Art. 7.


Direzione  generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e
                        l'arte contemporanee


  ((  1.  La  Direzione  generale  per  il  paesaggio, le belle arti,
l'architettura e l'arte contemporanee svolge le funzioni e i compiti,
non  attribuiti  alle  direzioni  regionali  ed  ai soprintendenti di
settore  ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela
dei  beni architettonici, alla qualita' ed alla tutela del paesaggio,
alla  tutela  dei  beni  storici, artistici ed etnoantropologici, ivi
compresi  i  dipinti  murali e gli apparati decorativi, alla qualita'
architettonica   ed   urbanistica   ed   alla   promozione  dell'arte
contemporanea.
  2. In particolare, il Direttore generale:
   a)  esprime il parere, per il settore di competenza, sui programmi
annuali e pluriennali di intervento proposti dai direttori regionali,
sulla  base  dei  dati del monitoraggio dei flussi finanziari forniti
dalla  Direzione  generale per l'organizzazione, gli affari generali,
l'innovazione, il bilancio ed il personale;
   b) elabora, anche su proposta dei direttori regionali, i programmi
concernenti  studi,  ricerche  ed  iniziative scientifiche in tema di
inventariazione    e    catalogazione    dei   beni   architettonici,
paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici;
   c)  esprime  la  volonta'  dell'amministrazione  nell'ambito delle
determinazioni  interministeriali concernenti il pagamento di imposte
mediante  cessione  di  beni  immobili  di  interesse architettonico,
storico, artistico ed etnoantropologico;
   d)  irroga  le  sanzioni ripristinatorie e pecuniarie previste dal
Codice,  secondo  le  modalita'  da  esso definite, per la violazione
delle  disposizioni in materia di beni architettonici, paesaggistici,
storici, artistici ed etnoantropologici;
   e)   autorizza   il   prestito   di  beni  storici,  artistici  ed
etnoantropologici  per mostre od esposizioni sul territorio nazionale
o  all'estero,  ai sensi dell'art. 48, comma 1, del Codice, anche nel
rispetto  degli  accordi  di  cui  all'art. 8, comma 2, lettera c), e
delle linee guida di cui al medesimo art. 8, comma 3, fatte salve, in
ogni caso, le prioritarie esigenze della tutela;
   f)  dichiara,  ai  sensi  dell'art. 48, comma 6, del Codice, ed ai
fini  dell'applicazione  delle  agevolazioni fiscali ivi previste, il
rilevante  interesse culturale o scientifico di mostre od esposizioni
di  beni  storici,  artistici  ed  etnoantropologici  e di ogni altra
iniziativa  a  carattere  culturale  che  abbia  ad  oggetto  i  beni
medesimi,  anche  nel rispetto degli accordi di cui all'art. 8, comma
2,  lettera  c), e delle linee guida di cui al medesimo art. 8, comma
3, fatte salve, in ogni caso, le prioritarie esigenze della tutela;
   g)  adotta  i provvedimenti in materia di acquisizioni coattive di
beni  culturali  nel settore di competenza a titolo di prelazione, di
acquisto   all'esportazione  o  di  espropriazione,  ai  sensi  degli
articoli 60, 70, 95, 96 e 98 del Codice;
   h)  adotta  i  provvedimenti  di  competenza  dell'amministrazione
centrale  in  materia  di  circolazione  di  cose e beni culturali in
ambito  internazionale,  tra  i quali quelli di cui agli articoli 65,
comma  2,  lettera b), 68, comma 4, 71, comma 4, 76, comma 2, lettera
e), e 82 del Codice;
   i) predispone ed aggiorna, sentiti i competenti organi consultivi,
gli  indirizzi  di  carattere generale cui si attengono gli uffici di
esportazione  nella  valutazione  circa  il  rilascio  o  il  rifiuto
dell'attestato  di  libera  circolazione,  ai  sensi dell'art. 68 del
Codice;
   l)  esprime le determinazioni dell'amministrazione, concordate con
le  direzioni  generali competenti, in sede di conferenza di servizio
nei  procedimenti di valutazione di impatto ambientale per interventi
di carattere intersettoriale, di dimensione sovraregionale;
   m)  istruisce,  acquisite  le valutazioni delle direzioni generali
competenti,  i  procedimenti  di valutazione di impatto ambientale ed
esprime il parere per le successive determinazioni del Ministro;
   n)  esprime  il  parere  sulla  proposta  del  direttore regionale
competente,  ai fini della stipulazione, da parte del Ministro, delle
intese di cui all'art. 143, comma 2, del Codice;
   o)  concorda,  d'intesa  con il direttore regionale competente, la
proposta   per  l'approvazione  in  via  sostitutiva,  da  parte  del
Ministro, del piano paesaggistico limitatamente ai beni paesaggistici
di cui all'art. 143, comma 1, lettere b), c) e d), del Codice;
   p)  ai  sensi dell'art. 141 del Codice adotta, sentiti i Direttori
regionali competenti, la dichiarazione di notevole interesse pubblico
relativamente  ai  beni  paesaggistici che insistano su un territorio
appartenente a piu' regioni;
   q) promuove la qualita' del progetto e dell'opera architettonica e
urbanistica;  partecipa  all'ideazione  di opere pubbliche o fornisce
consulenza  alla  loro  progettazione,  con particolare riguardo alle
opere  destinate  ad  attivita'  culturali o a quelle che incidano in
modo  particolare  sulla  qualita'  del  contesto storico-artistico e
paesaggistico-ambientale;
   r)  dichiara  l'importante  carattere  artistico  delle  opere  di
architettura  contemporanea,  ai sensi e per gli effetti dell'art. 20
della  legge  22  aprile  1941, n. 633, e successive modificazioni, e
dell'art. 37 del Codice;
   s)  ammette  ai  contributi  economici  le  opere  architettoniche
dichiarate   di  importante  carattere  artistico  e  gli  interventi
riconosciuti  di particolare qualita' architettonica e urbanistica ai
sensi dell'art. 37 del Codice;
   t)  promuove  la formazione, in collaborazione con le universita',
le  regioni e gli enti locali, in materia di conoscenza della cultura
e della qualita' architettonica, urbanistica e del paesaggio, nonche'
dell'arte contemporanea;
   u)   promuove   la  conoscenza  dell'arte  contemporanea  italiana
all'estero,  fatte  salve  le  competenze  del Ministero degli affari
esteri e d'intesa con il medesimo;
   v)  diffonde  la  conoscenza  dell'arte contemporanea e valorizza,
anche mediante concorsi, le opere di giovani artisti;
   z) esercita la vigilanza sulla Fondazione La Triennale di Milano e
sulla Fondazione La Quadriennale di Roma;
   aa)  esprime  alla Direzione generale per il cinema le valutazioni
di competenza ai fini dell'esercizio della vigilanza sulla Fondazione
La Biennale di Venezia;
   bb)  fornisce  per  le  materie  di  competenza  il  supporto e la
consulenza   tecnico-scientifica  alle  direzioni  regionali  e  alle
soprintendenze;
   cc)  decide, per i settori di competenza, i ricorsi amministrativi
previsti agli articoli 16, 47, 69 e 128 del Codice.
  3.   La  Direzione  generale  per  il  paesaggio,  le  belle  arti,
l'architettura  e l'arte contemporanee esercita il coordinamento e la
vigilanza,   anche   ai   fini   dell'approvazione  del  bilancio  di
previsione,  delle  relative  proposte  di  variazione  e  del  conto
consuntivo,  sulla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico,
artistico  ed etnoantropologico e per il polo museale della citta' di
Venezia  e  dei  comuni  della  Gronda lagunare, sulla Soprintendenza
speciale  per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e
per  il  polo  museale  della  citta' di Napoli, sulla Soprintendenza
speciale  per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e
per  il  polo  museale  della  citta'  di  Roma, sulla Soprintendenza
speciale  per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e
per  il polo museale della citta' di Firenze e sull'Istituto centrale
per la demoetnoantropologia.
  4.   La  Direzione  generale  per  il  paesaggio,  le  belle  arti,
l'architettura   e   l'arte   contemporanee   costituisce  centro  di
responsabilita'  amministrativa  ai  sensi  dell'art.  3  del decreto
legislativo  7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, ed e'
responsabile  per  l'attuazione  dei  piani  gestionali di competenza
della stessa.
  5.   La  Direzione  generale  per  il  paesaggio,  le  belle  arti,
l'architettura  e  l'arte  contemporanee si articola in dodici uffici
dirigenziali di livello non generale, compresi gli Istituti dotati di
autonomia speciale, l'Istituto centrale per la demoetnoantropologia e
gli    Istituti   nazionali.   Con   riguardo   alle   attivita'   di
valorizzazione,  restano ferme le competenze della Direzione generale
per la valorizzazione del patrimonio culturale. ))