(Allegato-art. 3)
                               Art. 3. 
                        Metodo di ottenimento 
 
    Il formaggio «Ragusano» e' prodotto esclusivamente con  latte  di
vacca intero, crudo, proveniente da allevamenti ubicati nella zona di
cui all'art. 2 ed ottenuto  nel  rispetto  di  apposite  prescrizioni
relative all'allevamento e al  processo  di  ottenimento,  in  quanto
rispondenti allo standard produttivo seguente: 
      a) l'alimentazione delle bovine da cui  deriva  il  latte  deve
essere costituita  prevalentemente  da  essenze  spontanee  ed  erbai
dell'altopiano ibleo, eventualmente affienati; 
      b) il latte di una o piu' mungiture deve essere coagulato  alla
temperatura di 34 (trentaquattro) gradi centigradi, con  oscillazione
in piu' o  in  meno  non  superiore  ai  3  (tre)  gradi  centigradi,
sfruttando lo sviluppo spontaneo della microflora casearia; 
      c) la coagulazione e' ottenuta con l'uso di caglio in pasta  di
agnello o di capretto sciolto in una soluzione acquosa di cloruro  di
sodio. La quantita'  di  soluzione  impiegata  deve  essere  tale  da
comportare un tempo di presa e di indurimento da 60 a 80  minuti.  La
rottura della cagliata, avviene quando i granuli, inizialmente  delle
dimensioni  paragonabili  a  quelle  delle  lenticchie,   a   seguito
dell'aggiunta  di  acqua  (8  litri  per  ettolitro  di  latte)  alla
temperatura di 80 gradi centigradi, piu' o meno 5  gradi  centigradi,
assumono dimensioni medie di un chicco di  riso.  La  massa  caseosa,
ottenuta per sedimentazione e separata dal siero, viene sottoposta  a
pressatura per favorirne la spurgatura. La  pasta,  trattata  con  il
liquido risultante dalla lavorazione della  ricotta  o  con  acqua  a
temperatura di circa 80 gradi centigradi, coperta con  un  telo  allo
scopo  di  evitare  bruschi  abbassamenti  della  temperatura,  viene
lasciata riposare per circa 85 minuti. La fase della  asciugatura  va
condotta lasciando la pasta su degli appositi supporti per  un  tempo
di circa 20 ore. La pasta viene tagliata a fette  e  viene  ricoperta
con acqua alla temperatura di circa 80 gradi centigradi, per un tempo
di circa 8 minuti. Viene quindi lavorata  con  molta  cura,  fino  ad
ottenere una forma  sferica  con  la  superficie  esterna  esente  da
smagliature e  saldata  ad  un  polo.  La  pasta  va  successivamente
modellata  al  fine   di   assumere   la   caratteristica   forma   a
parallelepipedo a sezione quadrata. 
    In questa fase va apposta, sulla faccia lunga  opposta  a  quella
principale  (ove   e'   riportato   il   numero   CE   identificativo
dell'azienda,  utilizzato  anche  ai  fini  del  riconoscimento   dei
requisiti sanitari e, eventualmente, il marchio aziendale) una placca
di caseina  come  sotto  raffigurata,  riportante  i  codici  per  la
identificazione della singola forma 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Sulle altre due facce maggiori del  parallelepipedo  vengono  poi
posizionate le  apposite  fascere  marchianti,  per  imprimere  sulla
superficie della forma  la  dicitura  «Ragusano»,  come  da  seguente
immagine 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    La salatura, effettuata in salamoia, viene protratta per un tempo
variabile in ragione delle dimensioni  delle  forme  e  tale  da  non
comportare un contenuto di cloruro  di  sodio  sulla  sostanza  secca
superiore al 6%. La stagionatura, che deve protrarsi per  un  periodo
minimo di tre mesi dalla formatura, avviene in  locali  ventilati  ad
una temperatura che va dai 14 ai 16 gradi centigradi. 
    Le forme durante la stagionatura possono essere legate  a  coppia
con funi e poste a cavallo di appositi sostegni e, comunque, in  modo
tale da garantire una perfetta aerazione dell'intera superficie della
forma. E' prevista la cappatura con olio  di  oliva  per  i  formaggi
destinati ad una prolungata stagionatura.  Il  prodotto  puo'  essere
affumicato solo con procedimenti naturali e tradizionali: in tal caso
la denominazione  di  origine  deve  essere  seguita  dalla  dicitura
«affumicato». 
      d) forma:  parallelepipedo,  a  sezione  quadrata,  con  angoli
smussati. E' possibile riscontrare  sulla  superficie  delle  leggere
insenature dovute al passaggio delle funi di sostegno utilizzate  nel
processo di stagionatura; 
    e) dimensioni: lati  della  sezione  quadrata  da  15  a  18  cm;
lunghezza del parallelepipedo da 43 a 53 centimetri; 
    f) peso: variabile da 12 a 16 kg  in  relazione  alle  dimensioni
della forma; 
    g) aspetto esterno: crosta liscia, sottile, compatta,  di  colore
giallo dorato o paglierino tendente al marrone con il protrarsi della
stagionatura per i formaggi da grattugia. Lo spessore  massimo  della
crosta e' di 4 mm. La stessa crosta puo' essere cappata con  olio  di
oliva; 
    h) pasta: struttura compatta, con eventuali fessurazioni  che  si
riscontrano con il protrarsi della  stagionatura,  talvolta  unite  a
scarse occhiature; al taglio il colore si presenta bianco tendente al
giallo paglierino, piu' o meno intenso; 
    i) sapore: decisamente gradevole, dolce, delicato, poco  piccante
nei primi mesi di stagionatura nei formaggi da  tavola;  tendente  al
piccante ed al saporito, a stagionatura  avanzata,  nei  formaggi  da
grattugia. 
    j) il formaggio presenta un aroma gradevole, caratteristico delle
particolari procedure di produzione; 
    k) grasso sulla sostanza  secca:  non  inferiore  al  40%  per  i
formaggi destinati al consumo da tavola; non inferiore al 38%  per  i
formaggi con stagionatura superiore ai sei mesi; 
      l) umidita' massima: 42%