(Allegato 2)
                                                          ALLEGATO 2 
                                               (articolo 8, comma 1) 
                                               (articolo 9, comma 1) 
 
  PIANI DI GESTIONE OPERATIVA, DI RIPRISTINO AMBIENTALE, DI GESTIONE 
  POST-OPERATIVA, DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO, FINANZIARIO 
 
1. Principi generali 
 
   Il presente allegato stabilisce le  modalita'  di  gestione  e  le
procedure  comuni  di  sorveglianza  e  controllo  durante  la   fase
operativa e post-operativa di una discarica,  al  fine  di  prevenire
qualsiasi effetto negativo sull'ambiente ed individuare  le  adeguate
misure correttive. 
   Disciplina inoltre gli adempimenti a carico del  gestore  relativi
alle  procedure  di  chiusura  di  una  discarica  e  individua   gli
adempimenti durante  la  fase  post-operativa  e  per  il  ripristino
ambientale del sito medesimo. 
   Definisce  inoltre  le  modalita'  per   individuare   il   prezzo
corrispettivo  minimo  per  lo  smaltimento  in  discarica   previsto
dall'articolo 15. 
   I piani  di  gestione  operativa,  di  ripristino  ambientale,  di
gestione  post-operativa  e  di  sorveglianza  e  controllo  sono  lo
strumento con il  quale  l'autorita'  responsabile  per  il  rilascio
dell'autorizzazione verifica che: 
 
- le operazioni condotte siano conformi all'autorizzazione; 
- la discarica non comporti nel tempo effetti negativi sull'ambiente; 
- il  sito  sia  sottoposto  ad  adeguati  interventi  di  ripristino
ambientale al termine delle attivita'. 
 
   I piani  di  gestione  operativa,  di  ripristino  ambientale,  di
gestione  post-operativa  e  di   sorveglianza   e   controllo,   che
rappresentano uno  dei  contenuti  essenziali  dell'autorizzazione  e
devono  essere  approvati  dall'Autorita'   procedente,   definiscono
compiutamente le fasi di gestione operativa, di ripristino ambientale
e di gestione post-operativa della discarica affinche': 
 
   - i rifiuti siano ammessi allo smaltimento in conformita' ai 
  criteri stabiliti per ciascuna categoria di discarica; 
   - i processi di stabilizzazione all'interno della discarica 
  avvengano regolarmente; 
   - i sistemi di protezione ambientale siano operativi ed efficaci; 
   - le condizioni di autorizzazione della discarica siano 
  rispettate; 
   - il monitoraggio delle matrici ambientali e delle emissioni sia 
  condotto periodicamente con l'obiettivo di determinare l'andamento 
  dei parametri significativi e di accertare l'eventuale  superamento
di soglie limite di accettabilita'; 
   - il sito sia sottoposto ad interventi di ripristino ambientale. 
 
   Alle  scadenze  indicate  nell'autorizzazione,  e   comunque   con
periodicita'  almeno  annuale,  il  gestore   provvede   ad   inviare
all'autorita' di controllo  i  risultati  complessivi  dell'attivita'
della discarica con riferimento ai seguenti dati: 
 
- quantita' e caratteristiche (codice di identificazione) dei rifiuti
smaltiti; 
- volumi dei materiali  eventualmente  utilizzati  per  la  copertura
giornaliera e finale delle celle; 
- volume finale disponibile; 
- produzione di percolato  (m3/anno)  e  sistemi  utilizzati  per  il
trattamento/smaltimento; 
- quantita' di gas  prodotto  ed  estratto  (Nm3/anno)  ed  eventuale
recupero d'energia (kWh/anno); 
- risultati analitici del monitoraggio  delle  matrici  ambientali  e
delle emissioni. 
 
2. PIANO DI GESTIONE OPERATIVA 
 
   Il piano  di  gestione  operativa  individua  le  modalita'  e  le
procedure necessarie a garantire che  le  attivita'  operative  della
discarica siano condotte in conformita' con i principi, le  modalita'
e le prescrizioni del presente decreto e dell'autorizzazione. 
 
2.1 Elementi del piano 
 
Il piano riporta la descrizione di: 
 
- modalita' di conferimento dei rifiuti all'impianto, della tipologia
  degli automezzi impiegati, dei sistemi utilizzati per assicurare il
  contenimento delle emissioni originate dalla dispersione  eolica  e
  delle perdite di percolato nel corso del conferimento; 
- procedure di accettazione  dei  rifiuti  conferiti  (controllo  del
  formulario  di  identificazione,  ispezione  visiva  dei   rifiuti,
  eventuali  prelievi   di   campioni   e   relative   modalita'   di
  campionamento ed analisi); 
- modalita' e criteri di deposito in singole celle; 
- criteri di riempimento e chiusura  delle  celle  con  l'indicazione
  delle misure da adottare  per  la  riduzione  della  produzione  di
  percolato; 
- procedura di chiusura; 
- piano di intervento per condizioni straordinarie quali: 
- allagamenti; 
- incendi; 
- esplosioni; 
-  raggiungimento  dei  livelli   di   guardia   di   indicatori   di
contaminazione; 
- dispersioni accidentali di rifiuti nell'ambiente; 
 
3. PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE 
 
   Il piano di ripristino ambientale individua gli interventi che  il
gestore deve effettuare per il recupero e la  sistemazione  dell'area
della discarica a chiusura della stessa. 
   Il piano di ripristino ambientale deve prevedere  la  destinazione
d'uso dell'area tenendo conto: 
 
- dei fenomeni di assestamento della massa dei rifiuti; 
- dell'eventuale formazione di percolato e di biogas; 
- del monitoraggio da  eseguire  sulle  matrici  ambientali  e  sulle
emissioni fino alla conclusione della fase post-operativa; 
- della necessita' di  favorire  il  naturale  deflusso  delle  acque
meteoriche dell'area stessa. 
 
3.1 Elementi del piano 
 
   Costituiscono  contenuti  essenziali  del  piano   di   ripristino
ambientale; 
 
- il quadro di  riferimento  dell'area  e  delle  zone  limitrofe  su
  morfologia, geomorfologia, geologia, idrogeologia, clima,  uso  del
  suolo, idrologia superficiale, boschi, aspetti di  vegetazione,  di
  gestione agricola e faunistici; 
- le analisi del paesaggio e della qualita' dell'ambiente; 
- gli obiettivi e vincoli della sistemazione ambientale prescelta; 
- la destinazione d'uso dell'area; 
- i  tempi  e  le  modalita'  di  esecuzione  del  recupero  e  della
sistemazione ambientale; 
- la documentazione cartografica ed eventuali analisi. 
 
   Nel caso in cui il piano di ripristino preveda  la  ricostituzione
di una copertura vegetale, l'intervento deve essere eseguito  secondo
le seguenti procedure; 
 
- la  ricostituzione  dello  strato  edafico  (minimo  di  30  cm  di
  spessore) deve  avvenire  primariamente  con  l'utilizzo  di  suolo
  accantonato precedentemente o, in assenza, con terra vegetale dalle
  caratteristiche  chimico-fisiche   controllate   e   plausibilmente
  analoghe a quelle del sito d'intervento; per il miglioramento della
  fertilita' deve essere utilizzato in via preferenziale  compost  di
  qualita' come ammendante; 
- sullo strato edafico si deve procedere nella  realizzazione  di  un
  inerbimento anche temporaneo, con specie erbacee annuali e  perenni
  pioniere allo scopo  di  una  rapida  stabilizzazione  della  massa
  movimentata   e   per   favorire   processi   di   rivitalizzazione
  (ricolonizzazione microbiologica) del suolo; 
- nella piantumazione per la ricostituzione della copertura  vegetale
  si deve  procedere  in  maniera  progressiva  e,  a  seconda  della
  destinazione finale d'uso (ecologico-forestale, ricreativo a  verde
  pubblico, agricolo ma comunque non per destinazione  di  produzioni
  alimentari,  umane  o  zootecniche),  utilizzando  prioritariamente
  specie arboree ed  arbustive  appartenenti  a  quelle  autoctone  o
  tipiche dell'area da ricostituire ed  adatte  alle  caratteristiche
  fisico-chimiche del suolo; 
- durante  la  piantumazione  e  successivamente  all'intervento   di
  ripristino  devono  essere  utilizzate  le  migliori  tecniche   di
  coltivazione per garantire l'attecchimento  della  vegetazione;  in
  particolare e' necessario  garantire  la  manutenzione  e,  qualora
  ricorra la necessita', si devono adottare  sistemi  di  irrigazione
  fissa o mobile che assicurino le piu' favorevoli condizioni per  lo
  sviluppo della copertura vegetale. 
 
4. PIANO DI GESTIONE IN FASE POST-OPERATIVA 
 
   Il piano di gestione post-operativa individua tempi,  modalita'  e
condizioni della fase di gestione post-operative della discarica e le
attivita' che devono essere poste in essere durante  tale  fase,  con
particolare riferimento alle attivita' di manutenzione delle opere  e
dei presidi, in modo da garantire che anche in tale fase la discarica
mantenga i requisiti di sicurezza ambientale previsti. 
 
4.1 Elementi del piano 
 
   Il piano deve  riportare  la  descrizione  delle  manutenzioni  da
effettuare da parte del gestore finalizzate a garantire che anche  in
questa fase il processo evolutivo della discarica  -  nei  suoi  vari
aspetti - prosegua sotto controllo in modo da condurre  in  sicurezza
la  discarica  alla  fase  ultima,  in  cui   si   puo'   considerare
praticamente inesistente l'impatto dell'impianto sull'ambiente. 
   Dovranno pertanto essere individuate in particolare le  operazioni
relative a: 
 
- manutenzione per mantenere in buona efficienza; 
- recinzione e cancelli di accesso; 
- rete di raccolta e smaltimento acque meteoriche; 
- viabilita' interna ed esterna; 
- sistema di drenaggio del percolato; 
- rete di captazione, adduzione, riutilizzo e combustione del biogas; 
- sistema di impermeabilizzazione sommitale; 
- copertura vegetale, procedendo ad innaffiature,  periodici  sfalci,
sostituzione delle essenze morte; 
-  pozzi  e  relativa  attrezzatura  di  campionamento  delle   acque
sotterranee; 
- modalita' e frequenza di  asportazione  del  percolato,  garantendo
comunque il mantenimento dello stesso al livello minimo possibile. 
 
5. PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 
 
   Il piano di sorveglianza  e  controllo  di  cui  alla  lettera  i)
dell'articolo 8, comma 1, deve  essere  costituito  da  un  documento
unitario,  comprendente  le  fasi  di   realizzazione,   gestione   e
post-chiusura, relativo a tutti i fattori ambientali da  controllare,
i parametri ed i  sistemi  unificati  di  prelevamento,  trasporto  e
misura  dei  campioni,  le  frequenze  di  misura  ed  i  sistemi  di
restituzione dei dati. Il piano e' finalizzato a garantire che: 
 
a) tutte le sezioni impiantistiche assolvano  alle  funzioni  per  le
quali sono progettate in tutte le condizioni operative previste; 
b) vengano adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i  rischi  per
l'ambiente ed i disagi per la popolazione; 
c) venga assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti; 
d) venga garantito l'addestramento costante del  personale  impiegato
nella gestione; 
e) venga garantito l'accesso  ai  principali  dati  di  funzionamento
nonche' ai risultati delle campagne di monitoraggio. 
 
   Il controllo e la sorveglianza devono essere condotti  avvalendosi
di personale qualificato ed indipendente con riguardo ai parametri ed
alle periodicita' riportati come esemplificativi nelle tabelle 1 e  2
del presente allegato su: 
 
- acque sotterranee; 
- percolato; 
- acque di drenaggio superficiale; 
- gas di discarica; 
- qualita' dell'aria; 
- parametri meteoclimatici; 
- stato del corpo della discarica. 
 
 
   I prelievi e le analisi devono  essere  effettuati  da  laboratori
competenti,  preferibilmente  indipendenti,  secondo   le   metodiche
ufficiali. 
 
5.1 Acque sotterranee 
 
   Obiettivo del monitoraggio e' quello di  rilevare  tempestivamente
eventuali  situazioni  di  inquinamento   delle   acque   sotterranee
sicuramente riconducibili alla discarica,  al  fine  di  adottare  le
necessarie misure correttive. 
   Devono essere individuati punti di monitoraggio rappresentativi  e
significativi, anche in relazione all'estensione della discarica,  in
modo tale che siano presenti almeno un  pozzo  a  monte  (a  distanza
sufficiente dal sito per escludere influenze dirette) e due a  valle,
tenuto conto della direzione di falda. 
   Nei punti di monito raggio individuati  deve  essere  rilevato  il
livello  di  falda.  E'  opportuno  installare  una  sonda   per   il
rilevamento in continuo del livello della falda in  caso  di  modesta
soggiacenza della falda. Il piano di  monitoraggio  deve  comprendere
almeno i  parametri  fondamentali,  contrassegnati  con  l'asterisco,
riportati nella tabella 1 del presente Allegato; per un  monitoraggio
significativo e' importante effettuare tutti i rilevamenti  analitici
di cui alla citata tabella 1, in particolare in  presenza  di  valori
anomali dei  parametri  fondamentali  e  comunque  almeno  una  volta
l'anno. 
   I livelli di controllo devono  essere  determinati  in  base  alle
variazioni locali della qualita' delle acque freatiche. 
   In particolare, in funzione della soggiacenza della  falda,  delle
formazioni idrogeologiche specifiche del sito e della qualita'  delle
acque sotterranee dovra' essere individuato il livello di guardia per
i vari inquinanti da sottoporre ad analisi. 
   In caso di raggiungimento del livello  di  guardia  e'  necessario
adottare il piano d'intervento prestabilito, cosi'  come  individuato
nell'autorizzazione; e' necessario altresi' ripetere al  piu'  presto
il campionamento per verificare la significativita' i dati. 
 
5.2 Acque meteoriche di ruscellamento 
 
   In situazioni di particolare vulnerabilita'  ambientale  il  piano
provvedera' ad individuare i parametri  e  la  frequenza  di  analisi
relativi alle acque di drenaggio superficiale. 
 
5.3 Percolato 
 
   In presenza di percolato e acqua superficiale, i  campioni  devono
essere prelevati in punti  rappresentativi.  Il  campionamento  e  la
misurazione (volume  e  composizione)  del  percolato  devono  essere
eseguiti separatamente in ciascun punto in cui il percolato fuoriesce
dall'area. Il controllo delle acque superficiali deve essere fatto in
almeno due punti, di cui uno a monte e uno a valle della discarica. 
   Il controllo del percolato e dell'acqua superficiale, in  caso  di
contatto fra le due matrici, deve  essere  effettuato  prelevando  un
campione rappresentativo della composizione media. 
   Deve  essere  misurata  la  quantita'  di  percolato  prodotto   e
smaltito, da correlare con i parametri meteoclimatici per eseguire un
bilancio idrico del percolato. 
   I parametri da misurare e le  sostanze  da  analizzare  variano  a
seconda della composizione dei rifiuti depositati in discarica; vanno
indicati nel provvedimento di autorizzazione di cui  all'articolo  10
del  presente  decreto,  e  devono  tenere  conto  dei   criteri   di
ammissibilita' di cui al decreto previsto dall'articolo 7, comma 5. 
 
5.4 Emissioni gassose e qualita' dell'aria 
 
   Per le discariche dove  sono  smaltiti  rifiuti  biodegradabili  e
rifiuti contenenti sostanze che possono sviluppare gas o vapori  deve
esser previsto un monitoraggio delle emissioni gassose, convogliate e
diffuse, della  discarica  stessa,  in  grado  di  individuare  anche
eventuali fughe di gas esterne al corpo della discarica stessa. 
   A  tal  proposito  il  Piano  deve  definire  livelli  di  guardia
relativamente alla presenza del gas di  discarica  all'esterno  della
discarica, anche nel suolo e nel  sottosuolo,  nonche'  contenere  un
piano d'intervento da realizzare ed attivare in caso  di  superamento
degli stessi. 
   I  parametri  di  monitoraggio  sul  gas   di   discarica   devono
comprendere almeno CH4,  CO2,  O2,  con  regolarita'  mensile,  altri
parametri quali; H2, H2S, polveri totali, NH3, mercaptani e  composti
volatili  in  relazione  alla  composizione  dei  rifiuti.  Si   deve
provvedere, inoltre, a caratterizzare  quantitativamente  il  gas  di
discarica. 
   La frequenza di tali misure  deve  essere  quella  indicata  dalla
tabella  2,  salvo  una  diversa   prescrizione   dell'Autorita'   di
controllo. 
   L'autorita' di controllo stabilira'  anche  eventuali  misure  per
l'identificazione di migrazioni del gas nel suolo e nel sottosuolo. 
   La valutazione  dell'impatto  provocato  dalle  emissioni  diffuse
della discarica deve essere effettuata con modalita'  e  periodicita'
da definirsi in sede di autorizzazione. Il numero e l'ubicazione  dei
siti di prelievo dipendono dalla topografia dell'area da  monitorare.
Di norma e' opportuno prevedere almeno due punti di prelievo lungo la
direttrice principale del vento dominante nel momento del 
campionamento, a monte e a valle della discarica." 
 
5.5 Discariche adibite allo smaltimento di rifiuti di amianto o 
contenenti amianto 
 
   Per  le  discariche  dove  sono  smaltiti  rifiuti  di  amianto  o
contenenti amianto, il parametro utilizzato  per  il  monitoraggio  e
controllo e' la concentrazione di fibre nell'aria. La frequenza delle
misure  viene  fissata  all'interno  del  piano  di  sorveglianza   e
controllo. 
   Per la valutazione  dei  risultati  si  deve  far  riferimento  ai
criteri cautelativi di monitoraggio indicati nel decreto del Ministro
della sanita' in data 6 settembre 1994,  pubblicato  nel  supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 288 del 1994. Per questo tipo di
monitoraggio si adotteranno tecniche analitiche di MOCF. 
 
5.6 Parametri meteoclimatici 
 
   La  discarica  deve  essere  dotata  di  una  centralina  per   la
rilevazione dei dati meteoclimatici. 
   La tipologia delle misure meteoclimatiche e' quella indicata dalla
tabella  2,  salvo  una  diversa   prescrizione   dell'autorita'   di
controllo,  che  potra'  anche  imporre  per  casi   particolari   la
rilevazione  in  continuo,  definendo  altresi'  la   modalita',   la
tipologia di misure, nonche' la modalita' della loro trasmissione. 
 
5.7 Morfologia della discarica 
 
   La morfologia della discarica, la volumetria occupata dai  rifiuti
e quella ancora disponibile per il deposito di rifiuti devono  essere
oggetto di rilevazioni topografiche almeno semestrali. 
   Tali misure devono anche tenere conto della  riduzione  di  volume
dovuta all'assestamento dei rifiuti e  alla  loro  trasformazione  in
biogas. 
   In fase di gestione  post-operativa  devono  essere  valutati  gli
assestamenti  e  la  necessita'  di  conseguenti   ripristini   della
superficie, secondo la periodicita' minima prevista in tabella 2. 
 
Tabella 1 - Analisi delle acque sotterranee 
 
 
    

+-----------------------------------------------------+-------------+
|Parametri                                            |* = Parametri|
|                                                     | fondamentali|
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*pH                                                  |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*temperatura                                         |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Conducibilita' elettrica                            |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Ossidabiiita' Kübel                                 |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|BOD5                                                 |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|TOC                                                  |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Ca, Na, K                                            |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Cloruri                                             |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Solfati                                             |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Fluoruri                                             |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|IPA                                                  |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Metalli: Fe, Mn,                                    |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Metalli: As, Cu, Cd, Cr totale, Cr VI, Hg, Ni,       |             |
|Pb, Mg, Zn                                           |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Cianuri                                              |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|*Azoto ammoniacale, nitroso e nitrico                |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Composti organoalogenati (compreso cloruro di vinile)|             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Fenoli                                               |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Pesticidi fosforati e totali                         |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Solventi organici aromatici                          |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Solventi organici azotati                            |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+
|Solventi clorurati                                   |             |
+-----------------------------------------------------+-------------+



    
Tabella 2 - Parametri da misurare e frequenza minima delle misure* 
    


+--------------+--------------+-------------+-------------+
|              |Parametro     | Frequenza   |  Frequenza  |
|              |              | Misure      |  Misure     |
|              |              | gestione    |  gestione   |
|              |              | operativa   |  post-      |
|              |              |             | operativa   |
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Percolato     |  Volume      |   Mensile   |  Semestrale |
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|              |Composizione  | Trimestrale | Semestrale  |
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Acque         |              |             |             |
|superficiali  |              |             |             |
|di drenaggio  |Composizione  |  Trimestrale|   Semestrale|
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Qualita'       |Immissioni    |             |             |
|dell'aria     |gassose       |             |             |
|              |potenziali e  |             |             |
|              |pressione     |             |             |
|              |atmosferica   |     Mensile |  Semestrale |
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Gas           |              |             |             |
|di discarica  |Composizione  |     Mensile |  Semestrale |
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Acque         |              |             |             |
|sotterranee   |Livello di    |             |             |
|              | falda        |  Mensile    |   Semestrale|
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|              |Composizione  | Trimestrale |   Semestrale|
|              +--------------+-------------+-------------+
|              |Precipitazioni| Giornaliera |  Giornaliera|
|              |              |             |  sommati ai |
|              |              |             |  valori     |
|              |              |             |   mensili   |
|              +--------------+-------------+-------------+
|              | Temperatura  |             |             |
|              | (min max, 14 |             |             |
|              |     h CET)   | Giornaliera |Media mensile|
|              +--------------+-------------+-------------+
|Dati          |              |             |             |
|meteoclimatici|  Direzione e |             |             |
|              |    velocita'  |             |             |
|              |  del vento   | Giornaliera |non richiesta|
|              +--------------+-------------+-------------+
|              | Evaporazione | Giornaliera | Giornaliera,|
|              |              |             |  sommati ai |
|              |              |             |   valori    |
|              |              |             |   mensili   |
|              +--------------+-------------+-------------+
|              |     Umidita'  |             |             |
|              |  atmosferica |             |             |
|              |    (14 h CET)| Giornaliera |Media mensile|
+--------------+--------------+-------------+-------------+
|Topografia    |  Struttura   |             |             |
|dell'area     |e composizione|             |             |
|              |della         |             |             |
|              |discarica     | Annualmente |             |
|              +--------------+-------------+-------------+
|              |Comportamento |             |             |
|              |d'assestamento|             |             |
|              |del corpo     |             |             |
|              |della         |             |             |
|              |discarica     | Semestrale  |   Semestrale|
|              |per i primi   |             |             |
|              |3 anni quindi |             |             |
|              |annuale       |             |             |
+--------------+--------------+-------------+-------------+

    
*Almeno annuale per tutti i parametri della tabella 1. 
 
PIANO FINANZIARIO 
 
   La garanzia che il prezzo minimo di cui al punto 1 copra realmente
tutti i costi, inclusi quelli relativi alla fase di post-chiusura, e'
assicurata dalla presentazione di un piano economico finanziario  che
deve tenere conto dei seguenti fattori: 
 
1. il costo industriale predisposto in funzione di: 
 
- costi  relativi  a  spese  di  investimento  per   la   costruzione
  dell'impianto,  compresi  oneri   finanziari   e   costi   per   la
  realizzazione di opere di mitigazione ambientale; 
- spese per gestione operativa, comprese spese relative al  personale
ed ai mezzi d'opera utilizzati; 
- spese generali e tecniche; 
- spese previste per la ricomposizione ambientale e la  gestione  del
periodo successivo alla chiusura; 
 
2. gli oneri fiscali previsti dalla normativa vigente. 
 
   Con frequenza annuale potra' essere presentata all'ente competente
una  relazione  di  aggiornamento  del  prezzo  di  conferimento   da
applicare a seguito delle eventuali variazioni intervenute a  seguito
di: 
 
a)  variazioni  riscontrate  a  consuntivo,  o  previste  per  l'anno
successivo, nei costi di gestione e di costruzione; 
b) nuove prescrizioni imposte da normative o disposizioni vigenti; 
c) nuove perizie di variante. 
 
7. ADEMPIMENTI A CARICO DELL'AUTORITA' COMPETENTE PER IL RILASCIO 
DELL'AUTORIZZAZIONE 
 
   7.1 L'autorita'  competente  provvede  ad  approvare  i  piani  di
gestione   operativa,   di   ripristino   ambientale,   di   gestione
post-operativa,  di  sorveglianza  e  controllo,  nonche'  il   piano
finanziario  di  cui  all'articolo  8,  predisposti  secondo   quanto
previsto dall'allegato 2. 
   In  particolare  l'approvazione  del  piano  di   sorveglianza   e
controllo,  che  deve  prevedere  l'assenso  degli  Enti  addetti  al
controllo,  comporta  anche   l'individuazione   dei   parametri   da
analizzare da  parte  del  soggetto  gestore  per  le  varie  matrici
ambientali,  la  loro  periodicita'  e  le  modalita'  di   prelievo,
trasporto ed analisi dei campioni,  in  modo  che  tutti  i  soggetti
coinvolti adottino procedure uniformi ed omogenee. 
   7.2  Ai  fini   del   rilascio   dell'autorizzazione   l'autorita'
competente deve  provvedere  a  condurre  l'istruttoria  tecnica  dei
progetti  presentati  dai  soggetti  titolari  degli   interventi   e
verificare che siano  state  condotte  le  attivita'  preliminari  di
seguito specificate: 
 
- individuazione  delle  acque  sotterranee,  comprese  le  eventuali
  emergenze  delle  stesse,  che  possono  essere  interessate  dalle
  attivita' della discarica; 
- Ubicazione dei punti d'acqua esistenti (pozzi,  sorgenti),  usi  in
  atto  delle  risorse   idriche,   andamento   del   flusso   idrico
  sotterraneo, determinazione dei principali parametri idrogeologici,
  definizione dell'escursione stagionale  del  livello  piezometrico,
  valutazione della qualita' delle acque sotterranee,  a  seguito  di
  specifiche misurazioni. A tal proposito, i punti di  misura  devono
  essere quotati (in m s.l.m.) con precisione almeno  centimetrica  e
  si  deve  fissare  almeno  un  punto  di  misurazione  nella   zona
  d'afflusso  delle  acque  sotterranee  e  almeno   due   punti   di
  misurazione nella zona di deflusso, tenendo conto della  necessita'
  di  individuare  con  tempestivita'  l'immissione  accidentale   di
  percolato.  Questo  numero  puo'  essere  aumentato  ai   fini   di
  un'indagine idrogeologica specifica e tenuto conto della necessita'
  di  individuare  con  tempestivita'  l'emissione   accidentale   di
  percolato nelle acque sotterranee; 
- Conduzione di una campagna di  monitoraggio  almeno  annuale  delle
  acque sotterranee interessate, al fine di  stabilire  i  valori  di
  riferimento per eseguire i futuri controlli. Il campionamento  deve
  essere effettuato almeno nei tre punti di cui al comma precedente.