Art. 4 Modalita' per la progettazione degli interventi 1. I progetti devono perseguire i seguenti tre principali obiettivi della Strategia nazionale del verde urbano: a) tutelare la biodiversita' per garantire la piena funzionalita' degli ecosistemi; b) aumentare la superficie e migliorare la funzionalita' ecosistemica delle infrastrutture verdi a scala territoriale e del verde costruito; c) migliorare la salute e il benessere dei cittadini. 2. Nella progettazione degli interventi devono in ogni caso essere osservate le modalita' e i contenuti di seguito riportati: a) sviluppo di un progetto definitivo redatto sulla base delle normative vigenti e con allegati: i) relazione tecnica con specificazione del vincolo di destinazione d'uso dell'impianto, quale, eventualmente, il vincolo forestale; ii) quadro economico di ripartizione dei costi, comprese spese tecniche, spese relative alla manutenzione settennale ed IVA, se non recuperabile; iii) planimetrie di progetto redatte sulla base di una cartografia georeferenziata in scala nominale adeguata a localizzare e quantificare gli interventi proposti; iv) computo metrico del progetto e dei costi manutentivi indotti per un periodo manutentivo di sette anni dall'impianto, supportato dal prezziario regionale o della locale Camera di commercio, con indicazione esplicita di costi e attivita' di manutenzione ordinarie e straordinarie previste per ciascun esercizio, nonche' indicazione in merito alle risorse umane di documentata qualificazione che saranno assicurate per le opere programmate; b) descrizione delle aree destinate ad ospitare le piantagioni arboree e arbustive in termini fisici (clima, lito-morfologia), biologici (flora, fauna, vegetazione reale e potenziale), ecologici (situazione contestualizzata dal punto di vista dello stoccaggio di CO² e qualita' dell'aria e di rimozione degli inquinanti atmosferici), pedologici e paesistici, anche in relazione alla cronologia degli interventi; c) descrizione qualitativa e quantitativa delle diverse azioni attuative dell'intervento, specificando le specie autoctone non allergeniche da utilizzare (caratteristiche dendrometriche, potenziale sviluppo dell'apparato radicale) in via preferenziale, le eventuali consociazioni con specie arbustive, la tipologia del postime da mettere a dimora e la loro reperibilita' certificata ed evitando di introdurre specie invasive o con problematiche di tipo fitosanitario; d) documentata descrizione del collegamento tra le fitocenosi di progetto e la dinamica vegetazionale locale, tenuto conto del fatto che il progetto deve contribuire alla connessione delle componenti della rete ecologica gia' esistenti; e) documentata stima delle capacita' delle specie botaniche utilizzate in termini di assorbimento e stoccaggio della CO² e, nel contempo, di rimozione degli inquinanti e di adattamento al cambiamento climatico, in termini di resistenza e resilienza dei lembi di foresta urbana di progetto (con preferenza per l'uso di fitocenosi miste - sempreverdi e caducifoglie - per favorire complessivamente un risultato migliore relativamente allo stoccaggio della CO² e alla rimozione degli inquinanti atmosferici); f) descrizione delle lavorazioni del suolo propedeutiche per la messa a dimora delle specie da utilizzare e fondamentali per l'attecchimento e il successivo sviluppo delle piante, da effettuarsi adottando, nei casi di rimboschimento, modelli spaziali di impianto il piu' possibile vicini al patern naturale, compatibilmente con le successive cure colturali previste in progetto, facendo riferimento anche alla dimensione temporale, vale a dire immaginando le fitocenosi e i popolamenti nel loro sviluppo e i probabili interventi selvicolturali fino alla maturita' (piantagioni policicliche permanenti) e privilegiando interventi finalizzati a favorire successioni naturali verso vegetazione potenziale; g) descrizione delle eventuali opere infrastrutturali necessarie per realizzare l'impianto arboreo e per le cure colturali nonche' quelle mirate all'eventuale fruizione pubblica e alla protezione delle giovani piantine da quest'ultima, in ogni caso funzionali a garantire l'attecchimento e lo sviluppo degli alberi e arbusti utilizzando soluzione basate sulle caratteristiche naturali (Nature Based Solutions); h) descrizione delle eventuali opere accessorie connesse al progetto di impianto, quali ad esempio cartellonistica, arredo, percorsi, interventi di desigillatura di superfici pavimentate, sistemazioni e reintegrazioni del suolo, interventi di ingegneria naturalistica, per un importo non superiore al 30% dell'importo complessivo dei lavori di impianto; i) stima dei benefici ambientali attesi relativamente alla cattura e stoccaggio della CO² e alla rimozione degli inquinanti atmosferici da effettuarsi facendo riferimento alle linee guida dell'International Panel on Climate Change e alle piu' aggiornate metodologie e procedure di computo sviluppate da enti e istituti di ricerca pubblici italiani o di altri paesi dell'UE; l) collocazione territoriale e funzionale degli interventi al fine di evidenziare i collegamenti esistenti e di progetto con aree di interesse sia locale che nazionale (rete delle aree protette, siti della Rete natura 2000, siti degradati o aree urbane interessate da eventi eccezionali quali incendi, piogge, frane, vento, etc.); m) modalita' di affidamento in relazione all'esecuzione delle opere e agli interventi manutentivi (nel caso di interventi la cui esecuzione sia esternalizzata), tenendo conto dei criteri di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 63 del 10 marzo 2020 recante «Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde»; n) dettagliato piano di gestione e di manutenzione delle nuove aree verdi per almeno sette anni successivi alla realizzazione degli impianti, prevedendo la sostituzione degli individui arborei che non attecchiscono qualora sia compatibile con la concorrenza delle piantine limitrofe gia' affermate e continuando le cure colturali; o) piano di monitoraggio annuale a partire dal primo impianto, per verificare e consolidare i risultati del progetto. 3. Data la natura complessa e multifunzionale degli interventi, gli elaborati progettuali devono essere prodotti da un gruppo di progettazione a composizione multidisciplinare, documentata dai curricula dei partecipanti. Il coordinamento dei lavori di forestazione urbana verra' assicurato da un esperto in scienze agro-forestali. 4. In caso di incompletezza della documentazione pervenuta, il Comitato richiede la regolarizzazione da inviare entro trenta giorni, indicando i documenti e/o gli impegni mancanti.