IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
                           su proposta del 
 
                   MINISTRO CON DELEGA IN MATERIA 
                    DI POLITICHE PER LA FAMIGLIA 
 
                           di concerto con 
 
                       IL MINISTRO DEL LAVORO 
                      E DELLE POLITICHE SOCIALI 
 
                                  e 
 
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Vista la legge 11  dicembre  2016,  n.  232  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2017  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2017-2019»; 
  Visto, in particolare, l'art. 1, comma 355, della citata  legge  n.
232 del 2016, il quale prevede, tra l'altro, che, con riferimento  ai
nati a decorrere dal 1° gennaio  2016,  per  il  pagamento  di  rette
relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, nonche' per
l'introduzione di forme di supporto presso la propria  abitazione  in
favore dei bambini al  di  sotto  dei  tre  anni,  affetti  da  gravi
patologie croniche, e' attribuito, a partire dall'anno 2017, un buono
di 1000 euro su base annua e parametrato a undici mensilita'.; 
  Considerato che, ai sensi del predetto comma 355, con  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del  Ministro  con
delega in materia di politiche per la famiglia, di  concerto  con  il
Ministro del lavoro e delle  politiche  sociali  e  con  il  Ministro
dell'economia  e  delle  finanze,  sono  stabilite  le   disposizioni
necessarie per l'attuazione del comma medesimo; 
  Visti i commi 356 e 357 del menzionato art. 1 della  legge  n.  232
del 2016; 
  Visto l'art. 1, comma 125, della legge 23 dicembre  2014,  n.  190,
che prevede  un  assegno  al  fine  di  incentivare  la  natalita'  e
contribuire alle spese per il suo sostegno; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  27
febbraio 2015 recante disposizioni necessarie  per  l'attuazione  del
citato art. 1 , comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190; 
  Visto l'art. 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n.
92, che attribuisce alla madre lavoratrice, al termine del congedo di
maternita', per gli  undici  mesi  successivi  e  in  alternativa  al
congedo parentale,  la  possibilita'  di  avvalersi  di  voucher  per
l'acquisto di servizi di baby sitting o per  far  fronte  agli  oneri
della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi  privati
accreditati; 
  Visti gli articoli 1, comma 335, della legge 23 dicembre  2005,  n.
266, e 2, comma 6, della legge 22 dicembre 2008, n. 203,  concernenti
disposizioni  sulla  detrazione  dell'imposta  lorda  per  le   spese
documentate sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative
alla frequenza di asili nido; 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  12
dicembre 2016, concernente la nomina dell'on. dott.  Enrico  Costa  a
Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data
26 gennaio 2017, con  il  quale  all'on.  dott.  Enrico  Costa  viene
conferita la delega di  funzioni  in  materia  di  politiche  per  la
famiglia; 
  Sulla proposta del  Ministro  con  delega  alle  politiche  per  la
famiglia, di concerto con il Ministro del lavoro  e  delle  politiche
sociali e con il Ministro dell'economia e delle finanze,  sentito  il
Ministro della salute relativamente all'art. 4, comma 2, del presente
decreto; 
 
                               Adotta 
                        il seguente decreto: 
 
                               Art. 1 
 
                             Definizione 
 
  1.  Ai  fini  del  presente  decreto  si  intende   per   «genitore
richiedente»: il genitore in possesso dei requisiti di cui  al  comma
2, che, relativamente  al  beneficio  di  cui  all'art.  3,  sostiene
l'onere della retta e che, relativamente al beneficio di cui all'art.
4, sia convivente con il figlio. 
  2. Il genitore richiedente deve essere  in  possesso  dei  seguenti
requisiti: 
    a) cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro  dell'Unione
europea oppure, in  caso  di  cittadino  di  Stato  extracomunitario,
permesso di soggiorno UE per soggiornanti di  lungo  periodo  di  cui
all'art.  9  del  decreto  legislativo  25  luglio  1998,  n.  286  e
successive modificazioni; 
    b) residenza in Italia.