(Regolamento di polizia mortuaria- art. 7)
                               Art. 7. 
  1. Per i nati morti, ferme restando le  disposizioni  dell'art.  74
del regio decreto 9 luglio  1939,  n.  1238,  sull'ordinamento  dello
stato civile, si seguono le  disposizioni  stabilite  dagli  articoli
precedenti. 
  2. Per la sepoltura dei  prodotti  abortivi  di  presunta  eta'  di
gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti che abbiano
presubilmente compiuto  28  settimane  di  eta'  intrauterina  e  che
all'ufficiale di stato civile non siano stati  dichiarati  come  nati
morti, i permessi di trasporto e  di  seppellimento  sono  rilasciati
dall'unita' sanitaria locale. 
  3. A richiesta dei genitori, nel cimitero possono  essere  raccolti
con la stessa procedura anche prodotti del concepimento  di  presunta
eta' inferiore alle 20 settimane. 
  4. Nei casi previsti dai commi 2 e 3, i parenti o chi per essi sono
tenuti a presentare, entro 24 ore dall'espulsione od  estrazione  del
feto,  domanda  di  seppellimento  alla   unita'   sanitaria   locale
accompagnata da certificato medico che indichi la  presunta  eta'  di
gestazione ed il peso del feto. 
 
          Nota all'art. 7:
             -  Il  testo  dell'art.  74  del R.D. n. 1238/1939 e' il
          seguente:
             "Art.  74.  -  Quando  al momento della dichiarazione di
          nascita il bambino non e' vivo,  il  dichiarante  deve  far
          conoscere   se   il  bambino  e'  nato  morto  o  e'  morto
          posteriormente alla nascita, indicando  in  questo  secondo
          caso  la  causa  di  morte.  Tali circostanze devono essere
          comprovate dal dichiarante con il certificato di assistenza
          al  parto  di  cui  all'art.  70,  comma quarto, ovvero con
          certificato medico.
             L'ufficiale  dello  stato  civile  forma il solo atto di
          nascita, se trattasi di  bambino  nato  morto,  e  fa  cio'
          risultare  a  margine  dell'atto  stesso;  egli forma anche
          quello   di   morte,   se   trattasi   di   bambino   morto
          posteriormente alla nascita".