(Allegato B)
                                                           Allegato B 
 
                  MEF - Dipartimento delle finanze 
 
Roma, 15 luglio 2015 
 
 
Riparto del contributo di 530 milioni di euro di cui all'articolo  8,
             comma 10 del decreto-legge n. 78 del 2015: 
                          Nota metodologica 
 
1) Inquadramento normativo 
 
    La definizione della  metodologia  oggetto  della  presente  nota
discende dall'esigenza di attuazione del comma 10, art. 8, del  d.l.,
n. 78, con riferimento al riparto dell'importo di 530 milioni di euro
che la norma assegna ai Comuni per il 2015. 
    La somma in questione, che non deve  essere  considerata  tra  le
entrate  utili  al  raggiungimento   dell'obiettivo   di   Patto   di
stabilita', deve essere ripartita tra i Comuni,  sulla  base  di  una
metodologia da  adottarsi  "sentita  la  Conferenza  Stato  -  citta'
edautonomie locali" e "tenendo anche conto": 
      "dei gettiti standard ed  effettivi  dell'IMU  e  della  TASI",
ovvero lo stesso criterio posto dal Legislatore per  il  riparto  del
contributo di625 milioni di euro nel 2014 di cui al d.l.  n.  16  del
2014 (art. 1, co 1, lett d); 
      "della verifica del gettito per l'anno  2014,  derivante  dalle
disposizioni di cui all'articolo 1" del dl n. 4  del  2015,  relativa
agli esiti del cambiamento di regime fiscale  di  esenzione  IMU  dei
terreni agricoli di territori in  precedenza  esenti  o  parzialmente
esenti in quanto considerati montani o collinari (co. 9-quinquies). 
    Per  quanto   riguarda   il   primo   riferimento,   si   ritiene
necessario,alla luce delle finalita' del precedente contributo di 625
milioni e della relativa nota metodologica approvata dalla Conferenza
Stato - citta' e autonomie locali nella seduta del  30  luglio  2014,
procedere  al  riparto  in  proporzione   diretta   dell'assegnazione
riconosciuta per il 2014. 
    Non sono infatti modificate  le  condizioni  di  riferimento  del
riparto indicato nella nota  citata,  relative  alla  verifica  degli
effetti conseguenti dal passaggio dal precedente regime di tassazione
immobiliare del 2013 a quello del  2014  (esclusione  dell'abitazione
principale dal campo di applicazione dell'IMU  e  introduzione  della
Tasi), tenendo conto delle  limitazioni  nella  manovrabilita'  delle
aliquote previste dalla legge di stabilita' per il 2014 (articolo  1,
commi 676 e 677 della legge n. 147 del 2013). 
    Come e'  noto,  l'intero  regime  tributario  IMU-TASI  e'  stato
confermato per l'anno 2015 e le somme che verranno ripartite in  base
al primo degli elementi considerati dal d.l. n. 78  possono  pertanto
essere assegnate in base allo stesso riparto a suo tempo  determinato
per il 2014. 
    Il riferimento alla verifica del gettito di  cui  all'articolo  1
del decretolegge n. 4 del 2015 (co. 9-quinquies) implica, invece, che
la verifica di cui al citato d.l., finalizzata ad una  "piu'  precisa
ripartizione delle variazioni compensative di  risorse"  dei  terreni
montani  e  basata  su  una  "metodologia  condivisa   con   l'ANCI",
costituisce un passo obbligato della procedura stabilita dal d.l.  n.
78. Tale verifica - i cui esiti per espressa previsione della  stessa
norma - va condotta  a  parita'  di  oneri/benefici  per  la  finanza
pubblica e, dunque, ad invarianza del valore complessivo del  gettito
indicato nello stesso d.l. n. 4, e' oggetto di specifica  e  separata
nota metodologica, con riferimento all'anno 2014. 
2) Il riparto delle risorse in  assegnazione  tra  i  due  gruppi  di
criteri 
 
    La norma nell'indicare i due tipi di criteri da  considerare  per
il riparto del complesso delle somme da ripartire tra i  comuni,  non
indica espressamente come ripartire le risorse disponibili tra le due
finalita'. 
    Si osserva in proposito che le finalita' in questione  riguardano
importi oggetto di possibile ristoro cosi' determinabili: 
      a) l'erogazione 2014 derivante dal citato  passaggio  IMU-TASI,
pari a 625 milioni di euro, assegnata a circa 1.800 comuni; 
      b) il maggior gettito 2014 stimato per effetto del nuovo regime
impositivo dei terreni siti in territori montani e collinari non piu'
esenti, pari nel complesso a 236.479.914,20 euro, a fronte del  quale
e' stato stimato un  gettito  riscosso  pari  a  121.282.185,18,  con
riferimento a circa 2.200 comuni coinvolti. 
    In astratto, pertanto, il fabbisogno complessivo di ristoro delle
due platee di enti e' pari alla differenza tra 861,5 mln. di  euro  e
il gettito da terreni ex montani finora acquisito (121,3 mln.). 
    A  fronte  di  risorse  disponibili   inferiori   al   fabbisogno
potenziale e tenuto conto della ovvia esigenza di mantenere  distinti
i due ambiti di applicazione dei criteri di riparto, appare opportuno
determinare gli importi da destinare  all'una  o  all'atra  finalita'
puntando ad assicurare la seguente condizione: 
    la percentuale di ristoro  relativa  alle  due  platee  di  enti,
ottenuta attraverso l'erogazione dei 530 milioni di euro disponibili,
deve essere uguale,  tenendo  conto  delle  risorse  gia'  realizzate
attraverso il gettito effettivo proveniente dai terreni "ex montani". 
    Tale condizione puo' esprimersi attraverso il seguente sistema di
uguaglianze (in mln. di euro): 
 
 
    

   |--
   |   X / 625 = (Y + 121,3) / 236,5;
  -|
   |   X + Y = 530
   |__


    
che risolto da' i seguenti risultati: 
    X = 472.500.000 
    Y = 57.500.000 
    Percentuale di ristoro = 75,60% 
3) Criteri di riparto delle due quote 
 
    Per quanto riguarda  la  quota  relativa  al  passaggio  IMU-Tasi
(472,5 mln. di euro), per le ragioni gia' esposte al paragrafo 1,  il
riparto  tra  i  comuni   riguardera'   i   soli   enti   beneficiari
dell'assegnazione 2014 determinata in applicazione del comma 1, lett.
d),  del  dl  n.  16  del  2014,  in  una  misura  pari   al   75,60%
dell'assegnazione stessa. 
    Per quanto riguarda il riparto tra i comuni della quota  relativa
all'andamento del gettito dei terreni non  piu'  considerati  montani
(57,5 mln. di euro), si richiama la specifica nota metodologica sulla
verifica  ex  dl  n.  4/2015,  evidenziando  che  tale  verifica   ha
modificato le stime del gettito  atteso,  fermo  restando  il  valore
complessivo  stabilito  in   236,5   mln.   di   euro.   Tale   nuova
distribuzione, a fronte del  gettito  acquisito  valutato  in  121,3,
comporta uno  scostamento  negativo  immutato  e  comunque  rilevante
(circa 115 mln. di euro). 
    Appare opportuno e conforme all'implicita finalita'  della  norma
ripartire l'importo disponibile di 57,5 mln. di euro  in  proporzione
degli scostamenti che si registrano tra gettito ascrivibile al  nuovo
regime dei terreni e stima revisionata in applicazione della verifica
disposta dal d.l. n. 4 del 2015. Il contributo  concorre  pertanto  a
ridurre il divario tra risorse da  assegnazioni  statali  ridotte  in
corrispondenza  delle  stime  di  gettito   revisionate   e   gettiti
realizzati da ciascun Comune. 
    L'allegato riporta il risultato dei riparti di ambedue  le  quote
in applicazione dei criteri indicati.