(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
                    Legame con la zona geografica 
 
    La copiosa documentazione storica dimostra  il  peculiare  legame
della Colatura di alici  di  Cetara  con  il  territorio  in  cui  il
prodotto e' stato rilevato e descritto fin dal  1807.  La  storia  di
questo  luogo  e'  strettamente  legata  all'economia  ittica  e,  in
particolare alla tradizione di pesca delle alici eseguita in tutto il
mare prospiciente la zona di produzione. 
    Molto  singolari  si  presentano   le   caratteristiche   fisiche
dell'area di produzione che nella parte  a  Nord  si  chiude  con  la
catena dei Monti Lattari, spina dorsale delle Costiera  Amalfitana  e
Sorrentina, con escursioni altimetriche  notevoli  (dal  livello  del
mare a oltre 1400 metri), e  nella  parte  sud  si  completa  con  la
costiera Cilentana aventi analoghe caratteristiche. Inoltre, la forte
variabilita' dell'areale marino  concorre  a  determinare  condizioni
ambientali specifiche in cui si sviluppano le specie ittiche  oggetto
di pesca: vi sono tratti di mare con profondita' molto elevata gia' a
poche miglia dalla costa con la conseguenza che nella zona  la  pesca
delle alici si svolge fino ad una distanza massima di  12  miglia,  a
profondita' medie di circa 200 mt. 
    L'attivita' della pesca delle alici, condotta tradizionalmente in
numerose localita' costiere della provincia di Salerno, ha consentito
lo sviluppo di una peculiare e diffusa abilita' nell'attivita'  della
lavorazione e salagione delle stesse,  che  si  e'  prima  sviluppata
presso le famiglie dei pescatori,  poi  nella  creazione  di  piccoli
laboratori e a seguire in aziende industriali di medie dimensioni. La
produzione della «Colatura di Alici di Cetara», anche quando prodotto
in aziende di medie dimensioni continua a mantenere  i  caratteri  di
una forte artigianalita' legata all'abilita' degli operatori locali. 
    Tra le principali  abilita',  si  riscontra  la  capacita'  delle
maestranze,  soprattutto  donne,  dell'area  di  eseguire   in   modo
ineccepibile e rapido l'attivita' di decapitazione  ed  eviscerazione
delle  alici.  Tale  abilita'   consente   di   lavorare   le   alici
tempestivamente ed evitare lunghe ore di conservazioni in frigo o  di
congelamento, che determinerebbero un decadimento  qualitativo  della
materia prima. 
    Inoltre,  e'  rilevante  anche  l'abilita'  degli  operatori  nel
preparare i contenitori per la salagione delle alici. La preparazione
avviene manualmente sistemando a strati le alici e  il  sale  marino.
Una volta completati gli strati il contenitore viene coperto  con  un
disco sul quale poi vengono collocati dei pesi. 
    Il  corretto  riempimento  del  contenitore  riveste   un   ruolo
importante poiche' e' all'interno di questo che la «Colatura di Alici
di Cetara» origina e acquisisce nel corso della fase  di  maturazione
le sue caratteristiche organolettiche di odore e sapore. 
    Per secoli la Colatura di alici di Cetara ha trovato una limitata
diffusione esclusivamente nel territorio della  costa  amalfitana  e,
soprattutto,  a  Cetara,  luogo  in  cui,  secondo  una   consolidata
tradizione, costituiva l'elemento base delle  celebrazioni  vigiliari
delle feste natalizie. 
    Secondo  un'antica  tradizione  ogni  famiglia  si   procura   la
«Colatura di  Alici  di  Cetara»  per  condire  gli  spaghetti  o  le
linguine, immancabili nelle  cene  vigiliari.  Una  tradizione  vera,
molto sentita, che ogni anno ricorda ai cetaresi la propria storia di
popolo marinaro. 
    La diffusione e la conoscenza della «Colatura di Alici di Cetara»
sono state favorite, in primo luogo dalla ristorazione  cetarese  che
ha iniziato a proporre, a  partire  dagli  anni  Ottanta  del  secolo
scorso, il peculiare condimento nella versione piu'  classica,  quale
ingrediente fondamentale degli spaghetti alla  colatura  di  alici  e
nella sua veste di insaporitore naturale di altre pietanze semplici o
piu'  complesse.  L'attenzione  dei  mezzi  di  comunicazione  e   la
notorieta'  ottenuta  con   interventi   in   numerose   trasmissioni
televisive ha contribuito a favorirne la conoscenza. 
    La commercializzazione del prodotto, prima sul mercato  locale  e
poi su piu' larga scala, risulta avviata dalla  seconda  meta'  degli
anni ottanta del secolo ventesimo. 
    La colatura di alici e' dunque nell'attualita' un elemento  molto
apprezzato in gastronomia in tutta Italia e in molti casi ha  varcato
i confini nazionali quale ingrediente peculiare della  cucina  locale
della costa d'Amalfi e di Cetara in particolare. A titolo di  esempio
si citano alcuni  articoli  di  quotidiani  italiani  ed  esteri:  Il
Mattino, 16 Luglio 2000, Colatura, Cetara conquista Brest, di Erminia
Pellecchia; The Sydney Morning Herald, September 27, 2003, A taste of
celebration, Rob Dunlop;  Le  Monde  (supplement),  n.  18875  du  30
septembre 2005, Produits caches saveurs erudites.