(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
Scelta del portinnesto 
    Sono ammessi i portainnesti franchi e clonali di pesco  e  ibridi
di prunus di cui  sia  provata  la  compatibilita'  con  gli  ecotipi
descritti all'art. 2  e  l'adattamento  alle  condizioni  locali.  Le
piantine ammesse sono a radice nuda o piantine in fitocella, e devono
essere di buona qualita' agronomica e sanitaria, e di eta' massima di
1 anno. Le marze da utilizzare devono provenire da piante madri  sane
dal punto di vista fitosanitario, selezionate all'interno di impianti
ricadenti nei comuni di cui all'art. 3,  per  la  propagazione  della
"Pesca di Leonforte". 
    La messa a dimora delle piante deve avvenire necessariamente  nel
periodo autunno-inverno per quelle a  radice  nuda;  le  piantine  in
fitocella possono essere impiantate nello stesso periodo o  anche  in
primavera, in presenza di umidita' del terreno sufficiente ad evitare
possibili stress da trapianto. Le piantine  vengono  irrigate  appena
dopo la loro messa a dimora. 
Sistemi di conduzione degli impianti. 
    I sistemi di conduzione degli impianti  della  I.G.P.  "Pesca  di
Leonforte", sono riconducibili alle tecniche di  produzione  antiche,
consolidate  dalla  tradizione,  e  tengono  in   considerazione   le
prerogative del quadrinomio costituito dal tipo di cultivar di pesco,
dal suolo,  dal  clima  e  dall'uomo.  La  coltivazione  deve  essere
condotta con i seguenti metodi: 
      - convenzionale, in uso  nella  zona,  con  l'osservanza  delle
norme di "Buona Pratica Agricola" della Regione Siciliana; 
      - integrata,  ottenuta  nel  rispetto  delle  "Norme  Tecniche"
previste dal disciplinare della Regione Siciliana; 
      -  biologica,  secondo  il  Reg.  (CE)  834/2007  e  successive
modifiche ed integrazioni. 
Forma di allevamento 
    La forma di allevamento deve assicurare  un'adeguata  esposizione
ai raggi solari in tutte le parti della  chioma,  fornire  frutti  di
qualita',   favorire   un'uniforme   distribuzione    dei    prodotti
antiparassitari e agevolare le operazioni colturali  quali  potatura,
diradamento, insacchettamento e raccolta dei frutti. 
    Le forme di allevamento e le distanze di impianto ammesse sono: 
      - Vaso semplice o Vasetto ritardato: m 3-5 x 4-5; 
      - Tatura Trellis o Y trasversale: m 5 x 2; 
      - Fusetto: m 4,5-5 x 2. 
    La densita' di impianto e' compresa tra 400  e  1.100  piante  ad
ettaro in dipendenza  della  forma  di  allevamento  adottata,  fermo
restando che comunque la  massima  produzione  per  ettaro  non  deve
superare le 25 tonnellate. 
Tecniche Colturali 
    E' ammessa la potatura sia  invernale  che  estiva,  da  eseguire
annualmente secondo i canoni suggeriti dalla tecnica. Il  diradamento
deve  essere  eseguito  prima  dell'insacchettamento  dei  frutti   e
comunque non oltre il mese di maggio. 
    E' obbligatorio l'uso del sacchetto di carta pergamenata  per  la
difesa meccanica dagli agenti patogeni, da attuarsi nella fase in cui
la drupa raggiunge la dimensione di una noce e, comunque,  non  oltre
il mese di luglio. 
Fertilizzazione 
    Negli  impianti  in  fase  di  allevamento,   le   quantita'   di
fertilizzanti devono essere ridotte proporzionalmente, localizzandole
in prossimita'  dell'apparato  radicale  delle  piante.  Deve  essere
privilegiato l'uso del letame e degli altri  concimi  organici.  Sono
ammesse le pratiche di fertirrigazione e di concimazione fogliare. 
    Non sono ammessi apporti di azoto superiori a 150 kg per ettaro. 
Irrigazione 
    E' ammessa la tecnica di irrigazione a goccia o  per  aspersione.
Non sono ammessi sistemi irrigui soprachioma. 
Raccolta 
    La raccolta avviene a partire dalla  prima  decade  di  settembre
fino alla prima decade di  novembre.  Il  grado  di  maturazione  del
prodotto deve essere tale da consentire la lavorazione, il  trasporto
e le operazioni connesse; permettere la buona conservazione  fino  al
luogo di destinazione; rispondere alle esigenze commerciali del luogo
di destinazione. 
    Le drupe devono essere  raccolte  a  mano  evitando  l'operazione
nelle ore piu' calde della giornata e l'esposizione diretta  al  sole
dei frutti raccolti. Cura particolare  dovra'  essere  prestata  alla
separazione del frutto dal ramo che  deve  avvenire  senza  provocare
danni al peduncolo. Inoltre, deve essere asportato il filo di  ferro,
che serve per legare i sacchetti di pergamena, al fine di evitare  il
danneggiamento dei  frutti  depositati  nelle  cassette  o  in  altri
contenitori. 
    E' ammessa la refrigerazione del prodotto in celle frigorifere  a
temperatura compresa tra 0.5°C e 4.5°C per un periodo massimo  di  20
giorni. 
    Le operazioni di condizionamento della  IGP  Pesca  di  Leonforte
devono avvenire all'interno dell'areale di produzione  definito  all'
art. 3 del presente disciplinare per evitare che il  trasporto  e  le
eccessive manipolazioni possano provocare imbrattamento e ammaccatura
dei frutti con conseguente attacco  da  muffe  e  patogeni  vari  che
comprometterebbero le caratteristiche qualitative del prodotto.