(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato

                              ALLEGATO

RELAZIONE PAESAGGISTICA.
1. Finalita'.
II   presente   allegato  ha  lo  scopo  di  definire  la  "Relazione
paesaggistica"  che correda l'istanza di autorizzazione paesaggistica
congiuntamente   al   progetto  dell'intervento  che  si  propone  di
realizzare  ed  alla  relazione  di  progetto (definita testo tra gli
elaborati  di  progetto  di  seguito  indicati).  I  contenuti  della
relazione    paesaggistica    qui    definiti    costituiscono    per
l'Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la
verifica della compatibilita' paesaggistica degli interventi ai sensi
dell'art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
recante  "Codice  dei  beni  culturali  e  del paesaggio", di seguito
denominato Codice.
Le  Regioni,  nell'esercizio  delle  attivita' di propria competenza,
specificano  e  integrano  i contenuti della relazione in riferimento
alle peculiarita' territoriali ed alle tipologie di intervento.
La Relazione paesaggistica contiene tutti gli elementi necessari alla
verifica  della  compatibilita'  paesaggistica  dell'intervento,  con
riferimento  ai  contenuti e alle indicazioni del piano paesaggistico
ovvero    del    piano    urbanistico-territoriale    con   specifica
considerazione   dei  valori  paesaggistici.  Deve,  peraltro,  avere
specifica  autonomia  di  indagine  ed  essere corredata da elaborati
tecnici  preordinati  altresi'  a motivare ed evidenziare la qualita'
dell'intervento   anche   per   cio'   che   attiene   al  linguaggio
architettonico   e   formale   adottato   in  relazione  al  contesto
d'intervento.
2. Criteri per la redazione della relazione paesaggistica.
La relazione paesaggistica, mediante opportuna documentazione, dovra'
dar  conto sia dello stato dei luoghi (contesto paesaggistico) e area
di  intervento) prima dell'esecuzione delle opere previste, sia delle
caratteristiche  progettuali  dell'intervento,  nonche' rappresentare
nel  modo piu' chiaro ed esaustivo possibile lo stato dei luoghi dopo
l'intervento.
A  tal  fine,  ai  sensi  dell'art.  146,  commi  4 e 5 del Codice la
documentazione    contenuta    nella    domanda   di   autorizzazione
paesaggistica indica:
lo stato attuale del bene paesaggistico interessato;
gli  elementi  di  valore  paesaggistico in esso presenti, nonche' le
eventuali  presenze  di  beni  culturali  tutelati dalla parte II del
Codice;
gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte;
gli elementi di mitigazione e compensazione necessari;
Deve  contenere  anche  tutti  gli elementi utili all'Amministrazione
competente  per effettuare la verifica di conformita' dell'intervento
alle  prescrizioni  contenute  nei  piani paesaggistici urbanistici e
territoriali ed accertare:
la  compatibilita'  rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal
vincolo;
la congruita' con i criteri di gestione dell'immobile o dell'area;
Ia coerenza con gli obiettivi di qualita' paesaggistica.
3. Contenuti della relazione paesaggistica.
3.1 Documentazione tecnica.
La  documentazione  tecnica  minima,  per la cui redazione ci si puo'
avvalere  delle analisi paesaggistiche ed ambientali, con particolare
riferimento ai quadri conoscitivi ed ai contenuti dei piani a valenza
paesaggistica,   disponibili  presso  le  Amministrazioni  pubbliche,
contiene ed evidenzia:
A) elaborati di analisi dello stato attuale:
1.   descrizione(2),  anche  attraverso  estratti  cartografici,  dei
caratteri  paesaggistici  del  contesto  paesaggistico e dell'area di
intervento: configurazioni e caratteri geomorfologici; appartenenza a
sistemi  naturalistici  (biotopi,  riserve, parchi naturali, boschi);
sistemi  insediativi storici (centri storici, edifici storici diffu),
paesaggi  agrari (assetti colturali tipici, sistemi tipologici rurali
quali   cascine,   masserie,  baite,  ecc.),  tessiture  territoriali
storiche  (centuriazioni, viabilita' storica); appartenenza a sistemi
tipologici  di  forte caratterizzazione locale e sovralocale (sistema
delle  cascine  a  corte chiusa, sistema delle ville, uso sistematico
della  pietra,  o  del  legno,  o  del  laterizio  a  vista, ambiti a
cromatismo  prevalente);  appartenenza  a  percorsi  panoramici  o ad
ambiti  di percezione da punti o percorsi panoramici; appartenenza ad
ambiti  a  forte  valenza  simbolica  (in rapporto visivo diretto con
luoghi  celebrati  dalla  devozione popolare, dalle guide turistiche,
dalle rappresentazioni pittoriche o letterarie). La descrizione sara'
corredata  anche da una sintesi delle principali vicende storiche, da
documentazione   cartografica   di   inquadramento   che  ne  riporti
sinteticamente    le    fondamentali    rilevazioni   paesaggistiche,
evidenziando  le  relazioni  funzionali,  visive,  simboliche tra gli
elementi e i principali caratteri di degrado eventualmente presenti;
2.  Indicazione  e  analisi  dei  livelli  di  tutela(3) operanti nel
contesto   paesaggistico   e  nell'area  di  intervento  considerata,
rilevabili   dagli   strumenti   di   pianificazione   paesaggistica,
urbanistica e territoriale e da ogni fonte normativa, regolamentare e
provvedimentale;   indicazione   della  presenza  di  beni  culturali
tutelati ai sensi della Parte seconda del Codice dei beni culturali e
del paesaggio.
3.   Rappresentazione   fotografica  dello  stato  attuale  dell'area
d'intervento  e  del  contesto  paesaggistico,  ripresi  da luoghi di
normale  accessibilita'  e  da punti e percorsi panoramici, dai quali
sia possibile cogliere con completezza le fisionomie fondamentali del
territorio.
In  particolare,  la  rappresentazione dei prospetti e degli skylines
dovra'  estendersi  anche agli edifici contermini, per un'area piu' o
meno  estesa,  secondo  le  principali  prospettive  visuali  da  cui
l'intervento e' visibile quando:
a)  la  struttura  edilizia  o  il  lotto  sul quale si interviene e'
inserito in una cortina edilizia;
b)  si  tratti  di  edifici, manufatti o lotti inseriti in uno spazio
pubblico (piazze, slarghi, ecc.)(4);
c)  si  tratti  di  edifici, manufatti o lotti inseriti in un margine
urbano verso il territorio aperto.
Nel  caso di interventi collocati in punti di particolare visibilita'
(pendio,  lungo  mare,  lungo  fiume,  ecc.),  andra' particolarmente
curata la conoscenza dei colori, dei materiali esistenti e prevalenti
dalle  zone  piu'  visibili,  documentata  con  fotografie e andranno
studiate  soluzioni  adatte  al  loro  inserimento  sia  nel contesto
paesaggistico che nell'area di intervento.
Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti dovra' essere
rappresentato  lo  stato  di  fatto  della  preesistenza(5), e andra'
allegata  documentazione  storica  relativa  al  singolo  edificio  o
manufatto   e   con  minor  dettaglio  all'intorno.  Nelle  soluzioni
progettuali   andra'   curata,   in   particolare,   la   adeguatezza
architettonica   (forma,  colore,  materiali,  tecniche  costruttive,
rapporto  volumetrico  con la preesistenza), del nuovo intervento con
l'oggetto  edilizio  o  il  manufatto  preesistente  e  con l'intorno
basandosi  su  criteri  di  continuita'  paesaggistica laddove questi
contribuiscono a migliorare la qualita' complessiva dei luoghi.
B) elaborati di progetto:
gli  elaborati  di progetto, per scala di rappresentazione e apparato
descrittivo,     devono     rendere    comprensibile    l'adeguatezza
dell'inserimento  delle  nuove opere nel contesto paesaggistico cosi'
come descritto nello stato di fatto e comprendono:
1.  inquadramento dell'area e dell' intervento/i planimetria generale
quotata  su base topografica carta tecnica regionale CTR- o ortofoto,
nelle  scale(6)  1:10.000, 1:5000, 1:2000 o di maggior dettaglio e di
rapporto  di  scala  inferiore,  secondo  le  tipologie  di opere, in
relazione  alla dimensione delle opere, raffrontabile - o coincidente
-   con   la  cartografia  descrittiva  dello  stato  di  fatto,  con
individuazione dell'area dell'intervento e descrizione delle opere da
eseguire (tipologia,destinazione, dimensionamento);
2. area di intervento:
a)  planimetria  dell'intera  area  (scala 1:200 o 1:500 in relazione
alla  sua dimensione) con l'individuazione delle opere di progetto in
sovrapposizione  allo stato di fatto, rappresentate con le coloriture
convenzionali  (rosso  nuova  costruzione,  giallo demolizione). Sono
anche  da  rappresentarsi  le  parti  inedificate, per le quali vanno
previste   soluzioni   progettuali   che   garantiscano   continuita'
paesistica con il contesto;
b)  sezioni  dell'intera  area  in  scala  1:200,  1:500  o  altre in
relazione   alla   sua  dimensione,  estesa  anche  all'intorno,  con
rappresentazione  delle  strutture  edilizie  esistenti,  delle opere
previste   (edifici   e   sistemazioni   esterne)   e  degli  assetti
vegetazionali  e  morfologici  in  scala  1:2000,  1: 500, 1:200, con
indicazione  di  scavi  e  riporti  per  i  territori  ad  accentuata
acclivita',  quantificando  in  una  tabella  riassuntiva  i relativi
valori volumetrici;
opere in progetto:
a)   piante   e   sezioni   quotate  degli  interventi  di  progetto,
rappresentati  anche  per  sovrapposizione  dello stato di fatto e di
progetto  con  le  coloriture convenzionali, nonche' l'indicazione di
scavi e riporti, nella scala prevista dalla disciplina urbanistica ed
edilizia locale;
b)  prospetti  dell'opera  prevista,  estesa  anche  al  contesto con
l'individuazione   delle   volumetrie   esistenti   e   delle   parti
inedificate,  rappresentati  anche per sovrapposizione dello stato di
fatto  e di progetto con le coloriture convenzionali, con indicazione
di  materiali, colori, tecniche costruttive con eventuali particolari
architettonici;
c)   testo   di  accompagnamento  con  la  motivazione  delle  scelte
progettuali  in  coerenza  con  gli  obiettivi  di  conservazione e/o
valorizzazione  e/o  riqualificazione  paesaggistica,  in riferimento
alle  caratteristiche del paesaggio nel quale si inseriranno le opere
previste,   alle   misure   di   tutela  ed  alle  indicazioni  della
pianificazione  paesaggistica  ai diversi livelli. Il testo esplicita
le  ragioni  del  linguaggio  architettonico adottato, motivandone il
riferimento   alla   tradizione   locale   ovvero   alle   esperienze
dell'architettura contemporanea.
3.2 Elementi per la valutazione di compatibilita' paesaggistica.
1.  simulazione  dettagliata  dello  stato dei luoghi a seguito della
realizzazione del progetto resa mediante foto modellazione realistica
(rendering   computerizzato  o  manuale),  comprendente  un  adeguato
intorno   dell'area   di   intervento,   desunto   dal   rapporto  di
intervisibilita'   esistente,   per   consentire  la  valutazione  di
compatibilita'   e  adeguatezza  delle  soluzioni  nei  riguardi  del
contesto  paesaggistico.  Nel  caso  di  interventi  di  architettura
contemporanea  (sostituzioni,  nuove  costruzioni,  ampliamenti),  la
documentazione  dovra' mostrare, attraverso elaborazioni fotografiche
commentate, gli effetti dell'inserimento nel contesto paesaggistico e
nell'area di intervento e l'adeguatezza delle soluzioni, basandosi su
criteri  di  congruita'  paesaggistica  (forme, rapporti volumetrici,
colori, materiali).
2.  previsione  degli effetti delle trasformazioni dal punto di vista
paesaggistico,  ove  significative,  dirette e indotte, reversibili e
irreversibili, a breve e medio termine, nell'area di intervento e nel
contesto  paesaggistico  sia  in  fase  di cantiere che a regime, con
particolare  riguardo per gli interventi da sottoporre a procedure di
V.I.A. nei casi previsti dalla legge.
3.   Fermo  restando  che  dovranno  essere  preferite  le  soluzioni
progettuali  che  determinano  i  minori  problemi  di compatibilita'
paesaggistica,  dovranno  essere  indicate le opere di mitigazione(7)
sia  visive  che ambientali previste, nonche' evidenziati gli effetti
negativi  che  non  possano  essere evitati o mitigati (8) e potranno
essere  proposte  le  eventuali  misure  di  compensazione(9) (sempre
necessarie  quando si tratti di interventi a grande scala o di grande
incidenza).
4.  Documentazione  relativa  a  tipologie  di interventi od opere di
grande impegno territoriale.
4.1 Interventi e/o opere a carattere areale.
Si   intendono  ricompresi  in  questa  categoria  i  sotto  elencati
interventi:
Complessi sportivi, parchi tematici;
Complessi   residenziali,   turistici,   commerciali,  direzionali  e
produttivi;
Campeggi e caravaning;
Impianto  agro-forestali,  agricoli, zootecnici e di acquacoltura con
esclusione degli interventi di cui all'art. 149, comma 1, lett.c) del
Codice;
Impianti  per  la  produzione  energetica, di termovalorizzazione, di
stoccaggio;
Dighe, sbarramenti ed invasi;
Depositi di merci o di materiali;
Infrastrutture portuali ed aeroportuali,
Discariche ed impianti di smaltimento dei rifiuti.
Attivita' minerarie di ricerca ed estrazione
Attivita di coltivazione di cave e torbiere
Attivita' di escavazione di materiale litoide dall'alveo dei fiumi
Questi  interventi  e/o opere caratterizzano e modificano vaste parti
del   territorio.   Pertanto,   gli  elaborati  dovranno  curare,  in
particolare,  le  analisi  relative a1 contesto paesaggistico(10), ed
all'area  in cui l'opera e/o l'intervento si colloca e che modifica e
mostrare la coerenza delle soluzioni rispetto ad esso mediante:
1.  Planimetria in scala 1:5.000 1:10.000 1:25.000, scelta secondo la
morfologia  del  contesto;  con  indicati  i punti da cui e' visibile
l'area  di intervento e foto panoramiche e dirette che individuino la
zona   di   influenza  visiva  e  le  relazioni  di  intervisibilita'
dell'opera e/o dell'intervento proposto con il contesto paesaggistico
e con l'area di intervento.
2.   Rilievo   fotografico  degli  skyline  esistenti  dai  punti  di
inter-visibilita',  come  indicati  nella planimetria che evidenzi la
morfologia  naturale  dei  luoghi,  il margine paesaggistico urbano o
naturale  a  cui  l'intervento  si aggiunge o che forma, la struttura
periurbana in cui eventualmente l'intervento si inserisce.
3. Cartografia in scala 1:5.000 1:10.000 1:25.000 che evidenzi:
le   caratteristiche   morfologiche   del  contesto  paesaggistico  e
dell'area d'intervento
a)   la  tessitura  storica,  sia  vasta  che  minuta  esistente:  in
particolare,  il  disegno  paesaggistico  (urbano  e/o  extraurbano),
l'integrita'  di  relazioni, storiche, visive, simboliche dei sistemi
di   paesaggio   storico   esistenti   (rurale,   urbano,  religioso,
produttivo,  ecc.),  le  strutture  funzionali  essenziali  alla vita
antropica,   naturale   e   alla   produzione   (principali  reti  di
infrastrutturazione);  le  emergenze significative, sia storiche, che
simboliche;
b)  l'eventuale  struttura  periurbana diffusa o aggregazione lineare
recente;
c)   il  rapporto  che  l'opera  e/o  l'intervento  instaura  con  le
infrastrutture e le reti esistenti naturali e artificiali.(11)
4)  Documentazione  di  progetto  e/o fotografica(12) delle soluzioni
adottate  per  interventi  analoghi nelle stesse zone(13), o in altri
casi  significativi realizzati in aree morfologiche o d'uso del suolo
simili(14).
5)  Simulazione(15) dettagliata delle modifiche proposte, soprattutto
attraverso lo strumento del rendering fotografico.
La proposta(16) progettuale dovra' motivare le scelte localizzative e
dimensionali in relazione alle alternative praticabili.
4.2. Interventi e/o opere a carattere lineare o a rete:
opere ed infrastrutture stradali, ferroviarie;
reti infrastrutturali;
torri, tralicci e ripetitori per la telecomunicazione;
impianti di risalita;
interventi di sistemazione idrogeologica;
sistemi di irrigazione agricola
interventi di urbanizzazione primaria
Questi  interventi(17)  e/o  opere  caratterizzano e modificano vaste
parti  di  territorio.  Pertanto,  gli  elaborati dovranno curare, in
particolare,  le analisi relative al contesto paesaggistico in cui si
collocano  e  che  modificano  e  mostrare  coerenza  delle soluzioni
rispetto ad esso.
Relativamente  alle  opere  ed  infrastrutture stradali, ferroviarie,
alle  reti infrastrutturali ed alle opere quali tralicci e ripetitori
per  la  telecomunicazione,  la  documentazione  di  progetto  dovra'
prevedere  anche  le  attivita'  di  ripristino  e  o dismissione ove
necessario a fine esercizio, che saranno a carico del proponente.
In   particolare  per  gli  interventi  infrastrutturali  lineari  in
rilevato,  che  formino  barriera  artificiale  su territorio aperto,
agricolo, montano, ecc. e su territorio periurbano, andranno rilevate
e  controllate  progettualmente le condizioni di intervisibilita', in
quanto tali opere vanno a costituire nuovo margine paesaggistico. Gli
elaborati dovranno curare, in particolare:
1.  carta/e in scala 1:5000, 1:10.000 e 1:25.000, sceltale secondo la
morfologia dei luoghi che individui l'area di intervento di influenza
visiva  del  tracciato  proposto  [(contesto  paesaggistico e area di
intervento)]  e le condizioni di visibilita', con indicati i punti da
cui  e'  visibile  l'area  di  intervento,  con  foto  panoramiche  e
ravvicinate
2. carta/e in scala 1:5000, 1:10.000 e 1:25.000 che evidenzi:
a) le caratteristiche morfologiche dei luoghi (contesto paesaggistico
del tracciato);
b)  la  tessitura  storica  esistente:  in  particolare,  il  disegno
paesaggistico (in area urbana, periurbana, extraurbana), l'integrita'
di sistemi di paesaggio storico e recente (rurali, urbani, difensivi,
religiosi,..) e i resti significativi.
c)  Il  rapporto con le infrastrutture e le reti esistenti naturali e
artificiali (idrografia, reti ecologiche elettrodotti ecc...).
3.  Carta  in scala 1:2.000, 1:5:000 che rilevi nel dettaglio, per il
contesto   e   l'area  di  intervento,  la  presenza  degli  elementi
costitutivi  di  tale  tessitura,  per  comprenderne  la  contiguita'
fisica,  o  le  relazioni  visive  e  simboliche, (per esempio: viale
alberato  di  accesso,  giardino,  villa, rustici, filari e canali in
territorio agricolo, edicole religiose, fonti, alberi isolati, bosco,
apertura visiva, ecc.)(18)
4.  simulazioni  del  tracciato  proposto  e delle eventuali barriere
antirumore,  nel  suo  insieme attraverso lo strumento del rendering,
sia   nel   contesto   paesaggistico  che  nell'area  di  intervento,
evidenziando le soluzioni di disegno, di materiali, di colori.
Gli  interventi  su tratte di infrastrutture lineari esistenti devono
tener  conto delle caratteristiche formali e dei materiali utilizzati
nelle parti gia' costruite, sia nelle parti contigue che nell'insieme
del   tracciato   (muretti,  paracarri  e  strutture  di  protezione,
scarpate, muri di contenimento, arredi vegetali, ecc.) e privilegiare
comunque  la  manutenzione e l'adattamento degli elementi costitutivi
esistenti  sulla  sostituzione,  pur  nel  rispetto delle esigenze di
funzionalita' e sicurezza. Pertanto, occorre che vengano documentate,
con foto e con eventuali documenti storici, le soluzioni adottate nel
resto  del  tracciato  e i documenti progettuali dovranno mostrare le
scelte  di  continuita'  paesistica,  comprese,  in  particolare,  le
soluzioni  di  continuita' con le parti contermini (forme, materiali,
colori, ecc.), laddove queste contribuiscano a migliorare la qualita'
dell'opera e l'inserimento nel contesto paesaggistico.
Nel  caso  di interventi a rete per la documentazione richiesta si fa
riferimento  ai  precedenti  punti  1  e 2 descritti per la categoria
degli  interventi lineari. In particolare per alcune opere rientranti
nella  categoria a rete (ad esempio elettrodotti) di nuova formazione
o  su  rete  esistente,  il  progetto  deve  rispettare  i  caratteri
paesaggistici del contesto, in particolare attraverso:
1.  carta  in  scala  1:5000,  1:10.000,  1:25.000, scelta secondo la
morfologia del contesto che evidenzi:
a)  il rilievo delle infrastrutture gia' esistenti, specificandone le
caratteristiche attraverso foto dei tipi di elementi verticali;
b)  la  proposta  progettuale  e l'individuazione, con riferimento al
contesto, della zona di influenza visiva;
c) foto panoramiche
2.  carta  in  scala  1:5000,  1:10.000,  1:25.000  scelta secondo la
morfologia del contesto che evidenzi:
a)  le  caratteristiche  morfologiche dei luoghi e dei principali usi
del suolo;
b)   la  tessitura  storica,  sia  vasta  che  minuta  esistente:  in
particolare  il  disegno  paesaggistico (urbano e/o extraurbano), gli
skyline esistenti, i punti panoramici, emergenti e caratterizzanti, i
beni  storici  puntuali e i sistemi eventualmente collegati, i luoghi
simbolici, i luoghi di interesse naturalistico.
c)  II  rapporto con le infrastrutture e le reti esistenti naturali e
artificiali (idrografia, reti ecologiche, elettrodotti ecc...).
Per  gli  interventi a livello del terreno o in trincea, quali quelli
relativi ai sistemi di irrigazione agricola ovverosia di sistemazione
idrogeologica(19),  la documentazione di progetto deve riferirsi agli
elaborati  progettuali  descritti  ai precedenti punti 1-2-3 definiti
per la categoria lineare
Per  quanto  riguarda  gli  impianti  eolici(20),  andra'  curata, in
particolare:  la  carta  dell'area di influenza visiva degli impianti
proposti;  la  conoscenza  dei  caratteri  paesaggistici  dei  luoghi
secondo  le  indicazioni  del  precedente punto 2. Il progetto dovra'
mostrare  le  localizzazioni  proposte  all'intemo  della cartografia
conoscitiva e simulare l'effetto paesistico, sia dei singoli impianti
che  dell'insieme formato da gruppi di essi, attraverso la fotografia
e   lo   strumento   del   rendering,   curando   in  particolare  la
rappresentazione  dei  luoghi  piu'  sensibili  e la rappresentazione
delle infrastrutture accessorie all'impianto.

          (1) Al fine di fornire un orientamento omogeneo, si ritiene
          opportuno  evidenziare  i principali contesti paesaggistici
          di  riferimento  cui  corrispondono diverse specificita' di
          analisi e di intervento. In particolare, si fa riferimento,
          orientativamente,    a    contesto    naturale,    agricolo
          tradizionale, agricolo industrializzato, urbano, periurbano
          e  insediativi diffuso e/o sparso. Dal punto di vista della
          morfologia  dei  luoghi:  costiero, di pianura, collinare e
          montano.
          (2)  Si elencano a titolo esemplificativo, alcuni parametri
          per  la lettura delle caratteristiche paesaggistiche, utili
          per   l'attivita'  di  verifica  della  compatibilita'  del
          progetto:
          Parametri    di    lettura   di   qualita'   e   criticita'
          paesaggistiche:
          diversita':  riconoscimento di caratteri/elementi peculiari
          e  distintivi,  naturali  e  antropici, storici, culturali,
          simbolici, ecc.;
          integrita':  permanenza dei caratteri distintivi di sistemi
          naturali   e   di   sistemi  antropici  storici  (relazioni
          funzionali,  visive,  spaziali,  simboliche,  ecc.  tra gli
          elementi costitutivi);
          qualita' visiva: presenza di particolari qualita' sceniche,
          panoramiche, ecc.;
          rarita':  presenza di elementi caratteristici, esistenti in
          numero  ridotto  e/o  concentrati  in  alcuni  siti  o aree
          particolari;
          degrado:  perdita,  deturpazione  di  risorse naturali e di
          caratteri    culturali,   storici,   visivi,   morfologici,
          testimoniali;
          Parametri di lettura del rischio paesaggistico, antropico e
          ambientale:
          sensibilita':   capacita'   dei   luoghi  di  accogliere  i
          cambiamenti,   entro   certi   limiti,   senza  effetti  di
          alterazione  o  diminuzione  dei  caratteri connotativi o d
          bgrado della qualita' complessiva
          vulnerabilita/fragilita':  condizione di facile alterazione
          e distruzione dei caratteri connotativi
          capacita'  di assorbimento visuale: attitudine ad assorbire
          visivamente le modificazioni, senza diminuzione sostanziale
          della qualita'
          stabilita':   capacita'   di  mantenimento  dell'efficienza
          funzionale  dei  sistemi  ecologici o situazioni di assetti
          antropici consolidate
          instabilita':  situazioni  di instabilita' delle componenti
          fisiche e biologiche o degli assetti antropici
          (3)   Le   analisi   dei  livelli  di  tutela  dovranno  in
          particolare tener conto delle motivazioni e delle finalita'
          di   qualita'   paesaggistica   definite   dagli  strumenti
          normativi e di piano.
          (4)  Ad  esclusione  di quelle opere previste all'art. 149,
          comma 1, lett. a) del Codice
          (5)  Si  richiede un rilievo geometrico, dei materiali, dei
          colori,  delle tecniche costruttive, in scala 1:200 o 1:100
          ed eventuali dettagli architettonici, utilizzando i criteri
          e le tecniche del rilievo degli edifici.
          (6)   Le  scale  di  rappresentazione  segnalate  a  titolo
          indicativo, vanno scelte in relazione alla disponibilita' e
          alla   dimensione   dell'opera  e  ai  caratteri  dell'area
          d'intervento e del contesto.
          (7)  Le opere di mitigazione e compensazione si fondano sul
          principio che ogni intervento deve essere finalizzato ad un
          miglioramento  della qualita' paesaggistica complessiva dei
          luoghi,  o,  quanto meno, deve garantire che non vi sia una
          diminuzione  delle  sue qualita', pur nelle trasformazioni.
          La  relazione paesaggistica, sulla base della lettura degli
          effetti  dell'intervento  sulle attuali caratteristiche dei
          luoghi, fra cui la loro eventuale reversibilita', individua
          le   misure   di   miglioramento  previste,  le  misure  di
          mitigazione  e di compensazione e indica, quando possibile,
          le  diverse soluzioni alternative esaminate e a conclusione
          la proposta di progetto motivatamente scelto tra queste.
          Le  opere  di mitigazione potranno essere sia immediate che
          realizzate  nel  corso dei tempo, potranno avere un diverso
          grado  di  capacita'  di  contrastare  gli effetti negativi
          dell'intervento: annullamento, riduzione, riqualificazione.
          (8) Principali tipi di modificazioni e di alterazioni
          Per facilitare la verifica della potenziale incidenza degli
          interventi  proposti sullo stato del contesto paesaggistico
          e  dell'area,  vengono  qui  di  seguito indicati, a titolo
          esemplificativo,  alcuni  tipi di modificazioni che possono
          incidere con maggiore rilevanza:
          -  Modificazioni  della  morfologia,  quali  sbancamenti  e
          movimenti   di   terra   siagnificativi,   eliminazione  di
          tracciati  caratterizzanti  riconoscibili sul terreno (rete
          di   canalizzazioni,   struttura   parcellare,   viabilita'
          secondaria,...)  o  utilizzati per allineamenti di edifici,
          per margini costruiti, ecc.
          -  Modificazioni  della compagine vegetale (abbattimento di
          alberi, eliminazione di formazioni riparali, ...
          - Modificazioni dello skyline naturale o antropico (profilo
          dei crinali, profilo dell'insediamento);
          -  Modificazioni della funzionalita' ecologica, idraulica e
          dell'equilibrio  idrogeologico, evidenziando l'incidenza di
          tali modificazioni sull'assetto paesistico;
          -   Modificazioni   dell'assetto   percettivo,   scenico  o
          panoramico;
          - Modificazioni dell'assetto insediativo-storico
          -   Modificazioni   dei   caratteri  tipologici,  materici,
          coloristici,    costruttivi,    dell'insediamento   storico
          (urbano, diffuso, agricolo);
          -   Modificazioni   dell'assetto   fondiario,   agricolo  e
          colturale.
          -  Modificazioni  dei caratteri strutturanti del territorio
          agricolo  (elementi caratterizzanti, modalita' distributive
          degli   insediamenti,   reti  funzionali,  arredo  vegetale
          minuto, trama parcellare, ecc.)
          Vengono  inoltre  indicati,  sempre  a  titolo  di esempio,
          alcuni  dei piu' importanti tipi di alterazione dei sistemi
          paesaggistici  in cui sia ancora riconoscibile integrita' e
          coerenza   di   relazioni   funzionali,  storiche,  visive,
          culturali, simboliche, ecologiche, ecc.; essi possono avere
          effetti  totalmente o parzialmente distruttivi, reversibili
          o non reversibili.
          -  Intrusione  (inserimento  in  un  sistema  paesaggistico
          elementi  estranei  ed incongrui ai sui caratteri peculiari
          componitivi,  percettivi  o  simbolici  per  es.  capannone
          industriale,  in  un'area  agricola  o  in  un insediamento
          storico).
          -   Suddivisione   (per   esempio,   nuova  viabilita'  che
          attraversa  un sistema agricolo, o un insediamento urbano o
          sparso, separandone le parti.)
          -  Frammentazione  (per esempio, progressivo inserimento di
          elementi estranei in un'area agricola, dividendola in parti
          non piu' comunicanti)
          -   Riduzione   (progressiva   diminuzione,   eliminazione,
          alterazione,  sostituzione di parti o elementi strutturanti
          di  un  sistema,  per esempio di una rete di canalizzazioni
          agricole,  di  edifici  storici  in  un  nucleo di edilizia
          rurale, ecc.)
          -   Eliminazione   progressiva   delle   relazioni  visive,
          storico-culturali  simboliche  di  elementi con il contesto
          paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema
          -   Concentrazione  (eccessiva  densita'  di  interventi  a
          particolare    incidenza   paesaggistica   in   un   ambito
          territoriale ristretto);
          -  Interruzione di processi ecologici e ambientali di scala
          vasta o di scala locale
          - Destrutturazione (quando si interviene sulla struttura di
          un  sistema  paesaggistico  alterandola per frammentazione,
          riduzione   degli  elementi  costitutivi,  eliminazione  di
          relazioni strutturali, percettive o simboliche, ..)
          -  deconnotazione  (quando  si  interviene  su  un  sistema
          paesaggistico   alterando   i   caratteri   degli  elementi
          costitutivi).
          In   particolare,  la  documentazione  deve  dimostrare  il
          rapporto  dell'  intervento con i luoghi sui quali insiste,
          basando  le  proposte progettuali sulla conoscenza puntuale
          delle   caratteristiche   del   contesto  paesaggistico  ed
          evitando   atteggiamenti   di   semplice   sovrapposizione,
          indifferente alle specificita'.
          (9)  le  opere  di  compensazione saranno individuate dalla
          relazione   paesaggistica,   che  analizzando  gli  effetti
          dell'intervento  sulle  attuali caratteristiche dei luoghi,
          individua  le opportune opere di compensazione, che possono
          essere   realizzate   anche   prima   della   realizzazione
          dell'intervento,  all'interno  dell'area  di intervento, ai
          suoi margini, ovvero in un area lontana ed in tempi diversi
          da  quelli  dell'intervento  stesso;  in quest'ultimo caso,
          l'amministrazione  puo'  individuare  un area comune su cui
          concentrare  i  contributi  e le azioni di compensazione da
          realizzare  nel  tempo  a spese ed eventualmente a cura dei
          soggetti interessati.
          (10).  Al  fine  di  fornire  un  orientamento omogeneo, si
          ritiene    opportuno   indicare   i   principali   contesti
          paesaggistici  di  riferimento  cui  corrispondono  diverse
          specificita' di analisi e di intervento. In particolare, si
          fa  riferimento,  orientativamente,  ai  contesti naturale,
          agricolo     tradizionale,    agricolo    industrializzato,
          insediamento  agricolo,  urbano,  periurbano  e insediativi
          diffuso elo sparso. Dal punto di vista della morfologia dei
          luoghi: costiero, di pianura, collinare e montano.
          (11)  Si intendono ricomprese le reti d'infrastrutturazione
          e le infrastrutture di trasporto maggiore e minore.
          (12)  Al  fine  di  una maggiore comprensione gli elaborati
          fotografici dovrebbero essere accompagnati da didascalie di
          commento.
          (13) per esempio, altri interventi portuali lungo le sponde
          dello stesso lago, o lungo le coste
          (14)  per esempio, depuratori collocati in aree di pianura,
          naturalistiche, ecc.
          (15)  Dovranno essere curate le simulazioni delle modifiche
          proposte,   soprattutto   attraverso   lo   strumento   dei
          rendering, sia nel contesto paesaggistico che nell'area con
          approfondimento  dettagliato delle soluzioni, sia dal punto
          di  vista  del disegno che dei materiali, dei colori, delle
          tecniche costruttive.
          (16)   Gli   elaborati,   rappresentativi   della  proposta
          progettuale,    dovranno   evidenziare   che   l'intervento
          proposto,  pur nelle trasformazioni, e' adatto ai caratteri
          dei    luoghi,   non   produce   danni   al   funzionamento
          territoriale,  non  abbassa  la qualita' paesaggistica, per
          esempio  di  fronte  a  sistemi storici di paesaggio, quali
          quelli  agricoli,  gli  elaborati  dovranno  illustrare  il
          rapporto  di compatibilita' con la logica storica che li ha
          prodotti   per   quanto  riguarda:  la  localizzazione,  le
          modifiche  morfologiche  del  terreno,  il mantenimento dei
          rapporti  di  gerarchia  simbolica  e  funzionale  tra  gli
          elementi  costitutivi,  i colori e i materiali. Inoltre, il
          progetto  dovra'  mostrare  in  dettaglio  le  soluzioni di
          mitigazione   degli   impatti   percettivi   e   ambientali
          inevitabili e le eventuali compensazioni proposte.
          (17)  Per  alcuni  di  questi interventi, quali ad esempio,
          strade,   ferrovie,   vie  navigabili  ecc.  in  genere  si
          dovrebbero  adattare  i tracciati e le loro caratteristiche
          costruttive   in   base   alle  specificita'  dei  contesti
          paesaggistici   attraversati,   evitando  di  compromettere
          l'unitarieta'  di  sistemi paesaggistici storici esistenti,
          urbani  e  extraurbani,  di sistemi naturali, tagliandoli o
          frammentandoli.
          (18)   Nelle  carte  deve  essere  riportato  il  tracciato
          proposto  al  fine  di  verificare le eventuali e possibili
          interazioni negative con i caratteri paesaggistici rilevati
          (19)  Per tali sistemazioni si dovranno evitare i rischi di
          interruzioni, frammentazioni e distruzioni paesaggistiche e
          ambientali nel contesto paesaggistico e nell'area
          (20)   Per   tali   impianti   l'ulteriore   documentazione
          progettuale  sara'  specificata  nelle  Linee  Guida che il
          Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, il Ministero
          dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ed il Ministero
          per  le  Attivita'  Produttive,  elaboreranno  ai sensi del
          comma 2 dell'art12 del D.Lgs 387 del 2004.

SCHEDA   PER  LA  PRESENTAZIONE  DELLA  RICHIESTA  DI  AUTORIZZAZIONE
PAESAGGISTICA  PER  LE OPERE IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO E' VALUTATO
MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA.

                     COMUNE DI....................... 	
 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER OPERE /O INTERVENTI IL CUI IMPATTO
        PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE
                          SEMPLIFICATA. (1)

1. RICHIEDENTE: (2)...........................	
persona fisica societa	 impresa	 ente
2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL 'INTERVENT0 (3):...................
3. OPERA CORRELATA A:
edificio
area di pertinenza o intorno dell'edificio
lotto di terreno
strade, corsi d'acqua
territorio aperto
4. CARATTERE DELL'INTERVENTO:
temporaneo o stagionale
permanente	a) fisso	b) rimovibile
5.a   DESTINAZIONE   D'USO   del   manufatto  esistente  o  dell'area
interessata(se edificio o area di pertinenza)
residenziale	ricettiva/turistica	industriale/artigianale	agricolo
commerciale/direzionale	altro................ 	
5.b USO ATTUALE DEL SUOLO (se lotto di terreno)
urbano	agricolo	boscato	naturale non coltivato	altro........
6 CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA:
centro storico	area urbana	area periurbana	territorio agricolo
insediamento sparso	insediamento agricolo	area naturale
7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO:
costa(bassa/alta)	ambito            lacustre/vallivo	pianura	versante
(collinare/montano)	altopiano
promontorio	piana valliva (montana/collinare)	terrazzamento	crinale
8. UBICAZIONE DELL'OPERA E/0 DELL'INTERVENTO:
sul quale sia riportato se ricadente in area urbana:
a)  estratto  stradario  con  indicazione precisa dell'edificio, via,
piazza, n.civico
se ricadente in territorio extraurbano o rurale
b) estratto CTR/IGM/ORTOFOTO
Sulla   cartografia   l'edificio/area  di  intervento  devono  essere
evidenziati  attraverso  apposito segno grafico o coloritura, nonche'
dovranno  essere  evidenziati  i punti di ripresa fotografica (da 2 a
4).
c)  estratto  tavola  PRG  o  PdiF  e  relative norme che evidenzino:
l'edificio  o  sua  parte;  area  di  pertinenza/il lotto di terreno,
l'intorno su cui si intende intervenire
d)  estratto degli strumenti di pianificazione paesistica quali P.P.;
P.T.C.P;P.U.R.T.  che  evidenzino  il contesto paesaggistico e l'area
dell'intervento
9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (da 2 a 4 fotogrammi)
Le  riprese  fotografiche  (da  2 a 4) devono permettere una vista di
dettaglio dell'area di intervento e una vista panoramica del contesto
da   punti  dai  quali  e'  possibile  cogliere  con  completezza  le
fisionomie  fondamentali  del  contesto  paesaggistico,  le  aree  di
intervisibilita' del sito.
Le  riprese  fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e
dall'individuazione   del   contesto  paesaggistico  e  dell'area  di
intervento
10a.  ESTREMI  DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE
INTERESSE  PUBBLICO  DEL  VINCOLO  PER  IMMOBILI 0 AREE DICHIARATE DI
NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136 - 141 - 157 Dlgs 42/04):
cose  immobili;  ville, giardini, parchi; complessi di cose immobili;
bellezze panoramiche.
estremi del provvedimento di tutela e motivazioni in esso indicate
....................................................................
10b. PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04):
territori  costieri;  territori contermini ai laghi; fiumi, torrenti,
corsi   d'acqua;  montagne  sup.  1200/1600  m;  ghiacciai  e  circhi
glaciali;  parchi  e  riserve; territori coperti da foreste e boschi;
universita'  agrarie  e  usi  civici;  zone  umide;  vulcani; zone di
interesse archeologico.
11  NOTE  DESCRITTIVE  DELLO  STATO ATTUALE DELL'IMMOBILE O DELL'AREA
TUTELATA
Elementi   o   valenze   paesaggistiche  che  interessano  l'area  di
intervento, il contesto paesaggistico (4)
....................................................................
12.  DESCRIZIONE  SINTETICA  DELL'INTERVENTO  E DELLE CARATTERISTICHE
DELL'OPERA  (dimensioni  materiali,  , colore, finiture, modalita' di
messa in opera, ecc.) CON ALLEGATA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO (5)
....................................................................
13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL' OPERA (6):
....................................................................
14. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENITO (7)

Firma del Richiedente	Firma del Progettista dell'intervento
..................... .....................................
15.MOTIVAZIONE  DEL  RILASCIO  DELL'AUTORIZZAZIONE  E  PER  EVENTUALI
PRESCRIZIONI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMPETENTE.
....................................................................

                        Firma del Responsabile
                      ...........................
16. EVENTUALE DINIEGO O PRESCRIZIONI DELLA SOPRINTENDENZA COMPETENTE
....................................................................

              Firma del Soprintendente o del Delegato
            ..........................................
                           NOTE PER LA COMPILAZIONE	
          (1)  La  definizione di tali opere risulta problematica per
          la  varieta'  di  tipologie  e  di  situazioni  che possono
          presentarsi,   oltre   che   per  la  connessione  (fisica,
          funzionale,  tipologica,  formale,  ecc.)  ai caratteri del
          contesto  paesaggistico  e dell'area in cui l'intervento si
          inserisce.
          In  linea  di  principio,  ed  a  titolo  non esaustivo, si
          intendono   ricompresi   in   questa  categoria  tutti  gli
          interventi  minori,  accessori,  di arredo, in grado di non
          alterare  complessivamente  lo  stato  dei luoghi (contesto
          paesaggistico e area di intervento, quali:
          Antenne, parabole
          •	Cartellonistica   (stradale   e  pubblicitaria),  insegne
          pubblicitarie
          Manufatti  di arredo urbano (ad esclusione degli interventi
          ricadenti  nelle  aree  di  cui  alla lettera g del comma 4
          dell'att. 10 del D.Lgs 42 del 2004)
          Strutture  temporanee  di  grandi  dimensioni di durata non
          inferiore ad una settimana
          •	Strutture  stagionali collegate all'attivita' turistica e
          del tempo libero
          •	Strutture  di  copertura  non  superiori  a  10  mq.  (ad
          esclusione  degli  interventi  ricadenti  nelle aree di cui
          alla  lettera  g  del comma 4 dell'art. 10 del D.Lgs 42 del
          2004)
          Pannelli solari e fotovoltaici fino ad una potenza di 20Mwe
          Impianti di condizionamento.
          (2)  La  compilazione della scheda e' a carico del soggetto
          che    richiede    l'autorizzazione    paesaggistica.    La
          semplificazione  della  procedura di verifica attraverso la
          compilazione  della  scheda,  tosi come la sua efficacia ai
          fini  della  valutazione  dell'impatto  paesaggistico delle
          opere  di  cui trattasi in ambiti tutelati, dovrebbe essere
          connessa   al   recepimento,   nel   Regolamento  edilizio,
          dell'elenco  e  delle  modalita'  di  realizzazione di tali
          opere,    selezionate    sulla    base    delle   effettive
          caratteristiche  locali  e  dei condizionamenti imposti dai
          caratteri  del  vincolo.  A  tal  fine,  le Amministrazioni
          competenti  propongono e concordano, in via preventiva, con
          la  Direzione  Regionale  e  le  Soprintendenze  di settore
          l'elenco  delle  opere  che  possono essere riferite a tale
          categoria. Solo a questa condizione l'utilizzo della scheda
          garantisce la valutazione dell'impatto reale dell'opera sul
          paesaggio  e  del  mantenimento dei livelli di qualita' dei
          luoghi interessati.
          (3)  L'indicazione  della  tipologia dell'opera deve essere
          accompagnata  dal riferimento preciso alle disposizioni dei
          Regolamento edilizio cui l'intervento inerisce.
          (4)  Una volta barrata la categoria di tutela in cui ricade
          la proposta di intervento, devono essere descritti, in modo
          sintetico,  i caratteri che effettivamente connotano l'area
          di  intervento  ed  il  contesto  paesaggistico,  in cui si
          colloca  l'opera  da  realizzare,  al fine fornire l'esatta
          informazione in relazione alla sua ubicazione rispetto agli
          aspetti o elementi di rilievo paesaggistico.
          (5)  E'  consigliabile allegare pieghevoli o documentazione
          dei  prodotto  industriale  o  prefabbricato che si intende
          installare o utilizzare.
          (6)  Lo scopo di tale punto e' quello di fornire, con buona
          approssimazione,  l'informazione  sulle  eventuali  effetti
          conseguenti alla realizzazione dell'opera ed in particolare
          degli  elementi  o degli aspetti tutelati. Tale valutazione
          si  ricava dal confronto fra le caratteristiche dello stato
          attuale,  gli  elementi  di  progetto e gli obiettivi della
          tutela.  Al  fine  di  orientare  la  compilazione  di tale
          sezione  si  elencano qui di seguito alcune delle possibili
          modificazioni dell'immobile o dell'area tutelata:
          - cromatismi dell'edificio;
          - rapporto vuoto/pieni;
          - sagoma;
          - volume;
          - aspetto architettonico;
          - copertura;
          - pubblici accessi;
          - impermeabilizzazione del terreno;
          - movimenti di terreno/sbancamenti;
          - realizzazione di infrastrutture accessorie;
          - aumento superficie coperta;
          -  alterazione  dello  skyline  (profilo  dell'edificato  o
          profilo dei crinali);
          -   alterazione  percettiva  del  paesaggio  (intrusione  o
          ostruzione visuale);
          - interventi su elementi arborei e vegetazione
          (7).   Qualificazione   o   identificazione   dei  elementi
          progettuali  finalizzati  a  ridurre o migliorare l'impatto
          del  bene tutelato sui caratteri del contesto paesaggistico
          e dell'area di intervento.

                       RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Nell'allegato   al   presente   decreto   sono   definite,  ai  sensi
dell'art.146, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42,
recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio (d'ora in avanti
"Codice"),  le  finalita', i criteri di redazione e i contenuti della
relazione   paesaggistica   che   correda,   unitamente  al  progetto
dell'intervento   che   si   propone   di  realizzare,  l'istanza  di
autorizzazione  paesaggistica  di  cui  agli  art.159, comma 1 e 146,
comma 2, del Codice (art.1 del decreto).
I  contenuti  della relazione paesaggistica individuati nell'allegato
costituiscono,  per  l'Amministrazione competente, la base essenziale
su  cui  fondare la verifica della compatibilita' paesaggistica degli
interventi, ai sensi dell'art. 146, comma 5, del Codice (art.2).
Il  successivo  art.3  del  decreto  stabilisce che i contenuti della
relazione  paesaggistica  possono essere integrati dalle Regioni, con
riferimento  alla  peculiarita' dei valori paesaggistici da tutelare.
Le  Regioni,  previo  accordo  con  Direzione regionale del ministero
territorialmente   competente,   possono,  altresi',  introdurre,  in
relazione  alle  diverse  tipologie di intervento, semplificazioni ai
criteri di redazione e ai contenuti della relazione paesaggistica.
L'allegato  al presente decreto, oltre a stabilire le finalita' della
relazione  paesaggistica  (punto  n.1),  i  criteri  (punto  n.2) e i
contenuti   (punto   n.3)   per   la  sua  redazione,  definisce  gli
approfondimenti  degli  elaborati  di progetto per alcune particolari
tipologie di intevento od opere di grande impegno territoriale (punto
n.4)  e  contiene  una scheda per la presentazione della richiesta di
autorizzazione   paesaggistica   per   le   opere   il   cui  impatto
paesaggistico e' valutato mediante una documentazione semplifica.
In particolare l'Allegato reca le seguenti previsioni:
Punto n. l - Finalita'.
L'Allegato  e'  finalizzato a definire la relazione paesaggistica che
correda l'istanza di autorizzazione paesaggistica.
La  relazione  deve  contenere  tutti  gli  elementi  necessari  alla
verifica  della  compatibilita'  paesaggistica  dell'intervento,  con
riferimento  ai  contenuti  del piano paesaggistico, ovvero del piano
urbanistico-territoriale  con  specifica  considerazione  dei  valori
paesaggistici,   deve   deve  avere  specifica  autonomia  ed  essere
corredata  da eleborati tecnici preordinati a motivare ed evidenziare
la  qualita'  dell'intervento  per  cio'  che  attiene  al linguaggio
architettonico   e   formale   adottato   in  relazione  al  contesto
dell'intervento.
Punto n.2- Criteri per la redazione dello stato dei luoghi.
La relazione paesaggistica dovra' tenere conto dello stato dei luoghi
prima   della  realizzazione  delle  opere  previste,  nonche'  delle
caratteristiche  progettuali dell'intervento e rappresentare, in modo
chiaro  ed  esaustivo,  lo  stato  dei  luoghi dopo l'intervento. Per
queste finalita' vengono definiti, ai sensi dell'art.146. commi 4 e 5
del   Codice,   gli   elementi   che  la  domanda  di  autorizzazione
paesaggistica deve indicare.
Punto n.3 - Contenuti delle relazione paesaggistica.
Viene  definita la documentazione tecnica minima della relazione, che
contiene  ed  evidenzia gli eleborati di analisi dello stato attuale,
gli  elaborati  di  progetto  e gli elementi per la valutazione della
compatibilita' paesaggistica.
Punto  n.4  -  Documentazione  relativa  a  particolari  tipologie di
interventi od opere di grande impegno territoriale.
Per  gli  interventi e/o opere di carattere areale (elencati al punto
4.1)  e  per  interventi  e/o  opere  a  carattere  lineare  o a rete
(elencati  al  punto 4.2) che caratterizzano e modificano vaste parti
del  territorio,  viene  definita la documentazione richiesta per gli
elaborati  progettuali,  che  dovranno  curare,  in  particolare,  le
analisi relative contesto paesaggistico (definito nella nota n.10) in
cui  l'opera  e/o  l'intervento si colloca e che modifica, e mostrare
coerenza rispetto ad esso.
Viene  specificatamente  definita la documentazione richiesta per gli
elaborati  di  progetto  che  riguardano;  le opere ed infrastrutture
stradali  e  ferroviarie;  le  reti  infrastrutturali; le opere quali
tralicci   e   ripetitori   per   la  comunicazione;  gli  interventi
infrastrutturali lineari in rilevato che formino barriera artificiale
su  territorio  aperto, agricolo, montano e su territorio periurbano;
gli   interventi  su  tratte  di  infrastrutture  lineari  esistenti;
particolari  opere  rientranti  nella  cataegoria  a  rete (quali gli
elettrodotti); gli interventi a livello del terreno o in trincea; gli
impianti eolici.
La  scheda  per  la  presentazione  della richiesta di autorizzazione
paesaggistica  per  le opere il cui impatto paesaggistico e' valutato
mediante  una  documentazione  semplificata  riguarda  gli interventi
minori,   accessori,   di   arredo   (elencati,  a  titolo  meramente
esemplificativo,   nella   nota   1),   in   grado  di  non  alterare
complessivamente lo stato dei luoghi.
Tale  procedura  semplificata,  cosi'  come  la sua efficacia ai fini
della  valutazione  dell'impatto  paesaggistico  delle  opere  di cui
trattasi in ambiti tutelati, dovrebbe essere connessa al recepimento,
nel   regolamento   edilizio,   dell'elenco   e  delle  modalita'  di
realizzazione  di  tali opere, selezionate sulla base delle effettive
caratteristiche  locali  e  dei condizionamenti imposti dai caratteri
del vincolo.
Per  queste finalita' le Amministrazioni competenti devono proporre e
concordare,  in  via  preventiva,  con  la  Direzione  Regionale e le
Soprintendenze  di  settore  l'elenco  delle opere che possono essere
riferite  a tale categoria. Solo a questa condizione l'utilizzo della
scheda  garantisce  la  valutazione dell'impatto reale dell'opera sul
paesaggio  e  del  mantenimento  dei  livelli  di qualita' dei luoghi
interessati.

                     Relazione tecnico-normativa
1. Aspetti tecnico-normativi in senso stretto.
a) necessita' dell'intervento normativo
L'intervento   di  normazione  secondaria  e'  necessario  in  quanto
previsto  dall'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e
del paesaggio.
b) analisi del quadro normativo
La  disciplina  copre  un  ambito  attualmente  privo  di  disciplina
razionale; in tema, esistono solo previsioni nei regolamenti comunali
e  negli strumenti di pianificazione. L'esigenza e' proprio quella di
dare certezza agli operatori (tecnici che predispongono le istanze di
autorizzazione  paesaggistica)  ed  alle  amministrazioni (comuni che
rilasciano   le   autorizzazioni  e  soprintendenze  che  le  possono
annullare)   sui  contenuti  delle  attivita'  da  svolgere  e  sulla
documentazione rilevante.
c)  Analisi  della compatibilita' dell 'interevento con l'ordinamento
comunitario  L'intervento  non  incide con l'ordinamento comunitario;
l'unico  punto di contatto con una disciplina sopranazionale concerne
la  Convenzione europea del paesaggio, aperta alla firma nell'ottobre
del  2000,  i  cui  principi  sottintendono l'esistenza di discipline
tecnico-operative come quella in esame.
d)  verifica  della  coerenza  con  le fonti legislative primarie che
dispongono  il  trasferimento  di  funzioni alle regioni ed agli enti
locali
La   disciplina   rientra  nella  tutela  del  patrimonio  culturale,
riservata  alla potesta' legislativa statale, riguarda l'esercizio di
competenze  attribuite  dal  Codice alle regioni ed e' stata pertanto
oggetto   di   intesa  in  Conferenza  Stato-Regioni,  come  previsto
dall'articolo 146, comma 3, citato.
2. Elementi di drafting o linguaggio normativo.
La disciplina non abroga, ne' integra una normativa preesistente.
Il  testo  non  introduce  definizioni normative in senso proprio, ma
utilizza  terminologie  il  cui significato e' generalmente condiviso
non  soltanto  dagli  operatori del settore dell'architettura e della
pianificazione    del   paesaggio,   ma   anche   dai   tecnici   non
particolarmente qualificati (geometri).
3. Ulteriori elementi.
Le  esigenze  di disciplinare la materia sono state sollecitate anche
dalla  giurisprudenza,  che  ha ravvisato nella mancanza di parametri
sul  contenuto  delle  istanze  di autorizzazione paesaggistica e sul
corredo  documentale  uno  dei  principali  fattori  di incertezza ed
arbitrarieta' delle valutazioni amministrative.

             Analisi dell'impatto della regolamentazione
a) Ambito dell'intervento, destinatari diretti e indiretti
L'intervento  concerne  i  contenuti  delle istanze di autorizzazione
paesaggistica  richiesta  per  tutte  le trasformazioni rilevanti del
territorio  sottoposto a vincoli paesaggistici. I destinatari diretti
dell'intervento   sono   tutti   i   soggetti   che   richiedono   le
autorizzazioni  paesaggistiche,  i  tecnici  da  essi  incaricati (in
massima parte architetti o geometri) per predisporre dette istanze ed
i  progetti  e  l'ulteriore  documentazione  ad  esse  allegata, ed i
funzionari   delle   amministrazioni   preposte   al  rilascio  della
autorizzazioni  che  devono  valutare la compatibilita' paesaggistica
dei  progetti.  La  regolamentazione  non  coinvolge  direttamente  e
percepibilmente sotto il profilo economico altre categorie.
b) Obiettivi e risultati attesi
gli obiettivi attesi consistono nella razionalizzazione dei contenuti
delle  istanze  e  dei  relativi  processi  valutativi da parte delle
amministrazioni  pubbliche;  l'intervento costituisce uno dei fattori
che  dovrebbero  permettere  di  trasformare  un sistema vincolistico
caratterizzato dall'assenza di criteri e parametri generali oggettivi
(e  quindi dalla estrema soggettivita' delle decisioni) in un sistema
di  vincoli verificabili e sindacabili, la cui portata quindi (se non
sempre  condivisa)  risulti  quanto  meno comprensibile e socialmente
accettata.
c) Illustrazione della metodologia di analisi adottata
l'analisi  che  ha condotto alla definizione dell'intervento si fonda
sull'esperienza  diretta dei rappresentanti dei livelli istituzionali
che hanno partecipato all'elaborazione.
d)  Impatto  diretto e indiretto sull'organizzazione e sull'attivita'
delle pubbliche amministrazioni
La  disciplina  consentira' alle amministrazioni (soprattutto locali)
di  disporre  di  criteri  di  valutazione generali o delineati sulle
specificita'   del   proprio   territorio.   La  regolamentazione  si
accompagna  all'istituzione  da  parte  delle  regioni di un apposito
organo tecnico (ai sensi dell'articolo 148 del Codice, la commissione
per  il  paesaggio, con ambito tendenzialmente sovracomunale), che e'
chiamato ad applicare la nuova disciplina.
e) impatto sui destinatari diretti
la   nuova   disciplina   organizza  in  base  a  parametri  certi  e
differenziati   lo   svolgimento   di   attivita'   che   gia'   sono
implicitamente richieste dalla normativa di livello legislativo ed in
assenza  delle  quali l'iter autorizzatorio non potrebbe avere corso.
Ci  si  attende  che la eventuale crescita dei costi strumentali alla
realizzazione dei progetti di trasformazione del territorio, gravante
sui committenti, sia largamente compensata dai benefici in termini di
speditezza  dei  procedimenti  ed  accuratezza delle valutazioni, con
diminuzione del relativo contenzioso (oggi cospicuo e defatigante).
f) Impatto sui destinatari indiretti
la nuova disciplina alimentera' il mercato delle professioni tecniche
(architetti,  ingegneri, geometri) connesse al settore e sollecitera'
le  connesse attivita' formative (destinate sia ai professionisti che
ai  funzionari  pubblici)  ed  educative,  in  ambito universitario e
scolastico.