Per quasi tutti i partiti e movimenti politici e' stata riscontrata una applicazione sostanzialmente corretta delle vigenti disposizioni di legge in merito alla forma ed al contenuto del bilancio ed al contenuto della relazione del segretario amministrativo, anche se per la relazione permane tutt'ora una notevole difformita' da partito a partito, originata da divergenti interpretazioni del significato e della portata delle disposizioni dell'art. 4 della legge n. 659/1981. Gli esami, i controlli e gli accertamenti eseguiti consentono di formulare le seguenti osservazioni, che sono analoghe a quelle contenute nella relazione sui bilanci dell'anno 1989: i sistemi ed i metodi contabili dei partiti sono ancora oggi, a distanza di circa diciassette anni dall'entrata in vigore delle norme sul finanziamento pubblico, notevolmente dissimili, non esistendo in questa materia criteri imposti da norme giuridiche o da norme tecniche di osservanza obbligatoria; per quanto riguarda il criterio base per la rilevazione delle entrate ed uscite, i partiti hanno seguito quasi tutti il "principio di cassa"; tuttavia, per la rilevazione degli interessi bancari, e' stata operata talora una commissione fra "principio di cassa" e "principio di competenza"; anche nell'anno 1990 alcuni partiti hanno rilevato, oltre alle entrate ed uscite effettive, entrate ed uscite per movimento di capitali e per partite di giro, che a stretto rigore non dovrebbero figurare in bilancio; alcuni partiti, nell'intento di fornire al lettore del bilancio un'informazione piu' completa, hanno cercato di dare una dimostrazione dell'avanzo o disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio, in termini di attivita' e passivita' finanziarie esistenti alla medesima data. Qualche partito ha esposto nella relazione del segretario amministrativo anche la situazione patrimoniale al 31 dicembre 1990, la cui compilazione non e' attualmente richiesta dalle leggi n. 195/1974 e n. 659/1981; come si e' gia' rilevato, le relazioni dei responsabili amministrativi, pur fornendo i dati obbligatori richiesti dall'art. 4 della legge n. 659/1981, hanno un contenuto ed una estensione notevolmente dissimili. Alcune illustrano, con abbondanza di dati ed informazioni, le voci del bilancio, le fasi piu' salienti della gestione finanziaria del partito ed i dati di natura patrimoniale richiesti dalla norma menzionata; altre sono molto sintetiche, e si diffondono in prevalenza sugli aspetti piu' propriamente politici dell'attivita' del partito. Per quanto riguarda l'elenco delle libere contribuzioni di ammontare superiore a lire 5 milioni, che l'art. 4 della legge n. 659/1981 richiede venga indicato nella relazione, alcuni partiti ottemperano a tale prescrizione, mentre altri non compilano affatto tale elenco, ritenendo che l'obbligo di redazione di esso sia assorbito dall'obbligo di invio delle dichiarazioni congiunte. Invece, come e' stato rilevato piu' volte da questo Comitato, i due obblighi sono distinti e l'inosservanza di essi e' sanzionata in modo diverso dall'art. 4 della legge n. 659 ripetutamente citata. Notevoli differenze si riscontrano anche nell'attivita' di controllo svolta dai collegi dei revisori dei singoli partiti, la quale in base alle disposizioni dell'art. 4 della legge n. 659/1981, deve concludersi con la "certificazione" del bilancio. Le relazioni del collegio dei revisori in alcuni casi menzionano le riunioni periodiche tenute nell'anno 1990, espongono i controlli e gli accertamenti eseguiti e si concludono con una attestazione di "veridicita'" o di conformita' dei bilanci ai saldi contabili; in altri casi si limitano a dichiarare una "certificazione" del bilancio senza menzionare i controlli eseguiti; in altri ancora non contengono neanche una esplicita attestazione di "veridicita'" del bilancio ma soltanto un "parere" positivo o "nulla osta" alla sua approvazione da parte dell'organo competente per statuto. Alcuni Partiti identificano il collegio dei tre revisori previsto dalle norme sul finanziamento pubblico con l'analogo organo, di natura puramente politica, previsto dai loro statuti, il quale ha in alcuni casi una composizione completamente diversa ed un maggior numero di componenti. Cio' porta alla formazione di un organo di controllo che non e' in linea con la legge n. 659 ed ha, quindi, una composizione irregolare. Notevoli differenze si riscontrano anche in merito alla tecnica dei controlli: per qualche partito i revisori tengono periodiche riunioni, svolgendo accertamenti e controlli simili a quelli dei sindaci delle societa' per azioni che vengono regolarmente verbalizzati; nella maggior parte dei casi, invece, i controlli vengono eseguiti senza una precisa metodologia e senza la redazione del verbale e la successiva trascrizione in apposito registro; oppure viene tenuta una sola riunione nel corso dell'anno, dedicata all'esame ed alla certificazione del bilancio. Il controllo sulla contabilita' ed il bilancio svolto dal collegio dei revisori dei conti di ciascun Partito assume, nel sistema dei controlli delineato dalle leggi numeri 195/1974 e 659/1981, un'importanza fondamentale, perche' tende ad accertare la "veridicita'" sostanziale e non soltanto formale del bilancio (il quale, infatti, deve essere "certificato") ed a garantire l'osservanza da parte di ciascun Partito delle "norme di un'ordinata contabilita'" nella tenuta dei libri, delle scritture contabili e dei documenti amministrativo-contabili. Si tratta, in sostanza, delle medesime funzioni attribuite dal Codice civile ai sindaci delle societa' per azioni. E poiche' e' impensabile che il bilancio possa essere "certificato" se prima non e' stata eseguita, sulla contabilita' e sul bilancio medesimo, una serie di controlli ed accertamenti, e' necessario che i revisori dei Partiti adottino una precisa metodologia nei controlli ed eseguano in ogni esercizio le verifiche periodiche in base ad un apposito programma. Questo Comitato ribadisce, dunque, che e' indispensabile ed urgente, che si provveda a precisare eventualmente con apposito provvedimento legislativo, quali debbano essere i compiti di controllo dei revisori dei conti dei singoli Partiti, richiedendo ai medesimi riunioni periodiche almeno trimestrali e la compilazione di una relazione di "certificazione" avente un determinato contenuto minimo. Riprendendo alcune osservazioni che si e' avuto modo di formulare in una precedente relazione, questo Comitato ritiene che ai revisori dei singoli Partiti sia opportuno applicare le disposizioni dell'art. 2403 del Codice civile sui doveri dei sindaci delle societa' per azioni. Essi pertanto dovrebbero: a) accertare almeno ogni tre mesi la consistenza di cassa e l'esistenza di titoli ed altri valori; b) accertare, ugualmente con periodicita' almeno trimestrale, la regolare tenuta dei libri, delle scritture contabili e dei documenti amministrativo-contabili, secondo le norme di una "ordinata contabilita'"; c) verificare che il bilancio e la relazione del responsabile amministrativo del Partito corrispondano alle norme sulla forma ed il contenuto di tali documenti ed alle risultanze della contabilita' medesima; d) vigilare, nel corso dell'esercizio, sull'osservanza della normativa sul finanziamento dello Stato ai Partiti, specie in tema di libere contribuzioni di ammontare superiore ai cinque milioni; e) compilare la relazione di "certificazione" del bilancio che dovrebbe avere il seguente contenuto minimo: una sintetica esposizione degli accertamenti e controlli eseguiti e dei relativi risultati; le osservazioni e proposte del collegio sul bilancio, sulla tenuta della contabilita' e sulla relazione del responsabile amministrativo; l'attestazione che il bilancio e la relazione contengono tutti i dati e le informazioni richiesti dal modello obbligatorio e dalla legge e sono conformi alle risultanze della contabilita' e degli accertamenti svolti dal collegio medesimo; f) redigere i verbali delle riunioni, nei quali deve essere data ragione delle specifiche operazioni di controllo compiute, e trascriverli in un apposito libro delle adunanze e dei verbali del collegio dei revisori (assoggettato alle formalita' della vidimazione iniziale ed annuale) nel quale dovrebbe essere riportato anche il testo della relazione di certificazione del bilancio. A conclusione delle suesposte osservazioni, questo Comitato intende ribadire che le leggi sul finanziamento pubblico non hanno inteso affidare ad esso il compito di "certificare" i bilanci dei Partiti, bensi' quello di svolgere un controllo di secondo grado, tendente ad accertare la "regolarita'" dei bilanci medesimi e delle relazioni accompagnatorie; controllo di secondo grado che presuppone e richiede un efficace svolgimento di quello di primo grado, di ben diverso contenuto, commesso dal legislatore ai revisori dei conti dei singoli Partiti. Richiamando alcune osservazioni formulate in precedenti relazioni, questo Comitato ritiene inoltre non piu' dilazionabile una modifica delle leggi sul finanziamento dei partiti, che preveda la compilazione di un vero e proprio bilancio composto da una situazione patrimoniale ed un conto economico, redatti in base al principio di competenza economica e non al principio di cassa, secondo strutture e schemi analoghi a quelli previsti per le societa' per azioni. Si tratta di un'esigenza avvertita da tempo anche da vasti strati della pubblica opinione e dalle forze politiche presenti in Parlamento. II - ANALISI DEI BILANCI E DELLE RELAZIONI DEI SINGOLI PARTITI E MOVIMENTI POLITICI Si espongono ora i risultati dell'esame del bilancio 1990, della relazione dell'amministratore e della relazione dei revisori dei conti di ciascun partito o movimento politico. DEMOCRAZIA CRISTIANA Il bilancio della Democrazia Cristiana e' pervenuto in data 19 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa del bilancio stesso, debitamente sottoscritta dal segretario amministrativo del partito, alla relazione del collegio dei revisori dei conti ed a copia dei quotidiani "Il Popolo" e "Avvenire", sui quali e' avvenuta la pubblicazione del bilancio. La Presidenza della Camera ha, inoltre, ricevuto dichiarazioni congiunte riguardanti libere contribuzioni di importo superiore a lire 5 milioni, ai sensi dell'art. 4 della legge n. 659/1981. Il bilancio per il 1990 della Democrazia Cristiana presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 91.074.806.443 Uscite finanziarie dell'esercizio " 88.857.145.198 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 2.217.661.245 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 15.435.226.931 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 13.217.565.686 Dal punto di vista della forma e del contenuto il bilancio appare aderente allo schema di cui al decreto del Presidente della Camera dei deputati del 20 luglio 1982; qualche voce delle entrate e numerose voci delle uscite sono state opportunamente suddivise in sottovoci, per fornire un maggior dettaglio (es.: attribuzione di contributi alle sedi ed organizzazioni periferiche; spese di amministrazione; spese di personale; spese per campagne elettorali). La relazione del segretario amministrativo, molto ampia ed articolata come i precedenti anni, e' ricca di dati sulla gestione finanziaria del partito e sulle partecipazioni in societa' commerciali e comprende le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 nonche' le informazioni sulle spese sostenute per le campagne elettorali svoltesi nel 1990 e nel 1989. In allegato la relazione fornisce, come per l'esercizio precedente, un elenco dettagliato degli immobili di proprieta' delle societa' l'Immobiliare S.p.a. (numero cento unita'), S.E.R. - Societa' edilizia romana S.p.a. (numero duecentocinquantuno unita'), S.A.R.I. - S.p.a. (numero una unita') nonche' l'elenco delle partecipazioni possedute da tali societa', con l'indicazione della sede delle societa' partecipate e della percentuale di partecipazione. Dalla relazione in particolare risultano: l'andamento della gestione finanziaria del partito nel 1990 ed un commento analitico delle variazioni verificatesi nelle voci delle entrate e delle uscite (il cui ammontare complessivo e' sensibilmente superiore a quello del precedente esercizio: + 16,9% nelle entrate e + 15,9% nelle uscite), con una analisi delle voci piu' significative (ed in particolare, delle spese per attivita' editoriale, d'informazione e di propaganda e delle spese per il personale); l'elenco dei soggetti che hanno erogato nel 1990 contributi superiori a lire cinque milioni, versati direttamente alla segreteria amministrativa; la natura e l'entita' dei contributi erogati agli organi periferici del partito; l'elenco delle partecipazioni in societa' commerciali con l'indicazione, per ogni societa': della sede, dell'attivita' svolta, del capitale sociale e dell'entita' delle quote di partecipazione direttamente o indirettamente possedute dal partito, nonche' delle erogazioni di somme effettuate a vario titolo, a favore di tali societa'; i dati sull'andamento delle principali partecipazioni. La relazione dei revisori dei conti, anch'essa notevolmente ampia, indica il tipo di controlli ed accertamenti eseguiti, fornisce chiarimenti in relazione ad alcune voci delle entrate ed uscite e si conclude con l'attestazione che il bilancio della D.C. risulta essere "perfettamente rispondente agli effettivi movimenti ed ai risultati della contabilita', il cui piano dei conti e' uniformato al modello di bilancio prescritto dalle norme in vigore"; per cui "nulla osta per la sua approvazione". Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, di dettagli e di documenti, riguardanti alcuni punti della relazione ed alcune voci del bilancio, con specifico riferimento alla composizione di alcune fra le maggiori voci delle entrate ed uscite, all'organizzazione delle feste dell'Amicizia, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi. Nell'ottobre 1991 il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi della direzione del partito, in Roma, piazza Luigi Sturzo n. 15, dove ha eseguito gli accertamenti ed i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato il bilancio della Democrazia Cristiana per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA Il bilancio del Partito Democratico della Sinistra e' stato trasmesso in data 18 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa del tesoriere del partito, alla relazione del collegio dei revisori dei conti, a copia dei quotidiani "L'Unita'" e "Manifesto", sui quali e' avvenuta la pubblicazione del bilancio ed all'elenco nominativo dei contributi erogati al partito nel corso del 1990. La Presidenza della Camera ha inoltre ricevuto dichiarazioni congiunte riguardanti libere contribuzioni di importo superiore a lire cinque milioni, ai sensi dell'art. 4 della legge n. 659/1981 ed un elenco riepilogativo delle medesime. Il bilancio per il 1990 del Partito Democratico della Sinistra (gia' Partito Comunista Italiano) presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 110.233.036.159 Uscite finanziarie dell'esercizio " 113.501.775.990 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 3.268.739.831 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 34.555.548.226 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 37.824.288.057 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema di cui al decreto del Presidente della Camera dei deputati del 28 luglio 1982; alcune voci (es.: contributo dello Stato; altri proventi finanziari; spese diverse) sono state suddivise in sottovoci, che accrescono l'espressivita' del bilancio. La relazione del tesoriere del Partito contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981, e si sofferma in particolare sui seguenti punti: la composizione delle principali voci delle entrate ed uscite e le principali differenze rispetto alle corrispondenti voci del precedente esercizio; l'elenco delle partecipazioni dirette o tramite dirigenti del Partito in societa' commerciali con l'indicazione, per ogni societa', del valore nominale della partecipazione; la precisazione che esiste una serie di immobili, diffusi in varie parti del territorio nazionale, destinati a sedi del partito o di organizzazioni collaterali, che sono di proprieta' di societa' di capitali le cui quote sono intestate a singole persone iscritte al P.D.S. La relazione contiene, inoltre, i dati sulle spese sostenute per le campagne elettorali, richiesti dalla legge n. 413/1985. La relazione dei revisori dei conti da' atto che la contabilita' del partito e' tenuta secondo le norme della legge n. 659, con un sistema contabile computerizzato, che le entrate ed uscite sono tutte documentate e che dalle indagini a campione sui documenti e sui sottoconti "non sono emersi rilievi di sorta". La relazione conclude che il bilancio del P.D.S. "e' stato redatto in conformita' alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute" e secondo il modello di legge. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti concernenti alcune voci del bilancio ed alcuni punti della relazione, con specifico riferimento ad alcune fra le voci delle entrate ed uscite, alle partecipazioni in societa' commerciali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, ai movimenti finanziari interessanti le societa' partecipate ed all'organizzazione delle "Feste dell'Unita'". Nell'ottobre 1991 il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi della direzione del partito, in Roma, via delle Botteghe Oscure n. 4, dove ha eseguito agli accertamenti ed i controlli contabili e documentali indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato il bilancio del Partito Democratico della Sinistra per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO SOCIALISTA ITALIANO Il bilancio del Partito Socialista Italiano e' stato trasmesso in data 16 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario amministrativo, alla relazione del collegio dei revisori dei conti ed a copia dei quotidiani "Avanti" e "Il Giornale", sui quali e' avvenuta la pubblicazione del bilancio. La Presidenza della Camera ha, inoltre, ricevuto dichiarazioni congiunte riguardanti libere contribuzioni di importo superiore a lire 5 milioni, ai sensi dell'art. 4 della legge n. 659/1981. Il bilancio per il 1990 del Partito Socialista Italiano presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 60.034.532.537 Uscite finanziarie dell'esercizio " 63.825.663.055 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 3.791.130.518 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 22.078.210.176 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 25.869.340.694 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio e contiene una suddivisione di alcune voci in sottovoci (es.: contributo dello Stato, attribuzione di contributi alle sedi ed organizzazioni periferiche; spese di personale; spese di amministrazione). L'ampia relazione del segretario amministrativo contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 nonche' i dati sulle spese elettorali richiesti dalla legge n. 413/1985 e si sofferma, in particolare, sui seguenti punti: le cause dell'incremento del disavanzo finanziario rispetto a quello del precedente esercizio; la dinamica delle entrate ed uscite finanziarie; l'elenco delle libere contribuzioni di ammontare superiore a lire 5 milioni, erogate alla direzione del partito; i dati relativi ai contributi erogati alle sedi ed organizzazioni periferiche; le partecipazioni in societa' commerciali, con l'indicazione, per ogni societa', della sede, dell'attivita' svolta, del capitale sociale e dell'entita' della quota di partecipazione del partito. La sintetica relazione dei revisori dei conti da' atto dell'"esatta corrispondenza alla documentazione" delle voci delle entrate ed uscite, quali risultano dalle scritture contabili, e rilascia la certificazione del bilancio. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti, riguardanti alcune voci del bilancio ed alcuni punti della relazione, con specifico riferimento ad alcune fra le voci delle entrate ed uscite di maggior importo, all'organizzazione delle feste dell'"Avanti", ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, ai movimenti finanziari riguardanti le societa' partecipate. Nell'ottobre 1991 il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi del partito, in Roma, via del Corso n. 476, dove ha eseguito agli accertamenti ed i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato il bilancio del Partito Socialista Italiano per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE Il bilancio del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e' stato trasmesso in data 24 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa sottoscritta dal nuovo segretario amministrativo, alla relazione del collegio dei revisori dei conti, alla copia autentica della delibera del comitato centrale del Partito con cui veniva approvato il bilancio ed alle copie dei giornali "Il Secolo d'Italia" e "Il Tempo" sui quali il bilancio e' stato pubblicato. Il bilancio per il 1990 del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 9.572.172.692 Uscite finanziarie dell'esercizio " 10.239.244.161 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 667.071.469 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 529.104.485 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 1.196.175.954 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; per alcune voci e' stato opportunamente fornito un maggior dettaglio (es.: attribuzione di contributi ad enti e soggetti nazionali; spese di amministrazione; fitti passivi). La relazione illustrativa del bilancio, piu' ampia ed articolata di quella relativa all'anno precedente, fornisce le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali di cui alla legge n. 413/1985. In allegato alla relazione figura una dichiarazione del segretario politico, on. Giuseppe Rauti, nella quale si afferma che "durante il 1990 non ci sono stati sottoscrittori che hanno versato somme superiori ai 5.000.000 (cinque milioni)". In particolare, la relazione analizza le entrate ed uscite dell'esercizio e fornisce alcune notizie sui provvedimenti adottati per ottenere il riequilibrio della gestione finanziaria del Partito. La relazione del collegio dei revisori dei conti certifica "che il bilancio consuntivo del M.S.I.-D.N. per l'esercizio 1990 e' conforme e coerente con le scritture contabili e la vigente normativa" e contiene alcune osservazioni e raccomandazioni riguardanti la gestione finanziaria del Partito con particolare riguardo alla rendicontazione dei contributi erogati alle organizzazioni collaterali. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti, riguardanti alcuni punti della relazione ed alcune voci del bilancio, con specifico riferimento alla composizione di alcune voci delle entrate e delle uscite, alle partecipazioni in societa' commerciali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, ai movimenti finanziari riguardanti le societa' partecipate. Nell'ottobre 1991 il comitato si e' recato presso gli uffici amministrativi della direzione nazionale del partito, in Roma, via della Scrofa n. 39, dove ha eseguito i controlli e gli accertamenti contabili e documentali precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato il bilancio del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO Il bilancio del Partito Repubblicano Italiano e' stato trasmesso in data 22 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa del bilancio, sottoscritta dall'amministratore del partito, alla relazione del collegio dei revisori dei conti ed a copia dei giornali "La Voce Repubblicana" e "Il Tempo", sui quali il bilancio e' stato pubblicato. La Presidenza della Camera ha inoltre ricevuto dichiarazioni congiunte riguardanti libere contribuzioni ai sensi dell'art. 4 della legge n. 659/1981. Il bilancio per il 1990 del Partito Repubblicano Italiano presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 8.461.717.466 Uscite finanziarie dell'esercizio " 10.065.414.933 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 1.603.697.467 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 2.730.107.497 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 4.333.804.964 Il bilancio indica, inoltre, un "disavanzo totale" di L. 4.862.251.451 ottenuto aggiungendo al disavanzo cumulato al 31 dicembre 1990 l'importo dei debiti verso creditori diversi (L. 571.904.242), verso enti previdenziali e fisco (L. 104.627.250) e l'importo dell'accantonamento complessivo per trattamento di fine rapporto (L. 594.162.469) e detraendo l'importo dei crediti verso debitori diversi (L. 742.247.474). In nota al bilancio viene indicata la ripartizione dei contributi alle sedi ed organizzazioni periferiche e viene precisato l'importo dell'accantonamento dell'esercizio per trattamento di fine rapporto (L. 113.192.195). Per cio' che riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; sono state inserite, fra le entrate ed uscite, come di consueto, due voci non previste nello schema obbligatorio, che rilevano movimenti patrimoniali (movimenti patrimoniali - decrementi; movimenti patrimoniali - incrementi). L'ampia relazione dell'amministratore del partito fornisce le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali di cui alla legge n. 413/1985, precisando in particolare quanto segue: le cause che hanno determinato il disavanzo finanziario dell'esercizio (che e' sensibilmente superiore a quello del 1989); il notevole divario fra le spese elettorali sostenute ed il rimborso ottenuto dallo Stato; le partecipazioni del P.R.I. in societa' commerciali, con l'indicazione, per ciascuna di esse, della sede, dell'attivita' svolta, dell'importo del capitale e dell'entita' della quota di partecipazione del partito, nonche', per le societa' immobiliari, dell'ubicazione degli immobili di proprieta' delle medesime; l'insussistenza di libere contribuzioni di importo superiore ai 5 milioni tra quelle ricevute dalla direzione centrale del partito (ad eccezione di due contributi per complessive di L. 91,5 milioni, di cui uno versato dal Parlamento Europeo); La relazione dei revisori dei conti, estremamente sintetica, certifica che il bilancio del P.R.I. "risulta redatto in conformita' alle risultanze delle scritture contabili, regolarmente tenute, e secondo il modello approvato con decreto del Presidente della Camera dei deputati del 28 luglio 1982". Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti, riguardanti alcuni punti della relazione ed alcune voci del bilancio, con specifico riferimento alla composizione di alcune voci delle entrate ed uscite, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, alle partecipazioni in societa' ed altri eventuali cespiti patrimoniali e reddituali, alla "Festa dell'Edera" ed ai movimenti finanziari riguardanti le societa' partecipate. Nell'ottobre 1991, il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi della direzione del partito, in Roma, piazza dei Caprettari n. 70, dove ha eseguito gli accertamenti ed i controlli contabili e documentali precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Partito Repubblicano Italiano per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO SOCIALISTA DEMOCRATICO ITALIANO Il bilancio del Partito Socialista Democratico Italiano e' stato trasmesso in data 30 aprile 1991 alla Presidenza della Cam- era dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa sottoscritta dal segretario politico e dal segretario amministrativo del partito, alla relazione del collegio nazionale dei revisori dei conti ed a copia dei giornali "L'Umanita'" e "Ore 12" sui quali e' stato pubblicato il bilancio. In allegato al bilancio sono stati inviati i dettagli esplicativi delle voci delle entrate ed uscite e copia degli estratti conto dei c/c bancari del partito. Il bilancio per il 1990 del Partito Socialista Democratico Italiano presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 9.997.060.968 Uscite finanziarie dell'esercizio " 9.304.463.388 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 692.597.580 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 10.590.219.112 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 9.897.621.532 Per cio' che riguarda la forma ed il contenuto il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; alcune voci di entrata ed uscita sono state suddivise in sottovoci. La sintetica relazione illustrativa contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati relativi alle spese elettorali e fornisce, in particolare, le seguenti informazioni: l'incidenza percentuale delle principali voci di entrata ed uscita; la denominazione e la sede dell'unica societa' commerciale le cui quote sono possedute dal partito tramite propri dirigenti (Umanita' S.r.l.) e l'inesistenza di altre partecipazioni societarie e di beni immobili; l'inesistenza di contribuzioni di associati di importo unitario superiore a L. 5 milioni. La relazione del collegio nazionale dei revisori dei conti afferma che "l'esame della contabilita' presenta la rispondenza fra le entrate esposte e quelle indicate nelle scritture contabili", che i versamenti degli associati sono conformi alla vigente normativa e risultano regolarmente nei libri" e conclude esprimendo "parere favorevole" al bilancio consuntivo 1990 e alla relazione del segretario amministrativo. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto dei chiarimenti riguardanti alcuni punti della relazione e del bilancio, con specifico riferimento alle partecipazioni in societa' commerciali. Nell'ottobre 1991, il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi della direzione del partito, in Roma, piazza di Spagna n. 35, dove ha proceduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli contabili e documentali precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Partito Socialista Democratico Italiano per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO LIBERALE ITALIANO Il bilancio del Partito Liberale Italiano e' stato trasmesso in data 29 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa sottoscritta dal segretario politico e dal responsabile amministrativo del partito, alla relazione dei revisori dei conti ed a copia del quotidiano "Il Tempo" e del settimanale "L'Opinione", sui quali il bilancio e' stato pubblicato. Il bilancio per il 1990 del Partito Liberale Italiano presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 5.962.562.430 Uscite finanziarie dell'esercizio " 7.903.534.550 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 1.940.972.120 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 6.722.069.429 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 8.663.041.549 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio appare conforme allo schema di legge; qualche voce in esso prevista e' stata opportunamente suddivisa in sottovoci, per fornire un maggior dettaglio (es.: attribuzione di contributi alle sedi ed organizzazioni periferiche). La relazione del responsabile amministrativo, sottoscritta anche dal segretario politico del partito, contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981. Da essa in particolare risultano: le cause del disavanzo finanziario dell'esercizio ed i provvedimenti adottati per il suo ripianamento; i criteri di ripartizione dei contributi statali tra direzione centrale ed organi periferici del partito; l'unica partecipazione del P.L.I. a societa' commerciali (la S.r.l. Finpalit che possiede a sua volta il 99% del capitale della Palit, proprietaria dell'immobile di via Frattina, in cui ha sede il partito); i dati sulle spese elettorali richiesti dalla legge n. 413/1985. La relazione del collegio dei revisori dei conti precisa che il collegio ha provveduto al controllo delle singole voci di entrate ed uscite ed alla verifica delle registrazioni effettuate sul libro giornale, che risulta tenuto "secondo le corrette regole di una contabilita' ordinata", e da' atto della "veridicita' del bilancio 1990". Essa si diffonde, poi, sulle spese sostenute per le campagne elettorali svoltesi nel 1990. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di documenti riguardanti alcuni punti della relazione ed alcuni punti del bilancio, con specifico riferimento alla composizione di alcune voci delle entrate ed uscite, alle partecipazioni in societa' e ad altri eventuali cespiti patrimoniali e reddituali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi. Nell'ottobre 1991, il comitato si e', poi, recato presso gli uffici amministrativi della direzione centrale del partito, in Roma, via Frattina n. 89, dove ha eseguito gli accertamenti ed i controlli contabili e documentali indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Partito Liberale Italiano per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PARTITO RADICALE Il bilancio del Partito Radicale e' stato trasmesso in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati (che l'ha ricevuto il 6 maggio 1991), unitamente alla relazione illustrativa del bilancio sottoscritta dal tesoriere del partito, alla relazione del collegio dei revisori dei conti ed a copia del quotidiano "Il Giornale d'Italia" sul quale il bilancio e' stato pubblicato. Il Partito Radicale ha trasmesso anche copia della lettera inviata al presidente del consiglio dell'ordine dei dottori commercialisti di Roma con la richiesta di nomina dei tre revisori, e copia della risposta ricevuta; ha inoltre allegato un elenco dei soggetti che nel 1990 hanno versato libere contribuzioni di importo superiore a lire cinque milioni, ai sensi della legge n. 659/1981, comunicato nei termini di legge alla Presidenza della Camera. Il bilancio per il 1990 del Partito Radicale presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 6.622.936.724 Uscite finanziarie dell'esercizio " 4.746.453.145 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 1.876.483.579 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 1.344.612.905 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 531.870.674 In allegato al bilancio viene esposta la situazione patrimoniale al 31 dicembre 1990, nella quale il saldo tra attivita' e passivita' coincide col disavanzo cumulato sopra indicato. Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema di legge; alcune voci (es.: quote as- sociative annuali, spese diverse; spese per attivita' di propa- ganda e informazione politica) sono state divise in sottovoci, al fine di fornire un maggior dettaglio. La relazione del tesoriere contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali richiesti dalla legge n. 413/1985 (suddivise per campagna elettorale) e si sofferma in particolare sui seguenti punti: l'inesistenza di proprieta' immobiliari e di altri redditi; la partecipazione del partito in societa' commerciali, con l'indicazione, per ciascuna di esse, della sede, dell'attivita' esercitata, del numero di iscrizione al registro societa' presso il tribunale di Roma e dell'entita' della partecipazione; l'utilizzazione per il controllo della contabilita' e la certificazione del bilancio, di professionisti indipendenti non iscritti al partito. La relazione dei revisori dei conti, dopo aver precisato che il bilancio e' stato riscontrato conforme alle "relative analitiche scritture contabili ed alla documentazione delle entrate e delle uscite", ne rilascia certificazione attestando che esso "e' conforme alle scritture contabili ed e' redatto secondo le disposizioni vigenti". Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti riguardanti alcuni punti del bilancio, con specifico riferimento alla composizione delle principali voci delle entrate e delle uscite, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, ai movimenti finanziari riguardanti le societa' partecipate. Nell'ottobre 1991, il comitato si e', inoltre, recato presso gli uffici amministrativi del partito, in Roma, via di Torre Argentina n. 76, dove ha proceduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli contabili e documentali indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Partito Radicale per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, e' regolare e conforme alla legge. DEMOCRAZIA PROLETARIA Il bilancio di Democrazia Proletaria e' stato trasmesso in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente a copia della relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario amministrativo del partito, a copia della relazione dei revisori dei conti ed a copia del quotidiano "Il Manifesto" e del periodico "Notiziario D.P." sui quali e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio per il 1990 di Democrazia Proletaria presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 3.661.381.748 Uscite finanziarie dell'esercizio " 2.616.220.299 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 1.045.161.449 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 2.461.072.392 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 1.415.910.943 Per cio' che riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; la voce spese diverse comprende nel suo importo complessivo uscite per movimenti di capitale. La relazione del segretario amministrativo, che si diffonde notevolmente sulle caratteristiche dell'attivita' politica del partito nel 1990, contiene sostanzialmente le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali richiesti dalla legge n. 413/1985. Dalla relazione in particolare risultano: i provvedimenti adottati nel 1990 per contenere al massimo le spese e per ridurre il disavanzo dei precedenti esercizi; i criteri seguiti per l'attribuzione di contributi alle sedi ed organizzazioni periferiche; l'inesistenza di libere contribuzioni di importo superiore a L. 5 milioni. La relazione dei revisori dei conti precisa i controlli periodici eseguiti e conclude formulando un giudizio di "aderenza del bilancio alla contabilita' generale" e di rispetto delle previsioni normative delle leggi sul finanziamento pubblico. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti riguardanti alcune voci del bilancio ed alcuni punti della relazione, con specifico riferimento alle partecipazioni in societa' commerciali e ad altri eventuali cespiti patrimoniali e reddituali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi, ai finanziamenti riguardanti le societa' partecipate. Dall'esame di tali dettagli esplicativi e' risultato che tra le "entrate varie" figurano somme versate dalla Immobil Prol S.r.l., societa' del partito, e dalla cooperativa "Irene" cui e' affidata l'edizione del "notiziario D.P.", organo ufficiale del partito medesimo. Nel novembre 1990, il comitato si e' recato presso gli uffici amministrativi della direzione generale del partito, in Roma, via Farini n. 62, dove ha svolto gli accertamenti ed i controlli contabili e documentali indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio di Democrazia Proletaria per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. SUDTIROLER VOLKSPARTEI Il bilancio del SudTiroler VolksPartei e' stato trasmesso in data 29 marzo 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati (alla quale e' pervenuto il 14 maggio 1991). Unitamente al bilancio sono state trasmesse la relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario amministrativo e dal segretario politico, la relazione sulle spese elettorali, la relazione del collegio dei revisori dei conti, e copia dei giornali "Volksbote" e "Avvenire", sui quali il bilancio e' stato pubblicato. E' stata inviata anche la copia di tre verbali di altrettante verifiche contabili compiute nell'anno 1990 dal collegio dei revisori e copia di una dichiarazione sottoscritta da un gruppo di "Amici dell'SVP", nella quale si da' atto dell'impegno di coprire, con versamenti dei componenti tale gruppo, il disavanzo cumulato al 31 dicembre 1989. Il bilancio del 1990 del Su'dTiroler VolksPartei presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 1.713.179.441 Uscite finanziarie dell'esercizio " 1.923.033.923 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 209.854.482 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 476.783.139 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 686.637.621 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema di legge. Qualche voce e' stata suddivisa in sottovoci. La relazione illustrativa contiene i dati richiesti dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981, e fornisce in particolare le seguenti informazioni: l'organizzazione del partito, la localizzazione degli uffici periferici e l'organico del personale dipendente; la denominazione dell'unica societa' partecipata e la natura dell'attivita' svolta; l'inesistenza di libere contribuzioni di importo unitario superiore a L. 5 milioni. La relazione sulle spese elettorali contiene le informazioni richieste dalla legge n. 413/1985. La relazione del collegio dei revisori dei conti afferma che la contabilita' del partito e' tenuta secondo le "norme di un'ordinata contabilita'" e che tutte le entrate ed uscite sono documentate, indica i controlli eseguiti e rilascia certificazione del bilancio. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, sono stati chiesti ed ottenuti dal segretario amministrativo del S.V.P. una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti, con specifico riferimento ad alcune fra le principali voci delle entrate e delle uscite, ai crediti bancari ed ai relativi interessi ed ai finanziamenti alla societa' del partito (S.r.l. Eigenheim). Nel novembre 1991, il comitato ha incontrato il segretario amministrativo del partito ed ha proceduto alla esecuzione degli accertamenti e dei controlli precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Su'dTiroler VolksPartei per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. UNION VALDO'TAINE Il bilancio dell'Union Valdo'taine e' stato trasmesso l'11 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione illustrativa, alla relazione dei revisori dei conti ed a copia dei giornali "Le Peuple Valdo'tain" e "La Stampa", sui quali il bilancio e' stato pubblicato. Il bilancio per il 1990 dell'Union Valdo'taine presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 472.105.445 Uscite finanziarie dell'esercizio " 418.026.184 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 54.079.261 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 43.336.203 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 10.743.058 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio appare aderente allo schema di legge. La relazione al bilancio, estremamente sintetica, contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981, e si sofferma in particolare sui seguenti punti: l'analisi delle entrate e delle uscite finanziarie, che presentano un importo sensibilmente inferiore a quello del precedente esercizio; l'inesistenza di proprieta' immobiliari, di redditi provenienti da attivita' economiche e di partecipazioni in societa' commerciali, tranne la partecipazione nella societa' cooperativa a r.l. "Librairie Valdo'taine". La relazione sulle spese elettorali, che riguarda le elezioni regionali ed amministrative del 1990, contiene le informazioni richieste dalla legge n. 413/1985. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il Comitato ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti, riguardanti alcune voci del bilancio ed alcuni punti della relazione, con specifico riferimento alla composizione di alcune voci delle entrate e delle uscite, alle libere contribuzioni di ammontare superiore a lire cinque milioni, alle partecipazioni in societa' commerciali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi. Nel novembre 1991, il comitato si e' incontrato con l'amministratore dell'U.V. che portava con se' le scritture contabili e la documentazione relativa all'anno 1990, ed ha eseguito gli accertamenti ed i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio dell'Union Valdo'taine per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. MOVIMENTO AUTONOMISTA DEI DEMOCRATICI PROGRESSISTI Il Movimento Autonomista dei Democratici Progressisti ha inviato alla Presidenza della Camera dei deputati, in data 27 aprile 1991, il bilancio, la relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario amministrativo, la relazione sulle spese elettorali, la relazione dei revisori dei conti e copia del quotidiano "La Voix Autonomiste" su cui e' stato pubblicato il bilancio (documenti pervenuti alla Camera in data 2 maggio 1991). Sono state, inoltre, allegate in copia quattro dichiarazioni relative a contribuzioni superiori ai cinque milioni. Il bilancio per il 1990 del Movimento Autonomista dei Democratici Progressisti presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 194.071.026 Uscite finanziarie dell'esercizio " 201.014.066 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 6.943.040 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 156.376.895 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 163.319.935 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; qualche voce e' stata opportunamente divisa in sottovoci (es.: spese di informazione e propaganda). La relazione dell'amministratore, come di consueto ampia ed articolata, contiene un dettagliato commento alle voci delle entrate e delle uscite e si sofferma inoltre sui seguenti punti: la precaria situazione finanziaria del movimento, a seguito dei debiti contratti per le elezioni regionali del 1988; la ripartizione del contributo dello Stato con gli altri movimenti politici della Val d'Aosta. La relazione dei revisori dei conti attesta la "conformita'" del bilancio alle scritture contabili e precisa che le cifre in esso esposte corrispondono alla documentazione contabile aggiornata al 31 dicembre 1990. Successivamente al ricevimento della documentazione indicata, il comitato ha chiesto ed ottenuto dall'amministratore del movimento chiarimenti, dettagli esplicativi e documenti riguardanti alcune voci del bilancio ed alcuni punti della relazione, con specifico riferimento alle partecipazioni in societa' commerciali, ai crediti e debiti bancari ed ai relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, il comitato si e' incontrato con l'amministratore del movimento, che portava con se' le scritture contabili e la documentazione relativa all'anno 1990, ed ha eseguito gli accertamenti ed i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Movimento Autonomista dei Democratici Progressisti per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. SINISTRA INDIPENDENTE AL SENATO Il bilancio del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente al Senato e' pervenuto a questo Comitato in data 19 marzo 1991. Unitamente al bilancio e' stata trasmessa la relazione illustrativa, sottoscritta dal presidente del gruppo parlamentare sen. Riva e dal segretario sen. Onorato. Nella lettera di trasmissione del bilancio figura la consueta precisazione che il gruppo della Sinistra Indipendente "non possiede proprieta' immobiliari, ne' partecipa a societa' commerciali e non ha titolarita' di imprese e redditi comunque derivanti da attivita' economiche". Alla relazione sono state allegate le dichiarazioni dei senatori del gruppo che hanno versato al medesimo, nel corso del 1990, libere contribuzioni di importo superiore a lire 5 milioni ed i dettagli esplicativi delle spese per attivita' editoriali, di informazione e di propaganda. Anche per il 1990 la Sinistra Indipendente, ritenendo come per i precedenti anni di non essere assoggettata agli obblighi previsti dall'art. 4 della legge n. 659/1981, non ha attuato la pubblicita' del proprio bilancio prevista dal settimo comma del citato art. 4 e non ha nominato il collegio dei tre revisori dei conti per il controllo della propria contabilita' e per la certificazione del bilancio. Il bilancio per il 1990 della Sinistra Indipendente al Senato presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 1.317.042.672 Uscite finanziarie dell'esercizio " 1.317.000.000 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 42.672 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, esso appare aderente allo schema obbligatorio di legge, ma non espone l'avanzo o il disavanzo cumulato dei precedenti esercizi. La sintetica relazione al bilancio illustra la peculiare composizione del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente e fornisce alcune informazioni sulle iniziative politiche attuate nel 1990. Il comitato ha chiesto ed ottenuto dal gruppo informazioni e chiarimenti sulla composizione di alcune voci di bilancio e sui crediti e debiti bancari con i relativi interessi. Ha poi incontrato, nel mese di novembre 1991, Il segretario del gruppo, che ha fornito alcuni chiarimenti sul bilancio e sulla relazione. SINISTRA INDIPENDENTE ALLA CAMERA Il bilancio del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente alla Camera e' stato trasmesso in data 15 marzo 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati. Unitamente al bilancio e' stata trasmessa la relazione illustrativa, sottoscritta dal tesoriere del gruppo. In tale relazione si afferma che la Sinistra Indipendente alla Camera ritiene di non essere assoggettata agli obblighi previsti dall'art. 4 della legge n. 659/1981 e che, pertanto, essa non ha attuato la pubblicita' del proprio bilancio prevista dalla citata norma e non ha nominato il collegio dei tre revisori dei conti per il controllo della contabilita' e per la certificazione del bilancio. Il bilancio per il 1990 della Sinistra Indipendente alla Camera presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 2.108.095.959 Uscite finanziarie dell'esercizio " 2.126.608.563 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 18.512.604 Avanzo cumulato dei precedenti esercizi " 418.394.197 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 399.881.593 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge; qualche voce dello schema e' stata suddivisa in sottovoci. La relazione al bilancio precisa che il gruppo non dispone di proprieta' immobiliari, ne' di partecipazioni a societa' commerciali e non e' titolare di imprese, ne' gode di redditi di qualsiasi altra natura. La relazione, inoltre, illustra la peculiare composizione del gruppo e fornisce un sintetico commento alle entrate ed uscite. Il comitato ha chiesto ed ottenuto dal gruppo informazioni e chiarimenti sulla composizione di alcune voci di bilancio e sui crediti e debiti bancari con i relativi interessi. Ha poi incontrato, nel novembre 1991, un incaricato del tesoriere del gruppo ed ha effettuato alcuni controlli sulla documentazione delle principali voci delle entrate e delle uscite. PARTITO SARDO D'AZIONE Il bilancio del Partito Sardo d'Azione e' stato trasmesso in data 29 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, unitamente alla relazione del segretario amministrativo (sottoscritta anche dal segretario politico), alla relazione del collegio dei revisori dei conti ed alle copie del quotidiano "Il Sole - 24 Ore" e del periodico del partito "Il Solco" sui quali il bilancio e' stato pubblicato. Il bilancio del Partito Sardo d'Azione per il 1990 presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 395.386.066 Uscite finanziarie dell'esercizio " 327.313.336 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 68.072.730 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio precedente " 297.461.466 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 229.388.736 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare sostanzialmente aderente allo schema obbligatorio di legge, anche se qualche voce risulta estranea allo schema attualmente in vigore. La relazione del segretario amministrativo contiene le informazioni richieste dall'art. 4, ottavo comma, della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali. Dalla relazione in particolare risulta quanto segue: l'analisi del disavanzo e la composizione delle voci delle entrate e delle uscite (il cui importo e' notevolmente inferiore a quello del precedente esercizio); la distinta delle spese di amministrazione; l'inesistenza di libere contribuzioni di ammontare superiore ai cinque milioni e di redditi di qualsiasi natura; le assegnazioni a favore delle sedi di organizzazioni periferiche (Federazioni distrettuali); l'analisi delle spese elettorali. Nella sua relazione il collegio dei revisori dei conti, dopo aver accertato l'esatta corrispondenza delle scritture contabili con le risultanze finali del bilancio, rilascia la certificazione del medesimo. Il comitato ha incontrato, nel novembre 1991, il segretario amministrativo ed i revisori dei conti del partito, che portavano con se' le scritture contabili e la documentazione delle entrate ed uscite relative all'esercizio 1990, ed ha eseguito gli accertamenti e controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio del Partito Sardo d'Azione, per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta sostanzialmente regolare e conforme alla legge. FEDERAZIONE DEI VERDI La Federazione delle Liste Verdi, in occasione della propria assemblea federale tenutasi a Castrocaro Terme nei giorni 7, 8 e 9 dicembre 1990, ha mutato la propria denominazione in "Federazione dei Verdi", assumendo il simbolo del sole che ride, tagliato in basso dalla scritta "Verdi". Essa ha assorbito il movimento "Verdi sole che ride", il quale non ha presentato il proprio bilancio per il 1990, essendo confluite le entrate ed uscite nel bilancio della Federazione. Il bilancio della Federazione dei Verdi e' stato inviato alla Presidenza della Camera dei deputati in data 29 aprile 1991 (ed e' ad essa pervenuto il 3 maggio 1991), unitamente alla relazione sottoscritta dal tesoriere Lino De Benetti, alla relazione dei revisori dei conti ed a copia del quotidiano "Il Manifesto", sul quale e' stato pubblicato il bilancio. Sono stati inviati anche i dettagli esplicativi di tutte le voci del bilancio e della situazione patrimoniale al 31 dicembre 1990, i prospetti di riconciliazione dei saldi dei conti correnti bancari ed il prospetto di raffronto tra le entrate ed uscite di competenza degli anni 1989 e 1990. Il bilancio della Federazione dei Verdi per il 1990, che e' stato redatto in base al "principio di competenza" e non al "principio di cassa", presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 4.870.611.058 Uscite finanziarie dell'esercizio " 8.162.647.453 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 3.292.036.395 Avanzo cumulato dei precedenti esercizi L. 3.764.910.997 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 472.874.602 I dati sull'avanzo e il disavanzo cumulato non sono stati esposti nel bilancio della Federazione (prospetto delle entrate ed uscite di competenza del 1990), ma si ricavano dalle cifre figuranti nei bilanci precedenti e dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 1990 e vengono confermate dalla relazione del collegio dei revisori. Il prospetto delle entrate ed uscite di competenza del 1990 e' redatto come un vero e proprio conto economico di impresa commerciale e comprende anche gli ammortamenti e gli accantonamenti. Esso presenta, dunque, voci non comprese nello schema obbligatorio di legge. La sintetica relazione al bilancio fornisce le informazioni richieste dalla legge e si dilunga sui rimborsi ricevuti dallo Stato per le spese elettorali. La suddivisione di tali spese, in base alle voci di cui all'art. 4 della legge n. 713/1985, e' stata fornita in epoca successiva, a seguito di specifica richiesta di questo comitato. Nella loro relazione, i revisori dei conti dichiarano di aver controllato le singole voci di entrata ed uscita e le voci delle attivita' e passivita' e danno atto della "veridicita'" del bilancio. Questo comitato, dopo aver ricevuto i documenti sopra indicati, ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti riguardanti alcuni punti del bilancio e della relazione illustrativa, con specifico riferimento alla composizione delle principali voci delle entrate e delle uscite. Quindi, nel novembre 1991, ha proceduto all'esecuzione dei controlli ed accertamenti contabili e documentali precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio della Federazione dei Verdi per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta sostanzialmente regolare, anche se il suo contenuto e' in parte difforme dallo schema di legge. LISTA PER TRIESTE L'Associazione per la Zona franca integrale a Trieste e nella sua provincia (Lista per Trieste) ha inviato in data 26 febbraio 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati il bilancio dell'esercizio 1990, unitamente alle relazioni del segretario amministrativo e dei revisori dei conti, ad alcune dichiarazioni congiunte di libere contribuzioni di importo superiore ai 5 milioni, ai giornali "La voce libera" e "Il Giornale d'Italia" sui quali il bilancio e' stato pubblicato e ad una serie di distinte e copie fotostatiche di documenti contabili. Il bilancio della Lista per Trieste per il 1990 presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 187.959.156 Uscite finanziarie dell'esercizio " 176.144.513 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 11.814.643 Avanzo cumulato dei precedenti esercizi " 46.168.964 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 57.983.607 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio e' conforme allo schema obbligatorio di legge. Alcune voci sono state opportunamente suddivise in sottovoci. La sintetica relazione del segretario amministrativo contiene le informazioni di cui all'art. 4 della legge n. 659/1981 ed i dati sulle spese elettorali e precisa che la Lista per Trieste non possiede proprieta' immobiliari ne' cespiti di altro genere, fatta eccezione per la partecipazione in una societa' immobiliare proprietaria dell'immobile in cui si trova la sede del movimento e per la proprieta' del settimanale politico "La Voce Libera", organo di stampa della lista. La relazione dei revisori dei conti si limita a certificare la "regolarita'" del bilancio del movimento. Questo comitato, dopo aver ricevuto i documenti sopra indicati, ha incontrato, nel novembre 1991, il segretario del movimento ed ha proceduto all'esecuzione dei controlli ed accertamenti contabili e documentali precisati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo Comitato, il bilancio della Lista per Trieste per il 1990, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. LEGA LOMBARDA - LEGA NORD Il bilancio del Movimento politico "Lega Lombarda - Lega Nord" e' pervenuto in data 24 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati unitamente alla relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario nazionale e dal comitato amministrativo, alla relazione dei revisori dei conti ed a copia del quotidiano "Il Giornale" e del giornale "Lombardia Autonomista" sui quali e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio della Lega Lombarda - Lega Nord per il 1990 presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 3.023.538.020 Uscite finanziarie dell'esercizio " 2.878.241.029 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 145.296.991 Avanzo cumulato dei precedenti esercizi " 304.657.729 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 449.954.720 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare sostanzialmente aderente allo schema di legge; quasi tutte le voci sono state suddivise in sottovoci. La relazione al bilancio contiene le informazioni di cui all'art. 4 della legge n. 659/1981 e precisa, in particolare, la composizione delle entrate e delle uscite, l'organizzazione territoriale del movimento e la societa' cooperativa in cui il medesimo ha una partecipazione. Le spese elettorali sostenute nel 1990 sono gia' esposte in bilancio fra le uscite. La relazione dei revisori dei conti indica i controlli eseguiti e conclude di aver riscontrato il bilancio "conforme ai libri ed alle scritture contabili tenute a norma di legge, nonche' ai correlativi documenti probatori tenuti secondo le norme di una ordinata contabilita'". Questo Comitato, dopo aver ricevuto i documenti menzionati, ha chiesto ed ottenuto una serie di chiarimenti, dettagli e documenti riguardanti, in particolare, la composizione di alcune voci del bilancio, i crediti e debiti bancari ed i relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, ha incontrato un membro del comitato amministrativo del movimento ed ha provveduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo Comitato, il bilancio per il 1990 della Lega Lombarda - Lega Nord, anche alla luce delle risultanze dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. VERDI ARCOBALENO PER L'EUROPA L'associazione politica "Verdi Arcobaleno per l'Europa", ha inviato in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati il bilancio dell'esercizio 1990, che e' pervenuto il 6 maggio 1991. Al bilancio, sottoscritto dal segretario generale dell'Associazione Francesco Rutelli, sono state allegate la relazione illustrativa e la relazione sulle spese elettorali, sottoscritte anch'esse da Rutelli, la relazione del collegio dei revisori dei conti e copia del quotidiano "Il Giornale d'Italia" sul quale e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio dell'Associazione "Verdi Arcobaleno per l'Europa" per il 1990, presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 851.860.299 Uscite finanziarie dell'esercizio " 841.293.136 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 10.567.163 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 11.461.804 Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 894.641 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio e' aderente allo schema obbligatorio. La relazione al bilancio contiene le informazioni di legge e precisa che l'Associazione non possiede cespiti patrimoniali e reddituali, ne' partecipazioni in societa' commerciali e non ha avuto libere contribuzioni di importo superiore a L. 5 milioni. La relazione dei revisori dei conti certifica che il bilancio "e' conforme alle scritture contabili ed e' redatto secondo le disposizioni vigenti". Successivamente al ricevimento dei documenti indicati, sono stati chiesti ed ottenuti informazioni e chiarimenti sulla composizione di alcune voci di bilancio e sui crediti e debiti bancari ed i relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, il comitato ha incontrato un incaricato del segretario dell'Associazione, che portava con se' le scritture contabili dell'esercizio 1990 e la relativa documentazione ed ha proceduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio per il 1990 dell'Associazione "Verdi Arcobaleno per l'Europa", anche alla luce dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. ANTIPROIBIZIONISTI SULLA DROGA CONTRO LA CRIMINALITA' POLITICA E COMUNE L'Associazione politica "Antiproibizionisti sulla droga contro la criminalita' politica e comune", ha inviato il bilancio 1990 in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei deputati, che l'ha ricevuto il 6 maggio 1991. Al bilancio, sottoscritto dal segretario generale Sergio Ravasio, sono state allegate la relazione illustrativa, la relazione sulle spese elettorali, la relazione del collegio dei revisori dei conti e copia del quotidiano "Il Giornale d'Italia" sul quale e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio dell'Associazione "Antiproibizionisti sulla droga contro la criminalita' politica e comune" per il 1990, presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 691.742.841 Uscite finanziarie dell'esercizio " 690.162.841 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 1.580.000 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 1.580.000 Avanzo o disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. ___ Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio e' aderente allo schema obbligatorio. La relazione contiene le informazioni di legge e precisa che l'Associazione non possiede partecipazioni in societa', ne' cespiti patrimoniali e reddituali, non ha organi periferici e non ha avuto contribuzioni di ammontare superiore a L. 5 milioni. La relazione dei revisori dei conti certifica che il bilancio "e' conforme alle scritture contabili ed e' redatto secondo le disposizioni vigenti". Dopo l'esame di tali documenti il Comitato ha chiesto ed ottenuto informazioni e chiarimenti sulla composizione di alcune voci di bilancio e sui crediti e debiti bancari ed i relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, ha incontrato il segretario dell'Associazione, che portava con se' le scritture contabili dell'esercizio 1990, ed ha proceduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo Comitato, il bilancio per il 1990 dell'Associazione "Antiproibizionisti sulla droga contro la criminalita' politica e comune", anche alla luce dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. PIEMONT UNION AUTONOMIA Il bilancio del Movimento politico "Piemont Union Autonomia", che ha partecipato alle elezioni regionali del Piemonte tenutesi nel 1990, e' pervenuto alla Presidenza della Camera in data 5 aprile 1991, unitamente alla relazione del segretario amministrativo, alla relazione del collegio dei revisori, alla relazione sulle spese elettorali ed a copia del quotidiano "L'Union Autonomiste" e del periodico "L'Union Piemonte'isa" sui quali il bilancio e' stato pubblicato. Il Movimento ha poi inviato alla Camera, in data 15 aprile 1991, copia del quotidiano "La Stampa" del 2 aprile 1991, che riporta anch'esso la pubblicazione del bilancio. Il bilancio dell'Associazione "Piemont Union Autonomia" per il 1990, presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 107.518.292 Uscite finanziarie dell'esercizio " 30.922.850 Avanzo finanziario dell'esercizio L. 76.595.442 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " 35.354.508 Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 41.240.934 Dal punto di vista della forma e dal contenuto, il bilancio e' aderente allo schema di legge, anche se alcune voci, alle quali non corrispondeva alcun importo, non sono state indicate. La relazione contiene le informazioni di legge e precisa che l'Associazione non possiede partecipazioni in societa', ne' proprieta' immobiliari, ne' altri cespiti o redditi e non ha avuto contribuzioni di ammontare superiore a L. 5 milioni. Nella loro relazione, i revisori precisano le verifiche eseguite e dichiarano di aver accertato la corrispondenza del bilancio con la contabilita'. Successivamente al ricevimento di tali documenti, il Comitato ha chiesto ed ottenuto informazioni e chiarimenti su alcune voci del bilancio, sui crediti e debiti bancari e sui revisori dei conti dell'Associazione. Quindi, nel novembre 1991, ha incontrato il segretario amministrativo, che portava con se' le scritture contabili e la relativa documentazione, ed ha eseguito gli accertamenti ed i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo Comitato, il bilancio per il 1990 dell'Associazione "Piemont Union Autonomia", anche alla luce dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. ASSOCIAZIONE LAICA VERDE CIVICA ANTIPROIBIZIONISTA L'Associazione "Laica Verde Civica Antiproibizionista", ha inviato in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei Deputati il bilancio dell'esercizio 1990, che e' pervenuto il 6 maggio 1991. Al bilancio, sottoscritto dal presidente dell'Associazione Vincenzo Cucco, sono state allegate la relazione sulle spese elettorali, la relazione del collegio dei revisori dei conti e copia del quotidiano "Il Giornale d'Italia" sul quale e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio dell'Associazione "Laica Verde Civica Antiproibizionista" per il 1990 presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 60.060.667 Uscite finanziarie dell'esercizio " 150.663.971 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 90.603.304 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " - Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 90.603.304 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio e' aderente allo schema obbligatorio. La relazione contiene le informazioni di legge e precisa che l'Associazione non possiede cespiti patrimoniali e reddituali, ne' partecipazioni in societa' commerciali e non ha avuto libere contribuzioni di importo superiore a L. 5 milioni. La relazione dei revisori dei conti certifica che il bilancio "e' conforme alle scritture contabili ed e' redatto secondo le disposizioni vigenti". Successivamente al ricevimento dei documenti indicati sono stati chiesti ed ottenuti informazioni e chiarimenti sui crediti e debiti bancari ed i relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, il comitato ha incontrato il presidente dell'Associazione, che portava con se' le scritture contabili dell'esercizio 1990 e la relativa documentazione, ed ha proceduto all'esecuzione degli accertamenti e dei controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio per il 1990 dell'Associazione "Laica Verde Civica Antiproibizionista", anche alla luce dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. ANTIPROIBIZIONISMO SULLA DROGA CONTRO TUTTE LE MAFIE, CIVICI LAICI VERDI L'Associazione politica "Antiproibizionismo sulla droga contro tutte le mafie, civici laici verdi", ha inviato in data 26 aprile 1991 alla Presidenza della Camera dei Deputati il bilancio dell'esercizio 1990, che e' pervenuto il 6 maggio 1991. Al bilancio, sottoscritto dal presidente dell'Associazione Maurizio Turco, sono state allegate la relazione illustrativa, la relazione sulle spese elettorali, la relazione del collegio dei revisori dei conti e copia del quotidiano "Il Giornale d'Italia" sul quale e' stato pubblicato il bilancio. Il bilancio dell'Associazione "Antiproibizionismo sulla droga contro tutte le mafie, civici laici verdi" per il 1990 presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 25.783.358 Uscite finanziarie dell'esercizio " 200.787.762 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 175.004.404 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " ___ Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 175.004.404 Dal punto di vista della forma e del contenuto, il bilancio e' aderente allo schema obbligatorio. La relazione contiene le informazioni di legge e precisa che l'Associazione non possiede cespiti patrimoniali e reddituali, ne' partecipazioni in societa' commerciali e non ha avuto libere contribuzioni di importo superiore a L. 5 milioni. La relazione dei revisori dei conti certifica che il bilancio "e' conforme alle scritture contabili ed e' redatto secondo le disposizioni vigenti". Successivamente al ricevimento dei documenti indicati, il Comitato ha chiesto ed ottenuto informazioni sui crediti e debiti bancari ed i relativi interessi. Quindi, nel novembre 1991, il comitato ha incontrato il presidente dell'Associazione, che portava con se' le scritture contabili dell'esercizio 1990 e la relativa documentazione, ed ha eseguito gli accertamenti e i controlli indicati nella prima parte di questa relazione. A giudizio di questo comitato, il bilancio per il 1990 dell'Associazione "Antiproibizionismo sulla droga contro tutte le mafie, civici laici verdi", anche alla luce dei controlli eseguiti, risulta regolare e conforme alla legge. MOVIMENTO MERIDIONALE Il "Movimento Meridionale", che ha partecipato alle elezioni europee del 1989 attraverso il raggruppamento "Federalismo", ha inviato alla Presidenza della Camera dei Deputati, in data 31 luglio 1991, il bilancio, la relazione illustrativa, sottoscritta dal segretario amministrativo, e la relazione dei revisori dei conti (documenti pervenuti alla Camera in data 27 agosto 1991 ed inviati a questo comitato nel successivo mese di settembre). Al bilancio e' stata allegata una dichiarazione del segretario dell'Associazione, avv. Tassone, di inesistenza di libere contribuzioni di ammontare superiore ai 5 milioni. Non sono state inviate, invece, le copie dei giornali sui quali il bilancio e' stato eventualmente pubblicato, ne' la copia dell'apposita relazione sulle spese elettorali, prevista dalla legge n. 413/1985. Poiche' tali documenti si riferiscono all'esercizio 1989, essi sono stati trasmessi con notevole ritardo rispetto ai termini di legge. Il bilancio per il 1989 del Movimento Meridionale presenta le seguenti risultanze complessive: Entrate finanziarie dell'esercizio L. 59.590.000 Uscite finanziarie dell'esercizio " 60.256.950 Disavanzo finanziario dell'esercizio L. 666.950 Disavanzo cumulato dei precedenti esercizi " - Disavanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 1990 L. 666.950 Per quanto riguarda la forma ed il contenuto, il bilancio appare aderente allo schema obbligatorio di legge. La relazione del responsabile amministrativo fornisce delle informazioni sull'attivita' svolta dall'Associazione e sulle fonti di finanziamento ed un breve commento sulle spese dell'esercizio. La relazione dei revisori dei conti certifica che il bilancio del Movimento e' conforme alle risultanze contabili ed e' redatto nelle forme volute dalla legge. Il Comitato non ha potuto svolgere alcun controllo sulle scritture contabili del Movimento Meridionale e sulla relativa documentazione sia perche' il bilancio e' pervenuto solo alla fine del mese di settembre, sia perche' esso si riferisce all'esercizio 1989; esercizio per il quale la relazione di controllo ai sensi dell'art. 4, dodicesimo comma, della legge n. 659/1981 e' stata presentata lo scorso anno. Nel rimettere la presente relazione, questo comitato rimane a disposizione della S.V. On.le per ogni eventuale chiarimento. Il comitato tecnico Prof. Domenico AMODEO - Prof. Matteo CARATOZZOLO - Dott. Remo MARLETTA ALLEGATO A ELENCO NOMINATIVO DEI VERSAMENTI EFFETTUATI NEL CORSO DEL 1990 AL P.C.I. COMITATO REGIONALE DELLA VAL D'AOSTA 1. Bajocco Igino L. 28.238.500 2. Chenuil Giorgio Alessandro " 26.923.000 3. Dolchi Giulio " 47.146.500 4. Mafrica Demetrio " 27.962.000 5. Monami Cristina " 21.725.000 6. Tonino Alder " 47.091.500 7. Monami Luigi " 9.000.000 Totale. . . L. 208.086.500 COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE 1. Acotto Ezio L. 6.162.010 2. Adduci Donato " 9.677.998 3. Biazzi Guido " 8.055.043 4. Bortolin Silvana " 10.143.296 5. Bosio Marco " 6.049.053 6. Bresso Mercedes " 13.800.000 7. Buzio Alberto " 13.886.724 8. Calligaro Germano " 9.911.486 9. Chiezzi Giuseppe " 18.633.511 10. Coppo Ettore " 13.050.796 11. Dameri Silvana " 26.274.026 12. Ferro Primo " 6.022.071 13. Foco Andrea " 20.142.516 14. Grosso Carlo Federico " 23.293.550 15. Guasso Nazzareno " 10.436.240 16. Marengo Luciano " 10.620.776 17. Monticelli Antonio " 19.983.956 18. Riba Lido " 10.358.496 19. Rivalta Luigi " 12.078.196 20. Sestero Maria Grazia " 20.069.568 21. Valeri Gilberto " 9.017.157 Totale. . . L. 277.666.469 COMITATO REGIONALE DELLA LIGURIA 1. Bacigalupo Marisa L. 19.075.342 2. Battilana Luigi " 19.598.626 3. Benedetti Giovanna " 19.945.650 4. Bertagna Sandro " 66.613.675 5. Bertolani Franco " 33.574.271 6. Buscaglia Claudio " 30.451.423 7. Castellano Anna " 19.587.798 8. Daniela Maria Grazia " 26.189.214 9. Delfino Franco " 19.233.426 10. Di Rosa Roberto " 51.638.776 11. Gallanti Giuliano " 54.857.055 12. Luzzatto Giunio " 50.186.842 13. Magliotto Armando " 17.256.680 14. Margini Mario " 30.717.844 15. Mazzarello Graziano " 29.385.919 Totale. . . L. 488.312.541 COMITATO REGIONALE DELLA LOMBARDIA 1. Abeni Evelino L. 10.000.000 2. Adamo Marilena " 34.870.000 3. Agostinelli Agostino " 35.200.000 4. Ambrosio Bruno " 18.750.000 5. Azzoni Giuseppe " 37.340.000 6. Benelli Daniela " 18.000.000 7. Binelli Fabio " 20.520.000 8. Bonalumi Edgardo " 37.710.000 9. Borghini Piero " 18.800.000 10. Bozzano Cesare " 35.910.000 11. Buzzi Gianstefano " 35.400.000 12. Cominelli Giovanni " 20.410.000 13. Corbani Luigi " 12.470.000 14. Cordibella Sergio " 43.830.000 15. De Angeli Enrico " 24.700.000 16. Esperti Giuliano " 19.610.000 17. Galardi Guido " 34.850.000 18. Galli Pio " 21.890.000 19. Korach Vittorio " 29.200.000 20. Losa Liberto " 20.310.000 21. Lottaroli Emiliano " 26.900.000 22. Maggioni Maurizio " 41.150.000 23. Majetta Valentino " 13.700.000 24. Montagna Elga " 19.490.000 25. Novarini Alfredo " 19.150.000 26. Pescatori Enrico " 16.600.000 27. Russo Emilio " 20.140.000 28. Segre Luciano " 20.420.000 29. Serangeli Alfredo " 16.600.000 30. Sereni Emilio " 7.300.000 31. Terraroli Adelio " 20.540.000 32. Torri Franco " 38.250.000 33. Vespa Manuela " 21.990.000 34. Vitali Roberto " 53.400.000 Totale. . . . . . . . . . L. 865.400.000 COMITATO REGIONALE DEL VENETO 1. Armano Elio L. 16.477.716 2. Basso Luigi " 8.576.535 3. Biasibetti Laura " 19.974.411 4. Borghero Pierpaolo " 17.370.569 5. Bragaja Giorgio " 7.491.198 6. De Biasio Luisa " 8.968.585 7. Gabanizza Giorgio " 18.128.143 8. Gallinaro Luciano " 10.887.975 9. Lodo Valentino " 20.842.283 10. Morandina Renato " 28.206.491 11. Ongaro Franca Basaglia " 6.000.000 12. Pison Giuseppe " 11.597.155 13. Pupillo Giuseppe " 24.746.435 14. Salzano Edoardo " 11.032.743 15. Tanzarella Angelo " 16.937.327 16. Vanni Walter " 16.457.566 17. Varisco Ruddi " 16.767.808 18. Varnier Giuliano " 8.800.612 19. Vigna Lorenzo " 16.991.070 20. Virdis Caterina Limentani " 16.477.500 Totale. . . L. 302.732.122 COMITATO REGIONALE DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA 1. Viezzi Roberto L. 39.782.336 2. Padovan Paolo " 40.429.876 3. Lusa Perla " 34.801.613 4. De Piero Barbina Augusta " 50.062.528 5. Del Negro Ivo " 34.190.775 6. Bratina Giovanni " 35.619.286 7. Poli Ugo " 44.572.251 8. Padovan Giannino " 32.577.328 9. Sonego Lodovico " 33.585.453 10. Travanut Renzo " 34.716.828 11. Budin Milos " 36.286.881 Totale. . . L. 416.625.155 COMITATO REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA 1. Zanotti Katia L. 13.000.000 2. Zagatti Alessandra " 25.000.000 3. Signorino Elsa " 23.000.000 4. Sandri Alfredo " 18.000.000 5. Petronio Luciano " 12.000.000 6. Guerzoni Luciano " 25.000.000 7. Filippini Giovanna " 12.000.000 8. Cocchi Renato " 18.000.000 9. Cigarini Werther " 13.000.000 10. Castellucci Federico " 20.000.000 11. Bottoni Paola " 22.000.000 12. Bottino Felicia " 27.000.000 13. Bonacini Moris " 25.000.000 14. Bissoni Giovanni " 13.000.000 15. Bertolini Vincenzo " 12.500.000 16. Bersani Pier Luigi " 23.000.000 17. Barbolini Giuliano " 15.000.000 18. Mimi Angelo " 23.000.000 19. Visani Davide " 20.000.000 Totale. . . L. 359.500.000 COMITATO REGIONALE DELLA TOSCANA 1. Belloni Gaetana Arrigoni L. 20.000.000 2. Cocchi Siro " 20.588.160 Totale. . . L. 40.588.160 COMITATO REGIONALE DELLE MARCHE 1. Astolfi Alberto L. 15.718.000 2. Costanzi Franco " 23.598.000 3. Dini Rodolfo " 24.417.000 4. Latini Carlo " 25.528.000 5. Mantovani Silvio " 9.944.000 6. Mattei Carmela " 31.756.000 7. Mascioni Giuseppe " 19.467.000 8. Bartolomei Dante " 20.655.000 9. Favaretto Ilario " 16.450.000 10. Lucarini Giuliano " 18.192.000 11. Boltri Roberto " 19.126.000 12. Silenzi Giulio " 16.993.000 13. Berionni Emilio " 15.464.000 14. Anati Silvana " 14.255.000 15. Troli Gino " 6.000.000 16. Corvatta Claudio " 13.512.000 17. Cecchini Maria Cristina " 20.729.000 18. Broccolo Alessandra " 29.816.000 19. Paci Massimo " 19.698.000 20. Pandolfi Massimo " 9.036.000 21. Marcolini Pietro " 18.439.000 22. Bernardini Umberto " 10.774.000 Totale. . . L. 399.567.000 COMITATO REGIONALE DELL'UMBRIA 1. Antonini Nadia L. 23.054.457 2. Carnieri Claudio " 22.707.898 3. Mingarelli Pierluigi " 14.041.588 4. Piccioni Svedo " 15.334.422 5. Borgognoni Mariano " 21.148.721 6. Bartolini Giampaolo " 13.911.045 7. Neri Pierluigi " 14.925.638 8. Piermatti Roberto " 21.217.699 9. Sererni Marina " 10.060.005 10. Prosperini Fausto " 26.229.517 11. Mandarini Francesco " 28.328.969 12. Ghirelli Francesco " 18.927.867 13. Menichetti Paolo " 16.470.899 14. Panfili Samio " 33.404.905 15. Acciacca Vincenzo " 16.017.773 16. Guidi Guido " 13.017.623 17. Corinti Leopoldo " 6.937.709 Totale. . . L. 315.736.735 COMITATO REGIONALE DEL LAZIO 1. Amati Matteo L. 16.201.000 2. Bozzetto Giancarlo " 31.683.069 3. Buffa Lucio " 24.526.000 4. Cancrini Luigi " 39.945.000 5. Carella Renzo " 14.531.000 6. Cavallo Anna Rosa " 27.118.000 7. Cerri Umberto " 8.395.000 8. Collepardi Danilo " 16.876.000 9. Corradi Guerrino " 40.168.000 10. Cosentino Lionello " 13.278.500 11. Daga Luigi " 13.524.500 12. De Lucia Vezio " 160.575 13. Ferroni Andrea " 21.168.000 14. Mafai Maria " 13.055.000 15. Marroni Angiolo " 28.798.000 16. Massolo Oreste " 9.382.651 17. Meta Michele " 15.903.000 18. Paladini Stefano L. 14.950.000 19. Quattrucci Mario " 39.750.850 20. Rovero Ada " 13.896.000 21. Scheda Rinaldo " 26.200.000 22. Speranza Francesco " 24.768.000 23. Tidei Pietro " 14.249.000 24. Tola Vittoria " 14.842.000 25. Vitelli Pietro " 14.656.000 Totale. . . L. 498.025.145 COMITATO REGIONALE DELLA CAMPANIA 1. Boffa Costantino L. 31.000.000 2. Cennamo Aldo " 12.000.000 3. Cerbone Salvatore " 26.000.000 4. Ciambriello Samuele " 12.000.000 5. D'Alo' Giuseppe " 13.000.000 6. Donise Eugenio " 28.000.000 7. Fierro Lucio " 8.000.000 8. Marzano Arturo " 13.000.000 9. Morra Ferdinando " 8.000.000 10. Mughini Achille " 25.000.000 11. Sales Isaia " 29.000.000 12. Santangelo Mario " 39.000.000 13. Sbriziolo Eirene " 16.000.000 14. Silvestrini Vittorio " 35.000.000 15. Tavernini Monica " 31.000.000 16. Venditto Giuseppe " 29.000.000 17. Vittoria Eduardo " 35.000.000 18. Ziccardi Roberto " 16.000.000 Totale. . . L. 406.000.000 COMITATO REGIONALE DELLA PUGLIA 1. Angiuli Vito L. 22.156.870 2. Carrozzo Gaetano " 22.156.870 3. Colangelo Sabino " 22.156.870 4. Di Rodi Nicola " 13.857.738 5. Dipietrangelo Carmine " 22.340.738 6. Fortunato Loris " 13.757.772 7. Godelli Silvia " 36.688.516 8. Iafrate Zenone " 13.924.838 9. Loreto Rocco " 23.956.870 10. Macri' Camillo " 22.156.870 11. Massafra Isabella " 11.188.729 12. Mansueto Nicola " 12.462.106 13. Occhifino Nicola " 25.541.773 14. Pizzicoli Michele " 33.036.699 15. Piccigallo Benito " 13.924.907 16. Rossi Angelo " 14.182.923 17. Saponaro Francesco " 10.589.343 18. Simone Mauro " 13.925.012 19. Strazeri Marcello " 36.866.893 Totale. . . L. 384.872.337 COMITATO REGIONALE DELLA BASILICATA 1. Bulfaro Giovanni L. 13.498.160 2. Cittadini Renato " 12.500.000 3. Collarino Rocco " 26.607.236 4. Curcio Rocco " 22.907.296 5. Lagala Canio " 9.384.344 6. Lettieri Mario " 30.184.484 7. Litito Angelo " 9.678.284 8. Minieri Angelo " 10.777.000 9. Riviello Anna Maria " 36.714.536 10. Simonetti Pietro " 23.984.484 Totale. . . L. 196.235.824 COMITATO REGIONALE DELLA CALABRIA 1. Politano Franco L. 24.740.000 2. Schifino Ubaldo " 21.240.000 3. Srizzi Antonino " 20.346.000 4. Ledda Quirino " 16.240.000 5. Cristofaro Giuseppe " 10.620.000 6. Madeo Eugenio " 10.620.000 7. Adamo Nicola " 10.620.000 8. Tarsitano Luigi " 6.752.000 9. Oliverio Mario " 16.240.000 10. Li Gotti Maria Teresa " 4.176.000 11. Bova Giuseppe " 10.620.000 12. De Santis Franco Saverio " 10.620.000 Totale. . . L. 162.834.000 COMITATO REGIONALE DELLA SICILIA 1. Aiello Francesco L. 41.595.000 2. Altamore Giovanni " 41.480.000 3. Bartoli Rita " 34.680.000 4. Capodicasa Angelo " 39.680.000 5. Chessari Giorgio " 48.740.000 6. Colombo Luigi " 45.670.000 7. Consiglio Antonino L. 44.210.000 8. D'Urso Carmelo " 41.480.000 9. Gueli Calogero " 45.520.000 10. Gulino Luigi " 42.745.000 11. La Porta Francesco " 41.280.000 12. Laudani Adriana " 43.470.000 13. Parisi Giovanni " 42.440.000 14. Russo Michelangelo " 26.120.000 15. Virlinzi Gaetano " 42.745.000 16. Vizzini Gioacchino " 38.120.000 17. Galasso Alfredo " 21.595.000 Totale. . . L. 681.570.000 COMITATO REGIONALE DELLA SARDEGNA 1. Barranu Benedetto L. 60.198.000 2. Casu Vittoria " 54.521.000 3. Cocco Francesco " 54.008.000 4. Cocodi Luigi " 54.506.000 5. Cuccu Ignazio " 54.303.000 6. Dadea Massimo " 55.777.000 7. Ladu Leonardo " 50.618.000 8. Lorelli Salvatore " 54.531.000 9. Manca Raffaele " 58.935.000 10. Muledda Gesuino " 54.543.000 11. Pes Antonio " 86.816.000 12. Pubusa Andrea " 54.772.000 13. Ruggeri Giovanni " 59.702.000 14. Sanna Emanuele " 53.607.000 15. Scano Pier Sandro " 91.374.000 16. Serri Linetta " 60.454.000 17. Urraci Francesca " 54.234.000 18. Zucca Salvatore " 54.811.000 Totale. . . L. 1.067.710.000 FEDERAZIONE DI TORINO 1. "Homo Sapiens" L. 6.000.000 2. Bajardi Sante " 6.774.858 3. Banfo Aldo " 7.688.800 4. Basaglia Alessandra " 11.113.460 5. Bellon Dante " 6.116.100 6. Bertone Pinuccia " 5.000.000 7. Bolzoni Carlo " 5.081.770 8. Bongiovanni Carlo " 8.339.760 9. Carpanini Domenico " 6.330.070 10. Cravero Tommaso " 9.034.740 11. Foa Vittorio L. 9.000.000 12. Garberoglio Sergio " 10.620.000 13. Gattini Fernando " 7.106.000 14. Greguol Enernesta " 50.202.926 15. Manzi Luciano " 5.019.900 16. Marchiaro Elio " 5.250.380 17. Mezzano Giovanni " 15.149.280 18. Novarino Carlo " 6.881.195 19. Poli Giulio " 12.826.220 20. Rossetti Edoardo " 7.644.780 21. Rossi Filiberto " 12.381.888 22. Solazzi Fulvio " 8.359.760 23. Tourn Maria Luisa " 8.820.900 24. Verlengia Giovanni " 8.339.760 25. Verzelletti Pietro " 12.798.000 Totale. . . L. 251.880.547 FEDERAZIONE DI GENOVA 1. Benedetti Tea L. 5.348.420 2. Boffardi Giuliano " 5.818.120 3. Calcinai Dario " 6.443.360 4. Sarbia Franco " 6.383.520 5. Buglioni Giorgio " 5.635.000 6. Camurri Giuliano " 6.284.000 7. Diani Giuseppina " 5.251.942 8. Longhi Aleandro " 8.817.690 9. Musso Giacomo " 5.105.653 10. Parodi Bartolomeo " 8.752.548 11. Pastorino Pietro " 5.363.922 12. Perroni Enrico " 5.105.653 13. Rosati Armando " 8.752.548 14. Tassistro Francesco " 8.752.548 15. Balbi Paola " 8.443.935 16. Gambolato Pietro " 24.063.238 17. Burlando Claudio " 12.190.736 18. Papone Gabriella " 11.835.789 Totale. . . L. 148.348.622 FEDERAZIONE DI MILANO 1. Corbani Luigi L. 9.189.000 2. Ferlini Massimo " 29.882.000 3. Piloni Ornella " 26.688.000 4. Danielli Giuseppe " 8.003.000 5. Ballabio Valentino " 23.634.000 6. Perversi Giorgio " 9.009.000 7. Marinelli Renzo L. 6.200.000 8. Sala Enrico " 18.880.000 9. Caruso Angelo " 13.990.000 10. Cazzaniga Franco " 9.271.000 11. Butturini Tiziano " 16.160.000 12. Sangiovanni Alfonso " 17.600.000 13. Cremascoli Guido " 6.450.000 14. Antelli Franco " 18.000.000 15. Carini Edo " 7.800.000 16. Coppa Stefano " 7.816.000 17. Formigoni Gianni " 5.693.000 Totale. . . L. 234.265.000 FEDERAZIONE DI TRIESTE 1. De Petris in De Rosa Diana L. 6.006.400 2. Russo Tommaso " 5.983.940 3. Tremul Sergio " 5.383.940 Totale. . . L. 17.374.280 FEDERAZIONE DI PARMA 1. Baldassi Vincenzo L. 6.000.000 2. Lavagetto Stefano " 6.000.000 3. Sergenti Piersergio " 13.200.000 4. Bussoni Mauro " 11.113.200 5. Vitali Romano " 9.930.217 6. Montanini Arturo " 8.138.750 Totale. . . L. 54.382.167 FEDERAZIONE DI AREZZO 1. Benigni Bruno L. 23.200.000 2. Tarquini Amos " 9.060.000 3. Pacini Antonio " 9.000.000 4. Falagiani Pietro " 7.010.000 Totale. . . L. 48.270.000 FEDERAZIONE DI IVREA 1. Grijuela Fiorenza L. 10.800.000 Totale. . . L. 10.800.000 FEDERAZIONE DI LIVORNO 1. Benvenuti Roberto L. 15.288.000 2. Tanda Salvatore " 6.523.000 3. Bandini Laura " 5.530.000 4. Bertelli Antonio " 10.140.000 5. Simonti Virgilio " 9.480.000 6. Biricotti A. Maria " 18.090.000 7. Bardocci Carla " 10.140.000 8. Del Gamba Sergio " 5.298.000 9. Bozzi Ivano " 5.298.000 10. Bassano Paolo " 18.120.000 11. Lamberti Gianfranco " 10.140.000 12. Niccoletti Umberto " 10.140.000 13. Manetti Massimo " 10.140.000 14. Pia Ricco Margherita " 7.550.000 15. Fantozzi Mario " 18.470.000 16. Landi Sergio " 13.900.000