(Allegato-art. 4)
                               Art. 4. 
 
 
           Caratteristiche di coltivazione ed essiccazione 
 
    La coltivazione del «Riso  Nano  Vialone  Veronese»  deve  essere
fatta su terreni coltivati in rotazione od in avvicendamento. 
    La risaia non puo' insistere sullo stesso appezzamento  per  piu'
di sei anni consecutivi e ritornarvi dopo almeno due anni. 
    La lotta  alle  erbe  infestanti,  prima  che  con  gli  erbicidi
autorizzati, deve avvenire con le buone tecniche di coltivazione, con
la regolazione dell'acqua in risaia  e  con  lavorazioni  mirate  del
terreno. 
    Le concimazioni  devono  essere  indirizzate  all'ottenimento  di
granella sana e matura e le produzioni massime per ettaro non  devono
superare i 70 quintali. 
    La semente utilizzata deve essere della varieta' Vialone  Nano  e
deve essere certificata dall'E.N.S.E. 
    L'umidita'  del  risone  essiccato  per   essere   avviato   alla
lavorazione non deve essere superiore al 14,0%. 
    L'essiccazione deve essere effettuata in essiccatoi in  grado  di
abbassare uniformemente l'umidita'  delle  granelle,  senza  lasciare
sulle glumelle residui di combustione o odori estranei. Sono  ammessi
solo essiccatoi a fuoco indiretto ad eccezione di quelli alimentati a
metano, G.P.L. o gasolio agricolo. 
    Il Consorzio per la tutela del  riso  Vialone  Nano  Veronese  e'
impegnato  a  collaborare  con  il  responsabile  costitutore   della
varieta' Vialone Nano, Istituto sperimentale per  la  cerealicoltura,
stazione specializzata per la risicoltura di  Vercelli,  responsabile
della conservazione in purezza la varieta' Vialone Nano.