Art. 4. Le condizioni ambientali e di coltura del territorio destinato alla produzione del pomodoro di cui all'art. 3 devono essere quelle tradizionali e comunque atte a conferire al pomodoro le proprie caratteristiche descritte nel successivo art. 5. Dal punto di vista morfologico, il comprensorio dell'Agro Sarnese-Nocerino si estende nella pianura del Sarno che e' ricoperta per la maggior parte da materiale piroclastico di origine vulcanica. Dal punto di vista strettamente pedologico, i terreni dell'Agro Sarnese-Nocerino si presentano molto profondi, soffici, con buona dotazione di sostanza organica ed un'elevata quantita' di fosforo assimilabile e di potassio scambiabile. L'idrologia del territorio e' molto ricca per la presenza di numerose sorgenti e di abbondanti falde a diversa profondita'. L'acqua per uso irriguo, in genere viene derivata da pozzi che si alimentano direttamente dalla falda freatica. Circa il clima, l'Agro Sarnese-Nocerino risente della benefica influenza del mare. Le escursioni termiche non sono notevoli e qualora il termometro scende al disotto dello zero, non vi permane a lungo; la grandine e' una meteora piuttosto rara. I venti dominanti sono il Maestro del Nord e lo Scirocco del Sud. Le piogge sono abbondanti in autunno, inverno e primavera; scarse o quasi nulle nell'estate. Sebbene le piogge difettino nei mesi estivi, l'umidita' relativa dell'aria si mantiene piuttosto alta. Il trapianto, di norma, si esegue dalla 1° quindicina del mese di aprile fino al 25 maggio. Il sesto di impianto deve essere tale da non superare la densita' massima di 25.000 piante di pomodoro ad ettaro. La forma di allevamento esclusiva deve essere quella in verticale con tutori idonei e fili orizzontali. Sono ammesse, oltre alle normali pratiche colturali, sia la spollonatura che la cimatura. E' consentita la coltivazione in ambienti protetti al fine di proteggere le coltivazioni dall'attacco di parassiti e insetti nocivi. E' vietata ogni pratica di forzatura tendente ad alterare il ciclo biologico naturale del pomodoro, con particolare riguardo alla maturazione. La raccolta dei frutti e' compresa tra il 15 luglio ed il 15 ottobre e deve essere eseguita esclusivamente a mano, in maniera scalare, quando essi raggiungono la completa maturazione, ed avviene in piu' riprese. I frutti raccolti devono essere sistemati in contenitori di plastica e trasportati al centro di raccolta aziendale e/o collettivo o della cooperativa intermediaria. Per il trasporto all'industria di trasformazione i contenitori sono singolarmente identificati per produttore con un peso non superiore a 250 chilogrammi cadauno. La resa massima e' di 80 tonnellate per Ha e la resa in prodotto trasformato non e' superiore al 70%. Dal punto di vista produttivo le principali operazioni tecnologiche previste per la preparazione dei prodotti industriali (pelati) sono le seguenti: pomodori pelati interi: lavaggio e cernita - pelatura - separazione pelli - cernita prodotto - inscatolamento - aggiunta liquido di governo a pressione atmosferica o sotto vuoto - aggraffatura - marcatura del contenitore con sigla «SM» (oltre alle sigle dell'identificazione dell'azienda e del lotto) - sterilizzazione - raffreddamento scatole - magazzinaggio. Preparati in accordo alle buone norme di produzione; pomodori pelati a filetti: lavaggio e cernita - pelatura - separazione pelli - cernita prodotto - filettatura - sgrondatura - lnscatolamento - aggiunta liquido di governo a pressione atmosferica o sotto vuoto - aggraffatura - marcatura del contenitore con sigla «SM» (oltre alle sigle dell'identificazione dell'azienda e del lotto) - sterilizzazione - raffreddamento scatole - magazzinaggio. Preparati in accordo alle buone norme di produzione.