(Allegato-art. 3)
 
                               Art. 3. 
 
                         Zona di produzione 
 
    La  zona  di  produzione  dell'indicazione  geografica   protetta
(I.G.P.) «Carota Novella di Ispica» comprende i comuni delle seguenti
province fino ad un'altitudine di 550 m.s.l: 
    Provincia di Ragusa: comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi,  Comiso,
Ispica, Modica,  Pozzallo,  Ragusa,  Santa  Croce  Camerina,  Scicli,
Vittoria; 
    Provincia di Siracusa: comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo
Passero, Rosolini; 
    Provincia di Catania: Comune di Caltagirone; 
    Provincia di Caltanissetta: Comune di Niscemi. 
    Le aree interessate alla coltivazione della Carota  di  Ispica  e
appartenenti ai suddetti comuni, sono da sempre state  caratterizzate
da un'omogeneita' delle condizioni climatiche e  pedologiche  che  ne
hanno permesso la  coltivazione  fin  dagli  anni  '50.  Infatti,  il
territorio  di  produzione  della  «Carota  Novella  di  Ispica»   e'
caratterizzato da temperature medie invernali elevate, elevato numero
di ore di  luce  solare,  terreni  di  medio  impasto  tendente  allo
sciolto, talvolta al sabbioso,  con  scheletro  non  grossolano,  con
buona dotazione di elementi nutritivi, con buone  caratteristiche  di
profondita' e freschezza. 
    La  zona  di  produzione  delimitata  ha   inizio   sulla   costa
sud-occidentale  presso  la  foce  del  torrente  Acate  e   prosegue
risalendo il torrente, che  prende  il  nome  di  Ficuzza,  lungo  il
confine geografico tra le province  di  Ragusa  e  Caltanissetta.  In
contrada  Baudarello  continua  sul  confine  tra  le   province   di
Caltanissetta e Catania. 
    Giunti a casa Iacona  in  contrada  Terrana,  lascia  il  confine
percorrendo una stradella che, costeggiando buona parte  del  vallone
Terrana, passa nei pressi della torre di Terrana, delle case capreria
Cocuzza, del mulino Terrana, del Palazzetto e delle  case  di  Cristo
incrociando in fine il confine tra le province di Catania  e  Ragusa.
Prosegue poi  percorrendo  tale  confine  fino  all'incrocio  con  la
statale 514 RG-CT e lungo detta statale continua per circa km.  8  in
direzione Ragusa fino in c/da Favarotta. 
    Da qui prosegue lungo la strada provinciale n. 77,  attraversando
le contrade Ganzeria e Cifali dove presso le case Pizzarelle continua
lungo una stradella vicinale, passando presso  le  case  Muliesina  e
case Don Pietro per giungere alle case Canicarao. Da  qui'  lungo  la
strada vicinale giunge in contrada Pupi di Canicarao presso l'abitato
di Comiso che viene escluso aggirandolo in direzione Nord-Ovest  fino
a incontrare la strada  provinciale  n.  20  Comiso-S.Croce  Camerina
percorrendola in direzione S.Croce fino all'incrocio con la ferrovia.
Prosegue poi lungo quest'ultima fino alle case Paolina scendendo  per
un tratto di circa 1 km, sulla  strada  provinciale  n.  13  fino  in
contrada Passolato, dove si prosegue lungo la  linea  che  separa  la
zona pianeggiante  da  quella  collinare  per  arrivare  in  contrada
Mistretta al km. 1 della SP 21. Da qui in linea diretta  si  prosegue
giungendo al km. 19 della SP 60,  Ragusa  -  S.  Croce  Camerina,  in
contrada  Malavita.  Tale  strada  si  percorre  fino  a  raggiungere
l'abitato di S. Croce Camerina  che  viene  aggirato  percorrendo  la
tangenziale  Sud-Est,  immettendosi  cosi'  sulla  SP  36  S.   Croce
Camerina-Marina di Ragusa che si percorre fino all'abitato di  Marina
di Ragusa. 
    Escludendo il centro abitato si  percorre  la  SP  89  Marina  di
Ragusa-Donnalucata fino a incrociare il fiume Irminio, lungo il quale
si risale fino in  contrada  Scarfaletto  per  proseguire  lungo  una
strada vicinale, fino alle  case  Roccasalva  sulla  SP  38,  che  si
percorre giungendo in contrada Fondo di Marta. Da detta  contrada  si
percorre, in direzione sud, il confine naturale sul ciglio  superiore
del versante destro  del  torrente  Modica-Scicli  che,  da  contrada
Bommacchiella, dopo circa km.4 incrocia la SP 39 in contrada Porta di
Ferro. Proseguendo lungo la cava di Pizzilucca si  arriva  alle  case
Timpa Rossa dalle quali si prosegue per una strada  vicinale  fino  a
incrociare la  SP  56  Scicli-Cava  D'alica.  Proseguendo  su  questa
passata da Villa S.Marco ci si immette lungo la  cava  S.  Bartolomeo
che si percorre fino a incrociare la SS 194 Modica-Pozzallo.  Da  qui
percorrendo porzioni delle SP 41, 43 e 96 si arriva sulla SS  115  al
km. 344,500 presso la bettola del Capitano. 
    Da qui si prosegue per la SP 32 che passa per la Cava d' Ispica e
prosegue per contrada Favarottella e ancora  per  case  Poidomani  da
dove si prosegue percorrendo una stradella  vicinale  che  porta  sul
fiume Tellaro passando per  case  Terrenazzo.  Passato  il  fiume  in
contrada Tatatauso si percorre la strada che porta alla SS  115  dove
prosegue in direzione di Noto. In prossimita' di Noto prosegue  sulla
strada  che  incrocia  la  SS  115  e  che  da  Noto  porta  fino   a
Calabernardo.