Art. 44. Diritti e doveri 1. Gli studenti sono parte costitutiva della comunita' universitaria; hanno pari dignita' rispetto alle altre componenti della comunita' stessa e sono portatori di diritti riconosciuti e inalienabili, senza distinzione di sesso, di etnia, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali. 2. L'Universita' assicura agli studenti condizioni idonee a promuovere lo sviluppo della loro personalita' e della loro coscienza civile nell'ambito della propria esperienza formativa, riconoscendo loro i diritti di partecipazione, di liberta' di espressione e di autonomia culturale. 3. Gli studenti hanno il dovere di concorrere, attraverso lo studio e la partecipazione alla vita universitaria, alla crescita culturale delle istituzioni accademiche e della societa' in cui esse sono inserite. 4. Gli studenti partecipano alle attivita' didattiche nel rispetto del Codice etico, dei Regolamenti e delle deliberazioni delle strutture competenti. 5. Gli studenti, senza distinzione di opinioni politiche, di opzioni culturali e di fede religiosa hanno il diritto di fruire di spazi di socialita', studio e confronto collettivo. Hanno il diritto di associarsi e di organizzarsi collettivamente nel rispetto delle leggi dello Stato e dei principi di tolleranza e pluralismo. Gli studenti hanno il dovere di rispettare gli spazi messi a loro disposizione dall'Universita' e di mantenerne la funzionalita' e il decoro. 6. Gli studenti hanno il diritto di prender parte alla vita e al governo dell'Universita', partecipando agli organi collegiali ed esercitando il diritto di voto per l'elezione delle loro rappresentanze nel rispetto della legge, del Codice etico e dei regolamenti. 7. E' dovere dei rappresentanti degli studenti esercitare il proprio mandato con continuita' e impegno. L'Universita' mette loro a disposizione gli strumenti necessari a tale scopo. 8. Diritti e doveri degli studenti in tema di diritto allo studio, servizi e qualita' della didattica, prove di esame, contribuzioni economiche e mobilita' sono disciplinati da apposita Carta, approvata dal Senato Accademico.