ipovedenti, bambini, persone anziane e persone distratte che potrebbero non percepirne la presenza, in caso di spigoli di forme irregolari e di basi sporgenti poiche' il visitatore puo' facilmente venirne a contatto. I materiali usati per l'espositore devono presentare caratteristiche tali da non recare disturbo all'osservazione dell'opera esposta come ad esempio riflessi e fenomeni di abbagliamento, mentre all'interno della vetrina i materiali usati dovrebbero creare un contrasto con l'oggetto esposto al fine di esaltarne le caratteristiche e di facilitarne la lettura. Didascalie Ogni opera esposta deve essere dotata di una didascalia esplicativa redatta in modo leggibile, con caratteri di grandezza adeguata alla distanza minima prevista, con il giusto contrasto tra i caratteri e lo sfondo e su supporti non riflettenti o abbaglianti. Inoltre anche la posizione delle didascalie e' importante per la loro efficacia: prima di tutto va considerata l'altezza che deve essere accessibile sia per l'utente su sedia a ruote che per l'utente con lieve minorazione visiva. Qualora la didascalia sia posta di lato ad un espositore, deve essere leggibile senza richiedere ulteriori avvicinamenti che possono recare disturbo agli altri visitatori, se, invece, la didascalia e' posta sull'espositore non deve disturbare la visione degli oggetti esposti e non deve essere messa in ombra dall'illuminazione interna della vetrina. I supporti delle didascalie devono essere facilmente distinguibili all'interno del contesto in cui sono collocati e non devono essere riflettenti e fonte di abbagliamento. Inoltre molta attenzione va posta alla leggibilita' delle didascalie e dei pannelli illustrativi per la quale si rimanda al sottoparagrafo 2.3.1 sull'orientamento. Non si deve, infine, sottovalutare la chiarezza del contenuto delle didascalie, che deve risultare sintetico e comprensibile a un pubblico di diversificata formazione culturale. Illuminazione L'illuminazione e' un elemento fondamentale dell'allestimento in quanto permette il godimento delle opere esposte e aiuta a non affaticarsi durante tutto il percorso di visita. In generale l'illuminazione delle didascalie e dei pannelli esplicativi deve essere diretta. Nell'allestimento la luce e' un importante strumento estetico e suggestivo, ma bisogna tenere conto delle esigenze di orientamento e di leggibilita' dei percorsi che devono prevalere sugli effetti ricercati, al fine di rendere piacevole la visita. La luce che illumina sia le opere che i pannelli esplicativi non deve mai interferire con i visitatori che potrebbero creare zone d'ombra. Compatibilmente con le esigenze di tutela delle opere esposte, l'illuminazione deve esaltare le caratteristiche degli oggetti facilitandone la lettura sia delle forme che dei materiali. L'illuminazione interna delle vetrine non deve, come detto sopra, rendere difficoltosa la lettura dei testi e la visione degli oggetti, evitando zone d'ombra, fenomeni di abbagliamento o richiedendo sforzi eccessivi da parte del visitatore. 2.3.7 Monitoraggio e manutenzione La corretta gestione degli interventi attuati per rendere accessibile un bene d'interesse culturale e' d'importanza fondamentale per garantirne una reale fruibilita'. E' opportuno richiamare questo concetto, anche se sembra scontato, in quanto la maggior parte delle volte e' proprio la cattiva gestione a rendere non fruibili i luoghi d'interesse culturale, che a norma di legge sarebbero invece accessibili. Come gia' evidenziato nei paragrafi precedenti, non basta istallare un ascensore per rendere accessibile un edificio se poi questo ascensore rimane fermo per lunghi periodi per interventi di riparazione o per carenza di fondi per la sua manutenzione, cosi' come non serve a niente realizzare rampe o percorsi accessibili se questi sono inutilizzabili in quanto ostruiti da oggetti vari, cantieri temporanei o in condizioni di degrado per mancanza di interventi di pulizia e manutenzione. Nella scelta tra piu' soluzioni progettuali ci si sofferma in genere su criteri di ordine funzionale e estetico-formale o sul rispetto delle istanze della tutela, che costituiscono in ogni caso elementi fondamentali del giudizio finale, tralasciando pero' spesso di valutare anche gli oneri connessi con la successiva gestione, sia in termini tecnici che economici, di quanto realizzato. Il Piano di Manutenzione deve, invece, costituire elemento fondamentale per la scelta tra piu' opzioni progettuali sia che si tratti della realizzazione di una semplice rampa che di interventi piu' complessi. Analizzare preventivamente le problematiche gestionali fa si che gia' a livello progettuale si possano introdurre alcuni accorgimenti che semplifichino le successive operazioni: evitare di creare interstizi difficili da pulire ma al contempo facili ricettacoli di sporcizia (si pensi ad esempio alle zone sotto le rampe), usare materiali meno soggetti ad usura e facilmente lavabili, prevedere sistemi di ancoraggio dei vari componenti che ne facilitano la sostituzione e la pulizia, ecc. Eventuali maggiori oneri in fase di realizzazione sarebbero comunque giustificati dai successivi risparmi. Parti essenziali di una efficiente gestione sono il monitoraggio e la manutenzione. Il monitoraggio permette, infatti, di valutare nel tempo l'efficacia degli interventi realizzati e, quindi, la loro corrispondenza o meno alle reali esigenze, permettendo di intervenire tempestivamente per eventuali integrazioni o sostituzioni. La manutenzione comporta, invece, tutte quelle operazioni atte a garantire l'efficienza, la pulizia e il corretto funzionamento degli interventi e apprestamenti realizzati. Si danno di seguito, alcuni semplici input a titolo esemplificativo che non esauriscono la materia che va valutata caso per caso: Informazioni Tutte le informazioni riguardanti le dotazioni e servizi di una struttura aperta al pubblico devono essere divulgate nel modo piu' ampio e chiaro possibile, utilizzando modalita' diversificate (cartaceo, siti web, sportelli per il pubblico, call center, ecc.) e coordinate tra loro. Tutte le informazioni devono essere esaurienti, attendibili e costantemente aggiornate; si segnala in particolare l'importanza di verificare la corrispondenza dei siti web alle norme vigenti in materia di accessibilita' informatica. Parcheggi Se esiste un parcheggio di pertinenza, bisogna assicurarsi che i posti riservati siano sempre disponibili e posizionati il piu' vicino possibile all'ingresso. Superamento delle distanze e dei dislivelli I percorsi accessibili devono essere sgombri da qualsiasi tipo oggetto che potrebbe costituire ostacolo e fonte di pericolo (cestini portarifiuti, piante, arredi, ecc.); va costantemente verificato lo stato di usura delle pavimentazioni riparando tempestivamente eventuali sconnessioni cosi come dei corrimano lungo le scale; garantire la tempestiva realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti di risalita. Ingressi dedicati Qualora sia necessario, quale unica soluzione possibile, usufruire di un ingresso dedicato e' necessario assicurarsi che esso sia adeguatamente segnalato e che sia sempre accessibile. Segnaletica Per la migliore comunicazione dei servizi e' necessario che i segnali, le mappe e i pannelli siano mantenuti in perfetta efficienza e pulizia, in particolare quelli destinati ad essere esplorati tattilmente e che siano in posizioni accessibili a tutti. Cantieri temporanei In presenza di cantieri temporanei verificare che essi non interferiscano con l'accessibilita', predisponendo se necessario percorsi o ausili alternativi, adeguatamente segnalati. Servizi igienici Evitare che i servizi igienici per le persone con disabilita' diventino luoghi di deposito con conseguente ingombro di oggetti che ne vanificano la fruizione e verificare che siano sempre aperti e dotati di serratura. Per tutti quegli apprestamenti per cui e' necessario del personale addetto, come ad esempio passaggi obbligati attraverso luoghi chiusi a chiave, portoni ad uso esclusivo per l'accesso ai posti auto riservati, il prestito di sedie a ruote ed altri ausili messi a disposizione, e' necessario che ci sia un responsabile che garantisca il corretto funzionamento di questi servizi 3. Casi di studio In questo capitolo vengono analizzate nello specifico alcune delle tipologie piu' diffuse di beni culturali. Per evitare di ripetere concetti gia' esaminati in precedenza, i vari paragrafi sono stati impostati sotto forma di sintetiche raccomandazioni; per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 2.3 "Criteri per la progettazione e la gestione". I casi evidenziati vanno, comunque, intesi a titolo di esempio sia per quanto riguarda le tipologie di beni culturali e paesaggistici selezionate che per i suggerimenti indicati. Come piu' volte evidenziato, la molteplicita' e singolarita' dei beni che costituiscono il patrimonio culturale italiano e' tale da non consentire la definizione di soluzioni standardizzate da applicare pedissequamente. Fondamentale e' la lettura puntuale del bene e l'analisi delle esigenze dei potenziali fruitori a fronte della destinazione d'uso scelta. Largo spazio va dato, dunque, alla ricerca di soluzioni originali ed innovative, di alta qualita' architettonica, studiate ad hoc nell'ottica di un approccio, suggerito anche dalla normativa in vigore, di tipo prestazionale. 3.1 Parchi e giardini storici, aree e parchi archeologici Le difficolta' che si incontrano nel percorrere aree archeologiche o parchi e giardini storici sono costituite generalmente dalla necessita' di percorrere a piedi distanze di svariate centinaia di metri, spesso su percorsi disomogenei e scomodi per chiunque, e di superare dislivelli dovuti alle differenze di quota tra le varie aree o all'interno di immobili eventualmente presenti. Questi disagi sono ovviamente potenziati dal fatto di trovarsi all'aria aperta (pioggia, caldo eccessivo, ecc.). Linee guida: - Valutare, eventualmente con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle aziende di gestione del trasporto pubblico, l'accessibilita' urbana al sito facilitando il raggiungimento della sede sia con i mezzi pubblici che con quelli privati garantendo, in quest'ultimo caso, parcheggi riservati nelle immediate vicinanze di almeno uno degli ingressi per il pubblico. - Creare un percorso accessibile tra l'area parcheggio/fermata mezzi di trasporto pubblico e l'ingresso alla struttura. - Individuare uno o piu' ingressi all'area naturale protetta accessibili per tutti nelle vicinanze immediate di parcheggi riservati a persone con disabilita'. - Con un attento studio dei luoghi cercare di individuare degli itinerari piu' agevolmente percorribili lungo i quali indirizzare il pubblico disabile. Se la conformazione dei luoghi lo permette, dovrebbero essere individuati anche dei punti panoramici, con sistemi di seduta, dai quali siano possibili vedute d'insieme dell'area o comunque degli elementi piu' significativi. - Eventuali dislivelli di lieve entita' possono essere superati con rampe provvisorie, facilmente removibili a seconda delle necessita'. In presenza di notevoli dislivelli possono, invece, prevedersi degli impianti di sollevamento quali ascensori (verticali o inclinati) o piattaforme elevatrici, adeguatamente inseriti nel contesto circostante. Posizionare rampe anche in presenza di dislivelli minimi (ad esempio un singolo gradino) e corrimano lungo le rampe stesse e le scale. - Il fondo dei percorsi deve essere il piu' possibile compatto e ben livellato per consentire il passaggio di sedie a ruote, passeggini, ecc. Qualora il percorso sia costituito da pavimentazioni storiche particolarmente accidentate e irregolari, e' opportuno definire almeno una porzione del percorso stesso, di larghezza sufficiente al transito di una sedia a ruote, con pavimentazione adeguata, in adiacenza o in sovrapposizione reversibile sugli elementi originari. Se la conformazione dei luoghi non lo permette, si puo' prevedere la realizzazione di passerelle. - Lungo i percorsi devono essere evitati tutti gli ostacoli, soprattutto al di sopra dei 50 cm dal suolo (non percepibili dai non vedenti). - Lungo i percorsi, specie se in pendenza, dovrebbero essere presenti dei solidi corrimano, se possibile meglio su entrambi i lati, che fungano sia da sostegno per coloro che hanno difficolta' motorie che da linea guida per le persone con deficit sensoriali. - All'ingresso e lungo i percorsi dovra' essere predisposta un'adeguata segnaletica chiara e facilmente percepibile anche da ipovedenti; dovranno, inoltre, essere previsti pannelli informativi con scritte in rilievo o in braille, mappe tattili e linee guida per non vedenti, facendo ricorso prioritariamente alle linee guida naturali, quando siano di significato univoco. Ad integrazione della segnaletica si potranno prevedere ulteriori riferimenti quali rumore di fontane, segnali luminosi, essenze profumate. - Dovranno essere individuate delle aree di sosta e riposo dotate di panchine o di appoggi ischiatici, ombreggiate e possibilmente protette dalle intemperie. - Si dovranno prevedere attrezzature e servizi quali telefoni, fontanelle, cestini, punti informativi, servizi igienici, progettati in modo da poter essere utilizzati da chiunque. - Per le aree caratterizzate da percorsi di visita di notevole estensione, e' opportuno prevedere nelle vicinanze degli ingressi accessibili e dei parcheggi riservati un "servizio di assistenza" presso i quali siano eventualmente disponibili ausili di supporto, quali sedie a ruote, piccoli mezzi elettrici individuali (elettroscooter) e/o veicoli elettrici per 3 o 4 persone (club-cars) condotti, su richiesta, da personale addetto. Se i percorsi lo permettono si puo' pensare anche a minibus elettrici. 3.2 Spazi urbani Il problema dell'accessibilita' riguarda indistintamente tutte le citta', soprattutto quelle piu' piccole e collinari con un impianto urbano caratterizzato da stradine tortuose e accidentate, ripidi pendii di collegamento, stretti vicoli, pavimentazioni irregolari e sconnesse, anguste e inefficienti aree di sosta, assenza di parcheggi. Il problema dei notevoli dislivelli che caratterizzano molti centri storici e' difficilmente risolvibile nel suo complesso a meno di non ricorrere a notevoli impianti tecnologici (ascensori, scale mobili) il cui impatto sul territorio e nel sottosuolo va adeguatamente valutato. Linee Guida: - Valutare, eventualmente con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle aziende di gestione del trasporto pubblico, l'accessibilita' delle principali aree urbane facilitandone il raggiungimento sia con i mezzi pubblici che con quelli privati garantendo, in quest'ultimo caso, parcheggi riservati adeguatamente distribuiti. - Con un attento studio dei luoghi cercare di individuare degli itinerari piu' agevolmente percorribili lungo i quali indirizzare il pubblico disabile. - Eventuali dislivelli di lieve entita' possono essere superati con rampe provvisorie, facilmente removibili a seconda delle necessita'. In presenza di notevoli dislivelli possono, invece, prevedersi degli impianti di sollevamento quali ascensori (verticali o inclinati) o piattaforme elevatrici, adeguatamente inseriti nel contesto circostante. - Le pavimentazioni devono essere il piu' possibile compatte e ben livellate per consentire il passaggio di sedie a ruote, passeggini, ecc. Nel caso di pavimentazioni storiche particolarmente accidentate e irregolari, e' opportuno definire almeno una porzione del percorso stesso, di larghezza sufficiente al transito di una sedia a ruote, con pavimentazione adeguata, in adiacenza o in sovrapposizione reversibile sugli elementi originari. - Devono essere evitati tutti gli ostacoli, soprattutto al di sopra dei 50 cm dal suolo (non percepibili dai non vedenti). - Laddove possibile, specie nei tratti in pendenza, posizionare solidi corrimani, che fungano sia da sostegno per coloro che hanno difficolta' motorie che da linea guida per le persone con limitazioni sensoriali. - Predisporre nei punti strategici un'adeguata segnaletica chiara e facilmente percepibile anche da ipovedenti; dovranno inoltre essere previsti pannelli informativi con scritte in rilievo o in braille, mappe tattili e linee guida per non vedenti, facendo prioritariamente ricorso alle linee guida naturali, quando siano di significato univoco. - Dovranno essere individuate delle aree di sosta e riposo dotate di panchine o di appoggi ischiatici, ombreggiate e possibilmente protette dalle intemperie. - Si dovranno prevedere attrezzature e servizi quali telefoni, fontanelle, cestini, punti informativi, progettati in modo da poter essere utilizzati da chiunque. 3.3 Edifici e complessi monumentali Negli edifici storici e nei complessi monumentali l'ingresso principale costituisce il primo e spesso piu' gravoso ostacolo da superare, soprattutto per i disabili motori, a causa della presenza di scalinate monumentali, androni con gradini, porticati, ecc. Tali barriere, inoltre, sono quasi sempre strettamente connaturate con l'edificio storico, al punto da costituire spesso non soltanto buona parte della sua identita' architettonica, ma anche della sua stessa consistenza materica e delle sue qualita' formali, in altre parole degli stessi valori che il progetto di restauro si prefigge di tutelare. Nella generalita' dei casi, l'entita' dei dislivelli all'ingresso varia dal semplice gradino ai 2 metri, rendendo possibile la realizzazione di rampe accuratamente progettate o di piattaforme elevatrici, nel rispetto della compatibilita' strutturale, materica e percettiva della fabbrica originaria. Per dislivelli maggiori, o in caso di forte impatto percettivo e materico di una eventuale nuova rampa o piattaforma elevatrice, e' opportuno valutare tutte le possibili alternative ad un accesso dall'ingresso principale, ancorche' meno inclusive nei confronti delle persone con disabilita'. Considerando che molti edifici storici presentano sviluppi planimetrici abbastanza complessi, altre esigenze primarie da soddisfare al loro interno sono la possibilita' di orientarsi, di circolare, di uscire dagli stessi in caso di emergenza, nonche' di poter utilizzare almeno un servizio igienico. Nel caso di edifici su piu' piani subentra anche il problema di raggiungere i diversi livelli, che puo' essere risolto quasi esclusivamente con l'inserimento di ausili meccanici (ascensori, piattaforme elevatrici, ecc.) collocandoli in vani scala aperti, cortili interni, o eventuali ambienti di minor pregio. In quest'ultimo caso, tuttavia, e' opportuno limitarsi ad intervenire in ambienti coperti con solai piani, evitando il piu' possibile il taglio di strutture voltate, che, oltre al sacrificio di materia originaria della fabbrica, comporta spesso pesanti ricadute di ordine strutturale. Resta infine il problema di percorrere lunghe distanze, frequente nei grandi complessi monumentali, che puo' essere causa di affaticamento per molte persone, soprattutto anziani o cardiopatici. In questi casi e' fondamentale prevedere all'ingresso dell'edificio la disponibilita' di sedie a ruote, da fornire a tutte le persone che ne facciano richiesta, valutando inoltre la possibilita' di installare un servizio di piccoli elettroscooter, previa verifica della presenza degli idonei spazi di manovra, nonche' degli eventuali rischi per le persone e per i beni oggetto di tutela. Linee Guida: - Valutare, eventualmente con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle aziende di gestione del trasporto pubblico, l'accessibilita' urbana alla struttura facilitando il raggiungimento della sede sia con i mezzi pubblici che con quelli privati garantendo, in quest'ultimo caso, parcheggi riservati nelle immediate vicinanze di almeno uno degli ingressi per il pubblico. - Se possibile individuare ingressi accessibili per tutti, oppure, nell'impossibilita' di collocare rampe o piattaforme elevatrici per vincoli di tipo strutturale, materico e percettivo, individuare un percorso alternativo che garantisca in ogni caso l'accessibilita'. - Con un attento studio degli ambienti cercare di individuare degli itinerari piu' agevolmente percorribili lungo i quali indirizzare il pubblico disabile al fine di garantire la visitabilita' dell'edificio. - Eventuali dislivelli di lieve entita' possono essere superati con rampe provvisorie, facilmente removibili a seconda delle necessita'. In presenza di notevoli dislivelli possono, invece, prevedersi degli impianti di sollevamento quali ascensori o piattaforme elevatrici, adeguatamente inseriti nel contesto circostante. - Lungo i percorsi devono essere evitati tutti gli ostacoli, soprattutto al di sopra dei 50 cm dal suolo (non percepibili dai non vedenti). - Lungo le rampe o le scale, dovrebbero essere presenti dei solidi corrimani, se possibile meglio su entrambi i lati, che fungano da sostegno per coloro che hanno difficolta' motorie. - All'ingresso e lungo i percorsi dovra' essere predisposta un'adeguata segnaletica chiara e facilmente percepibile anche da ipovedenti, dovranno inoltre essere previsti pannelli informativi con scritte in rilievo o in braille, mappe tattili e linee guida per non vedenti, facendo preferibilmente ricorso alle linee guida naturali, quando siano di significato univoco. - Se i complessi monumentali sono caratterizzati da impianti planimetrici complessi con notevoli distanze da percorrere, individuare delle aree di sosta e riposo dotate di sistemi di seduta. - Prevedere attrezzature e servizi quali telefoni, cestini, punti informativi, servizi igienici, zone di ristoro progettati in modo da poter essere utilizzati da chiunque. - Nella scelta di arredi e attrezzature, nonche' negli allestimenti di vario genere, verificare sempre che gli stessi siano funzionali per un agevole uso da parte di chiunque e collocarli in modo che non siano d'ostacolo o costituire fonte di pericolo; sfruttarli anche come punti di riferimento e linee guida. 3.4 Luoghi di culto Il problema dell'accessibilita' ai luoghi di culto e' legato principalmente alle scalinate poste all'ingresso delle fabbriche. Cio' comporta una difficolta' maggiore, poiche' la facciata e' spesso uno degli elementi di maggior interesse artistico e architettonico dei luoghi di culto. In proposito, alcuni suggerimenti progettuali applicati allo specifico caso della realizzazione di rampe per garantire l'accessibilita' di chiese sono stati proposti in occasione del concorso Chiese senza barriere, promosso dalla Diocesi di Caltanissetta nel 2007(vedi paragrafo 2.3.3). Al di la' dell'obbligo normativo di rendere accessibile almeno un'area dell'aula per le celebrazioni, sarebbe opportuno, compatibilmente con la configurazione dei luoghi, rendere accessibile anche la zona dell'altare, sia perche' gli stessi celebranti potrebbero essere persone con disabilita', sia in quanto essa costituisce una parte significativa dell'edificio ("spazio prezioso"). Gli accessi alla cripta e al campanile comportano generalmente un intervento di forte impatto formale e strutturale visti i considerevoli dislivelli da superare. In questi casi, quindi, l'intervento puo' essere giustificato dalla presenza in quota di un significativo e raro panorama o di un percorso attrezzato che permetta occasionalmente la visita in parti altrimenti inaccessibili della struttura (76). Linee Guida: - Cercare di rendere accessibile l'ingresso principale, compatibilmente con le istanze della tutela del monumento. In alternativa si puo' fare ricorso ad un ingresso laterale, inserendo gli interventi su un prospetto di minore importanza storico-artistica o, in ultima analisi, far ricorso a ingressi secondari, passando eventualmente attraverso locali di servizio quali la sacrestia. - Cercare di garantire, laddove possibile, anche l'accessibilita' al presbiterio e alla zona absidale, eventualmente, trattandosi in genere di dislivelli ridotti, con rampe anche da montare all'occasione. - Prevedere anche degli elementi di ausilio per l'orientamento. -------------------------------------------- 76 A. Arenghi, L'adeguamento finalizzato all'accessibilita', in S. Della Torre, V. Pracchi, Le chiese come beni culturali. Suggerimenti per la conservazione, Electa, Milano 2003, pp. 90-99. 3.5 Spazi espositivi, musei, archivi e biblioteche Questi ambienti, oltre a presentare le stesse problematiche degli edifici e dei complessi monumentali, hanno il compito di comunicare valori culturali aggiuntivi a quelli intrinseci. Generalmente le problematiche peculiari sono legate agli elementi di arredo e agli allestimenti. Linee Guida: - Tutti i percorsi devono essere privi di ostacoli; vanno inoltre evitati passaggi angusti ed elementi sospesi difficilmente percepibili, specialmente dai non vedenti; eventuali dislivelli vanno adeguatamente segnalati. - Creare percorsi diversificati per permettere anche visite brevi, limitatamente alle opere di maggiore valore; identificare i vari percorsi attraverso l'uso appropriato di un'idonea segnaletica, delle luci, dei colori, dei pittogrammi che guidino l'utente per tutta la durata della visita. - Nella scelta di arredi e attrezzature, verificare sempre che gli stessi siano funzionali per un agevole uso da parte di chiunque e collocarli in modo che non siano d'ostacolo o costituire fonte di pericolo, sfruttandoli anche come punti di riferimento e linee guida. - Espositori, vetrine, scaffalature e quant'altro devono essere accessibili ad un utenza con caratteristiche diversificate; in particolare deve essere valutata la possibilita' di accostamento anche da parte delle persone che necessitano di ausili; vanno accuratamente valutate le dimensioni, la forma, l'altezza dei ripiani, i materiali da utilizzare e quant'altro necessario affinche' non costituiscano essi stessi barriera architettonica o fonte di pericolo. - Studiare accuratamente l'illuminazione sia dei percorsi che degli oggetti. - Prevedere al centro delle sale delle zone di sosta per poter godere delle opere, evitando un eccessivo affaticamento; predisporre, almeno nelle sale di maggiore afflusso dei visitatori, anche adeguati sistemi di seduta; prevedere anche spazi in cui persone con la sedia a ruote, passeggini o mezzi similari possano sostare senza ostacolare il passaggio degli altri visitatori. - Prevedere idonei sussidi quali, mappe, tattili e non, brochure e audioguide da mettere a disposizione del visitatore elaborate in modo da rispettare i principi della leggibilita' e accessibilita'; prevedere anche un numero adeguato di postazioni multimediali accessibili.