(Allegato-art. 10)
                               Art. 10 
                        Legame con l'ambiente 
 
    La  regione  Sardegna  e'  un'isola  dal   clima   essenzialmente
mediterraneo caratterizzato da inverni miti e  relativamente  piovosi
ed estati secche e calde. 
    Gli influssi del mare si avvertono pressoche' ovunque  nell'isola
e quindi le temperature, mitigate dal mare,  hanno  medie  abbastanza
contenute: la media annua si aggira tra i 14 °C e i 18 °C. Le  piogge
si concentrano  tra  novembre  e  dicembre,  mentre  sono  pressoche'
assenti in luglio e agosto; nel resto dell'anno l'andamento e'  molto
irregolare. Le precipitazioni complessivamente non  sono  scarsissime
(valori medi 500-800 mm/anno). 
    Tra  gli  elementi  climatici  di  rilievo  della  Sardegna  c'e'
sicuramente la ventosita':  con  maggior  frequenza  in  inverno,  ma
saltuariamente anche nelle altre stagioni, soffia con molta  violenza
il maestrale, un vento freddo che proviene da nord-ovest. Ma se  alla
fine dell'autunno prevalgono i venti temperati  e  umidi  provenienti
dall'Atlantico, all'inizio della primavera ci  sono  quelli  caldi  e
asciutti provenienti dall'Africa, cioe' da sud. La Sardegna, anche  a
causa del suo scarso popolamento e del suo carattere insulare, che ne
ha favorito il distacco  da  cio'  che  la  circonda,  ha  conservato
intatti fino a oggi numerosi suoi aspetti naturali  originari,  molti
dei  quali  del  tutto  particolari:  spesso  il   paesaggio   appare
selvaggio, severo e  senza  presenza  umana;  in  taluni  punti  esso
risulta  di  una  bellezza  e  di  una  suggestione  rara   nell'area
mediterranea. Per questo la flora sarda ha conservato in  gran  parte
intatte alcune specie  vegetali  molto  antiche,  che  altrove  hanno
subito invece delle trasformazioni o  si  sono  estinte.  La  maggior
parte  della  superficie  dell'isola,  dove  la   pastorizia   brada,
itinerante, e' sempre stata tradizionalmente  l'attivita'  dominante,
e' occupata dal pascolo, rappresentato sia dalla steppa a  graminacee
sia dalle formazioni arbustive. La formazione  vegetale  piu'  ricca,
estesa  e  vigorosa  e'  nettamente  la  macchia  mediterranea,   che
caratterizza il paesaggio della Sardegna  sin  verso  gli  800  m  di
quota, talvolta  formando  pittoreschi  boschetti  isolati  sui  nudi
strapiombi costieri. La macchia e' la tipica associazione sempreverde
che include arbusti anche alti - si ha  in  tal  caso  la  cosiddetta
«macchia alta», dove gli arbusti raggiungono anche i 4-5 m di altezza
quando trovano suoli piu' profondi e  maggiore  umidita'  -  tra  cui
principalmente oleastri, cioe' olivi selvatici,  lentischi,  carrubi,
mirti, allori, ginepri, cisti; lungo i greti dei torrenti sono spesso
fitti gli oleandri. Si ha poi una macchia impoverita, con arbusti sui
50 cm d'altezza, comunemente chiamata garriga, che comprende  salvia,
rosmarino,  erica,  timo,  ginestra  ecc.;   interessanti   sono   le
formazioni di palme nane. 
    L'«Agnello di Sardegna» IGP  si  caratterizza  anzitutto  per  le
dimensioni ridotte: netta e' la differenza tra la carne  destinata  a
«Agnello di Sardegna» IGP e le carni ovine derivanti  da  animali  di
maggior peso e ad attitudine multipla, spesso  caratterizzate  da  un
sapore marcato non completamente gradito al consumatore.  Rispetto  a
queste ultime, infatti, l'«Agnello di Sardegna»  IGP  si  differenzia
per il sapore sempre gradevole dovuto alla  scarsa  dotazione,  nella
parte grassa, di grassi saturi a  tutto  favore  di  catene  insature
(derivanti  dall'alimentazione  lattea  degli  animali   su   pascolo
naturale) di piu' facile digestione e gradimento. Il grasso  presente
nelle carcasse e' il naturale completamento della parte carnea  e  la
maggior  parte  di  esso  viene  persa  durante  la  cottura  stessa,
lasciando la carne giustamente untuosa e  gradevole,  ma  soprattutto
rendendola piu' morbida e succulenta alla degustazione. L'«Agnello di
Sardegna» IGP si distingue infatti per la carne morbida e bianca, per
l'odore intenso e l'estrema digeribilita'  e  magrezza  della  carne.
L'«Agnello di Sardegna» IGP e' un alimento ideale non solo per quanto
riguarda il gusto ma anche  sotto  il  profilo  nutrizionale  essendo
ricca di proteine nobili. Queste caratteristiche la rendono una carne
particolarmente indicata nelle diete di coloro che hanno  bisogno  di
un alimento leggero ma  ad  alto  valore  energetico.  L'«Agnello  di
Sardegna»  IGP  e'  biologicamente  sano,  completamente  indenne  da
sostanze inquinanti di  natura  chimica  o  biotica.  Esso,  dato  la
giovane eta', non  e'  soggetto  a  forzature  alimentari,  a  stress
ambientali o a sofisticazioni ormonali perche' e' allevato in  «piena
aria», in un ambiente del tutto naturale. 
    Le caratteristiche dell'«Agnello di Sardegna» riflettono in  modo
assoluto il legame con il territorio di origine. Il sapore  deciso  e
selvatico e' proprio degli allevamenti in cui l'agnello viene nutrito
con latte materno e  con  alimenti  naturali  e  in  piena  liberta'.
Infatti, l'«Agnello di Sardegna» viene allevato secondo un metodo  di
allevamento estensivo e a stabulazione libera quindi in  un  ambiente
del tutto naturale, caratterizzato da ampi spazi  esposti  da  sempre
alla  forte  insolazione,  ai  venti  ed  al   clima   di   Sardegna.
L'allevamento in «piena aria» rende  pressoche'  esclusiva  la  fonte
alimentare  dell'«Agnello  di  Sardegna»:  nel  tipo  «da  latte»  e'
alimentato solo  con  latte  materno  poi,  quando  cresce,  seguendo
liberamente la madre al  pascolo,  la  sua  dieta  e'  integrata  con
alimenti  naturali,  erbai  coltivati,  essenze  spontanee  ed   erbe
aromatiche caratteristiche dell'habitat dell'isola. L'ovino sardo  ha
adeguato negli anni il  suo  ciclo  biologico  e  riproduttivo,  alle
condizioni dell'ambiente in  cui  vive;  percio'  i  parti  avvengono
soprattutto nel tardo autunno, in coincidenza con le prime piogge  ed
il conseguente risveglio vegetativo. Per questi motivi la  sua  carne
e' particolarmente pregiata dal punto  di  vista  organolettico.  Del
resto, l'alimentazione  con  latte  materno  non  solo  influenza  la
quantita' di grasso, ma ne determina anche  la  qualita'.  Infatti  i
grassi ingeriti durante l'allattamento  determinano  la  composizione
dei lipidi corporei in tutto il periodo  di  accrescimento.  Inoltre,
l'allevamento in «piena aria» e' una  garanzia  di  salubrita'  e  di
idonea ginnastica funzionale specialmente  in  un  ambiente  naturale
come  quello  Sardo  caratterizzato  da  ampi   spazi,   assenza   di
insediamenti  industriali  impattanti  e  bassa  antropizzazione  del
territorio. Il territorio della Sardegna ha  un  tratto  comune,  da'
loro un'incredibile uniformita': le nudita'  degli  orizzonti  -  per
carenza  di  alberi  coltivati  -  che  richiamano  costantemente  la
preponderanza della vita pastorale. Questa apparenza non inganni:  la
Sardegna e' un'isola di pastori;  l'economia  pastorale  e'  di  gran
lunga la piu' importante dell'isola. La nostra Isola possiede infatti
il 40 % dell'intero patrimonio ovino Italiano, 16 410 aziende diffuse
su tutto il  territorio  dell'isola  allevano  3  294  044  capi.  La
Sardegna e' ancora oggi quindi un'isola  di  pastori  come  e'  stata
conosciuta  nei  secoli.  La  pastorizia  sarda  risale  al   periodo
prenuragico: all'interno dei nuraghi, sono stati  ritrovati  i  resti
dei primi oggetti per la lavorazione del latte. Numerose sono poi  le
citazioni  in  epoca  romana.  La  razza  ovina  «Sarda»  e'   andata
radicandosi nel territorio sardo attraverso una lunga  esperienza  di
adattamento;  e'  il  frutto  della  sperimentazione  secolare  degli
allevatori, e' sostanzialmente il risultato di un lungo  processo  di
adattamento tra uomini e territorio, tra uomini, territorio  e  razze
animali. Oggi come secoli fa, la cura e  le  attenzioni  dei  pastori
sono rimasti immutati. Ed e' cosi', perpetuando  gli  antichi  gesti,
che  la  purezza  e  la  bonta'  dell'Agnello  di  Sardegna   restano
perfettamente integri e inimitabili. Oggi, come un tempo.