risalente al 20.052004, allorquando veniva notato a Bagheria in compagnia di "Omissis", dell'ex sindaco di Bagheria "Omissis" e di "Omissis", nipote di "Omissis", quest'ultimo gia' facente parte della famiglia mafiosa di Bagheria e scomparso per lupara bianca in data 13.01.1988. URBANISTICA, TUTELA DEL TERRITORIO E DISCIPLINA EDIFICATORIA: LE CONCESSIONI EDILIZIE Gli strumenti urbanistici Il Comune di Isola delle Femmine e' sottoposto ad una serie di vincoli di diversa natura ed intensita', imposti nel corso del tempo a tutela dei vari elementi che caratterizzano i diversi ambiti del territorio comunale, che disciplinano e condizionano ['attivita' degli uffici comunali volta al controllo delle attivita' edificatorie. Sotto tale profilo, emerge quanto segue: - vincolo paesaggistico su tutto il territorio comunale, apposto con Decreto dell'Assessore regionale dei Beni Culturali e Ambientali e della P.I. n.151 del 30/1/1989, ai sensi della legge n.1497 del 1939; - vincolo archeologico, apposto ai sensi della legge n.1089 del 1939 per 'Isola di Fuori', sulla quale insiste pure una Riserva Naturale Orientata; - vincolo idrogeologico, ai sensi del R.D. 3267 del 1923; - vincolo sismico di 2° categoria, ai sensi della L. 64/1974, apposto con D. M. Lavori Pubblici del 23/9/19891; - vincolo di inedificabilita' sulla fascia costiera entro i 150 metri dalla linea della battigia - ex art.15 legge regionale 76/1978; - vincolo di inedificabilita' sulla fascia di rispetto del demanio marittimo, ferroviario, stradale (S.S. 113), autostradale (A19) e cimiteriale (50 metri). Il Piano Regolatore Generale del Comune di Isola delle Femmine venne approvato con Decreto Assessoriale n.83 del 1977. Contestualmente vennero emanate le relative Norme di Attuazione, approvate con il medesimo D.A. n.83/1977, per le zone B, D ed E, mentre per le zone precedentemente stralciate intervenne il successivo D.A. n.121/1983. Per ultimo intervenne il Regolamento Edilizio, adottato con delibera del Consiglio Comunale n.20 del 29 gennaio 1982, e quindi la Variante per la Fascia Litoranea, adottata con D.A. Territorio e Ambiente n. 585/1991. Con il citato Decreto assessoriale 121/1983, in particolare, venne approvata la perimetrazione relativa alle zone 'C' (aree destinate all'espansione residenziale attraverso la realizzazione di piani di lottizzazione) da sottoporre a pianificazione urbanistica di dettaglio attraverso la redazione di un piano particolareggiato. Detto piano, adottato con successive deliberazioni del Consiglio Comunale n.87 del 7 marzo 1991 e n.88 del 14 marzo 1991, ottenne i relativi visti di legittimita' da parte del competente organo di controllo (all'epoca Commissione Provinciale di Controllo) rispettivamente con decisioni in data 14/05/1992 e 8/05/1992. Trascorsi dieci anni da quest'ultima data, il piano particolareggiato in questione e' scaduto, ai sensi dell'art.16 della L.1150/1942. Verso la meta' degli anni '90, il Comune di Isola delle Femmine avvio' l'iter per la redazione di un nuovo Piano regolatore, che tenesse in considerazione le novita' nel frattempo introdotte nella normativa in materia di governo del territorio. Dopo una serie di studi, realizzati in esito a specifici incarichi di progettazione conferiti a professionisti esterni e scambi di corrispondenza con i competenti uffici dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente, si' giunse cosi' alla deliberazione di C.C. n.47 del 12 agosto 2003, con la quale venne approvato lo schema di massima del PRG con emendamenti. Con nota assunta al protocollo comunale al n.537 dell'Il gennaio 2006, l'Ufficio del Genio Civile di Palermo trasmetteva al Comune gli elaborati del PRG completi del parere favorevole di compatibilita' geomorfologica, espresso ai sensi dell'art.13 L.64/1974. Finalmente, pertanto, il nuovo PRG veniva adottato con deliberazione di CC. n.33 dell'1 agosto 2007. L'iter per la approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico, tuttavia, non si e' ancora concluso, avendo subito diverse battute d'arresto, solo in parte dovute ai ripetuti interventi normativi nella materia, che hanno offerto agli uffici comunali la possibilita' di continuare ad operare sulla base di strumenti urbanistici oramai obsoleti e privi di sostanziale efficacia. Alla luce di queste premesse, la Commissione d'indagine ha focalizzato l'attenzione su alcune pratiche di rilascio di titoli abilitativi alla trasformazione edilizia, concessioni, gia' individuate dalle Forze dell'Ordine in esito alle prime indagini, avviate sulla scorta di esposti presentati dal gruppo consiliare di minoranza e che, riguardando esponenti o soggetti piu' o meno direttamente legati ad esponenti della criminalita' organizzata operante ad Isola delle Femmine, rivelano in modo chiaro la capacita' della famiglia mafiosa di infiltrarsi in un ganglio essenziale della vita dell'ente, qual e' quello del governo dei territorio e dell'esercizio dell'attivita' edificatoria, allo scopo di piegare a proprio favore le rigide procedure dettate in questa materia dal legislatore nazionale e regionale. La concessione edilizia n. "Omissis" /2009 - "Omissis" In data "Omissis" - un mese prima delle elezioni - alla ditta edile "Omissis" veniva rilasciata dal Comune di Isola delle Femmine una concessione edilizia per la realizzazione di 3 ville unifamiliari su due livelli. A seguito di un esposto datato 14.05.2009, presentato da "Omissis", coordinatore del gruppo consiliare "Rinascita Isolana", la Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine richiedeva un accertamento sulla legittimita' amministrativa della concessione al Dipartimento Urbanistica della Regione. L'ente rappresentava che "la concessione in argomento sarebbe da ritenere illegittima" e che la stessa non poteva essere concessa perche' mancavano due presupposti: "la configurabilita' di un lotto interclu so ed un processo di urbanizzazione gia' realizzato... non suscettibile di ulteriori suddivisioni...". Avverso tali motivazioni, sia il Comune di Isola delle Femmine che la ditta "Omissis", hanno presentato controdeduzioni, chiedendo l'archiviazione della contestazione di legittimita' della concessione edilizia. Il Dipartimento ha confermato l'illegittimita' deI provvedimento pur non ravvisando un grave danno urbanistico (essendo l'intervento comunque inserito in un contesto gia' ampiamente urbanizzato), e rinviando l'eventuale annullamento dell'atto alla competenza comunale. Nelle more del provvedimento, gli immobili sono stati realizzati e attualmente sono in vendita. A seguito della decisione del Dipartimento regionale, la giunta comunale in data 24.05.2011 deliberava di non modificare in alcun modo quanto in precedenza concesso a favore delle "Omissis". La vicenda e' stata riepilogata nell'informativa redatta dalla Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata il 21.05.2009 alla Procura della Repubblica di Palermo che ha instaurato un procedimento penale. Detto procedimento e' stato definito con l'archiviazione in quanto dall'esame degli atti sono emersi elementi che, ancorche' stigmatizzabili sotto il profilo della regolarita' amministrativa, sono penalmente irrilevanti. In particolare, la vicenda ha ad oggetto la corretta interpretazione della definizione di "lotto intercluso". Le irregolarita' evidenziate nel corso dell'accesso e descritte analiticamente nell'allegata relazione della Commissione d'indagine, hanno fatto emergere - anche con riferimento alla concessione edilizia de quo - significativi sviamenti dal corretto funzionamento dell'apparto burocratico dell'ente, con notevoli vantaggi economici a favore di imprese riconducibili alla criminalita' organizzata. In particolare, il Comune ha rilasciato una concessione edilizia in assenza dei presupposti di legge ed ha consentito che la societa' "Omissis" non rispettasse la tempistica relativa ai versamenti da effettuare per gli oneri di urbanizzazione. La gravita' delle condotte dell'Ente appare ancora piu' evidente alla luce degli elementi di controindicazione del soggetto beneficiario della concessione in argomento: la "Omissis", con sede in Isola delle Femmine, via "Omissis". I soci - amministratori sorto le tre sorelle "Omissis", ovvero: • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis"; • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis"; • "Omissis", nata ad Isola delle Femmine il "Omissis". Le menzionate sorelle "Omissis" risultano essere figlie di "Omissis", nato ad Isola delle Femmine il "Omissis", ivi residente in Via "Omissis", di professione costruttore e cognato di "Omissis" cl."Ornissis". Su tali soggetti e sulle rispettive vicende, che ne hanno fatto dei personaggi di spicco nel panorama della criminalita' organizzata di Isola delle Femmine, si e' gia' approfonditamente riferito in precedenza. La concessione edilizia n. "Omissis"/2010 - "Omissis" Il "Omissis" il Comune di Isola delle Femmine ha rilasciato la concessione edilizia n. "Omissis" per la realizzazione di un fabbricato per civile abitazione su tre livelli fuori terra a favore della societa' "Omissis", socio amministratore "Omissis", (classe "Omissis"). La concessione era stata richiesta sin dal 2001 da parte dei precedenti proprietari del fondo - "Omissis", "Omissis", "Omissis"e "Omissis", i quali dopo un lunga e complessa vicenda amministrativa protrattasi per anni, caratterizzata da un fitto scambio di corrispondenza e dalla instaurazione di contenzioso dinanzi al giudice ordinario ed amministrativo ed intrecciatasi con iI procedimento di adozione del nuovo piano regolatore del Comune avvenuta nel 2007, il 7 aprile 2009 vendevano l'area interessata alla ditta "Omissis". Da quella data la ditta citata subentra nei rapporti con il Comune di Isola delle Femmine nel procedimento di rilascio della concessione edilizia, che viene rilasciata alla ditta "Omissis", dopo soli cinque mesi dalla richiesta di voltura della pratica edilizia, presentata il 14.08.2009. Il socio-amministratore della ditta concessionaria, "Omissis", (classe"Omissis") e' figlio di "Omissis", e nipote di "Omissis"„ i quali, come prima riferito, si sono resi rispettivamente protagonisti delle seguenti vicende giudiziarie: - "Omissis", pluripregiudicato, e' stato colpito nel 1998 da ordinanza di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso, arrestato dopo un breve periodo di latitanza; - "Omissis", e' stato tratto in arresto il 13 dicembre 2010 perche' coinvolto nell'operazione denominata "Addio Pizzo 5" quale indagato per reati associativi di' tipo mafioso ed e' stato recentemente condannato. Il 22.05.2010 "Omissis", presentava alla Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine un esposto nel quale venivano rappresentate presunte irregolarita' nel rilascio della concessione edilizia in argomento, posto che, secondo l'esponente, il provvedimento doveva essere rilasciato previa lottizzazione dell'area e non mediante concessione diretta, oltre al fatto che non e' consentito il rilascio di concessioni edilizie su lotti interclusi o residui in Zone Territoriali Omogenee "B" e "C" in presenza di Piani Regolatori Generali con vincoli scaduti. L'esposto veniva prontamente inoltrato anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo che instaurava un procedimento penale. Nella circostanza, la Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine richiedeva l'intervento ispettivo del Dipartimento Urbanistica che, ad oggi, non si e' ancora espresso. A seguito dell'operazione di polizia "Addio Pizzo 5" e del connesso arresto del "Omissis", il Comune di Isola delle Femmine, con lettera a firma del responsabile dell'UTC - settore tecnico e manutenzioni arch. "Omissis", richiedeva: - alla Procura della Repubblica di Palermo di conoscere se la citata societa' fosse connessa o riconducibile al "Omissis",; - alla Prefettura di Palermo di conoscere eventuali gradi di parentela o affinita' dei soci della "Omissis", con personaggi legati alla malavita, al fine di revocare in autotutela la concessione edilizia n. "Omissis"/ 2010, indicando quali soci di quest'ultima, con relativa anagrafica, il "Omissis", (classe Omissis), il "Omissis", (classe Omissis) ed il "Omissis". Sul punto si evidenzia che, con riferimento ai rapporti esistenti tra il "Omissis", - tratto in arresto nell'operazione ADDIO PIZZO 5 - ed i "Omissis", soci della "Omissis", l'Arch. "Omissis", aveva a disposizione, gia' dal marzo 2009, una nota informativa riservata, inviata dalla Prefettura di Palermo dietro sua esplicita richiesta in occasione di altro procedimento del suo stesso ufficio (vds supra 'Lavori di collegamento del sistema fognario al depuratore ASI di Carini) nella quale venivano riportate sia le relative parentele sia i conclamati elementi di pericolosita' in capo alla famiglia "Omissis", Non e' comprensibile, quindi, il motivo per cui l'Arch. "Omissis" abbia, in prima istanza, rilasciato la concessione e, successivamente, non abbia proceduto alla revoca in autotutela del suddetto provvedimento, cosi come prospettato dallo stesso nella comunicazione inoltrata a Procura della Repubblica di Palermo e Comando CC di Isola delle Femmine. Non risulta, infatti, che la concessione edilizia in esame sia stata mai revocata. Nei fatti, l'esame di tale pratica ha fatto emergere: - sviamento dal dettato normativo in merito ai presupposti per il rilascio della concessione; - mancata percezione, da parte dell'ente, degli oneri di urbanizzazione (che, per legge, pur potendo essere rateizzati su richiesta dell'interessato, devono essere comunque corrisposti prima del rilascio della concessione); - mancato introito, sempre da parte dell'ente, dei costi di costruzione, determinati all'atto del rilascio della concessione (la normativa prevede che siano corrisposti in corso d'opera con le modalita' e le garanzie richieste dall'amministrazione); - mancato accertamento da parte del Comune della stipula di polizze fideiussorie poste a garanzia delle obbligazioni della societa' dei "Omissis"; - mancanza di volonta' dell'ente di annullare il provvedimento concessorio in autotutela, anche alla luce delle criticita' e delle contraddizioni emerse nel corso dell'istruttoria. Piu' in particolare, con riferimento allo strumento urbanistico vigente al momento del rilascio della concessione e con riferimento alla zona oggetto dell'edificazione, sono emerse le seguenti anomalie: - premesso che l'edificazione in argomento ricade in una zona definita area B, una volta individuata l'esatta ubicazione dell'immobile, e' stato analizzato lo strumento urbanistico vigente alla data di rilascio della concessione edilizia ("Omissis"), nei confronti della "Omissis", poi divenuta "Omissis", (a seguito di una discutibile ed antieconomica operazione di cessione di quote da parte dei "Omissis", alla predetta societa' composta anche dall'ex socio, "Omissis", posta in essere nel marzo 2011, verosimilmente dopo che la situazione personale e familiare dei "Omissis", era stata complicata dagli arresti di 'Addio Pizzo 5'); - lo strumento urbanistico vigente all'epoca dei fatti e' stato identificato nel P.R.G. di cui alla Delibera di C.C. 33 del 01.08.2007, con l'approvazione, in successive sedute di consiglio comunale, delle osservazioni presentate nel tempo dalla cittadinanza; - con riferimento all'approvazione di detta Delibera e della D.C.C. 36 del 23.09.2008, e' stato evidenziato che le decisioni vengono approvate con la partecipazione al voto del Consigliere "Omissis". Si rammenta che il citato Consigliere "Omissis" sara' il tecnico incaricato da "Omissis", proponente degli emendamenti e delle osservazioni, per la redazione finale e per l'adeguamento del progetto in trattazione, presentato in data 26.11.2008, ovvero due mesi dopo l'approvazione della delibera n. "Omissis". Considerato che all'interno del fascicolo non e' stata rinvenuta idonea documentazione, non e' possibile stabilire se, a quella data, il citato Geom. e Consigliere "Omissis"avesse gia' ricevuto l'incarico per la progettazione del costruendo edificio, ponendolo nella condizione di conflitto d'interessi, in violazione dell'art. 176 della L.R. 16/63, comma 1. E' interessante notare, altresi', che l'osservazione 6911 del 27.05.2008 e' stata sottoscritta anche da "Omissis", smg, gia' socio dei "Omissis", (la societa' "Omissis", viene costituita il 13.02.2008) e futuro proprietario, attraverso la suddetta societa' (il terreno verra' acquisito in data 07.04.2009) del lotto di terreno oggetto della menzionata osservazione. Infine, giova qui ribadire i collegamenti della "Omissis" - beneficiario iniziale della concessione n. "Omissis", - con la criminalita' di tipo mafioso. Nello specifico si richiama l'attenzione sulla circostanza che la predetta societa', costituita nel 2008, ha come soci "Omissis", (classe "Omissis") e "Omissis", (classe "Omissis"), rispettivamente figlio e padre di "Omissis"„ nonche' "Omissis"; risultanze di attivita' investigative hanno consentito di accertare inoltre che tra le maestranze impiegate nella societa' risulta anche lo stesso "Omissis". Tale circostanza rende di tutta evidenza l'inserimento della ditta stessa in un contesto inconfutabilmente contiguo alla criminalita' organizzata di tipo mafioso e genera il forte sospetto che il predetto svolga la sua influenza sfruttando le amicizie ed il sostegno della mafia per agevolare l'attivita' imprenditoriale del padre. Infatti, appare evidente la circostanza che la Ditta in argomento e' frutto di scelte gestionali dovute alla necessita' di mantenere il patrimonio nella sostanziale disponibilita' di familiari raggiunti da provvedimenti giudiziari per fatti di mafia, attribuendo "fittiziamente" la esclusiva e formale proprieta' a congiunti incensurati. La concessione edilizia in sanatoria n. "Omissis" del "Omissis", "Omissis" Nel dettaglio, e' stata sottoposta ad analisi la documentazione rinvenuta nel fascicolo relativo a "Opere eseguite in difformita' della licenza edilizia n. 45 del "omissis"per la realizzazione di un fabbricato in contrada"omissis", composto da tre elevazioni fuori terra (piano terra, primo e secondo), volume totale mc. 3.780,31", istante "Omissis", beneficiari "Omissis" e "Omissis" (figli ed eredi dell'istante). Con Attestato di Concessione Edilizia in sanatoria assentita n. "Omissis", il Responsabile del III settore U.T.C. del Comune di Isola delle Femmine, Architetto "Omissis", attestava che dovevano intendersi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in sanatoria ex 1.47/85, presentate dalla sig.ra "Omissis", ormai deceduta giusta denuncia di successione n. "Omissis", ed alla quale succedono, nella qualita' di unici eredi i figli "Omissis" e "Omissis", per le opere eseguite in difformita' della licenza edilizia n. "Omissis" del"Omissis", per la realizzazione di un fabbricato in contrada "Omissis" . La licenza edilizia n. "Omissis" del "omissis" si riferiva al progetto per la costruzione di un complesso alberghiero nel "Omissis", in ordine al quale peraltro la C.E.C. aveva imposto prescrizioni riferite alla zona (che non prevedeva tale tipo di insediamento) ed alla cubatura degli immobili. Sin dalle prime fasi la realizzazione del progetto aveva dato luogo ad una serie di irregolarita', contestate con piu' o meno decisione dagli uffici comunali, che per la difformita' delle opere realizzate rispetto a quanto previsto nel progetto era stata oggetto, tra l'altro, di contravvenzione elevata dalla Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine con verbale datato 21.02.1983 per violazione della legge n. 1150 del 1942, e sulla quale, infine, nel "omissis"si era innestata la richiesta di sanatoria, ai sensi della legge 47 del 1985. In proposito, negli atti clell'UTC e' stato anche riscontrato un atto di notorieta', risalente al 10.02.1981, concernente l'avvenuta eliminazione di irregolarita' costruttive rispetto al progetto originario, formalizzato al Comune in presenza del Sindaco pro tempore "Omissis" ed al Segretario comunale, che veniva sottoscritto dalla titolare della concessione edilizia, "Omissis", unitamente ad altri testimoni, tra i quali spicca il gia' noto "Omissis". Per meglio comprendere le illegalita' perpetrate dall'Amministrazione comunale nel procedimento in esame, non puo' farsi a meno di richiamare talune fasi salienti della procedura, assai piu' in dettaglio descritte nella relazione presentata dalla Commissione d'indagine, e che di seguito si riportano: - Alla data dell'01.10.1990, si riscontra la consegna di una ricevuta di versamento della seconda rata della oblazione per la richiesta sanatoria; cio' testimonia che, pur essendo trascorsi alcuni anni, la "Omissis" non aveva provveduto ad effettuare il versamento dell'intero importo entro il termine stabilito del 30.09.1986; - Con corrispondenza del 17 gennaio 1992, indirizzata al Comune di Isola delle Femmine e, per conoscenza, alla sig.ra "Omissis", la Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali della Regione Sicilia rilevava che, con riferimento alla richiesta di nulla osta in sanatoria per la costruzione del fabbricato sito "omissis" istanza deromissis", opere realizzate in difformita' alla concessione edilizia n."omissis" e successive varianti -, agli atti di quell'ufficio, non risultava il rilascio del preventivo nulla-osta; - Con una nota indirizzata dal Comune alla signora "Omissis", il 22.09.1997, mentre si comunicava che "trattandosi di un'opera realizzata in difformita' ad una licenza edilizia, il calcolo dell'oblazione e' da ritenersi esatto, poiche' la tipologia dell'abuso e' riferita al punto 3 del modello "A" allegato alla legge 47/85", e che " l'opera, essendo stata realizzata prima dell'entrata in vigore della L.R. 71 del 27.12.1978, non e' soggetta al pagamento degli oneri concessori calcolati con le modalita' dettate dalla L. 10 del 28.01.1977", contemporaneamente si evidenziava altresi' che "all'interno del fascicolo non vengono rinvenuti parte dei documenti di cui all'art. 23 della L. 47/85 ( certificato di idoneita' Statica, Il Nulla Osta della Soprintendenza ai BaCC.AA.). Si trasmetteva pertanto in allegato, la diffida con la quale si richiedevano i documenti di' cui sopra. Nell'allegato alla citata nota, si specificava che "trascorsi infruttuosamente i termini previsti dalla normativa vigente, sara' applicata la disposizione prevista dal comma 1 dell'art. 40 della Legge 28 Febbraio 1985 n. 47" (cioe' il pagamento di una somma pari al doppio dell'oblazione); - Nella stessa nota, ancora, non veniva fatto alcun riferimento ai versamenti da oblazione ancora da effettuarsi ne' ad una eventuale regolarizzazione di quelli gia' effettuati perche' non congrui in relazione al "quantum" effettivamente dovuto. E neanche all'interno del fascicolo preso in esame e' stato rinvenuto alcun documento che comprovi l'adozione da parte dell'amministrazione comunale di un provvedimento sanzionatorio, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dal citato art. 40, comma 1 della L. 47/85. Per di piu' non e' dato sapere neppure se la diffida allegata alla nota stessa, priva di protocollo e data e priva della firma del Sindaco pro tempore, "Omissis", sia stata o meno spedita alla "Omissis" nella forma della raccomandata con ricevuta di' ritorno, cosi' come si evince dall'atto stesso; - Ancora, con nota del 31.05.1999, il Comune, facendo seguito alla nota della Soprintendenza ai 13B.CC.AA. recante prot. 13776 del 30.12.1991 (dopo ben 7 anni), comunicava a quell'Ufficio che il fabbricato in parola era da ritenersi privo del nulla osta di cui all'art. 7 della L. 1497/39, specificando, altresi', che "per le ulteriori richieste si fa presente che a causa di un incendio avvenuto nel mese di novembre dell'anno 1979, non e' stato possibile rinvenire la pratica di che trattasi e quindi i' relativi grafici e documenti"; - Si giungeva, cosi', alla nota prot. 4290/CC del 23.03.2006, con la quale l'Ufficio Sanatorie abusivismo e controllo del territorio del Comune, nella persona del suo responsabile Arch. "Omissis" e del responsabile del procedimento, geometra "Omissis", dietro richiesta della sig.ra "Omissis", certificava che la pratica di sanatoria intestata alla medesima, relativa all'immobile realizzato in difformita' alla concessione edilizia, e precisamente con l'aumento di superficie utile e diversa destinazione d'uso di una parte dell'edificio, era ancora in corso di istruttoria da parte dell'ufficio scrivente; - Il 13 marzo 2009, "Omissis" e "Omissis", nella qualita' di proprietari dell'immobile oggetto di condono edilizio - pratica "Ornissis"e nella qualita' di unici eredi di "Omissis", originaria intestataria della pratica, chiedevano che l'atto concessorio in sanatoria venisse a loro intestato, allegando, tra l'altro, la dichiarazione di successione dalla quale si evinceva che "Omissis", coniuge superstite, aveva rinunziato all'eredita', e dichiarando di non avere mai ricevuto ne' loro ne' la propria madre, richieste di integrazione e/o diniego da parte della Soprintendenza ai' BB.CC. relativamente al vincolo paesaggistico, dopo la richiesta di' Nulla Osta inoltrata in data 5.3.1999. Gli stessi dichiaravano altresi' che nella fase di realizzazione dell'edificio eseguito dalla propria madre, giusta licenza edilizia "Omissis"e successive varianti, era stata occupata in buonafede una porzione del fondo confinante per una dimensione massima della superficie occupata dal fabbricato di m. 8 x 23 circa e che il proprietario del terreno attiguo non ha mai prestato opposizione relativa all'occupazione parziale del fondo medesimo; - Nel corso dell'anno 2009, inoltre, un ulteriore scambio di corrispondenza avveniva tra il Comune, che commissionava una perizia tecnica ad un professionista esterno allo scopo di definire gli oneri urbanistici ed economici ai fini della definizione della pratica, l'AUSL di Carini, che emetteva un parere di compatibilita' igienico-sanitaria del complesso alberghiero - esclusa la piscina - ed un perito di parte, che certificava che tutta l'opera era stata realizzata in conformita' al progetto di concessione edilizia in sanatoria e che "l'istanza di condono e' stata integrata con tutta la documentazione prevista dall'art. 26 della L.R. 37/85". Inutile dire che tutte le citate fonti appaiono in contraddizione tra di loro. Infine, con l'attestato di concessione edilizia in sanatoria rilasciato con il n. "Omissis" (composto da n. 05 pagine) l'arch. "Omissis", dichiarava che dovevano intendersi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in sanatoria ex L. 47/85, presentate dalla sig.ra "Omissis", alla quale erano succeduti, nella qualita' di unici eredi i figli "Omissis" e "Omissis", per le opere eseguite in difformita' della licenza edilizia n. "omissis" del "omissis", per la realizzazione di un fabbricato in contrada "Omissis". Detto attestato, tra l'altro, riportava: • pagina 4, "visti i bollettini postali di pagamento dell'oblazione di: 1) lire 5.840.000 del 28.03.1986 - n.826; 2) di lire 5.840.000 del 26.03.1986; 3) lire 5.957.000 del 28.08.1986 - n. 623". • pagina 4, "vista la nota del 22,09.1997 - p.11o 10802, dell'il.T.C. con la quale si comunica che il calcolo dell'obiezione e' esatto. Nella stessa nota risulta che, essendo l'opera eseguita prima dell'entrata in vigore della L.R. 71/78, non e' soggetta al pagamento degli oneri concessori". Tali attestazioni danno conferma del sospetto circa il mancato pagamento dell'intera oblazione - segnatamente della seconda rata pari a 5.840.000 lire - non essendo stato rinvenuto alcun documento a comprova del citato versamento, asseritamente effettuato il 26 marzo 1983 e quindi in data antecedente al primo; come invece asseverato dalla perizia di parte ed attestata nel provvedimento di rilascio della concessione. Le lungaggini, le contraddizioni e le carenze istruttorie, oltreche' materiali, rilevate nel procedimento sopra sommariamente descritto trovano giustificazione alla luce delle notizie che emergono in capo ai soggetti protagonisti della vicenda. "Omissis" e "Omissis", infatti, sono figli di "Omissis" (classe"Omissis"), deceduto a Palermo il "Ornissis"e gia' reggente della famiglia mafiosa di Capaci ed Isola delle Femmine, e di "Omissis", il cui fratello, "Omissis", nato a Capaci il "Omissis" e' stato tratto in arresto nell'ambito dell'operazione "San Lorenzo 2" e successivamente condannato per concorso in associazione mafiosa. Sul conto di "Omissis", sono emersi numerosi pesanti precedenti penali e di polizia: - 20.12.2000, con sentenza a seguito di giudizio abbreviato, veniva condannato, dal Tribunale di Palermo, per il reato di concorso in associazione mafiosa art. 416 bis C.P.; - 15.03.2002, con sentenza n. 814 veniva condannato dalla Corte d'Appello di Palermo per il reato di concorso in associazione mafiosa ex art. 416 bis C.P.; la sentenza si riferiva all'arresto del 28.07.1999 per i reati commessi in Palermo dal settembre 1982 in poi; - 12.07.2004, gli veniva notificata l'ordinanza emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Palermo, avente n. 259/04 R.O. e n.87/03 R.G.M.S. datata 12.05.2004, con la quale si applicava la misura della liberta' vigilata per la durata di anni 1 (uno); - 17.01.2005, in ottemperanza al decreto di sequestro n. 201/04 RMP, emesso dal Tribunale di' Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, il 28.12.2004, la Compagnia CC di Carini procedeva al sequestro di beni riconducibili al citato "Omissis" classe 1959, alla madre convivente "Omissis" e alla "Omissis"; - 14.02.2008, il Tribunale di Palermo applicava la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di anni tre; - 17.06.2008, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Capaci con decreto n. 201/04 RMP del Tribunale di Palermo, notificato il 19/05/2008, veniva denunziato, in stato di liberta' per violazione di cui all'art. 9 comma 2 L. n.1423 del 27/12/1956, dalla Stazione CC di Palermo per essersi allontanato dal Comune di Capaci senza l'autorizzazione dell'A.G. competente; - 18.04.2012, segnalato in atti da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, per violazione dell'art. 31 L. 646/82; nello specifico ometteva di comunicare l'avvenuta variazione patrimoniale pari ad euro 132.450,00. Si aggiunga che i legami tra le famiglie "Omissis", di Capaci sono dimostrate ed attestate, oltre che da stretti rapporti familiari - "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis", (classe "Omissis") sono, infatti, cognati, anche da rilevanti interessi economici. Risultano, a tal proposito, numerose compartecipazioni tra il "Omissis", (classe 1937) ed il "Omissis", (classe '59), anche unitamente ad altri soggetti mafiosi in numerose societa' tra cui: - "OMISSIS" tra gli altri, erano soci "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), gia' noto, e "Omissis" (classe "Omissis"). - "OMISSIS", facente capo al boss mafioso "Omissis" (fondatore della societa' nel 1974), tra gli altri, si annoveravano quali soci, "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" di cui si e' gia' ampliamente parlato in precedenza; - "OMISSIS" con sede in Palermo, via "Omissis", si annoveravano quali soci, "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"). La societa' aveva come oggetto l'assunzione di pubblici appalti ed e' stata posta in fallimento il "Omissis", poi oggetto di misura di prevenzione; - "OMISSIS" si annoveravano, tra gli altri, quali soci, "Omissis" (classe 'Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis"). La societa', costituita nel "Omissis", aveva come oggetto la gestione, produzione, trasformazione di "Omissis"; - "OMISSIS" si annoverano quali soci, "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"). Ulteriori elementi che dimostrano la commistione d'interessi tra le famiglie "Omissis" con la consorteria criminale locale si rinvengono anche dai numerosi negozi giuridici posti in essere nel tempo: - anno 1981, "Ornissis" (classe 1937), unitamente a "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"), cedevano un terreno, a titolo gratuito, al Comune di Capaci; - anno 1986, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente a "Omissis" (classe "Omissis"), "Omissis", "Omissis", "Omissis" e "Omissis", acquistavano una vasto terreno nella Contrada quattro Vanelle (distante 150/200 metri circa dal luogo dell'esplosione della bomba che causo' la strage di Capaci del 23 Maggio 1992); - anno 1986, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente alla di lui moglie, vendeva a "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"), rappresentati dai genitori "Omissis" (classe "Ornissis") e "Omissis", due appartamenti per lire 200.000.000 (il "Omissis", mafioso appartenente alla famiglia di Capaci, e' stato indicato come prestanome della suddetta cosca mafiosa). - anno 1986, "Omissis" (classe "Omissis") vendeva a "Omissis" (classe "Omissis") un appezzamento di terreno; - anno 1989, "Omissis" (classe "Omissis"), unitamente a "Omissis" (classe "Omissis") e "Omissis" (classe "Omissis"), ricevevano, da terzi, la proprieta' di un altro terreno; - anno 1990, "Omissis" e "Omissis" acquistavano da terzi un immobile; Si evidenzia, altresi', che la famiglia di Capaci ed Isola delle Femmine, il cui reggente era proprio i/ "Omissis" (classe "Omissis"), faceva capo al mandamento mafioso di San Lorenzo. I collegamenti principali di "Omissis" (classe "Omissis") erano con i seguenti soggetti: - "Omissis", nato a Palermo il "Omissis" (capomafia di Capaci); - "Omissis", nato a Capaci il "Omissis"; - "Omissis", gia' noto; - "Omissis", nato a Cinisi il "Omissis" (latitante e famigerato "Omissis" di Cinisi). - "Omissis", nato a Capaci i/ "Omissis" ("Omissis" pregiudicato), azionista della nota "Omissis". facente capo al boss mafioso "Omissis" di Cinisi, e' cugino di "Omissis" (classe "Omissis"). La concessione per l'ampliamento al ""Omissis" di "Omissis" "Omissis", nato a Palermo "Omissis", nipote del capo famiglia "Omissis" (cl. "Omissis"), in quanto figlio del fratello maggiore di questi "Omissis" (cl. "Omissis"), e' titolare del bar pasticceria "Omissis", ubicato a Isola delle Femmine in "Omissis", con sede legale in via "Omissis" (luogo di residenza del titolare); lo stesso e', inoltre, fratello della moglie dell'assessore comunale "Omissis". Il predetto esercizio commerciale risulta essere stato oggetto di un ampliamento mediante struttura metallica modulare in forza dell'autorizzazione edilizia n. "Omissis", rilasciata dal sindaco pro tempore di Isola delle Femmine "Omissis". Anche tale autorizzazione risulta viziata e puo' essere considerata particolarmente indicativa dello stato di assoggettamento dell'Amministrazione Comunale alla locale famiglia mafiosa. In particolare: - il 09.06.2004, il Sindaco pro tempore di Isola delle Femmine "Omissis" rilascia l'autorizzazione edilizia n. omissis"con la quale si autorizza il richiedente "Omissis" al montaggio di una struttura precaria facilmente smontabile, senza realizzazione di opere murarie, nell'area antistante il bar pasticceria denominato"omissis"; - il 14.02.2008, il Comando Polizia Municipale di Isola delle Femmine rilascia la concessione di occupazione permanente di suolo pubblico n."Ornissis", con la quale autorizza il titolare del bar"Omissis", "Omissis", ad utilizzare una corrispondente area di 130 mq, sita nel "Omissis" e prospiciente la citata attivita' commerciale. L'autorizzazione - che viene rilasciata a seguito della richiesta presentata da "Omissis" in data"Omissis" - prevede che l'area in questione venga limitata da fioriere e destinata alla collocazione di tavoli e sedie per l'esercizio dell'attivita' commerciale. Viene precisato, infine, che il provvedimento autorizzatorio decorre dalla data di emissione sino al 31/12/2008. Nel fascicolo risulta inserita copia della ricevuta di pagamento della 1^ rata del canone per l'occupazione permanente di spazi e aree pubbliche; - il 28.04.2008, il Sindaco pro tempore "Omissis" rilascia a "Omissis" l'autorizzazione n. "omissis" ad occupare 130 mq di suolo pubblico nel "omissis" antistante il locale commerciale denominato "omissis', con una 'pergotenda' da asservire al citato locale commerciale, previa acquisizione dei pareri previsti per legge; - il 04.02.2009, la ditta presenta una nuova istanza, volta ad ottenere l'autorizzazione edilizia per la chiusura della 'pergotenda' con una struttura precaria di alluminio e vetro, gia' autorizzata con provvedimento sindacale del 28.04.2008; - il 17.022009, il Sindaco "Omissis" rilascia l'autorizzazione n. "Omissis" per la chiusura - con struttura precaria in alluminio e vetro - della 'pergotenda' di cui alla precedente autorizzazione del 28.04.2008. Anche questa autorizzazione viene subordinata, con una formula alquanto generica, all'acquisizione dei pareri previsti per legge; - il 19.08.2009, presso la Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine perviene un esposto anonimo, che segnala come la veranda del bar "Omissis"sia stata realizzata in territorio comunale. L'esposto risulta contestualrnente inviato alla Procura della Repubblica di Palermo, al 3° Settore del Comune e alla Polizia Municipale; - il 22.09.2009, militari della Stazione Carabinieri, di Isola delle Femmine, unitamente a personale della Polizia Municipale e del 3° Settore "Tecnico Urbanistico", effettuano un sopralluogo presso il bar "Omissis" riscontrando la realizzazione di due manufatti: 1. struttura composta da una tettoia in elementi prefabbricati autoportanti e chiusura in alluminio e vetro posta all'ingresso del bar, su spazio di esclusiva pertinenza del locale commerciale, realizzato in forza delta autorizzazione sindacale n. "Omissis" datata "Omissis" a firma del Sindaco pro tempore "Omissis"; 2. struttura in legno autoportante con copertura composta da una tenda scorrevole plastificata posta prima dell'ingresso del bar, su porzione di suolo pubblico, realizzato in forza della autorizzazione sindacale n. "Omissis" del "Omissis" a firma del Sindaco pro tempore "Omissis". Nel corso del sopralluogo, la Polizia Municipale e il personale tecnico del 3° settore evidenziano che entrambe le strutture sono da considerare abusive, in quanto insistono su area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, ai' sensi della legge n. 1437 del 29.06.1939, ed a vicolo sismico di cui alla legge n. 64 del 02.02.1974; - il 21.10.2009, tenuto conto degli esiti del sopralluogo, il responsabile del 3° settore UTC arch. "Omissis" con ordinanza n."Omissis" ingiunge il ripristino dello stato dei luoghi al titolare del bar "Omissis", intimando allo stesso di eliminare le strutture eseguite in assenza delle concessioni e autorizzazioni nel termine perentorio di 90 giorni. L'ordinanza viene altresi' trasmessa alla Procura della Repubblica di Palermo; - il 18.12.2009, il titolare del bar "Omissis", "Omissis", presenta istanza ai T.A.R. per la Sicilia per l'annullamento, previa sospensione, dell'ordinanza n. "Omissis"del "Omissis" del Comune di Isola delle Femmine - 3° settore. L'istanza viene respinta con ordinanza n. 14/10 del T.A.R. per la Sicilia - Sezione Seconda datata 11.01.2010; - il 14.01.2010, la ditta "Omissis" presenta istanza di accertamento di conformita' ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47 del 28.02.1985 che viene iscritto al protocollo n. 546 dell'ente datato14.01.2010. L'istanza e' finalizzata a ottenere l'autorizzazione edilizia in sanatoria relativamente ai due manufatti indicati nell'ordinanza di rimozione n. 60; - il 24.02.2011, il titolare "Omissis" inoltra al Comune una nota, protocollata al n. 3315 dell'ente, con cui chiede che venga integrata la pratica edilizia n. "Omissis"del "Omissis", allegando 3 copie degli elaborati grafici progettuali e 3 copie della relazione tecnica; - il 24.02.2011, con nota n. 3335 di protocollo, il responsabile del 3° Settore - I Servizio "Urbanistica e Edilizia Privata" trasmette gli elaborati all'Azienda A.S.P. n. 6 - distretto Carini per il rilascio dei pareri di competenza; - l'8.03.2011, il titolare "Omissis" inoltra al Comune: 1. nota, protocollata al n. 3987 dell'ente, con cui dichiara di non pretendere nulla dal Comune in caso di realizzazione di opere di urbanizzazione o dall'eliminazione del marciapiede esistente e di essere consapevole che, in caso di mancato pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico, l'eventuale autorizzazione perdera' di efficacia; 2. nota, protocollata al a 3988 dell'ente, con cui dichiara di non essere sottoposto a procedimento penale per i reati di cui agli articoli 416 bis, 648 bis e 648 ter del codice penale, in ottemperanza di quanto disposto dall'art. 2 lettera b della legge 662/1996; - il 10.03.2011, il responsabile del 3° Settore arch. "Omissis" rilascia autorizzazione edilizia in sanatoria ai sensi dell'art. 13 della legge 47/1985 per le opere in questione, previa acquisizione: 1. del parere igienico sanitario espresso dall'A.S.P. con prot. 460/IP datato 28.02.2011; 2, del parere di compatibilita' paesaggistica prot. 1097/ VIII datato 14.02.2011 rilasciato dalla Sovrintendenza BB.CC.AA. di Palermo, favorevole a condizione che sia sostituita la struttura in alluminio e copertura in elementi prefabbricati con una struttura in legno coperta da una tenda scorrevole plastificata avente le caratteristiche di' quella realizzata in adiacenza; 3. del certificato di idoneita' sismica redatto dall'ing. "Omissis", assunto al protocollo n. 4235 datato 11.03.2011. La citata autorizzazione edilizia in sanatoria e' stata rilasciata a condizione che: 1. venga sostituita mediante la dismissione della struttura in alluminio e copertura in elementi prefabbricati esistente con una struttura in legno nella quale la copertura sia composta da una tenda scorrevole plastificata avente le caratteristiche di quella gia' realizzata in adiacenza; 2. venga dismessa la chiusura verticale delle pareti laterali in elementi modulari in policarbonato trasparenti presenti nella struttura in legno, nella quale la copertura e' composta de una tenda scorrevole. Infine, nell'autorizzazione e' fissato il termine di un anno per l'inizio dei lavori e di trentasei mesi per il termine degli stessi; - il 17.10.2011, l'Assessorato Territorio e Ambiente - Dipartimento Regionale Urbanistica, con la nota n. 65121, trasmette al Sindaco e a] responsabile dell'U.T.C. del Comune di Isola delle Femmine un esposto anonimo che segnala abusi edilizi realizzati presso il bar "Omissis"e contestualmente richiede una dettagliata relazione su quanto indicato in esposto e sui provvedimenti adottati dall'Amministrazione; - l'08.02.2012, il nuovo responsabile del III Settore U.T.C. ing. "Omissis", inoltra all'Assessorato Territorio e Ambiente - Dipartimento Regionale Urbanistica la nota n. 2185 di protocollo con cui fornisce i chiarimenti richiesti, concludendo che: 1. sino a quella data non era pervenuta alcuna comunicazione di inizio lavori; 2. ritiene sanati i vizi di legittimita' originari (dovuti al rilascio delle prime autorizzazioni da parte di organo non competente) in quanto "assorbiti" dall'autorizzazione in sanatoria rilasciata ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985; - il 21.02.2012, il titolare del Bar "Omissis" comunica l'inizio dei lavori relativi alla autorizzazione in sanatoria; Allo stato, si rileva che i lavori di adeguamento delle strutture non sono stati ancora avviati e, pertanto, la citata dichiarazione del titolare del bar non e' stata attuata, rimanendo un atto meramente formale. Al tempo stesso, non e' emerso che alcuno degli organi competenti abbia svolto il benche' minimo accertamento perche' venissero avviati i lavori (come comprovato da una documentazione fotografica risalente al 13 giugno scorso allegata alla relazione della stessa Commissione). L'analisi della pratica edilizia descritta e' altamente indicativa dello stato di' assoggettamento dell'ente amministrativo alla locale criminalita' organizzata. Infatti, le macroscopiche violazioni di' legge, gli sviamenti dal corretto iter tecnico-amministrativo e l'inerzia degli organi di controllo - questi ultimi attivatisi solo a seguito di esposto anonimo - non sono giustificabili se non con un concreto stato di condizionamento dell'ente da parte della locale famiglia mafiosa, alla luce della stretta parentela del titolare dell'esercizio commerciale in questione con il tuttora potente "Omissis". Riguardo alla condotta degli amministratori, in particolare, emerge che: - entrambi i Sindaci, "Omissis" e "Omissis", hanno rilasciato due autorizzazioni in assoluta violazione di legge e senza acquisire il benche' minimo parere dall'ufficio tecnico comunale; peraltro, dal cognato di un assessore ci si sarebbe aspettato che l'intero apparato burocratico si adoperasse affinche' la pratica fosse esperita nel modo piu' corretto possibile: ma cosi' non e' stato!!!; - le autorizzazioni concesse da entrambi i' Sindaci avevano, evidentemente, come unico fine quello di aggirare la normativa per consentire l'esecuzione di lavori senza il pagamento di alcun contributo all'ente; contributi che invece sono dovuti in base alle concessioni e ai nulla osta ottenuti in seguito secondo sanatoria degli abusi a norma di legge; - ne' la Polizia Municipale, ne' l'UTC hanno mai svolto alcuna attivita' di controllo sull'attivita' commerciale che pure si trova a pochi metri dal Comune. CONDIZIONI ECONOMICHE DEL COMUNE E GESTIONE DEL PATRIMONIO Dagli elementi raccolti nel corso dell'accesso si ricava che il Comune di Isola delle Femmine versa in una situazione economico-finanziaria piuttosto difficile, in parte dovuta alla progressiva riduzione dei trasferimenti provenienti dallo Stato e dalla Regione Siciliana, che ha determinato il ricorso ad anticipazioni di cassa dalla banca che gestisce il servizio di tesoreria comunale, ed in parte dalla inefficienza di tutto il sistema di riscossione dei tributi che ha determinato, tra l'altro, anche il consolidarsi di un crescente indebitamento nei confronti della societa' che gestisce il servizio di raccolta e trasferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani per conto dell'ATO PA1 al quale il Comune appartiene. Le criticita' del funzionamento del servizio di riscossione dei tributi, inoltre, sono state ascritte - secondo ripetute e convinte dichiarazioni dei funzionari responsabili del Comune - all'esito negativo del rapporto gia' instaurato con la societa' TRIBUTI ITALIA s.p.a. - la cui condotta criminale ha avuto peraltro notazioni di rilievo nazionale - che era stata incaricata del servizio di riscossione dei ruoli di competenza comunale. A tale riguardo, e' stato piu' volte evidenziato nei corso dell'accesso ispettivo, che detta societa' non solo non avrebbe riversato nelle casse comunali quanto in precedenza aveva riscosso, ma nonostante la avvenuta rescissione del contratto, si sarebbe rifiutata di restituire Ia documentazione, con cio' impedendo al Comune di proseguire nella gestione del servizio, procedendo al recupero delle posizioni debitorie da parte dei soggetti inadempienti. Gli accertamenti hanno messo in luce, tuttavia, che le difficili condizioni finanziarie dell'ente si riconnettono a svariate anomalie riscontrate in materia di imposizione tributaria, segno rivelatore dell'incapacita', o della non volonta', di procedere, con competenza e tempestivita' ed avvalendosi del coinvolgimento responsabile di tutte le sue componenti politiche e burocratiche, nella direzione di una difficile e tuttavia irrinunciabile opera di risanamento delle sue disastrate finanze. Solo nel mese di maggio scorso, attraverso l'adozione di "Provvedimenti d'urgenza necessari ad assicurare gli assetti finanziari", di cui alla delibera di Giunta Comunale n.40 del 14 maggio 2012, dichiarata immediatamente eseguibile, l'organo di governo locale ha mostrato di assumere una presa di posizione al riguardo, analizzando le possibili cause della situazione e cercando di individuare possibili correttivi. Nell'occasione, la Giunta ha preso atto della assoluta mancanza di liquidita' di cassa e dell'impossibilita' di' procedere alla predisposizione di un bilancio di previsione in grado di fronteggiare le minori entrate di provenienza statale e regionale, in presenza della necessita' di garantire il rispetto del patto di stabilita' interno ed il mantenimento dei livelli di spesa del personale. Pertanto, con l'intento di 'correre ai ripari, sono stati esaminati ed individuati i possibili rimedi, a partire dall'adozione di misure in grado di incentivare le entrate proprie del Comune. Ma e' proprio sotto quest'ultimo profilo che l'Amministrazione comunale di Isola delle Femmine si e' dimostrata particolarmente inefficiente: al riguardo, e' stata rilevata, la persistenza di un atteggiamento omissivo, se non addirittura compiacente, non solo in capo alle componenti amministrative ma anche nei comportamenti dei soggetti che dovrebbero vigilare sul buon andamento e la correttezza dell'attivita' impositiva nell'interesse della collettivita', a tutto vantaggio di interessi opposti e riconducibili al noto atteggiamento predatori() delle realta' legate all'organizzazione cosa nostra. I Servizi di Riscossione: TARSU, ICI e TOSAP La Commissione d'indagine ha svolto un'opera di analisi degli atti posti in essere dall'Ente in relazione ai tributi di competenza comunale ed ha chiesto ed ottenuto, altresi', una relazione a firma del responsabile dell' 8° Settore Tributi, Acquedotto e Attivita' Produttive, Sig. "Omissis", sullo stato di quel ramo di attivita' dalla quale si evince, tra l'altro, che con delibera n. 61 del 2010, la Giunta comunale approvava un progetto per l'accertamento ed il recupero dei tributi locali evasi negli ultimi cinque anni e l'aggiornamento delle banche dati COSAP, ICP e ICI. Nello specifico, il progetto consisteva nell'effettuare il censimento degli spazi occupati (in particolare i passi carrai), nel censimento delle insegne pubblicitarie, nella verifica della situazione urbanistica delle aree edificabili, nell'esame di tutte le concessioni edilizie rilasciate negli ultimi cinque anni, nella verifica delle singole posizioni contributive comunali, al fine di accertare l'effettivo pagamento e l'esatto ammontare dei versamenti effettuati negli ultimi cinque anni, di procedere nella predisposizione degli avvisi di accertamento a carico dei contribuenti che non avevano provveduto a regolarizzare la propria posizione e, infine, di dare avvio alle procedure esecutive per il recupero delle somme evase. L'esito degli accertamenti compiuti direttamente sui ruoli dell'Ufficio tributi, che sono stati sottoposti ad approfondite e mirate analisi, ha tuttavia evidenziato che il progetto rimane ancora tale, che la tanto preannunciata azione di recupero non e' stata intrapresa e che da tale inefficienza e voluta incapacita', che contribuiscono pesantemente a determinare condizioni di squilibrio alle finanze comunali, continuano a trarre vantaggio in particolar modo i soliti soggetti, come si dimostra agevolmente dai dati riassunti nelle tabelle seguenti. Negli anni tra il 2008 ed il 2010, il Comune di Isola delle Femmine, nella finalita' di ricostruire ed aggiornare il sistema di accertamento e riscossione dei tributi di propria competenza, adottava una serie di delibere attraverso le quali sono stati rideterminati i ruoli ICI e TARSU, il cui importo ammontava complessivamente ad € 4.711.089,02. Dall'esame condotto all'interno delle voci del bilancio per esercizio finanziario 2010, con riferimento ai sotto riportati tributi, e' dato leggere il totale residui da riportare, ovvero il credito da riportare nell'esercizio finanziario successivo, quale differenza tra accertato e riscosso: • ICI, ammontante ad euro 406.254,38; • ICP, ammontante ad euro 15.260,99; • TOSAP, ammontante ad euro 26.177,03; • TARSU, ammontante ad euro 2.692.595,48; da cui si evince che il Comune, nel 2010, doveva ancora riscuotere tributi per un ammontare pari ad € 3.140.287,88. Ulteriori specifici accertamenti, effettuati allo scopo di appurare l'effettivo assolvimento dell'obbligazione tributaria dei' cittadini nei confronti del Comune con riferimento ad ICI, TARSU e TOSAI', hanno avuto ad oggetto due campioni di contribuenti: nuclei familiari di soggetti legati o riconducibili alla criminalita' organizzata e soggetti riconducibili alla compagine amministrativa del Comune di Isola delle Femmine (dipendenti, consiglio e giunta comunale). In particolare, l'analisi dei prospetti formati con riferimento ai soggetti menzionati, membri di famiglie legate o riconducibili alla criminalita' organizzata ha permesso di constatare che il Comune di Isola delle Femmine risulta avere iscritto a ruolo la somma di euro 221.481,97, come si evince dal seguente prospetto: |====================================================================| | TRIBUTI DA RISCUOTERE | |====================================================================| | anno | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | TOTALE | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| | ICI |44.509,00|38.890,00|37.697,00|41.677,00| 0,00|162.773,00| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TARSU | 692,31| 7.186,30| 1.884,70| 4.531,66| 0,00| 14.294,97| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOSAP | 0,00| 9.506,00|12.468,00|11.302,00|11.138,00| 44.414,00| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOTALE|45.201,31|55.582,30|52.049,70|57.510,66|11.138,00|221.481,97| |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| A fronte di detto accertamento, sulla scorta dei dati forniti dallo stesso responsabile dell'ufficio tributi, in riferimento ai soggetti attenzionati nel campione risulta che il Comune vanta un credito, ancora da riscuotere, di euro 198.299,06, come meglio indicato nel prospetto che segue: |====================================================================| | TRIBUTI NON RISCOSSI | |====================================================================| | anno | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | TOTALE | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| | ICI |42.293,00|37.296,00|35.684,00|40.847,00| 0,00|156.120,00| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TARSU | 692,31| 7.186,30| 1.884,70| 4.531,66| 0,00| 14.294,97| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOSAP | 0,00| 994,09|11.915,00| 3.198,00|11.057,00| 27.884,09| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOTALE|42.985,31|45.476,39|49.483,70|49.296,66|11.057,00|198.299,06| |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| In sostanza, la percentuale del tributo non versato, per i soggetti presi in considerazione, si attesta sulla soglia dell' 89,53%, considerato che il Comune ha riscosso solamente la somma di euro 23.182,92, data dalla differenza tra euro 221.481,97 e 198.299,06. |===================================================================| | % DEL NON RISCOSSO SU TRIBUTO DA RISCUOTERE | |===================================================================| | anno | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| | ICI | 95,02 | 95,90 | 94,66 | 98,01 | 0,00 | |-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------| | TARSU | 100,00 | 100,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | |-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------| | TOSAP | 0,00 | 10,46 | 95,56 | 34,67 | 0,00 | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| TOTALE| 89,53 | |-----------| Parimenti, l'analisi dei prospetti analitici formati con riferimento ai soggetti riconducibili alla compagine amministrativa (dipendenti, consiglio e giunta comunale), ha permesso di evidenziare che il Comune di Isola delle Femmine ha iscritto a ruolo la somma di euro 56.022,20, come si evince dal seguente prospetto: |====================================================================| | TRIBUTI DA RISCUOTERE | |====================================================================| | anno | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | TOTALE | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| | ICI | 4.695,41| 4.890,12| 4.472,37| 4.472,37| 0,00| 18.530,27| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TARSU | 6.995,14| 7.163,35|10.463,15|12.222,29| 0,00| 36.843,93| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOSAP | 0,00| 162,00| 162,00| 162,00| 162,00| 648,00| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOTALE|11.690,55|12.215,47|15.097,52|16.856,66| 162,00| 56.022,20| |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| A fronte di detto accertamento, sempre sulla scorta dei dati forniti dal responsabile dell'ufficio tributi, in riferimento ai soggetti attenzionati in questo secondo campione, e' risultato che il Comune vanta un credito, ancora da riscuotere, di euro 15.765,19, come meglio indicato nel prospetto che segue: |====================================================================| | TRIBUTI NON RISCOSSI | |====================================================================| | anno | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | TOTALE | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| | ICI | 548,78| 604,84| 418,90| 960,97| 0,00| 2.533,49| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TARSU | 1.582,29| 1.863,29| 2.377,83| 7.165,29| 0,00| 12.988,70| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOSAP | 0,00| 81,00| 81,00| 0,00| 81,00| 243,00| |-------|---------|---------|---------|---------|---------|----------| | TOTALE| 2.131,07| 2.549,13| 2.877,73| 8.126,26| 81,00| 15.765,19| |=======|=========|=========|=========|=========|=========|==========| In sostanza, la percentuale del tributo non versato, per i soggetti presi in considerazione, si attesta sulla soglia del 28,14%, considerato che il Comune ha riscosso la somma di euro 40.257,01, data dalla differenza tra euro 56.022,20 e 15.765,19. |===================================================================| | % DEL NON RISCOSSO SU TRIBUTO DA RISCUOTERE | |===================================================================| | anno | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| |tributo| 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| | ICI | 11,69 | 12,37 | 9,37 | 21,49 | 0,00 | |-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------| | TARSU | 22,62 | 26,01 | 22,73 | 58,62 | 0,00 | |-------|-----------|-----------|-----------|-----------|-----------| | TOSAP | 0,00 | 50,00 | 50,00 | 0,00 | 50,00 | |=======|===========|===========|===========|===========|===========| TOTALE| 28,14 | |-----------| Il dato si commenta da se' e questo pone ancor piu' in evidenza il comportamento omissivo dell'Amministrazione che non ponendo in atto le opportune verifiche, di fatto, tollera una situazione nella quale il tasso di evasione fiscale risulta cosi' elevato proprio con riferimento ad una certa fascia di contribuenti, i piu' vicini alla famiglia mafiosa, i quali possono continuare a trarre profitto anche dall'inerzia del Comune. Al riguardo, ci si potrebbe chiedere se la stessa Amministrazione, facendosi scudo delle `disavventure' patite dalle societa' di riscossione e decidendo di gestire il servizio in proprio, con tutte le lentezze e le lacune sopra tratteggiate, non abbia offerto una ulteriore sponda alla possibilita' di celare favoritismi e malaffare. I Contratti di locazione: fitti attivi e passivi Nell'ambito delle attivita' volte a verificare le modalita' di gestione del patrimonio comunale, e' emerso che per l'assolvimento delle attivita' istituzionali, il Comune di Isola delle Femmine si' avvale di' due strutture: una sita in un immobile quasi interamente di proprieta' comunale che si affaccia sul Lungomare Eufemio, di fronte al porticciolo, l'altra, che si trova nella via Falcone ed ospita gli uffici di servizi demografici e servizi sociali, e' di proprieta' privata condotta sulla base di un contratto di locazione corrente dal 1999. Nell'occasione, sono stati presi in esame tutti i rapporti di locazione, attiva e passiva, intrattenuti dall'Ente nel periodo compreso tra il primo e il secondo mandato "Omissis" ed anche in questo settore sono state rilevate diffuse irregolarita' amministrative, sotto il profilo del mancato rispetto delle regole che disciplinano l'attivita' contrattuale della P.A.: ma, quel che piu' conta rispetto alle finalita' di cui alla norma che ispira il procedimento in argomento, tali irregolarita' assurgono a livelli di particolare gravita' quando appaiono commesse al solo scopo di favorire soggetti malavitosi, legati assai da vicino alla criminalita' organizzata, come nel caso del contratto di locazione intercorrente tra il Comune di Isola delle Femmine ed "Omissis" , come di seguito meglio specificato. - La ricevitoria - Sala giochi di' "Omissis" Il locatario di un piccolo magazzino di proprieta' comunale, sito in Via "Ornissis" e' "Omissis", nato a Isola delle Femmine il "Omissis". Il contratto risulta essere stato sottoscritto Il/10/1996 per la durata di sei anni, con decorrenza dal precedente 25 luglio ed in prosecuzione di un preesistente rapporto di comodato, in ordine a[ quale non e' stato rinvenuto alcun documento. Il canone mensile, originariamente fissato in £ 700.000, passa a £ 717.432 nel giugno 1999, a seguito di adeguamento ISTAT, e si attesta ad €1.111,57 al trimestre, per rimanere senza ulteriori variazioni, dal 2000 al 2012. L'esecuzione del contratto di locazione corrente tra il Comune di Isola delle Femmine ed il signor "Omissis" e' risultata connotata da numerose irregolarita', che si ritiene di evidenziare come segue: - non risulta alcun atto in forma scritta concernente la proroga o il rinnovo dell'originario contratto sottoscritto nel 1996, che peraltro precludeva la possibilita' di rinnovo tacito; - la registrazione del contratto, annotato al repertorio comunale al n°712 e recante l'iscrizione "da registrare in caso d'uso", e' stata effettuata solo nel marzo 1999. La predetta iscrizione, peraltro non consentita per il tipo di atto in questione, risulta cancellata con un tratto di penna; fatto presumibilmente avvenuto in epoca successiva alla data della prima vidimazione del repertorio successiva alla iscrizione del contratto in questione e, che, quindi, concretizza una evidente alterazione postuma del registro; - il canone di locazione e' rimasto immutato sin dal 2000 e non risulta che ne sia stata mai richiesta la rivalutazione secondo gli indici ISTAT; - i pagamenti, previsti sulla base di rate trimestrali anticipate, sono sempre avvenuti con forte ritardo, mediamente almeno un anno e mezzo dopo rispetto alla scadenza naturale della rata, come dimostrato dalle reversali di incasso restituite 'in serie' dalla tesoreria comunale e riproposte da un anno all'altro. A fronte dei ritardi rilevati, l'Amministrazione comunale non ha mai attivato alcuna procedura per recuperare le morosita', fatta eccezione per qualche lettera con invito a provvedere al pagamento. - Alla data del 3 aprile 2012, risultano riemesse dal Comune le reversali d'incasso relative a canoni non pagati a decorrere dal TI trimestre del 2010, nonche' quelle relative ai primi due trimestri dell'anno in corso, concretizzandosi un credito totale per l'Amministrazione pari ad € 10.004,13; - In data 29 maggio 2012, l'impiegata addetta all'ufficio di ragioneria comunica che il "Omissis" ha provveduto a pagare tutti i canoni arretrati. Al riguardo produce copia di certificati che attestano iI pagamento di tutte le reversali emesse dal Comune, avvenuto nelle date: 8/2/2012 - per i ratei relativi al 2010; 30/4/2012 - per i ratei relativi all'intero 2011; 15/5/2012 - per i ratei relativi al 1° trimestre 2012. Le sopradescritte irregolarita', che configurano un generale 'trattamento di favore' nei confronti del locatario di un locale di modeste dimensioni che, come detto, fa parte dell'immobile nel quale e' ubicata la sede centrale del Comune, trovano una precisa giustificazione alla luce degli elementi che sono stati acquisiti nei confronti dello stesso "Omissis" Questi, infatti e' il cognato di "Omissis" (fratello di "Omissis"), in quanto fratello della moglie "Omissis". E' inoltre coniugato con "Omissis", sorella del consigliere comunale di minoranza "Omissis" (gia' Sindaco di Isola delle Femmine dal "Omissis" al "Omissis"). Lo stesso, inoltre, annovera i seguenti precedenti penali che, seppure non abbiano comportato l'adozione di misure coercitive di condanna, tuttavia sono un chiaro segnale di comportamenti malavitosi: - 15/12/1980 - denunciato per violazione degli artt. 110,81 e 324 c.p.; - 10/7/1984 - denunciato per violazione dell'art.681 c.p.; - 11/10/1984 - arresto per reati contro l'Amministrazione, scarcerato il 22/12/1984; - 12/12/1987 - notificato divieto di espatrio. Ma il precedente piu' eclatante, in grado di lumeggiare al meglio la figura del "Omissis", e' certamente quello verificatosi 1'8 ottobre 2009, data nella quale su delega dell'Autorita' Giudiziaria - DDA di Palermo il locale condotto in locazione - di proprieta' del Comune di Isola delle Femmine - viene sottoposto a perquisizione, per il sospetto delitto di "trasferimento fraudolento di valori aggravato" (artt. 110, 81 cpv, c.p. artt. 12-quinquies legge n. 356/1992, 7 di. 13 maggio 1991, n. 152, cono. con modif. nella legge 12 luglio 1991, n. 203) commesso dal citato "Omissis" unitamente alla sorella "Omissis" e ai piu' noti "Omissis" e "Omissis", nell'ambito del procedimento penale n. 15867/09 R.G.N.R. mod. 21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo - D.D.A. In particolare, il 5 novembre 2007, in occasione dell'arresto degli allora latitanti "Omissis" e "Omissis" in localita' "Omissis", venne rinvenuta copiosissima documentazione cartacea manoscritta e dattiloscritta (i cosiddetti "pizzini") nella disponibilita' dei quattro latitanti catturati. Il carteggio sequestrato ha costituito oggetto di consulenza tecnica grafologica che ha consentito di attribuire larga parte del materiale alla grafia di "Omissis" e "Omissis", nonche' a molteplici altri autori. Tra questi "pizzini", ne furono rinvenuti alcuni - ad opera di un unico autore anonimo - che facevano riferimento alle slot machines e che furono rinvenuti nella disponibilita' di "Omissis", al quale - secondo gli inquirenti - erano stati verosimilmente trasmessi per consentire la rendicontazione delle somme raccolte. In ciascuno dei predetti reperti veniva indicato il nome di un esercizio commerciale (bar o tabaccheria), l'indirizzo, la localita' e il numero delle slot machines ivi installate. Orbene, dall'esame della documentazione rinvenuta, l'A.G. inquirente ha ritenuto che i fratelli "Omissis", titolari di esercizio commerciale, fossero entrambi gravemente indiziati del reato di fittizia intestazione di beni, nella realta' riconducibili al clan mafioso facente capo alla famiglia "Omissis", giacche' la lettura incrociata degli elementi raccolti a loro carico lasciava ragionevolmente supporre che essi fossero veri e propri prestanome dei "Omissis". Per tali ragioni, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo - D.D.A. - in data 06.10.2009 emetteva decreto di sequestro preventivo urgente e richiesta di convalida al G.I.P., aventi ad oggetto due slot machines installate all'interno del bar sito a Isola delle Femmine in via "Omissis" , con denominazione "Omissis", i cui soci e amministratori si identificano nei citati fratelli. Nel prosieguo delle indagini - come si evince dalla richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero - il compendio probatorio si indirizzava a discarico della responsabilita' penale degli indagati, allorquando nel corso di interrogatorio, l'altro indagato "Omissis" si dichiarava responsabile della gestione del toto nero e del gioco clandestino per conto del clan facente capo ai "Omissis", venendo poi condannato in sede di giudizio abbreviato dal G.U.P. di Palermo. Piu' in particolare, il "Omissis" nel suo interrogatorio aveva fornito una versione della vicenda relativa ai pizzini in parola che appare connotata da parametri di veridicita' e attendibilita'. Questi aveva riferito che era intenzione di "Omissis" intraprendere l'attivita' di gestione di slot machines e, per tale motivo, gli era stato conferito - sempre dal "Omissis" - il mandato di verificare quali fossero le ubicazioni piu' redditizie per le apparecchiature in parola. Il "Omissis" aveva dunque stilato un elenco di possibili collocazioni all'interno di esercizi commerciali che fece giungere al giovane capomafia tramite il consolidato sistema di trasmissione dei pizzini; aveva infine aggiunto che al progetto in esame non era stato dato alcun corso in ragione dell'avvenuto arresto, in data "Omissis", di "Omissis" e "Omissis". Dunque - seppur la vicenda penale analizzata si sia conclusa in senso favorevole per i fratelli "Omissis", nei confronti dei quali non erano stati raccolti sufficienti elementi di colpevolezza - rilevano tuttavia le dichiarazioni rese dal "Omissis", dalle quali si evince che questi aveva indicato a "Omissis" alcune attivita' commerciali d'interesse per gli affari di cosa nostra, tra le quali appunto l'esercizio di Via "Omissis" di Isola delle Femmine. Il sopradescritto episodio, inoltre, certamente si collega alla posizione di contiguita' dei fratelli "Omissis" con la famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, rilevando al riguardo lo strettissimo rapporto di parentela con iI capo "Omissis" (cl. "Omissis"), attraverso il di lui fratello "Omissis", pregiudicato. L'attivita' commerciale in esame, dunque, che si svolge in un locale di proprieta' comunale, peraltro situato nella porzione di edificio sottostante alle finestre della stanza del Sindaco, ha come soci e amministratori la cognata del capo famiglia di Isola delle Femmine e il fratello della stessa; circostanze tutte che pesano in particolare misura nella valutazione della condotta superficiale, permissiva e distratta posta in essere dall'Amministrazione comunale nella gestione del rapporto contrattuale in questione e, soprattutto, nei confronti delle croniche morosita' di Antonino LO BIANCO, il quale ha ritenuto di porre rimedio alla sua posizione debitoria solo nel mese di maggio 2012, in costanza di accesso ispettivo. Le occupazioni di suolo pubblico Anche con riferimento all'occupazione del suolo pubblico, sono state rilevate condotte omissive che - di fatto - hanno favorito economicamente taluni soggetti riconducibili a cosa Nostra, a scapito delle finanze comunali, che versano in uno stato di vero e proprio dissesto. I casi maggiormente significativi e che possono certamente essere ritenuti indicativi del privilegio goduto da soggetti privati cui l'ente pubblico concede [a possibilita' di occupare porzioni di suolo pubblico, che viene pertanto sottratto alla pubblica fruizione, sono stati riscontrati con riferimento al bar "Omissis" di "Omissis" ed al bar. gestito da "Omissis". I fascicoli d'ufficio, relativi all'istruttoria per l'autorizzazione ad occupare il suolo pubblico nelle zone urbane poste nelle aree prospicienti i citati locali, hanno evidenziato numerose irregolarita', carenze, mancanza di documentazione a supporto dell'avvenuto versamento degli oneri finanziari connessi al rilascio dei permessi in questione e, soprattutto, la quasi totale assenza di controlli disposti dall'ufficio preposto. In particolare, solamente con riguardo al bar "Omissis", e' stato riscontrato un intervento posto in essere dal responsabile del III Settore UTC, ing. "Omissis", che, probabilmente a seguito di un esposto anonimo nel quale veniva evidenziata l'illegittima occupazione di suolo pubblico da parte del gestore di quell'esercizio commerciale richiedeva al Comando dei Vigili Urbani ed al Responsabile dell'Ufficio Tributi, di attivare i controlli di competenza. A seguito di detta segnalazione, il responsabile dell'Ufficio Tributi - con nota n. 3779 del 12.03.2012 - emetteva un avviso di accertamento, a carico del predetto "Omissis", per l'anno 2010, per il versamento della COSAP, i cui importi contestati erano di euro 275,00 e 1.341,00. Si ritiene, al riguardo, che anche nelle descritte situazioni l'attivita' posta in essere dall'amministrazione comunale sia stata condizionata dalla rispettiva appartenenza dei titolari dei due esercizi pubblici alla famiglia del boss "Omissis", come in precedenza singolarmente evidenziato. CASI EMBLEMATICI Il Giardino della memoria 'Quarto Savona Quindici' - Lottizzazione 'LA PALOMA' All'inizio dell'anno in corso, in vista delle cerimonie commemorative per il trentesimo anniversario della Strage di Capaci, nella quale rimasero uccisi i giudici Giovanni FALCONE e la moglie Francesca MORVILLO, insieme agli uomini della scorta, lo scrivente venne interessato dalla vedova di uno degli agenti coinvolti e dal Sindaco di Isola delle Femmine, "Omissis", ai fini della sottoscrizione di una 'Convenzione per la riqualificazione del Giardino della Memoria' nella zona immediatamente sottostante il sedime autostradale dove si era verificato l'attentato. Lo scopo era quello di dar vita ad una sorta di monumento alla memoria delle vittime, anche attraverso l'esposizione permanente del relitto dell'autovettura coinvolta nella strage (denominata in codice, per L'appunto, 'Quarto Savona Quindici). L'iniziativa, inoltre, appariva al Sindaco "Omissis" particolarmente significativa della posizione di condanna alla criminalita' organizzata assunta dalla sua amministrazione che, a tale scopo, aveva messo a disposizione l'area di proprieta' comunale gia' destinata a verde pubblico, sulla base di un piano di lottizzazione approvato dal Comune alla fine degli anni '70. Il finanziamento per la realizzazione dell'opera, quantificato in 600.000,00 euro, era stato richiesto alla Presidenza della Regione Siciliana ed all'ANAS S.p.A., che si sarebbe occupata anche della redazione del progetto oltreche' della esecuzione dei lavori. Essendo frattanto intervenuto il decreto Ministeriale di delega per l'accesso ispettivo presso il Comune di Isola delle Femmine, Lo scrivente ha ritenuto opportuno di non dar piu' seguito alle insistenti richieste per la sottoscrizione del citato protocollo; e' stato tuttavia richiesto alla Commissione d'indagine di estendere l'attivita' di analisi anche al procedimento per la realizzazione e l'attuazione del plano di lottizzazione di quell'area, denominato 'LA PALOMA' (dal nome della contrada dove insiste il lotto di terreno interessato), allo scopo di verificare il rispetto degli obblighi imposti dalla convenzione sottostante il predetto piano, con particolare riguardo all'avvenuto assolvimento degli oneri di urbanizzazione da parte dei lottizzanti e della effettiva realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria da parte dello stesso Comune. La Commissione ha, pertanto, sottoposto ad analisi il carteggio rinvenuto all'interno del fascicolo denominato "Lal l'IZZAZIONE LA PALOMA", custodito presso l'ufficio urbanistica del Comune di Isola delle Femmine. L'esame degli atti prodromici alla realizzazione del suddetto piano di lottizzazione, dei contenuti dell'atto di convenzione e degli atti con cui l'amministrazione comunale ha rilasciato agli istanti le singole concessioni edilizie, ha messo in luce, intanto, che si e' trattato di una grossa operazione di speculazione edilizia, caratterizzata da successivi atti di compravendita con progressivo innalzamento dei prezzi. Dal punto di vista piu' specificamente urbanistico, tramite il piano di lottizzazione "LA PALOMA", l'amministrazione ha concesso agli istanti la facolta' di procedere ad un piano esteso di edificazione ottenendo in cambio, a favore della collettivita': le opere di urbanizzazione primaria, alcuni appezzamenti di' terreno insieme al versamento di contributi quali oneri per le opere di urbanizzazione secondaria che sarebbero state realizzate in un secondo momento da parte della stessa amministrazione. L'area destinata alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria era proprio quella corrispondente alla porzione di terreno immediatamente sottostante l'autostrada A29, che nel maggio 1992 sarebbe stata testimone della strage di Capaci, sulla quale il Comune avrebbe dovuto realizzare una scuola, un parcheggio a servizio delle villette del complesso edilizio, e curare la rimanente parte quale verde pubblico. In esito ad apposita indagine effettuata sulla base dei dati catastali desumibili dagli atti d'ufficio e' emerso che per l'area interessata gli intestatari risultano essere ancora i lottizzanti originari e non e' stato evidenziato alcun atto posto in essere dall'amministrazione comunale volto a modificare la titolarita' della stessa; aI riguardo, il fatto che il Comune negli anni non abbia posto in essere gli atti finalizzati alla voltura in suo favore delle stesse non sembra giustificabile se non con un atteggiamento di generale disinteresse. Si e' proceduto, altresi', ad un controllo "a campione" delle costruzioni edificate all'interno della lottizzazione PALOMA intorno agli armi '90, avendo quale riferimento i lotti prospicienti l'area individuata per la realizzazione del c.d. "GIARDINO DELLA MEMORIA" - verificando anche i profili soggettivi dei concessionari ed il regolare versamento degli oneri di urbanizzazione a loro carico. Da tale analisi e' emerso un dato assai interessante che si riassume in una generale situazione di inadempienza agli obblighi di comunicazione, specie per quanto attiene l'indicazione dell'impresa esecutrice dei lavori e del direttore dei lavori; notizie che si riscontrano invece con riferimento ai lotti piu' distanti da quella zona. Per quanto attiene, inoltre, alla verifica dell'ottemperanza al versamento degli oneri di urbanizzazione, la situazione riscontrata ha fatto registrare una condizione di generale ritardo nei pagamenti oltreche' di mancato completamento dei versamenti stessi (circostanza che avrebbe dovuto impedire il rilascio del certificato di agibilita'), a fronte del quale non risulta che l'amministrazione si sia attivata per il recupero dei suoi crediti. Del resto, non risulta nemmeno che il Comune abbia posto in essere alcun adempimento per la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria previste sull'area in questione: non e' stata infatti trovata alcuna traccia della volonta' di realizzare la scuola e l'area appare in condizioni di sostanziale abbandono. Sotto tale profilo, non e' difficile ipotizzare che, anzi, la sottoscrizione della 'Convenzione' sotto il patrocinio della Prefettura, probabilmente, avrebbe potuto consentire di realizzare quegli interventi che nel corso di tanti anni l'amministrazione non era stata in grado di realizzare, anche in "variante" dello strumento urbanistico vigente. La vicenda e' rimasta priva di definizione, ma rileva la condotta omissiva del Comune, a favore di privati (alcuni dei quali controindicati) e a scapito della cosa pubblica. La sagra del Pesce 2011 Nell'ambito delle attivita' poste in essere dall'Amministrazione comunale con finalita' promozionali e di' intrattenimento nel corso della stagione estiva, allorquando il Comune di Isola delle Femmine fa registrare un sensibile incremento di popolazione turistica, particolare attenzione hanno destato le originali modalita' di realizzazione della 'Sagra del Pesce', iniziativa che si inserisce tra quelle che hanno animato l'Estate Isolana 2011, per la quale era stato ottenuto il contributo economico da parte dell'Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari e che ha avuto luogo nell'ultima domenica di agosto 2011. L'aspetto piu' eclatante della condotta seguita dall'Amministrazione comunale nella iniziativa in questione e' stato rilevato nelle modalita' di espletamento delle procedure di gara informale, volte ad individuare le ditte fornitrici dei materiali e dei beni occorrenti per celebrare la 'Sagra del Pesce 2011', ed ancora una volta e' stato possibile constatare che, anche nello svolgimento di attivita' amministrativo-contabili assai elementari, implicanti un impegno finanziario modesto e pertanto soggette a procedure di spesa semplificate, l'apparato burocratico del Comune di Isola delle Femmine e' stato capace di introdurre vizi e distorsioni che, oltre a determinare palesi illegittimita', hanno condotto a favorire soggetti non estranei a rapporti con la criminalita' organizzata di stampo mafioso, come si chiarira' nell'immediato prosieguo. I beni di consumo ed i materiali di supporto ritenuti necessari per lo svolgimento dell'iniziativa sono stati suddivisi in quattro tipologie (pesce decongelato, pescato locale, birra e gadgets vari, materiali di consumo) per la cui acquisizione sono state esperite quattro diverse procedure a trattativa privata con altrettanti 'gruppi' di ditte. Ebbene, per ciascuno dei quattro di detti gruppi, anche a fronte di richieste inoltrate a piu' ditte, al Comune di Isola delle Femmine e' pervenuto un solo preventivo. Tra le ditte fornitrici, particolari controindicazioni sorto state riscontrate nella ditta "Omissis", con sede in Carini (PA), che peraltro e' risultata l'unica perfettamente in regola con la documentazione al momento della presentazione dell'offerta, alla quale e' stata affidata la fornitura di materiali di genere vario e per un importo tuttavia modesto. Sul conto dei titolari della ditta "Omissis" con sede in "Omissis", infatti, sono stati riferiti significativi rapporti con la locale criminalita' organizzata e in particolare con la figura di "Omissis" (cl. "Omissis"), sul conto del quale si e' gia' ampiamente riferito. I proprietari della ditta si identificano nei fratelli "Omissis" (amministratore unico) e "Omissis" 11 citato "Omissis" e' coniugato con "Omissis", sorella di "Omissis", attuale consigliere comunale di maggioranza di Isola delle Femmine, capo gruppo consiliare di maggioranza, essendo stata eletta nella lista civica "Progetto Isola" che sostiene l'attuale Sindaco Prof. "Omissis". Nei confronti di "Omissis", al sistema informatizzato d'indagine in uso alle forze di polizia, si rileva in data 4 giugno 2004, una denuncia per truffa in concorso finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche a favore della ditta "Omissis"., industria alimentare di Capaci. Il predetto venne denunciato in qualita' di amministratore unico della citata ditta, in concorso con la sorella "Omissis", amministratore pro-tempore, e "Omissis", socio e amministratore. Sul punto rileva che il contatto che lega "Omissis", sorella di "Omissis" e "Omissis", con l'azienda "Omissis". e' dovuto al fatto che la stessa e' vedova di "Omissis", il quale negli anni '90 era stato titolare dell'omonima ditta alimentare di Capaci. Quest'ultimo e' deceduto il 25 settembre 2000 per ferite da taglio, causategli con un coltello a serramanico dal fratello "Omissis" il precedente 20 settembre 2000 nel corso di' un litigio per motivi di natura economica, e la sua vicenda, oggetto di interesse investigativo e giudiziario, e' stata diffusamente richiamata nella sentenza di primo grado e in quella di appello, definite entrambe con la condanna ad anni 4 di reclusione di "Omissis" per associazione di tipo mafioso. In particolare, assume rilievo - come riportato nelle motivazioni della sentenza di condanna del "Omissis", capo mafia di Isola delle Femmine - l'episodio relativo alla ditta "Omissis" riferito dal collaboratore di giustizia "Omissis". Questi aveva narrato che "Omissis" gestiva direttamente l'attivita' estorsiva per conto dell'associazione mafiosa, facendo in modo che coloro i quali pagavano il "pizzo" all'organizzazione criminale, non subissero "danni" ad opera di soggetti operanti nell'ambito della criminalita' comune. In particolare, le dichiarazioni del "Omissis" hanno fatto emergere che in seguito ad una rapina ai danni del caseificio "Omissis" di Capaci, verificatosi nel novembre del 1997, venne avvicinato da "Omissis", il quale gli chiese se era possibile recuperare la refurtiva, giustificando il suo interessamento con il fatto che il "Omissis", titolare del caseificio, « era a posto...pagava regolarmente »; facendo in tal modo chiaro riferimento al pagamento di somme di denaro in conseguenza dell'attivita' estorsiva posta in essere da Cosa Nostra. Il "Omissis" pertanto aveva interessato della cosa "Omissis", il quale, dopo 10 -15 giorni, gli aveva riferito che una parte della merce asportata era stata recuperata. Tale episodio, indicativo dei saldi rapporti tra il titolare del caseificio di proprieta' di "Omissis" e "Omissis", e' cristallizzato in maniera assolutamente chiara e univoca nelle citate sentenze di condanna a quattro anni di reclusione, emesse a carico deI "Omissis" per associazione di tipo mafioso. La ditta alimentare "Omissis", come si e' visto, e' tuttora attiva con sede a Capaci. Momenti conviviali e forniture di rinfresco - Bar 'Omissis" Anche il 2° Servizio "Economato" e' risultato essere sviato da una azione legittima, economicamente vantaggiosa per l'ente ed efficiente, essendo emersi analoghi condizionamenti. E stato evidenziato, in particolare, che dopo la scomparsa del Rag. "Omissis" (avvenuta nel mese di giugno 2011), che era stato per lungo tempo responsabile del servizio di economato per il pagamento delle spese correnti, il servizio di economato e' stato gestito di fatto dalla dipendente comunale "Omissis", pur non potendo questa adottare alcuna determinazione in ragione della sua figura professionale (applicato esecutivo) ed essendo stata incaricata dal Sindaco, quale responsabile dei servizio, il capo settore f.f. "Omissis". Questa e' stata successivamente sostituita dall'economo dott. "Omissis". Dalla visione del rendiconto di economato relativo al periodo 2009-2012, emergono due diversi tipi di spese che possono costituire un chiaro segnale dell'attenzione rivolta dall'amministrazione comunale agli esponenti della mafia locale. Da una parte, infatti, e' stato rilevato che in due occasioni, rispettivamente il 14 dicembre 2009 ed il 28 luglio 2010, sono stati erogate somme a "Omissis", nato a Palermo il "Omissis", residente a Isola delle Femmine in via "Omissis", fratello del collaboratore di giustizia "Omissis", la prima volta quale liquidazione di compenso per prestazione di lavoro occasionale e la seconda quale contributo assistenziale straordinario. Ma la circostanza che maggiormente colpisce, nelle spese di detto settore di attivita', e' quella che riguarda ancora una volta, il Bar "Omissis" di "Omissis", nei confronti del quale, tra il febbraio 2009 e il marzo 2012, sono state registrate spese per un ammontare complessivo di oltre 10miIa euro, riferite a forniture di generi alimentari da parte dello stesso, in occasione di rinfreschi e momenti conviviali. L'esame dello stesso rendiconto delle spese correnti ha consentito di evidenziare altresi' che in rare altre circostanza si e' fatto ricorso a fornitori diversi, e cio' lascia presumere che il citato esercizio commerciale assurge al rango di fornitore "quasi esclusivo dell'ente". Quanto agli elementi di controindicazione, giova ancora una volta ricordare che il titolare "Omissis" e' nipote di "Omissis" (cl. "omissis"), in quanto figlio del fratello maggiore di questi "Omissis" (cl. "Omissis") nonche' cognato dell'assessore comunale "Omissis". Peraltro, la documentazione fornita dall'ente (consistente nelle sole fatture cui sono allegati i rispettivi "buoni economato spesa") non ha consentito nessun tipo di verifica sulla effettiva fornitura dei generi alimentari e sulla congruita' del prezzo praticato dall'esercente, mancando qualunque dichiarazione in tal senso. Ne' si' comprende chi (politico, dirigente o impiegato comunale) abbia impartito le disposizioni in base alle quali si sia deciso di rivolgersi al Bar Gran Caffe' per le forniture sopra indicate. Conclusioni Alla luce di tutto quanto esposto, ad avviso dello scrivente, l'attivita' svolta dalla Commissione d'indagine ha posto in evidenza la sussistenza presso il Comune di Isola delle Femmine di elementi soggettivi ed oggettivi, sintomatici di un notevole livello di infiltrazione unitamente alla potesta' di condizionamento da parte della criminalita' di stampo mafioso, tanto nei confronti dell'apparato burocratico quanto, soprattutto, degli esponenti della compagine politica. Tali elementi appaiono concreti, univoci e rilevanti sia sotto il profilo soggettivo - essendo presenti collegamenti e parentele di componenti Ia Giunta ed il Consiglio nonche' di dipendenti del Comune - sia sotto il profilo oggettivo - per i dimostrati numerosissimi esempi di' omissioni e di illegittimita' nelle procedure amministrative e nelle scelte del vertice politico, che si sono rilevati strumentali al perseguimento degli interessi degli appartenenti non soltanto alla locale famiglia mafiosa, ma anche dei piu' generali fini di cosa nostra operante su quel territorio. Se da una parte, infatti, e' vero che la mera sussistenza di relazioni parentali tra esponenti del governo locale (assessori e/o consiglieri comunali) oppure tra dipendenti dell'ente e soggetti appartenenti alla famiglia mafiosa che 'regge' quel territorio non sono di per se' indicativi per determinare il verificarsi dell'intreccio fra Amministrazione e criminalita', che costituisce il presupposto per l'adozione del provvedimento di rigore di cui all'art.143 del D.L.vo n. 267/2000, dall'altra parte e' pur vero che tale circostanza puo' validamente costituire un 'comodo' substrato sul quale vanno a proliferare situazioni di illegittimita' che si rivelano strumentali al conseguimento degli interessi della criminalita' organizzata. Questo accade tanto piu' facilmente quanto maggiore e' la presenza nei punti chiave, e percio' stesso maggiormente sensibili, dell'amministrazione di soggetti collegati piu' o meno da vicino ad esponenti della stessa criminalita' organizzata. Tale situazione e' stata riscontrata presso il Comune di' Isola delle Femmine dove, come e' stato piu' volte evidenziato, esiste una fitta rete di rapporti di parentela e di cointeressenze economiche, anche risalenti nel tempo, tra assessori, consiglieri e dipendenti, non soltanto tra di loro ma anche con gli appartenenti alla vasta famiglia dei "Omissis", il cui patriarca e' "Omissis". Sotto tale profilo, non puo' certo considerarsi casuale la scelta operata dal Sindaco "Omissis" di nominare quale assessore un nipote acquisito del capo mafia o quella di continuare ad affidare i settori strategici della gestione del patrimonio comunale (l'ufficio tecnico nella parte dei lavori pubblici e delle manutenzioni) all'arclt "Omissis", parente di noti esponenti mafiosi di questo capoluogo, la cui condotta 'poco trasparente' ha portato all'adozione di provvedimenti, come si e' visto, che hanno chiaramente favorito soggetti contigui alla consorteria mafiosa. La forza di assoggettamento dell'azione amministrativa dell'ente locale e' stata riscontrata, peraltro, non solo a fronte di "grossi affari" su lavori pubblici di rilevante importo ma anche su circostanze apparentemente meno significative, quali quelle relative al rilascio di titoli concessori, alla prestazione di servizi di manutenzione, alla gestione dei rapporti di locazione, circostanze tutte che, lette nel loro complesso, restituiscono il desolante quadro di un ente pubblico in balia degli interessi della parte malata della comunita' locale, incapace di assolvere alla sua primaria funzione di cura dell'interesse pubblico e generale nel rispetto della legge, focalizzato sul buon andamento e l'imparzialita', in conformita' ai principi di cui all'art. 97 della Costituzione. Un altro segnale particolarmente significativo della condizione di 'soggiacenza' dell'ente locale, rispetto alla logica prevaricatrice e predatoria del consesso mafioso, e' costituito dalla dimostrata incapacita' di adottare una seria e rigorosa azione tesa alla effettiva riscossione delle entrate comunali, figurativamente segnate ma di fatto neglette senza un vero ed incisivo intervento per il loro recupero. Non si ritiene, del resto, plausibile che lo stesso Sindaco, nel corso di tutti gli anni in cui e' stato coinvolto nella gestione del Comune di Isola delle Femmine - prima da Vice Sindaco rispetto al suo amico-nemico "Omissis" e da otto anni da titolare dell'Ente - non si sia mai accorto delle modalita' con le quali venivano aggiudicati gli appalti per la realizzazione di' opere pubbliche o delle distorsioni che venivano poste in essere in occasione del rilascio di concessioni edilizie, specialmente in un territorio cosi' martoriato dalla speculazione urbanistica quale quello isolano, ovvero che non abbia mai posto in essere alcuna attivita' concreta per affidare la gestione del patrimonio e delle finanze comunali a funzionari di spessore, in grado di operare un efficace azione di risanamento della disastrosa situazione delle casse comunali. Conclusivamente, ritiene lo scrivente che, alla luce di quanto riscontrato e rassegnato, sussistano quei concreti, univoci e rilevanti elementi, di cui alI'art 143 co.1 del d.lgs. 267/2000, che comprovano la presenza di forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata mafiosa, tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volonta' degli organi elettivi e di quelli amministrativi e di compromettere il buon andamento e l'imparzialita' dell'Amministrazione comunale di Isola delle Femmine ed anche il regolare funzionamento dei servizi a essa affidati. Inoltre, ai fini della valutazione di cui all'art. 143 co. 5 d.lgs. 267/00, si sottopone all'attenzione la figura dell'arch."Omissis", responsabile dell'Ufficio tecnico comunale -settore LL.PP. e manutenzioni, gia' responsabile del settore urbanistica (fino al 22/3/2011). IL PREFETTO (Postiglione) Parte di provvedimento in formato grafico