(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di Brancaleone (Reggio Calabria)  e'  stato
sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 31 luglio
2017, registrato alla Corte dei conti il 4 agosto 2017, per la durata
di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto  legislativo  18
agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati   riscontrati   fenomeni   di
infiltrazione  e  condizionamento   da   parte   della   criminalita'
organizzata. 
    L'organo di gestione straordinaria ha perseguito l'obiettivo  del
ripristino della legalita' e della corretta  gestione  delle  risorse
comunali, pur operando in un contesto gestionale connotato  da  forti
criticita' diversi settori dell'amministrazione ed in presenza di  un
ambiente  reso  estremamente  difficile   per   la   presenza   delle
consorterie criminali. 
    Le  azioni  intraprese  dalla  commissione  straordinaria   hanno
interessato diversi settori  dell'amministrazione  locale,  tuttavia,
come rilevato dal prefetto di Reggio Calabria nella relazione del  22
novembre 2018 con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione
commissariale,  l'avviata  azione  di riorganizzazione  e  ripristino
della legalita', nonostante i  positivi  risultati  conseguiti  dalla
commissione straordinaria, non puo' ritenersi conclusa. 
    La situazione generale del comune e la necessita'  di  completare
gli  interventi  gia'   avviati   sono   stati   anche   oggetto   di
approfondimento nell'ambito della riunione del  Comitato  provinciale
per l'ordine e la sicurezza pubblica tenuta il 22 novembre 2018,  con
la partecipazione dell'avvocato generale presso la  procura  generale
della Repubblica della locale corte  di  appello  e  del  procuratore
della Repubblica presso il Tribunale Reggio Calabria, titolare  della
direzione distrettuale antimafia, a conclusione della quale e'  stato
espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. 
    L'attivita' della commissione straordinaria e'  stata  improntata
alla massima discontinuita' rispetto al  passato,  al  fine  di  dare
inequivocabili  segnali  della  forte  presenza  dello  Stato  e  per
interrompere le diverse forme di  condizionamento  riscontrate  nella
vita  amministrativa  del  comune,  con  il   prioritario   obiettivo
di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale  e
le istituzioni. 
    Tra  i  primi  interventi  effettuati  dall'organo  di   gestione
straordinaria  si  segnala  quello   riorganizzazione   dell'apparato
burocratico dell'ente disposto al fine  di  assicurare  una  maggiore
efficienza dell'azione amministrativa, nel rispetto dei  principi  di
trasparenza e legalita'. A tale scopo, avvalendosi anche del supporto
di  professionisti  esperti  nominati  ai  sensi  dell'art.  145  del
T.U.O.E.L., e' stata avviata una generale attivita' di programmazione
ed   un   nuovo   assetto   organizzativo   che    ha    interessato,
prioritariamente, il personale assegnato al settore  affari  generali
ed a quello economico-finanziario. Si e'  proceduto  alla  nomina  un
nuovo segretario comunale e sono stati promossi diversi  procedimenti
disciplinari alcuni dei quali nei confronti di  unita'  di  personale
sottoposte a misure cautelari. 
    Altro settore di rilievo sul quale si e' concentrata  l'attivita'
della commissione straordinaria e' quello  dell'urbanistica,  ove  e'
stato  impresso  un  forte  impulso  al  contrasto   dell'abusivismo,
particolarmente diffuso  sul  litorale,  procedendo  alla  revoca  di
numerosi provvedimenti edilizi all'esito di una  capillare  attivita'
di controllo di tutte le  concessioni  demaniali  e  dei  permessi  a
costruire. 
    A tal riguardo va segnalata la revoca di un permesso a  costruire
rilasciato ad uno stretto parente  di  una  persona  sottoposta  agli
arresti domiciliari per reati di mafia e l'adozione  di  un'ordinanza
di demolizione di un manufatto abusivo  costruito  su  una  piazzetta
comunale. 
    L'attivita'  di  controllo  e  di  contrasto  all'abusivismo   e'
finalizzata non solo al miglioramento del decoro ambientale  di  quel
territorio ma anche ad incrementare, in applicazione dei  criteri  di
efficienza ed economicita', le entrate comunali. 
    Nel  settore  delle  opere  pubbliche  sono  stati  avviati   gli
interventi di manutenzione straordinaria ritenuti piu' urgenti, quali
il rifacimento della rete viaria comunale, la messa in  sicurezza  di
una scuola nonche' il recupero e la ristrutturazione delle  strutture
del campo sportivo comunale. 
    L'organo di gestione straordinaria,  all'atto  dell'insediamento,
ha fronteggiato un'emergenza igienico sanitaria di notevole rilevanza
con l'adozione di una serie di provvedimenti contingibili ed urgenti,
addivenendo  anche  alla  rescissione  del  contratto  con  la  ditta
assegnataria del  servizio  di  raccolta  dei  rifiuti  e  procedendo
all'affidamento  temporaneo  ad   un'altra   societa',   nelle   more
dell'espletamento di una nuova gara di appalto ad evidenza  pubblica,
il cui iter e' in corso. 
    E' stato inoltre disposto un costante monitoraggio delle acque  e
dei pozzi con continue e costanti azioni di bonifica e clorazione, al
fine di contrastare l'emergenza idrica presente sul territorio. 
    L'attivita' di riorganizzazione dell'ente ha interessato anche il
settore economico finanziario, oggetto di una verifica  contabile  in
relazione  alla  quale  l'organo  straordinario  sta   valutando   la
possibilita' di ricorrere alla procedura di riequilibrio  finanziario
pluriennale. 
    Relativamente  all'attivita'  di  riscossione  dei  tributi,   la
commissione ha messo in atto  un  articolato  piano  di  monitoraggio
delle utenze al fine  di  individuare  i  casi  di  evasione/elusione
tributaria - con particolare riguardo a  quelle  relative  ai  canoni
idrici - attivita' che  ha  consentito  di  emettere  ingiunzioni  di
pagamento relative all'anno di imposta 2013. E' stata inoltre avviata
un'azione  di   ricognizione   del   patrimonio   edilizio   comunale
comprensiva anche dell'individuazione degli  alloggi  occupati  «sine
titulo». 
    Per i motivi descritti  risulta  necessario  che  la  commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita'  in
corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione
amministrativa,  essendo  ancora  concreto  il  rischio  di  illecite
interferenze della criminalita' organizzata. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello  scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Brancaleone
(Reggio Calabria), per il periodo di sei  mesi,  ai  sensi  dell'art.
143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
 
      Roma, 5 dicembre 2018 
 
                                    Il Ministro dell'interno: Salvini