Art. 18. Il territorio di produzione dell'olio «Chianti Classico» ha specifiche peculiarita' climatiche ed idrogeologiche ed e' geograficamente ben definito dal 1300. La zona e' una placca abbastanza omogenea per terreno e clima, caratterizzata da autunni mediamente tiepidi ed asciutti seguiti da inverni rigidi. L'ambiente, nel suo insieme, ha caratteristiche tali che rendono la coltivazione dell'olivo al limite dell'areale naturale e questo ha influenzato ed influenza il processo di fruttificazione e maturazione delle olive. Da sempre la tecnica olivicola di questo territorio vede applicata la raccolta dei frutti direttamente dalla pianta, in epoca anticipata rispetto a quella che sarebbe della maturazione fisiologica. Le esigenze termiche hanno determinato anche la tipologia della forma di allevamento degli olivi adottata dagli agricoltori locali, generalmente espansa e a vaso aperto, che consente lo sviluppo delle chiome in volume cosi' da favorire la distribuzione del calore e della luce all'interno della chioma, elementi questi che accompagnano lo sviluppo degli olivi per brevi periodi dell'anno. Le caratteristiche chimiche ed organolettiche dell'olio extra vergine DOP del «Chianti Classico» sono legate agli aspetti climatici della zona di produzione che influenzano in modo diretto la composizione quali-quantitativa dei fenoli, il livello di amaro e piccante nel gusto e l'intensita' del fruttato. A seguito della necessita' di proteggere i frutti dalle prime gelate autunnali, si e' determinata tradizionalmente una tendenza a raccogliere le olive precocemente, ovvero prima del termine della maturazione. Questa pratica, se da un lato determina una perdita di quantita' di olio, dall'altro permette di cogliere le olive quando il contenuto in polifenoli e' ancora elevato e quindi contribuisce all'esaltazione delle note gustative riconducibili all'amaro e al piccante, che rendono riconoscibile l'olio «Chianti Classico». Inoltre, grazie alle ampie escursioni termiche che caratterizzano questo territorio nel corso della stagione autunnale l'olio extravergine di oliva «Chianti Classico» riesce distinguersi anche per una evidente componente aromatica fruttata. Un riconoscimento importante alla zona di produzione fu la promulgazione di un editto del 1716 con il quale il duca Cosimo III tracciava gli attuali confini del territorio per riconoscere il pregio e le peculiarita' delle produzioni viticole ed olivicola della zona; una specie di Dop «ante litteram». Nel 1819 con il «Trattato teorico-pratico completo sull'ulivo», il Tavanti elencava gia' le principali varieta' esistenti nella zona del Chianti Classico. Controlli