Art. 2 
 
Istituzione  e  competenze  del  Comitato  interministeriale  per  le
  politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale 
  1. L'articolo 21 del decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128,  e'
sostituito dal seguente: 
  «Art.  21  (Indirizzo  e  coordinamento  in  materia   spaziale   e
aerospaziale).  -  1.  Al  fine  di  assicurare  l'indirizzo   e   il
coordinamento  in  materia  spaziale   e   aerospaziale   anche   con
riferimento ai servizi operativi correlati e'  istituito,  presso  la
Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato  interministeriale
per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, di
seguito denominato "Comitato". 
  2. Per le finalita' di cui al comma 1, il Presidente del  Consiglio
dei ministri, con proprio decreto da adottare entro  quindici  giorni
dalla  data  di  entrata  in  vigore  della  presente   disposizione,
individua il Sottosegretario di Stato alla Presidenza  del  Consiglio
dei ministri con delega alle  politiche  spaziali  e  aerospaziali  e
l'ufficio della Presidenza del Consiglio responsabile delle attivita'
di supporto, coordinamento e segreteria del Comitato. 
  3. Il Comitato e'  presieduto  dal  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri ovvero dal Sottosegretario  di  Stato  alla  Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri  con  delega  alle  politiche   spaziali   e
aerospaziali, ed e' composto dai Ministri della difesa, dell'interno,
dei beni e delle attivita' culturali e del turismo,  delle  politiche
agricole alimentari e forestali, dell'istruzione, dell'universita'  e
della ricerca, dello sviluppo economico, delle infrastrutture  e  dei
trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio  e  del  mare,
degli  affari  esteri   e   della   cooperazione   internazionale   e
dell'economia  e  delle  finanze,  nonche'   dal   Presidente   della
Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province  autonome  e
dal presidente dell'A.S.I.. I citati  Ministri  possono  delegare  la
loro  partecipazione  al  Comitato  ad  un  vice  Ministro  o  ad  un
Sottosegretario di Stato competente per i rispettivi Dicasteri. 
  4. In merito agli specifici argomenti  discussi  dal  Comitato,  il
Presidente, sentiti i componenti di cui al comma 3, puo'  invitare  a
partecipare alla seduta Ministri o Sottosegretari di Stato  di  altri
Dicasteri e rappresentanti di enti pubblici e privati la cui presenza
sia utile all'espletamento delle funzioni del Comitato.  Ai  soggetti
invitati  non  spettano  gettoni  di  presenza,  indennita'  o  altri
emolumenti comunque denominati. Agli eventuali oneri per rimborsi  di
spese di missione si provvede nell'ambito delle risorse  di  ciascuna
Amministrazione disponibili a legislazione vigente. 
  5. Le spese per il funzionamento del Comitato sono poste  a  carico
della Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri.  Ai  componenti  del
Comitato  non  sono  riconosciuti  compensi,   indennita'   o   altri
emolumenti comunque denominati. All'attuazione del presente comma  si
provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali  e  finanziarie
disponibili  a  legislazione  vigente  e,  comunque,  senza  nuovi  o
maggiori oneri per la finanza pubblica. 
  6. Il Comitato, nell'ambito  e  a  supporto  dei  compiti  di  alta
direzione, indirizzo e coordinamento del Presidente del Consiglio dei
ministri, con le modalita' definite da un proprio regolamento interno
adottato nella sua prima seduta e tenendo conto degli indirizzi della
politica estera nazionale e della politica  dell'Unione  europea  nel
settore spaziale e aerospaziale: 
    a) definisce gli indirizzi del  Governo  in  materia  spaziale  e
aerospaziale con  riferimento  anche  alla  ricerca,  all'innovazione
tecnologica e alle ricadute sul settore produttivo, nonche' in ordine
alla predisposizione del Documento strategico  di  politica  spaziale
nazionale; 
    b) indirizza e supporta l'A.S.I.  nella  definizione  di  accordi
internazionali   e   nelle   relazioni   con    organismi    spaziali
internazionali; 
    c) approva il Documento strategico di politica spaziale nazionale
che  definisce  la  strategia  politica  e  le  linee  di  intervento
finanziario per lo sviluppo di tecnologie industriali innovative e di
servizi applicativi spaziali a favore della  crescita  economica  del
Paese; 
    d) assicura  il  coordinamento  dei  programmi  e  dell'attivita'
dell'A.S.I. con i programmi e con le attivita' delle  amministrazioni
centrali e periferiche; 
    e) individua  le  linee  prioritarie  per  la  partecipazione  ai
programmi europei dell'Agenzia spaziale europea  (E.S.A.)  e  per  lo
sviluppo degli accordi bilaterali e multilaterali; 
    f) definisce gli indirizzi per lo sviluppo di forme di sinergia e
di cooperazione nel settore spaziale tra  gli  enti  di  ricerca,  le
amministrazioni pubbliche, le  strutture  universitarie  e  il  mondo
dell'impresa,  con  particolare  riferimento  alle  piccole  e  medie
imprese di settore; 
    g)   definisce   gli   indirizzi   per   le   iniziative    delle
amministrazioni e dei soggetti pubblici interessati,  individuati  ai
sensi della normativa vigente, e competenti nelle applicazioni e  nei
servizi spaziali, anche di pubblica responsabilita', nel rispetto dei
rispettivi compiti e funzioni, favorendo  sinergie  e  collaborazioni
anche  con  soggetti  privati,  per  la  realizzazione  di  programmi
applicativi di prevalente interesse istituzionale; 
    h) definisce le priorita' di ricerca e  applicative  nazionali  e
gli investimenti pubblici del settore, incentivando  le  cooperazioni
finanziarie e le sinergie tra soggetti pubblici e privati, al fine di
promuovere,  sviluppare  e  diffondere  la  ricerca   scientifica   e
tecnologica  applicata  al  settore  spaziale  e  aerospaziale  e  lo
sviluppo di servizi innovativi, nonche' di favorire lo sviluppo e  la
competitivita'  del  sistema  produttivo  italiano,  con  particolare
riguardo alle piccole e medie imprese; 
    i) definisce il quadro delle risorse finanziarie disponibili  per
l'attuazione  delle  politiche  spaziali  ed  aerospaziali,   secondo
criteri di promozione e sviluppo di servizi satellitari innovativi di
interesse pubblico, perseguendo obiettivi di sinergia  delle  risorse
pubbliche e private, destinate alla realizzazione  di  infrastrutture
spaziali e aero-spaziali e nel  rispetto  di  quanto  previsto  dalla
lettera h); 
    l) elabora le linee strategiche governative del settore  spaziale
e    aerospaziale,    promuovendo    i    necessari    processi    di
internazionalizzazione delle  capacita'  nazionali,  individuando  le
esigenze capacitive nel  settore  spaziale  e  aerospaziale  indicate
dalle  amministrazioni  interessate,  favorendo  lo  sviluppo  e   il
potenziamento tecnologico delle piccole e medie  imprese,  l'utilizzo
delle  tecnologie  spaziali  e  aerospaziali  negli  altri   comparti
dell'industria e dei servizi nazionali, nonche'  i  trasferimenti  di
conoscenze dal settore della ricerca alle applicazioni commerciali  e
ai servizi  di  pubblica  utilita'  con  particolare  riferimento  ai
settori dell'ambiente, del trasporto e delle telecomunicazioni; 
    m) promuove, sulla base delle condivise esigenze  capacitive  nel
settore spaziale individuate dalle  amministrazioni  interessate,  di
cui alla lettera l), specifici accordi di programma congiunti tra  le
amministrazioni   interessate,   che   prevedano   il   finanziamento
interministeriale di  servizi  applicativi,  sistemi,  infrastrutture
spaziali; 
    n) effettua la valutazione globale dei ritorni  e  dei  risultati
dei programmi pluriennali per  gli  aspetti  sociali,  strategici  ed
economici; 
    o) promuove opportune iniziative normative per  la  realizzazione
di nuovi servizi satellitari di interesse  pubblico,  in  conformita'
alle norme dell'Unione europea; 
    p) promuove lo sviluppo dei programmi spaziali e aerospaziali che
coinvolgono aspetti di sicurezza  nazionale  e  di  tipo  duale,  con
particolare riferimento alle applicazioni per la sicurezza  civile  e
militare, anche in raccordo con i programmi internazionali ed europei
a valenza strategica; 
    q) predispone, entro il 30 giugno di  ogni  anno,  una  relazione
alle  Camere  contenente  l'illustrazione  delle  attivita'   e   dei
risultati degli investimenti nel settore spaziale e aerospaziale; 
    r) promuove il trasferimento  di  conoscenze  dal  settore  della
ricerca ai servizi di pubblica utilita', con riferimento  ai  settori
dell'ambiente, della gestione del territorio  e  della  previsione  e
prevenzione  delle  calamita'  naturali  e   dei   rischi   derivanti
dall'attivita' dell'uomo, nonche' ai settori del  trasporto  e  delle
telecomunicazioni; 
    s) promuove misure volte a sostenere le domande  e  l'offerta  di
formazione in  discipline  spaziali  e  aerospaziali,  tenendo  conto
annualmente del quadro delle iniziative  promosse  dalle  universita'
italiane. 
  7. Per l'espletamento dei compiti di cui al comma 6, il Comitato si
avvale del supporto tecnico-scientifico dell'A.S.I.  e  di  eventuali
altri esperti del settore, ivi compreso il settore  industriale,  nel
limite  massimo  di  cinque  unita',  selezionati  secondo  procedure
obiettive e trasparenti, nel rispetto  della  normativa  vigente,  di
gruppi di lavoro e di comitati di studio coordinati dall'A.S.I.  Agli
esperti e ai componenti dei gruppi di lavoro e dei comitati di studio
non spettano gettoni  di  presenza,  indennita'  o  altri  emolumenti
comunque denominati. Agli eventuali oneri per rimborsi  di  spese  di
missione  si  provvede  nell'ambito   delle   risorse   di   ciascuna
Amministrazione disponibili a legislazione  vigente,  con  esclusione
dei soggetti privati, per i quali non sono previsti rimborsi a carico
della finanza pubblica. 
  8. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare  nuovi
o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».