(Allegato 4)
                                                           Allegato 4 
 
                        Efficienza operativa 
 
    La valutazione dell'efficienza operativa prevede  il  calcolo  di
indici probabilistici sintetici  che  esprimono  la  probabilita'  di
mantenimento  dell'operativita'  dei  singoli  elementi  fisici,  del
sistema emergenziale nel suo complesso  e  di  suoi  sottosistemi,  a
seguito di due eventi sismici di predefinita  intensita':  un  evento
caratterizzato da periodo di ritorno T=98 anni, corrispondente a  una
probabilita'  di  superamento  del  40%  in  50  anni,  e  un  evento
caratterizzato da periodo di ritorno T=475 anni, corrispondente a una
probabilita' di superamento del 10% in 50 anni. La valutazione  deve,
inoltre, prevedere una quantificazione dell'efficienza operativa (del
sistema, dei sottosistemi e dei singoli elementi), anche  in  assenza
di sisma, ovvero per T=0 anni. 
    In prima approssimazione, in  assenza  di  fattori  amplificativi
derivanti   da   studi   di   microzonazione   sismica   direttamente
utilizzabili agli scopi della presente valutazione,  l'input  sismico
puo' essere considerato omogeneo a scala comunale. 
    L'operativita' e' intesa  in  senso  strettamente  fisico  ed  e'
pertanto limitata alla verifica dei soli requisiti  fisici  necessari
allo svolgimento di una data funzione emergenziale nel  luogo  fisico
deputato, in caso di evento sismico. 
    La  valutazione  deve  essere  basata  sul  livello   minimo   di
conoscenza del sistema di emergenza e dei suoi  elementi,  costituito
da tutte le informazioni  speditive  raccolte,  a  scala  comunale  o
intercomunale, dall'Analisi  della  Condizione  limite  di  emergenza
(CLE), il cui livello di affidabilita'  e  accuratezza  ne  limita  i
possibili utilizzi a elaborazioni di tipo  statistico,  efficaci  per
individuare le potenziali  criticita'  del  sistema  di  emergenza  e
definirne eventuali priorita' di intervento. 
    Per i tre periodi di ritorno considerati, la valutazione  prevede
la determinazione  di  indici  di  operativita'  degli  elementi  del
sistema di emergenza: Edifici  strategici  (ES),  Aree  di  emergenza
(AE),  Rete  di  infrastrutture  (AC).  L'operativita'  dei   singoli
elementi deve tener conto anche della possibilita' che,  in  caso  di
sisma, detti elementi (in particolare Aree di  emergenza  e  Rami  di
accessibilita' e connessione) possano essere compromessi dal collasso
delle unita' strutturali su di essi  interferenti.  Per  gli  edifici
strategici e le relative Funzioni strategiche da essi espletate  deve
essere  garantito  il  non  superamento   dello   stato   limite   di
operativita'. 
    Coerentemente con la definizione della CLE, il sistema fisico  di
emergenza da questa definito non  ammette  ridondanza  funzionale,  e
pertanto  tutti  gli  elementi  in  esso  ricompresi  devono   essere
valutati, in termini probabilistici,  affinche'  mantengano  la  loro
operativita' contemporaneamente. 
    La valutazione del  collegamento  fisico  tra  gli  elementi  del
sistema (AC), attuato attraverso i rami della rete  infrastrutturale,
deve  invece  tener  conto  della  presenza  di  eventuali   percorsi
alternativi,  in  grado  di  costituire  una  ridondanza  della  rete
stradale.  Per   ciascun   collegamento   deve   essere,   parimenti,
determinato un indice di operativita' per i tre periodi  di  ritorno,
che tenga conto, su base  probabilistica,  dell'eventuale  ridondanza
presente. La valutazione probabilistica dei collegamenti deve inoltre
tener conto del sistema degli accessi infrastrutturali al sistema  di
emergenza. 
    Per  i  tre  periodi  di  ritorno  considerati,  e'  prevista  la
determinazione degli indici  di  operativita'  di  tre  sottosistemi:
IOPFS , IOPARE , IOPCO  .  I  sottosistemi  sono  definiti  da:  (FS)
Sottosistema  delle  Funzioni  strategiche  (funzioni  espletate   in
edifici strategici  ad  eccezione  della  funzione  ricovero);  (ARE)
Sottosistema delle Aree di emergenza e funzioni  di  ricovero  (ARE),
(CO) Sottosistema dei collegamenti (CO). 
    Infine, per i tre periodi di ritorno considerati, e' prevista  la
determinazione di indici di operativita' del sistema di emergenza nel
suo complesso (IOPCLE ). 
    Gli indici di operativita' devono esprimere la  probabilita'  del
singolo elemento, del singolo sottosistema  e  del  sistema  nel  suo
complesso di rimanere  operativi  a  seguito  dei  due  eventi  sopra
definiti (T=98 anni e T=475  anni)  e  in  assenza  di  sisma  (T=0),
pertanto sono espressi in forma percentuale (da 0 a 100%) o  rapporto
(da 0 a 1). 
    Per supportare la valutazione si puo' ricorrere anche a classi di
operativita' definite utilizzando, oltre agli  indici  probabilistici
sopra definiti, i valori medi e le deviazioni standard delle suddette
probabilita'. 
    Il Dipartimento della  protezione  civile  ha  messo  a  punto  e
sperimentato la procedura I.OPa'.CLE (Indici di operativita'  per  la
Condizione limite di emergenza), basata sulle ipotesi sopra  esposte,
il cui applicativo viene messo a disposizione delle  regioni  per  le
finalita' della presente ordinanza.